DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Anna con due N
Nazionalità: sedicente albanese
Età apparente: 30 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza piccola di statura (1.55-1.60), super-skinny (40 kg), capelli neri un po' mossi, carnagione e lineamenti gitani, viso spigoloso e scavato per la troppa magrezza, occhi scuri, seno n.v.
Attitudine: BJ di media fattura, sin troppo coreografica nella copulazione e in generale ; mastica bene l'italiano ed è ciarliera
Reperibilità: facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20, poi 30, poi 50
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (smorza+mission), BJ e HJ finale
Durata dell'incontro: quasi 30' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo (CO)
Coordinate: distributore IP, alla casetta del benzinaio, ma vista anche alla rotonda "del posto di blocco" e all'autovelox
LA MIA RECENSIONE
Una delle scorse sere, seguendo i consigli dell'amico Sambugar, indosso i pantaloni "sporchi di calce" per impietosire le Otr e strappare loro il ventello, e parto alla volta di Lomazzo, ove c'è una lunga lista di new entry ancora da scoprire.
Nel ridente borgo della bassa comasca, la situazione è davvero fluida, al punto che è quasi impossibile stare dietro ai continui cambi di mattonella: Julia e Aida Cristallo sono le uniche due certezze, le custodi dell'autovelox (Angelina ed Eva) dovrebbero essersi trasferite a Monza, Azzurra Bianchi è finalmente a godersi il meritato riposo e nella penombra dell'IP intravedo una sola sagoma.
Passaggio radente e la ragazza sembra essere Any, avendo lineamenti un po' più da ragazzina, rispetto a Nikita. Ahimè, la fanciulla è già intabarrata come se dovesse partire per il polo nord, nonostante le miti temperature di questa ottobrata stiano facendo rosicare Putin, coi riscaldamenti ancora tutti spenti.
Sto per uscire dal distributore e mi si affianca colei che abbiamo imparato a conoscere come Anna Gipsy, facendomi cenno di fermarmi. La ragazza è piccola di statura, è davvero molto magra (sul genere Ida di Oltrona, ma senza le bocce rifatte) e ha carnagione e lineamenti gitani. Proprio per la notevole magrezza, pure le fattezze del volto sono spigolose e, di primo acchito, sospetto che possa essere un trans.
Appena inizia a parlare, è però subito chiaro che sia donna e che sia pure spigliata e simpatica, per cui mi faccio convincere a farla salire a bordo, nonostante oggettivamente non sia questa grande bellezza. Diciamo che somiglia un po' alla moglie del rag. Fantozzi
ANNA, CON DUE ENNE
"Ah, ma che bello che sei!", la moretta si lancia subito in sperticate quanto poco credibili lodi. "Frumos, giusto?", cerco di fare colpo con le mie quattro parole di rumeno. "No, bukur!", mi risponde ridendo, facendomi capire di essere schipetara
"Piacere, sono Anna, con due enne!", mi porge subito la mano. "Piacere, sono Alessio, con due esse!", le sparo il primo nome che mi venga in mente. Essendosi palesata per schipetara, la pungolo un po' sul fintissimo nome di battaglia: "Ma, in albanese, Anna non si dice Anisa? 😜", al che lei parte con uno spiegone poco convincente, che non sto a riportare.
La ragazza è una gran chiacchierona e mastica più che bene l'italiano, quindi ci vuole ben poco a scoprire che abbia 30 anni, che sia qui in Italia da 3 mesi e che abbia lavorato per quasi due lustri nel call center albanese di un'importante società italiana, donde la parlantina. Si raccolgono pure le generalità dell'erede (nome esistente anche in italiano, ma che gli schipetari pronunciano con accento spostato) e siamo al solito trombodromo.
