[RECE] Angelica / Anxhela (ALB) - OTR notturna - Cermenate (CO)

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Anxhèla o Angelica
Nazionalità: sedicente valonese
Età apparente: 20 stimati
Descrizione fisica: ragazza alta 1,60-1,65, fisico normale e stagno à la Bixio, capelli castani ricci raccolti in un codino, visetto paffuto e carino, occhi chiari, seni sodi di una 2a taglia
Attitudine: tecnica assolutamente nulla, ma candore fanciullesco ; parla meno di 10 parole di italiano, conversazione impossibile
Reperibilità: media

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: HJ e petting
Durata dell'incontro: una ventina di minuti scarsi al retrobottega

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: pensilina di Cermenate bassa, direzione Lentate

LA MIA RECENSIONE

Dopo una giornata abbastanza calda e afosa, al calare delle tenebre il cielo si rannuvola e Giove Pluvio ci regala l'ennesima pioggerella del mese di maggio. La temperatura però non precipita e le divise di quasi tutte le nostre amichette resteranno mediamente leggere, con l'aggiunta del solo ombrello a completare il corredo.

Maria Cenerentola sarebbe pure in coulotte davanti alla sua Smartina, ma prima devo andare su al Gigante a fare il pieno, perchè sono quasi a secco. Mentre rientro a Lentate, la macchina davanti a me mette la freccia a destra, per accostare alla pensilina che sino a qualche settimana fa è stata della Pivot. Non ci vuole Einstein, per capire che ci sia la giovane Anxhela a bordo, e allora metto anche io la freccia e mi infilo nella vietta, per temporeggiare trenta secondi.

Faccio inversione, mi fermo allo stop e osservo la tenuta della fanciulla: il rialzo delle temperature ha fatto sparire i fuseaux e, nonostante la pioggerella fastidiosa, la ricciolina è a gambe nude, in minigonna e tronchetti.

QUANDO L'ALBANESE INCONTRA I MACCHERONI

Attendo che il vialone sia sgombro in entrambe le direzioni, percorro la breve corsia di accelerazione e sono accanto alla pensilina. La brunetta deve riconoscermi dalla lunga intervista di qualche sera fa, perchè mi fa un bel sorriso, ma ciò non significa che ci sia solo da aprirle la portiera: mi spara di nuovo trenta, probabilmente l'unica parola che conosce in italiano, è quindi ci sarà da intavolare una complessa trattativa commerciale.

Stavolta, però sono venuto preparato: dopo che "pompino", "blow job" e "no sex" le erano stati comprensibili come un testo in assiro-babilonese, ho fatto un rapido ripasso di albanese dalla mia prof personale e sfodero subito il "njezet" (venti) di rito.

"No venti! Trenta!", sembra irremovibile Angelica, indicando anche un bel tre con le dita. "No piqi (farfallina)... solo goja (bocca) ... buze (labbra) ...", cerco di farmi intendere in albanese maccheronico. La brunetta si mette a ridere, ma finalmente iniziamo a comprenderci, perchè apre la bocca e ci muove dentro e fuori il dito indice, per mimare un BJ.

Io le faccio il segno dell'Ok col pollice e le ribadisco che il budget a mia disposizione non va oltre il "njezet". Angelica sbuffa, tituba ancora un paio di secondi, ma alla fine fa cenno di sì con la testa e apre la portiera, per accomodarsi a bordo.

Roteando il dito, mi fa capire che dobbiamo fare inversione, per tornare indietro verso Cermenate. Studio un attimo il vialone, ma non è abbastanza largo per girare la macchina in una sola manovra, un po' di vetture continuano ad arrivare da entrambe le direzioni e allora le faccio cenno che andremo a girare alla Mattanza. Facile che Angelica non sia del tutto d'accordo, ma non sa come dirmelo e quindi perdiamo un giro di lancette per andare e tornare dalla rotonda.

LO ZECCHINO D'ORO

Immaginando che la conversazione sarebbe stata a zero, avevo già agganciato il telefono al Bluetooth e avviato Youtube, così da farle scegliere la colonna sonora ed evitare che si annoiasse durante il viaggio. Quando le avvicino il telefono, Angelica capisce al volo, fa un sorrisone e inizia a scorrere le canzoni.

