SCHEDA TECNICA
NOME: Dorina, ma non solo ...
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.683055, 9.111525
NAZIONALITA': albanese
ETA': vicina alla 30ina
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ+RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30+10, per mancanza di resto
DURATA DELL'INCONTRO: 12'06"33 al retrobottega, cronometrati
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,70 dichiarati, capelli biondi tinti e lisci, occhi color nocciola, forma del viso un po' allungata ma lineamenti tutto sommato gradevoli, fisico magro snello e abbastanza tonico, seno n.v.,
ATTITUDINE: BJ ordinario, passiva in RAI1, cronometro sempre alla mano ; parla già bene l'italiano, anche se di primo acchito mi è sembrata un po' abbottonata e diffidente
LA MIA RECENSIONE:
Se non vi interessa sapere il suo nuovo nome di battaglia, saltate pure alla "rece vera e propria" ... altrimenti leggetevi anche tutto il preambolo
Anche se il violento temporale che si è appena placato non invoglia granché a uscire di casa, oggi è il fatidico 3 di giugno e quindi rimanere rinchiusi nella tana sarebbe come non mangiare il panettone a Natale o la colomba a Pasqua. Oltretutto, la maggior parte dei colleghi saranno sazi dopo il lungo week-end festivo e quindi sarà molto probabile trovare le fanciulle poco indaffarate. E, magari, anche le Smartiste saranno tornate all'opera, dopo essersi prese un paio di sere di riposo (forzato?).
UNA LUNGA E PAZIENTE CACCIA ALLA PREDA
Appena faccio la mia comparsa a Lentate, noto con piacere che Dorina è presente, completamente di nero vestita. Anche se la ricomparsa di Emy è uno di quegli eventi che potrebbero far vacillare qualunque certezza, è deciso che stasera sarà la serata della seconda delle Smartiste. All'inizio, la situazione non è però così favorevole, perché c'è un bel po' di traffico e quest'ultimo include anche una vetturetta con un paio di luci psichedeliche montate sul tettuccio.
Attorno alla mezzanotte, il momento sembra finalmente propizio per fermarsi, perché Vanessa 1.0 si assenta chissà dove con la sua Smartina e Dorina ne prende il posto, iniziando a passeggiare davanti al parcheggio dell'esposizione di mobili. Ho già scelto il lettone in saldo al -70% che vorrei portare a casa e quindi c'è solo da prelevare la collaudatrice, citofonare al mobiliere e vedere se le doghe di legno lavorate a mano siano più robuste di quelle dell'Ikea

Fortuna vuole che, prima di mettere la freccia, venga insospettito dal plotoncino che arriva troppo lentamente dal semaforo di via Garibaldi e decida quindi di tirare dritto. L'istinto non mi aveva tradito, perché a tirare il gruppo (a frenarlo, in realtà) c'è un'utilitaria scura e il solo svoltare in quel parcheggino mi sarebbe costato una piotta.
Tutto viene quindi rinviato di almeno 15-20 minuti, durante i quali vado ad assistere agli allenamenti individuali delle giocatrici del Cermenate, che stasera sembrano un po' spompate, dopo il tour de force del week-end del 2 giugno.
Le acque dovrebbero essersi calmate e allora torno a Lentate. Fa in tempo a scatenarsi un altro breve ma violento scroscio notturno e di nuovo la situazione sembra propizia, anche perché il discreto traffico di prima è scemato quasi del tutto. Stavolta vengo però preceduto dall'Anonima Sequestri, che rapisce Dorina e scappa a gran velocità con la preda, infrattandosi in quella specie di giungla urbana che incredibilmente si riesce ancora a trovare nel retroterra di Lentate.
Quando ormai sto per arrendermi (sono stato quasi sul punto di gettarmi fra le braccia di Emy!), il sequestro si risolve positivamente e Dorina riappare di nuovo alla mattonella. E' tra l'altro uno di quei rarissimi casi in cui i sequestratori escono con le tasche più vuote di prima e la vittima con 100-150 euri in più nel portafoglio
Manca davvero pochissimo alla fine del turno e quindi, ora più che mai, vale la regola del "now or never!". Giro di boa breve in via Guicciardini, ripartenza a razzo non appena la strada è completamente libera, rallentamento tattico per controllare col binocolo che le macchine siano ferme prima del semaforo di via Garibaldi e, dopo quasi 2 anni, la mia punter-mobile si ferma di nuovo in quello slargo.