Spengo il motore, apro il portafoglio per porgerle il ventello d'ordinanza e la vista aguzza di Anna coglie la presenza dell'unica altra banconota: un cinquantone, per l'esattezza. Da abile venditrice, non cerca di piazzarmi il set di coltelli dello chef Tony o un nuovo abbonamento telefonico, ma il prevedibile upgrade almeno a RAI1, che viene magnificato come una delle sette meraviglie del mondo.
"Sì, ma scommetto che non avrai il resto ...", cerco di stopparla. Ovviamente non lo ha, ma promette che lo recupererà dalla sua collega, quando torneremo all'IP. "Te le giuro su mi* figli*!", è la frase che mi scioglie il cuore. "Vabbè, so già come andrà a finire, ma scopiamo pure ...", sono le mie parole mentre il contratto viene siglato con una vigorosa stretta di mano, come nei migliori suk arabi.
LA RECE VERA E PROPRIA
Il cinquantone esce dal mio portafoglio, entra nella sua borsetta e possono iniziare i preparativi. Arrivata da poco, ma efficiente: in quattro e quattr'otto Anna ha preparato il necessaire, si è sollevato il già cortissimo abitino e si è abbassata collant e mutandine, esponendo due chiappette molto compatte.
Incappuccia il compare, si dispone gattoni sul sedile del passeggero e possono iniziare le danze. L'avvio è un po' spezzettato, perchè ogni tre per due Anna si interrompe per aggiungere altre osservazioni o commenti, ma finalmente dopo un paio di minuti l'azione si fa più continua e insistita. Il BJ non è malvagio ed è più che altro molto scenografico, accompagnato un po' dalla mano e soprattutto da un ansimare all'albanese persino esagerato. L'azione è comunque efficace, perchè il compare si ringalluzzisce abbastanza rapidamente e la cosa dà ad Anna il pretesto per blandirmi e magnificarne il calibro.
La fase di preliminari dura più o meno la solita decina di minuti canonici, con qualche interruzione qua e là: sua, per rifiatare e per starnutire più volte (si è quasi offesa, quando ho accennato a mettermi la maschetina), o mia, quando vedo movimenti sospetti nel retrovisore, che possano suggerire un immediato risollevamento delle braghe. Essendo davvero magra, il suo fisico è molto tonico e pure la pelle è levigata, mentre le massaggio la parte bassa della schiena.
SI PARTE A SMORZACANDELA
Giunge il momento dell'accensione del televisore e una breve trattativa permette di avviare le operazioni nella posizione dello smorzacandela, tanto cara a Squinter. "Ma non vuoi proprio fare niente!", mi sgrida Anna, ma infine accetta di passare dalla mia parte, dopo essersi tolta i tronchetti ed essersi abbassata le calze sino alle ginocchia, così da essere più agile nei movimenti.
"Ma quanto pesi?", le domando mentre questo scricciolo di fisico si posiziona a cavalcioni del mio basso ventre. Pare che ora Anna sia attorno ai 40 kg (sic!), ma mi spiega che il suo peso forma era più vicino ai 50 kg e che allora il suo fisico era "al bacio", espressione che mima proprio con le labbra e con la mano.
La leggerezza e l'agilità sono sempre un plus, quando c'è da galoppare e infatti Anna non tradisce le mie aspettative. Una volta infilatasi, la moretta parte con una buona frequenza di percussioni e con una discreta ampiezza verticale del movimento, spingendosi su e giù come se stesse facendo degli squat. Il contorno è di nuovo esagerato, con una sequenza ininterrotta di "Uh! ... Ah! ... Sì, dai amore!", che suonano poco credibili, ma che creano sempre l'atmosfera, come l'amaro Vecchia Romagna.
Il tempo scorre e Anna inizia a farlo notare: "Ma perchè non vieni? Non ti piaccio?". Per tutta risposta, sposto i miei tentacoli dalle sue cosce magre e muscolose alle chiappette, per aiutarla nelle sue escursioni ed evitare che crolli sfinita troppo presto, in preda all'acido lattico.
