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NOME INSERZIONISTA: Ragazza giapponese bla bla bla (Anna)
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/nuova-eccitante-ragazza-giapponese-k7sd50648627
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia
NAZIONALITA': Cinese
ETA': uno dei grandi misteri dell’umanità
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Neanche per idea
SERVIZI OFFERTI: all inclusive
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, DATY, 69, FK, CIM
COMPENSO RICHIESTO: 50 poi 70
COMPENSO CONCORDATO: 50.
DURATA DELL'INCONTRO:25 min. circa
DESCRIZIONE FISICA: vedi rece
ATTITUDINE: Geisha
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: si, enormi
INDEX RICERCHE : 3664994xxx
LA MIA RECENSIONE:
Succede che, durante il viaggio di ritorno, riflettevo che poi, pensandoci su, capita che alcune donne non sono poi così diverse da dei dischi che fai fatica a comprendere.
Sono ormai decenni che amo “sverginare” i miei nuovi cd con ascolti completi, senza avere interruzioni da fonti esterne (leggi: rotture di coglioni) e cercando di concentrarmi su quello che mi viene detto e come, sulla storia di chi suona e canta, sul concetto del disco stesso; eppure spesso mi trovo di fronte a lavori che non riesco a comprendere, e magari li comprendo solo dopo numerosi ascolti, solo dopo aver letto delle bio, solo dopo essere completamente entrato dentro al pezzo.
(E ieri sera è toccato ai Goatess e al disco di debutto omonimo: non sono un gruppo di speranzosi ragazzi all’esordio ma musicisti navigati con anni e anni di musica alle spalle, con decine di recensioni positive del loro doom canonico, lento, funereo. Non li avrei cagati di pezzo se non avessero avuto al microfono Lord Chritus, uno che basterebbe si mettesse a declamare i mesi dell’anno sulla musica del Pulcino Pio per farmelo venire duro, col suo cantato evocativo, lungo, trascinato e financo stonato).
Ecco cosa mi è capitato in quest’ultima esperienza, ma partiamo dall’inizio.
Mi girano sempre le palle quando ho degli impegni di lavoro che so già saranno infruttuosi, e spero sempre che almeno siano sotto casa, in modo da perder meno tempo possibile; sono però sempre ben disposto ad un giretto nei lidi marini, perché so già che, finito a scatafottermi lo scroto, andrò a svuotarlo da una delle nostre amichette e magari, come preferisco, farò da apripista ai colleghi.
E' questo che mi è successo ieri sera, e devo ammettere che la scelta non è stata facile; ho trovato infatti parecchie novità su bakeca, bazzicandoci ormai abbastanza poco.
Il pizzino era lungo e ben fornito, con due belle frecce su altettanti numeri che indicavano la pole position e altrettante sonore delusioni al telefono, che quando sento quelle voci della zona est che sembrano di un sergente, declino l’invito (e peggio ancora se entrambe si dichiaravano non propense al BBJ!!).
Non mi scoraggio, e noto che mi ero appuntato anche un paio di orientali, che ormai vanno per la maggiore nelle mie puntate zoccolistiche, specialmente nei massaggi con falegnameria che mi concedo 2-3 volte al mese; non mi va di bazzicare la zona della stazione di Senigallia, quindi chiamo una sedicente giapponese, nuova nella zona.
Adesso, che sia giapponese ho i miei dubbi (o almeno lo sarà non più di quanto io non sia norvegese), e mi preparo alla cinesata di rito, sapendo già più o meno cosa mi aspetta: la mia speranza è solo quella di non trovarmi davanti un cadavere di donna in putrefazione come spesso capita, evitando di perder tempo.
Al telefono risponde subito con la tipica gentilezza degli occhi a mandorla e mi indica la magione come la prima del noto lungomare nord, proprio davanti al porto: tranquilla, guapa, conosco bene il posto, ormai ci manca poco che mi facciano pagare il condominio!
Ci arrivo in pochi minuti, mi apre e ho anche il tempo di farmi salutare da un transone che alloggia al pian terreno e sta telefonando; appena mi vede entrare capisce l’andazzo e mi fa “ciao” mostrandomi la lingua; rispondo con un saluto stile militare e gli trasmetto il pensiero che, sebbene possa anche non disdegnare il suo invito, preferisco “la cara e vecchia faiga” (cit.).
