SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Bergamo (BG)
ZONA: 45.678929,9.650137
NOME: Andreea
NAZIONALITA': Rumena di Bucarest e dintorni
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (mission), HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 60'
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,70 scarsi, capelli neri a caschetto, bel viso, occhi scuri, fisico complessivamente tonico, seno piccolo (max. 2° taglia)
ATTITUDINE: tecnica di migliorare, partecipazione al minimo; ragazza tranquilla ed educata, quasi timida
LA MIA RECENSIONE:
L'ABBOCCAMENTO CON ANDREEA
Inutile dire che, pur facendo inversione il prima possibile, quando ripasso all'UTB, la "fuckstar" si è già volatilizzata. A questo punto, è giocoforza andare a conoscere la bella morettina di via Promessi Sposi. Inverto la marcia al primo distributore utile, svolto nella sua vietta e mi affianco a lei. La fanciulla è proprio un fiorellino: è alta poco meno di 1,70, ha un fisico magro e ben proporzionato e il suo viso è davvero carino, coronato da una chioma corvina acconciata a caschetto. L'abbigliamento è quasi sobrio (indossa una maglia aderente, un paio di pantacollant luccicanti e dei sandali quasi completamente chiusi) e solo il fatto che stazioni lì da sola all'una e mezza di notte è l'innegabile indizio che si tratti di un'OTR. Se io avessi una dozzina d'anni in meno, potrebbe essere la classica ragazza acqua e sapone, magari una compagna di università, di cui sarebbe assai difficile non infatuarsi ... Il punto è che io, invece, ho una dozzina d'anni in più e lei e lì per guadagnarsi la pagnotta, per cui l'abboccamento deve rientrare negli ormai consolidati binari:
- Ciao, come ti chiami? - le domando, sfoderando il più smagliante dei sorrisi
- Ciao, mi chiamo Andreea - mi risponde, sorridendo a sua volta
- Fai solo in macchina o hai anche un tuo appartamento? - le chiedo
- No, ho anche un appartamento, a Begamo. Sono cento ... anzi, ottanta - si corregge subito
- Settanta? - le propongo il solito rate
- Va bene, settanta - accetta senza il minimo indugio
PRIMA DI PARTIRE PER UN LUNGO VIAGGIO
Trovato facilmente l'accordo (non deve lavorare molto ...), è presto ospite sulla mia vettura e inizia a farmi strada verso il suo appartamento, che non è uno scannatoio ma proprio quello in cui abita. Nelle fasi iniziali, raccolgo le consuete generalità, utili per compilare correttamente la scheda tecnica: che si chiamasse Andreea me l'aveva già detto durante l'intervista, che ha 23 anni ed è originaria di Bucarest lo scopro ora. La navigazione verso il suo loft è davvero lunga (credo che la tratta UTB - Rondeau de Boltiere sia più corta!) e mi sento un po' come Cristoforo Colombo, mentre il mio naviglio solca un mare a me completamente sconosciuto. La ragazza è (o sembra) davvero timida e poco ciarliera, per cui è con somma difficoltà che riesco a portare avanti un minimo di conversazione con lei. Mi racconta di essere a Bergamo da soli sei mesi e di avere lavorato in precedenza, per ben quattro anni e mezzo, a Napoli (non ha però la benché minima inflessione da guagliona, per cui quanto mi ha riferito va preso assolutamente col beneficio d'inventario). Faccio in tempo a sgridarla perché non ha mai trovato il tempo di recarsi né a Capri né ad Ischia (che lei immagina essere due località raggiungibili con l'autostrada ...) e a raccogliere qualche altro dettaglio di scarso interesse per questo forum e siamo finalmente arrivati davanti a casa sua. A parte la città alta, penso di essere transitato davanti a quasi tutti i principali punti d'interesse di Bergamo: se anche l'incontro dovesse rivelarsi poco soddisfacente, avrei comunque fatto un po' di turismo culturale, il che non guasta mai, durante il mese di agosto Appena mi indica il suo portone, noto subito che c'è un problema: lungo entrambi i lati del vialone ove abita c'è un minaccioso divieto di sosta e di fermata, con tanto di rimozione forzata. Nonostante le sue insistenze (comunque fatte con educazione), mi rifiuto di lasciare lì la macchina con le quattro frecce e mi spingo poco avanti, trovando un piccolo parcheggio a un un centinaio di metri. Mentre torniamo indietro a piedi lungo il marciapiede alberato, le chiedo dove lasci normalmente la sua macchina e scopro che, per il momento, non è ancora patentata (ha fatto solo un po' di libera pratica a Napoli, dove notoriamente il codice della strada è un optional . Entriamo nella hall del suo palazzo, saliamo con l'ascensore e siamo finalmente all'ingresso del suo appartamento. Quello che immagino essere anche il suo normale giaciglio sta nel locale multi-tasking della casa, che funge da cucina, soggiorno e dormitorio. Il tutto è abbastanza spartano ma pulito e ordinato.
