La scheda si riferisce all'ultimo incontro avuto con la donzella:
NOME INSERZIONISTA: Giulia
RIFERIMENTO INTERNET:
https://escortforumit.xxx/accompagnatrici/Amy THAILANDIA-104514?from=regular_list
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NAZIONALITA': thailandese
ETA': < 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI USUFRUITI: BBJ (poco), RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 20 min scarsi
DESCRIZIONE FISICA: uguale alle foto
ATTITUDINE: è diventata un mezzo missile
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: piano terra
TELEFONO:
3396448989
La ragazza in questione, fino a un po' di tempo fa, era la mia escort preferita e fidelizzata. Sono stato uno dei suoi primi clienti fin dagli esordi qui a bologna, e sono sempre andato almeno un paio di volte da lei ad ogni suo tour. Mi sono sempre trovato da dio. Purtroppo la tendenza è cambiata: la ragazza ad oggi ha decisamente modificato il suo modus operandi, almeno rispetto ad un po' di tempo fa; vedo anche che ha cambiato nome e numero di telefono: sarà per sottolineare il cambiamento? (Ora si fa chiamare Amy mentre io la conosco come Giulia, e il numero che ho messo nell'index non è quello che ho sempre usato per contattarla). Il peggioramento non è stato qualcosa di improvviso: è stato lento ma progressivo e costante, e ad ogni incontro potevo notare un servizio sempre peggiore in qualche aspetto, fino ad arrivare all'apice dell'ultimo appuntamento avvenuto durante il suo ultimo tour, e che poi racconterò meglio. Il tempo concesso si è ridotto sempre di più, arrivando ad essere più che dimezzato. Bei tempi quando circa 4 anni fa, non guardava l'orologio e ne uscivano incontri che andavano anche oltre i 40 minuti, con anche poi ulteriore tempo passato a fare qualche chiacchiera. Non dico che debba essere sempre così, ma a furia di ridurre si è arrivati ad incontri di neanche 20 minuti, con suoi inviti a spicciarmi per concludere. Se agli inizi riceveva anche fino all'una di notte, cosa che mi faceva molto comodo, l'ultima volta mi ha detto di non ricevere oltre le 19. A quell'ora ancora lavoro, ed è stata indifferente a qualsiasi mia richiesta-supplica di posticipare l'orario limite per permettermi di arrivare; non chiedevo di ricevermi a mezzanotte, neanche alle 22, ma almeno alle 20 sì. Eppure, nonostante la pregressa conoscenza e la fidelizzazione, non c'è stato verso: mi ha risposto di aver cambiato e che ora riceve solo così. Sono riuscito a fatica ad organizzarmi e riuscire così a visitarla anche in questo tour, anche se insomma ci ero rimasto un po' male: dai, sai chi sono, sai che vita faccio, vengo sempre da te, non mi puoi aspettare per 40 minuti in più? E poi i servizi, di qualità sempre più scadente, eseguiti sempre più di fretta e svogliatamente, con nullo trasporto e anzi mostrando palesemente fastidio e insofferenza ad ogni richiesta, anche banale, tipo mettersi in una certa posizione mentre fa il bj per permettermi di toccarla. Ci tengo a precisare che, anche ai tempi d'oro, tutto ciò che ricevevo è perché la signorina me lo concedeva di sua sponte: io non ho mai chiesto o preteso nulla, a parte al primo incontro accertarmi della possibilità di usufruire del fk. Se mi concedeva cose in più è perché prendeva lei queste iniziative. Le richieste sul vestiario non venivano più rispettate: non che chiedessi chissà cosa, ma magari solo di mettersi un paio di calze autoreggenti che a me piacciono. I pompini sempre più smanovellati, sempre meno fatti con impegno. Il fk sempre meno presente e sempre più concesso a fatica: sempre meno “french” e sempre più “kiss”. Insomma, in generale si è arrivati alla situazione della classica catena di montaggio. E poi sono avvenuti anche episodi che, a mio avviso, una professionista del sesso non si può permettere, anzi nessun professionista può. Una volta mi è capitato di incontrare e darmi il cinque col cliente