[RECE] Consuela (ROM) - OTR notturna - Lentate s.S. (MB)

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: l'ho trovata qui: 45.68138,9.11271 (stop di via Como), ma ad ora meno tarda l'ho vista: 45.680461,9.113167 (l'ingresso nord della Chateau d'Ax)
NOME: Consuela
NAZIONALITA': Rumena della zona al confine con la Moldova
ETA': 21 dichiarati (anno di nascita 1993)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 15-20' car-to-car
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,60, capelli mori (probabilmente tinti) molto lunghi, viso da bambolina, occhi azzurri molto belli, fisico magro con belle gambe, seno celato sotto un reggipetto rinforzato :)
ATTITUDINE: BJ nella norma, ma credo che sia una di quelle molto attente ai tempi e sempre pronte a proporre extra ; molto simpatica e spigliata

LA MIA RECENSIONE:

E' ormai notte fonda, quando, di rientro da una serata a Como, decido di percorrere la vecchia statale dei Giovi. Nonostante l'ora tarda, una buona dozzina di ragazze continua a occupare le rispettive postazioni e, complice il tepore di queste ultime nottate d'inverno, quasi tutte hanno abbandonato i giubbotti più pesanti, i calzettoni di lana e gli stivali. Di traffico ce n'è davvero poco, per cui la serata è decisamente propizia per fare la conoscenza di qualche nuova fanciulla, constatato che - ahimé - la graziosa Юлия non è ancora rientrata in Italia dopo quasi due mesi dalla sua dipartita. L'unico, piccolo, problema è che tra le poche vetture che percorrono avanti e indietro quel tratto di strada ce n'è anche una dei CC, che però sembrano più interessati a fare un po' di pubbliche relazioni con le ragazze che non a dare una caccia spietata ai loro clienti. Approfitto di questa mezz'oretta di limbo per scrutare le fanciulle presenti: a parte le "celebrities" che ricompaiono solo sporadicamente alle loro postazioni (Anna e Inna al semaforo centrale di Lentate, l'esile Mila poco più avanti ...), mi incuriosisce questa morettina minuta, che staziona allo stop del bar Bisc, ove di solito non ho mai visto OTR. Dato che mi pare molto giovane, faccio un paio di giri dalle retrovie per scrutarla più da vicino e, tutte le volte che mi affaccio allo stop, mi osserva con sguardo ammiccante, protende un po' le labbra a mo' di bacio e mi fa cenno con la testa, come per dire: "Andiamo?".

Quando pare che i CC di servizio abbiano finalmente terminato la loro mezz'oretta di svago, ripercorro l'intera vasca con intenzioni più "bellicose". Risalendo il vialone, poco dopo il semaforo è ricomparsa una delle due bionde (Anna o Inna), dietro di me è davvero il deserto ma nella direzione opposta vedo scendere un trenino di tre-quattro macchine e, in lontananza, non riesco a capire se tra loro si celi qualche minaccia per il mio portafoglio (ora che il clima si è fatto più caldo, anche la Vigilanza Ecologica del Parco delle Groane dovrebbe essersi risvegliata dal suo letargo invernale), per cui non sfrutto quest'occasione più unica che rara e tiro dritto. I due stop successivi non sono al momento presidiati, mentre la morettina di prima è ancora lì, davanti al bar. Altro giro dal retroterra e sono finalmente accanto a lei. Non faccio in tempo ad abbassare il finestrino ed è già china nella mia macchina, recitando il solito mantra del "trenta boccaf..a". Poiché non sono solito consumare in macchina, le domando: "E solo per un lavoretto di bocca, sono ...". "Venti. Andiamo?", non mi lascia neppure finire la graziosa mora. Attendo che passi l'ennesimo trenino di vetture che sta risalendo verso Como e infine le do il placet a salire.

Prima ancora di poterla scrutare meglio, posso sentire la musica assordante (per lei) che emerge dai suoi auricolari e che pure canticchia con fare svagato. Tempo qualche secondo, estrae dal giubbino il lettore mp3 ed abbassa il volume, senza però smettere di deliziare le mie orecchie con un brano del peggiore filone neo-melodico rumeno. "Non l'ho mai sentita, questa canzone ... E' cantata in rumeno, giusto?", le domando. "Sì, sì - mi risponde, sempre molto su di giri - è del mio Paese :)". "Tu, invece, come ti chiami?", do inizio alla rituale raccolta d'informazioni. Con un italiano già abbastanza sciolto seppure dotato di palese accento rumeno, Consuela (gliel'ho domandato due volte, perché mi sembrava più plausibile Consuelo) mi giura e spergiura di avere 21 anni, di essere qui a Lentate da 3 settimane e di essere "di Romania". "Ma di dove, esattamente?", le domando. "Di Romania!", rimane sul vago Consuela. "Questo l'avevo capito :) ma la Romania è grande ...", cerco di carpire qualche informazione in più. Finalmente, la fanciulla si sbottona un po' di più (non certo l'abitino, che anche dopo eviterà di sollevare ...) e mi dice di essere originaria della Moldavia rumena ("ma non della Moldova!", tiene a puntualizzare).

