[RECE] Andra - OTR notturna - Bergamo (BG)

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Bergamo (BG)
ZONA: 45.676124, 9.646384 (metro più, metro meno)
NOME: Andra
NAZIONALITA': Rumena dei paraggi di Bucarest
ETA': 24 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1 (smorza, breve pecos e altrettanto breve mission)
COMPENSO RICHIESTO: 70+20 per la time extension
COMPENSO CONCORDATO: 70+10
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 35', dall'abboccamento al congedo
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, magra e ben proporzionata, seno di una 2° taglia discretamente sodo e con capezzoli grossi e molto reattivi; capelli schiariti biondi, leggermente ondulati e tirati all'indietro, occhi castani, viso ovale e dai lineamenti gradevoli
ATTITUDINE: ancora inesperta, ma già discreta nel BJ ; sembra simpatica, ma è ancora impacciata dalla non-padronanza dell'italiano; DiCorsa è il suo cognome :)

LA MIA RECENSIONE:

Visto che l'Amico_Chips è troppo impegnato a lavorare di giorno e in pariglie, triglie e quadriglie durante la notte, inizio a portarmi avanti io col lavoro di raccontare di Andra :)

Di ritorno dalla mia breve (ma non troppo) spedizione lungo la promenade, esco dalla tangenziale alla Grumellina e mi immetto sul boulevard, direzione Osio. L'intenzione sarebbe di passare a trovare Michela, che avevo già adocchiato al mio arrivo da Milano, regolarmente in postazione davanti al Benaglia con la sua collega. Non riuscirò però ad arrivare così lontano, perché già all'UTB tutte le mie certezze sono crollate: mancano all'appello entrambe le fucksisters, ma la nuova biondina Andra tiene comunque alto il vessillo della premiata ditta. "Epperò!", mi lascio prendere dall'entusiasmo, mentre la osservo più attentamente nel mio passaggio radente. Devono esserci stati i saldi nel sexy-shop dove si rifornisce anche Luana, perché stavolta è Andra a indossare degli aderentissimi leggings in simil-lattice nero, che valorizzano decisamente le sue gambe snelle. Di volto mi pare anche più carina delle sue colleghe di reparto, pur essendo truccata in modo abbastanza leggero (solo un po' di eyeliner a sottolineare la forma degli occhi). Vicino a lei, l'immancabile macchina con targa bulgara, che quantomeno non è il solito monovolume di un colore a scelta, purché brutto, e non è targata Dobric (TX). Per il momento, Andra gira con una piccola utilitaria scura immatricolata a Razgrad (PP), cittadina non lontana da Ruse e dunque neppure da Giurgiu e Bucarest.

Rapido blitz al più vicino bancomat e, dopo una decina di minuti scarsi, sono di ritorno. La biondina è ancora lì e, per essere sicuro di potere accostare senza vetture alle spalle, faccio la consueta inversione al semaforo successivo. Mentre attendo la prima luce verde, ancora con la prua rivolta a Bergamo, vedo nel retrovisore che un collega si è fatto meno scrupoli di me e, con una manovra al limite del codice penale, si è affiancato alla signorina. Sconsolato faccio allora il giro della casetta che è rimasta nel bel mezzo dell'incrocio e riprendo la direzione di Osio, ormai convinto di dover ripiegare su un altro obiettivo.

Con mia grande sorpresa, la biondina è ancora lì, probabilmente perché il nostro collega deve averle fatto una proposta indecente (sicuramente non il milione di dollari di Robert Redford, che Andra avrebbe senz'altro accettato). Dietro di me non ho nessuno, mi assicuro che nel plotoncino in arrivo da Lallio non ci siano forme aliene sotto le mentite spoglie di una vettura e infine accosto. Sino al "Ciao" iniziale, l'italiano di Andra è decisamente sciolto. Da lì in avanti, intendersi diventa un'impresa, dato che non mastico né lo spagnolo né il rumeno come un mio caro collega ;) Riesco comunque a farmi giurare che non dovrà scappare prima di un'ora (cioè l'1 di notte) e a farmi confermare il solito rate per una visita al suo appartamento. Le do il mio placet e Andra mi dice di seguirla, perché mi farà strada in macchina. Probabilmente non ha ancora finito di pagarla al prestanome che gliel'ha messa a disposizione e non si fida a lasciarla lì incustodita, perché alla fine del nostro incontro non tornerà a casa ma ancora alla piazzola.