L'intervista deve necessariamente essere più concisa di questo lungo preambolo. Dorina mi osserva con un po' di diffidenza (forse perché mi avrà visto dedicarle 20 inchini stasera e 200 durante l'ultimo inverno ...), mi conferma il solito rate fra le lamiere, ma ci tiene anche a precisare che "
in macchina posso stare al massimo 10 minuti".
La sto ascoltando, ma in realtà sto seguendo con trepidazione i fari che vedo farsi sempre più grandi nello specchietto retrovisore. Non sembrano quelli di una FIAT, ma il cuore mi sale comunque in gola, perché il mio destino sarebbe ormai segnato, se la vetturetta in arrivo fosse "quella" vetturetta. Fortunatamente è tutt'altra macchina, che ci passa accanto a bassa velocità e procede verso sud. "Va bene, andiamo!", invito allora la signorina ad accomodarsi a bordo, visto che il pericolo è scampato.
CREDEVO SI CHIAMASSE DORINA
Appena si siede accanto a me, posso finalmente osservarla meglio da vicino. La prima cosa che noto sono le sue gambe slanciate, seppure non chilometriche come quelle della sua comare (poi Dorina mi dirà di essere alta 1,70, senza tacchi). L'abitino nero che indossa è elegante ma non cattura più di tanto la mia attenzione, quindi risalgo a osservarle il viso. Da vicino è più che onesto, ma i lineamenti non sono travolgenti, forse per la forma un po' allungata del volto. Gli occhi sono color nocciola e, anche senza averla vista millemila volte col crine castano che portava lo scorso inverno, non ci vuole uno scienziato per capire che è tutto fuorché una bionda naturale.
La prima sorpresa sono le generalità che vengono declinate dalla signorina. Io avevo già precompilato la scheda tecnica con il nome "Dorina", ma mi tocca tirare una bella riga con la penna rossa e annotare a mano il suo nuovo nome di battaglia, che guarda caso è
Vanessa! Per non fare confusione, la registro all'anagrafe come Vanessa 2.0
Il tragitto verso il retrobottega è abbastanza breve e quindi non c'è il tempo di perdersi in chissà quali convenevoli. Vanessa 2.0 mi conferma comunque una serie di dettagli che tutti già sapevamo, ossia che è di nazionalità albanese e che sta calcando i marciapiedi lentatesi da 4-5 mesi. E' forse più interessante assistere alla scenetta di un collega che sta energicamente ingroppandosi Vanessa 1.0 alla missionaria, solo parzialmente celato dai vetri appannati della sua macchina.
Quello era probabilmente lo stallo dove voleva farmi parcheggiare la mia Vanessa, perché la vedo un po' disorientata e incerta sul da farsi. Credo a questo punto di riconoscere la pista da Camel Trophy in cui si era arenata la vettura di compare Aladino, perché anche stasera ci sono un paio di alligatori che sguazzano nelle sabbie mobili, pronti a divorare lo sventurato che dovesse impantanarsi dentro.
"Di qua no!", dico ridendo a Dorina. La finta bionda esita un po' e mi indica allora di andare dall'altra parte. Si segue un'altra pista precaria in mezzo alla savana, che se non altro non è allagata, e dopo un po' si rimette piede sulla terraferma. Qui Dorina mi indica di parcheggiare e posso finalmente spegnere il motore.
LA RECE VERA E PROPRIA
Il lettore più attento avrà già colto due indizi che stavo per beccarmi una missilata (i 10 minuti di cronometro a disposizione e il poco promettente nome di Vanessa ereditato dalla comare). In questo preciso istante arriva il terzo indizio, quello che insieme agli altri due fa una prova: ho la sfortuna di avere nel portafoglio solo un pezzo arancione e Vanessa 2.0 dice di avere nella propria borsetta solo un fogliettino rosso di resto. "Vabbé, dai, faremo un po' più con calma ...", faccio il brillante lasciandole 10 euro di mancia, memore comunque dei racconti positivi dei colleghi.
