DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Andreea
Nazionalità: sedicente rumena
Età apparente: 23 dichiarati e plausibili
Descrizione fisica: ragazza minuta (ca. 1.60), senza un filo di grasso, lungo crine tinto di rosso, lineamenti tutto sommato carini, begli occhi chiari, occhiali da vista dalla montatura circolare dorata, seni di una 2a taglia che hanno allattato
Attitudine: molto inesperta, ma quantomeno paziente e gentile ; italiano embrionale, inglese fluido
Reperibilità: medio/facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ, RAI1
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: una dozzina di minuti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: parcheggino alla rotonda del Blue
LA MIA RECENSIONE
Sarei anche un po' cotto dopo una giornata estenuante, ma non si dice mai di no a un rendez vous fra colleghi e pure stasera sollevo le chiappe dal sofà e le appoggio sul sedile della mia auto, direzione luna park.
Durante la chiacchierata, salta fuori che è ricomparsa l'allieva rossa di Lucy e che, oltretutto, starebbe sola soletta nel parcheggio, senza la presenza ingombrante della sua mentrice accanto a lei. Dopo un paio di rapide vasche a Cermenate, mi dirigo a oriente e, alla fine della salitona di Novedrate, metto in automatico la freccia a destra, senza neanche guardare se il parcheggino sia presidiato.
La fortuna mi arride, perchè nell'angolino più vicino al Blue si intravede una sagoma smilza nella penombra, issata su trampoloni da quasi 20 cm. Non appena i miei fari la illuminano, la sua chioma si accende di un vibrante rosso Noemi e le vedo gli inconfondibili occhiali da intellettuale: è proprio lei, la nuova Andreea (o Andrè, per gli amanti dei francesismi).
Abbasso il finestrino, mi si avvicina e si china dentro nella macchina, per l'intervista di rito. Mi spara il trentello d'ordinanza, per il menu completo, tento il ribasso al ventello, ma lei resiste. Quando vedo che accenna a risollevarsi col busto, per sfilarsi dalla macchina, mi faccio confermare che non metterà fretta e la invito ad accomodarsi comunque a bordo. Indossa solo un top e una minigonna che è più una fascia inguinale, entrambi nerì, e allora ne approfitto subito per ammirarne il fisico davvero magro e senza un filo di grasso, prima che si spengano le luci di cortesia.
ANDREEA, LA ROSSA DI BUCAREST
Lo sapevamo già tutti, ma si presenta come Andreea, 23enne dalla Romania. Il suo italiano è molto basilare, per cui ci intendiamo a malapena, ma riesco comunque a carpirle che sarebbe qui da 2 settimane e che verrebbe dalla capitale (cosa alquanto improbabile).
E' molto più brava con l'inglese, perchè si mette a cantare la canzone di Adele che danno in radio. "Ma come ... in Romania non ascoltate solo il manele? 😜", la sgrido seduta stante in inglese, mica che le ritirino il passaporto per lesa maestà, la prima volta che rientrerà al paesello. Andreea si mette a ridere, ma mi dice che pure in Dacia vale ascoltare il Brit pop.
Il retrobottega non è il solito di Novedrate alta, ma ci si arriva pure in meno tempo e quindi è anche più funzionale per le custodi della rotonda del Blue. Un po' meno per i punter, perchè qui svetta alto sul pennone il gonfalone di Novedrate e quindi si è esposti alle bizze di Bianca Verdi. C'è già un'altra auto davanti al cancello di un'azienda e allora la rossa mi fa parcheggiare nell'altro slot libero.
LA RECE VERA E PROPRIA
Spento il motore, le consegno due ventelli e Andreea è abbastanza onesta da non inscenare la solita pantomima del resto mancante: ravana nella borsetta e mi rende un decino spiegazzato. Sbrigate le formalità burocratiche, io mi calo le braghe, lei estrae il gommino e quindi possono già avere inizio le danze.
