[RECE] Erika la rossa (ROU) - OTR notturna - Lomazzo (CO)

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26 Maggio 2012
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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Erika
Nazionalità: sedicente bucarestina, ma è amica di Bea, che è targata OT e non B
Età apparente: 19 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza di statura e corporatura medie, lungo crine castano rossiccio liscio e raccolto in una coda, carnagione pallida, morbidosa e non muscolosa al tatto, viso carino e senza una ruga d'espressione, occhi castano/verdi(?), seni di una quarta tagli autodichiarata e polposi al tatto
Attitudine: BJ migliore delle aspettative, con azione concentrata sul glande; molto seria e taciturna, forse anche perchè non padroneggia nè l'italiano, nè l'inglese
Reperibilità: media, a tarda ora

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 24' lordi, quindi circa 15' netti, considerata la lunga ricerca di un park congeniale

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo
Coordinate: stradina sterrata che conduce al campo sportivo, ex mattonella della Brunella

LA MIA RECENSIONE

Dopo quasi una settimana di assenza dalla Lombardia, attorno alla mezzanotte varco la linea del Ticino ed è quindi il momento di estrarre il mio taccuino dal cassetto portaoggetti.

A pagina uno, ci sono due nomi annotati: quello di Jasmine Svedesina e quello della Rossa di Montepulciano, corretto a Bionda Peroni, dopo gli aggiornamenti letti le sere scorse. Rientrando da Torino, sono comodissimo a imboccare viale Certosa e ad andare a buttare un occhio in Terzaghi, ma della biondina doppioturnista non v'è traccia. In compenso, il caldo è tornato atroce, col termometro che non vuole saperne di scendere sotto i 27 gradi a mezzanotte passata!

Avevo anche letto di una Bionda Peroni smontante sul presto e allora immolo alla causa il pedaggio dell'Autostrada dei Laghi, per arrivare in un quarto d'ora netto all'uscita di Lomazzo sud. Mentre ero in viaggio, alcuni colleghi mi avevano riferito di caroselli indemoniati alla via dei campi sportivi, nonché della presenza di Bianca Verdi, ma confido che la tarda ora abbia fatto chetare le acque su entrambi i fronti.

LOMAZZO SUD

Nessuna traccia di Azzurra, al vecchio posto della Brunella c'è una bottiglietta e allora ne approfitto per fare un paio di vasche, passando anche a controllare se per caso Bianca stia regalando una cartolina-ricordo a qualche frequentatore del trombodromo di Lomazzo.

La situazione sembra tranquilla e, finalmente, riappare anche la proprietaria della bottiglietta, che però non è bionda, ma dal crine almeno castano, nella semioscurità della vietta. Il tempo di girare e di puntarla coi fari e vengo preceduto da due vetture: prima le si affianca un italiano, che però non perfeziona il contratto, e poi uno svizzero, che una volta tanto non è il solito ticinese ma un bernese doc. Lui, invece, conclude l'affare e si dilegua con la fanciulla a bordo.

Dato che a Berna girano molti più soldi che a Lugano, sono preoccupato che possa avere aperto il portafoglio a fisarmonica e condotto la fanciulla al Laghi, obbligandomi così a ripiegare su un altro obiettivo. Per fortuna, oltre alle mezze stagioni, non ci sono più neppure gli svizzeri di una volta e la fanciulla viene ricondotta alla mattonella un quarto d'ora scarso più tardi.

TOCCA A ME

Io sono già lì coi fari puntati, controllo comunque che non arrivino macchine da alcuno dei due lati e poi attraverso lo stradone, fermandomi esattamente accanto a lei. La fanciulla deve essere abbastanza freddolosa, perchè indossa una giacca di jeans e lunghi stivali scamosciati, nonostante fuori ci siano 22-23 gradi. Visto da vicino, il crine è più sul rossiccio e il volto mi ricorda vagamente quello di una giovane Molly Ringwald, attricetta di B movie degli anni 80/90, che aveva più o meno lo stesso colore della chioma, seppure molto piu corta.

