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PUNTER FORUM: vi dico la mia. (riflessioni su mondi paralleli e confini invisibili)
Allora … è qualche settimana che sono entrato in questa confraternita. Fatico tuttora a capirne i meccanismi e non mi sento ancora totalmente a mio agio, anche se le persone con cui ho potuto avere qualche contatto sono state tutte molto disponibili e simpatiche. Ciò non hafatto altro che confermarmi di essere nel posto “giusto” e mi ha tranquillizzato, permettendomi, seppur timidamente, di aprirmi e di confrontarmi con gli altri.
Non lo avrei mai creduto
Io faccio quello che fate tutti voi, in maniera intensa,vissuta, coinvolgente e (quasi sempre) gratificante.
Ma mi sentivo solo. Molto solo.
Non ho tanti amici e anche quei pochi che ho non sono i destinatari di tutte le mie confidenze, perlomeno non quando si parla di cose così delicate.
Se vuoi mantenere un segreto tieni la bocca chiusa.
L’amico magari ha la lingua troppo lunga e senza volerlo parla del tuo vizietto con un altro amico,che lo dice alla sorella della cugina di un amica di tua moglie … insomma …sapete com’è ….
Così per tanto tempo non ho potuto condividere questa esperienza con nessuno, nel bene e nel male. Non ho potuto raccontare delle mie folli scorribande, delle ragazze da urlo e degli incontri da infarto, ma anche dei sotterfugi, delle furberie, delle paure e delle fregature.
Incontravo magari un cliente che usciva da un loft poco prima che io entrassi. Pudore e prudenza non ci permettevano più di un fugace sguardo, ma io ho sempre avuto simpatia per “gli altri”, li ho sempre sentiti (e come avrebbe potuto essere diversamente), molto, molto simili a me.
O mi mettevo in fila al bordo di qualche marciapiede, magari con un inversione di marcia azzardata per fregare il posto a chi sembrava aver puntato la mia stessa preda, senza mai abbandonare, però un senso di complicità e di rispetto per gli sconosciuti compagni di caccia.
La prima sera che sono stato qui, sono entrato in chat con un “anziano”, che molto carinamente ha rotto il ghiaccio, capendo che agivamo sulla stessa piazza. Dopo pochi minuti abbiamo realizzato di aver condiviso per mesi la stessa ragazza. Non vi racconto i dettagli, perché suppongo che anche questo debba rientrare nel gioco di regole più o meno scritte, nella naturale e dovuta riservatezza tra i soci. Basti sapere che questa cosa mi ha fortemente impressionato ed emozionato. Abbiamo parlato della “nostra” ragazza con grande rispetto e tenerezza, con l’atteggiamento complice e partecipe di chi ha assaggiato il medesimo bicchiere di un vino prelibato o di chi ha letto lo stesso meraviglioso libro. Ognuno con sfumature diverse. Ognuno con una propria percezione della medesima esperienza.
E poter parlare di quella ragazza che così tanta gioia e tanto piacere mi ha dato è stata una cosa strana e bellissima. Capisco che nella ragnatela di conoscenze e tra le mille recensioni che qui si intrecciano questo possa sembrare banale, ma per me quella sera, quella prima sera a punter forum, non lo è stato.
Tutto quello che ho potuto leggere, in un modo o in un altro, mi ha aperto gli occhi su un mondo parallelo incredibile e inaspettato. Un mondo con altri confini, non più dettati dalla geografia, dalla posizion esociale, dalle convinzioni sui molteplici aspetti della vita. I limiti di questo mondo sono invisibili, eppure esistono, perché dettati dalla reciproca comprensione, dalla tolleranza, dalla condivisione di una forte passione (dai …non mi fate dire per la patatina … che mi si abbassa il tono retorico J)
Discutibile ? Improbabile e velleitario ?
Forse.
Ma quando senza neanche immaginarlo io sono entrato in questo mondo, ho capito che molte delle mie regole sarebbero cambiate. Che i cosiddetti valori sono molto rassicuranti e che danno senza dubbio un senso alla nostra vita, ma che possono abbastanza serenamente coesistere con le nostre voglie, con la nostra vitalità, con la nostra passionalità.
Il nostro comune interesse, amici miei, non è il nostro “lato oscuro”, è semplicemente un’altra parte di noi.
Qui lo mostriamo senza nessun timore.
E io credo che questa sia una cosa bella.
P.S. Vi ricordo che la logorrea non è una malattia sessuale … io comunque ne sono tristemente affetto …
Un abbraccio … fate cose buone … e raccontatele ….
