CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Giulia
CITTA DELL'INCONTRO: Torino
ZONA: Molinette 45.041502, 7.676429
NAZIONALITA': Albanese
ETA': sui 25 credo
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, DATY, RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 50 eurini
COMPENSO CONCORDATO: 50 eurini
DURATA DELL'INCONTRO: 20 minuti door to door
DESCRIZIONE FISICA: Alta bionda snella
ATTITUDINE: per me da 7
LA MIA RECENSIONE:
Motore! Partito. Ciak. Azione!
Una sera di queste, in una città come questa.
L'auto si muove lentamente per le vie strette del centro, la musica della radio in sottofondo, le chiacchiere di tre amici a sovrastarla.
I soliti discorsi, lavoro, donne, altri amici, calcio.
Se ne è andato da poco Vujadin Boskov, lo zingaro, è quasi d'obbligo ricordarne le frasi memorabili.
"Rigore è quando arbitro fischia".
"Se uomo preferisce donna a birra gelata davanti a televisione con finale di Champions, forse è vero amore ma non vero uomo".
"Gullit è come cervo che esce di foresta"
La BMW serie 5 arriva da destra, le dò precedenza. Poi svolto e mi accodo. La via è stretta, con auto parcheggiate da entrambi i lati, procediamo lentamente.
C'è un piccolo slargo, la BMW accosta a sinistra e si ferma, i quattro lampeggianti accesi. I miei fari la illuminano mentre mi avvicino, mi sposto sulla destra per superarla. Si apre la portiera lato passeggero, prima spunta una lunga gamba poi la segue una ragazza bionda, alta, i fianchi fasciati da un paio di pantaloni chiari, per un attimo ne vedo il volto mentre scende.
"Che figa" dice il passeggero al mio fianco. "Minchia" gli fa eco la testa che si sporge da dietro fra i due sedili anteriori.
La bionda chiude la portiera e passa davanti al muso della BMW, va verso sinistra diretta all'ingresso di un grande albergo. Proprio mentre passo a fianco della BMW e la supero, volto gli occhi a sinistra, incerto tra il guardare lei o il rischio di raschiare con la fiancata destra le altre auto in sosta.
"Ma io questa la conosco!" avrei voluto pronunciare, ma sono stato zitto. Il pensiero mi è balenato in testa, contemporaneamente allo stupore di vederla dirigersi verso l'ingresso di quell'albergo.
Un volto già visto, un corpo già guardato su una mattonella ben lontana dal grande albergo del centro.
STOOOP!
La scena iniziale è proprio vera, zio Vuja se ne è andato il 27 di aprile ed ai primi di maggio passando davanti a quel grande albergo mi son sentito quasi come un mestierante del cinema, il pensiero è andato a un'altra Julia, al tipo con la bella macchina che raccatta una pretty woman sui boulevard rettilinei della città dell'aMole, giù verso il southside, la vita è un film o i film sono la vita?
Motore, partito, ciak, azione! quale altro miglior modo di raccontare un sogno?
Qualche settimana dopo una brutta controfigura di un Richard Gere dalle orecchie a sventola e con l'auto meno sciccosa decide di girare il proprio film. L'immagine di quella bionda che era scesa dalla BMW "come Gullit che esce di foresta" mi balza davanti agli occhi quando la rivedo alla mattonella. Decido che devo saperne di più. Accosto e la saluto: "Ciao, come ti chiami?"
Si chiama Giulia, è albanese e dopo qualche domanda sui servizi che offre ci accordiamo per un film soft-porno a casetta sua.
Tre minuti di viaggio, riceve in v. Ormea, durante il tragitto chiacchiera facilmente, appartamento al piano rialzato, bagno disponibile prima e dopo.
Chiede subito il pattuito, da buona OTR alle prese con uno che vede per la prima volta, ma senza contare le ore ed i giorni come quell'altra Julia, questo sarà un corto, qui si parla di minuti, non di giorni.
Mentre si spoglia, prima di togliersi il reggiseno mi dice "Non sono tanto grandi", con uno sguardo quasi dispiaciuto. Le dico che non mi importa, nel mio film privato ricorrerò a tutti gli special FX per farmi piacere il girato; sulla scena cala il silenzio degli esterni, l'occhio di bue illumina il set, o forse è il bed, io e Giulia iniziamo a recitare le nostre battute, lei prova il microfono, dalla regia fanno cenno di apprezzare, buona la prima. Tocca quindi alla controfigura brutta di Richard dedicarsi al frutto di mare di Giulia, mi viene in mente la scena delle escargot al ristorante e mi ci applico con una lentezza da gourmet, si scioglie lentamente sotto i colpi di una lingua bagnata, bavosa come una lumaca.
Non capitola del tutto, è una fiction, mica la realtà, la sua professionalità non arriva al metodo Stanislawskij, ma mi basta così.
Mi sale sopra e continuiamo, con io che succhio quelle due albicocche mordendone i noccioli, per poi girarla e concludere con il più classico degli happy end.
Si dismettono gli abiti di scena, vera pelle, e si indossano nuovamente i vestiti di tutti i giorni per tornare al recitato di sempre, lei Vivian su corso Unità ed io Edward Lewis in versione povera nella città dell' aMole.
Non è stato il film della vita, solo una gradevole commedia brillante, Giulia una volta spogliata dagli abiti si è rivelata per quel che è, una controfigura della Roberts appunto, dalle tette più piccole e con la pelle meno liscia, sebbene io non abbia mai sfiorato l'originale so che è così.
Ma non si è rivelata una fredda attrice di B-movie.