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Immaginavo che l'intervista sarebbe stata ostica e, in effetti, la rossa esordisce con un "Ciao" un po' titubante. Le chiedo come si chiami, esita un po' e mi dice "Erika": dato che sarà di sicuro finto, lo scrivo con la K, per renderlo più esotico. Deve avere invece la frasetta di rito scritta sul telefono, dal cui schermo sembra leggere il "trenta bocca figa" tanto caro a generazioni di punter. Cerco di domandarle la tariffa per il solo antipasto, ma non sembra reagire nè all'italiano (pompino), nè all'inglese (BJ). Tiro allora fuori dal cilindro le perla imparata nell'intervista con Jasmine (oral cu preservativ), le si accende una lampadina e mi recita un'altra frase che legge dal gobbo: "solo bocca venti".

Incredulo di potere chiudere la trattativa al ventello, nei tempi grami che stiamo vivendo in quel di Cermenate, pronuncio il fatidico "Andiamo!" e attendo che la rossa compia il periplo della macchina e si accomodi a bordo.

Erika deve essere davvero freddolosa, perchè ha un mezzo mancamento, non appena richiude la portiera dietro di sè e percepisce la temperatura polare nell'abitacolo, 20 gradi tondi. "Freddo? Frio? Frig?", ci provo in tutte le lingue, ma pare che il frescolino non sia così insopportabile.

MEGLIO DELLA VOCE DI GOOGLE MAPS

Ero già pronto a sfoderare il mio repertorio di "inainte", "dreapta" e "stinga" e invece la rossa sa già il fatto suo e sarebbe pronta a fare la voce italiana di Google Maps: con una sequenza di "girati", "dritto", "destra" e "sinistra", mi indirizza a un retrobottega secondo me pericolosissimo, dove Bianca Verdi ci vedrebbe un minuto prima e da cui peraltro avevo visto uscire lo svizzero di poc'anzi.

Essendo tardissimo e dovendo consumare solo l'antipasto, io avrei infilato la mia vettura fra quelle di due local davanti alle case, ma Erika sembra trarre tranquillità dall'andare in un posto a lei già noto e mi guida col puntatore laser a uno stallo ben preciso, scelto non so come in mezzo a un parcheggio che più deserto non si può.

Facciamo appena in tempo a spegnere le luci e vedo avvicinarsi due fari a manetta: quando ho appena perso 10 anni di vita e sono già convinto di avere anche 400 euri in meno sul conto correntr, mi rendo conto che la vettura non è biancoverde, ma di un rosso sgargiante e ha le decalcomanie di una società di videosorveglianza. Ci passa accanto a razzo e poi prosegue nel suo giro di ronda, sparendo in un attimo dalla vista.

SI CAMBIA POSTO

"Andiamo in un altro posto!", sentenzia Erika e non posso che accogliere la sua proposta con favore. Impieghiamo più o meno lo stesso tempo che se ci fossimo trasferiti al retrobottega delle Bregnanesi, ma alla fine andiamo a parare in un altro famoso trombodromo di Lomazzo, che ora è stato attrezzato con potenti fari ed è diventato una specie di San Siro: appena imbocchi la strada, la vedi illuminata per 300-400 m e scorgeresti senza difficoltà una vettura parcheggiata in fondo. Cerco di nascondermi alla bell'e meglio dietro a un oggetto ingombrante e, quando spengo il motore, mi rendo conto di essere stato qui l'ultima volta proprio con la Brunella.

Se non altro, nel lungo tragitto sono riuscito a completare con fatica l'interrogatorio per compilare la scheda tecnica: Erika mi dice di avere 19 anni (in effetti il suo viso non ha una rughetta neanche a cercarla) e di essere qui in Italia da 2 settimane. Non posso azzeccare al primo colpo la città da cui probabilmente viene (Craiova), ne sparo due a casaccio (Cluj e Brașov) e in cambio lei mi dice di essere di București.