LA RECE VERA E PROPRIA
Effettuate le rispettive svestizioni (Andreea, in realtà, non si è tolta il reggipetto, che sembra nascondere un seno di taglia non superiore alla seconda) e regolati gli aspetti burocratici, ci accomodiamo entrambi sul lettone a due piazze. Anche da (quasi) nuda, la fanciulla si conferma proprio carina: il suo fisico è magro, sodo e ben proporzionato e la pelle ben levigata, come è normale che sia alla sua età (solo quella dei piedi è un po' screpolata, probabilmente perché durante la bella stagione indossa i sandali scalza). A causa di una rasatura non recentissima (si nota una ricrescita di qualche millimetro, come se fosse una barba non rasata da un paio di giorni), il triangolo di peluria della zona pubica è ben individuabile e si estende su un'area abbastanza ampia del suo basso ventre. Sul resto del corpo, la depilazione è invece ineccepibile. Ciò che più mi colpisce è però la sua vulva, caratterizzata da due piccole labbra estremamente lunghe e già abbastanza distanziate tra di loro, per cui l'impressione è che lo sguardo debba precipitare sino in fondo all'abisso delle Marianne ...
Sposto l'unico cuscino in mezzo (in modo da non obbligarla a stare sul ciglio) e mi corico supino, mentre la mia estemporanea accompagnatrice recupera un profilattico dalla borsetta e inizia a scartarlo dalla confezione. Il fratellino viene subito incappucciato così com'è (ossia quando ha ancora la taglia di uno dei sette nani e la consistenza di una medusa ...), senza neppure effettuare un po' di manipolazione per fargli acquisire un minimo di turgore. Messa ginocchioni di traverso rispetto a me, Andreea si china sul mio basso ventre e inizia il classico BJ di riscaldamento. La tecnica mi sembra priva dei virtuosismi che ho potuto sperimentare con altre ragazze e l'azione si limita al basilare su e giù con la testa. Aiutandosi un po' anche con la mano (comunque con juicio e solo alla base), riesce comunque a rianimare lentamente il mio fratellino dormiente. Nel mentre, come da mia prassi ormai consolidata, comincio col carezzarle la schiena, scendendo dalla nuca e dal collo fino alla piega anale. Essendo lei abbastanza rannicchiata, il lato A è meno accessibile ed - essendo i suoi seni incapsulati nel reggipetto - per il momento non è neppure in cima ai miei pensieri. Quando è trascorsa una manciata di minuti (e al mio pene non può ancora essere assegnato l'appellativo di "asta"), Andreea si risolleva e mi propone di passare alla visione di Mission, ovviamente su RAI1.
Scruto di nuovo il mio fratellino, la guardo un po' perplessa, ma alla fine acconsento ("Salirà di turgore mentre le sono dentro ...", mi auguro). Lei si dispone quindi supina e con le gambe aperte, senza però coricarsi completamente orizzontale ma appoggiando sul cuscino tutta la schiena, che rimane così parzialmente sollevata. Effettuato l'infilamento (che è tutt'altro che problematico, dato il ridotto calibro del momento del mio compare del piano di sotto), cerco di calarmi totalmente su di lei, come è mio solito. Data la sua posizione, mi rendo conto però che la cosa non è possibile e quindi devo rimanere puntellato sugli avambracci, a una buona spanna - se non due - di distanza dal suo tronco. Come se dovessi fare delle flessioni, inizio a stantuffarla un po', senza che però salgano segnali di particolare vitalità dal mio basso ventre. Per quanto sia carina da guardare (anche se tiene gli occhi socchiusi e dunque i nostri sguardi non s'incrociano), mi manca completamente il contatto fisico con la sua pelle, il sentire il suo respiro e l'inebriarmi del suo profumo, per cui il mio pene, anziché indurirsi, perde gradualmente di turgore.
