[RECE] Antonia da Creta (GRE? ALB?) - OTR notturna - Torino (Giulio Cesare)

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Antonia
Nazionalità: dice di Creta
Età apparente: 38 dichiarati
Descrizione fisica: donna alta circa 1.65, corporatura normale e ancora in forma, crine corvino liscio, viso dai lineamenti un po' esotici e piacenti, bel naso affilato, occhi scuri, dentatura rivedibile, seni piccoli, qualche tattoo
Attitudine: molto (forse anche troppo) propositiva sul materasso ; due mesi fa, italiano a zero
Reperibilità: medio/facile, essendo allora arrivata da pochi giorni

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 50
Compenso concordato: 50
Servizi offerti: BJ, RAI1
Servizi usufruiti: ball licking, BJ, RAI1 (mission), BBJ, HJ
Durata dell'incontro: circa 30' materasso, quasi 45' via

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Torino
Coordinate: Corso Giulio Cesare, 45,1083516, 7,7046414

LA MIA RECENSIONE

I miei blitz torinesi sono molto sporadici e praticamente sempre collegati a trasferte di lavoro. Circa due mesi fa, quando faceva ancora fresco e la vera estate torrida era ancora di là da venire, mi si ripresenta la possibilità di fare un giretto serale a Torino e torno a trovare Denisa, la ballerina di via Reiss Romoli, che avevo conosciuto diversi mesi prima e che è anche una delle prime a schierarsi ai posti di combattimento.

Dopo un po' di ginnastica sui materassi del residence di Strambino, la riaccompagno alla mattonella e poi imbocco la via di casa. Ancora orfano di Luna, allo stop di Oxilia, decido di risalire comuque sino a piazza Derna e di concedermi una vasca lungo il controviale di Giulio Cesare, così da dare un'occhiata alle presenze e da provare a dare un volto ai nomi che avevo letto nelle cronache gnoccaforumesche. In realtà, l'unica che riuscirò a "battezzare" è Sava/Yasmina, all'ingresso del Q8, ma solo perchè ha esercitato per lunghi anni nel comasco 😀

GALEOTTO FU IL SEMAFORO ROSSO

Alla fine del controviale c'è un semaforo, dove bisogna attendere un po' prima di reimmettersi sul vialone principale. Mentre aspetto il verde, la ragazza mora piacente, che attendeva sull'isola spartitraffico, mi si avvicina sorridendo e accosta alla mia vettura, per offrirmi i suoi servigi.

Questa mi mancava, nella mia mappa mentale, e allora abbasso il finestrino per chiederle il nome La fanciulla si presenta come Antonia, nome inconsueto, e dice di essere greca, per l'esattezza di Creta. Più facile che sia la solita albanese che si spaccia per ellenica, ma in effetti i lineamenti non sono quelli tipici delle aquilotte, perchè credo di non avere mai visto un naso così dritto e ben definito.

Il semaforo diventa verde e allora le faccio cenno che giro attorno all'isola spartitraffico e che ci vediamo sull'altro lato. Quindici secondi dopo, mi è di nuovo accanto e tentiamo un'improbabile conversazione. Il suo italiano è quasi a zero, il mio greco è pure peggio, per cui intendersi è un'impresa: l'unica certezza è che per un cinquantone si possa andare a casa sua. Tento di capire se si possa anche consumare fra le lamiere, ma Antonia mi osserva con sguardo interrogativo. Tra l'altro, sono sprovvisto di pezzi contati e ottenere da lei il resto sarebbe impresa titanica pure per Google Translator :)

IL PAPPAGALLO GRECO

Mi accontento di scoprire se casa sua sia vicina, mi indica "cinque minuti" con le dita e allora la invito ad accomodarsi a bordo. Anche da vicino, i suoi lineamenti un po' esotici restano piacevoli alla vista, anche se tradiscono una età più vicina ai trentacinque che ai trenta. La dentatura non è invece il suo punto forte e me ne accorgo al primo sorriso che mi fa.

La barriera linguistica è davvero insormontabile, per cui riesco appena a carpirle il tempo di permanenza a Torino, che arriva sì e no alla settimana (quindi ora due mesi circa), e a farmi scandire le indicazioni stradali in greco. Cerco di ripetere a pappagallo i suoi "dexià", "aristerà" e "iftià", ma la mia pronuncia deve essere davvero pessima, perchè ogni parola in greco che esce dalla mia bocca suscita la sua ilarità.

