[RECE] Andreea F.K.A. Alina (ROM) - OTR notturna - Corsico (MI)

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Corsico (MI)
ZONA: 45.441349,9.112456
NOME: Andreea (alias Alina) di Braila
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 29 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, HJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: altezza media (ca. 1,65), estremamente esile e anche un po' emaciata, viso carino con begli occhi chiari, capelli castani
ATTITUDINE: BJ nella media; ragazza dolce e abbastanza socievole

LA MIA RECENSIONE:

I fiumi d'inchiostro che si erano versati su di lei in altro forum mi avevano letteralmente incuriosito: decine, se non centinaia di post, per descrivere una ragazza bella come Emmanuelle Beart e brava come Moana Pozzi (no, questo non l'hanno esattamente detto, ma l'hanno lasciato intendere ...), al punto che in viale Sarca a Sesto lavorava solo lei, lasciando tutte le colleghe a bocca asciutta! Poi, forse proprio per fuggire dalla gelosia e dalle ripicche delle colleghe, è stata obbligata a spostarsi a Corsico, dove è indicata operativa alle coordinate di cui sopra. Il ritorno da un viaggio in Centro Italia è l'occasione perfetta per concedermi una punterata fuori dalle mie consuete riserve di caccia e per fare la conoscenza di quella che sembra una vera e propria perla.

Coordinate impostate su Google Maps, passata la barriera di Melegnano imbocco la tangenziale Ovest e all'uscita n°5 (quella della Vigevanese) mi indirizzo verso Milano. Un paio di km, senza notare gran movimento in giro (noto 2-3 OTR sulla destra, più o meno a metà strada), mi metto sul controviale laterale e finalmente sono alle coordinate. "Siete arrivati a destinazione!", mi avverte il mio navigatore. Effettivamente, proprio dove il marciapiede fa angolo, sosta una ragazza esile e dall'aspetto quasi emaciato, che appare ancora più minuta sotto l'enorme ombrello che la ripara dalla pioggia. Il viso è carino, impreziosito da due occhi chiari, mentre sul resto del fisico non posso pronunciarmi, dato che indossa dei fuseaux leopardati e un giubbotto per ripararsi dal freddo. Anche l'abbigliamento è assai meno provocante di quello che ho visto indosso a molte altre OTR (ma forse il contesto urbano la obbliga a non essere troppo appariscente). Insomma, un 6-6,5 è il mio primo giudizio, relativo esclusivamente alla sua "presenza scenica".

Proprio perché sono dubbioso che si tratti proprio di lei (c'è infatti un'altra ragazza, assai più appariscente, appena oltre la traversa), faccio un giro dell'isolato, mi fermo a rileggere meglio le informazioni a mia disposizione e mi ripresento da lei una seconda volta. "Va be', avrà delle doti nascoste, se tutti erano letteralmente impazziti per lei", penso tra di me e decido che posso investire i soliti 20-30 per un BJ conoscitivo. Dato che non so dove sia la sua sede operativa, faccio un altro giro dell'isolato, per prendere familiarità con i paraggi (ci sono una sacco di parcheggi, perché sembra esserci una stazione del treno o della metropolitana), accosto un attimo per fare sfilare le macchine che ho dietro (non vorrei mai ci fosse un'auto-civetta) e, finalmente, è il momento dell'intervista.

- Ciao, stai lavorando? - le domando
- Ciao - mi risponde, con evidente accento romeno - Sì, sono 30 per "boccafiga"
- E invece, per un lavoretto solo di bocca? Va bene 20? - le chiedo
- Sì, va bene - mi replica, dopo averci pensato un attimo

Salita sulla mia macchina, le chiedo di farmi strada verso il suo showroom, che scoprirò essere davvero poco lontano. Dopo che mi ha detto il suo nome (Andreea, ossia la sua nuova identità OTR :-)), le domando di dove sia. "Sono Rumena", mi risponde. "Questo l'avevo capito :) Ma di quale città, esattamente?", le chiedo. "Te lo dico, ma secondo me non sai dov'è, perché nessuno dei miei clienti sa dov'è", fa un po' la misteriosa Andreea. "Vedrai che ti stupirò", la punzecchio un po'. "Sono di Brăila, sai dov'è? Magari conosci invece Galati.", mi rivela finalmente. "Come no! E' lungo la Dunarea (il Danubio), vicino alla foce. Però non ci sono mai stato ...", la stupisco. Come un marinaio che si rispetti ha un'amante in ogni porto, io posso ormai annoverare un'OTR prediletta (ma anche non :-)) in ogni città della Romania :)

Una volta parcheggiata la macchina, la scruto un po' e ha davvero un visino da scricciolo, anche se un po' di rughe d'espressione tradiscono che non è più giovanissima. "Ma sei maggiorenne, vero?", le butto lì. Lei mi guarda interdetta e mi domanda: "Perché, tu quanti anni mi dai?". "Aspetta che accendo la luce di cortesia - cosa che effettuo prontamente, quasi accecandola - Mah, vedendoti meglio, te ne darei 24 al massimo". "Grazie - si mette a ridere Andreea - Però ne ho molti di più, perché ne devo compiere 29 (il che collima con quanto riportato nelle rece)".