LA RECE VERA E PROPRIA

Mi faccio il segno della croce, sperando che Bianca Verdi sia già sotto le coperte, e allungo il ventello di ordinanza alla rossa di Bucarest, che deve essere davvero alle prime armi, dato che mi ringrazia pure per il versamento dell'obolo. In cambio, lei estrae dalla plancia i ferri del mestiere e riesce a ingombrarla quasi per intero, mettendo la borsetta semi aperta sopra al cruscotto, la bustina dei fazzoletti in mezzo e il blister del condom, Serena per la cronaca, a destra.

Io ho già arretrato il sedile e calato le braghe e dunque ad Erika non resta che incappucciare Oscarino, operazione che le riesce senza le difficoltà di una novizia: quindi il famoso allenamento con un cetriolo o una zucchina, che avevo immaginato per la Brunella, deve essere stato superato a pieni voti anche dalla rossa. Come non ci sono più gli svizzeri di una volta, neppure i Serena sono più quelli di 10-15 anni fa: i famigerati gommoni rossi alla fragola, spessi un dito, sono un pallido ricordo del passato e sono stati rimpiazzati da un modello trasparente e abbastanza sottile.

Quando è tutto pronto, Erika si torce col busto, si appiattisce con l'addome contro il bracciolo centrale e si infila il compare in bocca, dando inizio al trastullamento. L'azione non prevede fuochi d'artificio, essendo un semplice su e giù con la testa, aiutato anche dalla mano malandrina, ma ben presto mi accorgo che il BJ della rossa sta rivelandosi più efficace del previsto.

Non so se le sia venuto per caso o se lo abbia fatto scientemente, nel qual caso la sua mentrice meriterebbe una standing ovation, ma mi accorgo che il prepuzio è stato completamente arretrato e che il glande è quindi bene esposto alla stimolazione da parte della fanciulla. Pur compiendo un semplice su e giù con la testa, Erika ha la bravura di concentrarsi quasi solo sul glande, dedicandogli un'intensa azione di risucchio ad ogni percussione. Ogni tanto intercala una breve sosta, senza però rialzarsi col busto e all'apparenza solo per controllare l'efficacia del suo lavoro.

Mentre il trastullamento è ben al di sopra delle scarse aspettative che avevo da una novizia, sul fronte Tentacolo non ci sono buone notizie: Erika non si è tolta la giacca di jeans e quindi la schiena è del tutto off limits, non traendo io particolare piacere dal carezzare la ruvida tela di Genova. In compenso, la minigonna nera brillantinata era più una fascia inguinale e impiego due secondi numero a risvoltarla verso l'alto, esponendo così alla potente luce dei fari due chiappe pallide come il resto della sua carnagione. È ovviamente impossibile che una rumena indossi un paio di mutandine comprate al supermercato e, infatti, anche il perry di Erika è nientemeno che di Calvin Klein! È comunque poco più che un filo interdentale e quindi massaggio con voluttà i suoi glutei, che hanno una bella consistenza polposa, pur non essendo marmorei: la fanciulla ha infatti una corporatura normale, ma si vede che è morbidosa e non è stata plasmata da alcuna attività sportiva.

Si procede così per 7-8 minuti e poi la rossa si interrompe e si risolleva col busto: è chiaro che sia scattato il timer che ha nella testa, ma evito qualsiasi riferimento al cronometro e le domando solo se le faccia male il costato, per la posizione scomoda. Erika non sembra capire la mia domanda e allora faccio entrare in campo Federica alla velocità del tuono, mica che la rossa si autoconvinca che il tempo sia scaduto e metta mano alla confezione dei fazzoletti.

DUE DISCRETI MELONI

Ora che volge a me il busto, mi accorgo che dal suo petto si pretendono due meloncini niente male, pallidi come il resto del suo corpo. Le domando se possa toccarli, timoroso di un niet o di una richiesta di sovrapprezzo, e invece Erika mi dà l'ok senza problemi di sorta. Non li libera completamente dal reggipetto rosa a balconcino, che solo Etna avrebbe saputo slacciare con una mossa felina delle sue, ma lo abbassa quel tanto che basti a far debordare le due bocce.

