DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Anna
Nazionalità: sedicente durazzina
Età apparente: 26 dichiarati
Descrizione fisica: ragazzona alta ca. 1.65, corporatura piena, lungo crine castano liscio, volto piccolo e dai lineamenti discreti, occhietti castani, seni immensi, fuori da qualunque scala di misurazione
Attitudine: con due seni così, non è importante 😄; parla un italiano più che buono ed è abbastanza ciarliera
Reperibilità: facile, appena arrivata
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 13-14 minuti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo
Coordinate: all'IP assieme alla skinny occhialuta Caterina, oppure all'autovelox poco prima
LA MIA RECENSIONE
Non è di sicuro Klea Poppea e probabilmente neppure Klea IP, ma se fosse lei, si potrà spostare nel thread già esistente
Di passaggio dal lungomare di Lomazzo, vedo Caterina e la sua nuova allieva ben distanziate, una all'ingresso e l'altra all'uscita del distributore, e allora mi affianco alla prima, per chiedere lumi su Nikita. Sapevo già dalla diretta interessata che era rientrata al paesello, ma non ero riuscito a capire le ragioni di un rientro alla base così repentino, dopo avere reindossato la divisa dell'Ip per un mesetto scarso.
"Non le piaceva questo lavoro!", è la sentenza di Caterina, per cui è probabile che si tratti di una dipartita definitiva, ma nel mondo dell'Otr non c'è motto più azzeccato del "mai dire mai!".
"Dai, perchè non vieni con me?", cerca di ingolosirmi l'intellettuale di Lomazzo, da dietro ai suoi occhialetti. "Sai che non potrei mai tradire Nikita con la sua migliore amica!", cerco di svicolare. "Allora tradiscila con la ragazza nuova ... non erano amiche e ha le tette grosse! 😂", ha la battuta pronta Caterina.
Percorro la quindicina di metri verso l'uscita e intanto imposto l'albanese su GT, per evitare di doverci intendere a gesti. La nuova arrivata è anche più formosa di Nikita, senz'altro non carina come chi l'aveva preceduta, ma non v'è dubbio che celi un décolleté di dimensioni monstre, sotto la maglia. Stasera è in minigonna, sembra parlare un italiano più che buono, si accontenta del ventello d'ordinanza senza tentare voli pindarici e allora la invito a bordo, anche se non è molto il mio genere.
Appena seduta accanto a me, la ragazza si dimostra subito molto spigliata e si presenta come Anna, albanese di Durazzo, a 20 minuti di macchina da Tirana. Come si intuiva dall'italiano già fluente, non è atterrata a Malpensa il pomeriggio stesso (Silvanina docet) e deve avere già esercitato il mestiere altrove, ma glissa sull'esatta località.
Stranamente, non si raggiunge il solito trombodromo di Lomazzo ma un altro retrobottega, forse per evitare di passare dalla Rotonda sul Mare, dove spesso c'è alla console Azzurra Bianchi, col suo kit di faretti psichedelici. "Parcheggia dove vuoi", mi lascia carta bianca Anna, e allora mi infilo fra due vetture, in modo da essere più schermato. La scelta si rivelerà provvidenziale, perchè sarebbero passate meno macchine se ci fossimo fermati all'autogrill di Como Brogeda, nell'ora in cui transitano tutti i frontalieri!
Resta un'ultima informazione, per completare la scheda tecnica: l'età. Anna mi mette in imbarazzo, perchè chiede a me di indovinarla. Io gliene darei 25, ma guai a sbagliare in eccesso il peso o l'età di una donna e allora sparo 23-24. La brunettona venuta da Durazzo ha invece 26 primavere, per cui più o meno ci avevo imbroccato.
LA RECE VERA E PROPRIA
Le consegno l'omaggio della casa, lei estrae in cambio la bustina del condom, arretro il sedile, calo le braghe e possono avere inizio le danze.
Anna incappuccia il compare, si china in torsione sul mio basso ventre e comincia l'opera di trastullamento, fatta con movimenti verticali, ma a buon ritmo, e accompagnata sin da subito da una sinfonia di mugugni. Modalità Dolby Surround: on. Io inizio invece a massaggiarle il fondoschiena importante, da sopra la minigonna elasticizzata.
