SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.677152,9.115623
NOME: Inna (diminutivo di Corinna?)
NAZIONALITA': Rumena di Iași
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,70, capelli biondi a caschetto, viso gradevole, occhi chiari, fisico ben proporzionato ma non sodissimo, seno di una 3° ma un po' ballonzolante
ATTITUDINE: BJ nella norma, si è spogliata parzialmente ; è rimasta un po' sulle sue, ma ci si può parlare
LA MIA RECENSIONE:
Terminato l'incontro abbastanza insipido con Consuela, decido di concedermi un'ultima vasca lungo la statale dei Giovi, prima di fare definitivamente rientro a casa. Quando transito dal semaforo, sul lato-tabaccheria è ricomparsa una delle bionde longilinee (non saprei se Anna o Inna), che già lo scorso ottobre avevo inserito nella mia letterina per Babbo Natale:
ma che non ero mai riuscito a incontrare, sia perché a orari decenti quel crocevia è troppo affollato per potere accostare con la dovuta privacy (non c'è neanche una vera e propria rientranza), sia perché durante la stagione invernale ho sempre visto le due bionde smontare verso l'1 di notte. E' poi superfluo dire che, nel giro di un paio di settimane dal primo avvistamento, sono subito diventate le beniamine dei nostri colleghi ed è ben poco il tempo che trascorrono in attesa sulla mattonella, men che meno presenti simultaneamente. Stavolta l'ora è ben più antelucana (sono giù le 2 passate di una notte infrasettimanale) e, stranamente, una delle due bionde (quella coi capelli a caschetto, che trovo la più carina tra le due) è ancora lì. Giro di boa alla rotonda dei CC, nessuno in arrivo da Milano e quindi accelero sino al semaforo. Lei è ancora lì, ma dall'altra parte è in arrivo un trenino di un paio di macchine, per cui non è ancora il momento per fermarsi, ma solo per scrutarla meglio: è già alta di suo (direi almeno 1,70) e, slanciata dalle high heels, fa decisamente un figurone. Mentre transito, si accorge sicuramente che l'ho praticamente radiografata , perché mi sorride e mi segue per un po' con lo sguardo, mentre mi allontano. Alla prima traversa, mi addentro verso il centro di Lentate e, più rapidamente che posso, mi riaffaccio al semaforo dalla strada interna: rosso! Mentre attendo impazientemente che diventi verde, faccio gli scongiuri perché qualche collega non abbia già caricato la bionda. Trascorso più o meno un minuto di snervante attesa, mi immetto lentamente sulla via principale, controllo in entrambe le direzioni di avere campo completamente libero e, finalmente, è il mio momento! La bionda è ancora lì, per cui non ho che da svoltare verso destra e affiancarmi a lei, con la macchina ancora in parte nella carreggiata, perché lì la banchina è proprio angusta.
"Ciao, stai ancora lavorando o sono passato troppo tardi?", le domando. "No, no, tranquillo. Sto ancora lavorando", mi rassicura la bionda. Giusto il tempo di chiederle conferma che applichi i normali rate e la invito a bordo per un lavoretto orale di conoscenza reciproca. Appena si accomoda, mi accorgo subito che dev'essere mezza congelata, dato che era lì in attesa a gambe nude: "Ma hai la pelle d'oca! Non pensavo che facesse così freddo fuori...". Si guarda anche lei le gambe, dove la pelle è letteralmente accapponata e conferma: "Sì, fa abbastanza freddo stanotte. Quando sono arrivata avevo su le calze ma poi ne ho rotte due paia, per cui sono rimasta così ". Sicuramente ora avrà 15-20 minuti per scaldarsi e un po' e, come da rituale ormai consolidato, cominciamo a fare la conoscenza reciproca: lei si presenta come Inna (e dunque, per esclusione, ho capito chi sia Anna), io come me stesso Mi dice di avere 23 anni (anche se gliene avrei attribuiti un paio in più), di essere originaria di Iași (cittadina della Moldavia rumena, praticamente al confine con la Moldova) e di essere qui a Milano da una decina di mesi. Nonostante casa sua si trovi a poco più di 120 km dalla Transdnistria, di cui lo zar Putin sembra intenzionato a fare un sol boccone, non sembra granché preoccupata dei grandi dispiegamenti di truppe al di qua e al di là di quella che sta diventando la nuova Cortina di Ferro...
