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- Colle della vecchia Montesilvano(PE)
CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Denise
CITTA DELL'INCONTRO: Pescara (ZONA PINETA)
ZONA: via della bonifica nord di fronte alla colonnina di velocità
NAZIONALITA': Rumena di Costanza
ETA': 26
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Petting, BJ, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 50 acasa
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 20min
DESCRIZIONE FISICA:Altezza 1:70, magra, capelli neri media lunghezza (coda), viso carino, giovane, ventre piatto , vita stretta, sedere piccolo … indossa spesso pantaloni rosa.
ATTITUDINE: Brava rumena, mansueta, gentile, non porca.
LA MIA RECENSIONE:
L’ incontro è avvenuto il mese scorso … l'altra sera però sono passato e ci siamo salutati.
Spronato dalla recensione del mio amico doc,vado a recensire una ragazza che potrebbe anche essere la stessa che ha sventrato lui , casomai lo fosse, me ne vado in coda, no problem.
Breve premessa:
L’estate purtroppo se ne è andata via e le OTR hanno abbandonato quegli adorabili abiti succinti e cominciano lentamente e inesorabilmente ad imbacuccarsi sempre più pesantemente. La cosa più grave però e che diventeranno sempre più restie a sbracarsi e a togliersi i pantaloni, pretendendo di restare mummificate nei loro strati di “collant”.La vita si complica per noi caricatori di bagasce di strada in Inverno. In un sistema statico di presenze degli ultimi anni, la comparsa delle ragazze lungo il primo tratto di via della bonifica (zona colonnina di velocità per intenderci) ha rappresentato, secondo me, la vera rivelazione dell’estate scorsa. Inizialmente ne erano sei, tre more e tre bionde ... poi hanno iniziato a verniciarsi i capelli e mischiarsi tra loro e non sono riuscito più a distinguerle. Ultimamente si sono ridotte a due o tre. In quel tempo, sera dopo sera, passata dopo passata, informazione dopo informazione, ero finalmente riuscito all’incirca ad identificarle tutte. Delle sei , solo una mi risultò poco significativa ... ma le altre invece erano tutte promettenti, alche avevo già preventivato che a distanza di due settimane avrei avuto sicuramente 180€ di meno nel mio portasoldi. Me le volevo fare tutte, ad una ad una (a passo di cammello), ed una sera finalmente decisi di iniziare a darmi da fare. Ovviamente mi fermai davanti alla più disgustosa di tutte e le dissi: “c’e l’hai il resto di 50?” lei mi disse “si”, le diedi il permesso di salire e andammo via, sparendo nel buio pesto di quella notte. Durante il tragitto le riposi la domanda “sicura che hai il resto di 50? Perche col resto devo mettere assolutamente la benzina …” e lei mi rispose un po’ seccata: “ certo! Ho detto di si!!!”. Dovevo essere assolutamente sicuro sennò a casa non ci sarei tornato veramente perché, non è che stavo a secco ... di ppiù. Durante il tragitto, mi indicò un posto dietro l’università ma io rifiutai e la portai nella “più tranquilla” zona tribunale.