Le tengo ritto il fratellino, lei lo incappuccia senza particolari difficoltà, si dispone gattoni sul sedile del passeggero, si china sul mio basso ventre e comincia così la sua opera di trastullamento. Andreea è qui da un paio di settimane e la sua limitata esperienza si palesa purtroppo in un BJ davvero embrionale. La lunga criniera rossa è raccolta in una coda di cavallo e posso osservare bene il modus operandi: la schiena è perfettamente immobile, il collo bascula in modo appena percettibile e quindi è inevitabile che anche le escursioni della sua bocca siano minimali, forse 3-4 cm lungo la parte sommitale di compare Oscarino. C'è purtroppo poca pressione e manca la suzione durante la fase di risalita, per cui la stimolazione è abbastanza modesta per i miei gusti, nonostante l'aiuto della mano malandrina. Non avendo passaporto schipetaro, il Dolby è completamente spento, ma avevo lasciato accesa l'autoradio, seppure a basso volume per non assordarla.
Ben più piacevole è quello che succede al piano di sopra, dove i miei tentacoli si srotolano verso destra e iniziano a massaggiarle la schiena, per poi scendere verso le chiappette compatte. Non avendo un filo di grasso, Andreea ha un buon tono muscolare, pur non avendo l'aspetto della palestrata o di chi pratichi assidua attività fisica. Da questo punto di vista, molto meglio quel folletto di Silvanina oppure Simina.
Lucy fa in tempo ad andare e tornare dalla mattonella, per cui devono essere trascorsi almeno 6-7 minuti, quando Andreea palesa i primi segni di affaticamento, domandandomi come mai non abbia ancora varcato la linea del traguardo. Già prima le era arrivato un trillo di controllo (suppongo dalla sua mentrice), poi ne arriverà anche un altro: la rossa li ignorerà, ma senz'altro l'avranno aiutata a scandire lo scorrere del tempo.
IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE
Il compare non è neppure al pieno del turgore e quindi non varebbe proprio la pena sfruttare la sintonia di Rai1 che sarebbe inclusa nel flat rate. Immaginando che Andreea non eccella neppure nell'arte della falegnameria transilvana, avendo due braccia esili, le propongo il passaggio diretto alle operazioni federiciane.
La rossa dai grossi occhiali ovviamente accetta e, senza che io le chieda nulla, scosta il top e il reggiseno, scoprendo due piccole collinette che potrebbero rasentare la seconda taglia. Così, mentre Federica si prende cura del compare, il tentacolo libero si fionda su uno dei suoi seni e inizia a massaggiarlo. La consistenza è ancora discreta, non c'è di sicuro silicone, ma è anche palese che almeno un erede ne abbia succhiato il latte. Dopo avere dedicato un po' di attenzioni alla coppa, mi concentro sul capezzolo e inizio a titillarlo, sino a farlo inturgidire. Poi scendo a carezzarle le gambette, che sono toniche come il resto del fisico. Anche in questa fase, purtroppo, Andreea palesa una tecnica decisamente acerba: si lascia appunto carezzare senza problemi, ma rimane del tutto passiva e non ricambia minimamente le mie attenzioni, senza neppure ricorrere al massaggio dei gioielli di famiglia, di solito molto efficace nell'accelerare la capitolazione.
La vera notizia è che in tre, massimo quattro giri di lancette Lucy riesce a liquidare il cliente con cui era appena arrivata al retrobottega, riprendendo lesta la direzione della mattonella. Poco dopo arriverà il secondo trillo di controllo ed è evidente che Andreea non potrà trattenersi ancora a lungo: accettare di fare un giro di giostra ogni due di Lucy vorrebbe dire chiudere un occhio sui tempi, farne uno ogni tre sarebbe come bendarseli tutti e due ... oltre che beccarsi poi una sonora lavata di capo dalla mentrice, per concorrenza sleale.
Seppure con garbo, la rossa di Bucarest mi fa presente che il tempo sarebbe scaduto. Con altrettanta gentilezza, le chiedo un ultimo giro di lancette, che lei mi concede. Mentre Federica si cimenta nel rush finale, Andreea inizia già a ravanare nella borsetta, estraendone un rotolino di sacchetti monouso, che non vedevo dai tempi dell'igienista ungherese, Vanessa la Valchiria. Se avessimo avuto Andreea a dirigere l'OMS, non avremmo avuto il Covid 😄 ... se le Donatrici del sangue di Vittuone avessero usato gli stessi sacchettini e non avessero trasformato il retrobottega in un immondezzaio, i vigili non glielo avrebbero chiuso!
