DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Elena, pronunciato Eléna alla rumena
Nazionalità: sedicente bucarestina
Età apparente: 21 dichiarati
Descrizione fisica: alta 1.67 dichiarati, fisico da velina senza un filo di grasso, crine nero lungo con iconica frangetta sulla fronte, viso carino, occhietti scuri e vispi, seno non oltre la 2a taglia, ma che non ha allattato
Attitudine: BJ e arte amatoria ancora acerbi e da perfezionare; parla un inglese più che discreto ed è assai chiacchierina
Reperibilità: medio/difficile, per il classico delirio dei primi giorni
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontri: 22 lordi, quindi 12-13 netti, dato il viaggio A/R abbastanza lungo
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Vertemate con Minoprio
Coordinate: slargo infame dove esordì la Belly, di fronte al Gigante
LA MIA RECENSIONE
La semifinale di Champions fra i Cartonati e il Barca terrà sicuramente le strade vuote e quindi ne approfitto per fare un ampio giro esplorativo, partendo da Monza, proseguendo per Cinisello e risalendo infine sino al Luna Park.
Quando sono lungo la Milano - Meda, arriva anche la lieta novella del goal di Rafinha, sembra praticamente fatta, ma poco prima di uscire a Lentate vengo stordito dalle grida belluine di Répice, che urla come un forsennato "Ha-se-gna-to l'In-ter!!!!!". Il colpo di grazia arriverà pochi minuti dopo, ormai è chiaro che anche il Barca non ne ha più e che non verranno segnate altre reti, quindi mi vesto a lutto e sintonizzo la radio su un'altra stazione. Prima dell'amaro epilogo, ho però fatto in tempo a fare una prima vasca lungo viale Tirana e a notare che, fra le poche presenze, c'è anche la bottiglietta di Frangy su al Gigante.
Quando riappare, io sto scendendo nella direzione opposta, mi sembra una serata tranquilla e quindi vado a fare inversione a Mt. Sordo, in modo che il semaforo rosso fermi tutte le macchine in arrivo da Cermenate e che io abbia 40-50 secondi di agio per condurre l'intervista e invitare la fanciulla a bordo. Sottostimo però quanto la frangettina sia ambita in queste prime sere e, infatti, bastano quei due minuti scarsi di esitazione per farmela soffiare da un collega. Vedo, tra l'altro, che stasera non conduce in gita agreste in mezzo ai campi, forse per evitare di fare impantanare le macchine dei clienti.
Recandosi più lontano, mi tocca pazientare almeno 15-20 minuti e finalmente la moretta ricompare. Stavolta non posso rischiare di farmela soffiare da un altro punter e quindi faccio inversione al Gigante: vedo una macchina in lontananza, più o meno davanti alla Gelateria, ma ormai è "now or never"! Accelerazione da dragster, inchiodata a ruote fumanti e sono accanto alla graziosa frangettina. Mi chiede se possiamo parlare in inglese, le dico di sì e lei inizia a spiegarmi che il rate standard sarebbe il trentello già annunciato da Max nel thread generale. Vorrebbe elencarmi anche l'intero menu, dall'antipasto all'ammazzacaffé, ma sto già facendo da tappo alla macchina che arrivava da Cermenate e allora le dico di salire senza ulteriori esitazioni.
Avevo comunque evitato di infilarmi col muso nella stradina campestre, per toglierle anche la minima idea di addentrarci nella palta dei campi che le fanno da retrobottega. In realtà, vista la serata piovosa, stava già conducendo i clienti altrove e quindi mi indirizza verso un parcheggio dove ero già stato 1-2 anni fa con Vanessa, quando aveva litigato con Rossella e si era dovuta mettere alla Omge per qualche sera.