La brunettona si ferma, armeggia con la maglina che indossava, solleva il suo reggipetto e scopre i seni: "Dai, toccami un po' le tette". Caterina aveva detto che erano grandi, ma queste non sono neppure enormi, sono gigantesche! Credo che non siano neppure misurabili secondo le normali scale dei reggipetti, ma solo a peso: considerato che una fiorentina pesa circa 1 kg, qui a occhio si viaggia fra i 2-3 kg per gemella! Se un bel seno a coppa di champagne potrebbe essere fra una 2a e una 3a, qui il volume è almeno 3-4 volte superiore e si potrebbe rasentare la 10a, ammesso che esista!
"Ma è tutta roba tua?!?", non riesco a capacitarmi del fatto che tutto quel ben di Dio sia opera della natura e non di un chirurgo plastico, ma Anna giura che sia più facile trovare una particella di sodio nell'acqua Lete, che una di silicio nelle sue bocce.
Non appena lei si richina sul mio basso ventre, il mio tentacolo deve scendere sino alla leva del freno a mano, per riuscire a impugnare una delle due gemelle e iniziare a massaggiarla. La consistenza è in effetti del tutto naturale e la superficie è vicina a quella di un campo da calcetto, per cui fatico persino a trovare il capezzolo, per cominciare a titillarlo!
Da qui in avanti, non saprei più dire come sia stato il BJ (credo abbastanza ordinario, di sicuro sempre accompagnato da coreografici mugugni), ma l'incredulità per ciò che i miei occhi hanno visto e il mio palmo sta letteralmente "toccando con mano" ha cancellato qualunque altro ricordo dalla mia mente!
Credo che Anna sia rimasta china sul mio basso ventre per non più di 5-6 minuti, per poi risollevarsi e dare inizio alle operazioni di piallatura. Io osservo sempre più incredulo quelle due mongolfiere che pendono dal suo petto e mi immagino i compagni di classe che ronzavano attorno ad Anna già in quinta elementare. "Ma quanti anni avevi, quando hanno iniziato a crescerti?", le domando, immaginando che me ne spari 10-11. In realtà, pare che queste mammelle monstre si siano sviluppate attorno ai 20 anni, per cui magari dipendono da qualche trattamento o disfunzione ormonale. Qualunque sia la causa di una simile meraviglia della natura, neppure Anna sa di che taglia siano, visto che compra i reggipetti a occhio.
Pur essendo supportata da un discreto Dolby Surround, l'azione di piallatura non è invece all'altezza della bocciofila, tanto che dopo un minuto scarso invoco l'ingresso in campo di Federica. Anna deve preferire che le vengano massaggiate le gemelle, perchè mi richiama quasi subito all'ordine, riportando il palmo della mano su verso il busto, quando provo anche a saggiare il tono delle sue gambe e a spingermi invece verso la vulva.
Lei mi carezza un po' le gambe, ma non ha ancora l'accortezza di allungare la manina verso i gioielli di famiglia, operazione che avrebbe certamente accelerato l'eiaculazione. Non è neppure molto d'aiuto il continuo via vai di macchine: una ci dedica un passaggio radente lungo il parcheggio (suppongo un collega alla ricerca di una delle girl della scuderia), un'altra posteggia a 3 stalli da noi (una ragazza pure carina, che deve abitare nei paraggi), tanto che io mi risollevo al volo le braghe e Anna rimette il coperchio ai suoi seni.
Queste continue interruzioni dilatano a dismisura la durata delle operazioni di piallatura, ma Anna non mette nessuna fretta (non risponde neppure alla chiamata di Caterina, evidentemente preoccupata che avessi squartato e fatto bistecche della sua amica, come il mostro di Scandicci 😄) e dopo 13-14 minuti riesco finalmente a varcare la linea del traguardo.
Anna mi passa un paio di fazzoletti di carta, mi arrangio con quello che offre il convento e poi le riconsegno la pallottola. "La butti via tu?", le domando. "Come vuoi ... la butto io o la butti tu", per la brunettona è indifferente e allora la invito a usare i bidoni della spazzatura dell'Ip, così da evitarmi una sosta strada facendo.
