[RECE] Claudia - OTR notturna - Pescara (viale Pindaro)

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26 Ottobre 2011
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Colle della vecchia Montesilvano(PE)

Valutazione sintetica della mia esperienza:
(3/5) ★★★☆☆
NOME OTR: CLAUDIA
ZONA DELL’INCONTRO: VIALE PINDARO, DISTRIBUTORE AFFIANCO VIGILI DEL FUOCO IN QUESTOPUNTO
CITTA DELL'INCONTRO: PESCARA
NAZIONALITA': RUMENA
ETA': 22 (DICE LEI )
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): NON CHIESTI
SERVIZI USUFRUITI: PETTING, RAI1 0° & 90°
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 10min FUCK 30min VIAGGIO
DESCRIZIONE FISICA: ALTA 1.60cm, MAGRA, GIOVANE, CAPELLI CASTANO/BIONDI OSSIGENATI, CARNAGIONE ROM, CULETTO PICCOLO,
SECONDA DI TETTE.

ATTITUDINE: BRAVA E TRANQUILLA NON ALLE PRIME ARMI
VIZI: FUMATRICE
REPERIBILITA': DALLE 22:30 IN POI
PERMANENZA PRESUNTA: ALTRI DUE MESI

LA MIA RECENSIONE:[/LEGEND]

Evito di fare troppi preamboli.
La ragazza è tra noi da più di 3 settimane, ma io l’ho caricata nei primissimi giorni.
Appartiene alla scuderia, comprendente altri elementi, capitanata dalla stangona Sonia.
La Sonia mi è cascata antipatica visto che l’ultima volta ma fatto l’acida del cazzo.
Iniziamo.
SPA – GHE – TTI !!! … per chi vedeva Lotti.
CLAUDIA STREET.jpg


