Quando una pay è italiana?

Siamo sempre lì: una svedese figlia di svedesi ma nata e cresciuta in Italia diventa di fatto italiana.
Ma volendo anche un'armena o una georgiana che, di fatto, corrispondono tutti ai "fenotipi" italiani.
Ora, se uno fosse a conoscenza a priori che in tutti i tre casi (svedese, armena, georgiana) sono figlie appunto di stranieri venuti in Italia, sarebbe ancora disposto a chiamarle italiane?
E badate, io sono per chiamarle tranquillamente italiane (sulla base del mio primo post dove scrivevo che per me vale soltanto quello che riporta la carta d'identità e/o il passaporto), ma sulla base del principio "Sono bianche e cresciute in Italia" ciò è ancora vero?
O meglio, è ancora vero è sufficiente che "siano bianche e cresciute in Italia" per definirle italiane?
Faccio una provocazione: secondo me per molti sedicenti italiano la risposta è no. Specialmente per l'armena e la georgiana. Ma alla fine anche per la svedese.
 
Bè il quesito è chiaro, però potrebbe interpretarsi molto più in generale. Ossia, anche al di fuori del mondo delle escort, quando consideri una persona come italiana? E in effetti la risposta non è così scontata
 
Personalmente intendevo limitare il discorso all'ambito Pay.
 
"Bianco e cresciuto in Italia" è evidentemente una sciocchezza. Le rumene e le albanesi sono bianche (caucasiche come direbbero quelli istruiti) ma non sono affatto assimilabili alle italiane. Mi è capitato di incontrare rumene o albanesi di seconda generazione con accento regionale piuttosto marcato che se avessi sentito al telefono non avrei avuto dubbi a identificarle come italiane ma che, viste dal vivo, ho riconosciuto al volo come ragazze originarie dell'est Europa.
Un'altra volta invece conobbi in Spagna una loft con la quale ebbi due o tre incontri. Sul sito dove l'ho trovata si pubblicizzava colombiana ma dal vivo non aveva nulla della colombiana tipica anzi aveva un che di famigliare. Bene, conversando con lei tra un coito e l'altro viene fuori che il padre era nato ad Anzio e con la sua famiglia da bambino si era trasferito in Venezuela. La loft era nata e cresciuta su un'amena isoletta venezuelana, un piccolo paradiso dal quale si è allontanata per cercare fortuna in Europa data la disastrosa situazione venezuelana. E infatti appena raccontatami la sua storia mi rendo conto che in effetti aveva la "faccia da italiana". Ma la possiamo considerare italiana? Direi proprio per niente.
 
Anche secondo me se è nata in Italia si puo' considerare Italiana.....ci sono tante ragazze poi che vivono qui anche da 7-10 anni e quindi si possono considerarle a tutti gli effetti come italiane
 
I cinesi chiamano i loro connazionali nati in Italia "banana": Gialli fuori e bianchi dentro :)
A parte gli scherzi mi sento culturalmente abbastanza aperto per definire in un buon 90% dei casi Italiano chi è nato qui (faccio esclusione per chiunque, giallo, marrone o nero, che seppur nato qui continua ad avere l'accento del loro paese d'origine perchè in casa parlano solo la lingua dei genitori).
MA....nel nostro caso, siccome per Italiana non si intende dove è nata ma un gusto sessuale, direi che si possa definire italiana solo una con discendenze italiane.
Da parte mia cmq è un minus più che un plus, ed evito accuratamente.
 
Per me il massimo sarebbe trovare una cinese o thailandese nata od anche solo cresciuta in italia che parlasse correntemente l'italiano, ma che mantenesse qualcosa come mentalità e cultura del proprio paese di origine. Purtroppo di cinesi italianizzate non ne ho mai incontrate, si fa fatica anche nella vita normale.
 
Per me la prostituta è italiana se ha genitori italiani. In ogni caso evito le italiane.
 
Questa affermazione è tautologica e non risponde al quesito.
 
Cinese italianizzata servita, ho letto la rece con interesse. Noto che anche il rate si è italianizzato. Meno male che è fuori portata per me altrimenti ci spendevo un capitale.
 
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