Durante il viaggio cercai di fare conversazione ma lei non riuscì ad esprimersi come avrebbe voluto , alche un pò a gesti un pò fraintendendo, capii che era qui da appena due settimane. Mi piacciono molto quando sono appena arrivate ( proprio come la escort Bruna d Francavilla, che ne è in perenne stato)perché le novelline spaesate sono più docili e mansuete all’inizio, … e solo dopo che si accomodano e capiscono come funziona il meccanismo che … gli esce fuori il diavolo!. Avevo caricato proprio una bella femmina ed ero tutto adrenalinico ed eccitato … roba della serie: “piantatemi in corpo una forchetta ... sono cotto!”.Arrivati sul posto accesi la luce come da mia consuetudine e via, iniziai. Lei si sbracò tranquillamente, si sfilò i pantaloni, le mutande,la maglia ed il reggiseno … cosa si può volere di più da una OTR … che vi paghi lei,forse?. Quindi, trombai e restituii la mercanzia al suo posto come un buon cane riporta l’osso al padrone. Il suo nome? … Denise mi disse di chiamarsi. Questo fù il primo incontro dopo il quale ne seguirono altri , ovviamente mi spupazzai anche alcune sue colleghe che adesso non si vedono più … ma quello che è certo è che purtroppo non me le feci tutte e 6 come invece avevo programmato. All’inizio era bionda, poi si fece mora (sbagliando secondo me).Tutto questo avvenne in piena estate scorsa, alla fine della quale, migrai altrove per andare ad occuparmi prevalentemente delle situazioni punteristiche delle zone di alba-villa-marti-bon-del-tront … e così, allontanandomi, persi l’interesse per lei. All’inizio di quest’anno mi rivenne in mente, e da nostalgico quale sono, mi tornò la voglia di ri-farmici un girettino dentro. Perlustrando la sua zona di abbordaggio per un periodo, capii che non c’era più e pure le colleghe erano sparite … ne era rimasta solo una poco significativa e nemmeno saprei dire se faceva parte della vecchia partita. Soffocato il mio desiderio di rimpatriata, la presi con filosofia consolandomi con una bella sega , tanto solo il buon Dio lo sa se e quando le ragazze ritorneranno. Non l’ho più vista nei restanti primi mesi di quest’anno mentre continuavo a cazzeggiare, come faccio sempre in perenne ricerca di carne fresca. La situazione nella mia zona è abbastanza ristagnante nel senso che ci sono sempre le stesse ma ogni tanto compare fortunatamente qualche new entry. Poi è come da tutte le parti, alcune diventano meteore dalla vita brevissima, altre restano in servizio permanente. Lungo via della bonifica (quella nostra) ci transito praticamente ogni volta che vado in tour ma raramente mi ci fermo perché alcune delle ragazze le ho già battezzate e le altre non superano egregiamente “l’esame visivo in corsa” .Da quest’ultime non mi ci fermo a fare interviste perché, se mi dovessero sequestrare la macchina per essermi fermato da una squillo, per stare apposto con la coscienza, almeno doveva essere bona (secondo i miei canoni ovviamente).
Racconto:
Il mese scorso, passando lungo la famigerata via davanti alla colonnina dalla luce “sflesciante”, c’era una ragazza mora che al mio passaggio si dimenava e mi faceva dei cenni d’invito. Le ragazze di oggi generalmente sono abbastanza discrete, per attrarre l’attenzione al massimo ballicchiano, quindi mi è parso un po’ strano. In passato però ne ho incontrate di assatanate urlanti … alcune,non solo tendevano a bloccarti il passaggio, ma se disgraziatamente accostavi ad intervistarle, ti piombavano in macchina e pretendevano di essere scopate per forza a tutti i costi. Da allora vado in giro con la centralizzata abbassata … sennò mi tocca usare la forza fisica prendendole a “coppini” ... rischiando pure di finire in prima pagina. Questa tipa, come dicevo prima, al mio passaggio invece si agitava e mi chiamava a se. Incuriosito, giro e mi ci fermo.
