[RECE] Angela "Ferragni" (ALB) - OTR Notturna - Vertemate con Minoprio (CO)
SCHEDA TECNICA
NOME: Angela
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio (CO)
ZONA: 45.714745, 9.078687 (nello slargo davanti a un negozietto di infissi e serramenti)
NAZIONALITA': albanese
ETA': 21 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (smorza) e HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20+20, per una time extension
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20 minuti
DESCRIZIONE FISICA: biondina alta circa 1,65-1,70, fisico ben proporzionato, viso proprio carino, occhi azzurri, seni sodi e di una taglia fra la 2a e la 3a, pelle liscia
ATTITUDINE: BJ svolto persino con troppa foga, smorzacandela discreto ma davvero troppo breve di durata ; taciturna, forse perché è timida, sicuramente perché mastica ancora poco l'italiano
LA MIA RECENSIONE:
Visto che l'arrivo della primavera ha ridato un po' di linfa a questa sezione del forum, il cui encefalogramma era stato piatto per tutto l'inverno, butto anch'io un po' di carne al fuoco.
LA BALLERINA DI VERTEMATE
Già da un po' avevo adocchiato la "biondina che balla", appena dopo il vivaio di Vertemate ma sul lato sinistro. Se n'era parlato brevemente anche nel maxi-thread generale, qualche mese addietro: io l'avevo scambiata per una vecchia presenza di ascendenti rumeni, ma il collega kito aveva precisato che quest'ultima si era invece spostata a Novedrate, lasciando spazio a questa new entry.
Complice il vuoto pneumatico a Lentate (sono praticamente scomparse tutte le moldave e anche Diana dev'essere rientrata a trascorrere la Pasqua con la famiglia), decido che stasera sarà la volta della biondina. L'impresa di invitarla a bordo si rivela però tutt'altro che facile. Sino a una certa ora, c'è un tale traffico lungo la statale che è praticamente impossibile fermarsi con la necessaria discrezione. Verso l'1:30, le condizioni sembrano propizie e allora mi metto in rampa di lancio allo stop della vietta del Gigante: lascio passare le ultime 3-4 macchine in arrivo da Lentate, faccio sfilare anche l'unica che scende da Como e poi parto a razzo verso la biondina. Peccato che le vettura appena passata sia guidata da un collega e si fermi proprio accanto alla ballerina di Vertemate, che sale a bordo e scompare assieme a lui!
Una vasca lunga sino a Lentate e dopo un quarto d'ora sono di nuovo a Vertemate. La biondina è ricomparsa ma, anche questa volta, mi viene soffiata sul filo del rasoio: un macchinone poderoso con targa ticinese esce proprio dal parcheggio del vivaio (dove, per inciso, c'è una morettina che potrebbe avere un davanzale fiorito davvero considerevole), fa il mio stesso giro di boa alla rotonda del Gigante e - maledizione! - accosta a contrattare con la biondina! Li vedo poi partire verso Como e, se il cachet sarà proporzionale alla taglia della macchina, immagino già che scomparirà con lei a Lugano sino a domattina :'(
Ennesima vasca sino a Lentate, per mancanza di alternative sono quasi sul punto di cadere nella rete di Alina Battisti - le cui gambe chilometriche sono sempre una calamita per il mio sguardo - ma qui la fortuna vuole che un collega me la soffi proprio sotto il naso e quindi si immoli alla causa al posto mio Ammiro anche la Oksana della pensilina, che barcolla quasi come se fosse ubriaca su trampoli dall'altezza improbabile, e mi fermo persino a fare benzina a Novedrate, per perdere qualche minuto prezioso.
SAVE THE LAST DANCE FOR ME
Alla fine, dopo una ventina di minuti, sono di nuovo al vivaio e la biondina è magicamente ricomparsa. Zero traffico, zero colleghi-rivali e quindi l'unico rischio è che ora la signorina sia smontante, perché la vedo intenta in una telefonata, magari al suo taxista di fiducia. Il tempo di fare il solito giro di boa e sono finalmente accanto a lei. Vista da vicino, è decisamente più giovane di quanto mi fosse sembrata al transito lungo il vialone ed è anche proprio carina, con i suoi capelli biondi e suoi occhi azzurri. Con l'italiano sembra invece un po' impacciata, comunque riusciamo a intenderci sull'essenziale (solito rate, solita sicurezza dell'imbosco) e quindi la invito a bordo.