Trascorsi un paio di minuti scarsi, siamo in quello che sarà il teatro del nostro fugace incontro notturno: una delle tante stradine interne di Lentate, che a quest'ora della notte è sicuramente tranquilla ma che ha il difetto di essere residenziale (per cui, prima o poi, gli abitanti si lamenteranno di sicuro del via vai di macchine). "Mi fai vedere un documento, Consuela?", le domando, perché il suo visino da cerbiatto dimostra al massimo diciotto-diciannove anni. Lei mi ribadisce nuovamente di averne ventuno, essendo nata nel 1993, e, per rafforzare il concetto, sottolinea: "Nessuna di noi lascia il Paese da minorenne! Appena abbiamo diciott'anni e il passaporto, veniamo tutte qua! E poi, l'hai visto anche tu, siamo sempre controllate dai CC, che passano avanti e indietro!". Insisto ancora un po' e alla fine estrae una fotocopia un po' sgualcita di un documento d'identità rumeno, in cui mi sembra di riconoscere le sue fattezze e da cui risulta che non aveva mentito sulla sua maggiore età.

LA RECE VERA E PROPRIA

La fase strettamente erotica è senz'altro quella di cui c'è meno da raccontare, perché si è trattato di un semplice BJ effettuato senza particolari squilli tecnici. Regolati gli aspetti burocratici e arretrati e reclinati un po' i sedili, Consuela estrae il famigerato fragolone rosso (di marca Serena) e, dopo avere masturbato brevemente il mio fratellino, glielo calza addosso. Mentre stiamo per dare inizio alle danze, un paio di fari appaiono all'ingresso della via e si avvicinano a noi. "Aspetta un attimo...", le dico e pure lei si volta indietro, per capire chi stia arrivando. "Tranquillo, è la mia amica!", mi conforta Consuela, rassicurata più dal messaggino che ha appena fatto trillare il suo cellulare che non dall'effettivo riconoscimento della sagoma della vettura. Che, comunque, non ha né lampeggianti né faretti sul tetto :) e che accosta dietro di noi, lungo la recinzione che costeggia la stradina.

Ripreso il fiato dopo questo breve momento di suspence, Consuela si china finalmente sul mio basso ventre e dà inizio il BJ, che consiste principalmente nel consueto su e giù lungo l'asta. Sento però (ma non vedo, dati i suoi capelli molto lunghi) che fa uso anche di qualche piccola finezza tecnica (o astuzia, se vogliamo definirla diversamente), perché ogni tanto sembra serrare la base dell'asta con le dita - il che mi dà immediatamente una sensazione, ma probabilmente è solo tale, di maggiore turgore - e preme fortemente il glande contro il suo palato - il che rende più intensa la stimolazione. Del suo bel fisichino riesco ad apprezzare ben poco, perché è rimasta seduta e sta lavorando in torsione, per cui tutto il lato A è completamente inaccessibile, anche per via del bracciolo centrale della mia vettura. Tutto ciò che posso fare è accarezzarle un po' la nuca, la schiena e i glutei, ma solo da sopra il suo vestitino molto aderente. Appena cerco di armeggiare un po' per scoprirle almeno la schiena, Consuela mi stoppa subito, domandandomi con fare un po' perentorio: "Cosa fai?". "Volevo solo carezzarti un po' ... Ti dà fastidio?", le chiedo. "Mmmm ..." è la sua indecifrabile risposta, perché nel frattempo ha già ripreso in bocca il mio fratellino, ma mi pare di cogliere che la fanciulla sia di quelle che chiedono un extra anche solo per alleggerirsi un po' del vestiario. In ogni caso, nel mio tentativo di entrare in contatto con la sua pelle, mi ero appena reso conto che quella che stavo sollevando verso l'alto era solo una giacchettina en pendant con il resto dell'abito e che sotto indossava un tubino aderente, per cui sarei dovuto partire da molto più in basso, per portare alla luce le sue grazie :) Mentre continua ad armeggiare attorno all'asta, Consuela deve spesso interrompersi per rassettarsi i suoi lunghi capelli, che non vogliono saperne di rimanere in posizione e che ricascano sempre verso il basso, intralciandola nell'esercizio delle sue arti amatorie.