LA RECE VERA E PROPRIA

Esaurita la fase dei convenevoli, che ritenevo comunque fondamentale per rompere il ghiaccio con la ragazza (dato che nella sua seconda vita OTR, a Corsico, è descritta come assai scazzata e frettolosa), si passa all'incontro erotico vero e proprio. Mi calo le braghe (ma non troppo, perché l'imbosco è tale solo per modo di dire :-)) e lei si china sul mio fratellino, incappucciandolo e dando inizio al BJ. Dato che ha freddo, mi chiede se può rimanere vestita e, come da mio costume, le accordo il permesso (anche per la posizione molto esposta: se dovesse passare qualcuno, mi limiterei ad abbracciarla stretta a me e potremmo sembrare una coppia di fidanzatini, anche se io non sono più molto -ino :-)). Mentre lei è al lavoro (classico su e giù lungo l'asta, ma con buon impegno e buona pressione sul glande), mi infilo sotto il suo giubbotto e le carezzo lungamente la schiena, per rilassarla un po'. Poi scendo verso i suoi glutei, che sono sono davvero magrolini. "Ma ogni tanto mangi, Andreea?", le domando. "Mica tanto ...", mi risponde, in una pausa delle operazioni. Le soste sono più che altro dovute al fatto che è raffreddata, per cui ogni tanto deve fermarsi a prendere fiato e a schiarirsi la gola. "Sbaglio o hai il raffreddore?", le chiedo ancora. "Sì, è più di un mese che sono così e non riesco a guarire! Sono passata anche in farmacia, ma finché il tempo resta così freddo e umido, mi sa che non riuscirò a guarire...", mi risponde. "Dài, ché prima o poi arrivera questa maledetta primavera!", la consolo. Si cala di nuovo su di me e, mentre è all'opera, le carezzo i capelli, accostandomi anche un po' alla sua testa, senza però percepire alcun profumo particolare.

Dopo 10-12 minuti dall'inizio delle operazioni, comincia a essere un po' stanca e si ferma di nuovo. "Ma sei sempre così lungo? In teoria fra un po' dovremmo tornare indietro", mi dice, mentre inizia a masturbare il mio membro con una mano. "Perché, il tuo capo si arrabbia?", le chiedo. "Non si dovrebbe chiamarlo 'capo' ;-)", puntualizza Andreaa. "Vogliamo chiamarlo 'fidanzato'? ;-)", le propongo e lei si mostra d'accordo. "E, comunque, non penso che gli altri tuoi clienti siano molto più veloci di così, giusto?", le butto lì. "No, no, di solito finisco molto più in fretta", precisa Andreea. "Spero almeno che, quando fai sesso col tuo ragazzo, pure lui non venga dopo 2 minuti :)", la punzecchio. Andreea si mette a ridere e risponde: "Su questo preferisco non commentare :)" (quindi: il suo ragazzo viene in 2 minuti :):-)).

Dato che ora è eretta col busto e le sue gambe sono meglio accessibili, le domando se gliele possa carezzare. "Sì, fai pure, non c'è problema" - mi dice, e io non me lo faccio ripetere una seconda volta, passando dolcemente il palmo della mia mano sull'interno delle sue cosce, che pure sono estremamente esili. Si procede così ancora per qualche minuto e Andreea si ferma di nuovo, guardando il cellulare. "Fra tre minuti, sono venti minuti che siamo via", mi fa notare. "Andreea, non farne un problema di tempo. Se hai da darmi il resto di 20, te ne do altri dieci", le rispondo. Ci pensa un attimo, accorda il suo consenso a procedere e continua con l'HJ. Questa operazione comincia a diventare un po' problematica, perché il condom, che è evidentemente stretto, tende a risalire verso l'alto e a lasciare un po' scoperta la base dell'asta. "Andreea, devi prendere profilattici più grossi!", la sgrido bonariamente. "Ma dove lì trovi quelli più grossi?", mi domanda. "Mah, io di solito il prendo alla macchinetta in farmacia. Tu invece, dove vai a comprarli?", le chiedo. "Me li porta uno", mi risponde, senza entrare in maggiori dettagli.

Raggiunto il ventesimo minuto, quando ormai sono abbastanza vicino al traguardo (tanto è vero che poi dovrò necessariamente fare completare l'opera a un'altra OTR), è comunque il destino a interrompere il nostro incontro. "Crac!" e il profilattico si squarcia, mentre Andreea stava continuando a manipolare il mio fratellino. "Direi che possiamo fermarci", le dico, ponendo così la fine alle operazioni.

Mentre ci rivestiamo, le accordo la mancia promessa e le domando se disponga di un appartamento-scannatoio nelle vicinanze. Mi dice che ci sta pensando, ma che per ora non è ancora attrezzata in tal senso, per cui si dovrebbe andare in tale Motel 2000 (100/1h a lei + 50 per la camera). Il suo appartamento-residenza (che è fluttuato tra la cintura nord e quella ovest di Milano, per tornare a nord) non è invece a disposizione, per gli incontri con la clientela.

Esaurite queste ultime chiacchiere, siamo di nuovo al suo showroom, dove ci congediamo, lei per mettersi in attesa di nuovi clienti sotto la leggera pioggerellina che cade e io per indirizzarmi verso la Novedratese, ove incontrerò Sara la bulgara che ama i calciatori. Insomma, una ragazza tutto sommato dolce e socievole, ma sicuramente non una delle OTR da annoverare nella mia hall of fame (fisico e viso nella media, così come la perizia nelle arti amatorie). In generale, mi è anche sembrata una fanciulla un po' "delle campagne" e quindi mi spiego perché, nella sua prima vita OTR, si prestasse anche a pratiche come il CIM con ingoio ...
 
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