DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Cristina Fiordilatte
Nazionalità: sedicete tirgujuina
Età apparente: 27 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza longilinea, alta 1.65-1.70, crine liscio biondo tinto, viso tutto sommato piacente, seppure con qualche residuo di acne giovanile e profonde rughe di espressione fra gli angoli della bocca e le gote, begli occhi castani, sopracciglia tatuate, seni a collinetta non oltre la 2a taglia, un grosso tattoo sull'avambraccio sx e due più piccoli su collo e piede
Attitudine: BJ svolto con discreta perizia, buoni conigli estratti dal cilindro durante l'epilogo federiciano ; parla bene l'italiano ed è molto simpatica e amichevole
Reperibilità: facile, in orario prandiale
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ e HJ
Durata dell'incontro: 17 minuti da mattonella a mattonella, circa 11 minuti netti
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Vittuone (MI)
Coordinate: rotonda Italsempione, lato sud, dove si diparte una vecchia strada abbandonata, parallela a quella nuova
LA MIA RECENSIONE
Come raccontavo nel thread generale, passando dalla rotonda Italsempione, vedo due ragazze sedute in minigonna una di fianco all'altra: non so chi possa essere la mora più bassa e dai lineamenti gitani, mentre ci sono pochi dubbi che la bionda più slanciata sia la famosa Fiordilatte.
Un minuto prima, avevo però visto Azzurra Bianchi inoltrarsi a bassa velocità in zona Bartolini e tocca quindi far calmare le acque. Giretto sino al settore Stakanov, per far passare una ventina di minuti, e mi ripresento alla Italsempione: purtroppo ora c'è solo la mora, che mi ispira meno, e mi tocca temporeggiare ancora un po'.
Qualche altro giro di lancette e finalmente riappare anche la bionda, ahimè ora in jeans reginiani, probabilmente perchè Azzurra è passata a redarguirle, mentre io mi ero eclissato altrove. Ma ormai ero lì apposta per la Fiordilatte, faccio un paio di 360 nella rotonda precedente per avere le spalle libere e accosto.
La fanciulla non è per nulla malmostosa: si alza dalla sua seggiola, mi raggiunge e mi allunga persino la mano per presentarsi, come Cristina, quando le chiedo come si chiami. Visto da vicino, il viso appare un po' meno carino, per qualche residuo di acne e per due profonde rughe di espressione fra gli angoli della bocca e le guance, dovute probabilmente a un eccesso di BJ svolti nella sua carriera. I lineamenti rimangono comunque piacenti, con begli occhi castani e le sopracciglia tatuate, il rate è il ventello di ordinanza e allora la invito ad accomodarsi a bordo.
CRISTINA DA TIRGU JIU
Recupera il sacchetto degli averi, dicendo che ora non ai fida più a lasciarlo incustodito, e pochi secondi dopo mi è seduta accanto direzione retrobottega, in una zona dove non ero mai stato. La fanciulla è davvero molto simpatica e spigliata e si inizia subito a chiacchierare come se ci conoscessimo da una vita.
Pur parlando molto bene l'italiano, il suo accento rumeno è molto evidente e quindi la prima cosa da scoprire è da dove venga: avevo già scommesso alla Snai che fosse craiovina e invece mi dice di essere di Târgu Jiu, cittadina più piccola e circa 100 km più a monte, sempre lungo le sponde del possente ma placido fiume Jiu. Pensavo di avere piantato una nuova bandierina sulla vasta mappa della Romania, ma a un successivo controllo Târgu Jiu risulterà essere il capoluogo della provincia di Gorj e sono già stato con almeno una girl motorizzata GJ, ossia Maria Bixio.
Cristina potrebbe lavorare all'ufficio turistico della Romania, perché parte per la tangente e inizia a decantarmi le bellezze della sua terra ... e quando siamo al retrobottega la scheda tecnica è ancora mezza vuota 😂
LA RECE VERA E PROPRIA
Essendo week-end, l'ampio parcheggio è praticamente deserto e ci sono solo 3-4 vetture vuote qua è la: da un lato, non c'è rischio che qualcuno ci passi di fianco mentre raggiunge la sua auto durante il cambio turno; dall'altro, una Bianca Verdi a caso potrebbe tranquillamente avvistarci già a 150-200 m di distanza. Confido però nell'orario prandiale e incrocio le dita ...
