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RIFERIMENTO INTERNET: Puntotrans
CITTA DELL'INCONTRO: Roma – Via Sicilia
NOME INSERZIONISTA: Alessandra Nogueira
NAZIONALITA': Brasile (Belem)
ETA': 28 circa
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Ci siamo
SERVIZI OFFERTI: Tutti I tipi di tip e tap
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: 1,75, tornita burrosa e cicciotella ma morbida e appetitosa
ATTITUDINE: GFE, cordiale e procellina
REPERIBILITA': Ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Mi pare di no
VOTO PERSONALE: 9-
RECENSIONE:
Non pensavo di tornare così presto… sul pezzo.
Ma più che l’onor potè il digiuno.
Nella sua precedente visita romana, avevo scartato Alessandra Nogueira perché le sue foto un po’ troppo esplicite, la sua stazza e la sua copiosa filmografia web me la avevano fatta erroneamente classificare nella sottocategoria delle “sciaubello esose e frettolose” in visita da Milano per saturare una domanda carente nella città d’origine…
In effetti sbagliavo.
Avevo però provato la scorsa primavera, senza infamia e con qualche lode, Isabella Potter, che con la Nogueira divide la magione milanese. La Potter, al termine del match, mi aveva caldamente consigliato di provare la sua amica Alessandra alla prima occasione utile, precisando che le mie personali attitudini ed il mio aspetto avrebbero sicuramente incontrato i suoi gusti… Premessa ottimale per una scopata epocale.
Tesaurizzai il consiglio: e perché no? Quando si può far del bene????
La vedo allora in tour romano e decido di seguire il consiglio della fornitrice… Che sarà mai? 100+ o 100-… Se ne buttano tanti.
La chiamo e mi risponde una voce decisamente femminile e cordiale che, quasi senza accento e in corretto italiano, mi fornisce con sollecitudine e modi adeguati i dettagli per il potenziale incontro. Le premesse sono buone, la location è centrale, la tariffa è quella attesa… Mi iscrivo per la visita a trenta minuti dalla chiamata.
Io sono puntuale e lei pure. Senza ulteriori noiose attese sono al primo piano della location che si rivela adeguata alle aspettative per grado di civiltà e pulizia apparenti, ordini e mobilio. L’assenza di animali visibili, acari e/o mammiferi quadrupedi, nonché di fastidiosi odori non fa che migliorare l’impressione iniziale.
Lei mi accoglie profumata e pulita con un velo di trucco (quanto basta a arrapate senza macchiare) e in sottoveste che non dissimula troppo le forme abbondanti, forse ai limiti dell’accettabile, specie di cosce e panzetta, che confermano il pieno ambientamento alla cucina e alle abitudini mediterranee della nostra. Insomma, se dalle foto si intuisce una certa propensione alla pastasciutta, di presenza la propensione è confermata e, non fosse per l’immagine generalmente positiva -anche in termini estetici- che la persona riesce comunque a trasmettere, si tratterebbe di una trans sull’orlo di una cura dimagrante il cui incontro sarebbe da rinviare a dimagrimento completato.
Ma c’è il suo bel sorriso, lo sguardo da autentica maialina in calore, la sua bella pelle e le sue labbra morbide che invitano e “ansai quanto”… E allora, due chiacchiere di rito, ma veloci, e si parte con il match…
Lei, Paolina Borghese sul talamo nuziale, mi aspetta sdraiata… Ed io in piedi mi godo i suoi primi approcci… Tutto molto piacevole e arrapante… Rilassante e edificante… Insomma una vera goduria per i miei gusti porco-bogheso-transgressivi. I preliminari sono un autentico capolavoro… Da manuale. Tutto quel che vorresti da una trans e che purtroppo non sempre si riesce a ottenere… O anche a offrire, e con generosità. E spesso si ottiene con un grado di naturalezza e coinvolgimento questionabili e che, in questo caso, davvero sono inappuntabili.
Insomma, sarà il buon feeling o professionalità dell’Alessandra, che io mi trovo davvero bene: il mio Pietropaolo si drizza di contentezza incontenibile e in tutta quella abbondanza di dolcezze, coccole e porcherie, il naufragar mi è dolce…
La cosa dura. E duri sono i nostri pietripaoli. Il suo forse non è un trave di guerra. Ma un bel coso che ti da soddisfazione. Lei non risparmia FK e BBJ altamente coinvolti e coinvolgenti, umidi e tiepidi e di assoluta e incontrovertibile qualità… Il tutto condito da sguardi, espressioni e mugolii da Oscar al punto da chiedersi se interpreta o se davvero hai trovato una ammiratrice devota.
Non sto davvero a formalizzarmi su queste domande esistenziali. Io sto bene e così mi sembra lei. Pertanto mi godo il momento e proseguo per una buona mezzora prima di arrivare al classicissimo e scultoreo “turnoffthecandlelight” finale con reciproca e contestuale venuta: la sua, modesta ma ben interpretata sul mio pancino; la mia, dovutissima, copiosa e meritatissima nel suo accogliente, caldo e fregnosissimo culetto (beh, vabbè, culone… ma meglio abbondare).
Segue abbondante social time senza alcuna fretta e, vi dirò, se non avessi avuto un impegno a cena, avrei volentieri replicato, o perlomeno mi sarei intrattenuto in chiacchiere e coccolosità umide.
Insomma, un’ottima conoscenza e un’ottima professionista. Che oltre ad essere civile e “valueformoney” si rivela una compagnia gradevole, simpatica e affettuosa, per l’ora dell’aperitivo e, azzarderei, anche del digestivo e colazione… Ehm… Pranzo, cena e ore ufficio.
Da non perdere.
Esco felice e sicuramente (boh?) torno.