GIOVANE, MA HA GIA' GIRATO MEZZA EUROPA
Il tragitto non è brevissimo, la Frangy parla un inglese più che discreto ed è alquanto chiacchierina, così c'è il tempo di compilare la scheda tecnica, e anche di più. Come già si sapeva, dice di chiamarsi Elena (pronunciato Eléna, alla rumena), di essere dacica, di avere 21 anni e di essere qui a Vertemate da quattro giorni. Purtroppo le formulo male la domanda sulla città di provenienza e quindi sta sul vago, sparando un generico Bucarest, che di solito non è mai vero. Ad ogni modo, sia settimana scorsa, sia stasera, ho incrociato più volte una nuova macchina targata DJ e potrebbe essere quella del suo boy. In alternativa, i sospetti potrebbero cadere su un van con targa bulgara, che pure sta ronzando parecchio per viale Tirana e che mi ha ricordato gli A-Team in uso una decina di anni fa sulla PMG
Prima di arrivare a destinazione, mi racconta di praticare il mestiere più antico del mondo ormai da 3 anni, mai in Italia, ma girovagando fra Germania, Spagna e Norvegia: le ultime sedi operative sarebbero state Oslo e Stavanger. A mia memoria, l'ultima OTR ad avere sperimentato l'abbinamento salmone + patatina era stata la celeberrima Juliette le Perlettin di Osio Sopra, ma era tornata a gambe levate dopo un paio di settimane, per i guadagni inferiori a quelli italiani.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggiata la macchina in una zona buia e schermata alla vista, provvedo subito a regolare le formalità burocratiche. Fingo di non ricordarmi il rate, le chiedo nuovamente conferma della tariffa e lei ribadisce il trentello.
Le dico che, essendo il primo incontro, procederei con un semplice BJ conoscitivo e le chiedo se il rate sia sempre 30 o scenda a 20. Elena risponde che "30 is still OK": dal suo punto di vista è comprensibile, dal mio un po' meno, ma non è il caso di mettersi a contrattare dopo che abbiamo fatto 3-4 minuti di macchina. Le chiedo solo il resto del doppio ventello, lei ravana nella borsetta, trova un decino un po' spiegazzato e possiamo così sistemare gli aspetti pecuniari.
La frangettina indossava un bel vestitino rosso elasticizzato: con un paio di sapienti mosse, solleva il lembo inferiore sopra alla cintola, abbassa la parte superiore sotto al petto e lo trasforma in una sorta di ciambella-salvagente attorno alla vita.
Non si toglie invece mutandine e reggiseno, che non vengono di sicuro da Victoria's Secrets, ma più facilmente da un negozio cinese, non essendo neppure in tinta le une con l'altro. In compenso, si sfila i sandaletti rosa e resta a piedi nudi: qui rischia davvero che le venga tolto il passaporto della Dacia, perché sulle unghie è rimasta traccia di un po' di smalto rosso deposto chissà quanto tempo fa, mentre una rumena doc avrebbe sfoderato una pedicure multicolore e coi brillantini!
Non ho un ricordo delle unghie delle mani e quindi anche lì è molto probabile che non ci fossero i classici artigli da OTR di Craiova e dintorni. Idem per le labbra-canotto, che non risultano ancora pervenute, ma che lasciano ancora una piacevole freschezza al suo viso da ragazzina. Il suo marchio di fabbrica è la frangetta, che le copre le sopracciglia e che rende quasi difficile vederle gli occhietti scuri e vispi.
Essendo mezza nuda, posso osservarla quasi da capo a piedi ed Elena ha proprio un bel fisichino snello da velina, senza un filo di grasso, che la fa sembrare anche più alta di quella che è: io la immaginavo appena sopra l'1,70 e invece lei dice di essere 1,67. Facendo il Giggino della situazione, provo a stimare io il peso, che è sicuramente poco sotto i 55 kg.