Mentre io mi calo le braghe, la bionda solleva l'abitino nero sopra la cintola e abbassa sino al ginocchio le calze dello stesso colore e le mutandine. Quando siamo entrambi pronti, smanaccia brevemente il compare, lo incappuccia con un condom trasparente e si china sul mio basso ventre, per dare inizio alle danze.
Vanessa 2.0 si muove su e giù con un ritmo abbastanza tranquillo e senza fare eccessivo uso della mano. Non mi pare neppure di ricordare chissà quale coreografia, per cui la signorina dev'essere rimasta completamente silenziosa o, al massimo, potrebbe avere mugugnato in modo molto sommesso. Mentre il mio compare viene trastullato dal BJ del tutto ordinario di Dorina, uno dei miei tentacoli si allunga verso la parte bassa della sua schiena e inizia a carezzarla. La pelle è liscia e anche il tono muscolare è discreto, considerato in particolare che l'OTR media (e il punter medio) hanno invece messo su dai 2 ai 10 chili, durante la funesta fase del lockdown
Si procede così per 4-5 minuti, con un paio di brevi soste in cui Vanessa 2.0 riprende fiato. Quando la sabbia ha fatto il primo giro della clessidra, la bionda si risolleva e mi fa capire che, dopo avere bevuto velocemente un té negli spogliatoi, è ora di fare l'inversione di campo: "Scopiamo?"
Ho visto il mio compare più turgido di così e vorrei invitare Dorina a dedicargli ancora un paio di minuti di attenzioni, ma ormai è già intenta a reclinare il sedile, operazione che per la mia congiunta media è più complessa che risolvere un cubo di Rubik, ma che lei sbriga in 15 secondi di cronometro.
LA MUMMIA E L'UOMO MASCHERATO
Il tempo di dare un'occhiata in giro e la signorina è già perfettamente sdraiata sul sedile del passeggero, con le gambe aperte a ranocchia e i suoi tronchetti neri pericolosamente appoggiati sulla plancia. Dato che non c'è tempo da perdere e il timer è già ripartito, scavalco allora il tunnel centrale e mi posiziono fra le sue gambe. Nonostante la discreta statura e l'impiccio del cavallo dei collant e delle mutandine all'altezza delle ginocchia, Vanessa 2.0 mostra una notevole agilità e riesce a rannicchiarsi con le gambe sollevate quasi a candela.
Si inumidisce la vulva glabra con un po' di saliva e poi guida il fratellino all'interno dell'orifizio. Fortunatamente ha reclinato del tutto il sedile e almeno non ci sarà da spaccarsi la schiena. Sempre vestito da uomo mascherato, mi calo su di lei e cerco di trovare una posizione che non mi faccia stare col viso proprio davanti al suo. Posiziono allora gli avambracci a cuneo accanto alla sua testa e mi volto verso sinistra, un po' come fanno le signorine quando non vogliono farsi baciare
Quando sono quasi perfettamente coricato su di lei, posso dare inizio alla mia ginnastica pelvica, che tutto sommato è piacevole, perché il pertugio di Dorina non è ancora diventato una specie di traforo del Monte Bianco. La partecipazione della ragazza è però al minimo sindacale: la sento appena ansimare e si limita a cingermi la schiena con le sue braccia, senza però osare nulla di più. Un ottimo allenamento, insomma, per quando dovessi decidere di passare a trovare la Mummia a Milano
UNA CORSA A HANDICAP
L'unica nota positiva è che, nei limiti di tempo concessi, Vanessa 2.0 mi lascia svolgere la mia ginnastica pelvica senza troppo brontolare. Come ero uso fare quando ero più giovane e più in forma, tento di alternare un po' di sessioni di stantuffamento a fasi più tranquille di strusciamento contro il pube della ragazza. Il problema è che non sono più né giovane, né in forma ... e che oltretutto sto indossando una mascherina, per cui quella che doveva essere una scampagnata nel Parco delle Groane rischia di diventare la scalata dell'Everest senza ossigeno!
