RIFERIMENTO INTERNET:
http://www.rosarossa.com/annunci/girls/milano/rebecca-girls-accompagnatrice--MTIxMDAtNmFhNjE1.html
CITTA DELL'INCONTRO:Milano
NOME INSERZIONISTA: Rebecca
NAZIONALITA': russa di Mosca, da
ETA': 30 +/-
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%, tranne le tette photoshoppate con una taglia in +
SERVIZI OFFERTI: bj, daty, 69 e rai1
RATE DI PARTENZA: 80 1h per bj, daty, 69, rai1 e rai2
RATE CONCORDATO: 50 1/2h
DESCRIZIONE FISICA: velina
ATTITUDINE: furba - professionale
REPERIBILITA': immediata
LA MIA ESPERIENZA:
La ripresa (di lavoro e solito menage cittadino) è già cominciata, ieri sembrava che fossimo già alle porte dell’inverno e oggi…e oggi una bella giornata di sole che ci riporta uno scampolo d’estate! E allora? E allora oggi si tromba!
Mentre mi preparavo tra doccia, barba e vestizioni varie, già saggiavo il momento della spoliazione in dolce compagnia. Comodo, sfoglio RR e incrocio i dati rilevati nei giorni scorsi con il mio dbTroie: elaboro i dati con la soglia 50 ed esce fuori il nome della Rebecca. Il provino al tel si è mostrata calda tra “amore” e “tesoro”, la cosa in genere fa scattare degli allert, ma riguardando le foto e concordando una mezza (30’) a 50, mi dico che si può rischiare.
Richiamo verso le 11.00, avvisando che verso le 13.00 sarò a far visita: al cel sempre “amore” e “tesoro”…
Con 5 min di anticipo sono in una parallela di via Venini (per riserva avevo anche il contatto della Luisona, Ranatina e Angela) e le squillo da sotto: dammi 1 minuto e sono pronta. Ok, ma fammi uno squillo per salire. Forse che il minuto nel paese degli Zar, lo misurano differentemente, forse che il credito le scarseggia, richiamo e mi faccio guidare fino al primo piano, lungo il ballatoio fino al bilo di ringhiera.
Entro e la trovo con il 2 pezzi blu delle foto, tra l’altro fatte in loco che, a detta dell0interessata è utilizzato solo a mò di scannatoio. Vado al punto: è una vili-gnocca, quello che vedete nelle foto trovate, nel mio caso con scarpa blu scura chiusa con taccazzo 12 che porta con disinvoltura e che slancia, qualora ce ne fosse bisogno, il suo fisico perfetto. Il sedere è un piccolo capolavoro; ricorda quelle linee tipiche della scuola brasiliana e la consistenza è perfetta e naturale. Davanti c’è la prima delusione: appena varco la soglia l’occhio coglie al volo la differenza con le foto in cui esibisce una terza rinforzata di tutto rispetto. Dal vivo siamo ad una 1^ maggiorata, o se volete, una seconda scarsa. Per carità, tutto al naturale e anche piacevole da saggiare, ma come tratti siamo sul puerile o giù di li che, su quel popò di fisico, sembrano uno sberleffo della natura. Il viso: avete presente la Blasi? Sissignori, proprio la pupona. Certo non conosco l’originale, ma la nostra zarina, la ricorda molto da vicino.
Questo per quanto riguarda l’esame visivo. Andiamo oltre.
Entro nella cucina salotto che comunica con la camera da letto attraverso un piccolo corridoio: il clima generale è da primo accampamento. Trovo conferma nel fatto che alla mia richiesta di acqua per dissetarmi, mi risponde picche, che sta ultimando le pulizie mentre il frigo non è nemmeno collegato alla rete. Vabbè, supereremo tali avversità. In questo primo scambio di battute, noto che fisicamente è piuttosto evanescente: a parte avermi salutato al mio ingresso con bacini sulla guancia mentre io cercavo tutt’altro, nel frattempo che prendevo visura dell’ambiente cercando di tastarle quelle chiappe d’oro, l’ho vista solo svolazzare da una parte all’altra come per evitarmi. Si stende sul letto e mi invita a spogliarmi piano. Al che chiedo l’uso del bagno. In questo caso non è scattato l’allarme: colpa mia. Per telefono, alla sua proposta del tutto completo per 1h (rai2 compreso) ho rilanciato per la mezz’ora con fk e bbj che sono per me il basic: rassicurato in merito ho confermato la mia presenza. Ora, se devi succhiare cabrio, non inviti nemmeno il cliente al bagno? All’uscita, mi spoglio e faccio per avvicinarmi ma prima mi viene espressamente ricordato delle spettanze; giusto. Propongo di lasciare il pattuito sul comò. Niet. Mi chiede di porlo nella sua mano. Sarà una mia paturnia, ma per esperienza vissuta non è un bel segno.