Quando uno pensa di avere visto tutte le marche di profilattici del mondo, riesce sempre a essere smentito: dalla borsetta di Elena spunta un blister di marca Mondos, mai sentita nominare sino a stasera. Il condom si rivelerà anche difficile da infilare, non so se per la taglia, la scarsa elasticità o un deficit di lubrificante: la frangettina ci prova per due o tre volte, ma poi desiste e suggerisce di partire con un po' di smanacciamento al crudo. La lascio fare e, visto che si è inginocchiata sul sedile del passeggero, comincio ad accarezzarle le cosce magre, toniche e davvero lisce.
Dopo circa un giro di lancette, Oscarino si è risvegliato dal suo torpore e si può ritentare l'incappucciamento, che stavolta riesce con successo. Elena si risistema gattoni, si china sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ, che di sicuro non ricorderò fra i più memorabili: l'azione è davvero molto delicata, sia come pressione che come frequenza e ampiezza delle escursioni, per cui capisco già che servirà pazienza, prima che il trastullamento sortisca qualche effetto. Approfitto della posizione della frangettina e plano col palmo della mano sulle sue chiappette, che sono magre e sode, come il resto del fisico. Mentre lei continua le sue delicate percussioni, io indosso il cappello del massaggiatore e mi alterno fra i glutei e le cosce.
Trascorrono così 5-6 minuti, dopo i quali il compare è ancora abbastanza lontano dal pieno turgore. Elena si risolleva, mi osserva con sguardo interrogativo e mi domanda come possiamo procedere. Le propongo il passaggio di testimone a Federica, che lei prontamente accetta: il compare viene allora affidato alle cure della sua fida amica e io riprendo a carezzarle le gambe, ora che si è rimessa ginocchioni.
Anche in questa fase, traspare una certa inesperienza della frangettina: una OTR più esperta avrebbe iniziato a stimolare i gioielli di famiglia, oppure a massaggiarmi le gambe, o ancora a titillarmi i capezzoli. Forse per emulare quello che sto facendo io, anche lei comincia a prendersi cura delle mie cosce, alternando qualche carezza col palmo della mano a un po' di solletico con le unghie, ma lo fa senza troppa convizione e desiste dopo poco.
Vedendo che non ha mirabolanti conigli da estrarre dal cililndro, le domando allora se possa scoprire i seni, che sino a questo momento sono rimasti ingabbiati nel suo reggipetto sportivo. Elena si conferma gentile e mi dà l'OK, ma non se lo sfila del tutto e lo abbassa soltanto, esponendo in parte due coppe che potrebbero forse arrivare alla seconda taglia. In compenso, sono due collinette belle sode, grazie alla giovane età della fanciulla e al fatto che nessun erede si sia ancora abbeverato a qui capezzoli.
Mentre Federica continua a trastullare il compare, mi dedico alla solita ecografia pettorale, alternando i massaggi a tutto palmo al titillamento dei capezzoli. La frangettina non pare granché coinvolta dalle mie attenzioni, perché non noto alcun inturgidimento della zona che sto strofinando. Come prima, Elena lascia fare, ma resta inerte e non ricambia con massaggi o carezze.
Avendo affidato tutto il lavoro a me, questa volta sarà davvero difficile varcare la linea del traguardo: mentre lei mi osserva silenziosa, servirà tutta l'arte federiciana per riuscirci e lo sventolamento della bandiera a scacchi non mi darà neppure grande soddisfazione. Visto che staremo via 22 minuti, ma con un tragitto abbastanza lungo, l'incontro vero e proprio potrebbe essere durato 12-13 minuti.
NON E' STATA FOLGORATA DA THOR
Terminato l'incontro, mi allunga un po' di salviette umidificate, così che io possa procedere alle pulizie di rito. Non essendo dotata del classico sacchettone della monnezza, affiderà a me lo smaltimento della pallottola dell'amore. Si è invece già munita di un'utenza di servizio italiana e quindi provvediamo allo scambio dei gagliardetti.
Per completare la scheda tecnica, mi informo anche sulla disponibilità di un loft, che ovviamente non ha (sta in albergo), e sui rate in motel, che farebbero impallidire persino la rimpianta Nokovid o una Kita (150 per uno shot, 300 per 1 ora e più shot).
