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[RECE] Elda - OTR - Firenze
RIFERIMENTO INTERNET:
CITTA DELL'INCONTRO: Firenze
NOME INSERZIONISTA: Elda
NAZIONALITA': albanese
ETA': 22
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO:
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO):pompino coperto, pecorina
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO:60
DURATA DELL'INCONTRO:20 minuti
DESCRIZIONE FISICA: longilinea, altezza media, ben fatta, biondina
ATTITUDINE: tranquilla e simpatica
REPERIBILITA':
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE:
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):
LA MIA RECENSIONE:
Ero partito con l’idea di una bella serata da appartamento, con qualche ragazza selezionata sui soliti siti, possibilmente bella e dal repertorio completo.
Ma dopo aver proceduto alla ricerca e alla scelta di tre o quattro delle più promettenti, mi devo presto arrendere alla sfortunata contingenza di una totale indisponibilità delle pulzelle. Chi non risponde … chi dichiara di essere impegnata … chi con un sms, in inglese … mi dice di riprovare domani … see … buonanotte …
Che si fa ?
Si torna “on the road” … in fondo a volte è meglio la merce prenderla dallo scaffale che sceglierla sul catalogo. E’ più eccitante e in qualche caso più sicuro …
Così, più o meno alle ventitré carico Raissa come aperitivo, la trombo e la riporto.
Un panino da un ambulante in via Guidoni, grondante colesterolo e che mi lascia la bocca come se mi ci avessero infilato un tizzone ardente. Una bella birra gelata.
Come digestivo, verso la mezza, scelgo Andy (che culo, ragazzi … ) trombo anche lei e la riporto.
Giro un altro po’ … sono inquieto e curioso … cerco … non so cosa … forse mi serve il dessert …
Così, più o meno all’una e mezza, vedo una tipina alla fine di via di Novoli, poco prima della rotonda.
Esile ma curvilinea, biondina, un faccino da adolescente e un espressione allegra e tranquilla.
Elda. Albanese. Tariffa ordinaria. Scendo da 70 a 60 … non perché non meriti, ma perché alla terza della serata comincio a contare i soldi nel portafogli.
“lascia la macchina qui … sono a pochi passi …”
Intuisco subito che mi porterà nel noto “basso” (noi a napoli li si chiama così …) dove tante volte mi sono piacevolmente trattenuto con Lica.
Entriamo e mi accoglie la solita puzza di animali (cani, gatti e chissà che …) che l’anziano trans, principale utilizzatore del trombaio tiene con sé.
La nota e strettissima cucina trasformata in improbabile “boudoir”. La finestrina che da direttamente sul marciapiede e a cui una tendina regala un minimo di privacy.
Si parla di Lica. Convenevoli, chiacchiere, ma intanto Elda si spoglia e mi felicito per la scelta. Corpicino ben fatto, tettine piccole e naturali, ma di bela forma, bel sederino … Il viso , adesso che la guardo meglio , è un po’ segnato dall’acne, ma nell’insieme è carina.
Le chiedo di spegnere la luce, ma chissà perché, fa finta di non sentire … mi invita a sdraiarmi … vabbè … se le piace così … forse pensa sia più eccitante … magari questo vale per me che guardo lei … ma dubito dell’ inverso.
Rimane in piedi e con il sedere rivolto verso di me si china e comincia a pomparmi, dopo avermi diligentemente inguainato.
Un po’ ansiosa … troppo veloce e convulsa, ma in ogni caso l’effetto è piacevole. Infilo una mano tra le sue gambe e trovo la sua fichetta. Bella, morbida al tatto, leggermente umida. Ci gioco volentieri, e probabilmente lei sente tra le sue labbra crescere la mia soddisfazione.
Si va avanti per un po’ … poi si stacca. Mi alzo e lei capisce. Si mette a pecorina in ginocchio sul bordo del letto e mi offre tutta la sua robetta, in un colpo d’occhio che mi solletica non poco.
Guardo il mio affare e mi rendo conto che un preservativo bianchiccio lo fa assomigliare ad una salsiccia appena trafilata, avvolta nel budello … cazzo già non sopporto i profilattici … quando poi il risultato è così grottesco … comunque riesco a non perdere filo del discorso e obbiettivo primario.
Mi indirizzo tra le sue natiche e strofino fino a trovare il punto in cui la carne cede, aprendosi alla mia pressione. Calda … morbida … avvolgente …
Elda comincia a gemere. E’ finta e si capisce, ma lo fa bene e l’effetto è piacevole. La scopo vigorosamente, agevolato dal fatto che sono in piedi. Le mie mani le cingono la vita esile e seguono le forme delle sue natiche, che ora, allargate evidenziano la forma bella e regolare. Cerco con le dita i capezzoli … la stringo dolcemente … geme .. spingo … geme .. spingo più forte …. geme …
Cazzo … mi sta fregando … no … cazzo … possibile che alla terza sono ancora così ricettivo e carico ? …. Mi sfilo … tento il controllo … lei si gira verso di me perché pensa io voglia cambiare posizione …. In realtà avrei voluto … ma non posso far altro che assecondare con la mano il mio amico frettoloso e traditore, che ormai ha deciso di schizzare quel che è rimasto dopo una serata decisamente intensa …
Sorride … forse pensa a un’eiaculazione precoce … bah … in realtà lo è … ma comunque è assolutamente anomala. Devo convenire però che lei ha contribuito non poco e decido che pur non avendo potuto rigirarla in qualche altra posizione approfondendo la conoscenza, il giudizio su di lei tende decisamente al positivo.
Mi rivesto conversando amabilmente e ripenso alla serata trascorsa. Sembrava compromessa, poi … un bel tris di fichette … e la strada generosa che mi regala di notte i suoi piccoli, deliziosi tesori ….