successivo, mentre uscivo e questo era davanti al cancelletto; questa cosa mi è successa anche all'ultimo incontro. Ma ancora più fastidio mi hanno dato i suoi bidoni, ricevuti almeno in tre occasioni. Diciamo che mi ha sempre avvisato: non mi è mai capitato di arrivare al portone e non trovare nessuno. Però, quando il messaggio di disdetta ti arriva 30 o 20 minuti prima dell'incontro e sei già sulla porta pronto ad uscire, allora ti rode. Specialmente se avevi fissato quell'incontro con un paio di giorni di anticipo, e la mattina stessa, su precisa richiesta, avevi dato la conferma. Rode se il messaggio è lapidario, senza spiegazioni né giustificazioni: solo un secco “non posso più”; ma dà fastidio anche quando nel messaggio ti senti dire che le è arrivato un cliente all'improvviso che non può proprio farsi sfuggire. Il motivo di questo deterioramento globale me lo ha praticamente rivelato lei durante questo famigerato ultimo nostro incontro. Torno dal bagno (a proposito, mi manda da solo: non vuole più eseguire lei le pulizie, cosa che mi piaceva e che era lei a voler fare ogni volta; anni fa capitava ogni tanto anche di fare la doccia insieme) e si inizia; come sempre, parto in piedi cercando qualche limonata di riscaldamento, ma lei si scansa dicendo che non lo fa più. Sorpreso ma educatamente le chiedo come mai. Questa è l'unica rimostranza che le ho mai fatto in tutti i nostri incontri: anche negli ultimi tempi, pur pensando che gli appuntamenti erano sempre peggio, non le ho mai detto nulla o fatto una critica uscendo sempre col sorriso da casa sua. Comunque, si spazientisce ed in modo molto arrogante e smorfioso mi dice che ora è così, perché tanto ormai è famosa, in tanti la conoscono, che è sempre piena di clienti e quindi non ha bisogno certo di me né di nessun altro, e che se non mi sta bene posso anche andare da un'altra. Tutto ciò nel suo non impeccabile inglese, ma il senso era chiarissimo. Ah, mi ha anche detto che ora chiede almeno 100 euro, ma che ha clienti che per 30 minuti le smollano anche molto di più. Vi lascio immaginare l'entusiasmo con cui si è svolto poi l'incontro dopo questo inizio: sapevo già che sarebbe stato l'ultimo perché io sono dell'idea che no fk no party; e poi ovviamente ci ero rimasto un po' male per quella brusca rispostaccia. Appena terminato, si butta sul telefono e inizia ad armeggiarci. Saluto freddissimo e, come detto, uscendo mi do il cambio col successivo cliente che è già davanti al cancelletto col telefono in mano. Mi dispiace ovviamente, sia per tutti i soldi che nel tempo le ho lasciato, sia perché con lei mi divertivo parecchio, e sia perché c'era sempre stato un bel rapporto. Tanto per far capire, dopo il nostro terzo o quarto incontro, ricordo che mi chiese il favore (braccia al collo) di poterle scrivere una bella recensione su escort-advisor dicendomi che era agli inizi e aveva bisogno di buona pubblicità. Da bravo zerbino lo feci: creai l'account e la mia recensione è ancora lì, insieme poi a tante altre che nel tempo si sono aggiunte e hanno evidentemente contribuito a darle quella fama che millanta e che le permette di abbassare così drasticamente il suo standard qualitativo. Insomma, che dire? Questo è il racconto di una metamorfosi, di un percorso evolutivo di una escort, anche se non so se questa sia la naturale e ovvia evoluzione di ogni professionista che nel tempo si fa conoscere ed acquista clienti. So di essere sempre stato per lei un pesce piccolo: le ho sempre versato il mio settantello, richiesta minima, e non ho neanche mai provato a darle il +30 per provare l'anale. Evidentemente ora, avendo più clienti di quanti ne possa incontrare e l'agenda sempre piena, starà cercando di selezionare in modo da scremare e mantenere fidelizzati quelli che le sganciano somme maggiori. Starà potando un po' di rami secchi, ed io appartengo a questa categoria: questa è la spiegazione che mi sono dato.