L’appartamento con la porta aperta ad aspettarmi è il solito, spesso bazzicato da cinesine niente male, e ad accogliermi ne sono in 2; una bassetta carina e l’altra alta e molto simile ad un incrocio tra lo Yeti ma con (poco) meno pelo e il maestro Miyagi di Karate Kid; spero vivamente che la prescelta sia la prima, che altrimenti mi toccherebbe girare i tacchi e sarebbe veramente difficile resistere dal fermarmi al piano terra.
Grazie al cielo, sbrigàti i saluti di rito, mi prende per mano la piccolina e dopo un paio di inchini a mani giunte mi porta di sotto nel piano interrato per le strette e anguste scale, che una volta battezzai con una sonora bestemmia dopo aver sbattuto la testa nel punto più basso del solaio, probabilmente progettato solo per i cinesi e non per chi è sopra il metro e 60….stavolta però mi sono ricordato e niente PD al cielo!
(Nota di servizio per i nostri amici a 2 ruote: appartamento con enormi barriere architettoniche malamente risolte con rampe, ma una volta entrati o trombate in cucina o niente da fare!).
Entriamo in camera e la tizia mi guarda con l’espressione tipica dell’ottuso, senza spiccicare parola, forse cercando di comunicarmi col pensiero quello che gli passa per la testa.
Io, che non sono un cazzo di medium, capisco subito che questa parlerà si e no 8 parole di italiano e tento di farmi capire a gesti, mezze parole e qualche sproloquio qua e la tanto per non mandare in vacca la più classica delle supercazzole all’italiana.
Per farla breve, in non so quale idioma mi fa capire che vuole i soldi…al telefono (che a questo punto credo sia appannaggio del Grizzly che sta di sopra) si parlava di 50 per una cosa che mi avrebbe fatto passare tutti i mali e dimenticare le cose brutte della vita, mentre adesso mi chiede 70.
Ovviamente ribatto per 50 e alla fine chiudiamo per 60, solo che poi torna 50 perché non ho i 10 di giunta e sticazzi; lei mi fa un altro inchino e se li insaccoccia.
Passo alla pulizia della strumentazione in bagno (altro inchino quando mi apre la porta) e quando torno la trovo bella e nuda, ritta in piedi con i capezzoli belli dritti, neanche fosse un automa pronto all’azione.
Io me la prendo comoda, tento un dialogo pressochè impossibile e intanto mi spoglio, facendomi aiutare da lei dopo sua insistenza (è Geisha nel cuore, e certe cose le fa con amore!).
Le uniche info che sono riuscito a capire è che è qui da poco e ci rimarrà per 10.
Si, ma 10 cosa?
Ore, giorni, settimane,mesi, anni, lustri, secoli??
“10!!”
“Si ma 10 cosa?”
“10” (entrambe le mani aperte per farmi capire)
“HO CAPITO 10, DIOPORCO, MA 10 COSA!!!!!!”
“10”
“Vabè, vaffanculo va”
(inchino)
Ah, che poi con tutto ‘sto teatrino neanche ve l’ho descritta: beh, la tizia sarà 1 metro e 55, tettine una prima appena abbondante ma ben fatte, pancia piatta e discreto culetto (fisico in generale proporzionato all’altezza), di viso dimostra 20 anni se sorride, 50 se sta seria, sui 30-35 mentre ha l’uccello in bocca….non so voi ma io a ‘ste qua non riesco mai a capire se metterle nella sezione teen o in quella mature (di certo in questo caso non granny) di youporn.
E’ comunque carina e tanto basta.
Mi stendo sul letto, mi metto in relax con le mani dietro la nuca (che oggi non ho voglia di faticare) e lei mi fa il gesto del BBJ, a chiedermi se lo voglio.
No, dico, mi prendi per il culo?
E devo dire che è niente male, con una tecnica che prevede il deep throath e che mi fa convogliare il sangue là dove deve convogliare; non me l’aspettavo, ma la tipa ci sa fare e di brutto e ai piani bassi ringraziano sentitamente.
Me ne rimango così per una decina di minuti e lei non accenna a sbuffi o qualsiasi altro gesto di insofferenza; decido quindi di dedicarmi un pò a lei con un bel DATY (mentre non ci penso neanche ad interromperla).
La sorpresa è che la sua patata è la più piccola che abbia mai visto, ma veramente minuscola, e non l’avevo notato per quel ciuffo di peli neri che la copre; un clitoride quasi inesistente che però sembra dargli parecchi stimoli, visto come comincia a smuovere il culo mentre la lecco.