Prima ancora di immetterci sullo stradone, so già che si chiama Angela e che è albanese. La riguardo meglio e sto per dirle: "Ma sai che somigli un sacco a Chiara Ferragni?". Prima di aprire bocca, mi ricordo che avevo pensato lo stesso dell'inesperta biondina che aveva fatto brevemente compagnia a Vanessa all'autolavaggio di Arosio, la primavera di un anno fa, e quindi la osservo meglio. Massì, è proprio lei (la biondina di Arosio, non Chiara Ferragni )! E non so se essere contento, perché è proprio graziosa, o se cadere nello sconforto, perché allora era davvero alle prime armi e l'incontro era stato tutt'altro che memorabile.
"Ma tu avevi forse lavorato ad Arosio?", le domando. "Sì, ma poco", risponde la fanciulla, che sembra quasi vergognarsi di quella fase del suo cursus honorum e che, in generale, sembra un po' timida e introversa. Ovviamente non si ricorda di avermi incontrato (ma può starci, considerato che avrà intrattenuto centinaia di clienti, nel frattempo) e l'unica altra informazione che riesco a cavarle è l'età: 21 anni.
Il parcheggio dove avrebbe voluto condurmi (e dove ero stato anche con la Micaela che da un paio d'anni si è trasferita ad Appiano) è occupato e allora mi fa entrare in una sterrata in mezzo ai campi. "Mi raccomando, non farmi impantanare con la macchina! Se poi rimaniamo bloccati, poi ti tocca scendere a spingere! :P", la redarguisco bonariamente. Alla fine, per non rischiare, ci arrestiamo a metà del guado, in una posizione che non è proprio riparatissima dagli sguardi.
Mentre io regolo le formalità burocratiche, lei si leva il giubbotto di pelle, si sfila le high heels rosse e rimane con indosso solo una specie di canotta, una coulotte molto striminzita e i collant trasparenti d'ordinanza. Resto piacevolmente sorpreso nel vedere che si abbassa anche la canotta e il reggiseno, esponendo alle vista due seni di una taglia (fra la 2° e la 3°, a occhio) e una consistenza che non mi sarei proprio aspettato.
LA RECE VERA E PROPRIA
Il tempo di arretrare e reclinare leggermente il sedile e di calarmi le braghe e possono iniziare le danze. La tecnica di Angela è abbastanza inconsueta, perché fa precedere l'intrattenimento vero e proprio da lungo smanacciamento del fratellino, volto a rianimarlo dalla sua sonnolenza. Oltretutto, chiede stranamente di tenere accesa la luce per l'intera durata di questa fase, il che da un lato mi consente di ammirare i suoi lineamenti davvero graziosi, ma dall'altro mi lascia un po' in imbarazzo. In compenso, ne approfitto subito per allungare i miei tentacoli verso i suoi seni, che hanno davvero un'ottima consistenza naturale.
Quando il compare è finalmente pronto, Angela lo incappuccia con un gommino della Durex. L'operazione avviene con qualche piccola difficoltà, perché lei ha anche paura di farmi male con le unghie, che peraltro non si avvicinano neppure lontanamente ad alcuni pericolosi artigli che ho potuto ammirare durante la mia carriera di punteur. Le do una mano anch'io a srotolare il condom sino in fondo e possiamo così dare veramente inizio alle danze.
Angela lavora in torsione ed è davvero un martello pneumatico. Non ha una grande arte, visto che il suo BJ è un semplice su e giù senza grandi variazioni sul tema, ma è svolto a una frequenza davvero impressionante, che probabilmente le permette di far capitolare il punter medio entro un paio di giri di lancette dell'orologio. Nel mio caso serve un po' più tempo, che sfrutto come al solito per accarezzare il corpo della fanciulla di turno. Tutto il fisico - dalle gambe, ai glutei, alla schiena - ha la tonicità e la levigatezza che ci si aspetterebbe da una ventenne e dunque è davvero un piacere srotolare i miei tentacoli avanti e indietro.
SI GIOCA A BOWLING
Dopo un paio di minuti di oscillazioni frenetiche della testa, Angela si risolleva brevemente per rifiatare e riprende a smanacciare il mio compare. Prima ne approfitto per carezzarle un po' il collo e i capelli e questa fase è anche l'occasione per incrociare lungamente i nostri sguardi, in un duetto che si fa quasi subito un po' imbarazzato. Anche da questo piccolo dettaglio, la biondina sembra proprio una ragazza un po' timida e introversa, che chissà come è stata catapultata sui nostri marciapiedi. Esaurita la fase romantica, sposto il palmo della mia mano verso un bersaglio ben più ghiotto, ossia le due discrete bocce che prorompono dalla scollatura. Come scrivevo sopra, sono davvero lisce e molto sode, per cui è proprio piacevole serrare le coppe nel palmo della mia mano e iniziare a titillare uno dei capezzoli, che nel giro di una trentina di secondi acquisisce subito un buon turgore.