GUIDA PIU' FORTE DI HAMILTON

Non so ancora come sarà tra le lenzuola, ma tra le chicane della SS525 la sua utilitaria sembra la Mercedes di Hamilton e la mia vettura, sulla carta leggermente più potente, la Ferrari di Raikkonen (neppure quella di Vettel :)). Pur entrando a ruote fischianti nelle rotonde, stento a tenere il suo passo e, se non sapessi già dove si deve andare (cioè all'ex loft di Anna), sarei terrorizzato di perderla di vista. Dopo un paio di minuti siamo al solito parcheggio, controllo che alla mia piazzola ci sia ancora il cartello "Riservato OscarTR" e lì abbandono la mia vettura. Io e la biondina ci incontriamo a metà strada, stringendoci la mano e presentandoci a vicenda, lei ovviamente come Andra. Anche se non c'è il rischio che qualcuno possa tamponarla, visto che è sicuramente la guidatrice più veloce sulla strada, le faccio presente che ha una delle luci di posizione fulminate e mi complimento la sua velocità: "Ma tu hai guidato in F1, perché non riuscivo a starti dietro!". Andra mi sorride compiaciuta e poi mi fa strada verso le coordinate ben note.

UN TUFFO AL CUORE

Sono passati più o meno 9 mesi dal mio ultimo incontro con Anna, ma ben poco è cambiato in quella corte, sul ballatoio (dove c'è il solito mocio Vileda) e pure all'interno del loft (dove sono rimaste quasi tutte le suppellettili). L'unica nota dolente, come mi ha riferito chi ci aveva promesso di postare la sua rece ;), è che la camera da letto è chiusa a chiave e si potrà fruire solo dello scomodo divano-letto ove di solito esercitava Simona. Talmente poco credibile come letto che, quando Anna ci si era coricata sopra per convincermi che ci dormiva davvero (negli ultimi giorni trascorsi in Italia prima di rientrare in Romania), le erano franati addosso un paio di peluche giganteschi e avevo rischiato di doverla portare al pronto soccorso :) Nella stanza off-limits è acceso il televisore, probabilmente come escamotage per creare un po' di rumore di sottofondo e coprire i gemiti e i gridolini della copulazione. Visto che la stanza da letto è ermeticamente chiusa, sospetto che sia adibita a magazzino/spogliatoio e che il fornitissimo guardaroba che fu di Anna sia stato passato, almeno in parte, "di stecca" alle colleghe più giovani.

ABBRONZATURA MADE IN LAMPA

Andra è quasi più veloce a spogliarsi che a guidare, per cui è ovviamente nuda ben prima di me. Mentre lei si dà una rapida pulita con le salviettine, io passo in bagno a sciacquarmi, più che altro per dare un'occhiata anche lì. Non vorrei sbagliarmi, ma molti dei vari flaconcini sono gli stessi di 9 mesi fa! Tornato nel salottino, la trovo già inginocchiata sul letto, pronta ad aprire le danze. Il suo fisichino è davvero niente male: è alta almeno 1,65, ha gambe snelle, fianchi della giusta larghezza, ventre piatto e seni di una seconda taglia, con capezzoli molto pronunciati. L'incarnato è uniformemente abbronzato (Made in "Lampa", come confermato da lei stessa), l'immancabile farfallina svolazza appena sopra la cintola e un altro piccolo tatuaggio le decora uno dei piedi (quello destro se non ricordo male). Nell'ombelico è conficcato un piercing con pendaglio, tutto sommato carino e poco sotto è ben visibile la sutura di un parto cesareo. Il viso, pur non essendo quello di una fotomodella, ha una bella forma ovale e lineamenti aggraziati. I suoi capelli pseudo-biondi (sicuramente schiariti) e un po' ondulati sono raccolti all'indietro. Giusto per completare la scheda tecnica, la fanciulla non è ovviamente bulgara come la sua macchina ma rumena (delle parti di Bucarest), ha 24 anni e prole a carico. Ha studiato da infermiera ma sembra ben più interessata a guadagnare 200 Euro in un paio d'ore qui in Italia, con quello che sta imparando sul campo, che in un mese in Romania, mettendo invece a frutto quello che le avevano insegnato "a l'escuela".

LA RECE VERA E PROPRIA

La signorina mi fa cenno di posizionarmi sulla parte più vicina al muro, perché l'altra metà del materasso è completamente sfondata (credo anche di ricordare quando era successo :)). Non che quella dove giaceremo sia molto meglio, perché quasi mi frantumo entrambe le rotule contro le liste di sostegno, cercando di procedere gattoni verso i cuscini. Mi corico infine supino e lascio che Andra si metta all'opera.

L'inizio è decisamente curioso e non riesco a capire se sia farina del suo sacco o se si tratti di qualcosa che ha visto in un film porno :) Io non credo che sarei capace di farlo e faccio ancora più fatica a descriverlo, ma ci provo lo stesso: si cala verso di me come se volesse abbracciarmi, ma poi si tiene a una decina di centimetri di distanza dal mio tronco, appoggiandosi sui due piedi e sull'avambraccio sinistro, che sta accanto alla mia spalla destra. In questa posizione assurda, protende il suo braccio destro verso il mio basso ventre e inizia a masturbarmi il fratellino, per portarlo al minimo turgore operativo. Se indossassi un cappello me lo toglierei in segno di riverenza per tanta abilità ginnica, ma dato che sono a capo scoperto mi accontento di abbracciarla e di carezzarle un po' la schiena.

