DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Giulia
Nazionalità: sedicente ucraina
Età apparente: 26 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta circa 1.65, corporatura normale e tonica, capelli castani scuri abbastanza lunghi, viso carino, occhi scuri, seno n/v
Attitudine: BJ ordinario, un po' passiva in RAI1 ; amichevole nella conversazione
Reperibilità: facile, prima sera di servizio al Camposanto
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20+20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ + RAI1 (mission)
Durata dell'incontro: quasi 20' al retrobottrga
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Carugo
Coordinate: Camposanto, rampa di accelerazione per Mariano
LA MIA RECENSIONE
Come dice giustamente il nostro "signore degli anelli" Milinturo, si entra nel luna park con una lista di nomi sul taccuino e di solito se ne esce avendone spuntati tutt'altri!
I miei piani di battaglia prevedevano un assalto all'arma bianca alla Gelateria di Cermenate, per fare la conoscenza della nuova amica della Sido, ma vengono seppelliti nel primo cimitero che trovo appena entrato nel luna park: faccio giusto in tempo a scollinare il valico del Camposanto di Carugo e mi balza subito all'occhio una sagoma sulla rampa di accelerazione per Mariano, dove anni fa stava Simona Bidella e poi avevano fatto brevi comparsate Sava/Yasmina, Ory, la skinny Ina e probabilmente molte altre.
Vengo colto un po' di sorpresa dalla presenza inattesa e riesco a osservarla solo di sfuggita, ma non è Bruna/Silvana, nè alcuna della camposantine che si sono avvicendate lì negli ultimi 5-6 anni. La fanciulla è carina e quindi il dietro-front è d'obbligo, ma tocca prima una lunga vasca sino al sottopasso per il campo sportivo.
Un paio di minuti dopo, sono di nuovo al cavalcavia e, ovviamente, c'è già una vettura ferma a intervistarla. Tento comunque l'inversione di marcia, lambisco la Pecora che sta uscendo dal sottopasso/spogliatoio e la fortuna mi arride: chi mi ha preceduto non ha concluso l'affare e la brunetta carina è lì per me, in un elegante abitino verdone e svettante su vertiginose high heels color senape.
Applicando le più avanzate tecniche delfiniane, prima procedo alle presentazioni (lei come Giulia) e poi alla trattativa vera e propria. La brunetta spara il ventello tanto gradito alle mie orecchie e allora la invito a bordo.
L'ENIGMA DELLA DOPPIA LINEA
Ci sarebbe subito da fare una manovra da ritiro patente, ma Giulia non vuole saperne di andare a fare inversione a Mariano. "Non ho mai capito perchè non si possa fare inversione con la doppia linea ...", è uno dei grandi enigmi del codice della strada che tuttora non la fanno dormire di notte. "Perchè siamo sotto a un dosso e, se uno arriva veloce dall'altro lato senza vederci, ci raccolgono col cucchiaino ...", cerco di farle capire che non sia una buona idea fare inversione proprio qui.
In qualche modo riusciamo a imboccare l'altra rampa, diretti al solito retrobottega della Camposantine. Il nome lo sapevo già, ma c'è il tempo di scoprire nazionalità (ucraina, a volerle credere), età (26) e tempo di permanenza nel Bel Paese (6), confermato da una buona padronanza dell'italiano. L'accento non è però quello dei cattivi dei film di James Bond e restano notevoli dubbi sul fatto che sia davvero connazionale di Big Nat.
Arrivati al solito park, c'è un collega con la Pecora proprio all'inizio e allora Giulia mi fa fermare quasi all'estremo opposto, per cui le due postazioni intermedie devono essere riservate a Veronica BBW e a Bruna/Silvana. Se la bandiera albanese non sventolasse alta sul pennone del Camposanto, sembrerebbe di stare in Svizzera, da quanto tutto è preciso e organizzato!
