[RECE] Cristina mora - OTR notturna - Via Terzaghi, Milano

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Cristina
Nazionalità: rumena
Età apparente: 20
Descrizione fisica: non magrissima, altezza 1,70, mora capelli lunghi, viso con guanciottine simpatiche ma con buchini appena percettibili (residui di acne giovanile), occhi castano scuri, seno flaccidino per l’eta…. no buono, nel complesso carina

Attitudine: discreta
Reperibilità: difficile perché le Terzaghine cazzeggiano, bivaccano, gironzolano hanno questa scarsa professionalità un po’ a 360°

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 50 euro
Compenso concordato 50 euro
Servizi offerti: richiesto solo bbj + CIM
Servizi usufruiti: bbj + CIM
Durata dell'incontro: 15 min

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Via Terzaghi Milano lato campetti da calcio
Coordinate:


LA MIA RECENSIONE:

Riesco perché voglio beccare questa Cristina mora di via Terzaghi vista ieri sera….. raggiungo il sito e faccio diverse vasche…… vedo la Cristina bionda e quasi, quasi vorrei incannare lei….. ma non è giusto…. nel bene e nel male sono uscito per questa Cristina mora….

Faccio un po’ di vasche e rimango abbastanza schifato dal modo in cui girovagano, si assembrano ste Terzaghine …. e dalla varia umanita che circola in zona…..

Sto cominciando a rompermi i coglioni e nelle diverse vasche faccio anche Via Ippodromo dove la Denissa skizzata ieri non si vede (passato e passato più volte)… al suo posto c’è una mora capelli corti cicciottella.

Toh…. finalmente compare Cristina mora…… in ciabatte….. pantaloncini e canottierina con apertura sullo sterno.

Mi fermo….. è carina….. ma non so perché me la ricordavo meglio… ci accordiamo per bbj con CIM con la solita postilla del limite di quantitativo….. 50 euro ….. mi sa che sta volta me la sono andata a cercare…. vabbè… dai monta.

Sale e ci dirigiamo in un parcheggio non malvagio….. si parla in inglese con lei, perché l’italiano non lo macina.

Arriviamo, verso il pattuito e tira fuori un fazzolettone bagnato e comincia a scartavetrarmi la minchia, mentre mi parla del più e del meno in inglese…… passano le decine di secondi e lei ancora scartavetra la minchia energicamente…….. le dico che ero già pulito…… ma lei va avanti ad abradermi il cazzo con il fazzoletto che si era oramai asciugato.

Comincia a sparare la lunga chioma mora da una parte e poi dall’altra e finalmente parte con sto bbj….. ma si dai, partita bene…. Inevitabile eccesso di manovellismo, ma il pompino risulta gradevole… lei però e scostante… continua ad alzarsi, a metteris apposto i capelli….. riparte affonda … si rialza… cambia posizione sul sedile….. mi guarda e mi ricorda che devo avvisarla quando vengo…. si dai… e fammè sta pompa!

Nonostante la tecnica ruvida che è più figlia della corrente missilistica che di una carenza di know how… riesco comunque a concentrarmi sul fatto che è una bella bimba giovane….. quindi riesco ad arrivare al culmine…..l’avviso……. sto per venire……. Lei sembra stare li con il primo fiotto… il secondo comincia a scomporsi….. niente… si stacca, salta su stoppando il manovellismo a bocca serrata guardando il soffitto della macchina e muggendo…e cosa peggiore arrestando completamente anche il manovellismo….. io sono li che smoccolo tra me e me e le chiedo di riprendere il manovellismo……. Insomma… niente … interrotta la serie dei CIM goduriosi….. ma me la sono andata a cercare……..

Lei serra le labbra con un piccolo rivoletto che le scende da un lato e mi fa segno con il dito come per dire “hai visto che mi hai cimmata?” … ma va a cagher…. ma si dai, mi sono divertito lo stesso. Sputazza nei fazzoletti e esce fuori a farsi gli sciaqui con una bottiglia d’acqua fornita dal sottoscritto….. che poi ho buttato via… prima di dimenticarmi e autoCIMMARMi……

Secondo me è troppo missile per essere chiavata…. è simpatica, ma percepisco l’aurea missilistica che l’avvolge…… insomma, era proprio solo per fare l’ennesima tacca CIM sull’uccello… anzi…mezzo CIM, mezza tacca
 
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È proprio vero che quando usciamo con un obiettivo torniamo a casa con più km e mezzi delusi mentre quando girovaghiamo per cazzeggio troviamo sempre più soddisfazione!
 