La osservo bene da vicino e noto che non è malvagia ma, in base alle mie specifiche, mi sembrava abbastanza anonima e non mi ingrifava più di tanto. Così, tanto per dialogare, le dico le famosissimissime due parole: “quanto vuoi?” , “30 in macchina e 50 acasa” rispose lei. Il fatto che mi poteva portare a casa, rappresentava per me una proposta irresistibile, ma la scintilla purtroppo non si è accesa. Per cui decido di congedarmi preparandomi ad andarmene via … ma un’attimo prima di ripartire le dico: “senti qua, l’anno scorso batteva… ops! Volevo dire lavorava una ragazza di nome Denise proprio quì, tu per caso la conosci?” e lei,tutta sorridente mi rispose : “ sono io Denise, sono io!!!” .Non sono un grande fisionomista e poi “qualcosina” non mi ridava per cui non le ho creduto e le ho risposto:” tu menti! tu sei furba!per me non sei Denise, addio!" … e sta volta sono partito veramente. Mentre mi allontanavo guidavo un po’ alla Carmen Consoli, ossia: “confuso e felice” e tra un innesto di marcia e l’altro, frugavo nei miei ricordi. Mi sarebbe piaciuto parlarci di più ma non sono il tipo, anzi, odio quelli che si fermano le mezz’ore dalle tipe … e poi dalle parti nostre ultimamente non ce lo possiamo più permettere. Ho ripreso il mio tour verso Francavilla, ma nel frattempo mi facevo un sacco di pippe mentali, del tipo: “ sarà lei veramente oppure sarà una sua ex collega che conoscendo il nostro rapporto si spacciava per lei?”. Non sono cazzate queste, in passato ho avuto a che fare con certe tipe … non vi dico le cazzate che mi raccontavano per farsi caricare, alcune si inventavano case immaginarie dove poterle trombare in santa pace … ma alla fine dell'inganno, invece si finiva in macchina a scopare nei parcheggi. Tornato da Francavilla, ripasso in zona e lei era ancora la. Mi fermo per mettere nero su bianco le cose e le faccio un paio di domande a cui solo la Denise originale poteva rispondere ... e le risposte risultarono corrette!!!.Per cui quasi del tutto convinto le faccio: “Dai Denise, allora sbrigati,sali” e via insieme verso casa sua. Durante il viaggio scambiamo un paio di chiacchiere e l’inevitabile domanda da parte mia: “ ma dove cazzo diavolo sei stata?” e lei mi ha risposto che era andata via alla fine dell’anno scorso, inizialmente per tornare in Romania ma poi in seguito ripartire per andare a starsene un po in Germania, per la precisione a Berlino .Durante il terzo grado, le ho detto:” ma quando sei tornata qua?” e lei mi fa: “4 mesi fa”…”oh, porca pupazza!” , esclamo io, praticamente per qualche mese non ci siamo riconosciuti (ne siamo due, uno peggio dell’altro, allora!!!). In effetti , passando le sere successive, ho visto che continua ad essere molto caricata per cui avvistarla potrebbe essere stato un po’ come tentare di guardare il lato oscuro della luna, che “c’è ma non si vede”. Nel frattempo imbocco Viale Marconi in direzione Nord senza però arrivare ad attraversare il nostro inquinato fiume pieno di mercurio … ovviamente le coordinate dell’alcova resteranno segrete. Durante il percorso parliamo del più e del meno con quel distacco tipico della persone che si sono appena ritrovate dopo tanto tempo. Arrivati a destinazione, scendiamo dall’auto, entriamo nel palazzo, piombiamo nell’ascensore e, dopo che lei ha premuto il tasto N°4, e non appena le porte si sono chiuse, ci siamo ritrovati avvolti in un abbraccio spontaneo. Ci sarebbe stato bene un FK … ma non lo pratico, e lei non so.
Entriamo nell’appartamento e,nel bel mezzo del corridoio, c’era una culla (chissà di chi era, se sua o della coinquilina, non ho chiesto).Alla fine del corridoio svoltiamo a sinistra e ci troviamo dinnanzi ad una porta chiusa. Lei tira fuori una chiave e l’apre. Era una vita che non assistevo ad una scena del genere … arrivare a chiudere a chiave la propria stanza significa o dividere l’appartamento con colleghe poco raccomandabili oppure qualcuno l’ha fregata bene-bene in passato. Se invece è solamente per una questione di abitudine non è che fa bene … dippiù. Entriamo dunque nella stanzetta e mi giro un po’ intorno: c’è un lettino con una tigre di pezza poggiata sopra, in alto ad un angolo un piccolo televisore su una mensola, mentre sotto si trova un piccolo lavandino sul quale c'è un bicchiere con dentro uno spazzolino da denti. Sulla parete opposta, per completare la descrizione dell’ambiente, c’è una portafinestra che da su un balconcino che si affaccia sulla strada principale.