E' quasi un peccato che Angela si rituffi sul mio compare, per cercare di dargli il colpo di grazia. Nulla di grave, perché i miei tentacoli si spostano di nuovo verso il suo lato B, che è altrettanto gradevole da massaggiare. Dopo un altro paio di minuti, si interrompe di nuovo e osserva attentamente la punta del condom, per capire se abbia varcato la linea del traguardo. "Sei venuto?", mi domanda la biondina. "Non proprio ... serve ancora un po' di pazienza ", la invito a proseguire nelle operazioni. Angela riprende di nuovo lo smanacciamento e poi mi concede una nuova sessione d'immersione, dopo la quale è però davvero "game over".
MI TOCCA RIPASSARE DAL FIORAIO
La vedo scuotere la testa e riportarsi dal suo lato, incredula di non essere ancora riuscita a farmi capitolare. "Sei stanca?", le domando. La biondina è proprio impacciata con l'italiano, ma indagando un po' riesco a capire che il problema è il tempo: per il numero di rose di cui l'ho omaggiata, non può proprio rimanere più di così. Nella sua testa, siamo via dalla sua mattonella già "da mezz'ora" e quindi avremmo già sforato i tempi. Non è sicuramente trascorso così tanto tempo, ma può starci che l'intrattenimento sia iniziato da almeno una dozzina di minuti.
Per evitare di rimanere a metà del guado, le propongo di ripassare dal fioraio, in modo che abbia un altro bel mazzo di rose da esporre nella sua cameretta. Per un altro ventello, si potrebbe ottenere una time-extension, comprensiva anche dell'accensione del televisore su RAI1. Lei di solito si concede alla pecorina o alla missionaria, ma insistendo un po' la convinco a mostrarmi le sue doti di cavallerizza.
L'affare è fatto, mi fa buttare via il condom che era ancora calzato sul fratellino (fortuna vuole che il sottoscritto abbia, nella tasca laterale della portiera, un fazzolettino di carta in cui avvolgerlo) e lo rimpiazza con un esemplare nuovo. Segue la stessa curiosa trafila di prima, con lungo smanacciamento illuminato dalle luci di cortesia della vettura. Quando ritiene che tutto sia pronto, Angela si abbassa coulotte, collant e perizoma sino alle ginocchia e passa, con agilità inaspettata dalla mia parte. Appoggia saldamente le piante dei piedi sui fianchi del mio sedile e, di pura forza di gambe, si cala sopra il mio pube, infilando lentamente il fratellino nella sua vulva. In realtà il compare del piano di sotto è ora più un "fratellone", perché sento che la penetrazione avviene non senza difficoltà. A dirla tutta, Angela non si era cosparsa di lubrificante e si era solo inumidita un po' il pertugio, peraltro con un gesto curioso: anziché leccarsi le dita o sputarci sopra un po' di saliva, ne aveva infilate tre in bocca, tanto che avevo pensato che stesse semplicemente rimuovendo un chewing gum, per riporlo in un fazzolettino. Le tre dita erano invece finite direttamente nella vulva, per cercare appunto di inumidirla un po'.
LA CAVALLERIZZA DEVE MIGLIORARE
Lo smorzacandela è più che discreto, perché viene svolto con notevoli percussioni verticali, effettuate quasi tutte con la sola forza delle gambe. Io ci metto un po' del mio, impugnandole le chiappette e aiutandola a risollevarsi ogni volta, ma sicuramente la mia spinta è ben poca roba, rispetto alla farina che viene dal suo sacco. Peccato che la galoppata non duri più di un minuto e mezzo, perché il divertimento non è solo del mio compare ma anche dei miei occhi, che non sanno dove posarsi. E' uno spettacolo osservare il suo seno che ballonzola a un paio di spanne dal mio naso, ma è anche bello incrociare il suo sguardo cristallino, un po' timido e imbarazzato.