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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Cristina Mora
Nazionalità: rumena di Olt
Età apparente: poco più di 20
Descrizione fisica: alta ca. 1.65, fisico snello, capelli neri lisci e lunghi, viso caruccio e un po' paffutello con qualche residuo di acne, occhietti scuri, seno n/v
Attitudine: un po' inesperta, ma è paziente e prova a impegnarsi ; per essere qui da 4 mesi, parlicchia l'italiano e mi ha pure fatto assaggiare i semini di girasole
Reperibilità: facile, ha pochissimo lavoro

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ + HJ
Durata dell'incontro: almeno una dozzina di minuti sotto all'albero dell'amore

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Milano
Coordinate: via Terzaghi, lato campi da calcetto, più o meno a metà del marciapiede (la 1a dopo Cristina la spilungona bionda)

LA MIA RECENSIONE

L'obiettivo conclamato di stasera è Ana, la capitana della Terzaghese: durante l'incontro di settimana scorsa, Nicoleta mi ha detto che si sarebbe assentata in Romania per una quindicina di giorni e la cosa mi solleva dall'imbarazzo di caricarle la sua mentrice sotto il naso.

Quando arrivo in Terzaghi, alla pensilina c'è però solo la bottiglietta e quella vedrò per tre quarti d'ora buoni.

Spazientito dall'interminabile attesa, degna di una Nikki di Cermenate, studio un po' le altre presenze e mi sembra di riconoscere la moretta dai capelli lunghi neri che avevo già annotato sul taccuino settimana scorsa.

L'altra volta era minigonnata, stasera è in leggings neri lucidi, comunque meglio che in jeans. Sopra non indossa il classico chiodo di pelle, ma un vaporoso maglione bianco di lana. Si riesce comunque a intuire abbastanza bene la silhouette, che per i miei gusti è una delle migliori dello schieramento della Terzaghese. Come la maggior parte delle colleghe, non la carica nessuno ed è lì a prendere freddo.

Accosto, mi conferma il solito ventello e allora la invito a bordo. Recupera pure lei il sacchetto della spesa, in cui immagino ci siano le high heels (ai piedi ha scarpe da tennis), e un attimo dopo è accanto a me.

I SEMINŢELE

Mentre si accomoda, la vedo sgranocchiare qualcosa e, pur sapendo benissimo cosa possano essere (i famigerati semi di girasole), le chiedo lumi. Per tutta risposta, la morettina mi porge un paio di guscetti ancora intonsi. Non so se vadano sgranocchiati e deglutiti interi e allora osservo lei, che ne frantuma il guscio coi denti, sputa sulla mano i frammenti e poi si pappa il seme vero e proprio.

Provo a fare lo stesso e riesco solo a disintegrare il tutto. La fanciulla si mette a ridere e me ne porge un altro paio, spiegandoni che in rumeno si chiamano "seminţele" (semini). Stavolta riesco a fare le cose per bene e, come per le arachidi, l'unica cosa che sento è il sapore esagerato di sale.

CRISTINA DA OLT

In tutto ciò, siamo ancora fermi al semaforo di via Terzaghi, perchè la direzione è quella opposta ai vari retrobottega dove sono stato sinora. La fanciulla mi dice di chiamarsi Cristina, di essere originaria di una cittadina in provincia di Olt (la cui meglio gioventù femminile deve essere tutta in via Terzaghi) e di essere in Italia da soli 4 mesi. Il viso è caruccio, un po' paffutello, con occhietti piccoli scuri e un leggero residuo di acne sulle guance. Non le chiedo l'età, ma dubito che possa avere più di 21-22 anni.

Arriviamo al retrobottega, uno dei tanti parcheggini parzialmente schermati, ma non troppo, dalle piante. Decente per un BJ conoscitivo, soprattutto perchè buio e non ci si affaccia direttamente alcun palazzone, ma assolutamente inadatto a copulare, dato che dalla strada le vetture di passaggio vedrebbero le mie pallide chiappe e due minuti dopo avrei una multa per atti osceni da pagare.

LA RECE VERA E PROPRIA

Le consegno l'obolo, lei scarta il condom, se lo mette fra le labbra e poi si china sul mio compare ancora semi-addormentato, srotolando il gommino con l'aiuto della lingua, da scafata intrattenitrice di laufhaus o puticlub.