Le do quello che è giusto che le dia, ossia il pattuito e subito dopo mi spoglio; ma lei è velocissima nella svestizione ed è già tutta nuda sul letto. Peccato perché volevo assistere e partecipare step by step alla denudazione… vabbò,non importa, sarà bello lo stesso, mi son detto. Da bravo direttore dirigo le danze, così la prendo e la smanetto come una bambina farebbe con la propria “barbie”.La faccio mettere in piedi e mi struscio al suo corpo per eccitarmi al massimo e tutte le mie mani partono ad allisciare le sue coscie, il suo culetto, i suoi fianchi, il suo ventre, le sue tette e pure il suo collo. Incappucciato Neutrino Junior, me lo faccio prendere in bocca con lei già in ginocchio davanti a me … wow! che bello essere uomini!!! Ogni tanto mi chino e continuo ancora ed ancora a levigare il suo corpicino. Appena ne ho abbastanza, le dico:” dai scopiamo” e lei mi ha risposto:” come facciamo” ed io: “normale”. Normale per me è la missionaria( quasi per tutti , credo), così allarga le gambe e mi mostra la sua cosina depilata mentre io mi posiziono sul letto davanti a lei. La stragrande maggioranza delle OTR che mi sono portato a casa non passa mai per il bagno, ne prima ne dopo, inoltre, la maggior parte delle OTR, si sputa sulla mano e si inumidisce la fighetta prima dell’infilaggio. Denise si è confermata perfettamente allineata al comportamento tipico. Nonostante la mancanza di risciacquo, non ha emanato nessun odore sgradevole per fortuna .Lo spettacolo, quindi inizia con una missionaria. Apro l’ennesima parentesi: ( esordisco molto spesso in questo modo perché io, specialmente d’estate, sudo come una bestia … infatti è mia innocente consuetudine gocciolare sudore sopra le mie vittime; alcune nemmeno ci fanno caso, altre invece storcono il naso, un paio addirittura s’incazzarono pure … ma vaffanculo!!!) chiudo parentesi. Durante la scopata, il mio immenso desiderio di sesso si mescola alla fantasia di poterla penetrare in tutti i modi, in tutti i luoghi e in i tutti i laghi … . Se il letto è grande, e le mie partner me lo permettono, mi piace fare il cambio di posizione senza uscire mai dalla figa, aiutato dal fatto che sono ancora abbastanza atletico … anche se a volte i miei desideri sono più ambiziosi delle mie capacità reali e qualche volta mi strappo di quà e ogni tanto pure di là … ma in quei momenti non sono più un essere umano, sono un ANIMALO (come Toni, l'amico mio) e non mi curo delle conseguenze. Il letto di Denise,non ha permesso questo genere di acrobazie, così mi sono dovuto limitare. Mentre facciamo le porcherie, la scruto. Lei tiene gli occhi chiusi e la testa inclinata da un lato, noto un piercing sul labbro lato Sx, Il seno è meno tonico di come me lo ricordavo ma accettabilissimo, il ventre è piatto e la vita è stretta come piace a me. Me la ricordavo più in forma, non vorrei che veramente quella culla ... mah!, basta pensare, adesso si scopa. Trascorso un po di tempo, lo tiro fuori e dopo averla fatta posizionare a 90°, glie lo rischiaffo tutto dentro. Passato qualche minuto, mentre me la pompo a pecorina, stimo di essere vicino la mia capacità massima di resistenza e realizzo che non ho molto tempo per eseguire tutte le mie scenette, per cui accelero i tempi e come da consuetudine la comprimo verso il basso e mi ci sdraio sopra stantuffandola dall'alto con tutto il peso del mio corpo. Quando capisco di trovarmi agli ultimi giri di corsa, scendo dal letto, lei mi segue, la giro di spalle e le abbasso le braccia affinchè appoggi le mani sul bordo del letto. Io da dietro resto in piedi e la infilzo. Mentre stantuffo cerco una qualche sorta di superficie riflettente per godermi la scena da un’altra prospettiva, ma non la trovo … che peccato. Vado avanti ancora un paio di minuti, e mentre mi preparo al finale, la prendo per le spalle e la tiro a me posizionandola perfettamente in piedi davanti in linea retta ... una decina di colpi, dopo di che esplodoooo ooo oo o. Pulizia con scottex e ricomposizione della persona. Mentre mi rivesto improvvisamente, mi assale una stanchezza molto intensa che l’adrenalina che avevo in corpo non mi aveva fatto percepire. Varchiamo la porta della stanza, lei la richiude a chiave, usciamo dall’appartamento, poi dall’ascensore che ci ha riportato al pianterreno e subito dopo in strada dove c’era in attesa la mia fidata macchinina che questa volta è stata risparmiata dalla visione di questo genere di zozzerie. Mentre mi accingo a riportarla alla base continuiamo piacevolmente a chiacchierare. Arrivati sul posto, costatato che tutto era tranquillo, la faccio scendere e la saluto. Me ne sono tornato a casa soddisfatto.
