ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3899174792
Riferimento internet (link):
Paola Boa 3899174792 - Annunci trans Cervia
Conformità dell'annuncio: totale, forse foto un pò datate
Città dove è avvenuto l'incontro: Cervia
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della trans: Paola Boa
Nazionalità: Brasil
Età apparente: sulla quarantina o qualcosa meno (non sono per niente bravo in queste cose)
Descrizione fisica: Milfona
Dotazione (S,M,L,XL,XXL): XXL
Attitudine: eccellente
Reperibilità: ottima
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: ho fatto di mia iniziativa
Compenso concordato: 200,00
Servizi offerti: non abbiamo concordato niente, io passivo
Servizi usufruiti: di tutto un pò
Durata dell'incontro: 2 ore circa
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: molto facile in prossimità della location
Igiene dei locali: ottima
Presenza di barriere architettoniche: forse un apio di scalini
LA MIA RECENSIONE
Eccomi a recensire la ormai famosissima Paola Boa. Lei di certo non ha bisogno di presentazioni, e nota a tutti e tutti ne sappiamo il motivo. Questa recensione però non si riferirà al primo incontro che ho avuto con lei ma al terzo incontro con la T-gatta in questione in quanto l’ultimo in ordine cronologico e si riferisce a circa due mesi e mezzo fa, per cui abbastanza recente. E’ ovvio che nei due precedenti randez-vous io mi sia trovato soddisfatto altrimenti non avrei perseverato. Veniamo al dunque. Le regioni si stanno rapidamente decolorando e io grazie alla mia professione posso girare in lungo e in largo. Causa qualche mese di astinenza ho voglia di un incontro di quelli con la I maiuscola e contatto quindi la Paola. Già ci conosciamo, come detto, per cui vado sul sicuro. La chiamo, lei naturalmente si ricorda di me ed è felice di sentirmi (come non potrebbe esserlo, le mie telefonate anticipano sempre versamenti in dinero) e ci accordiamo per il giorno seguente, per una session che dovrà essere di un paio d’ore circa. Detto fatto arrivo lì con la voglia alle stelle, lei mi aspetta sull’uscio in lingerie nera e mi fa entrare. Premesso che le mie opinioni non rappresentano il verbo, a me la Paola non dispiace per niente. Certo ci sono T-gatte più belle però lei secondo me rappresenta il giusto mix tra aspetto, porcaggine, dimensioni (equine of course), gentilezza e simpatia. Gentile quando serve, dominante, autoritaria e spacca culi quando serve. Sono dentro alla sua alcova, come sempre in ordine e pulita, luci soffuse ma quel tanto che basta per creare l’atmosfera e non limitare la visibilità. La seguo e appena si ferma vicino al lettone dandomi le spalle, senza preavviso alcuno, mi inginocchio le sposto lo slip e affondo la mia faccia in mezzo al culone brasileiro e inizio a rimmarla come so che le piace e come so che anche lei farà a me quando verrà il mio turno. Lei naturalmente non se lo aspetta e si lascia sfuggire un gemito solo per un attimo e poi inizia a darmi della troia e non finirà più per tutto l’incontro. La metto a pecora sul letto e continuo la mia opera di leccaggio infilandole la lingua nel culo (depilazione ok e pulizia ok ovviamente). Finisco di scansare lo slip e balzano fuori le sue palle e il boa che ancora non ha assunto la consistenza ottimale. Inizio a leccare tutto quello che è a portata di lingua e vado dal buco del culo alla punta del boa, soffermandomi sulle palle che le mordo, tiro, succhio e lecco (impazzisce di piacere quando dedichi attenzioni ai suoi gioielli). Alla fine si gira e io in ginocchio inizio a lavorare il mostro che adesso è minaccioso. Con grosse difficoltà e numerosi conati riesco a ingoiarlo con lei che mi spinge la testa e mi scopa la bocca senza pietà. Passiamo sul letto dove si sdraia e continuiamo ancora con lo stesso copione. Adesso mi mette a pecora e inizia il suo famoso rimming. E’ una delle sue specialità, lecca il