A questo punto, mi fermo, mi sfilo e le chiedo di provare a rinvigorire il fratellino con un HJ. Lei mantiene bene o male la stessa posizione (sdraiata e con le gambe divaricate nella posizione "della rana"), sollevandosi solo un po' di più con la schiena, mentre io mi dispongono ginocchioni proprio davanti alla sua vulva. Mentre Andreea masturba il mio pene, inizio a massaggiarle lungamente le gambe (dall'interno coscia a risalire sino ai polpacci e agli stinchi), cosa che trovo decisamente piacevole, perché la sua pelle è proprio vellutata. Mi chino quindi più verso di lei e dedico qualche attenzione in più al suo busto, che avevo necessariamente dovuto trascurare durante il BJ iniziale. Non essendosi tolta il reggipetto, le carezzo un po' il decolleté e saggio brevemente la consistenza delle coppe da sotto, ma poi non mi trattengo oltre, dato che non mi considero un feticista del Wonderbra o della Playtex ... Scendo quindi verso l'addome, che è bello piatto e sodo, con tanto di mini-tartaruga visibile, forse per la posizione leggermente sollevata che ha assunto. Quando sto finalmente per calare il mio batiscafo all'interno della fossa delle Marianne, squilla il suo cellulare Andreea si interrompe quasi istantaneamente e si gira verso il comodino, per raccoglierlo e guardare chi l'abbia cercata. Quantomeno non la/lo richiama, ma l'interruzione è certo poco gradita (era un bel pezzo che non mi capitava una cosa del genere) ...
Se non altro, il mio fratellino è ora davvero pronto per la penetrazione e quindi mi rifaccio avanti: "Riproviamo dentro?", le domando. "Va bene, però non possiamo rimanere qui troppo", mi risponde Andreea. "Non preoccuparti, se serve, poi ti lascio una mancia", la tranquillizzo, dando così inizio alla proiezione del secondo tempo di mission. Purtroppo, non cambia granché nelle rispettive posizioni, perché anche stavolta devo stantuffarla molto distanziato dal suo busto. Oltretutto, tiene una mano attorno alla sua vulva, come se volesse impedire una penetrazione completa o fosse preoccupata del possibile scappucciamento del pene. Ciò che salva la situazione è solo l'abbondante masturbazione precedente, che ha conferito il giusto turgore al mio pene e fa sì che dal mio basso ventre salga un minimo di piacere erotico.
Dopo qualche minuto, mi sono comunque annoiato della mission (sempre per il mancato contatto fisico) e mi fermo di nuovo, chiedendole se le vada di venirmi sopra, posizione che per me è decisamente la più stimolante. Quasi imbarazzata, Andreea mi dice di non praticare sesso a smorzacandela (solo mercenario, immagino, perché dubito che al suo ragazzo non piaccia questa posizione) e mi ricorda nuovamente che stiamo tirando un po' troppo per le lunghe. A sciogliere questa situazione di stallo ci pensa di nuovo il telefonino, il cui trillo squarcia il silenzio che era improvvisamente calato nello scannatoio. Un po' indisposto dall'ennesima interruzione, decido che è il caso di fare completare l'opera a un'altra OTR, per cui mi sfilo e le dico che possiamo pure chiudere qui la nostra sessione di ginnastica notturna. Una volta sganciatici l'uno dall'altra, Andreea recupera un paio di salviettine umidificate, che mi passa per effettuare le necessarie operazioni di pulizia e per procedere allo smaltimento del profilattico. Mentre io mi cimento nelle abluzioni di rito, lei si dedica a una breve conversazione telefonica in rumeno, con una voce che ha tutto l'aspetto di essere maschile.