Dopo una manciata di minuti siamo nel piccolo spiazzo che lei e le sue "amiche" usano per le attività en voiture, che è abbastanza appartato e su cui sembrano affacciarsi solo dei vecchi fabbricati industriali. Ciò è sicuramente un buon viatico, ma non rende certo immuni al 100% dalla comparsa inaspettata di specie aliene: se ripenso alle mie peregrinazioni notturne, l'unica (per ora) multa mi è stata affibbiata proprio mentre ero appartato con una fanciulla in una zona industriale, dove non davamo fastidio ad alcuno. E anche con Yuliya, quando si è presentata a salutarci la Vigilanza Ecologica del Parco delle Groane, eravamo in una piazzola dimenticata da Dio e dagli uomini, ma non certo dalle FFdO Inna sembra comunque sicura del fatto suo e mi giura che lì non si sono mai presentati né i CC né la PL. Oltrepassiamo di qualche metro la vettura di un nostro collega, che è evidentemente intento ad amoreggiare con Anna, e accostiamo anche noi: se non altro, la vista della mia macchina è schermata da quella di un SUV più grosso e quindi i CC passerebbero prima a bussare al suo finestrino
LA RECE VERA E PROPRIA
Prima di cominciare, Inna mi domanda se gradisca avere un BBJ (che costerebbe 50), ma le confermo che preferisco non avere alcun tipo di rapporto scoperto, neppure quello orale. Nell'oscurità quasi totale, regolo gli aspetti burocratici, depositando i foglietti filigranati sul ripiano portaoggetti: "Te li ho messi lì". Dopo avere brancolato nel buio per qualche secondo, Inna mi domanda: "Lì dove?". "Era una caccia al tesoro Aspetta che ti accendo la luce", le rispondo e riattivo per un attimo la luce di cortesia. Nel frattempo, Inna si è spogliata quasi del tutto, togliendosi il giubbotto, sollevandosi sopra il seno una sorta di vestaglietta nera semi-trasparente e tenendo addosso solo il perizomino. Estrae dalla confezione il profilattico e si accinge a infilarlo sul fratellino. "Quello lo trovi anche al buio o devo riaccenderti ancora la luce?", le domando ridendo. "No, no, quello lo trovo da sola ", mi risponde Inna. Riaccendo l'autoradio, per avere un po' di musica di sottofondo, e mi abbandono alle arti amatorie di Inna.
Se da un lato devo ammettere che la ragazza ci ha messo tutto l'impegno necessario e non ha lesinato sul tempo (ma aveva anche incassato, per un BJ, il rate completo per la sintonia del primo canale), dall'altro devo riportare che non ho trovato il suo BJ prolungato particolarmente degno di memoria. Forse perché ero reduce dall'incontro di mezz'ora prima con Consuela, forse perché durante il social time iniziale non si è stabilita la giusta empatia con la fanciulla, forse perché il primo profilattico che mi ha calzato era un po' troppo stretto, ma i miei sensi non sono stati granché stimolati dall'azione orale di Inna. Poiché il mio basso ventre non è in questo momento la mia principale fonte di piacere, approfitto quantomeno del fatto che la fanciulla si sia quasi completamente denudata e inizio a carezzarle il collo, la schiena e poi i glutei. Essendo più alta della media, non sta lavorando in torsione ma si è messa ginocchioni, di traverso sul sedile del passeggero: grazie a ciò, i miei tentacoli riescono ad arrivare quasi ovunque (per lo meno sin dove mi è consentito dalla sua notevole lunghezza ) e io posso osservare con più attenzione la sua silhouette. Dal mio punto d'osservazione, si notano molto bene i suoi fianchi discretamente prominenti (non è certo magra magra come sembra essere la sua "amica" Anna) e la forma a clessidra del suo lato B, che le conferiscono una notevole femminilità. Il suo seno, che è il successivo soggetto delle mie attenzioni, è della giusta taglia (direi vicino a una 3°), ma è un po' ballonzolante nel vuoto, forse anche perché Inna sta gattoni e si muove su e giù con la testa. Quando cerco di serrare nella mia mano la mammella che ho più vicina e di stuzzicarne un po' il capezzolo, l'impresa mi risulta meno agevole del previsto, perché il seno pendola in tutte le direzioni, trascinato dall'inerzia e dalla gravità. Scendo quindi a carezzarle le gambe, che pure sono lisce e piacevoli al tatto. Quando però inizio a risalire l'interno delle cosce, noto che non sono sodissime e che hanno invece una consistenza leggermente burrosa, il che è un pregio per alcuni e un difetto per altri.
