La stanza dell’albergo sapeva come tutte di moquette e di chiuso, l’ambiente era moderno, tutto wengé abbinato al bianco candido delle pareti e del letto, un tv a schermo piatto riempiva la parete innanzi al letto, a lato una scrivania con sopra il pc attraverso il quale ci siamo conosciuti.
Una grande finestra illuminava la stanza, peccato si affacciasse su di un enorme cantiere mezzo abitato e mezzo da finire.
Bologna a quell’ora era un macello di macchine, di code, di gente che strimpellava esausta dalla lunga giornata passata in fiera. Ed io dall’alto, stanco, li guardavo mentre attendevo la tua telefonata per accordarci per la sera.
Il cellulare squilla ed appare il tuo nome, con le mani sudaticce lo apro e ti rispondo con la voce più sensuale che riesco a fare, dall’altra parte non c’è nessuna risposta, sento solo una serie di gemiti ed affanni, rimango un’attimo stupito poi capisco, in sottofondo sento il ronzio del giocattolino che ti ho regalato la volta prima, sei una bella porcellina…mi stai provocando! Resto li e sentire i tuoi mugolii, poi vado verso il pc e provo a vedere se sei in msn…eccoti lì in linea, apro la conversazione e subito dopo la cam, passano 10secondi che sembrano interminabili…poi finalmente appari….se seduta sulla tua poltrona, il telefono all’orecchio, le gambe divaricate con i piedi appoggiati alla scrivania e con il tuo sorrisetto malizioso giochi con il vibratore sul tuo clitoride. Lo sai che mi piace vederti così, vedere i tuoi umori che lentamente colano e tu che ogni tanto li raccogli e te li porti alla bocca. Dentro di me il sangue sta ribollendo, so cosa vorresti io facessi, la tentazione è forte, ma voglio resistere alla tua provocazione ed allora spengo la cam.
Finalmente sento la tu voce al telefono che mi chiede:” non ti piaceva??” ti rispondo che stavo per scoppiare….ma che preferisco attenderti, tu mi dici di darti il tempo x fare una doccia e di arrivare….saranno i 40 minuti più lunghi della mia vita!
Una grande finestra illuminava la stanza, peccato si affacciasse su di un enorme cantiere mezzo abitato e mezzo da finire.
Bologna a quell’ora era un macello di macchine, di code, di gente che strimpellava esausta dalla lunga giornata passata in fiera. Ed io dall’alto, stanco, li guardavo mentre attendevo la tua telefonata per accordarci per la sera.
Il cellulare squilla ed appare il tuo nome, con le mani sudaticce lo apro e ti rispondo con la voce più sensuale che riesco a fare, dall’altra parte non c’è nessuna risposta, sento solo una serie di gemiti ed affanni, rimango un’attimo stupito poi capisco, in sottofondo sento il ronzio del giocattolino che ti ho regalato la volta prima, sei una bella porcellina…mi stai provocando! Resto li e sentire i tuoi mugolii, poi vado verso il pc e provo a vedere se sei in msn…eccoti lì in linea, apro la conversazione e subito dopo la cam, passano 10secondi che sembrano interminabili…poi finalmente appari….se seduta sulla tua poltrona, il telefono all’orecchio, le gambe divaricate con i piedi appoggiati alla scrivania e con il tuo sorrisetto malizioso giochi con il vibratore sul tuo clitoride. Lo sai che mi piace vederti così, vedere i tuoi umori che lentamente colano e tu che ogni tanto li raccogli e te li porti alla bocca. Dentro di me il sangue sta ribollendo, so cosa vorresti io facessi, la tentazione è forte, ma voglio resistere alla tua provocazione ed allora spengo la cam.
Finalmente sento la tu voce al telefono che mi chiede:” non ti piaceva??” ti rispondo che stavo per scoppiare….ma che preferisco attenderti, tu mi dici di darti il tempo x fare una doccia e di arrivare….saranno i 40 minuti più lunghi della mia vita!