Dopo 3-4 minuti di galoppata, Anna pronuncia un inequivocabile "Basta! Non ce la faccio più!" e allora le propongo lo scambio di posizioni, che lei ovviamente accetta.
UNA SOLA MISSION: RECLINARE LO SCHIENALE!
Si passa sul sedile del passeggero e si riparte, con lei che agevola l'infilamento, divaricando le gambe più che può e poi ribaltandosele contro il petto (ha sempre il cavallo dei collant a vincolare le ginocchia). Con una ragazza alta come Alexandra Ceam, questa cosa è un gran fastidio, ma Anna è davvero così minuta e compatta che quasi non ci si accorge del disturbo.
Il vero problema è che non ha reclinato il sedile, per cui basta poco più di 1 minuto di percussioni, per essere già in uno stato pietoso. "Ma abbassiamolo, questo schienale!", cerco la rotella per reclinarlo.
Il problema per Anna, invece, è che il tempo sia ormai agli sgoccioli e inizia a farlo notare. "Ma quanto ne abbiamo ancora?", le domando. "Due, tre minuti ... non di più", mi risponde la moretta. "Massì, tanto ti ho dato 50 e poi non avrai il resto! 😜", la pungolo di nuovo. Ripete il giuramento sulla testa dell'erede, arrivando addirittura alla perfetta promessa da marinaio: "Se la mia amica non ha il resto, torna un'altra sera e facciamo per 10!".
Mi annoto sul taccuino questa frase memorabile e, a schienale completamente ribaltatato, riparto con ben altra soddisfazione. Anna non manca di condire il tutto con un'altra dose esagerata di sale e pepe, carezzandomi l'addome e il petto da sotto la camicia e ripartendo col Dolby Surround a tutto volume. E' però tutta recitazione, perché non si dimentica che mi aveva concesso due giri di lancette e, allo scadere del tempo, mi domanda cosa voglia fare.
SI RIPUNTA LA SVEGLIA
Era chiaro sin dall'inizio che non avrei mai visto il resto del mio cinquantone e quindi l'obiettivo era stato fin da subito quello di puntare alla mezz'ora. Ad Anna va però riconosciuto il merito di essere un'abile venditrice, perché condisce lo sfilamento del ventello fantasma con mirabolanti promesse e con la solita litania di lamentele per i soldi che mancano, l'erede che deve mangiare, etc ...
Siglato l'accordo per continuare le operazioni, posso riprendere la mia danza pelvica, che continuo per altri 3-4 minuti, secondo le modalità già descritte. Se dovessi tornare un'altra volta, porto i tappini per le orecchie, perchè la colonna sonora è davvero assordante. Quando sono sudato come un cammello in mezzo al deserto, alzo bandiera bianca e le propongo di concludere le operazioni con un secondo BJ.
ANNA RIPRENDE A SUONARE IL FLAUTO
Mi sfilo, ritorno dalla mia parte e le suggerisco di dare una lindata al salsicciotto incappucciato, prima di riprendere a trastullarlo con la bocca, perchè dal compare si leva un odore davvero intenso di secrezioni vaginali. Se il sapore è proporzionale all'odore, non deve essere molto piacevole per le papille gustative, ma queste ragazze non devono andare troppo per il sottile ...
Anna segue il mio consiglio, dà una passata di salvietta al würstel e riprende col BJ. Ora il fratellino è davvero al massimo del turgore e quindi l'azione orale è anche più piacevole. Non sto però a descrivere il tutto daccapo, sennò tiriamo le calende greche pure con la rece
Come al solito, il mio compare dura più della pazienza e della resistenza della muscolatura della bocca di Anna, per cui viene concordato il consueto finale "alla brianzola", con il passaggio nel reparto pialle. Inizia lei e poi continua Federica, mentre Anna si appollaia in qualche modo sul sedile del passeggero, distendendo la gamba destra verso di me e appoggiando la pianta del piedino (36) sulla mia coscia. "Ma sai fare anche il FJ?", le domando, memore dell'abilità di alcune sue connazionali nell'armeggiare con le estremità.
