DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Anissa, con la N
Nazionalità: dice spagnola di Malaga, ma sarà albanese o moldava
Età apparente: 30-35 stimati
Descrizione fisica: alta 1.77 dichiarati, fisico imponente da corazziera, capelli schiariti biondi e raccolti sopra la testa, viso gradevole ma molto truccato, begli occhi azzurri, seno proporzionato alla corporatura
Attitudine: minimo sindacale; parla bene l'italiano e con me non è stata scortese
Reperibilità: facile, dato che la sua aura missilistica aleggia attorno a lei
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ+HJ
Durata dell'incontro: circa 10 minuti effettivi di intrattenimento
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: pensilina del bus
LA MIA RECENSIONE
Invogliato dal clima più fresco, esco a fare un giretto OTR, ma non ho voglia di fare tardissimo e non mi spingo oltre Cermenate, dove peraltro viale Tirana è un po' sguarnito.
Fra la rotonda del trans e quella di
Natashona, si consuma la solita battaglia di posizione per conquistare i favori di
Sonia. Ormai manca solo che vengano posati cavalli di Frisia e reticolati di filo spinato, per cercare di ostacolare i rivali e fare appoggiare le chiappette della morettina sul proprio sedile
Non ho voglia di girare in tondo per un'ora e allora torno a Lentate, dove ci sarebbe anche una
novità, una ragazza mora dall'aspetto discreto, che ha preso possesso dello spiazzo dei
Surgelati e che quindi sarà pure affiliata a
Daniela. Però è presto e non mi pare il caso di rischiare un agguato dei negrii o dei verzii col blocchetto in mano.
LE DUE SFACCENDATE
Mi spingo quindi lungo la Novedratese est, un po' incerto sul da farsi: se attraccare in un porto sicuro o se testare una novità, che per me sarebbero la ballerinona di flamenco
Alissa,
Diana la greca ed
Era, la nuova allieva di Bora.
Passando opposto alla pensilina di Novedrate, vedo la nuova
biondona venuta da Malaga e
Bianca sfaccendate in attesa di clienti. L'andalusa dagli occhi di ghiaccio sta ormai facendo la muffa da almeno un paio di settimane, ossia da quando la sua fama missilistica è arrivata sino a Marte, e quindi mi faccio l'idea che nel frattempo si sia almeno un po' redenta.
Mentre controllo il rate per il BJ nel suo thread, dedico un paio di inchini alle girls schierate lungo quella che sta ormai diventando la circonvallazione Tirana. La neo-mamma
Sara mi supplica di fermarsi da lei con un inequivocabile cenno della testa, ma ormai sono ipnotizzato dall'ancheggiare della ballerinona di flamenco.
Quando finalmente non si vede neanche una macchina fino al rotonda della
Katabregyina, parto all'arrembaggio. Mi ero già preparato la domanda d'emergenza ("Ma non sarai una di quelle che mettono fretta?"), ma non ce ne sarà bisogno, perchè si mostra simpatica e gentile all'intervista e allora la invito a bordo.
LA CORAZZIERA DI MALAGA
"Oh, che bel fresco nella tua macchina!", è la sua prima esclamazione, al che procedo ad abbassare di altri due gradi l'aria condizionata, per metterla ancora più a suo agio.
"Azz, ma quanto sei alta!", è invece il mio benvenuto a bordo.
Sara/Elisa con la sua vaporosa chioma c'era stata senza problemi, mentre la biondona sembra davvero una sardina in scatola, compressa fra la plancia, lo schienale del sedile e il tettuccio.
Mi dice di essere alta ben 1.77 senza tacchi, più o meno come
Vanessa C2 o
Natashona, ma è senz'altro più massiccia di entrambe (secondo me, è tranquillamente sopra i 70 kg e quindi non mi ritrovo molto in una precedente scheda tecnica che la descriveva snella ... decisamente di più in quella dello
jamon serrano 
).
Il volto è piacente, anche se c'è una quantità abominevole di fondo tinta e il contorno-occhi è truccato in modo pesante, forse per mascherare un'età che stimerei fra i 30-35 anni. In compenso, gli occhi azzurrissimi sono davvero molto belli.
ANISSA, NON ALISSA
Perso in mille complimenti per la sua statura e il suo sguardo magnetico, quasi mi dimentico di chiederle le generalità e qui mi stupisce di nuovo, perchè mi dice di chiamarsi
Anissa, come la pilotessa della Clio all'Iveco di Oltrona. Me lo faccio ripetere per ben due volte ("Ma Anissa come Ana o Anita?") e lei me lo riconferma, per cui o i colleghi non avevano inteso bene o si è leggermente modificata il nome, per rifarsi una verginità.
Due cagate su Malaga, da cui verrebbe (la prima andalusa con gli occhi azzurri ...) e dove avrebbe già esercitato, e siamo al trombodromo di zona. Io sto già per fiondarmi in fondo alla piazza d'armi, ma lei mi dice "No, parcheggia qui, è il mio posto
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". "Così non litigate
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", le dico mentre mi faccio il segno della croce, perchè siamo praticamente all'ingresso.
LA RECE VERA E PROPRIA
Mentre le consegno l'obolo, cerca subito di tentarmi con un arrotondamento del rate ("Non ti va di scopare?"), che per il momento respingo al mittente, invocando a scusa gli spazi angusti della mia macchina. La biondona cerca di ingolosirmi con una pecorina en plein air, ma paro anche questo suo assalto ("Sì, così se per caso arrivano i caramba, finiamo dritti in caserma per tutta la notte!").