AI VIGILI DI BG NON PIACE FERMARSI SOLO ALL'UTB
Rivestitici (lei davvero alla velocità della luce e rassettato alla meglio il letto, abbandoniamo l'appartamento e i ripercorriamo a ritroso i nostri passi. Anche se insoddisfatto dell'incontro, non mi sembra il caso di venire meno ai miei doveri di gentiluomo, per cui le dico di aspettarmi pure davanti al portone di casa, mentre vado a recuperare la macchina. Durante il tragitto di ritorno, dopo avere scoperto che non ha neppure trovato il tempo di andare a visitare la famosa Città Alta di Bergamo, porto la discussione su argomenti più professionali. Mi conferma che stasera la PL di Bergamo è passata per l'ennesima volta a controllare la situazione lungo la SS 525. Sentita puzza di bruciato, lei e la sua "amica" bionda si sono immediatamente dileguate (il che probabilmente hanno cercato di fare tutte le animatrici dell'UTB, tranne la povera Anna/Elena che è rimasta lì col cerino in mano), per evitare di incamerare l'ennesima multa. Per mero onore di cronaca, si sarebbe trattato del settimo verbale da 100 euro nel giro di sei mesi (anche se non mi è parso che la fanciulla fosse particolarmente preoccupata di dover realmente pagare i precedenti ...). Gli incontri con i CC sembrano invece più soft, perché al massimo si concludono - come le è successo di recente - con una visita in caserma, per (ri)controllare le generalità. Non che io avessi dubbi sulla serietà dell'Arma, ma i CC sono stati davvero dei galantuomini (forse anche più del sottoscritto ...), perché l'hanno persino riaccompagnata allo showroom, ad accertamenti completati Raccolti questi interessanti aneddoti, siamo di nuovo alla sua mattonella. Ci congediamo con la buona notte e, prontamente, volgo il muso della mia vettura lungo la direttrice Lallio - Dalmine - Osio, alla ricerca di qualcuna delle mie predilette, alle cui attente cure affidare il mio fratellino. Mentre transito sotto il ponte senza vedere la "fuckstar" (che sarebbe stato il soggetto più indicato per porre rimedio), penso che l'incontro con Andreea è stato molto simile a quello con la giovane e inesperta Nadia, che vedo comunque continuare ad allietare i colleghi all'altezza del Paninaro. L'unica nota positiva (se così la si può definire) è che, complice il lungo viaggio, per 70 mi sono appartato per 1 ora con la graziosa fanciulla di via dei Promessi Sposi ...
CITTA DELL'INCONTRO: Bergamo (BG)
ZONA: 45.678929,9.650137
NOME: Andreea
NAZIONALITA': Rumena di Bucarest e dintorni
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (mission), HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 60'
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,70 scarsi, capelli neri a caschetto, bel viso, occhi scuri, fisico complessivamente tonico, seno piccolo (max. 2° taglia)
ATTITUDINE: tecnica di migliorare, partecipazione al minimo; ragazza tranquilla ed educata, quasi timida
LA MIA RECENSIONE:
IN VACANZA LUNGO LA STATALE DELL'AMORE
[...] Mi spingo quindi sino a via Promessi Sposi, ove il collega Imperfetto76 aveva segnalato una new entry interessante. La via è di quelle a corsie separate da un ampio prato alberato e, a sorvegliarne l'ingresso e l'uscita (a mo' di Scilla e Cariddi), vi sono una mora (che trovo proprio carina) e una bionda (un po' meno ...). Per il momento le priorità sono altre e quindi mi limito a scrutarle da vicino, per reindirizzarmi di nuovo al cavalcavia. Luana, però, è ancora nella macchina del collega e sembra proprio parlare con trasporto. "Adesso dovremmo già essere alla sua trasferta in Spagna - rifletto ad alta voce - se faccio un altro giro da dietro, dovrei capitare lì proprio nel momento in cui è appena scesa dalla vettura". [...]