Claudia maps.jpg

Passando lungo una via, dove solitamente non passo mai … Viale Pindaro (hahahaha) vedo comparire al distributore dei Vigili del fuoco presenze femminili battenti ignote.
Sono giovani, mi piacciono, inverto la marcia e mi fermo a fare benzina.
Metto una banconota da 0€ all’automatico e le scruto da vicino.
Chiamo a me la più intrigante e, mentre si avvicina, ne scruto le fattezze.
Giovane, magra, capello biondo artificiale ondulato, piuttosto “abbronzata” , viso particolare ma piacevole …. praticamente della serie …. “Questa me la devo scopare !!!!”.
Le chiedo qualcosa per capire chi avessi davanti e che cosa avrebbe potuto offrirmi con quel bel corpicino che a me già mi stava facendo impazzire.
Mentre le parlo mi guarda attentamente lei stessa, e nel rispondermi con una certa espressione interrogativa, capisco che stava studiando a sua volta la persona che aveva adescato… ci stavamo praticamente studiando a vicenda.
In verità non ricordo molto bene cosa ci siamo detti, non prestavo molta attenzione alla dialogo, ero piuttosto impegnato a scoparmela con gli occhi … cazzo mi fregava di fare conversazione, tanto l’avrei presa comunque … pure fosse stata muta o logorroica.
Infatti, mentre parlava, il mio occhio scrutava la piattezza del ventre, la curvatura dei fianchi, la tornitura delle gambe, i lineamenti del viso, la magrezza in generale … e visto che c’ero, pure il tono della voce.
L’avrei quindi caricata al “volissimo” ma non potevo purtroppo perchè ero inoffensivo.
Ebbene si! …un quarto d’ora prima mi ero già spupazzato selvaggiamente ed infine inondato abbondantemente di succo di palle di Neutrino le belle tettine di Andreea, la biondina che staziona sulla rotatoria di Viale Marconi (che ho recensito precedentemente).
A proposito di Andreea, apro una brevissima parentesi:
( per poche sere, ha esercitato al suo fianco un’altra bionda di nome Alexandra di età 35 anni. La sua è stata una breve apparizione, di fatti ha deciso subito di andare via e non tornare più perché qua non produce il becco di un quatrino. Oggettivamente parlando, stava sempre in attesa e non se la caricava mai nessuno … forse l’ho violata solo io, o per lo meno mi piace pensarlo.
Comunque, a parte una serie di gemiti palesemente da copione, non mi ha lasciato nulla di che, ed infattamente ed indiscutibilmente, è destinata al dimenticatoio.
) chiudo parentesi.
Ma tornando alla mia storiella, non potevo quindi caricare perché ero ancora abbastanza scarico.
Sarei potuto tornare operativo in una mezz’ oretta ma era già abbastanza tardi d’orario, per cui fisso nella put-agenda il medesimo appuntamento per la sera successiva.
Trascorse 24h ero di nuovo li che parlavo con lei … ma questa volta facevo sul serio, di fatti, spalancata la portiera, lei mi è salita in macchina immediatamente.
Nell’intervista è saltato fuori che aveva casa e di fatti è proprio li che stavamo andando … ma alla rotatoria mi spiazza quando mi indica la direzione da seguire.
Pensavo dovessimo andare nella ben nota e squallida dimora del peccato … mentre invece dovevamo dirigerci in direzione zona San Donato.
Durante il tragitto mi detta le informazioni del tipo, gira di qua, gira di la e bla, bla, bla, … ma ad un certo punto ha smesso di indicare … ci eravamo persi.
Al che siamo tornati indietro e re - iniziato tutto da capo, prosegue con: gira di qua, gira di la e bla, bla, bla, … fin che ha nuovamente smesso di darmi indicazioni … ci eravamo persi di nuovo.
Dopo altri vani tentativi le suggerisco di tornare al distributore, dove l’avevo caricata, per rispolverare le informazioni con le coinquiline.
Scende, parla con l’amica, e risale.
Adesso, molto più sicura, mi dice di andare.
Perfetto ero felice e fiducioso anch’io.
Mentre scorrazziamo per San Donato mi da l’indirizzo compreso di via e numero civico pensando fosse sufficiente per risolvere la logistica di trasporto.
Ma non era sufficiente un CAISER!
Io non batto molto San Donato solitamente per cui le vie non ce le ho alla mano.
In verità vi dico, che avrei potuto risolvere rapidamente la questione a questo punto … ma ho preferito di no.
Infatti, non volevo tirar fuori l’altro telefonino con il navigatore che tengo segreto, per cui l’avventura doveva proseguire spontaneamente all’incirca in questo modo:
Sali di su, scendi di giù … no!, no!, non è qua!, rigira! … sempre lei che parla.
Praticamente non ce la faceva nemmeno con l’aiuto ricevuto … ed erano trascorsi già 15 minuti senza esagerazione!
Poi è rimasta in silenzio a pensare mentre ci muovevamo a passo d’uomo per le scure strade.
Ma la cosa, invece che scazzarmi, mi è parsa divertentemente e piacevolmente insolita.
Non me la sono presa affatto, anzi mi ha messo di buon umore.
