DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Ana con una enne sola
Nazionalità: sedicente rumena
Età apparente: 30 stimati
Descrizione fisica: alta ca. 1.65, corporatura normale e stagna, capelli neri lisci non troppo lunghi, viso rotondo dai lineamenti tutto sommato gradevoli, ma un po' sciupato e truccato abbastanza pesantemente, occhi scuri e grandi, seno n/v
Attitudine: BJ svolto con esperienza, dedizione e pazienza ; si destreggia bene con l'italiano ed è socievole, finchè non si distrae su FB
Reperibilità: armarsi di pazienza, perchè scompare sempre per almeno 15-20', ma prima o poi torna
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ+HJ
Durata dell'incontro: ca. 15' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Milano
Coordinate: via Terzaghi, lato parchetto, prima pensilina del bus dopo l'incrocio con Sant'Elia
LA MIA RECENSIONE
Aggiungo anche il racconto del secondo incontro fatto durante la mia spedizione milanese di inizio settimana
Approfittando delle due settimane di vacanza di
Nicoleta, mi presento in via Terzaghi con il chiaro obiettivo di incontrare la sua mentrice
Ana, capitana della formazione delle Terzaghine.
Prima di vederla comparire al posto della sua bottiglietta, passeranno tre quarti d'ora buoni, nei quali inframezzerò anche un incontro con la sua quasi dirimpettaia, la giovane
Cristina Mora.
Finalmente, dopo un'attesa infinita, Ana si materializza accanto alla pensilina del bus. Di corporatura, non è slanciata come la sua allieva Nicoleta, ma ha comunque una silhouette piacente, messa bene in mostra da una minigonna inguinale verde e da tacchi vertiginosi. I lineamenti del viso sono gradevoli, pur non essendo travolgenti e pur tradendo l'incedere del tempo.
Forse anche per il make up pesante, gli occhi castani sembrano grandi ed espressivi. Se ricordo bene, ha un neo alla Cindy Crawford vicino alla bocca.
L'intervista è brevissima, visto che offre il solito servizio di mutua conoscenza per il solito ventello, e allora la invito ad accomodarsi a bordo, non prima che abbia gettato la sigaretta che stava fumando (mi dirà poi di essere una specie di ciminiera).
L'esperienza della signorina si vede già da come si accomoda sul sedile: solo lei e un paio di colleghe sono riuscite ad appoggiare le chiappe nell'unico punto in cui l'allarme della cintura slacciata non suoni all'impazzata
ANA CON UNA ENNE SOLA
Prima ancora di presentarci, si lamenta per il freddo, le propongo di alzare il riscaldamento a manetta, ma preferisce tenerlo a 20 gradi, per non subire uno shock quando tornerà all'aperto. Nel frattempo, si mette a suo agio, sfilandosi le vertiginose quanto scomode high heels.
Ci presentiamo, lei come
Ana con una enne sola. Dato che i lineamenti con qualche rughetta attorno agli occhi mi hanno fatto pensare che potesse già avere un po' più di 30 anni, non le domando l'età. In compenso, mi dice di essere venuta in Italia dalla Romania ormai 7 anni orsono. Periodo tutto dedicato al meretricio su strada.
Il parcheggino è diverso da quello usato da Nicoleta e dalla spilungona Cristina, ma nella sostanza poco cambia, perchè pure qui si è in mezzo ai palazzi e le piante fanno solo un po' di schermo, almeno sinchè l'autunno non farà cadere tutte le foglie.
Spento il motore, lei si appollaia sul sedile, forse per tenere raggruppate le gambe e scaldarle un po'. Io recupero e le porgo l'omaggio della casa, lei fa altrettanto col gommino, che poi scoprirò essere di marca Serena, visto che mi sarà affidato l'onere dello smaltimento.
LA RECE VERA E PROPRIA
Quando siamo pronti, si mette gattoni (il che le fa guadagnare automaticamente 10 punti), incappuccia il compare e possono avere inizio le danze. La sua azione prevede un su e giù svolto inizialmente a bassa frequenza, ma con buona pressione sull'asta ed escursioni profonde, per cui il compare pian piano si risveglia dal suo torpore. Nei primi minuti, la sua mano è ben piantata sulla zona pubica e non ci sono mugolii o ansimi di scena.