Quando invece dalla sua bocca esce la parola "Strambino", in cabina di pilotaggio l'allerta sale a livello Defcon 5: sono uscito dal residence 20 minuti prima e incrociare la mia ballerina albanese preferita mi costerebbe una figura di palta inenarrabile! Non appena ci si avvicina alla danger zone, scruto allora se ci siano altre Otr in arrivo coi loro accompagnatori e poi cerco di parcheggiare il più lontano possibile dall'ingresso dalla palazzina, per non dare nell'occhio.

Fingo di non sapere dove siamo e lascio che Antonia mi guidi sino al suo appartamento, camminando qualche passo dietro a lei. La mora di Creta si muove spedita e, una decina di anni fa, doveva essere proprio una bella velina. Adesso ha ancora un busto molto snello, mentre le gambe si sono un po' ingrossate, ma hanno comunque un aspetto che pare tonico.

PRIMA PORTA A SINISTRA

Per fortuna non c'è da percorrere i lunghi corridoi del residence e Antonia mette quasi subito la freccia, infilandosi in uno dei primi appartamenti. Quando la porta si chiude dietro di noi, il primo pericolo è stato evitato: nessun incrocio imbarazzante con chi avevo riconsegnato alla mattonella non più di mezz'ora prima!

L'appartamento sembra in ristrutturazione e ha un assetto curioso: il locale dove ci troviamo è un atrio spoglio, occupato quasi per intero da una scala in muratura, che conduce al primo piano. Da sopra, giunge un intenso odore di cibo, che non saprei giudicare se cretese, albanese o di chissà dove.

Noi non siamo però diretti lì: alla nostra destra c'è una stanza da letto, separata da un muro divisorio che neppure arriva al soffitto. L'arredamento è un po' "old fashion", come la storica disco di Milano, è c'è pure una cyclette, con cui Antonia si sarà fatte venire le gambe muscolose :)

LA RECE VERA E PROPRIA

La fanciulla di Creta si dirige lesta verso il lato più lontano del lettone e, dopo avere armeggiato col comodino, inzia a spogliarsi. Io inizio allora a fare lo stesso e, quando sono nudo come mamma mi ha fatto, seguo le sue indicazioni e appoggio i miei vestiti alla bell'e meglio su un tavolo e l'omaggio della casa accanto alla sua borsetta.

I seni di Antonia devono essere piccoletti, perchè si è denudata quasi per intero, ma ha tenuto una sorta di fascia elastica nera, credo un reggipetto sportivo, a coprire la dotazione mammaria. Mi fa cenno si accomodarmi pure in mezzo al lettone, obbedisco e un attimo dopo me la ritrovo ginocchioni alla mia destra, col blister del gommino in mano.

Estrarre il condom dalla confezione non è però la sua prima mossa: la mora di Creta si allunga verso la mia sacca scrotale e inizia a leccare in modo sensuale uno dei due gioielli di famiglia. Capisco subito che sarà un incontro fuori dall'ordinario, ma anche che la ragazza non è particolarmente schizzinosa, dato che i miei testicoli non sono depilati ma ricoperti dalla loro peluria naturale, dettaglio che ogni tanto mi è valso un rimbrotto dalla Otr di turno.

Dopo almeno 2-3 minuti di ball licking, i tempi sono maturi per dare inizio al BJ e allora Antonia incappuccia il compare e comincia a trastullarlo con la bocca. Il modus operandi piacerebbe ai cultori del pompino lento: il ritmo dei saliscendi è molto calmo, ma Antonia tiene la testa leggermente reclinata verso di me, per osservarmi con la coda dell'occhio, e intanto è curioso vedere la sua guancia sinistra rigonfiarsi verso l'esterno, ogni volta che l'affondo giunge a fine corsa e il glande la preme da dentro. Nel mentre, io le carezzo un po' la schiena e le massaggio le chiappe, che hanno ancora un buon tono muscolare, nonostante qualche smagliatura della pelle. Qua e là, ci sono anche un po' di tattoo, che ora non ricordo nel dettaglio.

Le sensazioni giù nei Paesi Bassi sono positive, il compare acquista progressivamente turgore, ma Antonia deve stancarsi prima e allora decide di cambiare di nuovo posizione, per completare i preliminari: sfila il fratellino di bocca, sguscia come un serpente su per il mio corpo, si posiziona semi-coricata alla mia sinistra, intreccia una gamba alle mie, con il braccio sinistro disteso incomincia a smanacciare il compare, con il destro mi abbraccia ... e con la bocca si cimenta in un'azione di slinguazzamento degna della migliore lavasciuga Rotowash!