Così, mentre Federica trastulla il suo fido compare, Tentacolo masaggia con grande piacere i seni, che in effetti sono discretamente grossi e polposi come il suo lato B. Mi complimento con lei per la discreta latteria e mostrandole le dita, mi faccio autocertificare la taglia: "quattro", a fidarsi della rossa di Bucarest.

Abituato alle performance funamboliche di Yana, Erika è decisamente statica in questa fase: non allunga le braccia verso di me, per carezzarmi o per massaggiare i gioielli di famiglia, e se ne sta lì apatica, con lo sguardo fisso alla leva del cambio. Sino a questo momento, non le ho ancora visto fare un sorriso e, le non poche volte che si sono incrociati i nostri sguardi, lei è sempre rimasta serissima. Così glaciali, ricordo solo i primi incontri con Big Nat, con la Bixio e con Isabel ... più tutti quelli con la Iceberg, ça va sans dire 😄

Anche se lei non dice nulla, forse perchè non sa come dirlo, i minuti corrono veloci ed è il momento di dare un'accelerata alla piallatura, per non abusare del tempo che mi sta concedendo per un ventello: serro più stretto il suo seno, metto alla frusta Federica e riempio infine il gommino trasparente.

Purtroppo Erika è sprovvista di salviette umidificate e può solo allungarmi un paio di fazzoletti di carta, non il massimo per ripulirsi dal bianco nettare e dall'olio del profilattico, di cui è rimasta anche qualche zampata sulle plastiche del tunnel centrale.

NIENTE MANELE, UNA VOLTA TANTO

Vederla sempre così seria mi rattrista e allora le propongo di fare la DJ, durante il viaggio di rientro: mentre lei risistema le sue cose, aggancio il telefono all'autoradio, sintonizzo Youtube e le affido il pieno controllo della console.

Erika fa finalmente un bel sorriso, digita non so quale ricerca e poi inizia a scorrere la lunga lista di titoli che è apparsa, molti dei quali sono già stati ascoltati, perchè cantati in modalità karaoke e poi parafrasati in italiano dall'Usignolo di Craiova, la Belly! 😄

Stranamente la scelta non ricade sul solito manelaccio, ma su una cantante "normale", per quanto sempre rumena (o forse moldava come la Oly): Inna. Una canzone piacevole da ascoltare ci fa allora compagnia per l'intero viaggio di ritorno, anche se la rossa non sembra avere la stessa passione per i gorgheggi e i vocalizzi che hanno altre sue connazionali.

Quando passiamo davanti a Bea, domando a Erika se sia sua amica e ovviamente me lo conferma. Un attimo dopo, metto la freccia a destra e mi fermo accanto alla sua bottiglietta: mentre ci congediamo, butto un occhio all'orologio della macchina e mi rendo conto che siamo rimasti via 24 minuti, in parte anche a causa del lungo tragitto per trovare un parcheggio che le fosse congeniale. Ancora più positivo il fatto che, in quasi mezz'ora, abbiamo pure scampato la visita a sorpresa di Bianca Verdi, che quindi doveva essere già rientrata sotto le coperte.

Fatto il giro dell'isolato, vedo Erika che armeggia col sacchetto accanto alla bottiglietta, non so se per smaltire la pallottola dell'amore o se perchè abbia deciso di levare le tende e raggiungere Bea. Ad ogni modo, poco mi interessa e dirigo la prua verso Cermenate, dove fare un paio di vasche di defaticamento, prima di rientrare definitivamente alla branda. In realtà, riuscirò anche a intercettare una Yana quasi smontante e ad augurarle la buona notte.
 
DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Erika o forse mi ha sdetto altro ma non ricordo
Nazionalità: romania
Età apparente: 19 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza abbastanza alta e con un gran seno direi almeno una 4° anche se un po cadente, capelli lisci castani.
Attitudine: tranquilla, non ha messo paletti, timida e taciturna parla poco l'italiano


DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30 macchina, 100 motel per mezz'ora e 150 per un ora.
Compenso concordato: 150 motel per un ora
Servizi offerti: BJ, rai1 varie posizioni, daty
Durata dell'incontro: più o meno 60' dalla presa al rilascio al suo ufficio

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO

Lomazzo, stradina sterrata di fronte al distributore eni che conduce ai campi sportivi.