Quando siamo pronti, si può ripartire. Il tragitto non è molto lungo, ma Anna è ciarliera e fa pure in tempo a sponsorizzare il vicino motel Just, dove potremmo fare tutto con la massima calma, prima di riconsegnarla alla sua mentrice Caterina. Chiede di essere lasciata accanto a lei, ci congediamo, mi riaffaccio sul vialone e, mentre riprendo la direzione di Cermenate e della branda, vedo che Anna racconta tutta divertita a Caterina il quarto d'ora appena trascorso 😄
Nome: Anna
Nazionalità: sedicente durazzina
Età apparente: 26 dichiarati
Descrizione fisica: ragazzona alta ca. 1.65, corporatura piena, lungo crine castano liscio, volto piccolo e dai lineamenti discreti, occhietti castani, seni immensi, fuori da qualunque scala di misurazione
Attitudine: con due seni così, non è importante 😄; parla un italiano più che buono ed è abbastanza ciarliera
Reperibilità: facile, appena arrivata
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 13-14 minuti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo
Coordinate: all'IP assieme alla skinny occhialuta Caterina, oppure all'autovelox poco prima
LA MIA RECENSIONE
Non è di sicuro Klea Poppea e probabilmente neppure Klea IP, ma se fosse lei, si potrà spostare nel thread già esistente
Di passaggio dal lungomare di Lomazzo, vedo Caterina e la sua nuova allieva ben distanziate, una all'ingresso e l'altra all'uscita del distributore, e allora mi affianco alla prima, per chiedere lumi su Nikita. Sapevo già dalla diretta interessata che era rientrata al paesello, ma non ero riuscito a capire le ragioni di un rientro alla base così repentino, dopo avere reindossato la divisa dell'Ip per un mesetto scarso.
"Non le piaceva questo lavoro!", è la sentenza di Caterina, per cui è probabile che si tratti di una dipartita definitiva, ma nel mondo dell'Otr non c'è motto più azzeccato del "mai dire mai!".
"Dai, perchè non vieni con me?", cerca di ingolosirmi l'intellettuale di Lomazzo, da dietro ai suoi occhialetti. "Sai che non potrei mai tradire Nikita con la sua migliore amica!", cerco di svicolare. "Allora tradiscila con la ragazza nuova ... non erano amiche e ha le tette grosse! 😂", ha la battuta pronta Caterina.
Percorro la quindicina di metri verso l'uscita e intanto imposto l'albanese su GT, per evitare di doverci intendere a gesti. La nuova arrivata è anche più formosa di Nikita, senz'altro non carina come chi l'aveva preceduta, ma non v'è dubbio che celi un décolleté di dimensioni monstre, sotto la maglia. Stasera è in minigonna, sembra parlare un italiano più che buono, si accontenta del ventello d'ordinanza senza tentare voli pindarici e allora la invito a bordo, anche se non è molto il mio genere.
Appena seduta accanto a me, la ragazza si dimostra subito molto spigliata e si presenta come Anna, albanese di Durazzo, a 20 minuti di macchina da Tirana. Come si intuiva dall'italiano già fluente, non è atterrata a Malpensa il pomeriggio stesso (Silvanina docet) e deve avere già esercitato il mestiere altrove, ma glissa sull'esatta località.
Stranamente, non si raggiunge il solito trombodromo di Lomazzo ma un altro retrobottega, forse per evitare di passare dalla Rotonda sul Mare, dove spesso c'è alla console Azzurra Bianchi, col suo kit di faretti psichedelici. "Parcheggia dove vuoi", mi lascia carta bianca Anna, e allora mi infilo fra due vetture, in modo da essere più schermato. La scelta si rivelerà provvidenziale, perchè sarebbero passate meno macchine se ci fossimo fermati all'autogrill di Como Brogeda, nell'ora in cui transitano tutti i frontalieri!
Resta un'ultima informazione, per completare la scheda tecnica: l'età. Anna mi mette in imbarazzo, perchè chiede a me di indovinarla. Io gliene darei 25, ma guai a sbagliare in eccesso il peso o l'età di una donna e allora sparo 23-24. La brunettona venuta da Durazzo ha invece 26 primavere, per cui più o meno ci avevo imbroccato.
LA RECE VERA E PROPRIA
Le consegno l'omaggio della casa, lei estrae in cambio la bustina del condom, arretro il sedile, calo le braghe e possono avere inizio le danze.
Anna incappuccia il compare, si china in torsione sul mio basso ventre e comincia l'opera di trastullamento, fatta con movimenti verticali, ma a buon ritmo, e accompagnata sin da subito da una sinfonia di mugugni. Modalità Dolby Surround: on. Io inizio invece a massaggiarle il fondoschiena importante, da sopra la minigonna elasticizzata.