Quando siamo più o meno a metà dell'opera, ho un sussulto, perché il mio sguardo è attratto da un riflesso di luce nello specchietto retrovisore. Do un'occhiata e, fortunatamente, non è accaduto nulla di grave: il nostro collega e Anna hanno appena terminato il loro incontro erotico e hanno riacceso la luce interna dell'abitacolo. Li guardo per qualche secondo chiacchierare e sorridersi a vicenda e poi ritorno a seguire quanto sta accadendo nella mia vettura. Nel mentre, anche Inna si è concessa una breve pausa: "Secondo me, questo profilattico ti sta troppo stretto. Aspetta, ché ne prendo un altro". Estrae così un altro condom dal suo pozzo di S. Patrizio e procediamo ad effettuare lo scambio con quello che è infilato sull'asta. Proprio in questo istante, un'altra macchina si affaccia sullo spiazzo, ma è fortunatamente quella di un terzo collega, che ci supera tutti e va a parcheggiare proprio in fondo.
Sostituito il condom, Inna si rimette pazientemente all'opera ed è come se le lancette dell'orologio fossero arretrate di qualche minuto, perché la scena si ripete più o meno identica a prima. Dopo un po' di tempo, inizia però a essere stanca della prolungata azione orale (o, forse, consapevole che il tempo concessomi è ormai agli sgoccioli), per cui mi chiede il permesso di "prendere in mano" la situazione. Non appartengo certo alla categoria dei puristi del BJ e, consapevole che il prolungarsi dei tempi è anche colpa mia (dati i due incontri così ravvicinati), le do il placet a cambiare la tecnica di lavoro. Qui non c'è davvero nulla di interessante da raccontare, se non che, con un po' di pazienza, anche Inna riesce a condurmi oltre il traguardo.
STA PER RIENTRARE A CASA
Durante la pulizia, la rivestizione e il viaggio di ritorno, scambiamo ancora quattro chiacchiere. Ho senz'altro conosciuto ragazze molto più ciarliere, che ti sommergerebbero con un profluvio di parole anche al primo incontro: Inna non appartiene sicuramente a questa categoria, perché tende a starsene un po' sulle sue e bisogna pungolarla un po' con le domande (ma magari il suo modo di comportarsi è anche un po' condizionato da quanto riporto poco sotto). Mi conferma che lavora sia in macchina che in motel e che, ormai, i suoi orari sono molto più estesi che in passato, perché si trattiene sino alle 3 nelle serate infrasettimanali e addirittura sino alle 5 nei week-end. Tuttavia, fra un paio di giorni (erano una decina quando l'ho incontrata) rientrerà a casa, dove si concederà una pausa di almeno tre settimane, sino alla Pasqua. Da quando è arrivata a Milano (circa 10 mesi fa), ha sempre lavorato senza sosta e dunque non vedeva l'ora di concedersi una tregua. Anche perché l'erede di famiglia, delle cui cure stanno per il momento occupandosi i nonni, l'aspetta a casa e Inna ne sente la mancanza, nonostante la moderna tecnologia aiuti a ridurre le distanze e ad alleviare la nostalgia. Quindi, contenti o scontenti dell'incontro con lei, ricordatevi che Inna - come tante ragazze che lavorano OTR - è una mamma che ha alle spalle un rapporto coniugale andato gambe all'aria e trattatela meglio che potete
Il tempo delle chiacchiere si esaurisce presto, perché siamo di nuovo al semaforo di Lentate, dove ci congediamo l'uno dall'altra. Lei attraversa la strada, per riprendere possesso della sua mattonella, mentre io mi dirigo verso casa, lasciando così che cali il sipario su un'altra notte OTR.
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.677152,9.115623
NOME: Inna (diminutivo di Corinna?)
NAZIONALITA': Rumena di Iași
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,70, capelli biondi a caschetto, viso gradevole, occhi chiari, fisico ben proporzionato ma non sodissimo, seno di una 3° ma un po' ballonzolante
ATTITUDINE: BJ nella norma, si è spogliata parzialmente ; è rimasta un po' sulle sue, ma ci si può parlare
LA MIA RECENSIONE:
Terminato l'incontro abbastanza insipido con Consuela, decido di concedermi un'ultima vasca lungo la statale dei Giovi, prima di fare definitivamente rientro a casa. Quando transito dal semaforo, sul lato-tabaccheria è ricomparsa una delle bionde longilinee (non saprei se Anna o Inna), che già lo scorso ottobre avevo inserito nella mia letterina per Babbo Natale:
Dopo che la mia spedizione lungo la Novedratese si è conclusa con un nulla di fatto (ad Appiano e dintorni, posti di blocco della PL quasi a ogni rotonda; a Lentate, la nuova spilungona bionda che ho adocchiato ha una postazione di carico troppo in vista e devo studiare meglio la logistica; [...]