LA RECE VERA E PROPRIA
Spento il motore, le allungo l'obolo e inizio a prepararmi. Nel mentre, lei recupera dalla borsetta il blister del condom e si avvicina al mio compare, per procedere all'incappucciamento. Mentre sta per estrarre il gommino, non posso non notare le sue lunghissime unghie, tutte glitterate e più pericolose degli artigli di una tigre. Lei giura di non averci mai ucciso nessuno e mi spiega che non sono le solite unghie col gel, ma che c'è anche uno strato protettivo intermedio di plastica, incollato con un adesivo. L'architetto che ha firmato questa opera d'arte è una sua amica e non ci vuole molto a immaginare che possa essere la ex pizzaiola Aida, la massima esperta di unghie fra Scutari e Saranda.
Sono un po' preoccupato per l'incolumità del mio compare, ma l'incappucciamento è più indolore di una puntura Pic e quindi possono iniziare le danze. Giulia si china in torsione sul mio basso ventre e si cimenta in un BJ abbastanza ordinario, che però è condito da continui e piacevoli grattini ai gioielli di famiglia. La mano malandrina vorrebbe forse solo massaggiare la base dell'asta, ma gli artigli sono così lunghi che ci scappa più o meno volontariamente anche una gradevole stimolazione della sacca scrotale. Le immersioni durano un paio di minuti cadauna, inframezzate da pause di puro smancciamento, in cui il compare viene impugnato "a ragno" dall'alto e ringalluzzito in questo modo.
Come al solito, uno dei miei tentacoli si srotola verso destra, cominciando a carezzarle la schiena per rilassarla un po'. Scendo poi verso il basso e, ottenuto il suo consenso, risvolto in su l'orlo del già corto abitino. Con mia grande sorpresa, Giulia ha due chiappe sodissime e quindi il mio tentacolo non si scolla più da lì, per i minuti successivi.
DISEQUAZIONI
Mentre le operazioni procedono, c'è un po' di via vai nel parcheggio, con almeno un collega che se ne va e un altro che gli dà il cambio. Saranno passati più o meno 7-8 minuti, il compare è bello arzillo e allora domando a Giulia se con un decino in più si possa sintonizzare il primo canale nazionale. "Me l'avessi detto prima ... adesso devo togliere le scarpe, abbassare le calze e le mutandine ... devi darmi almeno 20!", è il suo modo per chiedere 30. "Quindi va bene 20?", non mi sembra il caso di spendere più di due ventelli, per BJ+RAI1. Lei ripete la stessa frase di prima, estraggo il sussidiario di matematica delle elementari, riesco a convincerla che venti sia un numero maggiore o uguale a venti e allora l'affare è fatto: un foglietto blu abbandona il mio portafoglio, si deposita sul portaoggetti e intanto Giulia si denuda dalla cintola in giù e poi reclina il suo schienale.
Quando è pronta, mi invita a raggiungerla dalla sua parte, mi cimento nella sempre difficile operazione di scavalcare il tunnel centrale senza beccarmi il colpo della strega e sono da lei. La brunetta si umetta un po' la vulva, si posiziona con le pelvi quasi sull'orlo del sedile, apre le gambe a ranocchia ed è pronta ad accogliere il compare dentro di sè.
FALSA PARTENZA
Procediamo con delicatezza all'infilamento e può iniziare la galoppata. Nel preciso istante in cui mi catapulto fuori dai blocchi di partenza, un collega parcheggia più o meno a 30 cm da noi. "Azz, ma con tutto lo spazio che c'era, proprio qui doveva mettersi?", mi lamento con Giulia, perchè poi sporga reclamo con Veronica BBW. La magra consolazione è che il tipo non potrà godersi la vista della graziosa brunetta, rannicchiata sotto di me, ma dovrà accontentarsi di osservare le mie chiappe pelose, mentre riceve il BJ dalla sua accompagnatrice.
La mia macchina non è grossa come quella del "signore degli anelli" Milinturo, per cui Giulia non scompare nella vastità del sedile, nè io ho bisogno di appendermi a croce alle maniglie che pendono dal tettuccio, ma mi limito ad aggrapparmi ai fianchi dello schienale, così da stare un po' staccato col busto e non collassare subito per il caldo.