Varcata la linea del traguardo, Andreea è altrettanto lesta a porgermi un paio di salviettine. Quando la pallottola dell'amore è ricomposta, ma la fa riporre nel mio sacchettino personalizzato, lo sigilla e lo fagocita nella borsetta. Speriamo che poi sia finito nel più vicino bidone della spazzatura e non alla banca del seme, catalogato per statura, colore dei capelli e degli occhi del donatore 😄
NON LE PIACE IL BELCANTO
Da vera igienista, Andreea si dà una spruzzata di disinfettante alle mani e si può finalmente ripartire. In inglese, la rossa è decisamente più ciarliera e, oltre allo stato di famiglia, scopro anche che sarebbe appena arrivata da Londra. Pare anche che non abbia intenzione di trattenersi molto a lungo in Italia, perché il Bel Paese non le andrebbe molto a genio.
"But why?!?!? Everybody loves Italy: pasta, pizza, mandolino, Toto Cotugno, Al Bano ...", cerco di sponsorizzare le bellezze dello Stivale. Stonandole il ritornello di "O sole mio!" riesco pure a strapparle una risata, ma non a farle cambiare idea. I palazzoni popolari di Rho dove probabilmente abiterà col resto della combriccola e un'anonima provinciale in mezzo ai capannoni della Brianza devono averla shockata irrimediabilmente.
Come era prevedibile, Andreea non mi fa fare il giro della circonvallazione di Novedrate, ma mi fa accostare di fronte al Blue, così da rientrare più velocemente alla mattonella a piedi. La fanciulla è gentilissima pure a congedarsi: mi allunga la mano e, usando sempre l'inglese, mi ringrazia e mi augura la buona notte. Faccio giusto in tempo a ricambiare il saluto e quasi mi tocca portarla al pronto soccorso più vicino con la caviglia distorta, perchè poggia male la zeppona sulla ghiaia della banchina e si salva solo aggrappandosi alla portiera. La osservo attraversare la strada, per sincerarmi che sia ancora tutte intera, e poi posso davvero rientrare alla branda.
Nome: Andreea
Nazionalità: sedicente rumena
Età apparente: 23 dichiarati e plausibili
Descrizione fisica: ragazza minuta (ca. 1.60), senza un filo di grasso, lungo crine tinto di rosso, lineamenti tutto sommato carini, begli occhi chiari, occhiali da vista dalla montatura circolare dorata, seni di una 2a taglia che hanno allattato
Attitudine: molto inesperta, ma quantomeno paziente e gentile ; italiano embrionale, inglese fluido
Reperibilità: medio/facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ, RAI1
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: una dozzina di minuti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: parcheggino alla rotonda del Blue
LA MIA RECENSIONE
Sarei anche un po' cotto dopo una giornata estenuante, ma non si dice mai di no a un rendez vous fra colleghi e pure stasera sollevo le chiappe dal sofà e le appoggio sul sedile della mia auto, direzione luna park.
Durante la chiacchierata, salta fuori che è ricomparsa l'allieva rossa di Lucy e che, oltretutto, starebbe sola soletta nel parcheggio, senza la presenza ingombrante della sua mentrice accanto a lei. Dopo un paio di rapide vasche a Cermenate, mi dirigo a oriente e, alla fine della salitona di Novedrate, metto in automatico la freccia a destra, senza neanche guardare se il parcheggino sia presidiato.
La fortuna mi arride, perchè nell'angolino più vicino al Blue si intravede una sagoma smilza nella penombra, issata su trampoloni da quasi 20 cm. Non appena i miei fari la illuminano, la sua chioma si accende di un vibrante rosso Noemi e le vedo gli inconfondibili occhiali da intellettuale: è proprio lei, la nuova Andreea (o Andrè, per gli amanti dei francesismi).
Abbasso il finestrino, mi si avvicina e si china dentro nella macchina, per l'intervista di rito. Mi spara il trentello d'ordinanza, per il menu completo, tento il ribasso al ventello, ma lei resiste. Quando vedo che accenna a risollevarsi col busto, per sfilarsi dalla macchina, mi faccio confermare che non metterà fretta e la invito ad accomodarsi comunque a bordo. Indossa solo un top e una minigonna che è più una fascia inguinale, entrambi nerì, e allora ne approfitto subito per ammirarne il fisico davvero magro e senza un filo di grasso, prima che si spengano le luci di cortesia.