ma che non ero mai riuscito a incontrare, sia perché a orari decenti quel crocevia è troppo affollato per potere accostare con la dovuta privacy (non c'è neanche una vera e propria rientranza), sia perché durante la stagione invernale ho sempre visto le due bionde smontare verso l'1 di notte. E' poi superfluo dire che, nel giro di un paio di settimane dal primo avvistamento, sono subito diventate le beniamine dei nostri colleghi ed è ben poco il tempo che trascorrono in attesa sulla mattonella, men che meno presenti simultaneamente. Stavolta l'ora è ben più antelucana (sono giù le 2 passate di una notte infrasettimanale) e, stranamente, una delle due bionde (quella coi capelli a caschetto, che trovo la più carina tra le due) è ancora lì. Giro di boa alla rotonda dei CC, nessuno in arrivo da Milano e quindi accelero sino al semaforo. Lei è ancora lì, ma dall'altra parte è in arrivo un trenino di un paio di macchine, per cui non è ancora il momento per fermarsi, ma solo per scrutarla meglio: è già alta di suo (direi almeno 1,70) e, slanciata dalle high heels, fa decisamente un figurone. Mentre transito, si accorge sicuramente che l'ho praticamente radiografata , perché mi sorride e mi segue per un po' con lo sguardo, mentre mi allontano. Alla prima traversa, mi addentro verso il centro di Lentate e, più rapidamente che posso, mi riaffaccio al semaforo dalla strada interna: rosso! Mentre attendo impazientemente che diventi verde, faccio gli scongiuri perché qualche collega non abbia già caricato la bionda. Trascorso più o meno un minuto di snervante attesa, mi immetto lentamente sulla via principale, controllo in entrambe le direzioni di avere campo completamente libero e, finalmente, è il mio momento! La bionda è ancora lì, per cui non ho che da svoltare verso destra e affiancarmi a lei, con la macchina ancora in parte nella carreggiata, perché lì la banchina è proprio angusta.
"Ciao, stai ancora lavorando o sono passato troppo tardi?", le domando. "No, no, tranquillo. Sto ancora lavorando", mi rassicura la bionda. Giusto il tempo di chiederle conferma che applichi i normali rate e la invito a bordo per un lavoretto orale di conoscenza reciproca. Appena si accomoda, mi accorgo subito che dev'essere mezza congelata, dato che era lì in attesa a gambe nude: "Ma hai la pelle d'oca! Non pensavo che facesse così freddo fuori...". Si guarda anche lei le gambe, dove la pelle è letteralmente accapponata e conferma: "Sì, fa abbastanza freddo stanotte. Quando sono arrivata avevo su le calze ma poi ne ho rotte due paia, per cui sono rimasta così ". Sicuramente ora avrà 15-20 minuti per scaldarsi e un po' e, come da rituale ormai consolidato, cominciamo a fare la conoscenza reciproca: lei si presenta come Inna (e dunque, per esclusione, ho capito chi sia Anna), io come me stesso Mi dice di avere 23 anni (anche se gliene avrei attribuiti un paio in più), di essere originaria di Iași (cittadina della Moldavia rumena, praticamente al confine con la Moldova) e di essere qui a Milano da una decina di mesi. Nonostante casa sua si trovi a poco più di 120 km dalla Transdnistria, di cui lo zar Putin sembra intenzionato a fare un sol boccone, non sembra granché preoccupata dei grandi dispiegamenti di truppe al di qua e al di là di quella che sta diventando la nuova Cortina di Ferro...