Mentre si ferma a riprendere fiato, la carezzo un po' e le domando se sia stanca. Pungolata nell'orgoglio, Angela inarca la schiena all'indietro, puntella da qualche parte le braccia (non ho capito bene se ancorandosi al volante o se appoggiando i palmi rovesciati alla parte più anteriore del sedile) e prova a ripartire con la galoppata. Si vede però che non ne ha più, come la Juve nel secondo tempo della partita di martedì con l'Ajax, perché regge più o meno quanto al primo giro in sella e poi alza definitivamente bandiera bianca. Si struscia brevemente pube contro pube, ma poi mi fa capire che è davvero esausta.
ANGELA VS. FEDERICA
Le propongo allora di concludere con un po' di smanacciamento, proposta che la biondina accetta, riportandosi di nuovo sul sedile del passeggero. Curiosamente, questa fase conclusiva viene di nuovo svolta con la luce accesa e, ogni volta che vedo il suo sguardo allungarsi fuori dal finestrino, per scrutare il parcheggio asfaltato in lontananza, vengo colto da un mezzo infarto, timoroso che possa essere appena atterrata un'astronave aliena. "Stai tranquillo! Non arriva nessuno, sono solo le mie colleghe!", cerca di tranquillizarmi Angela, ma è quantomeno curioso che continui a osservare i movimenti in lontananza. Dato che le calze sono ora abbassate, posso carezzare la pelle nuda delle sue gambe e il piacere è doppio, perché al tono muscolare sodo si somma la stessa levigatezza che avevo percepito sulla schiena, quasi di porcellana.
La biondina prova anche a carezzarmi un po' i gioielli di famiglia, senza che però l'operazione sortisca l'effetto desiderato. Almeno una volta, deve anche ricalzare il condom, che l'energico smanacciamento aveva fatto sfilare quasi completamente dall'asta. Le propongo allora di lasciar concludere le operazioni alla mano più esperta di Federica: così, mentre la destra si gode per l'ultima volta i suoi seni, la sinistra dà il colpo di grazia al compare del piano di sotto, un attimo prima che suoni la sirena ... magari anche un attimo dopo, perché Angela mi fa capire che abbiamo di nuovo sforato i tempi.
Solite operazioni di pulizia, che avvengono con le classiche salviette umidificate e che prevedono anche la raccolta completa dei rifiuti da parte sua. Cerco di carpirle qualche informazione in più, ma Angela sembra davvero ancora impacciata con l'italiano e/o riservata e introversa. A suo dire, sarebbe qui da poco meno di sei mesi, mentre sono appunto certo di averla incontrata ad Arosio già la scorsa primavera, come avevo brevemente riferito nel thread generale, senza però infierire con un racconto che allora sarebbe stato impietoso. Stavolta è andata un po' meglio, ma per i miei standard siamo alla sufficienza striminzita. Speriamo di poterle dare un bell'8 pieno fra un anno
IL TERZO INCOMODO?
Usciti in qualche modo dalla nostra avventura in mezzo ai campi, una vettura riparte da uno stallo del parcheggio quasi simultaneamente. La coincidenza mi sembra un po' sospetta e quindi le domando: "Era un tuo cliente che ti stava aspettando?". "No, forse era lì con una mia collega", cerca di tranquillizarmi Angela, ma il dubbio mi rimane, soprattutto perché mi aveva fatto tenere stranamente le luci accese durante le due fasi prolungate di smanacciamento. Magari era solo un voyeur (che però dovrebbe pagarle qualcosa per assistere alle operazioni), magari è qualcuno che è in combutta con lei per scattare foto o riprendere filmati compromettenti, magari è semplicemente il suo "boyfriend" o il suo taxista che la stava aspettando per riportarla a casa, magari sono solo mie paturnie mentali ... alla peggio, mi toccherà andare a presentare denuncia ai CC.
Con questo dubbio, la riconsegno alla sua mattonella e mi rimetto in marcia verso Lentate. Mentre mi allontano, cerco di capire se la vettura che è uscita dietro di noi accosti proprio lì da lei, ma non mi pare. Poi la distanza si fa davvero troppo siderale e non riesco più a vedere cosa accada alle mie spalle, per cui rientro in branda col dubbio che sia accaduto qualcosa di poco piacevole, mentre Angela era intenta a intrattenermi.