La brunettona si ferma, armeggia con la maglina che indossava, solleva il suo reggipetto e scopre i seni: "Dai, toccami un po' le tette". Caterina aveva detto che erano grandi, ma queste non sono neppure enormi, sono gigantesche! Credo che non siano neppure misurabili secondo le normali scale dei reggipetti, ma solo a peso: considerato che una fiorentina pesa circa 1 kg, qui a occhio si viaggia fra i 2-3 kg per gemella! Se un bel seno a coppa di champagne potrebbe essere fra una 2a e una 3a, qui il volume è almeno 3-4 volte superiore e si potrebbe rasentare la 10a, ammesso che esista!
"Ma è tutta roba tua?!?", non riesco a capacitarmi del fatto che tutto quel ben di Dio sia opera della natura e non di un chirurgo plastico, ma Anna giura che sia più facile trovare una particella di sodio nell'acqua Lete, che una di silicio nelle sue bocce.
Non appena lei si richina sul mio basso ventre, il mio tentacolo deve scendere sino alla leva del freno a mano, per riuscire a impugnare una delle due gemelle e iniziare a massaggiarla. La consistenza è in effetti del tutto naturale e la superficie è vicina a quella di un campo da calcetto, per cui fatico persino a trovare il capezzolo, per cominciare a titillarlo!
Da qui in avanti, non saprei più dire come sia stato il BJ (credo abbastanza ordinario, di sicuro sempre accompagnato da coreografici mugugni), ma l'incredulità per ciò che i miei occhi hanno visto e il mio palmo sta letteralmente "toccando con mano" ha cancellato qualunque altro ricordo dalla mia mente!
Credo che Anna sia rimasta china sul mio basso ventre per non più di 5-6 minuti, per poi risollevarsi e dare inizio alle operazioni di piallatura. Io osservo sempre più incredulo quelle due mongolfiere che pendono dal suo petto e mi immagino i compagni di classe che ronzavano attorno ad Anna già in quinta elementare. "Ma quanti anni avevi, quando hanno iniziato a crescerti?", le domando, immaginando che me ne spari 10-11. In realtà, pare che queste mammelle monstre si siano sviluppate attorno ai 20 anni, per cui magari dipendono da qualche trattamento o disfunzione ormonale. Qualunque sia la causa di una simile meraviglia della natura, neppure Anna sa di che taglia siano, visto che compra i reggipetti a occhio.
Pur essendo supportata da un discreto Dolby Surround, l'azione di piallatura non è invece all'altezza della bocciofila, tanto che dopo un minuto scarso invoco l'ingresso in campo di Federica. Anna deve preferire che le vengano massaggiate le gemelle, perchè mi richiama quasi subito all'ordine, riportando il palmo della mano su verso il busto, quando provo anche a saggiare il tono delle sue gambe e a spingermi invece verso la vulva.
Lei mi carezza un po' le gambe, ma non ha ancora l'accortezza di allungare la manina verso i gioielli di famiglia, operazione che avrebbe certamente accelerato l'eiaculazione. Non è neppure molto d'aiuto il continuo via vai di macchine: una ci dedica un passaggio radente lungo il parcheggio (suppongo un collega alla ricerca di una delle girl della scuderia), un'altra posteggia a 3 stalli da noi (una ragazza pure carina, che deve abitare nei paraggi), tanto che io mi risollevo al volo le braghe e Anna rimette il coperchio ai suoi seni.
Queste continue interruzioni dilatano a dismisura la durata delle operazioni di piallatura, ma Anna non mette nessuna fretta (non risponde neppure alla chiamata di Caterina, evidentemente preoccupata che avessi squartato e fatto bistecche della sua amica, come il mostro di Scandicci 😄) e dopo 13-14 minuti riesco finalmente a varcare la linea del traguardo.
Anna mi passa un paio di fazzoletti di carta, mi arrangio con quello che offre il convento e poi le riconsegno la pallottola. "La butti via tu?", le domando. "Come vuoi ... la butto io o la butti tu", per la brunettona è indifferente e allora la invito a usare i bidoni della spazzatura dell'Ip, così da evitarmi una sosta strada facendo.
Quando siamo pronti, si può ripartire. Il tragitto non è molto lungo, ma Anna è ciarliera e fa pure in tempo a sponsorizzare il vicino motel Just, dove potremmo fare tutto con la massima calma, prima di riconsegnarla alla sua mentrice Caterina. Chiede di essere lasciata accanto a lei, ci congediamo, mi riaffaccio sul vialone e, mentre riprendo la direzione di Cermenate e della branda, vedo che Anna racconta tutta divertita a Caterina il quarto d'ora appena trascorso 😄