Per una volta…
Ecchecazzzzzzz_______________________jul
CITTA DELL'INCONTRO: Roma – Via Sicilia
NOME INSERZIONISTA: Alessandra Nogueira
NAZIONALITA': Brasile (Belem)
ETA': 28 circa
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Ci siamo
SERVIZI OFFERTI: Tutti I tipi di tip e tap
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: 1,75, tornita burrosa e cicciotella ma morbida e appetitosa
ATTITUDINE: GFE, cordiale e procellina
REPERIBILITA': Ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Mi pare di no
VOTO PERSONALE: 9-
RECENSIONE:
Non pensavo di tornare così presto… sul pezzo.
Ma più che l’onor potè il digiuno.
Nella sua precedente visita romana, avevo scartato Alessandra Nogueira perché le sue foto un po’ troppo esplicite, la sua stazza e la sua copiosa filmografia web me la avevano fatta erroneamente classificare nella sottocategoria delle “sciaubello esose e frettolose” in visita da Milano per saturare una domanda carente nella città d’origine…
In effetti sbagliavo.
Avevo però provato la scorsa primavera, senza infamia e con qualche lode, Isabella Potter, che con la Nogueira divide la magione milanese. La Potter, al termine del match, mi aveva caldamente consigliato di provare la sua amica Alessandra alla prima occasione utile, precisando che le mie personali attitudini ed il mio aspetto avrebbero sicuramente incontrato i suoi gusti… Premessa ottimale per una scopata epocale.
Tesaurizzai il consiglio: e perché no? Quando si può far del bene????
La vedo allora in tour romano e decido di seguire il consiglio della fornitrice… Che sarà mai? 100+ o 100-… Se ne buttano tanti.
La chiamo e mi risponde una voce decisamente femminile e cordiale che, quasi senza accento e in corretto italiano, mi fornisce con sollecitudine e modi adeguati i dettagli per il potenziale incontro. Le premesse sono buone, la location è centrale, la tariffa è quella attesa… Mi iscrivo per la visita a trenta minuti dalla chiamata.
Io sono puntuale e lei pure. Senza ulteriori noiose attese sono al primo piano della location che si rivela adeguata alle aspettative per grado di civiltà e pulizia apparenti, ordini e mobilio. L’assenza di animali visibili, acari e/o mammiferi quadrupedi, nonché di fastidiosi odori non fa che migliorare l’impressione iniziale.
Lei mi accoglie profumata e pulita con un velo di trucco (quanto basta a arrapate senza macchiare) e in sottoveste che non dissimula troppo le forme abbondanti, forse ai limiti dell’accettabile, specie di cosce e panzetta, che confermano il pieno ambientamento alla cucina e alle abitudini mediterranee della nostra. Insomma, se dalle foto si intuisce una certa propensione alla pastasciutta, di presenza la propensione è confermata e, non fosse per l’immagine generalmente positiva -anche in termini estetici- che la persona riesce comunque a trasmettere, si tratterebbe di una trans sull’orlo di una cura dimagrante il cui incontro sarebbe da rinviare a dimagrimento completato.
Ma c’è il suo bel sorriso, lo sguardo da autentica maialina in calore, la sua bella pelle e le sue labbra morbide che invitano e “ansai quanto”… E allora, due chiacchiere di rito, ma veloci, e si parte con il match…
Lei, Paolina Borghese sul talamo nuziale, mi aspetta sdraiata… Ed io in piedi mi godo i suoi primi approcci… Tutto molto piacevole e arrapante… Rilassante e edificante… Insomma una vera goduria per i miei gusti porco-bogheso-transgressivi. I preliminari sono un autentico capolavoro… Da manuale. Tutto quel che vorresti da una trans e che purtroppo non sempre si riesce a ottenere… O anche a offrire, e con generosità. E spesso si ottiene con un grado di naturalezza e coinvolgimento questionabili e che, in questo caso, davvero sono inappuntabili.
Insomma, sarà il buon feeling o professionalità dell’Alessandra, che io mi trovo davvero bene: il mio Pietropaolo si drizza di contentezza incontenibile e in tutta quella abbondanza di dolcezze, coccole e porcherie, il naufragar mi è dolce…
La cosa dura. E duri sono i nostri pietripaoli. Il suo forse non è un trave di guerra. Ma un bel coso che ti da soddisfazione. Lei non risparmia FK e BBJ altamente coinvolti e coinvolgenti, umidi e tiepidi e di assoluta e incontrovertibile qualità… Il tutto condito da sguardi, espressioni e mugolii da Oscar al punto da chiedersi se interpreta o se davvero hai trovato una ammiratrice devota.
Non sto davvero a formalizzarmi su queste domande esistenziali. Io sto bene e così mi sembra lei. Pertanto mi godo il momento e proseguo per una buona mezzora prima di arrivare al classicissimo e scultoreo “turnoffthecandlelight” finale con reciproca e contestuale venuta: la sua, modesta ma ben interpretata sul mio pancino; la mia, dovutissima, copiosa e meritatissima nel suo accogliente, caldo e fregnosissimo culetto (beh, vabbè, culone… ma meglio abbondare).
Segue abbondante social time senza alcuna fretta e, vi dirò, se non avessi avuto un impegno a cena, avrei volentieri replicato, o perlomeno mi sarei intrattenuto in chiacchiere e coccolosità umide.
Insomma, un’ottima conoscenza e un’ottima professionista. Che oltre ad essere civile e “valueformoney” si rivela una compagnia gradevole, simpatica e affettuosa, per l’ora dell’aperitivo e, azzarderei, anche del digestivo e colazione… Ehm… Pranzo, cena e ore ufficio.
Da non perdere.
Esco felice e sicuramente (boh?) torno.
Per una volta…
Ecchecazzzzzzz_______________________jul