La situazione che stavo vivendo mi ha riportato alla mente un episodio di oltre 15 anni fa quando caricai una OTR gnocchissima all’imbocco della Bonifica del Tronto e girammo tutta San Benedetto per oltre due ore fermandoci a chiedere a tutti i locali notturni ancora aperti se conoscevano quella cazzo di benedetta via che lei aveva scritto su un suo bigliettino. Internet non aveva ancora il suo utilizzo mobile … ma alla fine per puro culo trovammo casa e me la trombai.
Considerate un po’ queste mie reminiscenze del passato un po’ come la pubblicità che interrompe i film, tanto alla fine il programma, come la mia storia, continuano ancora con il … gira di qua, gira di la, vai di su, vai di giu …
Ovviamente avevo fissato un tempo limite nella mia testa, superato il quale, l’avrei portata io d’autorità, in uno dei miei anfratti segreti disseminati in strada.
Più passa il tempo però e meno ne possiedo a causa di vicissitudini edilizie varie, purtroppo.
Ma poco prima che lo facessi, con mio grande stupore, alla vista di un distributore di benzina riconosciuto ai suoi occhi come famigliare, spalanca la bocca, urla qualcosa d’incomprensibile e torna a darmi indicazioni con molta enfasi.
Speranzoso ma ancora un tantino titubante, visto i precedenti, continuo a seguire le indicazioni ma questa volta FINALMENTE arriviamo alla sua cazzo di benedetta abitazione in collina.
Parcheggiata la macchina sulla strada principale ci dirigiamo verso l’alcova.
Come da prassi lei avanti ed io dietro ad ammirare il suo stupendo e minuto culetto sculettante.
Quella sera indossava abitini leggeri ed aderenti che praticamente la facevano svestita.
Indossava una “canottina” e un pantaloncino ino-ino stile “coulotte” che mostrava il suo culetto paro paro così com’era.
Adoro i culetti come il suo, sono criminali per me, non so resistere … io credo che se non esistessero le zoccolette come questa che lo donno per soldi … sarei in prigione per violenza sessuale aggravata ai danni delle ragazze civili perché quando vedo questo genere di culetti non rispondo di me, giuro.
La strada percorsa a piedi si fa prima in salita e poi si trasforma in una rampa di scale… ed io sempre dietro.
Cosa si può volere di più dalla vita? un lucano! (cazzo di danni fa la pubblicità alla mente, non trovate!).
Entriamo in casa che era già illuminata all’interno dalla porta finestra della mansarda.
Superato il primo ambiente, varchiamo la soglia di una porta e ci ritroviamo in stanza angusta piuttosto squallidotta.
E’ presente al suo interno un letto matrimoniale incastonato in un vecchio armadio e qualche mobilio.
La luce è flebile ma ci si vedicchia bene.
Le do i soldi ed inizio a spogliarmi.
Mentre lo faccio, goffamente perdo l’equilibrio, e do una “culata” alla parete di carton gesso che rischio di sfondare per quanto è risultata sottile dopo l’impatto.
La stanza non mi da l’idea di troppa sicurezza dal punto di vista della privacy, difatti presenta due finestrelle oscurate opposte in alto alle pareti. Praticamente, se bene poste in alto, occhi indiscreti potrebbero potenzialmente assistere alla mia performance sessuale e questo non lo reputerei un tantino simpatico.
Ovviamente sono tutte mie “pippe mentali” … ma perché allora ogni tanto lei stessa guardava stranamente una delle due finestrelle?.
Mah! la vita è strana, molto strana, comunque è bello viverla … io per sicurezza ho sempre tentato di dare le spalle a alle misteriose finestre.
Non mi faccio i film in testa, non ho alcuna fobia, sono solo realista e scruto ogni cosa che potrebbe causarmi qualche complicazione non prevista. Inoltre so per certo che non eravamo soli in casa perché sentivo una certa attività in luogo non destinato agli accoppiamenti.
Non è senz’altro questo il caso, ma sentite le parole di un “vecchio stupido:
” PROSTITUZIONE - DROGA … ED ESTORSIONI, sono un trinomio che spessissimo va a braccetto. Per cui io, nel mio piccolino, controllo sempre gli “scenari” … per lo meno quando sono sobrio.
Tra un pensiero e l’altro, intanto, io mi ritrovavo completamente nudo e mi avvicino al suo corpicino.
Inizio a spogliarla e parliamo un po’ per socializzare e rendere un po’ meno crudo l’incontro.
Mi dice che è Rumena di Bucarest, che ha 22 anni, che è qui da due settimane e che rimarrà per un po’.
Lei è un bel bocconcino:
magra, abbronzatissima … un po’ stile Rom, alta sul metro e sessanta, una seconda abbondante di tette ed un culetto a coccinella tosto-tosto.
Mi sono deliziato a stringerle le chiappe per tutto il tempo del match.
Presenta qualche tatuaggio discreto: una farfallina sotto il seno, uno sul collo e forse uno sul polso (non ricordo bene).
Appartiene alla tipologia che più mi ingrifa se ancora non ve lo siete imparato : MAGRA, GIOVANE & SDENTATA …hihihihi, scherzo.
Una volta spogliata completamente devo ammettere che è fatta bene, solo il mento è un po’ sporgente in avanti … senza parlare dei sui denti, cazzo! … mi è bastata la visione di facciata … non oso immaginare dove è più ostico arrivare con lo spazzolino.
