I capelli castani sparsi sulla federa, i gomiti posati lungo il cuscino come se fosse in adorazione, piegata nella Regina delle posizioni. Con una mano stringeva il lenzuolo il cui biancore esaltava la pelle abbronzata.
Il viso adagiato sul letto pareva rilassato; la fronte distesa ed appena sotto la linea sottile delle sopracciglia la separava dalle palpebre socchiuse; il bel naso aquilino anticipava il profilo delle labbra bagnate.
Uscii dal suo culo e mi compiacqui della circonferenza perfetta, Giotto ne sarebbe stato fiero. Rientrai dentro e continuai.
Sentii un gemito.
Posai lo sguardo sul suo viso e nascosta da una ciocca una pupilla mi fissava.
Socchiuse gli occhi e mi accarezzò una coscia.
Poi impercettibilmente un angolo della sua bocca si sollevò fino a sembrarmi un sorriso.
Il viso adagiato sul letto pareva rilassato; la fronte distesa ed appena sotto la linea sottile delle sopracciglia la separava dalle palpebre socchiuse; il bel naso aquilino anticipava il profilo delle labbra bagnate.
Uscii dal suo culo e mi compiacqui della circonferenza perfetta, Giotto ne sarebbe stato fiero. Rientrai dentro e continuai.
Sentii un gemito.
Posai lo sguardo sul suo viso e nascosta da una ciocca una pupilla mi fissava.
Socchiuse gli occhi e mi accarezzò una coscia.
Poi impercettibilmente un angolo della sua bocca si sollevò fino a sembrarmi un sorriso.