Le consegno l'obolo e, in cambio, Cristina estrae dalla borsetta i ferri del mestiere. Mentre mi sta ancora decantando le meraviglie della Romania, estrae il profilattico trasparente dal blister e, aiutata dalle mie mani che lo tengono ritto, incappuccia il compare.
È tutto pronto e si rististema gattoni sul sedile del passeggero, per dare inizio alle danze. Il BJ è svolto con discreta perizia, dato che i soliti movimenti verticali sono impreziositi da un po' di mulinio della lingua e non manca neppure un continuo mugugnare di scuola albanese, a condire la prestazione.
Cristina, ahimè, non si era abbassata i jeans reginiani ed è praticamente tutta sigillata: dopo un giro di lancette le chiedo allora di denudarsi un po' e mi accontenta, calandosi pantaloni e perizomino. "Però controlla che non arrivi nessuno, perchè io non riesco a vedere!", si raccomanda la bionda di Tirgu Jiu!
Come non detto: Cristina si è appena chinata sul mio basso ventre e una vettura, che era parcheggiata a una cinquantina di metri da noi, parte e ci sfila dietro! Non faccio in tempo a dire alla bionda di abbassarsi, ma lei la prende con fair play: "Mi avrà visto la fi.a! 😂".
Per fortuna, l'auto non aveva bande colorate sui fianchi e le danze possono riprendere senza ulteriori esitazioni. Ora va decisamente meglio: per gli amanti delle veline, Cristina ha davvero un bel fisico, la pelle è appena dorata dal sole e liscissima per una fresca depilazione e i miei tentacoli massaggiano con grande piacere le sue chiappette compatte.
Dopo un tempo che a occhio potrebbe essere attorno ai 6 minuti, la bionda mostra i primi segni di affaticamento e mi propone di passare il testimone a Mastro Geppetto. Accetto, si mette col busto inclinato più o meno a 45 gradi e inizia a trastullare il compare con la mano. Ora il lato A è bene accessibile e inizio ad massaggiarle le cosce toniche e slanciate, risalendo pian piano verso la zona del piacere, che pure è perfettamente glabra.
La vulva di Cristina sembra quella di una teen ager, con le labbra esterne che paiono due piccole collinette e che sigillano perfettamente la vagina, senza che quelle interne appaiano penzoloni nel mezzo. Insinuo appena l'indice e il medio nella fessura e, per almeno un altro giro di lancette, la stimolo delicatamente, mentre la bionda continua a massaggiare il mio compare.
La curiosità è ora quella di toccare con mano i suoi seni, che per il momento sono ancora coperti dalla maglia e dal reggipetto. "Come mai li tieni nascosti, sono piccoli? 😜", la pungolo un po' e le propongo il solito baratto: la loro scopertura in cambio del passaggio del testimone a Federica. Cristina ammette che non siano molto grossi, ma accetta la mia proposta, armeggia un po' col vestiario e li espone alla luce del sole: in effetti, sono due collinette che al massimo raggiungono la seconda taglia, ma che presentano un bel capezzolo pronunciato nel mezzo.
"Adesso, però, tieni d'occhio tu, che non arrivi nessuno! 😉", la invito a fare da Piccola Vedetta Lombarda, mentre reclino un po' di più lo schienale, per mettermi più comodo, durante le operazioni federiciane. Cristina giura che sarà la migliore delle sentinelle e si riparte, con Federica a trastullare il compare e Tentacolo a dedicarsi ai seni della bionda di Tirgu Jiu: un po' massaggio le piccole coppette, non proprio turgidissime, e un po' mi diverto a stuzzicare i suoi capezzoli a bottoncino, applicando la tecnica insegnatami dalla donatrice del sangue Maya.
Cristina sembra avere discreti conigli nel cilindro, perchè non se ne sta inerte: dapprima mi massaggia i gioielli di famiglia, poi passa all'addome e infine si insinua sotto alla mia polo, per cercare il petto e soprattutto i capezzoli, che comincia a stuzzicare in modo insistito.