NOME: Giulia
CITTA DELL'INCONTRO: Torino
ZONA: Molinette 45.041502, 7.676429
NAZIONALITA': Albanese
ETA': sui 25 credo
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, DATY, RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 50 eurini
COMPENSO CONCORDATO: 50 eurini
DURATA DELL'INCONTRO: 20 minuti door to door
DESCRIZIONE FISICA: Alta bionda snella
ATTITUDINE: per me da 7
LA MIA RECENSIONE:
Motore! Partito. Ciak. Azione!
Una sera di queste, in una città come questa.
L'auto si muove lentamente per le vie strette del centro, la musica della radio in sottofondo, le chiacchiere di tre amici a sovrastarla.
I soliti discorsi, lavoro, donne, altri amici, calcio.
Se ne è andato da poco Vujadin Boskov, lo zingaro, è quasi d'obbligo ricordarne le frasi memorabili.
"Rigore è quando arbitro fischia".
"Se uomo preferisce donna a birra gelata davanti a televisione con finale di Champions, forse è vero amore ma non vero uomo".
"Gullit è come cervo che esce di foresta"
La BMW serie 5 arriva da destra, le dò precedenza. Poi svolto e mi accodo. La via è stretta, con auto parcheggiate da entrambi i lati, procediamo lentamente.
C'è un piccolo slargo, la BMW accosta a sinistra e si ferma, i quattro lampeggianti accesi. I miei fari la illuminano mentre mi avvicino, mi sposto sulla destra per superarla. Si apre la portiera lato passeggero, prima spunta una lunga gamba poi la segue una ragazza bionda, alta, i fianchi fasciati da un paio di pantaloni chiari, per un attimo ne vedo il volto mentre scende.
"Che figa" dice il passeggero al mio fianco. "Minchia" gli fa eco la testa che si sporge da dietro fra i due sedili anteriori.
La bionda chiude la portiera e passa davanti al muso della BMW, va verso sinistra diretta all'ingresso di un grande albergo. Proprio mentre passo a fianco della BMW e la supero, volto gli occhi a sinistra, incerto tra il guardare lei o il rischio di raschiare con la fiancata destra le altre auto in sosta.
"Ma io questa la conosco!" avrei voluto pronunciare, ma sono stato zitto. Il pensiero mi è balenato in testa, contemporaneamente allo stupore di vederla dirigersi verso l'ingresso di quell'albergo.
Un volto già visto, un corpo già guardato su una mattonella ben lontana dal grande albergo del centro.
STOOOP!
La scena iniziale è proprio vera, zio Vuja se ne è andato il 27 di aprile ed ai primi di maggio passando davanti a quel grande albergo mi son sentito quasi come un mestierante del cinema, il pensiero è andato a un'altra Julia, al tipo con la bella macchina che raccatta una pretty woman sui boulevard rettilinei della città dell'aMole, giù verso il southside, la vita è un film o i film sono la vita?
Motore, partito, ciak, azione! quale altro miglior modo di raccontare un sogno?
Qualche settimana dopo una brutta controfigura di un Richard Gere dalle orecchie a sventola e con l'auto meno sciccosa decide di girare il proprio film. L'immagine di quella bionda che era scesa dalla BMW "come Gullit che esce di foresta" mi balza davanti agli occhi quando la rivedo alla mattonella. Decido che devo saperne di più. Accosto e la saluto: "Ciao, come ti chiami?"
Si chiama Giulia, è albanese e dopo qualche domanda sui servizi che offre ci accordiamo per un film soft-porno a casetta sua.
Tre minuti di viaggio, riceve in v. Ormea, durante il tragitto chiacchiera facilmente, appartamento al piano rialzato, bagno disponibile prima e dopo.
Chiede subito il pattuito, da buona OTR alle prese con uno che vede per la prima volta, ma senza contare le ore ed i giorni come quell'altra Julia, questo sarà un corto, qui si parla di minuti, non di giorni.
Mentre si spoglia, prima di togliersi il reggiseno mi dice "Non sono tanto grandi", con uno sguardo quasi dispiaciuto. Le dico che non mi importa, nel mio film privato ricorrerò a tutti gli special FX per farmi piacere il girato; sulla scena cala il silenzio degli esterni, l'occhio di bue illumina il set, o forse è il bed, io e Giulia iniziamo a recitare le nostre battute, lei prova il microfono, dalla regia fanno cenno di apprezzare, buona la prima. Tocca quindi alla controfigura brutta di Richard dedicarsi al frutto di mare di Giulia, mi viene in mente la scena delle escargot al ristorante e mi ci applico con una lentezza da gourmet, si scioglie lentamente sotto i colpi di una lingua bagnata, bavosa come una lumaca.
Non capitola del tutto, è una fiction, mica la realtà, la sua professionalità non arriva al metodo Stanislawskij, ma mi basta così.
Mi sale sopra e continuiamo, con io che succhio quelle due albicocche mordendone i noccioli, per poi girarla e concludere con il più classico degli happy end.
Si dismettono gli abiti di scena, vera pelle, e si indossano nuovamente i vestiti di tutti i giorni per tornare al recitato di sempre, lei Vivian su corso Unità ed io Edward Lewis in versione povera nella città dell' aMole.
Non è stato il film della vita, solo una gradevole commedia brillante, Giulia una volta spogliata dagli abiti si è rivelata per quel che è, una controfigura della Roberts appunto, dalle tette più piccole e con la pelle meno liscia, sebbene io non abbia mai sfiorato l'originale so che è così.
Ma non si è rivelata una fredda attrice di B-movie.