L'ABBOCCAMENTO CON ANDREEA
Inutile dire che, pur facendo inversione il prima possibile, quando ripasso all'UTB, la "fuckstar" si è già volatilizzata. A questo punto, è giocoforza andare a conoscere la bella morettina di via Promessi Sposi. Inverto la marcia al primo distributore utile, svolto nella sua vietta e mi affianco a lei. La fanciulla è proprio un fiorellino: è alta poco meno di 1,70, ha un fisico magro e ben proporzionato e il suo viso è davvero carino, coronato da una chioma corvina acconciata a caschetto. L'abbigliamento è quasi sobrio (indossa una maglia aderente, un paio di pantacollant luccicanti e dei sandali quasi completamente chiusi) e solo il fatto che stazioni lì da sola all'una e mezza di notte è l'innegabile indizio che si tratti di un'OTR. Se io avessi una dozzina d'anni in meno, potrebbe essere la classica ragazza acqua e sapone, magari una compagna di università, di cui sarebbe assai difficile non infatuarsi ... Il punto è che io, invece, ho una dozzina d'anni in più e lei e lì per guadagnarsi la pagnotta, per cui l'abboccamento deve rientrare negli ormai consolidati binari:
- Ciao, come ti chiami? - le domando, sfoderando il più smagliante dei sorrisi
- Ciao, mi chiamo Andreea - mi risponde, sorridendo a sua volta
- Fai solo in macchina o hai anche un tuo appartamento? - le chiedo
- No, ho anche un appartamento, a Begamo. Sono cento ... anzi, ottanta - si corregge subito
- Settanta? - le propongo il solito rate
- Va bene, settanta - accetta senza il minimo indugio
PRIMA DI PARTIRE PER UN LUNGO VIAGGIO
Trovato facilmente l'accordo (non deve lavorare molto ...), è presto ospite sulla mia vettura e inizia a farmi strada verso il suo appartamento, che non è uno scannatoio ma proprio quello in cui abita. Nelle fasi iniziali, raccolgo le consuete generalità, utili per compilare correttamente la scheda tecnica: che si chiamasse Andreea me l'aveva già detto durante l'intervista, che ha 23 anni ed è originaria di Bucarest lo scopro ora. La navigazione verso il suo loft è davvero lunga (credo che la tratta UTB - Rondeau de Boltiere sia più corta!) e mi sento un po' come Cristoforo Colombo, mentre il mio naviglio solca un mare a me completamente sconosciuto. La ragazza è (o sembra) davvero timida e poco ciarliera, per cui è con somma difficoltà che riesco a portare avanti un minimo di conversazione con lei. Mi racconta di essere a Bergamo da soli sei mesi e di avere lavorato in precedenza, per ben quattro anni e mezzo, a Napoli (non ha però la benché minima inflessione da guagliona, per cui quanto mi ha riferito va preso assolutamente col beneficio d'inventario). Faccio in tempo a sgridarla perché non ha mai trovato il tempo di recarsi né a Capri né ad Ischia (che lei immagina essere due località raggiungibili con l'autostrada ...) e a raccogliere qualche altro dettaglio di scarso interesse per questo forum e siamo finalmente arrivati davanti a casa sua. A parte la città alta, penso di essere transitato davanti a quasi tutti i principali punti d'interesse di Bergamo: se anche l'incontro dovesse rivelarsi poco soddisfacente, avrei comunque fatto un po' di turismo culturale, il che non guasta mai, durante il mese di agosto Appena mi indica il suo portone, noto subito che c'è un problema: lungo entrambi i lati del vialone ove abita c'è un minaccioso divieto di sosta e di fermata, con tanto di rimozione forzata. Nonostante le sue insistenze (comunque fatte con educazione), mi rifiuto di lasciare lì la macchina con le quattro frecce e mi spingo poco avanti, trovando un piccolo parcheggio a un un centinaio di metri. Mentre torniamo indietro a piedi lungo il marciapiede alberato, le chiedo dove lasci normalmente la sua macchina e scopro che, per il momento, non è ancora patentata (ha fatto solo un po' di libera pratica a Napoli, dove notoriamente il codice della strada è un optional . Entriamo nella hall del suo palazzo, saliamo con l'ascensore e siamo finalmente all'ingresso del suo appartamento. Quello che immagino essere anche il suo normale giaciglio sta nel locale multi-tasking della casa, che funge da cucina, soggiorno e dormitorio. Il tutto è abbastanza spartano ma pulito e ordinato.
LA RECE VERA E PROPRIA
Effettuate le rispettive svestizioni (Andreea, in realtà, non si è tolta il reggipetto, che sembra nascondere un seno di taglia non superiore alla seconda) e regolati gli aspetti burocratici, ci accomodiamo entrambi sul lettone a due piazze. Anche da (quasi) nuda, la fanciulla si conferma proprio carina: il suo fisico è magro, sodo e ben proporzionato e la pelle ben levigata, come è normale che sia alla sua età (solo quella dei piedi è un po' screpolata, probabilmente perché durante la bella stagione indossa i sandali scalza). A causa di una rasatura non recentissima (si nota una ricrescita di qualche millimetro, come se fosse una barba non rasata da un paio di giorni), il triangolo di peluria della zona pubica è ben individuabile e si estende su un'area abbastanza ampia del suo basso ventre. Sul resto del corpo, la depilazione è invece ineccepibile. Ciò che più mi colpisce è però la sua vulva, caratterizzata da due piccole labbra estremamente lunghe e già abbastanza distanziate tra di loro, per cui l'impressione è che lo sguardo debba precipitare sino in fondo all'abisso delle Marianne ...
