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- 30 Aprile 2010
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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Cristina
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
ZONA: Viale Palmiro Togliatti
NAZIONALITA': Slovacca
ETA': 30 circa
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ + RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20
DESCRIZIONE FISICA: magra e triste
ATTITUDINE: stanca e svogliata
LA MIA RECENSIONE:
Cristina (questo il nick della guagliona in oggetto) la vedo sempre quando passo da li per andare a trovare la mia "amica". Ormai pare esser diventata parte integrante dell'arredo urbano: la curva, lo spartitraffico, il cartellone pubblicitario, il logo di mcdonald e poi Cristina. Puoi passare dieci, cento o mille volte e Cristina è li seduta sul muretto o in piedi con l'ombrellino che aspetta un cliente che non verrà mai. Fisicamente non è che sia un granchè, fin troppo magra la potrei tranquillamente definire "allampanata" se non le calzasse meglio il termine "macilenta". Si perchè oltre tutto non ha una bella cera, non pare essere molto reattiva alle mie domande e quando cammina zoppica vistosamente. Fa nulla, veniamo al sodo. Come detto ero all'affannosa ricerca della mia amichetta, che evidentemente ieri sera ha deciso di marcar visita, per cui mi decido a variare un po' il "ristorante". Di andare verso i viali di Bologna non mi andava, meglio proseguire verso Anzola ma mi accorgo che il sabato sera (o almeno questo sabato sera) è diventato motivo di festa delle FDO che soggiornano presso la rotonda di borgo (uscita tange 2) poi alla rotonda del camionista, infine poco dopo lavino; con volanti che continuano a passare avanti e indietro. Una vera gioia per i punter otr che, come me, si cagano un po' in mano e vedere tante lucette blu. Così torno sui miei passi a ricontrollare se la zona si è arricchita di nuovi elementi gnocchiferi, ma ormai è tardi e oltre alle pattuglie che brindano c'è rimasto ben poco per cui rimanendo in tema di vacche magre mi dirigo proprio verso la slovacca magra, che mi aspetta imperturbabile davanti al "casa in". Mi fermo, la saluto accennando un sorriso e le chiedo se pratica la divina arte del CIM. Mi risponde con un biascicato "boccafigascinquanta" al che ripeto la mia richiesta e lei risponde con un lapidario "30". OK salta su allora, ma per sicurezza appena seduta ribadisco il concetto di volerle spruzzare sull'ugola. Ci avviamo in zona sgamabilissima, cioè nel parcheggio laterale a meno di 10 metri da dove batte, e consegno il pattuito chiedendo alla giovine il nome e la provenienza (mi servivano per le rece ma mica potevo dirglielo). E così mentre lei infila in tasca i dindi, io sfilo dalla mia l'amico che si presenta già pronto al pompaggio. E qui inizia un problemino perchè lei di voglia di muoversi ne ha come il sottoscritto di andare dal dentista, quindi grosse differenza tra lei ed una statua di gesso non riesco ad osservarle, nemmeno tentando di darle un po' di ritmo con la mano sulla testa. Nulla da fare, e l'amico viene un po' contagiato dall' innata tristezza che la slovacca sprizza da ogni poro. Astuto come un cervo (cit. Amici Miei) decido di sfoderare l'arma finale che mi permetterà di ridare slancio e vigore alla situazione ormai quasi compromessa; affodo la mano in mezzo alla mutanda e vado a cercare il buchetto sul retro. Lei sembra quasi ridestarsi ma in breve mi accorgo che è solo una mia impressione, mentre sta continuando a pompare in modo scazzato e meccanico. Intanto mi accorgo che in macchina, complici i finestrini chiusi e tutto il resto, la temperatura era prossima a quella che trovi a mezzogiorno su Mercurio in una bella giornata di sole. L'amico sventola bandiera bianca. Al che congedo la signorina e le chiedo il motivo di tanta tristezza, mentre lei con un filo di voce dice di essere solo tanto stanca. Scende dalla vettura con un timido ciao mentre ritorna zoppicante a scaldare il suo muretto, mentre io ripasso per l'ennesima volta davanti alle gazzelle brindanti che soggiornano ancora in tonda ma stavolta pochi metri più in là. Adios 30 euro, avrei trovato almeno un milione di modi migliori per spendervi. Ecco perchè Cristina è sempre lì, immobile, a far da tessuto urbano e nessuno la carica. Perchè oltre a non avere alcuna carica ti ritrovi con una talmente triste da farti perdere completamente qualsiasi voglia di divertirti.