A un certo punto, Dorina si ricorda di essere mamma e si preoccupa persino della mia incolumità, perché mi domanda un po' preoccupata se vada tutto bene. Bastano però 20-30 secondi di strusciamento, per riprendere fiato e ricominciare con una nuova sessione di percussioni, che svolgo con maggiore profondità di penetrazione e che la mia improvvisata amante accompagna con un ansimare un po' più deciso.
Scongiurato il rischio di dovere chiamare il 118, Vanessa 2.0 inizia però a pensare che Vanessa 1.0 la sta aspettando sulla Smartina per tornare a casa e allora inizia a esporre il tabellone dei minuti di recupero, che sono zero, per l'esattezza. Ricordandole che le avevo generosamente elargito una piccola mancia, fa ricalcolare al quarto uomo le perdite di tempo che ci sono state durante il match e quindi mi viene concesso un altro paio di minuti, prima del triplice fischio che manderà tutti negli spogliatoi a cambiarsi.
So benissimo che, alla mia prima esitazione, Dorina calcerà la palla in tribuna, per far finire la partita. Cerco quindi di tenere duro il più a lungo possibile con l'ultima sessione di ginnastica pelvica, ma giocare con la mascherina è come rimanere in campo in 9 contro 11 e quindi dopo un paio di minuti devo davvero alzare bandiera bianca, riprendendo a strusciarmi contro il pube di Dorina. La quale si infila il fischietto in bocca e ci soffia dentro per tre volte, decretando la fine delle ostilità. Match poco spettacolare, che vede la Lentatese portare a casa un 1-0 preziosissimo per non perdere terreno dal Cermenate: il massimo risultato, col minimo sforzo.
C'E' IL 3x2, COME AL CARREFOUR
Vanessa 2.0 mi dà giusto 15 secondi per riprendere fiato e poi è efficientissima a passarmi le salviettine, con cui detergermi le pudenda e il sudore dalla fronte.
Durante le rivestizioni, c'è il tempo di scambiare giusto 2 chiacchiere e le domando se non sia preoccupata per il Covid, anche perché un attimo prima l'ho vista riaccendere lo schermo dello smartphone e ho intravisto un'immaginetta di quella che dovrebbe essere la sua prole ... ovviamente non bionda

A differenza di altre comari, non l'ho infatti vista indossare la mascherina alla mattonella, neppure come orpello per decorare il mento o il collo. Mi spiega che, durante il giorno, gira ovviamente come una donna mascherata e che, prima di rientrare in servizio, ha fatto tutti i test, per essere sicura di essere negativa al Cov. D'altra parte, questo è quanto prevede il protocollo del ministro Spadafora e quindi non si poteva sgarrare
Più per curiosità che per reale interesse ad approfondire la conoscenza, le domando la disponibilità di un eventuale loft di servizio e i rate fra le quattro mura. Non abitando da sola (suppongo con Vanessa 1.0), non può ricevere a casa e quindi l'unica alternativa rimangono i motel della zona. Per inciso, un'altra ragazza mi ha detto che il Blue era ancora chiuso e che quindi era necessario andare sino a Lomazzo!
Il rate di Dorina è però da sceicco arabo, perché 1 ora (che temo scatterebbe al colpo di pistola dello starter) verrebbe a costare la bellezza di 150 piotte. In compenso, è prevista la ghiotta promozione del 3x2: prendi 2 Vanesse, ci aggiungi un Oscar (o altro nome a caso) e ti viene praticato il 33% di sconto. Una spesa che sarebbe stata comunque fuori dal mio budget, ma che l'esperienza di stasera rende meno probabile di una vincita al Superenalotto.
Non le domando neppure il numero di telefono, perché mi sarei trovato nell'imbarazzo di doverle domandare un altro nome finto con cui registrarla, dato che "Vanessa Lentate" era già occupato, con tanto di immaginetta della sua amica del cuore
Il tragitto di ritorno è altrettanto breve, la riconsegno alla sua mattonella e - giusto per scrupolo - passo a vedere se Emy sia ancora in servizio al semaforo. E' però davvero troppo tardi e quindi non mi resta che tornare mestamente a casa.