Sposto l'unico cuscino in mezzo (in modo da non obbligarla a stare sul ciglio) e mi corico supino, mentre la mia estemporanea accompagnatrice recupera un profilattico dalla borsetta e inizia a scartarlo dalla confezione. Il fratellino viene subito incappucciato così com'è (ossia quando ha ancora la taglia di uno dei sette nani e la consistenza di una medusa ...), senza neppure effettuare un po' di manipolazione per fargli acquisire un minimo di turgore. Messa ginocchioni di traverso rispetto a me, Andreea si china sul mio basso ventre e inizia il classico BJ di riscaldamento. La tecnica mi sembra priva dei virtuosismi che ho potuto sperimentare con altre ragazze e l'azione si limita al basilare su e giù con la testa. Aiutandosi un po' anche con la mano (comunque con juicio e solo alla base), riesce comunque a rianimare lentamente il mio fratellino dormiente. Nel mentre, come da mia prassi ormai consolidata, comincio col carezzarle la schiena, scendendo dalla nuca e dal collo fino alla piega anale. Essendo lei abbastanza rannicchiata, il lato A è meno accessibile ed - essendo i suoi seni incapsulati nel reggipetto - per il momento non è neppure in cima ai miei pensieri. Quando è trascorsa una manciata di minuti (e al mio pene non può ancora essere assegnato l'appellativo di "asta"), Andreea si risolleva e mi propone di passare alla visione di Mission, ovviamente su RAI1.
Scruto di nuovo il mio fratellino, la guardo un po' perplessa, ma alla fine acconsento ("Salirà di turgore mentre le sono dentro ...", mi auguro). Lei si dispone quindi supina e con le gambe aperte, senza però coricarsi completamente orizzontale ma appoggiando sul cuscino tutta la schiena, che rimane così parzialmente sollevata. Effettuato l'infilamento (che è tutt'altro che problematico, dato il ridotto calibro del momento del mio compare del piano di sotto), cerco di calarmi totalmente su di lei, come è mio solito. Data la sua posizione, mi rendo conto però che la cosa non è possibile e quindi devo rimanere puntellato sugli avambracci, a una buona spanna - se non due - di distanza dal suo tronco. Come se dovessi fare delle flessioni, inizio a stantuffarla un po', senza che però salgano segnali di particolare vitalità dal mio basso ventre. Per quanto sia carina da guardare (anche se tiene gli occhi socchiusi e dunque i nostri sguardi non s'incrociano), mi manca completamente il contatto fisico con la sua pelle, il sentire il suo respiro e l'inebriarmi del suo profumo, per cui il mio pene, anziché indurirsi, perde gradualmente di turgore.
A questo punto, mi fermo, mi sfilo e le chiedo di provare a rinvigorire il fratellino con un HJ. Lei mantiene bene o male la stessa posizione (sdraiata e con le gambe divaricate nella posizione "della rana"), sollevandosi solo un po' di più con la schiena, mentre io mi dispongono ginocchioni proprio davanti alla sua vulva. Mentre Andreea masturba il mio pene, inizio a massaggiarle lungamente le gambe (dall'interno coscia a risalire sino ai polpacci e agli stinchi), cosa che trovo decisamente piacevole, perché la sua pelle è proprio vellutata. Mi chino quindi più verso di lei e dedico qualche attenzione in più al suo busto, che avevo necessariamente dovuto trascurare durante il BJ iniziale. Non essendosi tolta il reggipetto, le carezzo un po' il decolleté e saggio brevemente la consistenza delle coppe da sotto, ma poi non mi trattengo oltre, dato che non mi considero un feticista del Wonderbra o della Playtex ... Scendo quindi verso l'addome, che è bello piatto e sodo, con tanto di mini-tartaruga visibile, forse per la posizione leggermente sollevata che ha assunto. Quando sto finalmente per calare il mio batiscafo all'interno della fossa delle Marianne, squilla il suo cellulare Andreea si interrompe quasi istantaneamente e si gira verso il comodino, per raccoglierlo e guardare chi l'abbia cercata. Quantomeno non la/lo richiama, ma l'interruzione è certo poco gradita (era un bel pezzo che non mi capitava una cosa del genere) ...
