SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Mestre
ZONA: 45.508815,12.238308
NOME: Denisa di Bucarest
NAZIONALITA': ROM
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15' lordi
DESCRIZIONE FISICA: ca. 1,70, fisico snello, capelli biondi medio-lunghi con frangetta, viso carino, occhi chiari
ATTITUDINE: tecnicamente non eccezionale, ma io molto nervoso per la location pessima
LA MIA RECENSIONE:
Una trasferta lavorativa mi permette di riassaggiare l'offerta OTR di Venezia, prima di fare ritorno nella città della nebbia e del panettone. E' molto presto per i miei standard (sono appena passate le 21:30) e mi concedo una prima vasca sino a Mogliano (non mi spingo oltre, anche perché poi mi aspettano 2 ore di viaggio sino a casa), dove mi sembra di riconoscere più o meno le stesse girls che avevo visto la scorsa primavera. Solo il distributore Eni di Marocco e la pensilina precedente non sono più presidiati dal gruppetto di ungheresi che avevo visto (e sperimentato) allora. In compenso, e nel cambio probabilmente non ci si guadagna, nel mio andirivieni intercetto un posto di blocco (CC + GdF) lungo la corsia nord e un paio di vetture della PS e della PL che scendono verso Mestre.
IL DADO E' TRATTO
Poco prima delle 22:00, alle coordinate indicate vedo apparire quella che mi sembra la presenza fisicamente più interessante. Inizialmente staziona in piedi, allo sbocco della vietta laterale, ma poi si accomoda sulla panchina alla fermata del bus. Con tutto il traffico che c'è, fermarsi davanti alla pensilina mi pare troppo rischioso, per cui faccio un paio di passaggi radenti per studiare meglio la situazione. Alla fine, decido di entrare e riuscire dalla stradina laterale. Per inciso, c'è una macchina monovolume con targa italiana (CK), che staziona nella vietta con una persona a bordo, che immagino essere il suo lenone.
Fatta inversione alla rotondina, mi fermo allo stop di immissione, abbasso il finestrino e aspetto. La ragazza capisce e si avvicina, mettendo in mostra due gambe davvero affusolate, durante la breve passeggiata. Le chiedo i rate e ho conferma che a VE (30 per BJ e 40 per BJ+RAI1) sono un po' più alti che a MI, anche se in calo di 10 rispetto alla scorsa primavera (la crisi imperversa anche qui, penso tra me e me ...). Le chiedo se il posto sia tranquillo e lei mi dà ampie rassicurazioni. A questo punto, pronuncio il fatidico "Ok, andiamo!" e lei si accomoda in macchina.
Il social time iniziale è davvero molto breve, perché altrettanto lo è il tragitto sino alla sede operativa. Sorridente mi porge la mano e si presenta come Denisa, di nazionalità rumena, da Bucarest per l'esattezza.
O NON LE PIACCIO IO O NON LE PIACCIONO GLI ALIENI ...
Raggiungiamo l'imbosco, che è un parcheggio sterrato appena mascherato da un po' di rovi, dal quale si intravede abbastanza bene lo stradone (e quindi do per scontato anche il viceversa). Denisa mi chiede ancora conferma se preferisca il solo BJ o voglia anche sintonizzare RAI1. Dato che la posizione è tutt'altro che tranquillizzante (visto il discreto movimento di forme aliene riscontrato poc'anzi), scelgo la prima opzione ... anzi, le chiedo se disponga di un appartamento. Mi dice che per 100 è possibile recarsi nel suo "loft", dove poter fare tutto con più calma. Le chiedo se sia lontano. "Più o meno 5 minuti" è la sua risposta. "Ma in che direzione?" domando. "Di là", risponde, indicando verso TV. Penso che in 5 minuti si può arrivare molto lontano e sicuramente oltre il posto di blocco, per cui le chiedo: "Ma in che paese, esattamente?". "Perché vuoi saperlo?". Le spiego del posto di blocco, ma nonostante ciò non mi rivela dove si trovi lo scannatoio. Pondero i vari rischi e le dico: "Va be', andiamoci."