Trilla di nuovo il telefonino e la fanciulla si arresta brevemente, per controllare cosa abbia da dirle la sua amica (niente di importante, direi, dato che sto sempre guardandomi le spalle nello specchietto retrovisore e anche il nostro collega ha appena completato il BJ e stanno preparandosi per la copulazione vera e propria). Il tempo a disposizione è però agli sgoccioli, per cui Consuela mi domanda se possa aiutarsi un po' con la mano. "Va bene, fai pure", le accordo il permesso. In questo modo, può lavorare un po' col busto sollevato e posso carezzarle le sue gambette snelle (che però sono ancora avvolte dalle calze, dato che la temperatura, seppure mite, non è proprio esattamente estiva) e tentare di saggiare la consistenza dei suoi seni. Lì la ragazza è davvero soda, ma temo che il merito sia più di un reggipetto sapientemente rinforzato che di Madre Natura :) Sarà perché sono appartato con una fanciulla davvero graziosa, sarà perché ha trovato il modo giusto per manipolare il mio fratellino, ma sento che il mio piacere sta per tracimare... Anzi, è tracimato :'(, proprio mentre Consuela ha appena rimosso la sua abile manina e sta per chinarsi di nuovo sul mio alter ego, per dargli il colpo di grazia. La fanciulla è giovane ma ha già l'occhio lungo, perché riesce comunque a capire che l'incontro è giunto all'epilogo, nonostante lo spessore da pneumatico e il colore rubino del condom lo rendano quasi impermeabile alla vista ;). Sconsolato, allargo le braccia e le dico: "Brava, ce l'abbiamo fatta!"

UNO STRANO EPILOGO

"Ho visto che hai dei chewing gum, me ne daresti uno?", sono le prime parole che escono dalla sua bocca, appena terminata la performance amatoria. "Volentieri", le rispondo, mentre estraggo il pacchettino delle cicche e gliene porgo una. "Ti va di rimanere ancora qualche minuto?", mi chiede sorprendentemente Consuela. Non faccio in tempo a domandarle il perché di questa inconsueta richiesta ed è lei a spiegarmene il motivo: "La mia amica lì dietro ha l'impressione che il ragazzo con cui è salita voglia rubarle la borsetta. Se c'è un'altra macchina vicina, non si fiderà a farlo ...". Do un'occhiata nel retrovisore e mi pare che svaligiare il tesoretto dell'altra fanciulla sia l'ultima preoccupazione del nostro collega :): tutto ciò che vedo sono un paio di scarpe taccate appoggiate sulla plancia dell'autovettura, lato passeggero, e la schiena di un ragazzo che sta montandosi con vigore taurino la "amica" di Consuela. In ogni caso, la mia momentanea accompagnatrice compone un breve messaggio sul cellulare e lo manda alla sua collega. "Dài, poverini! Stanno facendo sesso e così li disturbi!", cerco di biasimarla, ma con scarso successo. Chiacchieriamo per qualche minuto e Consuela mi racconta della scuola che ha frequentato (ma nessuno dei due conosce sufficientemente bene la lingua dell'altro perché io possa capire a quale dei nostri indirizzi corrisponda) e poi, tutta radiosa, mi riferisce di avere una sorella gemella, che però non le somiglierebbe per niente e che sicuramente non lavora qui a Lentate, perché l'ha da pochi giorni resa zia :)

Dopo un po', nonostante dietro di noi l'altra vettura continui a oscillare sotto i vigorosi colpi del nostro collega, Consuela mi dice che possiamo andare. Invertita la marcia, mi dirigo verso l'uscita, notando che la sua "amica" ha abbassato leggermente il finestrino e, pur rimanendo con le gambe divaricate e appoggiate sulla plancia, agita una manina fuori dal pertugio che si è creato. "Puoi fermarti un attimo?", mi domanda la morettina che mi sta accanto. "Sei sicura?", le domando, perché mi sento un po' a disagio a disturbare il nostro collega intento a sintonizzare il primo canale. "Sì, sì, fermati!", e intanto ha già abbassato il finestrino. Lo stesso fa la sua collega e, incuranti dell'imbarazzo dell'altro ragazzo, che si risolleva madido di sudore e un po' spaesato, iniziano a parlottare tra di loro in rumeno. "Lasciami pure qui, torno indietro con loro", è l'esito del breve conciliabolo e l'altra fanciulla, che mi è sembrata l'Alexandra(?) un po' in carne che sta invece di fronte all'ingresso sud della Chateau d'Ax (quello principale, credo, dove di solito staziona anche una vettura della vigilanza). Ci salutiamo, Consuela riaccende il suo lettore mp3 e si mette a passeggiare dietro la macchina del nostro collega e io invece mi dirigo di nuovo verso la statale dei Giovi, incerto se tornare a casa (sono già le 2 di notte) e se approfittare della calma piatta per riprendere le mie attività esplorative ... Non prima, però, di avere rimosso i rifiuti, che Consuela non ha portato con sè e che erano rimasti lì in bella vista nel portaoggetti della macchina ;)
 
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