"Secondo me, sei uno lungo!", ci azzecca Anissa, mentre estrae il condom dal blister di alluminio. "Boh, adesso lo scopriamo
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", non voglio rovinarle la sorpresa. "E' perché non sei più un giovincello e solo i ragazzini vengono in 5 minuti!", sono le ultime parole della malagueña d'Albania o di Moldova, prima di dare inizio alle danze.
Il BJ è svolto appiattendosi sul mio basso ventre col busto in torsione, ma non penso potesse fare diversamente, vista la sua stazza da corazziera. I suoi sensori di parcheggio devono essere fuori uso, perchè alla prime due percussioni esagera con l'escursione e fa altrettanti frontali col mio basso ventre. Se ha preso in volto la stessa tranvata che ho sentito io, deve essere rimasta intontita un paio di minuti e per questo deve avere poi dimenticato di fischiare subito la fine del match
Prese le misure, il BJ è discreto, anche se non prevede particolari numeri da circo e pian piano il compare si risveglia. La maglia che indossa è molto scollata sul retro e ne approfitto per carezzarle la schiena, che è grande come un campo da calcetto ed è un po' perlata di sudore. Le chiappe sono avvolte nei pantaloncini, quindi non provo neppure ad andare ad assaggiarle. Vista le sua statura, le gambe sono più o meno a Cantù e servirebbe la macchina per arrivarci prima che finisca l'incontro.
SI PASSA IN FALEGNAMERIA
Anissa regge circa 5 minuti in immersione, suddivisi in due fasi più o meno di pari durata e poi si risolleva, iniziando a smanacciare il compare. Approfittando della nuova posizione, i miei tentacoli si allungano a carezzare le sue gambone (i famosi jamon serrani di cui parlava un collega
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), che sono effettivamente massicce ma tutto sommato sode. Non sono certo quelle di una Vanessa Smart, ma almeno come lunghezza siamo lì.
Saranno passati piu o meno 7 minuti dall'inizio delle danze e la biondona inizia a mostrare i primi segni di insofferenza, ma lo fa con garbo inaspettato, prima riallacciandosi alla sua profezia fatta un attimo prima di chinarsi sul mio basso ventre e poi iniziando a cantarmi le lodi dei materassi del vicino Blue, che andare a visitare costerebbe la solita piotta per un'ora.
Non si può dire che Anissa sia una maestra alla pialla e allora il testimone passa a Federica. Mentre la mano più allenata trastulla il compare, l'altra risale ad assaggiare da fuori il decolletè abbronzato che faceva capolino dalla morbida scollatura della sua maglia e poi a carezzarle il collo e la nuca. "Però non toccarmi i capelli ...", mi stoppa in anticipo l'andalusa dagli occhi di ghiaccio, preoccupata che l'unto del condom possa imbrattarne il crine.
Un po' di arte l'ha sicuramente acquisita nella sua precedente carriera, che mi immagino avvenuta in qualche puti club iberico, perchè inizia a titillarmi uno dei capezzoli e accende il dirty talk all'albanese, per invitarmi alla venuta. Devo avere il capezzolo sensibile, perchè quando me lo avevano pizzicato a petto nudo l'avevo trovato quasi fastidioso, mentre attraverso la polo l'operazione mi risulta più piacevole.
UN MINUTO DI RECUPERO
Quando sta per mancare poco allo scoccare del 90° ... ops 10° minuto, il quarto uomo espone il tabellone e, nonostante le mie manfrine per perdere tempo durante l'incontro, ci sono zero minuti di recupero.
Anissa fa presente che non possiamo stare di più e mi domanda che voglia fare. Se lei non fosse stata così imponente fisicamente, avrei anche inserito un nuovo gettone nel juke box, per saggiarne la perizia sul ribaltabile, ma è luglio e non è novembre (come durante l'incontro con Natashona, ragazza che ai tempi aveva una corporatura simile) e dopo un paio di minuti saremmo tutti appiccicaticci di sudore.
Con la mezza promessa marinaresca che magari il prossimo giro si sarebbe andati al Blue, le strappo un minuto di extra-time e do il tempo a Federica di concludere l'opera, con un'ultima frenetica serie di piallate.
IL MISTERO RESTA
Mentre mi dedico alle pulizie finali, lei risponde ad alcuni messaggi via WA e, con la coda dell'occhio, cerco di cogliere almeno qualche parola, ma non riesco a capire in che lingua scriva. Nè credo proprio che immolerò una piotta e mezza per portarla al Blue e scoprirne la vera nazionalità, che sarà la stessa delle sue vicine (albanese o moldava)
La biondona è quantomeno un'ambientalista convinta, perchè estrae dal suo sacchetto della spesa (marchiato con la griffe di non ricordo più quale negozio) una busta di plastica trasparente più piccola, in cui mi fa gettare tutti i rifiuti. Spero che poi non ne rovesci il contenuto nel fosso dietro la pensilina...
LE CIABATTE DI CALVIN KLEIN
Il tragitto è davvero breve e in un attimo siamo alla rotonda dell'ENI, dove si fa lasciare, per percorrere a piedi i 100-150 m che ci separano dalla pensilina. Probabilmente sarebbe arrivata prima, se l'avessi accompagnata io in macchina, ma magari voleva fare due passi.
Mentre scende, mi accorgo che non ha più ai piedi i sandali coi tacchi, che devono essere finiti nel sacchetto della spesa, ma delle ciabatte di plastica da piscina. Però non le Champ da quattro soldi, ma quelle di Calvin Klein ... noblesse oblige
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