Ma, a questo punto è lei ad avere cambiato idea (si è forse spaventata per la presenza del posto di blocco?) e mi dice: "Magari sarà per la prossima volta. Per stavolta lo facciamo qui". Anzi, forse insospettita dalla mia richiesta di info così dettagliate o dal mio accento foresto, mi sottopone a sua volta a un interrogatorio di 3° grado, per sapere da dove venga, che lavoro faccia e perché sia dalle parti di VE.
LA RECE VERA E PROPRIA
In preparazione al BJ, non si spoglia minimamente (ha indosso un giubbottino, una microgonna bordo-chiappa e almeno 2 paia di calze). Si toglie solo le high heels, in modo da potersi inginocchiare di traverso sul sedile e lavorare più comoda, e dà inizio alle operazioni. Mentre lei si muove su e giù lungo l'asta (con discreto impegno ma senza grande varietà di mosse), posso carezzarle le gambe e spingermi su sino alla "zona calda". Il tutto è però blindato da numerosi strati di tessuto, per cui è più un lavoro d'immaginazione che di esplorazione ... Tra l'altro, il suo collant più esterno è anche molto lasco e scivola su quelli sottostanti, per cui mi rimane letteralmente tra le mani e non ho nemmeno la percezione precisa della sagoma delle sue gambe.
Dopo un paio di minuti dall'avvio delle operazioni, una macchina entra nel parcheggio e mi viene un mezzo infarto. Lei si solleva un attimo, controlla e mi rassicura: "Tranquillo, è la mia amica, con un suo cliente". Da quel momento, però, un tarlo inizia a lavorare nella mia mente e sono più concentrato a seguire i movimenti lungo lo stradone che quelli di Denisa. Dopo un altro paio di minuti, le propongo di sospendere le operazioni e, integrando con i 70 mancanti, di recarci nel suo appartamento, ma lei rifiuta ancora.
Si rimette quindi all'opera, ma - complice il mio nervosismo - la collaborazione da parte del mio "fratellino" è davvero al minimo. Per questo, deve progressivamente abbandonare il BJ e passare a un HJ particolarmente intenso, che mi permette di tagliare finalmente la linea del traguardo.
IL SOCIAL TIME FINALE
Durante la fase di rivestizione, le chiedo di nuovo come mai non si sia fidata ad andare nel suo appartamento, ma anche stavolta glissa sull'argomento. Comunque si mostra possibilista per il futuro e anzi mi chiede subito "Fra quanto torni a Venezia?". Guardo nella sfera di cristallo e purtroppo non trovo la risposta alla sua domanda.
Giusto per completare la sua scheda anagrafica, mi dice di avere 21 anni (se non ricordo male, perché ormai è passato qualche giorno) e di essere in Italia da circa 1 anno. Le chiedo se sia mai stata a Milano, ma mi informa di non essere stata in nessun'altra città al di fuori di Venezia, né per lavoro né per diletto personale. Quando le dico che Venezia è sicuramente più bella di Milano, dove al massimo può essere interessante venire a fare un po' di shopping, si addentra in una sottile disquisizione tecnica sull'argomento, che conferma la mia personale convinzione che Eva non sia stata creata da una costola di Adamo ma da quella di Giorgio Armani o di Valentino.
Nel riaccompagnarla allo show-room, mi inoltro nuovamente nella stradina laterale, per evitare di fermarmi nella piazzola di sosta del bus. L'auto con la persona a bordo è ancora lì e le domando "E' un tuo amico?". Nega ovviamente di conoscerlo e poi, in tono dubitativo, se ne esce con un: "Che strano ... In effetti volevo controllare anch'io ... Boh, chissa chi è ...".
Raggiunto lo stop, ci accomiatiamo, lei scende dalla macchina e inizia il suo breve viaggio verso la pensilina, rassettandosi un po' i vestiti. Io invece mi dirigo verso la tangenziale e comincio il mio lungo viaggio verso Katia.
