[RECE] Eda Centovetrine (ALB) - OTR notturna - Lomazzo (CO)

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Eda (scritto da lei)
Nazionalità: sedicente valonese
Età apparente: 28 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta ca. 1.65, corporatura normale e tonica, capelli neri lisci di media lunghezza, volto mediterraneo gradevole con labbra e forse anche naso rifatti, occhi neri grandi ed espressivi, ciglia finte, lunghi artigli, seni fra la 3a-4a forse ritoccati
Attitudine: BJ svolto con buona perizia ed estraendo vari conigli dal cilindro ; italiano capito ma parlato solo in modo embrionale, inglese fluente
Reperibilità: facile, penso di essere stato uno dei primi 3 clienti della sua carriera comasca

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: poco più di 10 minuti netti

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo (CO)
Coordinate: ingresso dell'IP, oppure seduta sulla panca contro la siepe

LA MIA RECENSIONE

La primavera è finalmente arrivata, il termometro della macchina è stabile attorno ai 12-13 gradi e magicamente scompaiono le tute da sci e gli stivali invernali.

Già alla rotonda della Mattanza, la Pescatrice è una tentazione fortissima, ma fortunatamente ho con me solo due ventelli e quindi mi tocca tirare diritto. Lungo viale Tirana, persino Katia è fuori dalla Golf e in minigonna inguinale, all black. Ma la notizia della serata è che pure la Riomare sia altrettanto svestita e di nuovo appoggiata al cofano della sua Smartina, per la seconda volta in un paio d'anni.

Sto già per mettere la freccia a destra e un macchinone mi precede, per cui decido di andare a dare un'occhiata sino a Lomazzo, dove è un po' che non presto visita nè a Caterina (da quando ha alzato l'entry rate al 30ello), nè alla Airbags (dacchè è ansiosa di visitare con me le quattro mura del più vicino hotel).

Quando però arrivo all'IP, noto all'ingresso una presenza in abitino nero e stivalazzi bianchi, che non mi sembra alcuna delle due: non ha gli occhialetti da intellettuale di Cat e sembra un po' più alta e slanciata della Airbags. Il tempo di fare il giro di boa alla rotonda di Azzurra (che stasera è a Cermenate) e la new entry si è accomodata sulla panchina contro la siepe, probabilmente coi piedi indolenziti. Entro in contromano nel distributore, imbocco la corsia più interna e mi avvicino piano piano, per illuminarla coi fari: non è la Airbags e non sembra niente male! L'unico dubbio è un non so che di innaturale nel volto (che poi scoprirò essere i labbroni rifatti): per un attimo temo il trans, ma basta che la fanciulla mi saluti con un bel "Ciao!", per fugare ogni timore al riguardo.

EDA DI VALONA

La procace morettona si presenta come Eda, spara il "trenta boccafi.a" di rito, le domando il rate per il BJ conoscitivo, la risposta è il ventello d'ordinanza e allora non posso che invitarla a bordo. Tempo dieci secondi ed è accomodata di fianco a me, direzione retrobottega. Fingo di non sapere dove si debba andare, così da lasciare a lei il compito di darmi le indicazioni, ma prevedibilmente si va a parare nel parcheggio usato ormai da diversi mesi da Caterina & Co.

Eda mi dice di intendere abbastanza bene l'italiano, come tutte le albanesi, ma di parlarlo ancora poco, perchè è qui in Italia solo da un paio di giorni, ospite di un albergo dove spesso soggiornano le Otr intenzionate a fermarsi per poco. Per ora, mi accontento di scoprire da dove venga (da Valona) e l'età (28 anni).

Il viso è decisamente intrigante e vari dettagli fanno intendere sin da subito che non sia la mammina appena arrivata dell'Albania alla disperata caccia dei suoi primi soldi, quanto una mestierante che ha già riempito i suoi forzieri e reinvestito una parte dei lauti proventi in una serie di importanti ristrutturazioni, anche se non finanziate dal superbonus del 110%: la più appariscente sono i labbroni albaparietteschi, ma anche il naso mi lascia qualche dubbio di essere come mamma lo aveva fatto e sotto allo striminzito abitino elasticizzato prorompono due seni che hanno poco la faccia di essere naturali. Completano l'identikit della bonazza da laufhaus tedesco o austriaco: le ciglia finte, a rendere più sensuale lo sguardo, dieci pericolosi artigli bianchi da tigre e qualche tatuaggio sparso qua e là. L'unica cosa strana è che Eda sia albanese, perchè questa tenuta da combattimento è tipicamente rumena.