La lancetta dell'ucrainometro risale vertiginosamente, non appena riesco a farmi un'idea del grado di partecipazione di Giulia. La fanciulla mi lascia fare, ma è focosa come un iceberg alla deriva nel mare Artico: il Dolby Surround è inceppato, le mani sono conserte sull'addome e gli unici segni di vitalità, che escludono lo stato di ibernazione, sono i suoi occhioni castani che mi scrutano.
Procedo così per 3-4 minuti, dapprima con una tirata di una cinquantina di colpi, poi inframezzando un paio di soste per riprendere fiato. Il fatto di avere il collega parcheggiato a una spanna mi ha impedito di abbassare i finestrini e, nonostante i 17-18 gradi esterni, l'interno della vettura impiega poco a diventare un fornetto.
IL SOLITO FINALE
"Vuoi che finiamo con una sega?", è lesta a cogliere il mio affanno la brunetta venuta dell'Ucraina. "Però prima ritorna di là", mi invita a riprendere possesso del mio sedile, cosa che comunque mi pareva scontata, non avendo alcuna intenzione di rimanere inginocchiato o ingobbito nel pozzetto del passeggero.
Quando sono di nuovo comodamente seduto, Giulia si china di nuovo verso di me e riprende a smanacciare il compare, con la stessa presa "a ragno" che aveva sfoderato durante le pause del BJ. Da parte mia, mi fiondo immediatamente sulle sue chiappette marmoree, che ora sono anche completamente nude e dunque ancora più piacevoli da massaggiare.
Il collega accanto a noi se ne va, quello che era arrivato con la Pecora a bordo pure e Giulia inizia a rendersi conto che le lancette stanno facendo un po' troppi giri: "Sbrigati però, perchè dobbiamo tornare!". E' il momento di far togliere la tuta e di far scendere in campo Federica, che senz'altro saprà massaggiare il compare in modo più energico. La brunetta ovviamente accetta e si entra così in dirittura d'arrivo.
In questi ultimi scampoli di partita, Giulia inzia a palesare un po' di affanno, perchè si risolleva del tutto con il busto e si limita a osservare le operazioni federiciane, senza più contribuire con i piacevoli grattini. L'arrivo dell'ennesima vettura è poi la goccia che fa definitivamente traboccare il vaso della sua pazienza: "Adesso, però, dobbiamo proprio andare!"
Visto che da un paio di minuti era lì col caschetto blu dell'osservatrice ONU in testa, le suggerisco di ottimizzare i tempi e di iniziare pure a rivestirsi, mentre Federica completerà l'opera. Così, mentre io varco la linea del traguardo, lei si è già lindata la vulva e ha reindossato le mutandine e le calze.
CACCIA AL TESORO
Si rimette anche le scarpe e poi mi allunga un paio di salviette, così che pure io possa dedicarmi alle operazioni di lindatura e rivestizione. Fuori deve proprio sventolare la bandiera svizzera, perchè raccomanda di non gettare nulla fuori e di consegnare tutto a lei, per lo smaltimento successivo.
Saremmo anche pronti a ripartire, ma manca all'appello il condom. Accendo la luce di cortesia e ha così inizio la caccia al tesoro, che vede Giulia vincitrice, anche perchè il gommino era dalla sua parte, nascosto sotto il sedile.
Risolto questo impiccio, riprendiamo la strada della mattonella e resta solo da scoprire il rate per fare ginnastica sui materassi del Blue. "Cento", è la risposta di Giulia. "Per un'ora, giusto?", provo a fare il furbo, ma la brunetta si mette a metà strada fra gli estremi di mercato, concedendo 40 minuti. Tento di carpirle il contatto telefonico, ma devo avere una faccia raccomandabile e mi assicura che tanto la troverò sempre alla mattonella, se dovessi desiderare rivederla.
Lambiamo Veronica BBW, che nel frattempo è in paziente attesa del prossimo cliente, scendiamo sino a metà rampa ed è il momento del congedo. Ci auguriamo la buona serata, lei riprende possesso della mattonella e io vado comunque a fare un giro sino a Cermenate, perchè è decisamente troppo presto per dirigersi già verso la branda.