CITTA DELL'INCONTRO: Mestre
ZONA: 45.508815,12.238308
NOME: Denisa di Bucarest
NAZIONALITA': ROM
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15' lordi
DESCRIZIONE FISICA: ca. 1,70, fisico snello, capelli biondi medio-lunghi con frangetta, viso carino, occhi chiari
ATTITUDINE: tecnicamente non eccezionale, ma io molto nervoso per la location pessima
LA MIA RECENSIONE:
Una trasferta lavorativa mi permette di riassaggiare l'offerta OTR di Venezia, prima di fare ritorno nella città della nebbia e del panettone. E' molto presto per i miei standard (sono appena passate le 21:30) e mi concedo una prima vasca sino a Mogliano (non mi spingo oltre, anche perché poi mi aspettano 2 ore di viaggio sino a casa), dove mi sembra di riconoscere più o meno le stesse girls che avevo visto la scorsa primavera. Solo il distributore Eni di Marocco e la pensilina precedente non sono più presidiati dal gruppetto di ungheresi che avevo visto (e sperimentato) allora. In compenso, e nel cambio probabilmente non ci si guadagna, nel mio andirivieni intercetto un posto di blocco (CC + GdF) lungo la corsia nord e un paio di vetture della PS e della PL che scendono verso Mestre.
IL DADO E' TRATTO
Poco prima delle 22:00, alle coordinate indicate vedo apparire quella che mi sembra la presenza fisicamente più interessante. Inizialmente staziona in piedi, allo sbocco della vietta laterale, ma poi si accomoda sulla panchina alla fermata del bus. Con tutto il traffico che c'è, fermarsi davanti alla pensilina mi pare troppo rischioso, per cui faccio un paio di passaggi radenti per studiare meglio la situazione. Alla fine, decido di entrare e riuscire dalla stradina laterale. Per inciso, c'è una macchina monovolume con targa italiana (CK), che staziona nella vietta con una persona a bordo, che immagino essere il suo lenone.
Fatta inversione alla rotondina, mi fermo allo stop di immissione, abbasso il finestrino e aspetto. La ragazza capisce e si avvicina, mettendo in mostra due gambe davvero affusolate, durante la breve passeggiata. Le chiedo i rate e ho conferma che a VE (30 per BJ e 40 per BJ+RAI1) sono un po' più alti che a MI, anche se in calo di 10 rispetto alla scorsa primavera (la crisi imperversa anche qui, penso tra me e me ...). Le chiedo se il posto sia tranquillo e lei mi dà ampie rassicurazioni. A questo punto, pronuncio il fatidico "Ok, andiamo!" e lei si accomoda in macchina.
Il social time iniziale è davvero molto breve, perché altrettanto lo è il tragitto sino alla sede operativa. Sorridente mi porge la mano e si presenta come Denisa, di nazionalità rumena, da Bucarest per l'esattezza.
O NON LE PIACCIO IO O NON LE PIACCIONO GLI ALIENI ...
Raggiungiamo l'imbosco, che è un parcheggio sterrato appena mascherato da un po' di rovi, dal quale si intravede abbastanza bene lo stradone (e quindi do per scontato anche il viceversa). Denisa mi chiede ancora conferma se preferisca il solo BJ o voglia anche sintonizzare RAI1. Dato che la posizione è tutt'altro che tranquillizzante (visto il discreto movimento di forme aliene riscontrato poc'anzi), scelgo la prima opzione ... anzi, le chiedo se disponga di un appartamento. Mi dice che per 100 è possibile recarsi nel suo "loft", dove poter fare tutto con più calma. Le chiedo se sia lontano. "Più o meno 5 minuti" è la sua risposta. "Ma in che direzione?" domando. "Di là", risponde, indicando verso TV. Penso che in 5 minuti si può arrivare molto lontano e sicuramente oltre il posto di blocco, per cui le chiedo: "Ma in che paese, esattamente?". "Perché vuoi saperlo?". Le spiego del posto di blocco, ma nonostante ciò non mi rivela dove si trovi lo scannatoio. Pondero i vari rischi e le dico: "Va be', andiamoci."