LA RECE VERA E PROPRIA

Al trombodromo di Lomazzo c'è già una vettura nel mio angolino preferito, probabilmente con la Airbags o con la Bidella a bordo, e allora Eda mi fa parcheggiare più avanti, in mezzo a due macchine, così da essere più schermati.

Spento il motore, recupero subito l'omaggio della casa, che appoggio sul tunnel centrale e che lei ritira solo qualche secondo più tardi, perchè è già intenta a estrarre il necessaire dalla borsetta. Quando sono pronto, la morettona di Valona incapuccia il compare, si dispone gattoni sul sedile del passeggero, si china sul mio basso ventre e dà inizio all'azione di trastullamento, che non è affatto malvagia. Inizia a prendersi cura del fratellino con movimenti abbastanza lenti e avvolgenti, usando molto l'articolazione del collo e poco le ondulazioni della schiena, mentre la mano destra è ben piantata sul mio pube e la sinistra mi carezza il petto, da sopra il maglione. Dopo questa partenza in slow motion, l'andatura accelera e la sua azione avrà spesso questi cambi di ritmo, come un mezzofondista keniano nei 3000 siepi o nei 5000 metri piani.

L'abitino elasticizzato di Eda era già parecchio corto di suo, non serve una laurea per capire come tirarlo su sino alla cintola e quindi impiego davvero poco ad esporre le sue chiappe tonde e sode alla luce del più vicino lampione. Per un attimo, ho l'impressione che Eda sia completamente nuda, là dove non batte il sole, e invece l'etichetta del perizoma fa improvvisamente capolino, quando mi insinuo ad esplorare la fessura posteriore. Come detto sopra, Eda non è magra come una velina, ma ha una corporatura giusta e i suoi glutei sono belli tonici e piacevoli da massaggiare.

Dopo un paio di minuti di BJ di riscaldamento, la morettona di Valona si risolleva per un attimo con il busto e comincia a manipolare il compare, per fargli prendere vigore più in fretta. Nel mentre, continua a carezzarmi il petto, mi osserva con sguardo da divoratrice di uomini e mi manda pure un paio di baci sensuali, per interposto piccione viaggiatore: di sicuro, non è l'armamentario di chi abbia iniziato a esercitare il mestiere più antico del mondo solo stasera.

Dopo questo intermezzo, Eda si china di nuovo sul mio basso ventre e riparte con più energia, aiutando l'azione orale con il classico smanacciamento alla base. A un certo punto, si mette in una posizione che non avevo mai visto in anni di onorata carriera: appoggia il suo avambraccio destro sulla mia coscia sinistra, lo usa a mo' di cuscino per la sua fronte e si dedica per un buon minuto alla sola azione di lingua, con percussioni verticali quasi impercettibili.

Tutto ciò nn è però sufficiente a far capitolare il mio compare, allora Eda si risolleva con il busto e dà inizio alla sessione di falegnameria. La fanciulla dà fondo a tutte le sue risorse e accende anche il Dolby Surround, sintonizzandolo sulla traccia degli incitamenti della curva sud.

Il suo braccio, impegnato nelle operazioni di piallatura, mi è però di intralcio nell'accedere alla sua balconata e quindi le propongo di affidare lo smanacciamento a Federica. Eda accetta e, quando Tentacolo si appoggia sul suo petto, capisce che è il momento di scoperchiarlo, senza neppure bisogno di chiedere. Rigira all'insù il top, abbassa il reggipetto e ne escono due seni da applausi: due bocce belle piene e turgide, che stimerei fra la terza e la quarta taglia. Il palmo della mano inizia a massaggiarle voluttuosamente, il pollice ne titilla i capezzoli e, nel frattempo, Eda mi risolleva un po' la camicia e ricambia la cortesia, senza però spingersi più su dell'addome. La mia sensazione è che ci sia l'aiutino del chirurgo, ma - se c'è davvero - il turgore e il volume aggiunti dalle protesi non sono esagerati e i seni restano piacevoli da serrare nel palmo della mano.

Si prosegue così per altri 2-3 minuti, con Federica che si prende cura del compare, Tentacolo dei seni di Eda, la mano sinistra della fanciulla che mi carezza l'addome e la destra che si divide fra i gioielli di famiglia e le mie cosce. Il tutto, condito da un po' di incitamenti e da qualche bacio inviatomi via etere, mentre mi lancia sguardi provocanti. Bombardato da tutti questi stimoli, entro finalmente in retta d'arrivo e, con un'ultima sequenza di piallate più energiche, varco infine la linea del traguardo.