Il tutto è molto piacevole, peccato che attorno al decimo minuto Cristina inizi a fare presente che il tempo a disposizione sarebbe ormai scaduto e che non potremmo trattenerci ancora a lungo. Mi tocca allora aumentare il vigore delle operazioni federiciane e, più o meno in un altro giro di lancette, varco la linea del traguardo, mentre ci stiamo stuzzicando a vicenda i capezzoli. Il cronometraggio Tissot rileverà alla fine un tempo di 17 minuti, da mattonella a mattonella: sottraendo il breve tempo di viaggio e quello per i preparativi iniziali e la lindatura finale, dubito di avere sforato i 10 minuti canonici per più di un altro giro di lancette.
UN PASSATO DA LOFTINA
Ci risistemiamo comunque con la dovuta calma e c'è ora il tempo per riprendere le piacevoli chiacchiere. Parto subito con una gaffe clamorosa, perchè le do 32 anni e invece Cristina mi dice di averne solo 27, di cui gli ultimi quattro trascorsi qui in Italia.
Pare che abbia già fatto un breve blitz nel 4L l'anno scorso, ma la gentilezza nelle PR, la disponibilità a denudarsi senza troppi problemi e l'avere estratto dal cilindro una chicca come lo stuzzicamento dei capezzoli mi fanno sospettare che non sia nata Otr, ma che prima abbia esercitato in qualche laufhaus teutonico o quantomeno come lofina.
Mentre le loftine cercano sempre di mascherare il percorso inverso (vedansi MichelAngela, Emy/Daria Costa, etc ...), Cristina non ha problemi a rivelare la sua precedente carriera, ora interrottasi per complicazioni logistiche. A una successiva verifica, questa risulterà una delle sue inserzioni:
Il rate motel, unica opzione ora disponible sul materasso, è quello consueto di zona: 100/60', a cui aggiungere almeno un cinquantone per la stanza.
Un paio di minuti di altre piacevoli chiacchiere e siamo di nuovo alla rotonda Italsempione: per non farmi perdere tempo (e soprattutto per non perderlo lei), la Fiordilatte si fa lasciare sul lato opposto. Tanti cari saluti, la vedo scendere col sacchetto degli averi e, giusto il tempo di fare un 180 alla rotonda successiva, è già accanto alla sua comare mora. Nonostante il cielo coperto, l'abitacolo si era trasformato in un discreto fornetto a condizionatore spento, non è il caso di fare un secondo giro di giostra e quindi non resta quindi che rientrare a casetta.
Nome: Cristina Fiordilatte
Nazionalità: sedicete tirgujuina
Età apparente: 27 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza longilinea, alta 1.65-1.70, crine liscio biondo tinto, viso tutto sommato piacente, seppure con qualche residuo di acne giovanile e profonde rughe di espressione fra gli angoli della bocca e le gote, begli occhi castani, sopracciglia tatuate, seni a collinetta non oltre la 2a taglia, un grosso tattoo sull'avambraccio sx e due più piccoli su collo e piede
Attitudine: BJ svolto con discreta perizia, buoni conigli estratti dal cilindro durante l'epilogo federiciano ; parla bene l'italiano ed è molto simpatica e amichevole
Reperibilità: facile, in orario prandiale
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ e HJ
Durata dell'incontro: 17 minuti da mattonella a mattonella, circa 11 minuti netti
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Vittuone (MI)
Coordinate: rotonda Italsempione, lato sud, dove si diparte una vecchia strada abbandonata, parallela a quella nuova
LA MIA RECENSIONE
Come raccontavo nel thread generale, passando dalla rotonda Italsempione, vedo due ragazze sedute in minigonna una di fianco all'altra: non so chi possa essere la mora più bassa e dai lineamenti gitani, mentre ci sono pochi dubbi che la bionda più slanciata sia la famosa Fiordilatte.
Un minuto prima, avevo però visto Azzurra Bianchi inoltrarsi a bassa velocità in zona Bartolini e tocca quindi far calmare le acque. Giretto sino al settore Stakanov, per far passare una ventina di minuti, e mi ripresento alla Italsempione: purtroppo ora c'è solo la mora, che mi ispira meno, e mi tocca temporeggiare ancora un po'.
Qualche altro giro di lancette e finalmente riappare anche la bionda, ahimè ora in jeans reginiani, probabilmente perchè Azzurra è passata a redarguirle, mentre io mi ero eclissato altrove. Ma ormai ero lì apposta per la Fiordilatte, faccio un paio di 360 nella rotonda precedente per avere le spalle libere e accosto.