NOME: Cristina
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
ZONA: Viale Palmiro Togliatti
NAZIONALITA': Slovacca
ETA': 30 circa
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ + RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20
DESCRIZIONE FISICA: magra e triste
ATTITUDINE: stanca e svogliata
LA MIA RECENSIONE:
Cristina (questo il nick della guagliona in oggetto) la vedo sempre quando passo da li per andare a trovare la mia "amica". Ormai pare esser diventata parte integrante dell'arredo urbano: la curva, lo spartitraffico, il cartellone pubblicitario, il logo di mcdonald e poi Cristina. Puoi passare dieci, cento o mille volte e Cristina è li seduta sul muretto o in piedi con l'ombrellino che aspetta un cliente che non verrà mai. Fisicamente non è che sia un granchè, fin troppo magra la potrei tranquillamente definire "allampanata" se non le calzasse meglio il termine "macilenta". Si perchè oltre tutto non ha una bella cera, non pare essere molto reattiva alle mie domande e quando cammina zoppica vistosamente. Fa nulla, veniamo al sodo. Come detto ero all'affannosa ricerca della mia amichetta, che evidentemente ieri sera ha deciso di marcar visita, per cui mi decido a variare un po' il "ristorante". Di andare verso i viali di Bologna non mi andava, meglio proseguire verso Anzola ma mi accorgo che il sabato sera (o almeno questo sabato sera) è diventato motivo di festa delle FDO che soggiornano presso la rotonda di borgo (uscita tange 2) poi alla rotonda del camionista, infine poco dopo lavino; con volanti che continuano a passare avanti e indietro. Una vera gioia per i punter otr che, come me, si cagano un po' in mano e vedere tante lucette blu. Così torno sui miei passi a ricontrollare se la zona si è arricchita di nuovi elementi gnocchiferi, ma ormai è tardi e oltre alle pattuglie che brindano c'è rimasto ben poco per cui rimanendo in tema di vacche magre mi dirigo proprio verso la slovacca magra, che mi aspetta imperturbabile davanti al "casa in". Mi fermo, la saluto accennando un sorriso e le chiedo se pratica la divina arte del CIM. Mi risponde con un biascicato "boccafigascinquanta" al che ripeto la mia richiesta e lei risponde con un lapidario "30". OK salta su allora, ma per sicurezza appena seduta ribadisco il concetto di volerle spruzzare sull'ugola. Ci avviamo in zona sgamabilissima, cioè nel parcheggio laterale a meno di 10 metri da dove batte, e consegno il pattuito chiedendo alla giovine il nome e la provenienza (mi servivano per le rece ma mica potevo dirglielo). E così mentre lei infila in tasca i dindi, io sfilo dalla mia l'amico che si presenta già pronto al pompaggio. E qui inizia un problemino perchè lei di voglia di muoversi ne ha come il sottoscritto di andare dal dentista, quindi grosse differenza tra lei ed una statua di gesso non riesco ad osservarle, nemmeno tentando di darle un po' di ritmo con la mano sulla testa. Nulla da fare, e l'amico viene un po' contagiato dall' innata tristezza che la slovacca sprizza da ogni poro. Astuto come un cervo (cit. Amici Miei) decido di sfoderare l'arma finale che mi permetterà di ridare slancio e vigore alla situazione ormai quasi compromessa; affodo la mano in mezzo alla mutanda e vado a cercare il buchetto sul retro. Lei sembra quasi ridestarsi ma in breve mi accorgo che è solo una mia impressione, mentre sta continuando a pompare in modo scazzato e meccanico. Intanto mi accorgo che in macchina, complici i finestrini chiusi e tutto il resto, la temperatura era prossima a quella che trovi a mezzogiorno su Mercurio in una bella giornata di sole. L'amico sventola bandiera bianca. Al che congedo la signorina e le chiedo il motivo di tanta tristezza, mentre lei con un filo di voce dice di essere solo tanto stanca. Scende dalla vettura con un timido ciao mentre ritorna zoppicante a scaldare il suo muretto, mentre io ripasso per l'ennesima volta davanti alle gazzelle brindanti che soggiornano ancora in tonda ma stavolta pochi metri più in là. Adios 30 euro, avrei trovato almeno un milione di modi migliori per spendervi. Ecco perchè Cristina è sempre lì, immobile, a far da tessuto urbano e nessuno la carica. Perchè oltre a non avere alcuna carica ti ritrovi con una talmente triste da farti perdere completamente qualsiasi voglia di divertirti.