Pare che sia un arte che Anna non padroneggi e allora lascio che sia Federica a completare le operazioni. "Dài, però! Siamo vi da quasi mezz'ora! Così non mi fai guadagnare niente!", inizia a scalpitare la moretta. Le dico di iniziare pure a risistemarsi, così recuperiamo un paio di minuti, e metto Federica alla frusta, per riuscire finalmente a varcare la linea del traguardo.
SOMMERSA DALLE SPESE
Quando il direttore di gara sventola la bandiera a scacchi, non resta che passare alle pulizie e alle rivestizioni di rito, durante le quali potrò fruire di abbondante fazzolettame, che poi Anna provvederà a smaltire nel bidone del distributore.
Sulla via del rientro, la moretta è di nuovo parecchio ciarliera. Cerco di portarla sull'argomento prole, ma come tutte le Otr va inevitabilmente a parare sul fatturato sempre insufficiente a coprire le enormi spese.
Scopro così che abita pure lei nella cittadina dell'hinterland milanese dove sta mezza Albania on the road, ma mi tocca stare con lei che ogni giorno abbia un'esagerazione di costi variabili: prima ancora di essere passata al supermarket a prendere condom e salviette, ha già mollato 50 all'hotel e 40 al radiotaxi. Se poi aggiungiamo un altro cinquantone per l'affitto della mattonella, parte già sullo 0-3, come quando giochi contro Haaland
Siamo di nuovo all'IP, passo dalla corsia interna per non disturbare Any e riconsegno Anna Gipsy alla casetta del benzinaio. Raccolgo il suo caloroso invito a passare a ritrovarla (ci credo ... alla fine le ho mollato un cinquantone e avrà pensato che io sia svizzero ) e poi non mi resta che tornare alla branda.
Nome: Anna con due N
Nazionalità: sedicente albanese
Età apparente: 30 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza piccola di statura (1.55-1.60), super-skinny (40 kg), capelli neri un po' mossi, carnagione e lineamenti gitani, viso spigoloso e scavato per la troppa magrezza, occhi scuri, seno n.v.
Attitudine: BJ di media fattura, sin troppo coreografica nella copulazione e in generale ; mastica bene l'italiano ed è ciarliera
Reperibilità: facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20, poi 30, poi 50
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (smorza+mission), BJ e HJ finale
Durata dell'incontro: quasi 30' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo (CO)
Coordinate: distributore IP, alla casetta del benzinaio, ma vista anche alla rotonda "del posto di blocco" e all'autovelox
LA MIA RECENSIONE
Una delle scorse sere, seguendo i consigli dell'amico Sambugar, indosso i pantaloni "sporchi di calce" per impietosire le Otr e strappare loro il ventello, e parto alla volta di Lomazzo, ove c'è una lunga lista di new entry ancora da scoprire.
Nel ridente borgo della bassa comasca, la situazione è davvero fluida, al punto che è quasi impossibile stare dietro ai continui cambi di mattonella: Julia e Aida Cristallo sono le uniche due certezze, le custodi dell'autovelox (Angelina ed Eva) dovrebbero essersi trasferite a Monza, Azzurra Bianchi è finalmente a godersi il meritato riposo e nella penombra dell'IP intravedo una sola sagoma.
Passaggio radente e la ragazza sembra essere Any, avendo lineamenti un po' più da ragazzina, rispetto a Nikita. Ahimè, la fanciulla è già intabarrata come se dovesse partire per il polo nord, nonostante le miti temperature di questa ottobrata stiano facendo rosicare Putin, coi riscaldamenti ancora tutti spenti.
