[RECE] Elisa (ROU) - OTR diurna - Lomazzo (CO)

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[RECE] Elisa (ROU) - OTR diurna - Lomazzo (CO)​




DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Elisa
Nazionalità: Rumena
Età apparente: dice di avere 27 anni
Descrizione fisica: capelli castani, notevole fisico asciutto non magro, seno piccolo naturale
Attitudine: molto gentile, educata e propensa al social
Reperibilità: al momento abbastanza facile

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30+10 x simpatia
Servizi offerti: BJ + RAI1
Servizi usufruiti: BJ + RAI1
Durata dell'incontro: circa 30’tutto compreso

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo, dove stava Alexandra biondina rumena
Coordinate: 45.682470, 9.019147

LA MIA RECENSIONE
Nel pomeriggio di mercoledì, in zona x lavoro, ho rivisto Elisa che avevo già notato.
Non ho resistito e l’ho invitata.
Ufficio a Lomazzo, in via Leonardo da Vinci, prima del cavalcavia in direzione Turate arrivando da Lomazzo (quello che usava tempo fa Alexandra, biondina rumena skinny).
La ragazza dice di avere 27 anni rumena capello castano ,notevole fisico asciutto non magro, seno piccolo naturale.
Molto gentile educata propensa al social,
Testata in car ma merita motel dove sicuramente dà il meglio..
Unica pecca l’imbosco…. stradaccia infangata e sconnessa.
Finalmente una piacevole novità.
 
DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Elisa
Nazionalità: lei dice di Bucarest, ma la sua targa dice di Craiova
Età apparente: 27 dichiarati, a breve 28
Descrizione fisica: ragazza alta ca. 1.65 e di corporatura normale, crine liscio castano di media lunghezza, lineamenti poco appariscenti e assenza di make up, da ragazza della porta accanto, occhi castani, seni a collinetta di una 2a taglia
Attitudine: BJ delicato, ma il giudizio andrebbe rinviato a un secondo incontro in contesto più tranquillo; parla già un discreto italiano, ma intercalando moltissime parole in spagnolo
Reperibilità: medio/facile

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 10 minuti scarsi, per retrobottega inadeguato (Gay Pride Zone di Cirimido)

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo
Coordinate: M2J9+XMV, allo spiazzo che fu di Alexandra

LA MIA RECENSIONE

Dopo che mi è saltato un possibile appuntamento fuori orario con una Terzaghina, evidentemente impegnata a prepararsi per andare a ballare al Bambù, decido di porre rimedio con un giro last minute nel Perry: il 4L sarebbe infatti troppo lontano e ci arriverei a serrande già abbassate e lucchettate.

Gli obiettivi potrebbero essere Luana, di cui un collega ha riferito il fresco rientro, oppure la nuova Elisa di Rivombrosa, di cui ci ha da poco raccontato il nostro nuovo amico Nicholas.

Strada facendo, vedo poco o nulla: la vettura di Aliona sulla rampa di Carugo/Mariano a lei intestata e quella di Ambra Orfei, dove di notte c'è invece la Smartina della 4x4. Alla casetta gialla, imbocco il lungo viale Da Vinci, dove entrambe le divette, la longilinea Kita e la più curvacea Oly, sembrano avere marcato visita. Elisa è invece a bordo della sua macchina, così come la Letterata. Mancano invece all'appello Maria Adelina e, ahimè, Luana. Giro di boa alla rotonda della Tagliola, risalgo il vialone come potrebbero fare i salmoni e sono pronto a mettere la freccia a destra, appena dopo il cavalcavia dell'autostrada: lo faccio anche, ma la vecchia Fiestina grigia con targa di Craiova è già sguarnita.