La fanciulla non è per nulla malmostosa: si alza dalla sua seggiola, mi raggiunge e mi allunga persino la mano per presentarsi, come Cristina, quando le chiedo come si chiami. Visto da vicino, il viso appare un po' meno carino, per qualche residuo di acne e per due profonde rughe di espressione fra gli angoli della bocca e le guance, dovute probabilmente a un eccesso di BJ svolti nella sua carriera. I lineamenti rimangono comunque piacenti, con begli occhi castani e le sopracciglia tatuate, il rate è il ventello di ordinanza e allora la invito ad accomodarsi a bordo.
CRISTINA DA TIRGU JIU
Recupera il sacchetto degli averi, dicendo che ora non ai fida più a lasciarlo incustodito, e pochi secondi dopo mi è seduta accanto direzione retrobottega, in una zona dove non ero mai stato. La fanciulla è davvero molto simpatica e spigliata e si inizia subito a chiacchierare come se ci conoscessimo da una vita.
Pur parlando molto bene l'italiano, il suo accento rumeno è molto evidente e quindi la prima cosa da scoprire è da dove venga: avevo già scommesso alla Snai che fosse craiovina e invece mi dice di essere di Târgu Jiu, cittadina più piccola e circa 100 km più a monte, sempre lungo le sponde del possente ma placido fiume Jiu. Pensavo di avere piantato una nuova bandierina sulla vasta mappa della Romania, ma a un successivo controllo Târgu Jiu risulterà essere il capoluogo della provincia di Gorj e sono già stato con almeno una girl motorizzata GJ, ossia Maria Bixio.
Cristina potrebbe lavorare all'ufficio turistico della Romania, perché parte per la tangente e inizia a decantarmi le bellezze della sua terra ... e quando siamo al retrobottega la scheda tecnica è ancora mezza vuota 😂
LA RECE VERA E PROPRIA
Essendo week-end, l'ampio parcheggio è praticamente deserto e ci sono solo 3-4 vetture vuote qua è la: da un lato, non c'è rischio che qualcuno ci passi di fianco mentre raggiunge la sua auto durante il cambio turno; dall'altro, una Bianca Verdi a caso potrebbe tranquillamente avvistarci già a 150-200 m di distanza. Confido però nell'orario prandiale e incrocio le dita ...
Le consegno l'obolo e, in cambio, Cristina estrae dalla borsetta i ferri del mestiere. Mentre mi sta ancora decantando le meraviglie della Romania, estrae il profilattico trasparente dal blister e, aiutata dalle mie mani che lo tengono ritto, incappuccia il compare.
È tutto pronto e si rististema gattoni sul sedile del passeggero, per dare inizio alle danze. Il BJ è svolto con discreta perizia, dato che i soliti movimenti verticali sono impreziositi da un po' di mulinio della lingua e non manca neppure un continuo mugugnare di scuola albanese, a condire la prestazione.
Cristina, ahimè, non si era abbassata i jeans reginiani ed è praticamente tutta sigillata: dopo un giro di lancette le chiedo allora di denudarsi un po' e mi accontenta, calandosi pantaloni e perizomino. "Però controlla che non arrivi nessuno, perchè io non riesco a vedere!", si raccomanda la bionda di Tirgu Jiu!
Come non detto: Cristina si è appena chinata sul mio basso ventre e una vettura, che era parcheggiata a una cinquantina di metri da noi, parte e ci sfila dietro! Non faccio in tempo a dire alla bionda di abbassarsi, ma lei la prende con fair play: "Mi avrà visto la fi.a! 😂".
Per fortuna, l'auto non aveva bande colorate sui fianchi e le danze possono riprendere senza ulteriori esitazioni. Ora va decisamente meglio: per gli amanti delle veline, Cristina ha davvero un bel fisico, la pelle è appena dorata dal sole e liscissima per una fresca depilazione e i miei tentacoli massaggiano con grande piacere le sue chiappette compatte.
Dopo un tempo che a occhio potrebbe essere attorno ai 6 minuti, la bionda mostra i primi segni di affaticamento e mi propone di passare il testimone a Mastro Geppetto. Accetto, si mette col busto inclinato più o meno a 45 gradi e inizia a trastullare il compare con la mano. Ora il lato A è bene accessibile e inizio ad massaggiarle le cosce toniche e slanciate, risalendo pian piano verso la zona del piacere, che pure è perfettamente glabra.