That's all, folks
SCHEDA TECNICA
NOME: Angela
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio (CO)
ZONA: 45.714745, 9.078687 (nello slargo davanti a un negozietto di infissi e serramenti)
NAZIONALITA': albanese
ETA': 21 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (smorza) e HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20+20, per una time extension
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20 minuti
DESCRIZIONE FISICA: biondina alta circa 1,65-1,70, fisico ben proporzionato, viso proprio carino, occhi azzurri, seni sodi e di una taglia fra la 2a e la 3a, pelle liscia
ATTITUDINE: BJ svolto persino con troppa foga, smorzacandela discreto ma davvero troppo breve di durata ; taciturna, forse perché è timida, sicuramente perché mastica ancora poco l'italiano
LA MIA RECENSIONE:
Visto che l'arrivo della primavera ha ridato un po' di linfa a questa sezione del forum, il cui encefalogramma era stato piatto per tutto l'inverno, butto anch'io un po' di carne al fuoco.
LA BALLERINA DI VERTEMATE
Già da un po' avevo adocchiato la "biondina che balla", appena dopo il vivaio di Vertemate ma sul lato sinistro. Se n'era parlato brevemente anche nel maxi-thread generale, qualche mese addietro: io l'avevo scambiata per una vecchia presenza di ascendenti rumeni, ma il collega kito aveva precisato che quest'ultima si era invece spostata a Novedrate, lasciando spazio a questa new entry.
Complice il vuoto pneumatico a Lentate (sono praticamente scomparse tutte le moldave e anche Diana dev'essere rientrata a trascorrere la Pasqua con la famiglia), decido che stasera sarà la volta della biondina. L'impresa di invitarla a bordo si rivela però tutt'altro che facile. Sino a una certa ora, c'è un tale traffico lungo la statale che è praticamente impossibile fermarsi con la necessaria discrezione. Verso l'1:30, le condizioni sembrano propizie e allora mi metto in rampa di lancio allo stop della vietta del Gigante: lascio passare le ultime 3-4 macchine in arrivo da Lentate, faccio sfilare anche l'unica che scende da Como e poi parto a razzo verso la biondina. Peccato che le vettura appena passata sia guidata da un collega e si fermi proprio accanto alla ballerina di Vertemate, che sale a bordo e scompare assieme a lui!
Una vasca lunga sino a Lentate e dopo un quarto d'ora sono di nuovo a Vertemate. La biondina è ricomparsa ma, anche questa volta, mi viene soffiata sul filo del rasoio: un macchinone poderoso con targa ticinese esce proprio dal parcheggio del vivaio (dove, per inciso, c'è una morettina che potrebbe avere un davanzale fiorito davvero considerevole), fa il mio stesso giro di boa alla rotonda del Gigante e - maledizione! - accosta a contrattare con la biondina! Li vedo poi partire verso Como e, se il cachet sarà proporzionale alla taglia della macchina, immagino già che scomparirà con lei a Lugano sino a domattina :'(
Ennesima vasca sino a Lentate, per mancanza di alternative sono quasi sul punto di cadere nella rete di Alina Battisti - le cui gambe chilometriche sono sempre una calamita per il mio sguardo - ma qui la fortuna vuole che un collega me la soffi proprio sotto il naso e quindi si immoli alla causa al posto mio Ammiro anche la Oksana della pensilina, che barcolla quasi come se fosse ubriaca su trampoli dall'altezza improbabile, e mi fermo persino a fare benzina a Novedrate, per perdere qualche minuto prezioso.
SAVE THE LAST DANCE FOR ME
Alla fine, dopo una ventina di minuti, sono di nuovo al vivaio e la biondina è magicamente ricomparsa. Zero traffico, zero colleghi-rivali e quindi l'unico rischio è che ora la signorina sia smontante, perché la vedo intenta in una telefonata, magari al suo taxista di fiducia. Il tempo di fare il solito giro di boa e sono finalmente accanto a lei. Vista da vicino, è decisamente più giovane di quanto mi fosse sembrata al transito lungo il vialone ed è anche proprio carina, con i suoi capelli biondi e suoi occhi azzurri. Con l'italiano sembra invece un po' impacciata, comunque riusciamo a intenderci sull'essenziale (solito rate, solita sicurezza dell'imbosco) e quindi la invito a bordo.
Prima ancora di immetterci sullo stradone, so già che si chiama Angela e che è albanese. La riguardo meglio e sto per dirle: "Ma sai che somigli un sacco a Chiara Ferragni?". Prima di aprire bocca, mi ricordo che avevo pensato lo stesso dell'inesperta biondina che aveva fatto brevemente compagnia a Vanessa all'autolavaggio di Arosio, la primavera di un anno fa, e quindi la osservo meglio. Massì, è proprio lei (la biondina di Arosio, non Chiara Ferragni )! E non so se essere contento, perché è proprio graziosa, o se cadere nello sconforto, perché allora era davvero alle prime armi e l'incontro era stato tutt'altro che memorabile.