IL QUARTO D'ORA ACCADEMICO

Devo allora perdere 10-15 minuti di tempo, ridiscendo sino alla rotonda della Tagliola e risalgo il lato ovest del perizoma, dove però non c'è anima viva, magari perchè è già tardi: nessuna traccia della Peugeot di Maria, della classe A di Alexandra Veneta e pure della sua comare Simina. Solo una seggiola abbandonata sulla sx, quasi verso la fine del rettilineo. Dove di solito balla Hristo Stoichkov di notte, giro a destra e più avanti imbocco la via di mezzo, popolata di tx davvero inquietanti nella parte finale.

Imbocco di nuovo viale Da Vinci, quando varco il ponte sono trascorsi più o meno 10 minuti, ma la Fiestina è ancora vuota, il che è quantomeno un buon segnale che la fanciulla non sia frettolosa. Un'altra vasca sino alla casetta gialla e, finalmente, la nuova brunetta di Lomazzo sta arrivando a piedi dai new jersey che parzialmente sbarrano la stradina forestale che si diparte dallo spiazzetto. Deve esserci parecchio fango, perché le punte dei suoi stivali sono più marroni che bianche.

Ennesimo giro di boa ed accosto, mentre lei è intenta ad armeggiare con qualcosa che ha sul sedile posteriore. Appena si accorge di me, smette di fare quello che stava facendo e mi si avvicina. Il viso è meno folgorante di come mi era sembrato da lontano, nel mio passaggio di un paio di settimane fa, ma oggi è completamente struccata e il suo viso acqua e sapone la fa sembrare la classica ragazza della porta accanto. Anche il crine è liscio naturale, come se avesse appena lavato e phonato i capelli e senza i mille fronzoli a cui ci hanno abituato le nostre amichette, a cominciare dalla sua omonima Sara/Elisa, maestra indiscussa nell'arte del parrucco.

La brunetta conferma il nome Elisa e il rate che le mie orecchie avrebbero voluto sentire, cioè il ventello di rito. Le domando se disponga di un imbosco alternativo a quello da cui è appena uscita con gli stivali mezzi impantanati, me lo conferma e allora l'affare è fatto.

NON SI È PERSA UNA TELENOVELA

Accomodatasi a bordo, mi fa cenno di dirigermi verso Turate e imbocchiamo così il lungo tragitto che ci porterà al retrobottega. Dato che ci siamo già presentati, procedo con le domande di rito, così da potere compilare la scheda tecnica. A sensazione, la Rivombrosa mi racconta più balle che cose vere. Partendo dalle seconde, è plausibile che abbia 27 anni e che sia qui da un paio di settimane, dato che nessuno ne aveva segnalato la presenza sino al mio avvistamento casuale di fine gennaio.

Fra le probabili balle, si può citare anzitutto la città di provenienza, che lei asserisce essere Bucarest, quando ha la macchina targata Craiova. Aggiungerei anche la sua smodata passione per le telenovele latino-americane, con cui avrebbe imparato da bambina uno spagnolo pressoché perfetto, di cui intercala parecchie parole nella conversazione. È quindi più probabile che abbia lungamente praticato questo o altro mestiere in Iberia, come diverse ragazze apparse di recente nel Quadrilatero.

Poiché mi ha tirato fuori uno spunto di conversazione divertente, la prendo un po' in giro, dicendole che però adesso le telenovele che vanno per la maggiore sono tutte turche e quindi dovrebbe masticare anche un po' di quella lingua. Elisa si mette a ridere e mi spara 4-5 frasi in turco, che non so se siano mielose frasi d'amore da soap opera o insulti nella lingua del sultano Erdogan. Il mio turco non va infatti oltre il "cikiş" e il "giriş" che ti stampano sul visto d'ingresso.

In tutto ciò, siamo finalmente arrivati a un parcheggino asfaltato, non lontano dalla rotonda dove in notturna esercita la messicana Alexandra. Elisa da un lato mi mette sull'avviso, ma dall'altro cerca anche di tranquillizzarmi: "Qui ci sono homosexuales, ma è tranquillo!". Non sarà esattamente così, ma seguo le sue indicazioni e parcheggio in un angolino, vicino alla siepe. Confido che, avendo una ragazza a bordo, capiscano che non sono lì in cerca di compagnia dai gusti sodomitici.