NOME: Denise
CITTA DELL'INCONTRO: Pescara (ZONA PINETA)
ZONA: via della bonifica nord di fronte alla colonnina di velocità
NAZIONALITA': Rumena di Costanza
ETA': 26
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Petting, BJ, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 50 acasa
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 20min
DESCRIZIONE FISICA:Altezza 1:70, magra, capelli neri media lunghezza (coda), viso carino, giovane, ventre piatto , vita stretta, sedere piccolo … indossa spesso pantaloni rosa.
ATTITUDINE: Brava rumena, mansueta, gentile, non porca.
LA MIA RECENSIONE:
L’ incontro è avvenuto il mese scorso … l'altra sera però sono passato e ci siamo salutati.
Spronato dalla recensione del mio amico doc,vado a recensire una ragazza che potrebbe anche essere la stessa che ha sventrato lui , casomai lo fosse, me ne vado in coda, no problem.
Breve premessa:
L’estate purtroppo se ne è andata via e le OTR hanno abbandonato quegli adorabili abiti succinti e cominciano lentamente e inesorabilmente ad imbacuccarsi sempre più pesantemente. La cosa più grave però e che diventeranno sempre più restie a sbracarsi e a togliersi i pantaloni, pretendendo di restare mummificate nei loro strati di “collant”.La vita si complica per noi caricatori di bagasce di strada in Inverno. In un sistema statico di presenze degli ultimi anni, la comparsa delle ragazze lungo il primo tratto di via della bonifica (zona colonnina di velocità per intenderci) ha rappresentato, secondo me, la vera rivelazione dell’estate scorsa. Inizialmente ne erano sei, tre more e tre bionde ... poi hanno iniziato a verniciarsi i capelli e mischiarsi tra loro e non sono riuscito più a distinguerle. Ultimamente si sono ridotte a due o tre. In quel tempo, sera dopo sera, passata dopo passata, informazione dopo informazione, ero finalmente riuscito all’incirca ad identificarle tutte. Delle sei , solo una mi risultò poco significativa ... ma le altre invece erano tutte promettenti, alche avevo già preventivato che a distanza di due settimane avrei avuto sicuramente 180€ di meno nel mio portasoldi. Me le volevo fare tutte, ad una ad una (a passo di cammello), ed una sera finalmente decisi di iniziare a darmi da fare. Ovviamente mi fermai davanti alla più disgustosa di tutte e le dissi: “c’e l’hai il resto di 50?” lei mi disse “si”, le diedi il permesso di salire e andammo via, sparendo nel buio pesto di quella notte. Durante il tragitto le riposi la domanda “sicura che hai il resto di 50? Perche col resto devo mettere assolutamente la benzina …” e lei mi rispose un po’ seccata: “ certo! Ho detto di si!!!”. Dovevo essere assolutamente sicuro sennò a casa non ci sarei tornato veramente perché, non è che stavo a secco ... di ppiù. Durante il tragitto, mi indicò un posto dietro l’università ma io rifiutai e la portai nella “più tranquilla” zona tribunale.