Sto per uscire dal distributore e mi si affianca colei che abbiamo imparato a conoscere come Anna Gipsy, facendomi cenno di fermarmi. La ragazza è piccola di statura, è davvero molto magra (sul genere Ida di Oltrona, ma senza le bocce rifatte) e ha carnagione e lineamenti gitani. Proprio per la notevole magrezza, pure le fattezze del volto sono spigolose e, di primo acchito, sospetto che possa essere un trans.
Appena inizia a parlare, è però subito chiaro che sia donna e che sia pure spigliata e simpatica, per cui mi faccio convincere a farla salire a bordo, nonostante oggettivamente non sia questa grande bellezza. Diciamo che somiglia un po' alla moglie del rag. Fantozzi
ANNA, CON DUE ENNE
"Ah, ma che bello che sei!", la moretta si lancia subito in sperticate quanto poco credibili lodi. "Frumos, giusto?", cerco di fare colpo con le mie quattro parole di rumeno. "No, bukur!", mi risponde ridendo, facendomi capire di essere schipetara
"Piacere, sono Anna, con due enne!", mi porge subito la mano. "Piacere, sono Alessio, con due esse!", le sparo il primo nome che mi venga in mente. Essendosi palesata per schipetara, la pungolo un po' sul fintissimo nome di battaglia: "Ma, in albanese, Anna non si dice Anisa? 😜", al che lei parte con uno spiegone poco convincente, che non sto a riportare.
La ragazza è una gran chiacchierona e mastica più che bene l'italiano, quindi ci vuole ben poco a scoprire che abbia 30 anni, che sia qui in Italia da 3 mesi e che abbia lavorato per quasi due lustri nel call center albanese di un'importante società italiana, donde la parlantina. Si raccolgono pure le generalità dell'erede (nome esistente anche in italiano, ma che gli schipetari pronunciano con accento spostato) e siamo al solito trombodromo.
Spengo il motore, apro il portafoglio per porgerle il ventello d'ordinanza e la vista aguzza di Anna coglie la presenza dell'unica altra banconota: un cinquantone, per l'esattezza. Da abile venditrice, non cerca di piazzarmi il set di coltelli dello chef Tony o un nuovo abbonamento telefonico, ma il prevedibile upgrade almeno a RAI1, che viene magnificato come una delle sette meraviglie del mondo.
"Sì, ma scommetto che non avrai il resto ...", cerco di stopparla. Ovviamente non lo ha, ma promette che lo recupererà dalla sua collega, quando torneremo all'IP. "Te le giuro su mi* figli*!", è la frase che mi scioglie il cuore. "Vabbè, so già come andrà a finire, ma scopiamo pure ...", sono le mie parole mentre il contratto viene siglato con una vigorosa stretta di mano, come nei migliori suk arabi.
LA RECE VERA E PROPRIA
Il cinquantone esce dal mio portafoglio, entra nella sua borsetta e possono iniziare i preparativi. Arrivata da poco, ma efficiente: in quattro e quattr'otto Anna ha preparato il necessaire, si è sollevato il già cortissimo abitino e si è abbassata collant e mutandine, esponendo due chiappette molto compatte.
Incappuccia il compare, si dispone gattoni sul sedile del passeggero e possono iniziare le danze. L'avvio è un po' spezzettato, perchè ogni tre per due Anna si interrompe per aggiungere altre osservazioni o commenti, ma finalmente dopo un paio di minuti l'azione si fa più continua e insistita. Il BJ non è malvagio ed è più che altro molto scenografico, accompagnato un po' dalla mano e soprattutto da un ansimare all'albanese persino esagerato. L'azione è comunque efficace, perchè il compare si ringalluzzisce abbastanza rapidamente e la cosa dà ad Anna il pretesto per blandirmi e magnificarne il calibro.