Qualche minuto e siamo d’accordo di passare al trombo, non prima di aver pulito (lei) una macchietta che aveva fatto nel lenzuolo (tra l’altro facendola diventare enorme da minuscola che era…un modo tutto cinese di risolvere i problemi!).
Non mi aspetto tutta ‘sta performance, quindi accetto la sua richiesta di missionaria con lei che alza le gambe al cielo e io che le zompo addosso; sento un paio di mugolii appena entro, non tanto perché io sia tutto ‘sto Rocco, ma perché lei è veramente strettina ma tant’è.
Niente di cui gridare al miracolo ma mentre tutto scorre tranquillo, sento che ai piani bassi qualcosa sta cambiando…il fratello non è più vigoroso come all’inizio e, prima di pensare che non so più er ghepardo de na vòrta, ecco il motivo: quei cazzo di preservativi sono di misura XS e probabilmente stringono alla base..pensava di avere solo cinesi come clienti??
Glielo faccio presente e lei sembra molto dispiaciuta…emmò che si fa?
Provo a rimediare spippettando un pò, con lei che tutta lunga inizia a mugolare neanche avessi schiacciato “play” ma so già che sarà tutto inutile (al massimo avrebbe potuto strapparmi un sorriso), e allora capisco che c’è un’unica soluzione: mi tolgo quel cazzo di leggins per uccelli e mi stendo sul letto invitandola ad avvicinarsi.
Lei sembra titubante ma non si tira indietro e gentilmente la invito al BBJ agevolandogli la testa con una mano (con fare compassionevole, si capisce!).
Ricominciamo la pompa e l’amico torna quello che ricordavo, ma a sto punto non ho voglia di ingabbiarlo di nuovo e rimango disteso, voglio proprio vedere come si comporta la tipa quando starò per capitolare.
Curiosità presto soddisfatta, visto che non fa una mossa mentre beato me ne vengo così, riempiendogli la piccola bocca, pensando che non capita spesso di avere un CIM senza conquibus aggiuntivo o senza dover pregare/supplicare/bestemmiare.
Soddisfatto, la vedo sputacchiare tutto in un fazzoletto e andarsi a pulire in bagno, dopo avermi dato un paio di ceffoni amichevoli come a dire “ragazzaccio” (ah, io eh?????) ma con fare simpatico.
Il resto saranno veramente 3 minuti di rivestizione e fuga, visto che di social time neanche l’ombra; altro inchino mentre esco dalla camera (con stupore da parte sua mentre gli do un bacino per salutarla) e un gentile “tutto bene?” dallo Yeti di sopra, con promessa di rivederci presto (e ancora devo capire se la tipa esercita o è la più classica delle mamasàn).
Esco e il trans al pian terreno è ancora al telefono; stavolta mi fa lei il saluto militare e gli faccio l’occhiolino…ormai siamo inseparabili e peccato per quella voce che sembra Tom Waits appena alzato la mattina, altrimenti per il resto non sarebbe neanche malaccio.
Come detto, nel viaggio di ritorno ripenso all’avventura appena conclusa e non capisco.
Non capisco se è stata di ripiego, se con un condom come si deve avrei fatto la scopata della vita, se ho sprecato un’occasione per usufruire dei servigi di una donna con la massima disponibilità, se avrei potuto dare sfogo a tutte le mie perversioni le più truci e invece mi sono accontentato di un (buon) BBJ per tornare in pace con me stesso.
Sicuramente con ulteriori passaggi, magari portandomi il condom da casa, avrei scoperto una rivelazione del mestiere, roba da perderci il conto in banca, o magari avrei fatto un bis tremendo (come spesso mi capita), rovinando anche il ricordo della prima, buona prestazione.
No, questo è un disco che non mi va di risentire e a cui non darò un'altra chance.
Pippe mentali, dirà qualcuno, che alla fine ‘na roba simile buttala via, per 50 rose.
Sarà pur vero, ma da un eterno insoddisfatto, che cazzo pretendete??
E mi rimane da concludere il discorso dei Goatess (per puro dovere di cronaca, e seppure fregherà sega a nessuno): dopo un altro paio di ascolti rimango sempre lì….una partenza roboante, poi un calo centrale, poi una discreta ripresa. 8 canzoni lunghe e malate, evocative ma non troppo, con riff fumosi e acidi, ripetuti all’infinito.
Il doom è questo, anche se penso che tra una settimana, riascoltandolo, non potrò più farne a meno.