La discografia completa di Florian Tufallari, con cui non ricordo più quale fanciulla si era fatta un live su TT, viene saltata a piè pari e la prima scelta è ovviamente il Don Xhoni di cui sono segretamente innamorate tutte le Otr albanesi. Stavolta in un duetto con Dhurata Dora, che mi era già toccato sentire in loop più o meno una quindicina di volte, durante il mio incontro natalizio con la Luna di Torino.

Angelica ha proprio un visetto paffutello e grazioso da ragazza che ha appena finito il liceo dalle Orsoline, impreziosito da due begli occhi chiari. I capelli sono ricci, sono raccolti in un codino e tenuti in ordine con un po' di mollette: la più vistosa, a forma di farfalla e tutta brillantinata, le sta appena dietro la tempia.

La fanciulla è pure intonata, mentre canticchia con la sua vocina dolce i ritornelli delle varie canzoni che fa scorrere una dopo l'altra, ascoltandone sì e no un minuto cadauna. Sembra invece meno ferrata con la toponomastica di Cermenate: si passa oltre il retrobottega delle portuali, poi Angelica mi fa rallentare a ogni traversa, osserva incerta e mi fa proseguire ancora diritto. Quando siamo quasi a Bregnano, è chiaro che si sia persa e allora mi infilo nell'ultimo retrobottega utile di Cermenate, dove ero già stato almeno una volta con Lory e un paio con la Greenpass.

Angelica vorrebbe farmi parcheggiare in uno stallo in vista e abbastanza illuminato, io invece mi caccio nell'angolino più buio e lì spengo il motore.

LA RECE VERA E PROPRIA

Che non sarebbe stato un incontro memorabile, dal punto di vista erotico, lo avevo già immaginato dopo la difficoltosa intervista di settimana scorsa. Ma, quando la brunetta mi consegna il blister del condom ancora sigillato, capisco che la sua esperienza sia prossima allo zero assoluto e che le cose potrebbero andare anche peggio del previsto.

Apro la bustina del condom, quantomeno non il famigerato gommone rosso ma un Pamitex trasparente, e mi auto-incappuccio il compare ancora addormentato, ungendomi pure le mani di lubrificante. Per fortuna, Angelica aveva già appoggiato il pacco delle salviette dietro alla leva del cambio, me ne faccio allungare una e rimuovo alla bell'e meglio le tracce di olio.

Ciò fatto, la brunetta inizia a smanacciare il compare con la delicatezza della Fata Turchina, mentre sarebbe servito almeno il vigore di Mastro Geppetto, per svegliarlo. Nel mentre, un po' mi osserva col suo sguardo innocente e dolcissimo, un po' tiene d'occhio il mio cellulare per essere pronta a passare alla canzone successiva, un po' risponde con altrettanti cuoricini a quelli che le manda il boy per assicurarsi che sia ancora viva ... e quando il ritornello la ispira, me lo canticchia con la sua vicina soave. Le uniche due parole che capisco sono "Mire mengjes" (buongiorno), il titolo di una canzone, e "dielli" (sole), che invece esce melodioso dalla boccuccia di Angelica.

Dopo 4-5 minuti di delicate carezze al mio compare, le faccio capire che passeremo il testimone a Mastro Geppetto e, sempre usando la lingua dei gesti, le chiedo se possa togliersi la giacchetta di pelle che indossava. Anxhela esaudisce il mio desiderio e allora si riparte con Federica che si dedica alla rianimazione del compare e Tentacolo che si insinua sotto al suo top sportivo e le massaggia i seni, non grandissimi ma belli turgidi. Come prima, la brunetta mi osserva sorridendo e ogni tanto si mette a cantare.

Ora compare Oscarino sarebbe anche pronto per il BJ, ma mi sento in terribile imbarazzo a farle segno di chinarsi sul mio basso ventre e di dare inizio all'intrattenimento orale: i suoi sguardi innocenti, i suoi sorrisi genuini, il suo cantare spensierata, la sua incapacità di proferire una sola parola in italiano mi hanno trasmesso una sensazione di candore indicibile, che probabilmente avevo percepito solo quando caricai una imbranatissima Angela Ferragni, alla sua prima sera di servizio alla rotonda di Bora ad Arosio

Anche se è su un marciapiede da qualche giorno, si vede lontano un miglio che Anxhela non è ancora una Otr, ma solo un ragazzetta spaesata, a mille miglia da casa sua, che sarebbe quasi da rimettere sul primo volo per Tirana. Oltretutto, il BJ sarebbe al 99% delicatissimo e di pessima fattura, visti tutti gli altri indizi di completa inesperienza raccolti sinora.