CENTOVETRINE

Terminate le danze, Eda recupera dalla piccola borsetta uno striminzito pacchetto di fazzoletti di carta e me ne allunga un paio per le pulizie: non il massimo, ma imparerà presto che al supermercato deve comprare anche le confezioni di salviette formato famiglia.

Poiché mi sembra incespicare un po' con l'italiano, le domando se capisca l'inglese, mi risponde in perfetta lingua di Albione e allora passiamo alla versione non doppiata del film.

"Who was your teacher? Your boyfriend? 😂", mi complimento per la sua arte amatoria, che ha visto un sacco di conigli uscire dal cilindro. La morettona di Valona si mette a ridere, ma non dobbiamo mandare una letterina di ringraziamento al primo fidanzatino delle medie, nè ad alcuno dei ragazzi successivi: tutto il merito va ascritto a due intensi anni di attività dietro alle vetrine di Bruxelles, dove non le sono certo mancate le occasioni per fare pratica.

Segue lo scambio dei gagliardetti (un paio di ore dopo, il numero apparirà anche su WA, per maggiore praticità di comunicazione con la clientela) e poi si può ripartire, alla volta della mattonella. Essendo rimasta due anni in Belgio, Eda mi giura di padroneggiare altrettanto bene il francese, ma vado sulla fiducia, perchè il mio non va oltre "Voulez vous coucher avec moi?"

Se sommo tutti gli incontri con fanciulle schipetare, probabilmente ho trascorso pure io quasi due anni nel Paese delle Aquile, ma il mio albanese non si avvicina neanche lontanamente al suo francese. Dal cilindro, riesco però a tirare fuori uno zez (nero) e un bardh (bianco), per indicare il colore del suo abitino e dei tuoi stivali: la pronuncia è di sicuro pessima, ma strappo un'altra risata alla morettona di Valona, che fa in tempo a rinfrescarmi la memoria (a sinistra = majtas e a destra = djathas), prima di accostare di fianco alla sua panchina.

"You will teach me italian and I will teach you albanian!", è la sua promessa, con cui la riconsegno alla mattonella e ci congediamo. Se già c'erano validi motivi per far passare Maria Brunetta nel dimenticatoio, questo è un colpo di grazia quasi definitivo 😄

Io faccio giusto in tempo a raggiungere l'uscita del distributore, lei a buttare nel bidone della monnezza la pallottola dell'amore e a riprendere posto vicino alle pompe ... e già il prossimo avvoltoio si fionda sulla preda! Se è Bio, dovremmo leggere a breve il suo racconto; se è qualcun altro, non sapremo mai come sia andata a finire 😉
 

danielexxl

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DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
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LA MIA RECENSIONE
Domenica sera pioviggina, poche presenze sul presto, giro sconsolato perché non trovo nessuna che mi accende la miccia, viale Tirana semideserto est e ovest simile, prolungo il giro e passo da Lomazzo ip intravedo su un utilitaria due ragazze mai viste, scelgo d'interviste la pilotessa chiedo Bj risponde 20 ok carico, imbosco mai visto ma sembra ok, italiano traballante dice di chiamarsi Eda, bho mai sentito un nome così, lei sembra anche simpatica ma la barriera linguistica ci divide, va bè niente , risolte le formalità burocratiche, si alza il maglione e senza reggiseno escono due meloni niente male sodi probabilmente siliconati ma bene, due bacetti impermeabile e parte forte dolby acceso risucchio buono lingua sbarazzina saliva il giusto, io mi rilasso e lascio fare, ha su dei fuso neri a pinocchie li abbassa a metà coscia tocco il sedere pelle soda e levigata leggermente grosso ma niente di male, continua imperterrita sembra di buona lena, io sn carico e arrivo al limite quando si alza e parte di falegnameria con un po' troppa pressione io lascio fare e sul finale concentrandomi riesco finalmente a tagliare il traguardo, pulizie e la riconsegno in ufficio, conclusioni ragazza tranquilla e non troppo fiscale sui tempi anche se nel finale accelera un po', fisico sodo viso carino, imbosco ok contro poco social, zero digitale e mani un po troppo rusive nella falegnameria a voi studio
 
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