Finalmente è tutto pronto.
Mi sieto di fianco e le cerco la bocca carnosa che mi concede in modo refrattario, senza trasporto per poi subito girarsi a cercare la copertura. Scartato e imboccato il manto, mi imbocca l’arto ancora dormiente. La lascio fare ma le ricordo che si era parlato di pratica a crudo. Retoricamente chiede: “chi ha parlato di scoperto? Io non faccio mai scoperto. Non rischio la salute per 50 euro.” Vebbè, quando le troie tirano in ballo la salute per non succhiartelo nature, mi ricordano i debitori che tirano fuori la mamma per non pagare i debiti. Tutti abbiamo una mamma, come tutti ci teniamo alla salute.
Andiamo avanti, ho fatto della strada e sto rischiando di saltare la pausa pranzo per essere su quel letto.
Mentre la lascio alle sue operazioni di bocca, mi stendo per cercare la sua passera: finalmente una cosa buona!. Pulita e succosa, con leggero cenno di ricrescita in zona anale, si lascia succhiare con gusto e ravanare con piacere. Inizialmente accetta una digitalizzazione soft in rai2, quando inumidisco in rai1 per poi ri-digitalizzare mi ferma. Ma il lavoro di bocca continua. Continua finché non mi fermo richiamato dal suo notevole perizia che, nonostante la copertura, non posso fare a meno di notare per gli affondi decisi e la lubrificazione costante. A questo punto lascio perdere la passera e mi dedico a godere della sua tecnica di bocca, delle pennellate che traccia con le sue labbra sulla tela che è il mio membro, salvo poi solleticare con la mano per tenere in caldo la sua signora, che sento essere già secca. Lavora con impegno, questo lo riconosco, ma il suo atteggiamento distaccato e il preservativo non mi danno il turgore che una simile opera d’arte meriterebbe.
Si stacca per invitarmi a scoparla bene. Con un filo d’apprensione mi preparo a percorrere rai1 in mission, mentre lei si lubrifica il canale. Entro poco più che barzotto ma la sua ficaggine, condita con un accenno di fk iniziale mi danno la giusta consistenza per prendere un buon ritmo. Anche la vicinanza del suo viso truccato molto bene, con un delizioso profumo di crema corpo tipo chanel, rendono il momento molto bello. Sfortunatamente, il suo cell inizia a suonare (nemmeno la suoneria abbassata!?!) e, sotto i miei colpi allunga la mano a prenderlo, mentre inizialmente sembrava volesse solo guardare il numero, preme il tasto di risposta e risponde ad un collega di richiamare più tardi. Ho un calo di pressione sulla terza gamba ma cerco di tenere il ritmo: vedendo ancora il cell nelle sue mani le faccio presente che potrebbe anche riporlo sul comodino. Per tutta risposta bofonchia un “che cosa” come se non avesse capito l’idioma. Ora, a parte che l’italiano lo parli benissimo, ma prendermi per il culo no! Allora le dico chiaro di non rispondere a tel.
“amore, tesoro mica posso perdere il mio lavoro per te!”
“Giusto, ma se lo dicevi prima, risparmiavo la corsa”.
Non mi sono sgonfiato io, non ha fatto l’offesa lei per la risposta a stretto giro. Andiamo avanti finché il suo stramaledetto cell riprende a suonare. Di nuovo risponde e stavolta parla in russo. È troppo, il russo non lo capisco!