Durante il viaggio cercai di fare conversazione ma lei non riuscì ad esprimersi come avrebbe voluto , alche un pò a gesti un pò fraintendendo, capii che era qui da appena due settimane. Mi piacciono molto quando sono appena arrivate ( proprio come la escort Bruna d Francavilla, che ne è in perenne stato)perché le novelline spaesate sono più docili e mansuete all’inizio, … e solo dopo che si accomodano e capiscono come funziona il meccanismo che … gli esce fuori il diavolo!. Avevo caricato proprio una bella femmina ed ero tutto adrenalinico ed eccitato … roba della serie: “piantatemi in corpo una forchetta ... sono cotto!”.Arrivati sul posto accesi la luce come da mia consuetudine e via, iniziai. Lei si sbracò tranquillamente, si sfilò i pantaloni, le mutande,la maglia ed il reggiseno … cosa si può volere di più da una OTR … che vi paghi lei,forse?. Quindi, trombai e restituii la mercanzia al suo posto come un buon cane riporta l’osso al padrone. Il suo nome? … Denise mi disse di chiamarsi. Questo fù il primo incontro dopo il quale ne seguirono altri , ovviamente mi spupazzai anche alcune sue colleghe che adesso non si vedono più … ma quello che è certo è che purtroppo non me le feci tutte e 6 come invece avevo programmato. All’inizio era bionda, poi si fece mora (sbagliando secondo me).Tutto questo avvenne in piena estate scorsa, alla fine della quale, migrai altrove per andare ad occuparmi prevalentemente delle situazioni punteristiche delle zone di alba-villa-marti-bon-del-tront … e così, allontanandomi, persi l’interesse per lei. All’inizio di quest’anno mi rivenne in mente, e da nostalgico quale sono, mi tornò la voglia di ri-farmici un girettino dentro. Perlustrando la sua zona di abbordaggio per un periodo, capii che non c’era più e pure le colleghe erano sparite … ne era rimasta solo una poco significativa e nemmeno saprei dire se faceva parte della vecchia partita. Soffocato il mio desiderio di rimpatriata, la presi con filosofia consolandomi con una bella sega , tanto solo il buon Dio lo sa se e quando le ragazze ritorneranno. Non l’ho più vista nei restanti primi mesi di quest’anno mentre continuavo a cazzeggiare, come faccio sempre in perenne ricerca di carne fresca. La situazione nella mia zona è abbastanza ristagnante nel senso che ci sono sempre le stesse ma ogni tanto compare fortunatamente qualche new entry. Poi è come da tutte le parti, alcune diventano meteore dalla vita brevissima, altre restano in servizio permanente. Lungo via della bonifica (quella nostra) ci transito praticamente ogni volta che vado in tour ma raramente mi ci fermo perché alcune delle ragazze le ho già battezzate e le altre non superano egregiamente “l’esame visivo in corsa” .Da quest’ultime non mi ci fermo a fare interviste perché, se mi dovessero sequestrare la macchina per essermi fermato da una squillo, per stare apposto con la coscienza, almeno doveva essere bona (secondo i miei canoni ovviamente).
Racconto:
Il mese scorso, passando lungo la famigerata via davanti alla colonnina dalla luce “sflesciante”, c’era una ragazza mora che al mio passaggio si dimenava e mi faceva dei cenni d’invito. Le ragazze di oggi generalmente sono abbastanza discrete, per attrarre l’attenzione al massimo ballicchiano, quindi mi è parso un po’ strano. In passato però ne ho incontrate di assatanate urlanti … alcune,non solo tendevano a bloccarti il passaggio, ma se disgraziatamente accostavi ad intervistarle, ti piombavano in macchina e pretendevano di essere scopate per forza a tutti i costi. Da allora vado in giro con la centralizzata abbassata … sennò mi tocca usare la forza fisica prendendole a “coppini” ... rischiando pure di finire in prima pagina. Questa tipa, come dicevo prima, al mio passaggio invece si agitava e mi chiamava a se. Incuriosito, giro e mi ci fermo.