Allora … è qualche settimana che sono entrato in questa confraternita. Fatico tuttora a capirne i meccanismi e non mi sento ancora totalmente a mio agio, anche se le persone con cui ho potuto avere qualche contatto sono state tutte molto disponibili e simpatiche. Ciò non hafatto altro che confermarmi di essere nel posto “giusto” e mi ha tranquillizzato, permettendomi, seppur timidamente, di aprirmi e di confrontarmi con gli altri.
Non lo avrei mai creduto
Io faccio quello che fate tutti voi, in maniera intensa,vissuta, coinvolgente e (quasi sempre) gratificante.
Ma mi sentivo solo. Molto solo.
Non ho tanti amici e anche quei pochi che ho non sono i destinatari di tutte le mie confidenze, perlomeno non quando si parla di cose così delicate.
Se vuoi mantenere un segreto tieni la bocca chiusa.
L’amico magari ha la lingua troppo lunga e senza volerlo parla del tuo vizietto con un altro amico,che lo dice alla sorella della cugina di un amica di tua moglie … insomma …sapete com’è ….
Così per tanto tempo non ho potuto condividere questa esperienza con nessuno, nel bene e nel male. Non ho potuto raccontare delle mie folli scorribande, delle ragazze da urlo e degli incontri da infarto, ma anche dei sotterfugi, delle furberie, delle paure e delle fregature.
Incontravo magari un cliente che usciva da un loft poco prima che io entrassi. Pudore e prudenza non ci permettevano più di un fugace sguardo, ma io ho sempre avuto simpatia per “gli altri”, li ho sempre sentiti (e come avrebbe potuto essere diversamente), molto, molto simili a me.
O mi mettevo in fila al bordo di qualche marciapiede, magari con un inversione di marcia azzardata per fregare il posto a chi sembrava aver puntato la mia stessa preda, senza mai abbandonare, però un senso di complicità e di rispetto per gli sconosciuti compagni di caccia.
La prima sera che sono stato qui, sono entrato in chat con un “anziano”, che molto carinamente ha rotto il ghiaccio, capendo che agivamo sulla stessa piazza. Dopo pochi minuti abbiamo realizzato di aver condiviso per mesi la stessa ragazza. Non vi racconto i dettagli, perché suppongo che anche questo debba rientrare nel gioco di regole più o meno scritte, nella naturale e dovuta riservatezza tra i soci. Basti sapere che questa cosa mi ha fortemente impressionato ed emozionato. Abbiamo parlato della “nostra” ragazza con grande rispetto e tenerezza, con l’atteggiamento complice e partecipe di chi ha assaggiato il medesimo bicchiere di un vino prelibato o di chi ha letto lo stesso meraviglioso libro. Ognuno con sfumature diverse. Ognuno con una propria percezione della medesima esperienza.
E poter parlare di quella ragazza che così tanta gioia e tanto piacere mi ha dato è stata una cosa strana e bellissima. Capisco che nella ragnatela di conoscenze e tra le mille recensioni che qui si intrecciano questo possa sembrare banale, ma per me quella sera, quella prima sera a punter forum, non lo è stato.
Tutto quello che ho potuto leggere, in un modo o in un altro, mi ha aperto gli occhi su un mondo parallelo incredibile e inaspettato. Un mondo con altri confini, non più dettati dalla geografia, dalla posizion esociale, dalle convinzioni sui molteplici aspetti della vita. I limiti di questo mondo sono invisibili, eppure esistono, perché dettati dalla reciproca comprensione, dalla tolleranza, dalla condivisione di una forte passione (dai …non mi fate dire per la patatina … che mi si abbassa il tono retorico J)
Discutibile ? Improbabile e velleitario ?
Forse.
Ma quando senza neanche immaginarlo io sono entrato in questo mondo, ho capito che molte delle mie regole sarebbero cambiate. Che i cosiddetti valori sono molto rassicuranti e che danno senza dubbio un senso alla nostra vita, ma che possono abbastanza serenamente coesistere con le nostre voglie, con la nostra vitalità, con la nostra passionalità.
Il nostro comune interesse, amici miei, non è il nostro “lato oscuro”, è semplicemente un’altra parte di noi.
Qui lo mostriamo senza nessun timore.
E io credo che questa sia una cosa bella.
P.S. Vi ricordo che la logorrea non è una malattia sessuale … io comunque ne sono tristemente affetto …
Un abbraccio … fate cose buone … e raccontatele ….
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