La fase di preliminari dura più o meno la solita decina di minuti canonici, con qualche interruzione qua e là: sua, per rifiatare e per starnutire più volte (si è quasi offesa, quando ho accennato a mettermi la maschetina), o mia, quando vedo movimenti sospetti nel retrovisore, che possano suggerire un immediato risollevamento delle braghe. Essendo davvero magra, il suo fisico è molto tonico e pure la pelle è levigata, mentre le massaggio la parte bassa della schiena.
SI PARTE A SMORZACANDELA
Giunge il momento dell'accensione del televisore e una breve trattativa permette di avviare le operazioni nella posizione dello smorzacandela, tanto cara a Squinter. "Ma non vuoi proprio fare niente!", mi sgrida Anna, ma infine accetta di passare dalla mia parte, dopo essersi tolta i tronchetti ed essersi abbassata le calze sino alle ginocchia, così da essere più agile nei movimenti.
"Ma quanto pesi?", le domando mentre questo scricciolo di fisico si posiziona a cavalcioni del mio basso ventre. Pare che ora Anna sia attorno ai 40 kg (sic!), ma mi spiega che il suo peso forma era più vicino ai 50 kg e che allora il suo fisico era "al bacio", espressione che mima proprio con le labbra e con la mano.
La leggerezza e l'agilità sono sempre un plus, quando c'è da galoppare e infatti Anna non tradisce le mie aspettative. Una volta infilatasi, la moretta parte con una buona frequenza di percussioni e con una discreta ampiezza verticale del movimento, spingendosi su e giù come se stesse facendo degli squat. Il contorno è di nuovo esagerato, con una sequenza ininterrotta di "Uh! ... Ah! ... Sì, dai amore!", che suonano poco credibili, ma che creano sempre l'atmosfera, come l'amaro Vecchia Romagna.
Il tempo scorre e Anna inizia a farlo notare: "Ma perchè non vieni? Non ti piaccio?". Per tutta risposta, sposto i miei tentacoli dalle sue cosce magre e muscolose alle chiappette, per aiutarla nelle sue escursioni ed evitare che crolli sfinita troppo presto, in preda all'acido lattico.
Dopo 3-4 minuti di galoppata, Anna pronuncia un inequivocabile "Basta! Non ce la faccio più!" e allora le propongo lo scambio di posizioni, che lei ovviamente accetta.
UNA SOLA MISSION: RECLINARE LO SCHIENALE!
Si passa sul sedile del passeggero e si riparte, con lei che agevola l'infilamento, divaricando le gambe più che può e poi ribaltandosele contro il petto (ha sempre il cavallo dei collant a vincolare le ginocchia). Con una ragazza alta come Alexandra Ceam, questa cosa è un gran fastidio, ma Anna è davvero così minuta e compatta che quasi non ci si accorge del disturbo.
Il vero problema è che non ha reclinato il sedile, per cui basta poco più di 1 minuto di percussioni, per essere già in uno stato pietoso. "Ma abbassiamolo, questo schienale!", cerco la rotella per reclinarlo.
Il problema per Anna, invece, è che il tempo sia ormai agli sgoccioli e inizia a farlo notare. "Ma quanto ne abbiamo ancora?", le domando. "Due, tre minuti ... non di più", mi risponde la moretta. "Massì, tanto ti ho dato 50 e poi non avrai il resto! 😜", la pungolo di nuovo. Ripete il giuramento sulla testa dell'erede, arrivando addirittura alla perfetta promessa da marinaio: "Se la mia amica non ha il resto, torna un'altra sera e facciamo per 10!".
Mi annoto sul taccuino questa frase memorabile e, a schienale completamente ribaltatato, riparto con ben altra soddisfazione. Anna non manca di condire il tutto con un'altra dose esagerata di sale e pepe, carezzandomi l'addome e il petto da sotto la camicia e ripartendo col Dolby Surround a tutto volume. E' però tutta recitazione, perché non si dimentica che mi aveva concesso due giri di lancette e, allo scadere del tempo, mi domanda cosa voglia fare.