buco con generosità e passione alternando risucchi e morsetti che mandano ai matti. Ad un certo punto si stacca e mi dice “aspettami così vacca, non ti muovere, devo andare in bagno”. Per qualche secondo le do retta ma poi, in completa trance agonistica la seguo di soppiatto e quando la vedo in piedi fare pipì nella tazza, mi avvicino a quattro zampe e prendo di nuovo il suo uccello in bocca. Mai fatto una cosa del genere, giuro, ma in quel momento ero come dissociato dal mio corpo. Mi piscia in bocca e me la scopa contemporaneamente e io faccio del mio meglio per non farne uscire nemmeno una goccia. Quando finisce incrocio il suo sguardo, ha gli occhi semichiusi e dalla sua faccia si capisce facilmente che è ingrifata in un modo che mai le avevo visto. Qui realizzo di avere esagerato un po'. Troia, vacca, cagna, puttana sono gli epiteti più affettuosi con i quali mi chiamerà da qui a quando me ne andrò. Mi prende e mi sdraia sul pavimento del bagno (molto pulito per altro), si inginocchia di fronte a me e mi strofina il cazzone sul culo, infoiandosi ancora di più. Mi riporta in camera e mi fa mettere a pecora, ginocchia in terra appoggiato con le braccia e il busto sul letto. Lei si copre, crema e inizia a entrare. Inizia, inizia, inizia e entra, entra, entra fino a che non lo infila completamente. Parte piano ma è un attimo, inizia a darci di brutto e sento che mi spacca sul serio, ho la testa affondata nel letto e cerco di soffocare gemiti di dolore e piacere. Da lì si passa alla pecora entrambi sul letto e poi alla missionaria. Il boa viaggia che una bellezza e ormai entra e esce a suo piacimento e senza incontrare resistenza alcuna. Andiamo avanti per un bel po' così fino a che non si toglie il preservativo e mi rimette il cazzone in bocca. Contento della pausa e di poter succhiare quell’opera d’arte, mi impegno per ritardare un po' il momento in cui me lo metterà di nuovo, ma inevitabilmente il momento arriva. Sgabello alto tipo bar di fianco allo specchio, io seduto con il culo oscenamente in fuori, lei dietro che mi fa vedere nello specchio come il mostro entra e esce comodamente dal mio povero culo. Ormai quasi ci siamo, mi rimetto a terra carponi come una cagna, appoggiato sul letto, lei è sempre dietro di me che mi scopa a più non posso fino a che esce, si scopre e inizia una interminabile sborrata sulla mia schiena e sul mio culo. Ragazzi non so quanto ha sborrato ma ho sentito lo sperma cadere su di me per un tempo che mi è sembrato interminabile (poi mi ha detto che erano due giorni che non veniva). E’ in piedi ansimante, si tiene il boa con la mano ed tutto impiastrato di sperma: cazzo, mano e anche il suo addome. Da bravo vado lì e lecco tutto fino a che non rimane niente, poi lei pulisce me, visto che ero tutto sporco dietro e finalmente è il mio turno di sborrare (voglio che siano sempre loro a venire prima). Steso sul letto di schiena prende un po' di olio e mi unge il cazzo, infila tre o quattro dita nel mio culo e inizia a segarmi e a succhiarmi fino a che non sborro anche l’anima e anche dopo sborrato non accenna a fermarsi continuando a segarmi fino a farmi morire. Mamma mia che uragano che è passato. Entrambi sfatti, mi dirigo al bagno per ricompormi e quando torno da lei la trovo seduta sul letto e mi fa notare che le stanno tremando le gambe: “guarda che hai fatto” mi dice con un sorriso. Sorrido anche io ma purtroppo è venuto il momento di ripartire, le lascio il regalino e la saluto con la promessa di non far passare troppo tempo dal prossimo incontro. Che dire, miglior scopata trans fino ad oggi per me, non posso non esaltare la sua attitudine, la sua safadaggine, la sua correttezza e non ultimo il meraviglioso boa che si ritrova. Per fortuna i circa 200 km che mi separano da lei, altrimenti non riuscirei più a sedermi. E comunque la prossima settimana torno a trovarla, tanto per la cronaca. Dissolvenza.