TENTAR NON NUOCE

La mora di Creta si alterna fra baci sulla guancia e succhiotti all'orecchio, dove percepisco distintamente il suo caldo afflato e l'umidità della saliva. Quando si riavvicina alla mia bocca, reclino quanto basta la testa verso di lei, accosto le mie labbra alle sue e tento il bacio, che non mi viene negato. Il sapore della sua saliva non è esattamente quello delle Golia Active Blue di compare Etna, in effetti qualche minuto prima mi stava leccando i gioielli di famiglia, ma ormai siamo in ballo e bisogna ballare: se proprio dovessi morire di peste bubbonica, sarebbe stato per una buona causa :)

Così, mentre la mano malandrina di Antonia continua a trastullare il compare, le nostre bocche sono appiccicate come due ventose e, per almeno 2-3 minuti, è tutto un mulinio di lingue, che saettano l'una contro l'altra, vengono mordicchiate a vicenda o succhiate dalle altrui labbra. Nè la mia, nè la sua lingua sono però lunghe abbastanza, perché ci si possa cimentare nella specialità olimpica di cacciarne 2 metri giù per la gola dell'altro/a :)

ALLA MISSIONARIA

Ringalluzzito dal trattamento speciale, il compare è ora parecchio su di giri e quindi propongo ad Antonia di passare alla copulazione. Bisogna di nuovo intendersi più a gesti che a parole, ma non impieghiamo molto a concordare il passaggio alla missionaria. La mora di Creta si risistema sul materasso supina e con le gambe aperte a ranocchia, si umetta l'orifizio con un po' di saliva, io mi posiziono sopra di lei, procediamo assieme a un cauto infilamento e può così avere inizio la mia danza pelvica.

Per evitare di andare subito in ebollizione, parto a braccia tese e col tronco un po' staccato dal suo, così da avere un minimo di ventilazione. Nonostante Antonia non sia più di primo pelo, le sensazioni che provengono dal compare sono positive: l'attrito fra il fratellino e la sua amichetta è elevato, forse proprio perchè la mora di Creta non ha fatto uso del lubrificante ma solo di due gocce di saliva.

La contropartita sono le sue smorfie davvero inquietanti, come se le stessi raschiando la vulva con la carta vetrata. Infatti, dopo un paio di minuti, mi fermo un attimo e le domando se le stia facendo male. Lei mi dice che è tutto Ok, riparto, ma la sua mimica facciale non cambia di una virgola: gli occhi sono chiusi e strizzati, la dentatura (non proprio impeccabile) è serrata come se stesse provando grande fastidio. Insisto ancora un paio di minuti e poi mi fermo, perchè non me la sento di andare avanti.

IL BBJ A SORPRESA

Le faccio cenno che possiamo pure passare alla falegnameria conclusiva, Antonia ovviamente accetta e allora mi sfilo, mi corico di nuovo supino in mezzo al lettone e lei si accovaccia alla mia destra, come all'inizio delle operazioni. Mentre Federica si prende cura del compare, la mora di Creta non lesina l'impegno, carezzandomi un po' da tutte le parti e cominciando anche a stuzzicarmi i capezzoli

Come spesso accade durante le operazioni federiciane, il gommino si sfila pian piano dal compare, sinchè lo rimuovo del tutto e lo getto sul lenzuolo. Quello che è meno consueto è che ora Antonia si avvicini al fratellino e inizi a succhiarne la punta, obbligando così Federica ad accorciare le escursioni, per evitare di prendere la mora di Creta a pugnette in faccia :)

L'HJ e BJ combinato non è pratica che abbia mai riscosso il mio entusiasmo, perchè sia Federica che la boccuccia della Otr di turno devono limitare le rispettive escursioni, col risultato che la somma delle due parti sia meno dell'intero. Rimuovo allora la mia mano e affido tutta l'incombenza ad Antonia, che a questo punto inizia a cimentarsi in un vero e proprio BBJ. Il modus operandi è come quello iniziale, sempre con la testa una po' reclinata verso di me, ma ora manca il gommino.

ASSALTO ALL'ARMA BIANCA

Tutto molto coreografico, ma per il mio piacere l'assenza del condom non è decisiva e, anche al secondo tentativo, la mora di Creta si arrende prima che il sottoscritto abbia varcato la linea del traguardo. Segue allora una fase concitata del match, senza uno schema di gioco predefinito: il massimo comun denominatore è l'azione di smanacciamento da parte di Federica, mentre Antonia tenta l'assalto all'arma bianca alla porta avversaria, per portare a casa un meritato 1-0.