Mi sono fermato, purtroppo non solo a parlare, con la nuova ragazza bionda che staziona all'uscita dell'autolavaggio di Vanessa (ho dovuto ovviamente aspettare che quest'ultima si dileguasse con un cliente, per non rischiare i gioielli di famiglia ).
La signorina, tale Angela 20enne da Tirana, è davvero carinissima di lineamenti e, quando mi guardava imbambolata e sorridente (perchè è qui da 1 sola settimana e parla tre parole d'italiano in croce), mi sembrava di avere davanti agli occhi la Chiara Ferragni delle Otr. Io peró non sono tatuato come Fedez
Purtroppo tanto bella quanto inesperta, per cui non me la sento di bocciarla con una rece ufficiale. Speriamo che chi obbliga la poveretta a stare lì sino alle 5 del mattino (la biondina era infreddolita e sfinita, tanto che sbadigliava in continuazione) le paghi un biglietto per rientrare a Tirana quanto prima ...
"Ma tu avevi forse lavorato ad Arosio?", le domando. "Sì, ma poco", risponde la fanciulla, che sembra quasi vergognarsi di quella fase del suo cursus honorum e che, in generale, sembra un po' timida e introversa. Ovviamente non si ricorda di avermi incontrato (ma può starci, considerato che avrà intrattenuto centinaia di clienti, nel frattempo) e l'unica altra informazione che riesco a cavarle è l'età: 21 anni.
Il parcheggio dove avrebbe voluto condurmi (e dove ero stato anche con la Micaela che da un paio d'anni si è trasferita ad Appiano) è occupato e allora mi fa entrare in una sterrata in mezzo ai campi. "Mi raccomando, non farmi impantanare con la macchina! Se poi rimaniamo bloccati, poi ti tocca scendere a spingere! :P", la redarguisco bonariamente. Alla fine, per non rischiare, ci arrestiamo a metà del guado, in una posizione che non è proprio riparatissima dagli sguardi.
Mentre io regolo le formalità burocratiche, lei si leva il giubbotto di pelle, si sfila le high heels rosse e rimane con indosso solo una specie di canotta, una coulotte molto striminzita e i collant trasparenti d'ordinanza. Resto piacevolmente sorpreso nel vedere che si abbassa anche la canotta e il reggiseno, esponendo alle vista due seni di una taglia (fra la 2° e la 3°, a occhio) e una consistenza che non mi sarei proprio aspettato.
LA RECE VERA E PROPRIA
Il tempo di arretrare e reclinare leggermente il sedile e di calarmi le braghe e possono iniziare le danze. La tecnica di Angela è abbastanza inconsueta, perché fa precedere l'intrattenimento vero e proprio da lungo smanacciamento del fratellino, volto a rianimarlo dalla sua sonnolenza. Oltretutto, chiede stranamente di tenere accesa la luce per l'intera durata di questa fase, il che da un lato mi consente di ammirare i suoi lineamenti davvero graziosi, ma dall'altro mi lascia un po' in imbarazzo. In compenso, ne approfitto subito per allungare i miei tentacoli verso i suoi seni, che hanno davvero un'ottima consistenza naturale.
Quando il compare è finalmente pronto, Angela lo incappuccia con un gommino della Durex. L'operazione avviene con qualche piccola difficoltà, perché lei ha anche paura di farmi male con le unghie, che peraltro non si avvicinano neppure lontanamente ad alcuni pericolosi artigli che ho potuto ammirare durante la mia carriera di punteur. Le do una mano anch'io a srotolare il condom sino in fondo e possiamo così dare veramente inizio alle danze.
Angela lavora in torsione ed è davvero un martello pneumatico. Non ha una grande arte, visto che il suo BJ è un semplice su e giù senza grandi variazioni sul tema, ma è svolto a una frequenza davvero impressionante, che probabilmente le permette di far capitolare il punter medio entro un paio di giri di lancette dell'orologio. Nel mio caso serve un po' più tempo, che sfrutto come al solito per accarezzare il corpo della fanciulla di turno. Tutto il fisico - dalle gambe, ai glutei, alla schiena - ha la tonicità e la levigatezza che ci si aspetterebbe da una ventenne e dunque è davvero un piacere srotolare i miei tentacoli avanti e indietro.