Da parte mia, le sollevo quel poco di minigonna che indossava e inizio a massaggiarle il fondoschiena. Ana non è una velina, per cui la sagoma delle chiappe è ben disegnata, ma al tatto sembrano belle sode, forse anche per la posizione gattoni.
La fanciulla è davvero paziente, perchè procede silenziosa per quasi 10 minuti, praticamente senza alcuna interruzione e con l'unica accortezza di accelerare il ritmo delle percussioni e di aiutarsi sempre di più con la mano malandrina. Sfruttando la sua posizione, mi porto sul lato A e inizio a massaggiarle le cosce, che sono a loro volta stagne, per poi risalire verso la zona del piacere, dove percepisco una vulva abbastanza prominente, sotto le calze e le mutandine.
SI PASSA IN FALEGNAMERIA
Quando proprio non ce la fa più, mi propone di completare le operazioni con un po' di sano smanacciamento. Le do l'Ok e inizia a piallare il mio compare con veemenza, prima con una mano e poi con l'altra. Stranamente, non si è risollevata col busto e allora i miei tentacoli continuano ad alternarsi fra il fondoschiena e l'interno delle cosce.
Regge 2-3 minuti così e poi si arrende, accettando la mia solita proposta di far giocare l'ultimo scampolo di partita a Fede. Avviene la sostituzione e si riparte, con lei che ora si mette ginocchioni e a busto eretto. Da parte mia, solito modus operandi, con una mano che trastulla il compare e l'altra che continua a carezzarle le cosce (peccato che non si sua tolta praticamente nulla, neppure la giacca di pelle, per cui non ho potuto esplorare il suo busto); da parte sua, mi massaggia i gioielli di famiglia, per facilitare l'eiaculazione.
Quando manca davvero poco al quarto d'ora, con un ultimo paio di colpi di pialla capitolo. Ana è sollevata di avere sbrigato anche questa pratica e, ravanando nella borsetta, mi porge un paio di fazzoletti per le pulizie di rito. Lo smaltimento della differenziata sarà a carico mio e sarà appunto l'occasione per leggere il famigerato nome Serena sul blister del condom.
L'IMMANCABILE MANELE TRASH
Lei è più rapida di me a risistemarsi, anche perchè deve darsi solo una lindata alle mani, e si fionda immediatamente sul cellulare, per dare un'occhiata agli aggiornamenti di stato dei suoi contatti su FB. La mia rivestizione è cosi condita da una colonna sonora sul genere manele trash, che mi fa rimpiangere di avere spento l'autoradio.
Visto che l'incontro è stato più che soddisfacente, per il suo impegno e la sua pazienza, la prossima volta potrebbe starci di alzare l'asticella, sintonizzando anche il primo canale nazionale. Di fronte alle mie preoccupazioni per una multa salatissima, lei mi giura che la stragrande maggioranza dei clienti non si faccia alcun problema a copulare in quel retrobottega e che, pur avendo ricevuto svariate visite dalle forme di vita colorate più disparate, nè lei nè il suo momentaneo accompagnatore siano mai stati multati. Alla peggio, ci sarebbe l'opzione del motel/albergo, che costerebbe un centone più la stanza e di cui si potrebbe fruire in via Wasgington.
In breve siamo di nuovo in via Terzaghi, dove mi tocca accostare appena dopo Cristina Mora, per far sfilare le vetture dietro di me e fare inversione. Inevitabile figura di palta, visto che avevo congedato la moretta non più di mezz'ora prima e ovviamente mi riconosce, ma tant'è.
Ana calza le high heels un attimo prima di scendere dalla vettura, la riconsegno alla sua fida pensilina, neppure il tempo di fare inversione alla rotonda più avanti e la capitana della Terzaghese si è già dileguata, a bordo della vettura del prossimo cliente.