ANDREEA, LA ROSSA DI BUCAREST
Lo sapevamo già tutti, ma si presenta come Andreea, 23enne dalla Romania. Il suo italiano è molto basilare, per cui ci intendiamo a malapena, ma riesco comunque a carpirle che sarebbe qui da 2 settimane e che verrebbe dalla capitale (cosa alquanto improbabile).
E' molto più brava con l'inglese, perchè si mette a cantare la canzone di Adele che danno in radio. "Ma come ... in Romania non ascoltate solo il manele? 😜", la sgrido seduta stante in inglese, mica che le ritirino il passaporto per lesa maestà, la prima volta che rientrerà al paesello. Andreea si mette a ridere, ma mi dice che pure in Dacia vale ascoltare il Brit pop.
Il retrobottega non è il solito di Novedrate alta, ma ci si arriva pure in meno tempo e quindi è anche più funzionale per le custodi della rotonda del Blue. Un po' meno per i punter, perchè qui svetta alto sul pennone il gonfalone di Novedrate e quindi si è esposti alle bizze di Bianca Verdi. C'è già un'altra auto davanti al cancello di un'azienda e allora la rossa mi fa parcheggiare nell'altro slot libero.
LA RECE VERA E PROPRIA
Spento il motore, le consegno due ventelli e Andreea è abbastanza onesta da non inscenare la solita pantomima del resto mancante: ravana nella borsetta e mi rende un decino spiegazzato. Sbrigate le formalità burocratiche, io mi calo le braghe, lei estrae il gommino e quindi possono già avere inizio le danze.
Le tengo ritto il fratellino, lei lo incappuccia senza particolari difficoltà, si dispone gattoni sul sedile del passeggero, si china sul mio basso ventre e comincia così la sua opera di trastullamento. Andreea è qui da un paio di settimane e la sua limitata esperienza si palesa purtroppo in un BJ davvero embrionale. La lunga criniera rossa è raccolta in una coda di cavallo e posso osservare bene il modus operandi: la schiena è perfettamente immobile, il collo bascula in modo appena percettibile e quindi è inevitabile che anche le escursioni della sua bocca siano minimali, forse 3-4 cm lungo la parte sommitale di compare Oscarino. C'è purtroppo poca pressione e manca la suzione durante la fase di risalita, per cui la stimolazione è abbastanza modesta per i miei gusti, nonostante l'aiuto della mano malandrina. Non avendo passaporto schipetaro, il Dolby è completamente spento, ma avevo lasciato accesa l'autoradio, seppure a basso volume per non assordarla.
Ben più piacevole è quello che succede al piano di sopra, dove i miei tentacoli si srotolano verso destra e iniziano a massaggiarle la schiena, per poi scendere verso le chiappette compatte. Non avendo un filo di grasso, Andreea ha un buon tono muscolare, pur non avendo l'aspetto della palestrata o di chi pratichi assidua attività fisica. Da questo punto di vista, molto meglio quel folletto di Silvanina oppure Simina.
Lucy fa in tempo ad andare e tornare dalla mattonella, per cui devono essere trascorsi almeno 6-7 minuti, quando Andreea palesa i primi segni di affaticamento, domandandomi come mai non abbia ancora varcato la linea del traguardo. Già prima le era arrivato un trillo di controllo (suppongo dalla sua mentrice), poi ne arriverà anche un altro: la rossa li ignorerà, ma senz'altro l'avranno aiutata a scandire lo scorrere del tempo.
IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE
Il compare non è neppure al pieno del turgore e quindi non varebbe proprio la pena sfruttare la sintonia di Rai1 che sarebbe inclusa nel flat rate. Immaginando che Andreea non eccella neppure nell'arte della falegnameria transilvana, avendo due braccia esili, le propongo il passaggio diretto alle operazioni federiciane.