Se non altro, il mio fratellino è ora davvero pronto per la penetrazione e quindi mi rifaccio avanti: "Riproviamo dentro?", le domando. "Va bene, però non possiamo rimanere qui troppo", mi risponde Andreea. "Non preoccuparti, se serve, poi ti lascio una mancia", la tranquillizzo, dando così inizio alla proiezione del secondo tempo di mission. Purtroppo, non cambia granché nelle rispettive posizioni, perché anche stavolta devo stantuffarla molto distanziato dal suo busto. Oltretutto, tiene una mano attorno alla sua vulva, come se volesse impedire una penetrazione completa o fosse preoccupata del possibile scappucciamento del pene. Ciò che salva la situazione è solo l'abbondante masturbazione precedente, che ha conferito il giusto turgore al mio pene e fa sì che dal mio basso ventre salga un minimo di piacere erotico.
Dopo qualche minuto, mi sono comunque annoiato della mission (sempre per il mancato contatto fisico) e mi fermo di nuovo, chiedendole se le vada di venirmi sopra, posizione che per me è decisamente la più stimolante. Quasi imbarazzata, Andreea mi dice di non praticare sesso a smorzacandela (solo mercenario, immagino, perché dubito che al suo ragazzo non piaccia questa posizione) e mi ricorda nuovamente che stiamo tirando un po' troppo per le lunghe. A sciogliere questa situazione di stallo ci pensa di nuovo il telefonino, il cui trillo squarcia il silenzio che era improvvisamente calato nello scannatoio. Un po' indisposto dall'ennesima interruzione, decido che è il caso di fare completare l'opera a un'altra OTR, per cui mi sfilo e le dico che possiamo pure chiudere qui la nostra sessione di ginnastica notturna. Una volta sganciatici l'uno dall'altra, Andreea recupera un paio di salviettine umidificate, che mi passa per effettuare le necessarie operazioni di pulizia e per procedere allo smaltimento del profilattico. Mentre io mi cimento nelle abluzioni di rito, lei si dedica a una breve conversazione telefonica in rumeno, con una voce che ha tutto l'aspetto di essere maschile.
AI VIGILI DI BG NON PIACE FERMARSI SOLO ALL'UTB
Rivestitici (lei davvero alla velocità della luce e rassettato alla meglio il letto, abbandoniamo l'appartamento e i ripercorriamo a ritroso i nostri passi. Anche se insoddisfatto dell'incontro, non mi sembra il caso di venire meno ai miei doveri di gentiluomo, per cui le dico di aspettarmi pure davanti al portone di casa, mentre vado a recuperare la macchina. Durante il tragitto di ritorno, dopo avere scoperto che non ha neppure trovato il tempo di andare a visitare la famosa Città Alta di Bergamo, porto la discussione su argomenti più professionali. Mi conferma che stasera la PL di Bergamo è passata per l'ennesima volta a controllare la situazione lungo la SS 525. Sentita puzza di bruciato, lei e la sua "amica" bionda si sono immediatamente dileguate (il che probabilmente hanno cercato di fare tutte le animatrici dell'UTB, tranne la povera Anna/Elena che è rimasta lì col cerino in mano), per evitare di incamerare l'ennesima multa. Per mero onore di cronaca, si sarebbe trattato del settimo verbale da 100 euro nel giro di sei mesi (anche se non mi è parso che la fanciulla fosse particolarmente preoccupata di dover realmente pagare i precedenti ...). Gli incontri con i CC sembrano invece più soft, perché al massimo si concludono - come le è successo di recente - con una visita in caserma, per (ri)controllare le generalità. Non che io avessi dubbi sulla serietà dell'Arma, ma i CC sono stati davvero dei galantuomini (forse anche più del sottoscritto ...), perché l'hanno persino riaccompagnata allo showroom, ad accertamenti completati Raccolti questi interessanti aneddoti, siamo di nuovo alla sua mattonella. Ci congediamo con la buona notte e, prontamente, volgo il muso della mia vettura lungo la direttrice Lallio - Dalmine - Osio, alla ricerca di qualcuna delle mie predilette, alle cui attente cure affidare il mio fratellino. Mentre transito sotto il ponte senza vedere la "fuckstar" (che sarebbe stato il soggetto più indicato per porre rimedio), penso che l'incontro con Andreea è stato molto simile a quello con la giovane e inesperta Nadia, che vedo comunque continuare ad allietare i colleghi all'altezza del Paninaro. L'unica nota positiva (se così la si può definire) è che, complice il lungo viaggio, per 70 mi sono appartato per 1 ora con la graziosa fanciulla di via dei Promessi Sposi ...