Ma, a questo punto è lei ad avere cambiato idea (si è forse spaventata per la presenza del posto di blocco?) e mi dice: "Magari sarà per la prossima volta. Per stavolta lo facciamo qui". Anzi, forse insospettita dalla mia richiesta di info così dettagliate o dal mio accento foresto, mi sottopone a sua volta a un interrogatorio di 3° grado, per sapere da dove venga, che lavoro faccia e perché sia dalle parti di VE.
LA RECE VERA E PROPRIA
In preparazione al BJ, non si spoglia minimamente (ha indosso un giubbottino, una microgonna bordo-chiappa e almeno 2 paia di calze). Si toglie solo le high heels, in modo da potersi inginocchiare di traverso sul sedile e lavorare più comoda, e dà inizio alle operazioni. Mentre lei si muove su e giù lungo l'asta (con discreto impegno ma senza grande varietà di mosse), posso carezzarle le gambe e spingermi su sino alla "zona calda". Il tutto è però blindato da numerosi strati di tessuto, per cui è più un lavoro d'immaginazione che di esplorazione ... Tra l'altro, il suo collant più esterno è anche molto lasco e scivola su quelli sottostanti, per cui mi rimane letteralmente tra le mani e non ho nemmeno la percezione precisa della sagoma delle sue gambe.
Dopo un paio di minuti dall'avvio delle operazioni, una macchina entra nel parcheggio e mi viene un mezzo infarto. Lei si solleva un attimo, controlla e mi rassicura: "Tranquillo, è la mia amica, con un suo cliente". Da quel momento, però, un tarlo inizia a lavorare nella mia mente e sono più concentrato a seguire i movimenti lungo lo stradone che quelli di Denisa. Dopo un altro paio di minuti, le propongo di sospendere le operazioni e, integrando con i 70 mancanti, di recarci nel suo appartamento, ma lei rifiuta ancora.
Si rimette quindi all'opera, ma - complice il mio nervosismo - la collaborazione da parte del mio "fratellino" è davvero al minimo. Per questo, deve progressivamente abbandonare il BJ e passare a un HJ particolarmente intenso, che mi permette di tagliare finalmente la linea del traguardo.
IL SOCIAL TIME FINALE
Durante la fase di rivestizione, le chiedo di nuovo come mai non si sia fidata ad andare nel suo appartamento, ma anche stavolta glissa sull'argomento. Comunque si mostra possibilista per il futuro e anzi mi chiede subito "Fra quanto torni a Venezia?". Guardo nella sfera di cristallo e purtroppo non trovo la risposta alla sua domanda.
Giusto per completare la sua scheda anagrafica, mi dice di avere 21 anni (se non ricordo male, perché ormai è passato qualche giorno) e di essere in Italia da circa 1 anno. Le chiedo se sia mai stata a Milano, ma mi informa di non essere stata in nessun'altra città al di fuori di Venezia, né per lavoro né per diletto personale. Quando le dico che Venezia è sicuramente più bella di Milano, dove al massimo può essere interessante venire a fare un po' di shopping, si addentra in una sottile disquisizione tecnica sull'argomento, che conferma la mia personale convinzione che Eva non sia stata creata da una costola di Adamo ma da quella di Giorgio Armani o di Valentino.
Nel riaccompagnarla allo show-room, mi inoltro nuovamente nella stradina laterale, per evitare di fermarmi nella piazzola di sosta del bus. L'auto con la persona a bordo è ancora lì e le domando "E' un tuo amico?". Nega ovviamente di conoscerlo e poi, in tono dubitativo, se ne esce con un: "Che strano ... In effetti volevo controllare anch'io ... Boh, chissa chi è ...".
Raggiunto lo stop, ci accomiatiamo, lei scende dalla macchina e inizia il suo breve viaggio verso la pensilina, rassettandosi un po' i vestiti. Io invece mi dirigo verso la tangenziale e comincio il mio lungo viaggio verso Katia.
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