Dato che la fanciulla è carina, ma non di una bellezza folgorante come la custode della Casetta Gialla, e anche tecnicamente un po' acerba, do per scontato che a breve dovrà adeguarsi alle tariffe vigenti nel Luna Park, riducendo le sue pretese. Non avendo un reale interesse a condurla al Blue, evito però di indossare il cappello del sindacalista della CGIL e quindi lascio che sia lei a scoprire da sola i prezzi di mercato.
Durante il tragitto di ritorno, Elena si conferma alquanto chiacchierina, il che mi fa sospettare che abbia più lavorato in night club o lap dance, dove è cruciale la capacità di intortare il cliente a parole, che in veri e propri bordelli, dove invece diventa essenziale l'arte amatoria.
Scherziamo un po' sulla Norvegia, di cui non serba grandi ricordi: essendoci stata d'inverno, il clima era abbastanza infame, e non ha avuto neppure la fortuna di venire folgorata da un discendente di Thor, alto, biondo e con gli occhi azzurri. Anche se il suo esordio in Italia è avvenuto con almeno 3 giorni di diluvio e quindi non ha potuto apprezzare il clima del Bel Paese, per ora sembra che l'esperienza sia positiva e che possa fermarsi anche per 2-3 mesi.
Quando facciamo inversione al Gigante, mi conferma che non può recarsi lì con la clientela, per evitare di entrare in conflitto con le altre ragazze (leggansi: quelle del team Imperiale). Attendo che non arrivi nessuno da Cermenate, riparto con tranquillità e accosto alla sua mattonella infame: un caro saluto alla frangettina, lei mi invita a tornare a trovarla e poi si riposiziona accanto alla bottiglietta. Io invece mi rimetto in marcia, faccio il giro di boa alla rotonda di Anissina e riprendo la direzione della branda.
Nome: Elena, pronunciato Eléna alla rumena
Nazionalità: sedicente bucarestina
Età apparente: 21 dichiarati
Descrizione fisica: alta 1.67 dichiarati, fisico da velina senza un filo di grasso, crine nero lungo con iconica frangetta sulla fronte, viso carino, occhietti scuri e vispi, seno non oltre la 2a taglia, ma che non ha allattato
Attitudine: BJ e arte amatoria ancora acerbi e da perfezionare; parla un inglese più che discreto ed è assai chiacchierina
Reperibilità: medio/difficile, per il classico delirio dei primi giorni
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontri: 22 lordi, quindi 12-13 netti, dato il viaggio A/R abbastanza lungo
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Vertemate con Minoprio
Coordinate: slargo infame dove esordì la Belly, di fronte al Gigante
LA MIA RECENSIONE
La semifinale di Champions fra i Cartonati e il Barca terrà sicuramente le strade vuote e quindi ne approfitto per fare un ampio giro esplorativo, partendo da Monza, proseguendo per Cinisello e risalendo infine sino al Luna Park.
Quando sono lungo la Milano - Meda, arriva anche la lieta novella del goal di Rafinha, sembra praticamente fatta, ma poco prima di uscire a Lentate vengo stordito dalle grida belluine di Répice, che urla come un forsennato "Ha-se-gna-to l'In-ter!!!!!". Il colpo di grazia arriverà pochi minuti dopo, ormai è chiaro che anche il Barca non ne ha più e che non verranno segnate altre reti, quindi mi vesto a lutto e sintonizzo la radio su un'altra stazione. Prima dell'amaro epilogo, ho però fatto in tempo a fare una prima vasca lungo viale Tirana e a notare che, fra le poche presenze, c'è anche la bottiglietta di Frangy su al Gigante.