Nome: Giulia
Nazionalità: sedicente ucraina
Età apparente: 26 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta circa 1.65, corporatura normale e tonica, capelli castani scuri abbastanza lunghi, viso carino, occhi scuri, seno n/v
Attitudine: BJ ordinario, un po' passiva in RAI1 ; amichevole nella conversazione
Reperibilità: facile, prima sera di servizio al Camposanto
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20+20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ + RAI1 (mission)
Durata dell'incontro: quasi 20' al retrobottrga
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Carugo
Coordinate: Camposanto, rampa di accelerazione per Mariano
LA MIA RECENSIONE
Come dice giustamente il nostro "signore degli anelli" Milinturo, si entra nel luna park con una lista di nomi sul taccuino e di solito se ne esce avendone spuntati tutt'altri!
I miei piani di battaglia prevedevano un assalto all'arma bianca alla Gelateria di Cermenate, per fare la conoscenza della nuova amica della Sido, ma vengono seppelliti nel primo cimitero che trovo appena entrato nel luna park: faccio giusto in tempo a scollinare il valico del Camposanto di Carugo e mi balza subito all'occhio una sagoma sulla rampa di accelerazione per Mariano, dove anni fa stava Simona Bidella e poi avevano fatto brevi comparsate Sava/Yasmina, Ory, la skinny Ina e probabilmente molte altre.
Vengo colto un po' di sorpresa dalla presenza inattesa e riesco a osservarla solo di sfuggita, ma non è Bruna/Silvana, nè alcuna della camposantine che si sono avvicendate lì negli ultimi 5-6 anni. La fanciulla è carina e quindi il dietro-front è d'obbligo, ma tocca prima una lunga vasca sino al sottopasso per il campo sportivo.
Un paio di minuti dopo, sono di nuovo al cavalcavia e, ovviamente, c'è già una vettura ferma a intervistarla. Tento comunque l'inversione di marcia, lambisco la Pecora che sta uscendo dal sottopasso/spogliatoio e la fortuna mi arride: chi mi ha preceduto non ha concluso l'affare e la brunetta carina è lì per me, in un elegante abitino verdone e svettante su vertiginose high heels color senape.
Applicando le più avanzate tecniche delfiniane, prima procedo alle presentazioni (lei come Giulia) e poi alla trattativa vera e propria. La brunetta spara il ventello tanto gradito alle mie orecchie e allora la invito a bordo.
L'ENIGMA DELLA DOPPIA LINEA
Ci sarebbe subito da fare una manovra da ritiro patente, ma Giulia non vuole saperne di andare a fare inversione a Mariano. "Non ho mai capito perchè non si possa fare inversione con la doppia linea ...", è uno dei grandi enigmi del codice della strada che tuttora non la fanno dormire di notte. "Perchè siamo sotto a un dosso e, se uno arriva veloce dall'altro lato senza vederci, ci raccolgono col cucchiaino ...", cerco di farle capire che non sia una buona idea fare inversione proprio qui.
In qualche modo riusciamo a imboccare l'altra rampa, diretti al solito retrobottega della Camposantine. Il nome lo sapevo già, ma c'è il tempo di scoprire nazionalità (ucraina, a volerle credere), età (26) e tempo di permanenza nel Bel Paese (6), confermato da una buona padronanza dell'italiano. L'accento non è però quello dei cattivi dei film di James Bond e restano notevoli dubbi sul fatto che sia davvero connazionale di Big Nat.
Arrivati al solito park, c'è un collega con la Pecora proprio all'inizio e allora Giulia mi fa fermare quasi all'estremo opposto, per cui le due postazioni intermedie devono essere riservate a Veronica BBW e a Bruna/Silvana. Se la bandiera albanese non sventolasse alta sul pennone del Camposanto, sembrerebbe di stare in Svizzera, da quanto tutto è preciso e organizzato!