LA MIA RECENSIONE

Era un pò che non scrivevo una rece, ma visto che nessuno l'ha portata in motel descrivo la mia esperienza.

Avendo sentito parlare di questa Erika stasera mi reco a Lomazzo per indagare ed eventualmente usufruire dei servizi di questa ragazza.
Dopo qualche giro a vuoto dove per un soffio mi è stata rubata da un collega finalmente riesco a fermarmi, solita domanda di rito che traduce con il telefono dandomi poco dopo la risposta 30 per il solito menù in auto.
Gli dico ok, e lei sale in macchina, ci presentiamo (sinceramente non ricordo di preciso se mi ha detto erika o un altro nome).
La guardo un attimo e devo dire che è veramente una bella ragazza. Anche il seno è di notevoli dimensioni e dopo qualche istante mi scatta l'idea malsana di portarla in motel per vederla bene, chiedo allora se fa motel, mi risponde 100 mezz'ora e 150 per un ora, al momento non decido ma comunque dico ok e lei mi risponde, dopo aver consultato il telefono: Motel dei laghi Turate, mi aspettavo che mi dicesse just Lomazzo, ma comunque ok lo preferisco.
Durante la strada poche parole (anche io non sono uno che parla molto, quindi viaggio quasi totalmente silenzioso).

Arrivati in stanza la guardo e faccio il danno, decido per un ora a 150 (cosa non si fa per la scienza). Lei va subito in bagno e ci resta parecchi minuti, ne esce ancora vestita e si siede sul letto, ritornato dal bagno mi spoglio e mi siedo sul letto, la vedo abbastanza imbarazzata, mi mette il preservativo e non fa cenno a spogliarsi. Le chiedo gentilmente se può farlo ma comunque trovo un certo imbarazzo, le slaccio il reggiseno e metto allo scoperto tutto il ben di dio, devo dire di notevole dimensione anche se un pò cadente, stessa cosa per calzoncini e mutande (devo dire sempre con imbarazzo), forse non è abituata al motel dove sei a livello visivo completamente alla mercè di chi ti sta accanto.
Cerco comunque di metterla a suo agio non forzano le cose , ma facendo tutto con calma e gentilezza.
Si comincia con BJ direi discreto, ma non molto lungo, ad un certo punto si stacca. Ora penso tocca a me, essendo amante del daty, mi sono detto proviamo, e vediamo come va, lei tiene le gambe incrociate come se si vergognasse, allora la faccio sdraiare e la accarezzo un pò e cerco di metterla a suo agio e di farla rilassare. Mi avvicino lentamente al mio obbiettivo e lei non si tira indietro, dopo qualche minuto di lavoro, vedo che si lascia andare e dopo un pò, si bagna anche, non ci metterei la mano sul fuoco ma direi per alcuni particolari che è venuta, anche per come si è bagnata. Procedo per un po direi almeno un buon quarto d'ora durante il quale pare gradire e non fa nulla per tirasi indietro. Passiamo poi a un paio di posizioni durante le quali ha comunque dato un leggero feedbak, (preferisco così a quelle che strillano o fanno 100 scene).

Che dire anche se mi è costato un rene, esperienza positiva, non ha messo fretta e si è resa disponibile alle mie richieste, e soprattutto almeno per i miei gusti è un gran bel vedere, non ho guardato l'orologio, ma tra il prenderla e il riportarla sarà passata un oretta buona.
Mi dispiace che sia cosi seria e sulle sue, ma molto probabilmente non si è ancora abituata a questo lavoro e probabilmente la poca conoscenza della lingua non giova.

Buona notte a tutti.
 
DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Erika
Nazionalità: rumena
Età apparente: 19 dichiarati
Descrizione fisica: altezza 1,76 dichiarata, corpo snello, capelli lunghi lisci biondo rossicci, carnagione pallida, viso carino, seni di una quarta taglia.
Attitudine: ragazza molto seria e taciturna forse intimidita, paziente e accondiscendente, non fredda sotto le coperte
Reperibilità: media

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 150 per un’ora in motel
Compenso concordato: 150 per un’ora in motel
Servizi offerti: BJ, daty, Rai1
Servizi usufruiti: BJ, daty, Rai1
Durata dell'incontro: 65 minuti netti in camera

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Lomazzo
Coordinate: stradina sterrata che conduce al campo sportivo 45°41'29.0"N 9°02'32.0"E

LA MIA RECENSIONE
Erika era il piano A della serata, passo da Lomazzo intorno alle 22, 10 e la trovo in postazione, tiro dritto per un giro di ricognizione, ma subito mi rendo conto che è meglio approfittare della calma d’inizio serata. Quando ritorno è in trattativa con un cliente che molla il colpo e quindi posso farmi sotto io. Molto alta, stivali neri sopra il ginocchio con tacco a spillo, mini nera e top zebrato a maniche lunghe, seno molto prosperoso, viso molto bello da bambolina e capelli lisci ramati (colore naturale biondo scuro).

La saluto, espressione seria, timorosa, nessun sorriso le chiedo tariffa per motel… consulta il telefono e mi risponde 150 per 130 minuti… probabilmente si è confusa sui minuti…
L’invito a salire, lei fa una smorfia d’esitazione e mi passa davanti per raggiungere il lato passeggero. Quando sale in auto è in linea con l’amica che le dispensa consigli… mi dice Motel Laghi, lo conosco… lo conosce… ripete all’amica… e rassicurata sulla destinazione può chiudere la telefonata…

Lei è molto rigida, poco a suo agio, le chiedo da quanto tempo è in Italia e mi risponde 2 settimane. Le chiedo come va con l’italiano, mi avvicina il telefono lato microfono e m’invita a ripetere, traduttore e mi risponde leggendo che sta prendendo confidenza con le parole per cominciare a cavarsela da sola… Le chiedo come si trova in Italia e mi risponde che è venuta qui perché deve aiutare economicamente la famiglia perché ha bisogno… Le accarezzo una coscia… pelle molto liscia e morbida… Le chiedo che studi ha fatto… liceo… ha studiato inglese ma non le piaceva… con l’italiano va meglio… Le chiedo l’età 19 anni… Le chiedo quante volte è già stata in motel… 2 o 3. Visto che è molto taciturna le chiedo se non fa mai domande… mi risponde di no con un mezzo sorriso…
Arrivati alla reception mi porge in documento capovolto… lo colgo come segno d’imbarazzo a mostrare i suoi dati… C’è uno dei soliti gatti che gironzola, glielo faccio notare per cercare di stabilire un po' di complicità, mi ripete il nome nella sua lingua, lo ripeto anch’io ma mi corregge la pronuncia…

Arriviamo in camera, tappezzeria nera e luci rosse… le si fionda senza esitazioni in bagno e chiude la porta… Ci rimane per parecchi minuti e quando esce è ancora vestita di tutto punto. Veloce passaggio mio in bagno e la ritrovo ancora seduta con la borsetta mentre estrae l’occorrente. Le chiedo se vuole essere pagata in anticipo, annuisce e le consegno le rose… Comincia a togliersi con qualche esitazione la mini sollevando il culetto da seduta, delizioso perizoma rosa confetto… Per romper un po’ il ghiaccio le indico la mutandina rosa… roz mi dice lei, poi indicando la maglia zebrata… Nero… Negru, Bianco… Alb… Colore preferito? Bianco…
Si sfila la maglia con lunghe maniche e lacci incrociati. Indossa un reggiseno sportivo che sostiene un seno molto prosperoso… una quarta. Impugna il preservativo e capisco che vorrebbe incappucciare senza un minimo di preliminari… Le chiedo se non si toglie il reggiseno… Tramite traduttore mi dice che causa caldo le è venuta un’irritazione alla pelle e quindi non preferisce non toglierlo… Le chiedo almeno di scoprirne uno, mi accontenta… areola molto grande rosa che si confonde con la pelle chiara, capezzolo poco reattivo… lo bacio fugacemente…