SI GIOCA A BOWLING
Dopo un paio di minuti di oscillazioni frenetiche della testa, Angela si risolleva brevemente per rifiatare e riprende a smanacciare il mio compare. Prima ne approfitto per carezzarle un po' il collo e i capelli e questa fase è anche l'occasione per incrociare lungamente i nostri sguardi, in un duetto che si fa quasi subito un po' imbarazzato. Anche da questo piccolo dettaglio, la biondina sembra proprio una ragazza un po' timida e introversa, che chissà come è stata catapultata sui nostri marciapiedi. Esaurita la fase romantica, sposto il palmo della mia mano verso un bersaglio ben più ghiotto, ossia le due discrete bocce che prorompono dalla scollatura. Come scrivevo sopra, sono davvero lisce e molto sode, per cui è proprio piacevole serrare le coppe nel palmo della mia mano e iniziare a titillare uno dei capezzoli, che nel giro di una trentina di secondi acquisisce subito un buon turgore.
E' quasi un peccato che Angela si rituffi sul mio compare, per cercare di dargli il colpo di grazia. Nulla di grave, perché i miei tentacoli si spostano di nuovo verso il suo lato B, che è altrettanto gradevole da massaggiare. Dopo un altro paio di minuti, si interrompe di nuovo e osserva attentamente la punta del condom, per capire se abbia varcato la linea del traguardo. "Sei venuto?", mi domanda la biondina. "Non proprio ... serve ancora un po' di pazienza ", la invito a proseguire nelle operazioni. Angela riprende di nuovo lo smanacciamento e poi mi concede una nuova sessione d'immersione, dopo la quale è però davvero "game over".
MI TOCCA RIPASSARE DAL FIORAIO
La vedo scuotere la testa e riportarsi dal suo lato, incredula di non essere ancora riuscita a farmi capitolare. "Sei stanca?", le domando. La biondina è proprio impacciata con l'italiano, ma indagando un po' riesco a capire che il problema è il tempo: per il numero di rose di cui l'ho omaggiata, non può proprio rimanere più di così. Nella sua testa, siamo via dalla sua mattonella già "da mezz'ora" e quindi avremmo già sforato i tempi. Non è sicuramente trascorso così tanto tempo, ma può starci che l'intrattenimento sia iniziato da almeno una dozzina di minuti.
Per evitare di rimanere a metà del guado, le propongo di ripassare dal fioraio, in modo che abbia un altro bel mazzo di rose da esporre nella sua cameretta. Per un altro ventello, si potrebbe ottenere una time-extension, comprensiva anche dell'accensione del televisore su RAI1. Lei di solito si concede alla pecorina o alla missionaria, ma insistendo un po' la convinco a mostrarmi le sue doti di cavallerizza.
L'affare è fatto, mi fa buttare via il condom che era ancora calzato sul fratellino (fortuna vuole che il sottoscritto abbia, nella tasca laterale della portiera, un fazzolettino di carta in cui avvolgerlo) e lo rimpiazza con un esemplare nuovo. Segue la stessa curiosa trafila di prima, con lungo smanacciamento illuminato dalle luci di cortesia della vettura. Quando ritiene che tutto sia pronto, Angela si abbassa coulotte, collant e perizoma sino alle ginocchia e passa, con agilità inaspettata dalla mia parte. Appoggia saldamente le piante dei piedi sui fianchi del mio sedile e, di pura forza di gambe, si cala sopra il mio pube, infilando lentamente il fratellino nella sua vulva. In realtà il compare del piano di sotto è ora più un "fratellone", perché sento che la penetrazione avviene non senza difficoltà. A dirla tutta, Angela non si era cosparsa di lubrificante e si era solo inumidita un po' il pertugio, peraltro con un gesto curioso: anziché leccarsi le dita o sputarci sopra un po' di saliva, ne aveva infilate tre in bocca, tanto che avevo pensato che stesse semplicemente rimuovendo un chewing gum, per riporlo in un fazzolettino. Le tre dita erano invece finite direttamente nella vulva, per cercare appunto di inumidirla un po'.
LA CAVALLERIZZA DEVE MIGLIORARE
Lo smorzacandela è più che discreto, perché viene svolto con notevoli percussioni verticali, effettuate quasi tutte con la sola forza delle gambe. Io ci metto un po' del mio, impugnandole le chiappette e aiutandola a risollevarsi ogni volta, ma sicuramente la mia spinta è ben poca roba, rispetto alla farina che viene dal suo sacco. Peccato che la galoppata non duri più di un minuto e mezzo, perché il divertimento non è solo del mio compare ma anche dei miei occhi, che non sanno dove posarsi. E' uno spettacolo osservare il suo seno che ballonzola a un paio di spanne dal mio naso, ma è anche bello incrociare il suo sguardo cristallino, un po' timido e imbarazzato.