Quando riappare, io sto scendendo nella direzione opposta, mi sembra una serata tranquilla e quindi vado a fare inversione a Mt. Sordo, in modo che il semaforo rosso fermi tutte le macchine in arrivo da Cermenate e che io abbia 40-50 secondi di agio per condurre l'intervista e invitare la fanciulla a bordo. Sottostimo però quanto la frangettina sia ambita in queste prime sere e, infatti, bastano quei due minuti scarsi di esitazione per farmela soffiare da un collega. Vedo, tra l'altro, che stasera non conduce in gita agreste in mezzo ai campi, forse per evitare di fare impantanare le macchine dei clienti.
Recandosi più lontano, mi tocca pazientare almeno 15-20 minuti e finalmente la moretta ricompare. Stavolta non posso rischiare di farmela soffiare da un altro punter e quindi faccio inversione al Gigante: vedo una macchina in lontananza, più o meno davanti alla Gelateria, ma ormai è "now or never"! Accelerazione da dragster, inchiodata a ruote fumanti e sono accanto alla graziosa frangettina. Mi chiede se possiamo parlare in inglese, le dico di sì e lei inizia a spiegarmi che il rate standard sarebbe il trentello già annunciato da Max nel thread generale. Vorrebbe elencarmi anche l'intero menu, dall'antipasto all'ammazzacaffé, ma sto già facendo da tappo alla macchina che arrivava da Cermenate e allora le dico di salire senza ulteriori esitazioni.
Avevo comunque evitato di infilarmi col muso nella stradina campestre, per toglierle anche la minima idea di addentrarci nella palta dei campi che le fanno da retrobottega. In realtà, vista la serata piovosa, stava già conducendo i clienti altrove e quindi mi indirizza verso un parcheggio dove ero già stato 1-2 anni fa con Vanessa, quando aveva litigato con Rossella e si era dovuta mettere alla Omge per qualche sera.
GIOVANE, MA HA GIA' GIRATO MEZZA EUROPA
Il tragitto non è brevissimo, la Frangy parla un inglese più che discreto ed è alquanto chiacchierina, così c'è il tempo di compilare la scheda tecnica, e anche di più. Come già si sapeva, dice di chiamarsi Elena (pronunciato Eléna, alla rumena), di essere dacica, di avere 21 anni e di essere qui a Vertemate da quattro giorni. Purtroppo le formulo male la domanda sulla città di provenienza e quindi sta sul vago, sparando un generico Bucarest, che di solito non è mai vero. Ad ogni modo, sia settimana scorsa, sia stasera, ho incrociato più volte una nuova macchina targata DJ e potrebbe essere quella del suo boy. In alternativa, i sospetti potrebbero cadere su un van con targa bulgara, che pure sta ronzando parecchio per viale Tirana e che mi ha ricordato gli A-Team in uso una decina di anni fa sulla PMG

Prima di arrivare a destinazione, mi racconta di praticare il mestiere più antico del mondo ormai da 3 anni, mai in Italia, ma girovagando fra Germania, Spagna e Norvegia: le ultime sedi operative sarebbero state Oslo e Stavanger. A mia memoria, l'ultima OTR ad avere sperimentato l'abbinamento salmone + patatina era stata la celeberrima Juliette le Perlettin di Osio Sopra, ma era tornata a gambe levate dopo un paio di settimane, per i guadagni inferiori a quelli italiani.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggiata la macchina in una zona buia e schermata alla vista, provvedo subito a regolare le formalità burocratiche. Fingo di non ricordarmi il rate, le chiedo nuovamente conferma della tariffa e lei ribadisce il trentello.
Le dico che, essendo il primo incontro, procederei con un semplice BJ conoscitivo e le chiedo se il rate sia sempre 30 o scenda a 20. Elena risponde che "30 is still OK": dal suo punto di vista è comprensibile, dal mio un po' meno, ma non è il caso di mettersi a contrattare dopo che abbiamo fatto 3-4 minuti di macchina. Le chiedo solo il resto del doppio ventello, lei ravana nella borsetta, trova un decino un po' spiegazzato e possiamo così sistemare gli aspetti pecuniari.