La vulva di Cristina sembra quella di una teen ager, con le labbra esterne che paiono due piccole collinette e che sigillano perfettamente la vagina, senza che quelle interne appaiano penzoloni nel mezzo. Insinuo appena l'indice e il medio nella fessura e, per almeno un altro giro di lancette, la stimolo delicatamente, mentre la bionda continua a massaggiare il mio compare.
La curiosità è ora quella di toccare con mano i suoi seni, che per il momento sono ancora coperti dalla maglia e dal reggipetto. "Come mai li tieni nascosti, sono piccoli? 😜", la pungolo un po' e le propongo il solito baratto: la loro scopertura in cambio del passaggio del testimone a Federica. Cristina ammette che non siano molto grossi, ma accetta la mia proposta, armeggia un po' col vestiario e li espone alla luce del sole: in effetti, sono due collinette che al massimo raggiungono la seconda taglia, ma che presentano un bel capezzolo pronunciato nel mezzo.
"Adesso, però, tieni d'occhio tu, che non arrivi nessuno! 😉", la invito a fare da Piccola Vedetta Lombarda, mentre reclino un po' di più lo schienale, per mettermi più comodo, durante le operazioni federiciane. Cristina giura che sarà la migliore delle sentinelle e si riparte, con Federica a trastullare il compare e Tentacolo a dedicarsi ai seni della bionda di Tirgu Jiu: un po' massaggio le piccole coppette, non proprio turgidissime, e un po' mi diverto a stuzzicare i suoi capezzoli a bottoncino, applicando la tecnica insegnatami dalla donatrice del sangue Maya.
Cristina sembra avere discreti conigli nel cilindro, perchè non se ne sta inerte: dapprima mi massaggia i gioielli di famiglia, poi passa all'addome e infine si insinua sotto alla mia polo, per cercare il petto e soprattutto i capezzoli, che comincia a stuzzicare in modo insistito.
Il tutto è molto piacevole, peccato che attorno al decimo minuto Cristina inizi a fare presente che il tempo a disposizione sarebbe ormai scaduto e che non potremmo trattenerci ancora a lungo. Mi tocca allora aumentare il vigore delle operazioni federiciane e, più o meno in un altro giro di lancette, varco la linea del traguardo, mentre ci stiamo stuzzicando a vicenda i capezzoli. Il cronometraggio Tissot rileverà alla fine un tempo di 17 minuti, da mattonella a mattonella: sottraendo il breve tempo di viaggio e quello per i preparativi iniziali e la lindatura finale, dubito di avere sforato i 10 minuti canonici per più di un altro giro di lancette.
UN PASSATO DA LOFTINA
Ci risistemiamo comunque con la dovuta calma e c'è ora il tempo per riprendere le piacevoli chiacchiere. Parto subito con una gaffe clamorosa, perchè le do 32 anni e invece Cristina mi dice di averne solo 27, di cui gli ultimi quattro trascorsi qui in Italia.
Pare che abbia già fatto un breve blitz nel 4L l'anno scorso, ma la gentilezza nelle PR, la disponibilità a denudarsi senza troppi problemi e l'avere estratto dal cilindro una chicca come lo stuzzicamento dei capezzoli mi fanno sospettare che non sia nata Otr, ma che prima abbia esercitato in qualche laufhaus teutonico o quantomeno come lofina.
Mentre le loftine cercano sempre di mascherare il percorso inverso (vedansi MichelAngela, Emy/Daria Costa, etc ...), Cristina non ha problemi a rivelare la sua precedente carriera, ora interrottasi per complicazioni logistiche. A una successiva verifica, questa risulterà una delle sue inserzioni:
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megaescort.info
Il rate motel, unica opzione ora disponible sul materasso, è quello consueto di zona: 100/60', a cui aggiungere almeno un cinquantone per la stanza.
Un paio di minuti di altre piacevoli chiacchiere e siamo di nuovo alla rotonda Italsempione: per non farmi perdere tempo (e soprattutto per non perderlo lei), la Fiordilatte si fa lasciare sul lato opposto. Tanti cari saluti, la vedo scendere col sacchetto degli averi e, giusto il tempo di fare un 180 alla rotonda successiva, è già accanto alla sua comare mora. Nonostante il cielo coperto, l'abitacolo si era trasformato in un discreto fornetto a condizionatore spento, non è il caso di fare un secondo giro di giostra e quindi non resta quindi che rientrare a casetta.