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/nuova-eccitante-ragazza-giapponese-k7sd50648627
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia
NAZIONALITA': Cinese
ETA': uno dei grandi misteri dell’umanità
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Neanche per idea
SERVIZI OFFERTI: all inclusive
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, DATY, 69, FK, CIM
COMPENSO RICHIESTO: 50 poi 70
COMPENSO CONCORDATO: 50.
DURATA DELL'INCONTRO:25 min. circa
DESCRIZIONE FISICA: vedi rece
ATTITUDINE: Geisha
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: si, enormi
INDEX RICERCHE : 3664994xxx
LA MIA RECENSIONE:
Succede che, durante il viaggio di ritorno, riflettevo che poi, pensandoci su, capita che alcune donne non sono poi così diverse da dei dischi che fai fatica a comprendere.
Sono ormai decenni che amo “sverginare” i miei nuovi cd con ascolti completi, senza avere interruzioni da fonti esterne (leggi: rotture di coglioni) e cercando di concentrarmi su quello che mi viene detto e come, sulla storia di chi suona e canta, sul concetto del disco stesso; eppure spesso mi trovo di fronte a lavori che non riesco a comprendere, e magari li comprendo solo dopo numerosi ascolti, solo dopo aver letto delle bio, solo dopo essere completamente entrato dentro al pezzo.
(E ieri sera è toccato ai Goatess e al disco di debutto omonimo: non sono un gruppo di speranzosi ragazzi all’esordio ma musicisti navigati con anni e anni di musica alle spalle, con decine di recensioni positive del loro doom canonico, lento, funereo. Non li avrei cagati di pezzo se non avessero avuto al microfono Lord Chritus, uno che basterebbe si mettesse a declamare i mesi dell’anno sulla musica del Pulcino Pio per farmelo venire duro, col suo cantato evocativo, lungo, trascinato e financo stonato).
Ecco cosa mi è capitato in quest’ultima esperienza, ma partiamo dall’inizio.
Mi girano sempre le palle quando ho degli impegni di lavoro che so già saranno infruttuosi, e spero sempre che almeno siano sotto casa, in modo da perder meno tempo possibile; sono però sempre ben disposto ad un giretto nei lidi marini, perché so già che, finito a scatafottermi lo scroto, andrò a svuotarlo da una delle nostre amichette e magari, come preferisco, farò da apripista ai colleghi.
E' questo che mi è successo ieri sera, e devo ammettere che la scelta non è stata facile; ho trovato infatti parecchie novità su bakeca, bazzicandoci ormai abbastanza poco.
Il pizzino era lungo e ben fornito, con due belle frecce su altettanti numeri che indicavano la pole position e altrettante sonore delusioni al telefono, che quando sento quelle voci della zona est che sembrano di un sergente, declino l’invito (e peggio ancora se entrambe si dichiaravano non propense al BBJ!!).
Non mi scoraggio, e noto che mi ero appuntato anche un paio di orientali, che ormai vanno per la maggiore nelle mie puntate zoccolistiche, specialmente nei massaggi con falegnameria che mi concedo 2-3 volte al mese; non mi va di bazzicare la zona della stazione di Senigallia, quindi chiamo una sedicente giapponese, nuova nella zona.
Adesso, che sia giapponese ho i miei dubbi (o almeno lo sarà non più di quanto io non sia norvegese), e mi preparo alla cinesata di rito, sapendo già più o meno cosa mi aspetta: la mia speranza è solo quella di non trovarmi davanti un cadavere di donna in putrefazione come spesso capita, evitando di perder tempo.
Al telefono risponde subito con la tipica gentilezza degli occhi a mandorla e mi indica la magione come la prima del noto lungomare nord, proprio davanti al porto: tranquilla, guapa, conosco bene il posto, ormai ci manca poco che mi facciano pagare il condominio!
Ci arrivo in pochi minuti, mi apre e ho anche il tempo di farmi salutare da un transone che alloggia al pian terreno e sta telefonando; appena mi vede entrare capisce l’andazzo e mi fa “ciao” mostrandomi la lingua; rispondo con un saluto stile militare e gli trasmetto il pensiero che, sebbene possa anche non disdegnare il suo invito, preferisco “la cara e vecchia faiga” (cit.).