La frangettina indossava un bel vestitino rosso elasticizzato: con un paio di sapienti mosse, solleva il lembo inferiore sopra alla cintola, abbassa la parte superiore sotto al petto e lo trasforma in una sorta di ciambella-salvagente attorno alla vita.
Non si toglie invece mutandine e reggiseno, che non vengono di sicuro da Victoria's Secrets, ma più facilmente da un negozio cinese, non essendo neppure in tinta le une con l'altro. In compenso, si sfila i sandaletti rosa e resta a piedi nudi: qui rischia davvero che le venga tolto il passaporto della Dacia, perché sulle unghie è rimasta traccia di un po' di smalto rosso deposto chissà quanto tempo fa, mentre una rumena doc avrebbe sfoderato una pedicure multicolore e coi brillantini!
Non ho un ricordo delle unghie delle mani e quindi anche lì è molto probabile che non ci fossero i classici artigli da OTR di Craiova e dintorni. Idem per le labbra-canotto, che non risultano ancora pervenute, ma che lasciano ancora una piacevole freschezza al suo viso da ragazzina. Il suo marchio di fabbrica è la frangetta, che le copre le sopracciglia e che rende quasi difficile vederle gli occhietti scuri e vispi.
Essendo mezza nuda, posso osservarla quasi da capo a piedi ed Elena ha proprio un bel fisichino snello da velina, senza un filo di grasso, che la fa sembrare anche più alta di quella che è: io la immaginavo appena sopra l'1,70 e invece lei dice di essere 1,67. Facendo il Giggino della situazione, provo a stimare io il peso, che è sicuramente poco sotto i 55 kg.
Quando uno pensa di avere visto tutte le marche di profilattici del mondo, riesce sempre a essere smentito: dalla borsetta di Elena spunta un blister di marca Mondos, mai sentita nominare sino a stasera. Il condom si rivelerà anche difficile da infilare, non so se per la taglia, la scarsa elasticità o un deficit di lubrificante: la frangettina ci prova per due o tre volte, ma poi desiste e suggerisce di partire con un po' di smanacciamento al crudo. La lascio fare e, visto che si è inginocchiata sul sedile del passeggero, comincio ad accarezzarle le cosce magre, toniche e davvero lisce.
Dopo circa un giro di lancette, Oscarino si è risvegliato dal suo torpore e si può ritentare l'incappucciamento, che stavolta riesce con successo. Elena si risistema gattoni, si china sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ, che di sicuro non ricorderò fra i più memorabili: l'azione è davvero molto delicata, sia come pressione che come frequenza e ampiezza delle escursioni, per cui capisco già che servirà pazienza, prima che il trastullamento sortisca qualche effetto. Approfitto della posizione della frangettina e plano col palmo della mano sulle sue chiappette, che sono magre e sode, come il resto del fisico. Mentre lei continua le sue delicate percussioni, io indosso il cappello del massaggiatore e mi alterno fra i glutei e le cosce.
Trascorrono così 5-6 minuti, dopo i quali il compare è ancora abbastanza lontano dal pieno turgore. Elena si risolleva, mi osserva con sguardo interrogativo e mi domanda come possiamo procedere. Le propongo il passaggio di testimone a Federica, che lei prontamente accetta: il compare viene allora affidato alle cure della sua fida amica e io riprendo a carezzarle le gambe, ora che si è rimessa ginocchioni.
Anche in questa fase, traspare una certa inesperienza della frangettina: una OTR più esperta avrebbe iniziato a stimolare i gioielli di famiglia, oppure a massaggiarmi le gambe, o ancora a titillarmi i capezzoli. Forse per emulare quello che sto facendo io, anche lei comincia a prendersi cura delle mie cosce, alternando qualche carezza col palmo della mano a un po' di solletico con le unghie, ma lo fa senza troppa convizione e desiste dopo poco.