LA RECE VERA E PROPRIA
Spento il motore, le allungo l'obolo e inizio a prepararmi. Nel mentre, lei recupera dalla borsetta il blister del condom e si avvicina al mio compare, per procedere all'incappucciamento. Mentre sta per estrarre il gommino, non posso non notare le sue lunghissime unghie, tutte glitterate e più pericolose degli artigli di una tigre. Lei giura di non averci mai ucciso nessuno e mi spiega che non sono le solite unghie col gel, ma che c'è anche uno strato protettivo intermedio di plastica, incollato con un adesivo. L'architetto che ha firmato questa opera d'arte è una sua amica e non ci vuole molto a immaginare che possa essere la ex pizzaiola Aida, la massima esperta di unghie fra Scutari e Saranda.
Sono un po' preoccupato per l'incolumità del mio compare, ma l'incappucciamento è più indolore di una puntura Pic e quindi possono iniziare le danze. Giulia si china in torsione sul mio basso ventre e si cimenta in un BJ abbastanza ordinario, che però è condito da continui e piacevoli grattini ai gioielli di famiglia. La mano malandrina vorrebbe forse solo massaggiare la base dell'asta, ma gli artigli sono così lunghi che ci scappa più o meno volontariamente anche una gradevole stimolazione della sacca scrotale. Le immersioni durano un paio di minuti cadauna, inframezzate da pause di puro smancciamento, in cui il compare viene impugnato "a ragno" dall'alto e ringalluzzito in questo modo.
Come al solito, uno dei miei tentacoli si srotola verso destra, cominciando a carezzarle la schiena per rilassarla un po'. Scendo poi verso il basso e, ottenuto il suo consenso, risvolto in su l'orlo del già corto abitino. Con mia grande sorpresa, Giulia ha due chiappe sodissime e quindi il mio tentacolo non si scolla più da lì, per i minuti successivi.
DISEQUAZIONI
Mentre le operazioni procedono, c'è un po' di via vai nel parcheggio, con almeno un collega che se ne va e un altro che gli dà il cambio. Saranno passati più o meno 7-8 minuti, il compare è bello arzillo e allora domando a Giulia se con un decino in più si possa sintonizzare il primo canale nazionale. "Me l'avessi detto prima ... adesso devo togliere le scarpe, abbassare le calze e le mutandine ... devi darmi almeno 20!", è il suo modo per chiedere 30. "Quindi va bene 20?", non mi sembra il caso di spendere più di due ventelli, per BJ+RAI1. Lei ripete la stessa frase di prima, estraggo il sussidiario di matematica delle elementari, riesco a convincerla che venti sia un numero maggiore o uguale a venti e allora l'affare è fatto: un foglietto blu abbandona il mio portafoglio, si deposita sul portaoggetti e intanto Giulia si denuda dalla cintola in giù e poi reclina il suo schienale.
Quando è pronta, mi invita a raggiungerla dalla sua parte, mi cimento nella sempre difficile operazione di scavalcare il tunnel centrale senza beccarmi il colpo della strega e sono da lei. La brunetta si umetta un po' la vulva, si posiziona con le pelvi quasi sull'orlo del sedile, apre le gambe a ranocchia ed è pronta ad accogliere il compare dentro di sè.
FALSA PARTENZA
Procediamo con delicatezza all'infilamento e può iniziare la galoppata. Nel preciso istante in cui mi catapulto fuori dai blocchi di partenza, un collega parcheggia più o meno a 30 cm da noi. "Azz, ma con tutto lo spazio che c'era, proprio qui doveva mettersi?", mi lamento con Giulia, perchè poi sporga reclamo con Veronica BBW. La magra consolazione è che il tipo non potrà godersi la vista della graziosa brunetta, rannicchiata sotto di me, ma dovrà accontentarsi di osservare le mie chiappe pelose, mentre riceve il BJ dalla sua accompagnatrice.
La mia macchina non è grossa come quella del "signore degli anelli" Milinturo, per cui Giulia non scompare nella vastità del sedile, nè io ho bisogno di appendermi a croce alle maniglie che pendono dal tettuccio, ma mi limito ad aggrapparmi ai fianchi dello schienale, così da stare un po' staccato col busto e non collassare subito per il caldo.