LA RECE VERA E PROPRIA

Faccio appena in tempo a consegnare l'obolo ad Elisa e già una macchina ci passa dietro le spalle a bassa velocità. Non ho neppure rimesso via il portafoglio e vedo che un tipo a piedi si è materializzato dal nulla e ci osserva da una decina di metri. Probabilmente avrei dovuto chiedere a Elisa di spostarci altrove, ma il ventello è già nella sua borsetta e non ho più alcun potere contrattuale: tutto ciò che posso fare è chiudere le portiere a doppia mandata e indossare le mutande di ghisa, ovviamente con lo sportellino anteriore, per consentire a Elisa di accedere a Oscarino 😄

La brunetta incappuccia il compare con un condom trasparente e poi studia il modo migliore per chinarsi sui Paesi Bassi. Si accorge subito che il tunnel centrale è una specie di muro di Berlino e prova a simulare un paio di soluzioni alternative: col bracciolo calato, la barriera è più alta di 3-4 cm ma è più morbida; col bracciolo sollevato all'indietro a mo' di totem, l'ostacolo si abbassa di poco, ma dovrebbe appoggiarsi sulla dura plastica e a occhio ne uscirebbe con le costole incrinate. Avendo indosso le mutande di ghisa, potrei anche arrischiarmi a uscire per 2 secondi dalla vettura, le propongo il passaggio sul divanetto posteriore, ma alla fine Elisa sceglie la busta n. 1 e scarta le altre due.

Si china quindi in torsione sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ abbastanza soft, supportato sin da subito da un po' di aiuto della mano malandrina. Le risvolto in tempo zero il gonnellino plissettato di finta pelle, ma le calze che sembrava indossare sono piuttosto degli spessi leggings, sotto i quali sarebbe anche difficile insinuarsi, come invece si riesce a fare sotto ai normali collant, per cui rinuncio mio malgrado al massaggio del suo lato B. C'è un po' di pelle esposta, appena sopra l'elastico dei leggings, e mi accontento di carezzarle la parte bassa della schiena.

Ciò che è più interessante raccontare sono però i frenetici movimenti che avvengono attorno a noi. Dopo la prima utilitaria, almeno un paio di macchine di più grossa taglia percorre a passo d'uomo la stradina che lambisce il parcheggio, prima in un senso e poi nell'altro. Il tipo che stava a dieci metri non sembra avere molto timore reverenziale e si avvicina proprio al finestrino lato passeggero. Speravo che si accorgesse da solo che la sagoma china sui Paesi Bassi fosse quella di una ragazza e non quella di un uomo, ma solo quando gli faccio di cenno di no con il dito, mi fa un sorriso, poi un segno di scusa con la mano e si allontana. Manca solo che appaia dal nulla Hristo Stoichkov, l'animatore notturno dell'Ambasciata Bulgara, e saremmo a cavallo 😂

Come si può facilmente immaginare, compare Oscarino è abbastanza imbarazzato da questo insolito affollamento del retrobottega e fatica risvegliarsi dal suo torpore. Se ne accorge pure Elisa di Rivombrosa, che dopo 3-4 minuti passa spontaneamente dal flauto alla pialla. Ora che si è risollevata col busto, gli homosexuales che mi ronzavano attorno dovrebbero riuscire a vedere bene che ho una ragazza a bordo, ma continuano imperterriti a fare vasche avanti e indietro lungo la stradina.

LE ȚÂȚÈ DI ELISA

"Toccami le tetas!", mi invita in semi-spagnolo ad assaggiare la sua dotazione pettorale, mentre sta smanacciando il compare con la mano sinistra. "Allora è meglio che ci diamo il cambio 😉", le propongo il passaggio di testimone a Federica, in modo che lei possa rimuovere l'intralcio del suo braccio sinistro, lasciandomi un più facile accesso al suo busto.