LA MASSAGGIATRICE SPORTIVA

Le faccio allora segno che possiamo pure soprassedere al BJ e di carezzarmi piuttosto le gambe e la zona pelvica, mentre proseguiranno le operazioni federiciane. Qui sarebbe servito il tocco sensuale e delicato del palmo o del dorso della mano, magari alternando anche il solleticamento con le unghie, e invece Anxhela mi friziona energicamente la coscia, come se mi fossi procurato una contrattura e ci fosse il Voltaren da fare assorbire ;)

Se non altro, la fanciulla non mette davvero nessuna fretta e l'autoradio fa in tempo a spegnersi, mentre io sono intento a fare la mammografia ad Anxhela e lei fa praticantato come massaggiatrice sportiva. Il metronomo della situazione è il boy, che però lo fa con discrezione: più o meno ogni due minuti, le manda un cuoricino via WA, al quale la fanciulla risponde a stretto giro, con un'identica testimonianza di profondo amore. Scenetta simile a quella del primo incontro con una d.ssa Negrini appena arrivata, che però prestò ben più attenzione al cronometro.

A un certo punto, in prossimità del parcheggio si materializza un macchinone tedesco. Inizialmente, penso che sia un cumenda o qualche nostro collega svizzero che deve svuotare la vescica, ma quando vedo che resta in piedi accanto alla macchina, non ci vuole molto a immaginare che si tratti proprio del mittente dei cuoricini. Quando poi si dileguerà esattamente alla nostra ripartenza, il dubbio diventerà una quasi certezza.

Passano ancora un po' di minuti, che non sto a descrivere minuziosamente, perchè identici ai precedenti, e finalmente capitolo: l'azione di Federica ha liberato compare Oscarino del suo carico nel condom; la mia coscia destra è più o meno di colore viola, da quanto è stata massaggiata energicamente da Anxhela; lei non deve più sentirsi la mammella, dopo una dozzina di minuti di approfondito esame ecografico.

IL RITORNO ALLA BASE

La confezione dei fazzoletti era già sul tunnel centrale e quindi la brunetta impiega davvero poco ad allungarmene un altro paio, per procedere alla pulizie di rito e alla composizione della pallottola dell'amore, il cui smaltimento mi verrà affidato. Mentre mi risistemo, lei fa una breve telefonata sottovoce al boy e poi mi fa capire a gesti che siamo stati via davvero troppo e che dobbiamo assolutamente rientrare. In effetti, il cronometraggio Tissot rileverà un'assenza dalla mattonella prossima ai 29 minuti: anche al netto del lungo viaggio di andata e ritorno, è facile che siamo stati fermi al retrobottega per poco meno di 20 minuti.

Durante il tragitto di ritorno, più breve di quello dell'andata, riprende il karaoke a bordo della mia vettura, con Anxhela che fa in tempo ad ascoltare e canticchiare un altro paio di brani, prima che raggiungiamo di nuovo la pensilina.

Con l'aiuto di GT, cerco almeno di raccogliere le informazioni per la scheda tecnica, ma l'impresa si rivela titanica: la traduzione deve essere pessima, perchè alla semplice domanda "quanti anni hai?", Anxhela risponde "sì" e quindi alzo bandiera bianca. Elencandole un po' di città albanesi, ottengo solo la conferma che verrebbe da Vlore, Valona.

Siamo finalmente alla pensilina e quindi non resta che congedarsi. Angelica non sa dire solo "trenta" in italiano, ma riesce addirittura ad augurarmi "buona notte" nella nostra lingua. Per tutta risposta, sfodero un "naten e mire" in schipetaro, ma la mia pronuncia deve essere agghiacciante, perchè la brunetta si mette a ridere di gusto e mi corregge, dicendo qualcosa tipo "nat'n e mir". Io ripeto come un pappagallo, lei mi fa il segno dell'Ok col pollice all'insù e richiude definitivamente la portiera dietro di sè. Si è fatto decisamente troppo tardi e quindi posso solo ripartire a razzo verso la branda, senza badare troppo ad alcuna delle tentazioni che troverò sino al cancello di Arosio.
 
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