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RIFERIMENTO INTERNET http://puntotrans.com/Transex/ellen_kassy/index.htm
CITTA DELL'INCONTRO:milano
NOME INSERZIONISTA: ellen
NAZIONALITA': brasil
ETA': dichiarati 20
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si
SERVIZI OFFERTI: rigidità
RATE DI PARTENZA: 50
RATE CONCORDATO: 50
DESCRIZIONE FISICA: alta, grandi piedi.....grande discrasia
ATTITUDINE: le belle statuine
REPERIBILITA': beccata OTR
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
è notte fonda, al limite dell’albeggio, quando la noto alla pensilina di via eugenio
il vano frullare mi aveva fino ad allora sciorinato le solite inappetibili che oramai da anni fanno da paracarro in quello che era stato un tempo fecondo terreno di caccia, cosicché più che l’onore potè il digiuno
sguaiata nel vestire, così come nelle foto peraltro corrispondenti, mi conduce da qualche parte in sempione
si disfa dei pochi straccetti e mi appare, pur ancora pendula, una discrasia sesquipedale cui decido di dedicare la mia attenzione
in un batter d’occhio balza su vessillifera in maniera persino imbarazzante e esizialmente invitante
ma mentre ci rimugino indaffarato nei miei maneggi, la ragazza , non solo la parte, rimane marmorea e mi abbandona dilettantescamente al suo turgore senz’anima
di necessità virtù, mi sego cercando di immaginare che quello che lei mi offre sia qualcosa di diverso dalla poderosa maniglia che sembra
piccole imperfezioni qua e là, ma soprattutto la rigidità inanimata raccontano un’esperienza di basso livello
CITTA DELL'INCONTRO:milano
NOME INSERZIONISTA: ellen
NAZIONALITA': brasil
ETA': dichiarati 20
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si
SERVIZI OFFERTI: rigidità
RATE DI PARTENZA: 50
RATE CONCORDATO: 50
DESCRIZIONE FISICA: alta, grandi piedi.....grande discrasia
ATTITUDINE: le belle statuine
REPERIBILITA': beccata OTR
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
è notte fonda, al limite dell’albeggio, quando la noto alla pensilina di via eugenio
il vano frullare mi aveva fino ad allora sciorinato le solite inappetibili che oramai da anni fanno da paracarro in quello che era stato un tempo fecondo terreno di caccia, cosicché più che l’onore potè il digiuno
sguaiata nel vestire, così come nelle foto peraltro corrispondenti, mi conduce da qualche parte in sempione
si disfa dei pochi straccetti e mi appare, pur ancora pendula, una discrasia sesquipedale cui decido di dedicare la mia attenzione
in un batter d’occhio balza su vessillifera in maniera persino imbarazzante e esizialmente invitante
ma mentre ci rimugino indaffarato nei miei maneggi, la ragazza , non solo la parte, rimane marmorea e mi abbandona dilettantescamente al suo turgore senz’anima
di necessità virtù, mi sego cercando di immaginare che quello che lei mi offre sia qualcosa di diverso dalla poderosa maniglia che sembra
piccole imperfezioni qua e là, ma soprattutto la rigidità inanimata raccontano un’esperienza di basso livello