RIFERIMENTO INTERNET:
CITTA DELL'INCONTRO: Firenze
NOME INSERZIONISTA: Elda
NAZIONALITA': albanese
ETA': 22
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO:
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO):pompino coperto, pecorina
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO:60
DURATA DELL'INCONTRO:20 minuti
DESCRIZIONE FISICA: longilinea, altezza media, ben fatta, biondina
ATTITUDINE: tranquilla e simpatica
REPERIBILITA':
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE:
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):
LA MIA RECENSIONE:
Ero partito con l’idea di una bella serata da appartamento, con qualche ragazza selezionata sui soliti siti, possibilmente bella e dal repertorio completo.
Ma dopo aver proceduto alla ricerca e alla scelta di tre o quattro delle più promettenti, mi devo presto arrendere alla sfortunata contingenza di una totale indisponibilità delle pulzelle. Chi non risponde … chi dichiara di essere impegnata … chi con un sms, in inglese … mi dice di riprovare domani … see … buonanotte …
Che si fa ?
Si torna “on the road” … in fondo a volte è meglio la merce prenderla dallo scaffale che sceglierla sul catalogo. E’ più eccitante e in qualche caso più sicuro …
Così, più o meno alle ventitré carico Raissa come aperitivo, la trombo e la riporto.
Un panino da un ambulante in via Guidoni, grondante colesterolo e che mi lascia la bocca come se mi ci avessero infilato un tizzone ardente. Una bella birra gelata.
Come digestivo, verso la mezza, scelgo Andy (che culo, ragazzi … ) trombo anche lei e la riporto.
Giro un altro po’ … sono inquieto e curioso … cerco … non so cosa … forse mi serve il dessert …
Così, più o meno all’una e mezza, vedo una tipina alla fine di via di Novoli, poco prima della rotonda.
Esile ma curvilinea, biondina, un faccino da adolescente e un espressione allegra e tranquilla.
Elda. Albanese. Tariffa ordinaria. Scendo da 70 a 60 … non perché non meriti, ma perché alla terza della serata comincio a contare i soldi nel portafogli.
“lascia la macchina qui … sono a pochi passi …”
Intuisco subito che mi porterà nel noto “basso” (noi a napoli li si chiama così …) dove tante volte mi sono piacevolmente trattenuto con Lica.
Entriamo e mi accoglie la solita puzza di animali (cani, gatti e chissà che …) che l’anziano trans, principale utilizzatore del trombaio tiene con sé.
La nota e strettissima cucina trasformata in improbabile “boudoir”. La finestrina che da direttamente sul marciapiede e a cui una tendina regala un minimo di privacy.
Si parla di Lica. Convenevoli, chiacchiere, ma intanto Elda si spoglia e mi felicito per la scelta. Corpicino ben fatto, tettine piccole e naturali, ma di bela forma, bel sederino … Il viso , adesso che la guardo meglio , è un po’ segnato dall’acne, ma nell’insieme è carina.
Le chiedo di spegnere la luce, ma chissà perché, fa finta di non sentire … mi invita a sdraiarmi … vabbè … se le piace così … forse pensa sia più eccitante … magari questo vale per me che guardo lei … ma dubito dell’ inverso.
Rimane in piedi e con il sedere rivolto verso di me si china e comincia a pomparmi, dopo avermi diligentemente inguainato.
Un po’ ansiosa … troppo veloce e convulsa, ma in ogni caso l’effetto è piacevole. Infilo una mano tra le sue gambe e trovo la sua fichetta. Bella, morbida al tatto, leggermente umida. Ci gioco volentieri, e probabilmente lei sente tra le sue labbra crescere la mia soddisfazione.
Si va avanti per un po’ … poi si stacca. Mi alzo e lei capisce. Si mette a pecorina in ginocchio sul bordo del letto e mi offre tutta la sua robetta, in un colpo d’occhio che mi solletica non poco.
Guardo il mio affare e mi rendo conto che un preservativo bianchiccio lo fa assomigliare ad una salsiccia appena trafilata, avvolta nel budello … cazzo già non sopporto i profilattici … quando poi il risultato è così grottesco … comunque riesco a non perdere filo del discorso e obbiettivo primario.
Mi indirizzo tra le sue natiche e strofino fino a trovare il punto in cui la carne cede, aprendosi alla mia pressione. Calda … morbida … avvolgente …
Elda comincia a gemere. E’ finta e si capisce, ma lo fa bene e l’effetto è piacevole. La scopo vigorosamente, agevolato dal fatto che sono in piedi. Le mie mani le cingono la vita esile e seguono le forme delle sue natiche, che ora, allargate evidenziano la forma bella e regolare. Cerco con le dita i capezzoli … la stringo dolcemente … geme .. spingo … geme .. spingo più forte …. geme …
Cazzo … mi sta fregando … no … cazzo … possibile che alla terza sono ancora così ricettivo e carico ? …. Mi sfilo … tento il controllo … lei si gira verso di me perché pensa io voglia cambiare posizione …. In realtà avrei voluto … ma non posso far altro che assecondare con la mano il mio amico frettoloso e traditore, che ormai ha deciso di schizzare quel che è rimasto dopo una serata decisamente intensa …
Sorride … forse pensa a un’eiaculazione precoce … bah … in realtà lo è … ma comunque è assolutamente anomala. Devo convenire però che lei ha contribuito non poco e decido che pur non avendo potuto rigirarla in qualche altra posizione approfondendo la conoscenza, il giudizio su di lei tende decisamente al positivo.
Mi rivesto conversando amabilmente e ripenso alla serata trascorsa. Sembrava compromessa, poi … un bel tris di fichette … e la strada generosa che mi regala di notte i suoi piccoli, deliziosi tesori ….