SI RIPUNTA LA SVEGLIA
Era chiaro sin dall'inizio che non avrei mai visto il resto del mio cinquantone e quindi l'obiettivo era stato fin da subito quello di puntare alla mezz'ora. Ad Anna va però riconosciuto il merito di essere un'abile venditrice, perché condisce lo sfilamento del ventello fantasma con mirabolanti promesse e con la solita litania di lamentele per i soldi che mancano, l'erede che deve mangiare, etc ...
Siglato l'accordo per continuare le operazioni, posso riprendere la mia danza pelvica, che continuo per altri 3-4 minuti, secondo le modalità già descritte. Se dovessi tornare un'altra volta, porto i tappini per le orecchie, perchè la colonna sonora è davvero assordante. Quando sono sudato come un cammello in mezzo al deserto, alzo bandiera bianca e le propongo di concludere le operazioni con un secondo BJ.
ANNA RIPRENDE A SUONARE IL FLAUTO
Mi sfilo, ritorno dalla mia parte e le suggerisco di dare una lindata al salsicciotto incappucciato, prima di riprendere a trastullarlo con la bocca, perchè dal compare si leva un odore davvero intenso di secrezioni vaginali. Se il sapore è proporzionale all'odore, non deve essere molto piacevole per le papille gustative, ma queste ragazze non devono andare troppo per il sottile ...
Anna segue il mio consiglio, dà una passata di salvietta al würstel e riprende col BJ. Ora il fratellino è davvero al massimo del turgore e quindi l'azione orale è anche più piacevole. Non sto però a descrivere il tutto daccapo, sennò tiriamo le calende greche pure con la rece
Come al solito, il mio compare dura più della pazienza e della resistenza della muscolatura della bocca di Anna, per cui viene concordato il consueto finale "alla brianzola", con il passaggio nel reparto pialle. Inizia lei e poi continua Federica, mentre Anna si appollaia in qualche modo sul sedile del passeggero, distendendo la gamba destra verso di me e appoggiando la pianta del piedino (36) sulla mia coscia. "Ma sai fare anche il FJ?", le domando, memore dell'abilità di alcune sue connazionali nell'armeggiare con le estremità.
Pare che sia un arte che Anna non padroneggi e allora lascio che sia Federica a completare le operazioni. "Dài, però! Siamo vi da quasi mezz'ora! Così non mi fai guadagnare niente!", inizia a scalpitare la moretta. Le dico di iniziare pure a risistemarsi, così recuperiamo un paio di minuti, e metto Federica alla frusta, per riuscire finalmente a varcare la linea del traguardo.
SOMMERSA DALLE SPESE
Quando il direttore di gara sventola la bandiera a scacchi, non resta che passare alle pulizie e alle rivestizioni di rito, durante le quali potrò fruire di abbondante fazzolettame, che poi Anna provvederà a smaltire nel bidone del distributore.
Sulla via del rientro, la moretta è di nuovo parecchio ciarliera. Cerco di portarla sull'argomento prole, ma come tutte le Otr va inevitabilmente a parare sul fatturato sempre insufficiente a coprire le enormi spese.
Scopro così che abita pure lei nella cittadina dell'hinterland milanese dove sta mezza Albania on the road, ma mi tocca stare con lei che ogni giorno abbia un'esagerazione di costi variabili: prima ancora di essere passata al supermarket a prendere condom e salviette, ha già mollato 50 all'hotel e 40 al radiotaxi. Se poi aggiungiamo un altro cinquantone per l'affitto della mattonella, parte già sullo 0-3, come quando giochi contro Haaland
Siamo di nuovo all'IP, passo dalla corsia interna per non disturbare Any e riconsegno Anna Gipsy alla casetta del benzinaio. Raccolgo il suo caloroso invito a passare a ritrovarla (ci credo ... alla fine le ho mollato un cinquantone e avrà pensato che io sia svizzero ) e poi non mi resta che tornare alla branda.