Abbiamo assodato che i denti non hanno rappresentano un punto di forza quando l’ho scelta.
Continuiamo a fare un minimo di conversazione prima di iniziare.
Ho notato che mentre cerca di parlare italiano usa a volte parole spagnole, al che le ho chiesto se fosse stata li, ma lei me lo ha negato.
La prendo e la giro di spalle a me.
Prendo Neutrino Junior e glie lo sbatto dietro come al mio solito in mezzo al solco delle chiappe.
L’ho fatto in maniera superficiale perché non conoscevo lo stato d’igiene dei suoi piani bassi.
Solitamente mi piace solleticare gli orifizi della mia zoccola con la punta del mio attrezzo … ma solo quando vedo che tutto mi pare in regola.
Questa volta non mi sono sbilanciato con la trasgressione perché lei è scura, la luce era flebile e le chiappette erano serrate, per cui sono rimasto con le marce basse.
Dopo l’incappucciamento ero pronto per lo stantuffamento.
Ultimamente salto sempre il preliminare di bocca per cui la butto sul letto e le allargo le gambe.
Mi è piaciuto particolarmente molto allargarle le gambe perché era un po’ che non mi scopavo una tizia con la carnagione scuretta, di fatti, anche la fighetta è in linea con l’etnia che la caratterizza ed i capezzoli non sono da meno.
Dopo un sacco di carrozzerie bianche slavate con le grandi labbra rosa, devo ammettere che è proprio una goduria trovarsi queste tenui variazioni scure. Parto pian piano ad infilzarla alla missionaria e trovo che inizialmente è un po’ strettina.
La colpa è forse anche mia perché non avendomelo fatto ciucciare, nel frattempo non ho avuto modo di sgrillettarle la sorchetta. Sono un imbecille, lo so! … e che ultimamente mi fiondo dritto per dritto in figa e non godo dei preliminari che sono il giusto complemento. Praticamente è un po’ come mangiarsi una bistecca … senza contorno di pane, patate ed insalata. Sono un "GREZZOMANE" in questo periodo, lo ammetto, però mi diverto ugualmente.
Comunque dopo un po’ di attrito inizia a scivolare bene.
Mi piace molto scopare e mentre lo faccio cerco disperatamente specchi per poter cambiare inquadratura, ma aimè non ci sono.
L’unica cosa che posso fare per godermi la scena con più dettagli è tirarmi più indietro possibile, cercando di non uscire mai dal suo corpo, non so se “mi sono spiegato”.
Mi sa che me lo devo comprare! Vado da OBY e me lo compro! un bello specchietto portatile (minimo 35x50) da portare con me e piazzare nei punti strategici per avere un’altra prospettiva della performance sessuale.
Beh! scendere dall’auto con lo specchio sotto il braccio non è il massimo ma il PIACERE va messo al primo posto.
Nel frattempo mi sbizzarrisco nei limiti della missionaria giostrando con la posizione delle sue gambe come se fossero lancette d’orologio.
Dopo 5 minuti decido di cambiare posizione.
Mi sfilo e la faccio scendere dal letto perché la voglio prendere in piedi da dietro.
Erano 24 ore tonde-tonde che desideravo scoparmela così … principalmente per questo motivo l’avevo voluta caricare ... per farle ESATTAMENTE questo.
Lei è più bassa di me per cui devo piegarmi un po’ con le gambe.
Signori miei, il nostro è un hobby faticoso, per fortuna ultimamente sono abbastanza allenato, sportivamente parlando.
Mi allontano, la osservo da lontano, mi ingrifo al massimo e avvicinandomi a bocca aperta, come lo squalo 3D, glie lo infilo da sotto.
Questa volta entra bene e senza fatica.
Inizio a pompare e le agguanto quelle belle tettine turgide … e pure il culetto dopo!!!.
Dopo pochi minuti ero già pronto alla capitolazione ma lei mi ha maledettamente anticipato informandomi che il time out era imminente … e non erano ancora trascorsi10 minuti, cazzo!!!.
Questo diavolo di atteggiamento è un tipico errore delle OTR stupide, non fanno distinzione tra macchina e casa.
Non si rendono minimamente conto che un cliente ha sborzato un supplemento di 20 euro in più non solo per stare più comodo e non sentirsi bussare al finestrino, ma anche per ricevere un trattamento più tranquillo e con un tempo un po’ più lunghetto.
Questo è quello che ci si aspetta trasformando una zoccola OTR in zoccola LOFT.
Ma che ve lo dico a fare! queste usano solo la logica delle bestie! non quella delle normali persone, ve lo dice uno “stupido” che ne sa abbastanza di Rumenelle.
Dopo l’avvertimento decido che tutto sommato la scopata poteva concludersi senza infamia e senza lode per cui aumento il ritmo delle affondate finchè non esplodo e termino in un ululato di godimento.
Ci rivestiamo e ce ne andiamo.
Durante il viaggio di ritorno, quasi non mi ricordavo la strada, tanti sono stati i tentativi per arrivare fin li.
Conversiamo un po’ e posso affermare che globalmente mi è parsa una ragazza brava e tranquilla anche se legata alla tempistica.
La riconsegna avviene in modalità meno rischiosa del prelievo.

PS a volte la trovate 20metri più a nord sulla rotonda vicino alla cabina del telefono
 
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