L’appartamento con la porta aperta ad aspettarmi è il solito, spesso bazzicato da cinesine niente male, e ad accogliermi ne sono in 2; una bassetta carina e l’altra alta e molto simile ad un incrocio tra lo Yeti ma con (poco) meno pelo e il maestro Miyagi di Karate Kid; spero vivamente che la prescelta sia la prima, che altrimenti mi toccherebbe girare i tacchi e sarebbe veramente difficile resistere dal fermarmi al piano terra.
Grazie al cielo, sbrigàti i saluti di rito, mi prende per mano la piccolina e dopo un paio di inchini a mani giunte mi porta di sotto nel piano interrato per le strette e anguste scale, che una volta battezzai con una sonora bestemmia dopo aver sbattuto la testa nel punto più basso del solaio, probabilmente progettato solo per i cinesi e non per chi è sopra il metro e 60….stavolta però mi sono ricordato e niente PD al cielo!
(Nota di servizio per i nostri amici a 2 ruote: appartamento con enormi barriere architettoniche malamente risolte con rampe, ma una volta entrati o trombate in cucina o niente da fare!).
Entriamo in camera e la tizia mi guarda con l’espressione tipica dell’ottuso, senza spiccicare parola, forse cercando di comunicarmi col pensiero quello che gli passa per la testa.
Io, che non sono un cazzo di medium, capisco subito che questa parlerà si e no 8 parole di italiano e tento di farmi capire a gesti, mezze parole e qualche sproloquio qua e la tanto per non mandare in vacca la più classica delle supercazzole all’italiana.
Per farla breve, in non so quale idioma mi fa capire che vuole i soldi…al telefono (che a questo punto credo sia appannaggio del Grizzly che sta di sopra) si parlava di 50 per una cosa che mi avrebbe fatto passare tutti i mali e dimenticare le cose brutte della vita, mentre adesso mi chiede 70.
Ovviamente ribatto per 50 e alla fine chiudiamo per 60, solo che poi torna 50 perché non ho i 10 di giunta e sticazzi; lei mi fa un altro inchino e se li insaccoccia.
Passo alla pulizia della strumentazione in bagno (altro inchino quando mi apre la porta) e quando torno la trovo bella e nuda, ritta in piedi con i capezzoli belli dritti, neanche fosse un automa pronto all’azione.
Io me la prendo comoda, tento un dialogo pressochè impossibile e intanto mi spoglio, facendomi aiutare da lei dopo sua insistenza (è Geisha nel cuore, e certe cose le fa con amore!).
Le uniche info che sono riuscito a capire è che è qui da poco e ci rimarrà per 10.
Si, ma 10 cosa?
Ore, giorni, settimane,mesi, anni, lustri, secoli??
“10!!”
“Si ma 10 cosa?”
“10” (entrambe le mani aperte per farmi capire)
“HO CAPITO 10, DIOPORCO, MA 10 COSA!!!!!!”
“10”
“Vabè, vaffanculo va”
(inchino)
Ah, che poi con tutto ‘sto teatrino neanche ve l’ho descritta: beh, la tizia sarà 1 metro e 55, tettine una prima appena abbondante ma ben fatte, pancia piatta e discreto culetto (fisico in generale proporzionato all’altezza), di viso dimostra 20 anni se sorride, 50 se sta seria, sui 30-35 mentre ha l’uccello in bocca….non so voi ma io a ‘ste qua non riesco mai a capire se metterle nella sezione teen o in quella mature (di certo in questo caso non granny) di youporn.
E’ comunque carina e tanto basta.
Mi stendo sul letto, mi metto in relax con le mani dietro la nuca (che oggi non ho voglia di faticare) e lei mi fa il gesto del BBJ, a chiedermi se lo voglio.
No, dico, mi prendi per il culo?
E devo dire che è niente male, con una tecnica che prevede il deep throath e che mi fa convogliare il sangue là dove deve convogliare; non me l’aspettavo, ma la tipa ci sa fare e di brutto e ai piani bassi ringraziano sentitamente.
Me ne rimango così per una decina di minuti e lei non accenna a sbuffi o qualsiasi altro gesto di insofferenza; decido quindi di dedicarmi un pò a lei con un bel DATY (mentre non ci penso neanche ad interromperla).
La sorpresa è che la sua patata è la più piccola che abbia mai visto, ma veramente minuscola, e non l’avevo notato per quel ciuffo di peli neri che la copre; un clitoride quasi inesistente che però sembra dargli parecchi stimoli, visto come comincia a smuovere il culo mentre la lecco.