Mentre si ferma a riprendere fiato, la carezzo un po' e le domando se sia stanca. Pungolata nell'orgoglio, Angela inarca la schiena all'indietro, puntella da qualche parte le braccia (non ho capito bene se ancorandosi al volante o se appoggiando i palmi rovesciati alla parte più anteriore del sedile) e prova a ripartire con la galoppata. Si vede però che non ne ha più, come la Juve nel secondo tempo della partita di martedì con l'Ajax, perché regge più o meno quanto al primo giro in sella e poi alza definitivamente bandiera bianca. Si struscia brevemente pube contro pube, ma poi mi fa capire che è davvero esausta.
ANGELA VS. FEDERICA
Le propongo allora di concludere con un po' di smanacciamento, proposta che la biondina accetta, riportandosi di nuovo sul sedile del passeggero. Curiosamente, questa fase conclusiva viene di nuovo svolta con la luce accesa e, ogni volta che vedo il suo sguardo allungarsi fuori dal finestrino, per scrutare il parcheggio asfaltato in lontananza, vengo colto da un mezzo infarto, timoroso che possa essere appena atterrata un'astronave aliena. "Stai tranquillo! Non arriva nessuno, sono solo le mie colleghe!", cerca di tranquillizarmi Angela, ma è quantomeno curioso che continui a osservare i movimenti in lontananza. Dato che le calze sono ora abbassate, posso carezzare la pelle nuda delle sue gambe e il piacere è doppio, perché al tono muscolare sodo si somma la stessa levigatezza che avevo percepito sulla schiena, quasi di porcellana.
La biondina prova anche a carezzarmi un po' i gioielli di famiglia, senza che però l'operazione sortisca l'effetto desiderato. Almeno una volta, deve anche ricalzare il condom, che l'energico smanacciamento aveva fatto sfilare quasi completamente dall'asta. Le propongo allora di lasciar concludere le operazioni alla mano più esperta di Federica: così, mentre la destra si gode per l'ultima volta i suoi seni, la sinistra dà il colpo di grazia al compare del piano di sotto, un attimo prima che suoni la sirena ... magari anche un attimo dopo, perché Angela mi fa capire che abbiamo di nuovo sforato i tempi.
Solite operazioni di pulizia, che avvengono con le classiche salviette umidificate e che prevedono anche la raccolta completa dei rifiuti da parte sua. Cerco di carpirle qualche informazione in più, ma Angela sembra davvero ancora impacciata con l'italiano e/o riservata e introversa. A suo dire, sarebbe qui da poco meno di sei mesi, mentre sono appunto certo di averla incontrata ad Arosio già la scorsa primavera, come avevo brevemente riferito nel thread generale, senza però infierire con un racconto che allora sarebbe stato impietoso. Stavolta è andata un po' meglio, ma per i miei standard siamo alla sufficienza striminzita. Speriamo di poterle dare un bell'8 pieno fra un anno
IL TERZO INCOMODO?
Usciti in qualche modo dalla nostra avventura in mezzo ai campi, una vettura riparte da uno stallo del parcheggio quasi simultaneamente. La coincidenza mi sembra un po' sospetta e quindi le domando: "Era un tuo cliente che ti stava aspettando?". "No, forse era lì con una mia collega", cerca di tranquillizarmi Angela, ma il dubbio mi rimane, soprattutto perché mi aveva fatto tenere stranamente le luci accese durante le due fasi prolungate di smanacciamento. Magari era solo un voyeur (che però dovrebbe pagarle qualcosa per assistere alle operazioni), magari è qualcuno che è in combutta con lei per scattare foto o riprendere filmati compromettenti, magari è semplicemente il suo "boyfriend" o il suo taxista che la stava aspettando per riportarla a casa, magari sono solo mie paturnie mentali ... alla peggio, mi toccherà andare a presentare denuncia ai CC.
Con questo dubbio, la riconsegno alla sua mattonella e mi rimetto in marcia verso Lentate. Mentre mi allontano, cerco di capire se la vettura che è uscita dietro di noi accosti proprio lì da lei, ma non mi pare. Poi la distanza si fa davvero troppo siderale e non riesco più a vedere cosa accada alle mie spalle, per cui rientro in branda col dubbio che sia accaduto qualcosa di poco piacevole, mentre Angela era intenta a intrattenermi.
That's all, folks