La mora di Creta le prova un po' tutte, riprendendo il ball licking, massaggiandomi su gambe e tronco e titillandomi i capezzoli. Dopo due mesi dall'incontro, non ricordo in quale di queste fasi sia avvenuta la mia capitolazione, ma solo di avere varcato la linea del traguardo sudatissimo e quasi esausto. Visto che, alla fine, resteremo via dalla mattonella quasi 45 minuti, il match sul materasso deve esserne durati quasi trenta, ben oltre il quarto d'ora canonico concesso per il cinquantone. Strada facendo, ad Antonia sono arrivati un po' di trilli sul cellulare, ma non si è mai fermata per controllarlo e lo fa solo quando si riavvicina al comodino, per lindarsi e rivestirsi. Per farmi capire che abbiamo un po' sforato i tempi, mi mostra la chat col suo cronometrista, ma è tutto scritto in greco e l'unica cosa che riesco a decifrare è il nome del quarto uomo, che non è Manganiello da Pinerolo ma tale Toni da Creta.

La vedo infatti molto celere nel ricomporsi e allora cerco di fare altrettanto, per non farle perdere ulteriore tempo prezioso. Passano sì e no 2-3 minuti e già ci lasciamo alle spalle sia il nostro giaciglio d'amore, sia la porta di ingresso dell'appartamento.

CERCASI MIRELLA DISPERATAMENTE!

Mentre usciamo dal residence, incrociamo un ragazzo che cerca tale Mirella brasiliana. Antonia allarga le braccia, non sapendo essergli d'aiuto, io ne so pure meno di lei, e proseguiamo verso la macchina, mentre il tipo entra comunque, diretto non si sa dove. Ripensandoci, su GF avevo letto di una giuliocesarina che si spacciava per mezza albanese e mezza brasiliana: magari cercava lei e, suonando tutti i campanelli, la ha trovata :)

"Non ci sono brasiliane ... io sono l'unica greca... tutte le altre sono shiptare ...", mi dice Antonia, nel suo italiano traballante. Controllando su GT, una vera greca avrebbe detto "alvana", per cui è facile che pure lei sia una "shiptara" camuffata, ma poco importa.

Il tragitto di rientro è decisamente più breve: da via Strambino, in un attimo si sbuca su Giulio Cesare, una traversa prima del suo semaforo. Antonia vorrebbe farmi passare col rosso, al che le chiedo se abbia la patente: non ha solo quella, ma pure una potente coupè tedesca, giù al paesello :)

Mentre aspettiamo il verde, mi faccio confessare l'età (38) e tento lo scambio di gagliardetti, seppure poco convinto che possa essere già dotata di un'utenza italiana. Antonia mi sorprende e, smanettando sul telefono un po' scassato, tira fuori dal cilindro pure il numero con cui contattarla. Il secondo stato WA del giorni successivo sarà un meme in greco: se anche è albanese, deve comunque avere vissuto a lungo o addirittura essersi trasferita in Grecia magari proprio a Creta.

Appena si accendono le luci verdi, attraverso il vialone e accosto sul lato interno dell'isola spartitraffico, dove la avevo invitata a bordo tre quarti d'ora fa. Mi faccio spiegare come augurarle in greco la buona notte, ci scambiano quindi due Kalispera e Antonia può tornare a prendere possesso della sua mattonella. Io, invece, mi metto le mani nei capelli: la lancetta delle ore ha fatto un giro più che nei programmi iniziali, ho un'ora e mezza di autostrada e superstrada per tornare alla branda e, l'indomani, la sveglia suona comunque alle 7.30! Se però, dopo quasi due mesi, ho potuto raccontare come sia andata, vuol dire che sono arrivato a casa sano e salvo 😂
 
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Bella recensione! Scritta bene e soprattutto bella esperienza,ben oltre la media di zona, mi piacerebbe incontrarla questa Antonia,chissà nelle prossime avventure...
 
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  • #3
Grazie Capitano! Purtroppo non saprei dirti se Antonia sia tuttora presente in Giulio Cesare oppure se nel frattempo sia rientrata in Albania ... ops, a Creta!

L'unico indizio che ho è che l'immaginetta WA del suo numero italiano è ancora attiva, ma è da un po' che non vedo apparire stati.

Il numero di Luna sembra invece ibernato, se non proprio defunto, su WA, per cui dubito in un suo rientro a breve.
 
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