La osservo bene da vicino e noto che non è malvagia ma, in base alle mie specifiche, mi sembrava abbastanza anonima e non mi ingrifava più di tanto. Così, tanto per dialogare, le dico le famosissimissime due parole: “quanto vuoi?” , “30 in macchina e 50 acasa” rispose lei. Il fatto che mi poteva portare a casa, rappresentava per me una proposta irresistibile, ma la scintilla purtroppo non si è accesa. Per cui decido di congedarmi preparandomi ad andarmene via … ma un’attimo prima di ripartire le dico: “senti qua, l’anno scorso batteva… ops! Volevo dire lavorava una ragazza di nome Denise proprio quì, tu per caso la conosci?” e lei,tutta sorridente mi rispose : “ sono io Denise, sono io!!!” .Non sono un grande fisionomista e poi “qualcosina” non mi ridava per cui non le ho creduto e le ho risposto:” tu menti! tu sei furba!per me non sei Denise, addio!" … e sta volta sono partito veramente. Mentre mi allontanavo guidavo un po’ alla Carmen Consoli, ossia: “confuso e felice” e tra un innesto di marcia e l’altro, frugavo nei miei ricordi. Mi sarebbe piaciuto parlarci di più ma non sono il tipo, anzi, odio quelli che si fermano le mezz’ore dalle tipe … e poi dalle parti nostre ultimamente non ce lo possiamo più permettere. Ho ripreso il mio tour verso Francavilla, ma nel frattempo mi facevo un sacco di pippe mentali, del tipo: “ sarà lei veramente oppure sarà una sua ex collega che conoscendo il nostro rapporto si spacciava per lei?”. Non sono cazzate queste, in passato ho avuto a che fare con certe tipe … non vi dico le cazzate che mi raccontavano per farsi caricare, alcune si inventavano case immaginarie dove poterle trombare in santa pace … ma alla fine dell'inganno, invece si finiva in macchina a scopare nei parcheggi. Tornato da Francavilla, ripasso in zona e lei era ancora la. Mi fermo per mettere nero su bianco le cose e le faccio un paio di domande a cui solo la Denise originale poteva rispondere ... e le risposte risultarono corrette!!!.Per cui quasi del tutto convinto le faccio: “Dai Denise, allora sbrigati,sali” e via insieme verso casa sua. Durante il viaggio scambiamo un paio di chiacchiere e l’inevitabile domanda da parte mia: “ ma dove cazzo diavolo sei stata?” e lei mi ha risposto che era andata via alla fine dell’anno scorso, inizialmente per tornare in Romania ma poi in seguito ripartire per andare a starsene un po in Germania, per la precisione a Berlino .Durante il terzo grado, le ho detto:” ma quando sei tornata qua?” e lei mi fa: “4 mesi fa”…”oh, porca pupazza!” , esclamo io, praticamente per qualche mese non ci siamo riconosciuti (ne siamo due, uno peggio dell’altro, allora!!!). In effetti , passando le sere successive, ho visto che continua ad essere molto caricata per cui avvistarla potrebbe essere stato un po’ come tentare di guardare il lato oscuro della luna, che “c’è ma non si vede”. Nel frattempo imbocco Viale Marconi in direzione Nord senza però arrivare ad attraversare il nostro inquinato fiume pieno di mercurio … ovviamente le coordinate dell’alcova resteranno segrete. Durante il percorso parliamo del più e del meno con quel distacco tipico della persone che si sono appena ritrovate dopo tanto tempo. Arrivati a destinazione, scendiamo dall’auto, entriamo nel palazzo, piombiamo nell’ascensore e, dopo che lei ha premuto il tasto N°4, e non appena le porte si sono chiuse, ci siamo ritrovati avvolti in un abbraccio spontaneo. Ci sarebbe stato bene un FK … ma non lo pratico, e lei non so.
Entriamo nell’appartamento e,nel bel mezzo del corridoio, c’era una culla (chissà di chi era, se sua o della coinquilina, non ho chiesto).Alla fine del corridoio svoltiamo a sinistra e ci troviamo dinnanzi ad una porta chiusa. Lei tira fuori una chiave e l’apre. Era una vita che non assistevo ad una scena del genere … arrivare a chiudere a chiave la propria stanza significa o dividere l’appartamento con colleghe poco raccomandabili oppure qualcuno l’ha fregata bene-bene in passato. Se invece è solamente per una questione di abitudine non è che fa bene … dippiù. Entriamo dunque nella stanzetta e mi giro un po’ intorno: c’è un lettino con una tigre di pezza poggiata sopra, in alto ad un angolo un piccolo televisore su una mensola, mentre sotto si trova un piccolo lavandino sul quale c'è un bicchiere con dentro uno spazzolino da denti. Sulla parete opposta, per completare la descrizione dell’ambiente, c’è una portafinestra che da su un balconcino che si affaccia sulla strada principale.