Dopo circa un minuto di questo curioso preliminare, incappuccia il fratellino (con grande difficoltà, palesando di essere ancora alle prime armi) e dà inizio al BJ, che svolgerà alternando varie posizioni, dapprima coricata su di me e poi gattoni alla mia sinistra. E' sicuramente più brava a trastullare l'asta che a incappucciarla, perché la sua arte nella fellatio è già più che discreta. Mentre l'azione orale è concentrata soprattutto sulla punta (il che per me è decisamente più stimolante), la manina dà un po' di supporto alla base, ma con "juicio". Mentre giace più o meno prona alla mia destra, a testa in giù rispetto a me, ne approfitto per saggiare la buona consistenza dei suoi glutei (che hanno solo delle leggere smagliature) e per massaggiarle un po' la schiena. Quando si rigira, dirigo immediatamente i miei tentacoli verso i suoi seni, che sono discretamente turgidi, anche se leggermente svuotati dal probabile allattamento del suo pargolo. Pure qui si nota qualche piccola smagliatura dell'epidermide, ma è ben più interessante trastullare i suoi capezzoli, che si inturgidiscono alquanto velocemente. Forse anche troppo, perché Andra si ridispone quasi subito, per rendermi più difficile l'accesso ai suoi seni. In tutto ciò, non si è ancora tolta le mutandine, che sono più o meno dello stesso colore della sua abbronzatura.

SE NON CAPISCI, RISPONDI SEMPRE SI'

Trascorsi 3-4 minuti di intrattenimento orale, mi domanda se voglia anche scopare. Scritta così, la proposta sembra abbastanza semplice e diretta; detta in rumo-spagnolo, mi è suonata quasi incomprensibile e solo la proverbiale abilità dei latini a intendersi a gesti ha permesso di sbrogliare la matassa. La tecnica di rispondere sempre "sì", soprattutto quando non si capisce nulla, sortisce sempre effetti positivi, perché Andra si risolleva, si toglie finalmente le mutandine, si inumidisce la vulva e si posiziona proprio sulla verticale della mia asta. Diamo un'ultima tensionata al condom e, per gradi, il fratellino scompare nella sua vulva. La biondina dev'essere davvero terrorizzata che il profilattico possa sfilarsi, perché nel primo minuto è tutt'altro che rilassata e tiene una manina alla base, un po' per regolare la profondità di penetrazione e un po' per controllare che fili tutto liscio. Quando sembra finalmente più tranquilla, si puntella con entrambi gli avambracci tesi e dà inizio a una galoppata fatta con una frequenza decisamente sostenuta. Non regge però molto a lungo, perché abbastanza presto risolleva il busto in verticale e riduce la cadenza, aumentando però l'ampiezza delle percussioni. Fare sesso dev'essere la fase di questo lavoro che non deve avere ancora digerito, perché noto che tiene sempre gli occhi chiusi e la testa piegata su un lato, un po' per estraniarsi dalla situazione e un po' per evitare che il sottoscritto tenti di baciarla :) Credo di avere appena fatto in tempo a carezzarle un po' le cosce (sicuramente non ero già risalito ai suoi seni) e il metronomo che Andra ha in testa le dice che bisogna già passare alla fase successiva: "Quieres pecorina?". "Va be' ... - le rispondo un po' sconsolato - quiero pecorina".