La rossa dai grossi occhiali ovviamente accetta e, senza che io le chieda nulla, scosta il top e il reggiseno, scoprendo due piccole collinette che potrebbero rasentare la seconda taglia. Così, mentre Federica si prende cura del compare, il tentacolo libero si fionda su uno dei suoi seni e inizia a massaggiarlo. La consistenza è ancora discreta, non c'è di sicuro silicone, ma è anche palese che almeno un erede ne abbia succhiato il latte. Dopo avere dedicato un po' di attenzioni alla coppa, mi concentro sul capezzolo e inizio a titillarlo, sino a farlo inturgidire. Poi scendo a carezzarle le gambette, che sono toniche come il resto del fisico. Anche in questa fase, purtroppo, Andreea palesa una tecnica decisamente acerba: si lascia appunto carezzare senza problemi, ma rimane del tutto passiva e non ricambia minimamente le mie attenzioni, senza neppure ricorrere al massaggio dei gioielli di famiglia, di solito molto efficace nell'accelerare la capitolazione.
La vera notizia è che in tre, massimo quattro giri di lancette Lucy riesce a liquidare il cliente con cui era appena arrivata al retrobottega, riprendendo lesta la direzione della mattonella. Poco dopo arriverà il secondo trillo di controllo ed è evidente che Andreea non potrà trattenersi ancora a lungo: accettare di fare un giro di giostra ogni due di Lucy vorrebbe dire chiudere un occhio sui tempi, farne uno ogni tre sarebbe come bendarseli tutti e due ... oltre che beccarsi poi una sonora lavata di capo dalla mentrice, per concorrenza sleale.
Seppure con garbo, la rossa di Bucarest mi fa presente che il tempo sarebbe scaduto. Con altrettanta gentilezza, le chiedo un ultimo giro di lancette, che lei mi concede. Mentre Federica si cimenta nel rush finale, Andreea inizia già a ravanare nella borsetta, estraendone un rotolino di sacchetti monouso, che non vedevo dai tempi dell'igienista ungherese, Vanessa la Valchiria. Se avessimo avuto Andreea a dirigere l'OMS, non avremmo avuto il Covid 😄 ... se le Donatrici del sangue di Vittuone avessero usato gli stessi sacchettini e non avessero trasformato il retrobottega in un immondezzaio, i vigili non glielo avrebbero chiuso!
Varcata la linea del traguardo, Andreea è altrettanto lesta a porgermi un paio di salviettine. Quando la pallottola dell'amore è ricomposta, ma la fa riporre nel mio sacchettino personalizzato, lo sigilla e lo fagocita nella borsetta. Speriamo che poi sia finito nel più vicino bidone della spazzatura e non alla banca del seme, catalogato per statura, colore dei capelli e degli occhi del donatore 😄
NON LE PIACE IL BELCANTO
Da vera igienista, Andreea si dà una spruzzata di disinfettante alle mani e si può finalmente ripartire. In inglese, la rossa è decisamente più ciarliera e, oltre allo stato di famiglia, scopro anche che sarebbe appena arrivata da Londra. Pare anche che non abbia intenzione di trattenersi molto a lungo in Italia, perché il Bel Paese non le andrebbe molto a genio.
"But why?!?!? Everybody loves Italy: pasta, pizza, mandolino, Toto Cotugno, Al Bano ...", cerco di sponsorizzare le bellezze dello Stivale. Stonandole il ritornello di "O sole mio!" riesco pure a strapparle una risata, ma non a farle cambiare idea. I palazzoni popolari di Rho dove probabilmente abiterà col resto della combriccola e un'anonima provinciale in mezzo ai capannoni della Brianza devono averla shockata irrimediabilmente.
Come era prevedibile, Andreea non mi fa fare il giro della circonvallazione di Novedrate, ma mi fa accostare di fronte al Blue, così da rientrare più velocemente alla mattonella a piedi. La fanciulla è gentilissima pure a congedarsi: mi allunga la mano e, usando sempre l'inglese, mi ringrazia e mi augura la buona notte. Faccio giusto in tempo a ricambiare il saluto e quasi mi tocca portarla al pronto soccorso più vicino con la caviglia distorta, perchè poggia male la zeppona sulla ghiaia della banchina e si salva solo aggrappandosi alla portiera. La osservo attraversare la strada, per sincerarmi che sia ancora tutte intera, e poi posso davvero rientrare alla branda.