Le chiedo cosa le piace fare… traduttore e mi fa vedere la risposta sul telefono… camminare… E a letto? Risposta… sesso. Le dico che mi piacerebbe leccarle la fragolina… subito… Mi risponde… con un sì… Tiro un sospiro di sollievo… Le faccio un’espressione divertita…
Lei tiene sempre in mano il preservativo e allora mi siedo di fianco a lei per permetterle d’incappucciare il mio compare… allarga con le dita il condom, veste il glande, ma poi ha difficoltà a srotolare, essendo il compare ancora mezzo addormentato… Si corica semisdraiata su di me piantandomi un gomito nella coscia e comincia un lavoretto delicato, in un primo momento concentrato in punta, poi man mano aumentando la profondità… Con due dita mi tiene la base dell’asta, le prendo la mano per farle capire che mi piace se mi tiene per le palle e continua con dedizione per qualche minuto, senza variazioni di ritmo e senza giochetti fantasiosi… Quando è un po' stanca si stacca e guarda un po' perplessa il compare che non è bello tosto…

Le faccio capire che ora tocca a me… sfila il perizoma, si mette comoda sdraiata allargando le cosce e mi fiondo tra le sue gambe. La scruto in viso da quella prospettiva, bel viso dal trucco perfetto, labbra ben disegnate col rossetto, fondotinta… mi dedico al suo fiorellino con un colpetto preliminare e con la lingua le titillo le cosce avvicinandomi lentamente al monte di Venere ben depilato… Le schiudo le labbra rosa, titillo il clitoride e scendo ad assaggiare il suo sapore… un po' acidulo… da giovane ragazza… Le raccomando di parlarmi… anche nella sua lingua che mi piace sentire la sua voce… comincio a stimolarla delicatamente… Lei molto silenziosa, muta, proseguo con dedizione in cerca di un suo minimo segno di apprezzamento ma nulla… Poi con perseveranza comincio a cogliere qualche segno… piccole contrazioni involontarie dei muscoli dei glutei e delle cosce e un respiro un po' più accelerato… Scendo con la lingua a saggiare i suoi umori e il sapore è inequivocabile… comincia a godere anche lei… si sta bagnando… sapore buono, con la lingua intrisa dei suoi umori le lubrifico meglio il clito che comincia a gonfiarsi… la lingua scorre in tutte le direzioni… sento il fruscio dei suoi tacchi che si piantano nel materasso… la sento in pugno, le accarezzo il seno rimasto scoperto, vado ancora alla ricerca del suo miele, aumento il ritmo ed allora non può più trattenere le contrazioni e le sue cosce cominciano a vibrare ma senza richiudersi permettendomi di godere ancora di lei e segno che vuole godersela fino in fondo… Sollevo la testa la guardo… le chiedo se le è piaciuto, viso leggermente più rilassato, trucco perfetto senza una sbavatura… si mi risponde di sì, (sottointeso… stronzo perché me lo chiedi.. lo hai visto) con un mezzo sorriso… misto ad imbarazzo.

Qualche istante per rilassarsi poi riprende un altro condom… Ma io ho voglia di vederla passeggiare per la stanza tutta nuda con solo gli stivaloni indosso… traduce e prontamente esegue… telaio da Ferrari ma non ne sfrutta le potenzialità… Passeggia un po' intimidita senza malizia… Corpo snello ed elegante, non skinny, lunghe gambe, fianchi ben disegnati e culetto che se fosse un po' più rotondo non guasterebbe…
Si rimette a sedere e incappuccia di nuovo, si pone contro la spalliera del letto a cosce aperte siedo mi siedo di fronte, con l’aiuto di Federica cerco di dare un tono al compare, visto che Erika è un po’ troppo genere brava ragazza… le accarezzo la fragolina… la sento ancora cosi meravigliosamente umida, come raramente mi era capitato, la cosa mi eccita, le chiedo di appoggiare i tacchi sul mio petto ed esegue… Scruto il suo sguardo… cerco di capire se conosce già certe perversioni… sguardo abbastanza impenetrabile… le porto anche l’altro tacco contro il mio petto e comincia a far scorrere lentamente il tacco a spillo sulla mi pelle… come se sapesse… Colgo in lei una punta di malizia e l’effetto non si fa attendere… il compare diventa dello tosto…