Vedendo che non ha mirabolanti conigli da estrarre dal cililndro, le domando allora se possa scoprire i seni, che sino a questo momento sono rimasti ingabbiati nel suo reggipetto sportivo. Elena si conferma gentile e mi dà l'OK, ma non se lo sfila del tutto e lo abbassa soltanto, esponendo in parte due coppe che potrebbero forse arrivare alla seconda taglia. In compenso, sono due collinette belle sode, grazie alla giovane età della fanciulla e al fatto che nessun erede si sia ancora abbeverato a qui capezzoli.
Mentre Federica continua a trastullare il compare, mi dedico alla solita ecografia pettorale, alternando i massaggi a tutto palmo al titillamento dei capezzoli. La frangettina non pare granché coinvolta dalle mie attenzioni, perché non noto alcun inturgidimento della zona che sto strofinando. Come prima, Elena lascia fare, ma resta inerte e non ricambia con massaggi o carezze.
Avendo affidato tutto il lavoro a me, questa volta sarà davvero difficile varcare la linea del traguardo: mentre lei mi osserva silenziosa, servirà tutta l'arte federiciana per riuscirci e lo sventolamento della bandiera a scacchi non mi darà neppure grande soddisfazione. Visto che staremo via 22 minuti, ma con un tragitto abbastanza lungo, l'incontro vero e proprio potrebbe essere durato 12-13 minuti.
NON E' STATA FOLGORATA DA THOR
Terminato l'incontro, mi allunga un po' di salviette umidificate, così che io possa procedere alle pulizie di rito. Non essendo dotata del classico sacchettone della monnezza, affiderà a me lo smaltimento della pallottola dell'amore. Si è invece già munita di un'utenza di servizio italiana e quindi provvediamo allo scambio dei gagliardetti.
Per completare la scheda tecnica, mi informo anche sulla disponibilità di un loft, che ovviamente non ha (sta in albergo), e sui rate in motel, che farebbero impallidire persino la rimpianta Nokovid o una Kita (150 per uno shot, 300 per 1 ora e più shot).
Dato che la fanciulla è carina, ma non di una bellezza folgorante come la custode della Casetta Gialla, e anche tecnicamente un po' acerba, do per scontato che a breve dovrà adeguarsi alle tariffe vigenti nel Luna Park, riducendo le sue pretese. Non avendo un reale interesse a condurla al Blue, evito però di indossare il cappello del sindacalista della CGIL e quindi lascio che sia lei a scoprire da sola i prezzi di mercato.
Durante il tragitto di ritorno, Elena si conferma alquanto chiacchierina, il che mi fa sospettare che abbia più lavorato in night club o lap dance, dove è cruciale la capacità di intortare il cliente a parole, che in veri e propri bordelli, dove invece diventa essenziale l'arte amatoria.
Scherziamo un po' sulla Norvegia, di cui non serba grandi ricordi: essendoci stata d'inverno, il clima era abbastanza infame, e non ha avuto neppure la fortuna di venire folgorata da un discendente di Thor, alto, biondo e con gli occhi azzurri. Anche se il suo esordio in Italia è avvenuto con almeno 3 giorni di diluvio e quindi non ha potuto apprezzare il clima del Bel Paese, per ora sembra che l'esperienza sia positiva e che possa fermarsi anche per 2-3 mesi.
Quando facciamo inversione al Gigante, mi conferma che non può recarsi lì con la clientela, per evitare di entrare in conflitto con le altre ragazze (leggansi: quelle del team Imperiale). Attendo che non arrivi nessuno da Cermenate, riparto con tranquillità e accosto alla sua mattonella infame: un caro saluto alla frangettina, lei mi invita a tornare a trovarla e poi si riposiziona accanto alla bottiglietta. Io invece mi rimetto in marcia, faccio il giro di boa alla rotonda di Anissina e riprendo la direzione della branda.
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