La mia proposta viene accolta ed entrambe le sue mani si cimentano allora nell'operazione di sollevamento della maglietta, sino a portare alla luce del sole due seni a collinetta, che potrebbero essere di una seconda taglia. Mentre lei finisce di spogliarsi, è naturale chiederle come si chiamino invece in rumeno. "Tsitse!", mi risponde ridendo Elisa. "Tsitse!", ripeto io ad alta voce, per aggiungere una nuova parola al mio vocabolario. La pronuncia è quasi come "zizze" in italiano, ma poi vedrò su GT che la grafia è completamente diversa (țâțe).

Come da accordi, Federica prova a risvegliare il compare e intanto Tentacolo plana su uno dei suoi seni, che non è marmoreo, ma ha comunque una discreta consistenza, tanto che mi sorge il dubbio che alcun marmocchio si sia mai allattato da quei capezzoli. Nel timore che possa darle fastidio e che mi venga sventolato un cartellino giallo, per stavolta mi limito a massaggiare la coppa, senza tentare lo stuzzicamento insistito del capezzolo.

Elisa allunga spontaneamente il suo braccio destro verso di me e inizia a carezzarmi delicatamente la coscia. "Te piace, se te toco?", mi chiede comunque conferma in semi-spagnolo. La mia risposta è un sì convinto e quindi la brunetta passa anche ai gioielli di famiglia, che solletica sfruttando anche le unghie.

Nessun fuoco d'artificio, ma uno sviluppo dell'incontro nella norma, che denota comunque buona volontà e il tentativo di fare contento il cliente, da parte di Elisa. Il vero problema è stata la scelta scellerata del retrobottega: le 3-4 macchine che stavano già ronzando nella Gay Pride Zone continuano ininterrotte a fare vasche dietro di me, presumibilmente convinte che io sia lì a cercare il loro lato B oppure ad offrire il mio, che invece preferisco tenere intonso!

Dopo che non sono neppure trascorsi i dieci minuti canonici e mi rendo conto che la situazione è troppo imbarazzante perchè il compare possa arrivare al pieno turgore, le dico che possiamo pure interromperci e le chiedo di passarmi le salviette per le pulizie.

IL CARNEVALE DI VENEZIA

Una paio di minuti per risistemarci e si può riprendere il lungo tragitto per la mattonella. La fanciulla è abbastanza ciarliera e mi racconta che, per il suo imminente compleanno, vorrebbe concedersi un breve break turistico qui in Italia, cominciando magari da Milano o dalla Serenissima. Manca poco a Carnevale e non è una cattiva idea, quella di andare a Venezia a vedere le maschere, anche se sarà letteralmente un carnaio. Elisa sembra però sottovalutare la lunghezza del viaggio o la affidabilità della sua Fiestina, per cui dal profondo del cuore le suggerisco di farsi i 600 km a/r in treno 😄

Attraversiamo indenni anche la Trans zone, dove resto di nuovo inquietato dalle presenze: almeno in Terzaghi l'età media è bassa e qualcuno ha fattezze che si potrebbero scambiare per femminili; qui nella via del Pesce l'età è tranquillamente sopra i 40, se non i 50, e Hristo Stoichkov diventa quasi una Bella Hadid al confronto!

Un altro paio di minuti e siamo infine accanto alla Fiestina. Tanti cari saluti a Elisa di Rivombrosa, lei ritorna ad armeggiare sul divanetto posteriore della sua auto, mentre io rientro a casa con le pive nel sacco, dopo che sono miserrimamente falliti sia il piano A, sia il piano B. Se non altro, alle cinque e mezza del pomeriggio è ancora chiaro, la primavera sta avvicinandosi a passi da gigante e gli spessi leggings invernali e le tute da sci stanno per lasciare spazio negli armadi alle mini e poi ai body 😄
 
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