Mi alzo e lei si dispone a mission ma voglio prenderla a novanta… Mi asseconda posizionandosi a quattro zampe sul lettone e aspetta che la prenda senza indirizzarmi… A novanta è uno spettacolo… Mi posiziono e la penetro senza resistenza, tanto era umida e senza bisogno di gel… comincio a spingere delicatamente ma mi sfugge in avanti per tre o quattro volte… l’afferro per i fianchi godendo della sua visione e comincio a trovare la sintonia, l’allineamento è perfetto, lei non sfugge più e comincia a gemere sommessamente… posso aumentare il ritmo per una cavalcata più intensa e lei ora geme e sbuffa di piacere, la guardo nello specchio laterale e i suoi seni sballonzolano ad ogni colpo, peccato che siano contenuti dal reggiseno… Continuo con vigore, è un piacere tenerla per i fianchi, le geme più intensamente, sento che è vicina a venire una seconda volta e non mollo… il mio compare scivola dentro di lei che è un piacere… Dopo parecchi minuti mi stacco lei si riposiziona contro la spalliera con il respiro un po' affannato… colgo un pizzico di malizia nel su sguardo…

Mi siedo di nuovo di fronte a lei… le prendo le mani, osservo le dita piuttosto piccole con unghie tagliate corte e non i soliti artigli colorati. Con le dita vado di nuovo a cercare la sua fragolina… è ancora meravigliosamente umida… la penetro con un dito, lei lascia fare… la penetro con due dita e comincio a stimolarla… geme di nuovo… mi rimonta la voglia… chiedo se vuole ricominciare, ma il traduttore sancisce che è stanca… Non voglio forzarla… Vedo una luce nuova nei suoi occhi…
Le chiedo di appoggiare di nuovo i sui tacchi sul mio petto… mi tocco e sono subito al limite… non mi trattengo e vengo…

Lei senza esitazione mi porge subito salviette umidificate, raccoglie blister e condom in un fazzoletto come se fossimo in macchina… recupera i suoi indumenti e sparisce in bagno… Mi rivesto con calma e aspetto che finisca… l’attesa si protrae per qualche minuto…
Esce vestita di tutto punto… Le chiedo se vuole bere qualcosa… Birra mi dice con una risata… Apro il minibar che di solito è ben fornito ma ci sono solo due bottigliette d’acqua… Niente birra? Mi prende un po' in giro…

Appena fuori dalla porta mi chiede se può fumare… Permesso accordato… Sulla via del ritorno le chiedo se ha la patente, mi risponde di sì, se ha una macchina… no e conoscendo la passione delle ragazze rumene per le auto le chiedo qual è l’auto dei suoi sogni… Cerca sul suo telefono e mi mostra la foto di una BMW X6… Ma mi dice ce ci vorrà tanto tempo prima di potersela permettere…
Le chiedo qual è la prima cosa che si è comprata con i primi guadagni in Italia… niente mi risponde… Devo mandare i soldi a casa per aiutare la mia famiglia… Brava ragazza…
Quando la riporto in postazione trovo una macchina ad attenderla nella stradina sterrata, un’altra parcheggiata più in fondo e una terza in movimento… Mi saluta augurandomi buona serata ma senza rivolgermi lo sguardo…
Ultimo sguardo alla stradina e la mente torna al 2015 quando Elena una spettacolare sedicente russa mi faceva appartare 30 metri più avanti... Oggi sarebbe da folli...
In conclusione Erika si è dimostrata una ragazza comprensibilmente un po’ intimidita, molto seria e taciturna, forse per carattere, forse per la poca conoscenza della nostra lingua. Iniziativa zero, ma è stata disponibile, tranquilla e senza fretta… Al dunque si è dimostrata molto partecipativa e pronta a cogliere i piaceri della vita…
 
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