SI ROMPE PURE IL PROFILATTICO

Ci rigiriamo e, mentre lei è già gattoni sullo pseudo-materasso, ridò una tensionata al profilattico, che era scivolato a mezz'asta, durante lo sfilamento. Mentre cerco di stenderlo fino alla base, "crac", me ne rimane un pezzo in mano. Andra sente il sinistro rumore e subito si rialza, per recuperarne uno nuovo dalla scatoletta. Non vorrei sbagliarmi, ma è forte il sospetto che si tratti di qualche fondo di magazzino lasciato in eredità da Anna. La seconda bustina di Pamitex finisce sul materasso e la mia asta, che nel frattempo ha perso un po' di turgore, viene di nuovo incappucciata. Tentiamo l'infilamento, ma la durezza non è sicuramente sufficiente, per cui allargo le braccia sconsolato, per farle presente che dovremo pensare a un diversivo. La biondina si mette in ginocchio davanti a me e, per una dozzina di secondi, inizia a masturbarmi il fratellino. Il tentativo di rianimazione dura però ben poco, perché Andra è quasi subito folgorata da una luce che scende dal cielo e che le ricorda che tutta la sabbia è già caduta nell'ampolla inferiore della clessidra. Non padroneggia ancora molte parole della lingua italiana, ma è molto chiara nel farmi capire che tra 3-2-1 secondi il tempo sarà scaduto ... anzi, è già scaduto! Sempre che, beninteso, io non voglia arrotondare il rate. "Ma se ti do altri venti euro, andiamo avanti ancora un po'?", le butto lì. "Ma quanto?", mi chiede Andra. "Non so, 10 minuti?", mi sembra una proposta equa, visto che corrisponde a 60 per mezz'ora. Deve pensarla anche lei così, perché subito mi domanda: "Quieres pompino?". "Come no?", le rispondo e, in un battibaleno, sono di nuovo supino sul materasso. Anche il secondo profilattico, usato ben poco, viene avviato verso la discarica, e un terzo prende il suo posto, in modo che si possa riprendere l'intrattenimento orale.

QUIERO MISSIONARIA

Evito di descrivere nuovamente questa fase, che rimane la più convincente dell'arte amatoria ancora acerba di Andra, e passo direttamente al "quiero missionaria". Non è facile farle capire quale sia il mio desiderio, ma alla fine ci intendiamo e ci rigiriamo per l'ennesima volta sul materasso. Quando però vedo che si dispone con le gambe sollevate e appoggiate contro il petto, chiaro segnale che vuole tenermi a debita distanza, quel po' di entusiasmo che i miei ormoni avevano messo in circolo scende quasi istantaneamente sotto i tacchi. Diamo comunque inizio alla penetrazione, ma - pur gemendo un po' - è abbastanza evidente che Andra non solo non è partecipe ma sembra proprio rigettare psicologicamente questa fase. Infatti, come già aveva fatto durante lo smorzacandela, chiude gli occhi, reclina la testa sul cuscino e si estrania nel suo mondo. Oltrettutto, dopo meno di un minuto è di nuovo lì con la manina, per controllare che il profilattico sia bene in posizione. Mi tocca così sfilarmi per l'ennesima volta, in modo che Andra possa assicurarsi che tutto sia a posto. Un po' per le continue interruzioni e un po' perché non mi sento a mio agio quando percepisco che la ragazza non ha neppure un minimo di piacere a giacere con me, sia il sottoscritto che il suo compare del piano di sotto sono sempre meno convinti che valga la pena andare avanti. Mi infilo di nuovo dentro di lei ma mi limito a una decina di percussioni abbastanza svogliate, per poi fermarmi, anche perché l'asta comincia a non essere più definibile come tale.

FUORI IN 60 SECONDI

Neppure il tempo di proporre ad Andra di concludere di mano ed è lei a calare il sipario sul nostro incontro, dicendomi un po' agitata che il tempo è comunque scaduto e che deve assolutamente tornare là al ponte dalle sue colleghe. La sua rivestizione è più veloce di una carica di cavalleria; la mia è un po' più lenta, per cui lei ha anche il tempo di andare in bagno a smaltire i rifiuti e di dare una rapida rassettata alle lenzuola. Quando sono pronto anch'io per partire, regolo gli aspetti burocratici, lasciandole 70+10 (contro i 70+20 che avevamo pattuito nel mezzo della galoppata), che lei accetta senza obiettare. Due chiacchiere sino alle rispettive vetture (mi racconta che abita a Brescia e poi cerca di spiegarmi qualcosa del suo parto cesareo, ma le distanze linguistiche sono ancora troppo profonde perché possiamo intenderci) ed è infine il momento di congedarci. Lei parte a razzo verso l'UTB, mentre io mi dirigo alla volta di Osio, indeciso se tornare alla branda o andare a caccia del BJ della buona notte.
 

caspiz

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Mi sa che ti sei divertito di più a fare la tua recensione che non l'incontro che l'ha generata.
Nel linguaggio ordinario esiste l'espressione " essere trattata come una puttana". Ecco, propongo di sostituirla con la più realistica " essere trattati come DA una puttana". :SHABLON_padonak_03: Che brutto cavoli. La vera consolazione di questa nostra attività è che in fondo l'unica cosa di importante che si perde è il denaro.
 
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sagge parole caspiz!!


Mi sa che ti sei divertito di più a fare la tua recensione che non l'incontro che l'ha generata.
Nel linguaggio ordinario esiste l'espressione " essere trattata come una puttana". Ecco, propongo di sostituirla con la più realistica " essere trattati come DA una puttana". :SHABLON_padonak_03: Che brutto cavoli. La vera consolazione di questa nostra attività è che in fondo l'unica cosa di importante che si perde è il denaro.
 
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