[RECE] Adelina (ROM) - OTR notturna - Osio Sopra

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sopra (BG)
ZONA: 45.629812,9.602911
NOME: Adelina
NAZIONALITA': ROM, di Pitesti
ETA': 24 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, fisico discreto, capelli biondi (tinti) relativamente corti e raccolti in una piccola coda, viso carino, occhi color nocciola
ATTITUDINE: buon impegno, simpatica

LA MIA RECENSIONE:

Come promesso, rientrato a Orio da un viaggio all'estero, mi concedo un breve tour lungo la SS 525, nella nebbia più fitta. Confermata l'assenza (che, a questo punto, sembra essere definitiva) di Denise e Katia, risalgo sino a Dalmine, ove intervisto brevemente la ragazza che staziona all'IP presso il Maria Bonita (forse l'omonima Maria?). Tuttavia, durante la rapida conversazione, non mi ispira del tutto (per inciso: rate base = 30) e quindi decido di ridiscendere verso Osio, ove mi si ripresenta un déjà 50:

Appena varcato il confine di Osio, ad accogliere le vetture in transito c'è Corina con la sua "amica" (che mi sembra particolarmente interessante, ma rimando l'incontro conoscitivo a quando i parcheggi saranno un po' più praticabili)

In realtà, Corina si è appena assentata con un cliente e c'è solo la sua "amica", che staziona sul lato destro dello svincolo. Un paio di passaggi radenti per scrutarla meglio (fisicamente è meno slanciata della collega, ma di viso la giudico decisamente più carina) e mi fermo per l'intervista. Chiede solo 20 per il BJ conoscitivo e quindi è un attimo darle il benvenuto sulla mia macchina.

Si presenta come Adelina, rumena ventiquattrenne di Pitesti (città nei pressi di Bucarest), qui in zona da quattro mesi (probabilmente in Italia da più tempo, seppure a intermittenza, perché la sua padronanza della nostra lingua sarebbe altrimenti sospetta). Le domando se sia "amica" di Corina e, in modo abbastanza asettico, mi conferma da sì.

LA RECE VERA E PROPRIA

Raggiunta la sede operativa (che è esattamente la stessa della collega e, probabilmente, di molte altre OTR), regoliamo rapidamente gli aspetti burocratici e ci prepariamo per dare inizio alle danze. Estrae dalla borsetta la bustina dell'ormai famigerato profilattico alla fragola (il Pamitex professional "Tutti Frutti", per gli intenditori) e, scusandosi, mi preannuncia che ha le mani gelate. La fermo istantaneamente e, una per una, gliele friziono un po', in modo da scaldargliele ed evitare che il mio fratellino muoia all'istante per assideramento. Il mio gesto di auto-conservazione sembra divertirla, perché si mette a ridere nel mentre.

Mentre sistema il condom, starnutisce un paio di volte, per cui è naturale domandarle se sia raffreddata. Mi spiega di essere allergica e quindi mi faccio rassicurare che non lo sia né ai ragazzi, dato che ce n'è uno seduto accanto a lei, né alla fragola, il cui aroma si sprigiona prepotentemente dal profilattico. Si mette di nuovo a ridere, mi dice di no e, finalmente, si cala sul fratellino per iniziare il BJ.

La sua azione non ha grande varietà di mosse, ma la presa è ben serrata e la dedizione è davvero esemplare (non so per quanti minuti si sia presa cura del mio fratellino, prima di risollevarsi un attimo per rifiatare). Lavoro puramente orale, peraltro, perché la sua mano è rimasta saldamente appoggiata alla base dell'asta, senza intervenire in aiuto. L'unica nota dolente è che la ragazza non si è minimamente spogliata, per cui ho potuto carezzarla un po' solo sulla parte bassa della schiena, tra il giubbotto e i jeans (che dovrebbero essere banditi per legge, dalla tenuta delle OTR!). Non è sicuramente secca, poiché ho riscontrato una certa rotondità di forme, sia sui fianchi che scendendo verso l'addome. Riguardo al resto del suo fisico, il giudizio è completamente sospeso.

Più o meno a metà dell'opera, si risolleva apparentemente esausta, per cui le domando se sia stanca. Mi dice di sì, ma mi fa anche capire che non potrebbe trattenersi più a lungo. Le propongo un'integrazione, che lei ovviamente accetta con favore, e quindi si cala nuovamente su di me, per completare l'opera. Nel rimettersi in posizione, con una mano urta violentemente il bracciolo che separa i due sedili e si sente un rumore di unghie andate in frantumi (fortunatamente non è entrata in rotta di collisione con me, altrimenti mi avrebbe affettato in due!). Dato che si guarda le dita, le domando se abbia spezzato un'unghia. "No, no, tutto a posto", mi dice, ma non sembra del tutto convinta. "Dài, tanto erano finte!", cerco di rincuorarla. "Macché finte, sono vere!" esclama. "Come si dice ... 'french manicure', giusto?" è il mio commento. Si mette a ridere (quindi: sgamata in pieno) e dà inizio all'ultima fase delle operazioni.

La sua azione orale è nuovamente molto intensa e continuativa e, inizialmente, riparte senza l'aiuto della mano. Poi, diventa una sorta di assalto su due fronti: mentre la bocca si prende cura della parte terminale dell'asta, la mano ne massaggia alternativamente la base e i testicoli. Segue una breve fase di puro HJ, per farmi capitolare, il che avviene poco dopo che si è rimessa all'opera con la sola bocca.

QUATTRO CHIACCHIERE FINALI

Terminata la fase di rivestizione, mi faccio mostrare le sue mani e, stavolta, non ha problemi ad ammettere che le bellissime unghie che avevo intravisto nella semi-oscurità sono ovviamente finte. Si lamenta, peraltro, che un paio delle estensioni artificiali si sono già staccate, scoprendo le sue unghie naturali, molto più corte.

Dato che sono rimasto soddisfatto dal grado d'impegno, le domando se disponga di un appartamento, per potere approfondire la sua conoscenza prossimamente. Dando per scontata una risposta positiva (vista la disponibilità offerta invece dall'amica Corina), rimango invece stupito nel sentire che fa "solo in macchina".

Mi spiega poi il motivo: in una precedente fase di lavoro a Bergamo, disponeva di un appartamento in affitto a Boltiere. Successivamente, è stata in Svizzera per un certo periodo (dapprima a Lugano e poi nei pressi di Zurigo) ed è rientrata in Italia da poco. Dato che, col freddo della stagione invernale, non se la sente di tirare le 3-4 di notte anche in settimana, il fatturato ne è influenzato negativamente e quindi sarebbe troppo oneroso spendere i 400-500 Eur per l'affitto dello "scannatoio". Magari con l'arrivo della bella stagione ...

Il piacevole chiacchiericcio ci riaccompagna sino allo show room. La congedo dicendole che probabilmente ci rivedremo presto. Lei resta qualche secondo in "stand-by", come se fosse incerta sul da farsi (si aspettava forse il bacio della buona notte?), e infine mi saluta e scende dalla macchina.

La nebbia si è finalmente un po' diradata, il che mi permetterà di tornare a casa più celermente ...
 
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