Le do quello che è giusto che le dia, ossia il pattuito e subito dopo mi spoglio; ma lei è velocissima nella svestizione ed è già tutta nuda sul letto. Peccato perché volevo assistere e partecipare step by step alla denudazione… vabbò,non importa, sarà bello lo stesso, mi son detto. Da bravo direttore dirigo le danze, così la prendo e la smanetto come una bambina farebbe con la propria “barbie”.La faccio mettere in piedi e mi struscio al suo corpo per eccitarmi al massimo e tutte le mie mani partono ad allisciare le sue coscie, il suo culetto, i suoi fianchi, il suo ventre, le sue tette e pure il suo collo. Incappucciato Neutrino Junior, me lo faccio prendere in bocca con lei già in ginocchio davanti a me … wow! che bello essere uomini!!! Ogni tanto mi chino e continuo ancora ed ancora a levigare il suo corpicino. Appena ne ho abbastanza, le dico:” dai scopiamo” e lei mi ha risposto:” come facciamo” ed io: “normale”. Normale per me è la missionaria( quasi per tutti , credo), così allarga le gambe e mi mostra la sua cosina depilata mentre io mi posiziono sul letto davanti a lei. La stragrande maggioranza delle OTR che mi sono portato a casa non passa mai per il bagno, ne prima ne dopo, inoltre, la maggior parte delle OTR, si sputa sulla mano e si inumidisce la fighetta prima dell’infilaggio. Denise si è confermata perfettamente allineata al comportamento tipico. Nonostante la mancanza di risciacquo, non ha emanato nessun odore sgradevole per fortuna .Lo spettacolo, quindi inizia con una missionaria. Apro l’ennesima parentesi: ( esordisco molto spesso in questo modo perché io, specialmente d’estate, sudo come una bestia … infatti è mia innocente consuetudine gocciolare sudore sopra le mie vittime; alcune nemmeno ci fanno caso, altre invece storcono il naso, un paio addirittura s’incazzarono pure … ma vaffanculo!!!) chiudo parentesi. Durante la scopata, il mio immenso desiderio di sesso si mescola alla fantasia di poterla penetrare in tutti i modi, in tutti i luoghi e in i tutti i laghi … . Se il letto è grande, e le mie partner me lo permettono, mi piace fare il cambio di posizione senza uscire mai dalla figa, aiutato dal fatto che sono ancora abbastanza atletico … anche se a volte i miei desideri sono più ambiziosi delle mie capacità reali e qualche volta mi strappo di quà e ogni tanto pure di là … ma in quei momenti non sono più un essere umano, sono un ANIMALO (come Toni, l'amico mio) e non mi curo delle conseguenze. Il letto di Denise,non ha permesso questo genere di acrobazie, così mi sono dovuto limitare. Mentre facciamo le porcherie, la scruto. Lei tiene gli occhi chiusi e la testa inclinata da un lato, noto un piercing sul labbro lato Sx, Il seno è meno tonico di come me lo ricordavo ma accettabilissimo, il ventre è piatto e la vita è stretta come piace a me. Me la ricordavo più in forma, non vorrei che veramente quella culla ... mah!, basta pensare, adesso si scopa. Trascorso un po di tempo, lo tiro fuori e dopo averla fatta posizionare a 90°, glie lo rischiaffo tutto dentro. Passato qualche minuto, mentre me la pompo a pecorina, stimo di essere vicino la mia capacità massima di resistenza e realizzo che non ho molto tempo per eseguire tutte le mie scenette, per cui accelero i tempi e come da consuetudine la comprimo verso il basso e mi ci sdraio sopra stantuffandola dall'alto con tutto il peso del mio corpo. Quando capisco di trovarmi agli ultimi giri di corsa, scendo dal letto, lei mi segue, la giro di spalle e le abbasso le braccia affinchè appoggi le mani sul bordo del letto. Io da dietro resto in piedi e la infilzo. Mentre stantuffo cerco una qualche sorta di superficie riflettente per godermi la scena da un’altra prospettiva, ma non la trovo … che peccato. Vado avanti ancora un paio di minuti, e mentre mi preparo al finale, la prendo per le spalle e la tiro a me posizionandola perfettamente in piedi davanti in linea retta ... una decina di colpi, dopo di che esplodoooo ooo oo o. Pulizia con scottex e ricomposizione della persona. Mentre mi rivesto improvvisamente, mi assale una stanchezza molto intensa che l’adrenalina che avevo in corpo non mi aveva fatto percepire. Varchiamo la porta della stanza, lei la richiude a chiave, usciamo dall’appartamento, poi dall’ascensore che ci ha riportato al pianterreno e subito dopo in strada dove c’era in attesa la mia fidata macchinina che questa volta è stata risparmiata dalla visione di questo genere di zozzerie. Mentre mi accingo a riportarla alla base continuiamo piacevolmente a chiacchierare. Arrivati sul posto, costatato che tutto era tranquillo, la faccio scendere e la saluto. Me ne sono tornato a casa soddisfatto.