La lancetta dell'ucrainometro risale vertiginosamente, non appena riesco a farmi un'idea del grado di partecipazione di Giulia. La fanciulla mi lascia fare, ma è focosa come un iceberg alla deriva nel mare Artico: il Dolby Surround è inceppato, le mani sono conserte sull'addome e gli unici segni di vitalità, che escludono lo stato di ibernazione, sono i suoi occhioni castani che mi scrutano.
Procedo così per 3-4 minuti, dapprima con una tirata di una cinquantina di colpi, poi inframezzando un paio di soste per riprendere fiato. Il fatto di avere il collega parcheggiato a una spanna mi ha impedito di abbassare i finestrini e, nonostante i 17-18 gradi esterni, l'interno della vettura impiega poco a diventare un fornetto.
IL SOLITO FINALE
"Vuoi che finiamo con una sega?", è lesta a cogliere il mio affanno la brunetta venuta dell'Ucraina. "Però prima ritorna di là", mi invita a riprendere possesso del mio sedile, cosa che comunque mi pareva scontata, non avendo alcuna intenzione di rimanere inginocchiato o ingobbito nel pozzetto del passeggero.
Quando sono di nuovo comodamente seduto, Giulia si china di nuovo verso di me e riprende a smanacciare il compare, con la stessa presa "a ragno" che aveva sfoderato durante le pause del BJ. Da parte mia, mi fiondo immediatamente sulle sue chiappette marmoree, che ora sono anche completamente nude e dunque ancora più piacevoli da massaggiare.
Il collega accanto a noi se ne va, quello che era arrivato con la Pecora a bordo pure e Giulia inizia a rendersi conto che le lancette stanno facendo un po' troppi giri: "Sbrigati però, perchè dobbiamo tornare!". E' il momento di far togliere la tuta e di far scendere in campo Federica, che senz'altro saprà massaggiare il compare in modo più energico. La brunetta ovviamente accetta e si entra così in dirittura d'arrivo.
In questi ultimi scampoli di partita, Giulia inzia a palesare un po' di affanno, perchè si risolleva del tutto con il busto e si limita a osservare le operazioni federiciane, senza più contribuire con i piacevoli grattini. L'arrivo dell'ennesima vettura è poi la goccia che fa definitivamente traboccare il vaso della sua pazienza: "Adesso, però, dobbiamo proprio andare!"
Visto che da un paio di minuti era lì col caschetto blu dell'osservatrice ONU in testa, le suggerisco di ottimizzare i tempi e di iniziare pure a rivestirsi, mentre Federica completerà l'opera. Così, mentre io varco la linea del traguardo, lei si è già lindata la vulva e ha reindossato le mutandine e le calze.
CACCIA AL TESORO
Si rimette anche le scarpe e poi mi allunga un paio di salviette, così che pure io possa dedicarmi alle operazioni di lindatura e rivestizione. Fuori deve proprio sventolare la bandiera svizzera, perchè raccomanda di non gettare nulla fuori e di consegnare tutto a lei, per lo smaltimento successivo.
Saremmo anche pronti a ripartire, ma manca all'appello il condom. Accendo la luce di cortesia e ha così inizio la caccia al tesoro, che vede Giulia vincitrice, anche perchè il gommino era dalla sua parte, nascosto sotto il sedile.
Risolto questo impiccio, riprendiamo la strada della mattonella e resta solo da scoprire il rate per fare ginnastica sui materassi del Blue. "Cento", è la risposta di Giulia. "Per un'ora, giusto?", provo a fare il furbo, ma la brunetta si mette a metà strada fra gli estremi di mercato, concedendo 40 minuti. Tento di carpirle il contatto telefonico, ma devo avere una faccia raccomandabile e mi assicura che tanto la troverò sempre alla mattonella, se dovessi desiderare rivederla.
Lambiamo Veronica BBW, che nel frattempo è in paziente attesa del prossimo cliente, scendiamo sino a metà rampa ed è il momento del congedo. Ci auguriamo la buona serata, lei riprende possesso della mattonella e io vado comunque a fare un giro sino a Cermenate, perchè è decisamente troppo presto per dirigersi già verso la branda.