Qui finiscono i fuochi d'artificio, perchè la sua azione orale potrebbe essere al massimo discreta, con un su e giù che non prevede particolari variazioni, nè di ritmo, nè nella modalità di esecuzione. Non ci sono, ad esempio, massaggi ai gioielli di famiglia, ma solo un po' di sano smanacciamento della base dell'asta. Dolby surround spento, ma ormai ho capito che in Romania l'home theatre non è gadget che va di moda come nelle lande schipetare.

In compenso, Cristina è pazientissima, perchè continuerà a trastullare il mio compare per un tempo che mi sembrerà infinito. Se non si arriva ai dieci minuti di immersione, saranno almeno 7-8, interrotti solo da un paio di brevi pause per risistemarsi il lungo crine moro, che un po' la intralcia. Col successivo incontro con Ana, è la quarta terzaghina che incontro in poco più di una settimana, e francamente non mi pare di riscontrare la grande frettolosità segnalata da altri colleghi (ma ho sempre curato di evitare la ressa del week-end).

Peccato solo che Cristina sia più sigillata di Amundsen quando toccò per la prima volta il polo sud. Tento di intrufolarmi su per la schiena, ma indossa più maglioni lei che in tutte le pubblicità del Perlana messe assieme e quello più profondo è incastrato nei leggings, per cui non c'è modo di sentire il contatto con la sua epidermide.

I pantacollant molto aderenti non fanno nulla per nascondere la sagoma compatta e tonica delle sue chiappe e delle sue gambe, sono anche meno ruvidi della spessa tela di Genova di un paio di jeans, ma non è ovviamente la stessa cosa che carezzare la pelle nuda.

MI CAREZZA I CAPELLI

Dopo che è trascorsa una mezza vita, Cristina si risolleva col tronco e passa a mostrarmi la sua arte nella falegnameria. Qui sembra meno allenata, perchè dopo non più di 2-3 minuti e altrettanti cambi di mano la vedo già in affanno. In compenso, forse perchè parla poco italiano, dalle sue labbra non esce alcun sollecito a concludere.

Il controllo delle operazioni passa allora alla solita Federica. Cristina fa roteare un po' le mani attorno ai polsi, che probabilmente le si erano intorpiditi, e poi si mette a sua volta all'opera: la mano destra mi massaggia anche sin troppo delicatamente i gioielli di famiglia, mentre la sinistra si appoggia sulla mia nuca e mi carezza con dolcezza i capelli freschi di tosatura dal parrucchiere. Io, invece, le massaggio le cosce snelle e toniche, purtroppo da sopra i leggings.

Passa ancora qualche minuto e, mancandomi il contatto tattile col corpo della ragazza, mi rendo conto che rischieremmo di tirare le calende greche. Molto meglio tenere il colpo in canna per Ana, che almeno settimana scorsa era decisamente più déshabillé di Cristina.

Dato che la ragazza continua a non dire nulla, ma la sua mimica facciale parla per lei, le butto lì un: "Oh, ma dimmi tu se stiamo rimanendo qui troppo ;)". La fanciulla non sembra capire, ripeto scandendo meglio le parole e ci intendiamo: "Sì, tempo finito!". Probabilmente era finito cinque minuti fa, ma meglio così :)

DISPERSA SU INSTAGRAM

Cristina ravana nella borsetta, trova la confezione delle salviette e, un po' sbuffando, estrae una delle ultime rimaste, che infatti sarà completamente inzuppata di alcool e profumo.

Mentre io mi lindo, lei riprende i lavori di scavo nella borsetta, temo che sia alla ricerca dei seminţele e invece sentiva solo nostalgia per il telefono. Tenta di chiamare quello/a che immagino essere il boy o la mentrice (non sono riuscito a sbirciare il nome ...), ma nessuno risponde e allora si mette a smanettare sui social.

Da qui alla mattonella, Cristina sarà ufficialmente dispersa in Instagram e l'unica informazione che riuscirò a cavarle en passant è che neppure lei è vaccinata, lasciando il tasso di immunizzazione della provincia di Olt inchiodato a un impietoso 0%.

Un paio di semafori rossi e siamo di nuovo in via Terzaghi. Accosto alla pensilina di Ana (che non è ancora riapparsa), per fare inversione a U, ma Cristina mi dice di lasciarla pure lì. Non mi resta allora che augurarle la buona notte, osservarla nel retrovisore mentre attraversa la strada e poi riprendere la mia disperata caccia alla capitana della Terzaghese, che avrà successo solo un quarto d'ora dopo.
 
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