Me ne esco e resto accovacciato sul letto. La mia dignità ha parlato chiaro: “basta, mi alzo e me ne vado. Va bene tutto, ma per 50 sacchi sopportare oltre non posso!?! E pago io!”. Ma la testa, con calma, ho aggiunto “aspetta, anche se te ne vai adesso, cosa hai dimostrato? Si ti prenderai l’effimera soddisfazione di lasciarla sul letto rifiutando i suoi servizi, ribadendole ancora una volta che è una troia, ma questa non fa nemmeno spallucce, se ne frega come se non fosse successo niente.”
Se non fossi rimasto, adesso non scriverei questa seconda parte.
Percepito il mio palese scazzo, la ragazza si gira a pecorina affrendomi una visione davvero eccitante. Ma purtroppo la mancanza di un feeling e il suo fare distaccato (trascuro di proposito la sua totale mancanza di professionalità nel rispondere per ben due volte al cel) mi hanno davvero inibito. Cosa fare? Ricominciare da una pratica che mi stuzzica molto: farmi succhiare i capezzoli. Anche qui si impegna, mentre mi sego per riprendere turgore, al punto che vorrebbe provvedere di suo pugno. Declino, preferisco la mia di mano, se non altro + affidabile della sua.
Beh, il miracolo dell’indurimento del corpo molle avviene. Mentre sono di nuovo in tiro, la ragazza si dispone per la pecorina. Anche se non ne sono un fan, stavolta mi ha salvato rendendo piacevole un incontro che sembrava destinato a chiudersi prima del suo naturale finale. La visuale che offre tra natiche, schiena e la sue gambe perfette (e non ultimo, il cell che ci lascia in pace) danno un senso all’aver sopportato tutto ciò che mi era capitato. Recuperata consistenza e sicurezza, mi rendo protagonista di un’ottima sessione che posso rimirare dagli specchi, seppur piccoli, dell’armadio e del comò. Anche le mie mani si adoperano, a stringere le chiappe e le gambe per tastarne la tonicità, fino a calarmi sulla sua schiena per dei teneri baci e assaporare di nuovo il suo buon profumo. Anche il suo gemere rende il tutto più autentico, al limite del reale. Reale si, come il tempo che passa. Infatti mentre io me la godevo senza troppo stimolo alla venuta, mi ricorda che l’importante è è è… è finire!
Colpo su chiappa e le mollo un “girati!”. Volevo finire guardandola in faccia, sognando della Blasi. Mentre mi portavo in dirittura d’arrivo lo stramaledettisimo telefono riprende a suonare! Stavolta me ne fotto, anche se è stato squallido venire mentre lei rispondeva con un “amore, tesoro” affannato al collega, almeno fisiologicamente abbiamo chiuso la pratica. Mi stendo dall’altra parte, per riprendere fiato dallo sprint finale mentre lei si alza per “abbabbiare” il malcapitato di turno. Tra parentesi, a questo come al primo a cui ha risposto (prima di cominciare le danze), li ha mandati a fare in…brutto str… dopo aver chiuso il cell., ovviamente.
Nel social post pulizie, mentre con calma mi rivesto, lei apre la finestra (quella delle foto) che da sulla strada, con un palazzo di fronte; al che mi faccio a lato, mentre lei nuda continua a sostare li davanti scherzando “ma nessuno ti guarda…”. Tenta di scherzare e, sempre scherzando, le ricordo che non è bello rispondere a tel mentre si è in compagnia. Cambia discorso (?) e mi fa “oggi mi sono alzata un po’ così…”.
“Allora non devo venire di giovedì!” Ma pensavo anche di lunedì, martedì, etc.
Saluti, baci manco l’ombra e mi accompagna fino alla porta (che dava sul ballatoio dove passano anche gli altri inquilini) sempre nuda.
Morale della favola: nonostante il fisico da modella (tranne le mani, con unghie in condizioni pietose), la tecnica di bocca e a pecorina ottime, l’incontro non mi è piaciuto per il suo comportamento furbo e scorretto. Per quanto mi riguarda, un incontro può anche bastare.
Nota: se vi capitasse di passare in pausa pranzo, fate una sosta al bar di sotto per un pasto buono, veloce ed economico. Tramezzini, piadine e piatti caldi. La vera scoperta della rece. Peccato per me fuori mano, ma se passo dalla Luisona…