Qualche minuto e siamo d’accordo di passare al trombo, non prima di aver pulito (lei) una macchietta che aveva fatto nel lenzuolo (tra l’altro facendola diventare enorme da minuscola che era…un modo tutto cinese di risolvere i problemi!).
Non mi aspetto tutta ‘sta performance, quindi accetto la sua richiesta di missionaria con lei che alza le gambe al cielo e io che le zompo addosso; sento un paio di mugolii appena entro, non tanto perché io sia tutto ‘sto Rocco, ma perché lei è veramente strettina ma tant’è.
Niente di cui gridare al miracolo ma mentre tutto scorre tranquillo, sento che ai piani bassi qualcosa sta cambiando…il fratello non è più vigoroso come all’inizio e, prima di pensare che non so più er ghepardo de na vòrta, ecco il motivo: quei cazzo di preservativi sono di misura XS e probabilmente stringono alla base..pensava di avere solo cinesi come clienti??
Glielo faccio presente e lei sembra molto dispiaciuta…emmò che si fa?
Provo a rimediare spippettando un pò, con lei che tutta lunga inizia a mugolare neanche avessi schiacciato “play” ma so già che sarà tutto inutile (al massimo avrebbe potuto strapparmi un sorriso), e allora capisco che c’è un’unica soluzione: mi tolgo quel cazzo di leggins per uccelli e mi stendo sul letto invitandola ad avvicinarsi.
Lei sembra titubante ma non si tira indietro e gentilmente la invito al BBJ agevolandogli la testa con una mano (con fare compassionevole, si capisce!).
Ricominciamo la pompa e l’amico torna quello che ricordavo, ma a sto punto non ho voglia di ingabbiarlo di nuovo e rimango disteso, voglio proprio vedere come si comporta la tipa quando starò per capitolare.
Curiosità presto soddisfatta, visto che non fa una mossa mentre beato me ne vengo così, riempiendogli la piccola bocca, pensando che non capita spesso di avere un CIM senza conquibus aggiuntivo o senza dover pregare/supplicare/bestemmiare.
Soddisfatto, la vedo sputacchiare tutto in un fazzoletto e andarsi a pulire in bagno, dopo avermi dato un paio di ceffoni amichevoli come a dire “ragazzaccio” (ah, io eh?????) ma con fare simpatico.
Il resto saranno veramente 3 minuti di rivestizione e fuga, visto che di social time neanche l’ombra; altro inchino mentre esco dalla camera (con stupore da parte sua mentre gli do un bacino per salutarla) e un gentile “tutto bene?” dallo Yeti di sopra, con promessa di rivederci presto (e ancora devo capire se la tipa esercita o è la più classica delle mamasàn).
Esco e il trans al pian terreno è ancora al telefono; stavolta mi fa lei il saluto militare e gli faccio l’occhiolino…ormai siamo inseparabili e peccato per quella voce che sembra Tom Waits appena alzato la mattina, altrimenti per il resto non sarebbe neanche malaccio.
Come detto, nel viaggio di ritorno ripenso all’avventura appena conclusa e non capisco.
Non capisco se è stata di ripiego, se con un condom come si deve avrei fatto la scopata della vita, se ho sprecato un’occasione per usufruire dei servigi di una donna con la massima disponibilità, se avrei potuto dare sfogo a tutte le mie perversioni le più truci e invece mi sono accontentato di un (buon) BBJ per tornare in pace con me stesso.
Sicuramente con ulteriori passaggi, magari portandomi il condom da casa, avrei scoperto una rivelazione del mestiere, roba da perderci il conto in banca, o magari avrei fatto un bis tremendo (come spesso mi capita), rovinando anche il ricordo della prima, buona prestazione.
No, questo è un disco che non mi va di risentire e a cui non darò un'altra chance.
Pippe mentali, dirà qualcuno, che alla fine ‘na roba simile buttala via, per 50 rose.
Sarà pur vero, ma da un eterno insoddisfatto, che cazzo pretendete??
E mi rimane da concludere il discorso dei Goatess (per puro dovere di cronaca, e seppure fregherà sega a nessuno): dopo un altro paio di ascolti rimango sempre lì….una partenza roboante, poi un calo centrale, poi una discreta ripresa. 8 canzoni lunghe e malate, evocative ma non troppo, con riff fumosi e acidi, ripetuti all’infinito.
Il doom è questo, anche se penso che tra una settimana, riascoltandolo, non potrò più farne a meno.