Dopo una manciata di minuti siamo nel piccolo spiazzo che lei e le sue "amiche" usano per le attività en voiture, che è abbastanza appartato e su cui sembrano affacciarsi solo dei vecchi fabbricati industriali. Ciò è sicuramente un buon viatico, ma non rende certo immuni al 100% dalla comparsa inaspettata di specie aliene: se ripenso alle mie peregrinazioni notturne, l'unica (per ora) multa mi è stata affibbiata proprio mentre ero appartato con una fanciulla in una zona industriale, dove non davamo fastidio ad alcuno. E anche con Yuliya, quando si è presentata a salutarci la Vigilanza Ecologica del Parco delle Groane, eravamo in una piazzola dimenticata da Dio e dagli uomini, ma non certo dalle FFdO Inna sembra comunque sicura del fatto suo e mi giura che lì non si sono mai presentati né i CC né la PL. Oltrepassiamo di qualche metro la vettura di un nostro collega, che è evidentemente intento ad amoreggiare con Anna, e accostiamo anche noi: se non altro, la vista della mia macchina è schermata da quella di un SUV più grosso e quindi i CC passerebbero prima a bussare al suo finestrino
LA RECE VERA E PROPRIA
Prima di cominciare, Inna mi domanda se gradisca avere un BBJ (che costerebbe 50), ma le confermo che preferisco non avere alcun tipo di rapporto scoperto, neppure quello orale. Nell'oscurità quasi totale, regolo gli aspetti burocratici, depositando i foglietti filigranati sul ripiano portaoggetti: "Te li ho messi lì". Dopo avere brancolato nel buio per qualche secondo, Inna mi domanda: "Lì dove?". "Era una caccia al tesoro Aspetta che ti accendo la luce", le rispondo e riattivo per un attimo la luce di cortesia. Nel frattempo, Inna si è spogliata quasi del tutto, togliendosi il giubbotto, sollevandosi sopra il seno una sorta di vestaglietta nera semi-trasparente e tenendo addosso solo il perizomino. Estrae dalla confezione il profilattico e si accinge a infilarlo sul fratellino. "Quello lo trovi anche al buio o devo riaccenderti ancora la luce?", le domando ridendo. "No, no, quello lo trovo da sola ", mi risponde Inna. Riaccendo l'autoradio, per avere un po' di musica di sottofondo, e mi abbandono alle arti amatorie di Inna.
Se da un lato devo ammettere che la ragazza ci ha messo tutto l'impegno necessario e non ha lesinato sul tempo (ma aveva anche incassato, per un BJ, il rate completo per la sintonia del primo canale), dall'altro devo riportare che non ho trovato il suo BJ prolungato particolarmente degno di memoria. Forse perché ero reduce dall'incontro di mezz'ora prima con Consuela, forse perché durante il social time iniziale non si è stabilita la giusta empatia con la fanciulla, forse perché il primo profilattico che mi ha calzato era un po' troppo stretto, ma i miei sensi non sono stati granché stimolati dall'azione orale di Inna. Poiché il mio basso ventre non è in questo momento la mia principale fonte di piacere, approfitto quantomeno del fatto che la fanciulla si sia quasi completamente denudata e inizio a carezzarle il collo, la schiena e poi i glutei. Essendo più alta della media, non sta lavorando in torsione ma si è messa ginocchioni, di traverso sul sedile del passeggero: grazie a ciò, i miei tentacoli riescono ad arrivare quasi ovunque (per lo meno sin dove mi è consentito dalla sua notevole lunghezza ) e io posso osservare con più attenzione la sua silhouette. Dal mio punto d'osservazione, si notano molto bene i suoi fianchi discretamente prominenti (non è certo magra magra come sembra essere la sua "amica" Anna) e la forma a clessidra del suo lato B, che le conferiscono una notevole femminilità. Il suo seno, che è il successivo soggetto delle mie attenzioni, è della giusta taglia (direi vicino a una 3°), ma è un po' ballonzolante nel vuoto, forse anche perché Inna sta gattoni e si muove su e giù con la testa. Quando cerco di serrare nella mia mano la mammella che ho più vicina e di stuzzicarne un po' il capezzolo, l'impresa mi risulta meno agevole del previsto, perché il seno pendola in tutte le direzioni, trascinato dall'inerzia e dalla gravità. Scendo quindi a carezzarle le gambe, che pure sono lisce e piacevoli al tatto. Quando però inizio a risalire l'interno delle cosce, noto che non sono sodissime e che hanno invece una consistenza leggermente burrosa, il che è un pregio per alcuni e un difetto per altri.
Quando siamo più o meno a metà dell'opera, ho un sussulto, perché il mio sguardo è attratto da un riflesso di luce nello specchietto retrovisore. Do un'occhiata e, fortunatamente, non è accaduto nulla di grave: il nostro collega e Anna hanno appena terminato il loro incontro erotico e hanno riacceso la luce interna dell'abitacolo. Li guardo per qualche secondo chiacchierare e sorridersi a vicenda e poi ritorno a seguire quanto sta accadendo nella mia vettura. Nel mentre, anche Inna si è concessa una breve pausa: "Secondo me, questo profilattico ti sta troppo stretto. Aspetta, ché ne prendo un altro". Estrae così un altro condom dal suo pozzo di S. Patrizio e procediamo ad effettuare lo scambio con quello che è infilato sull'asta. Proprio in questo istante, un'altra macchina si affaccia sullo spiazzo, ma è fortunatamente quella di un terzo collega, che ci supera tutti e va a parcheggiare proprio in fondo.
Sostituito il condom, Inna si rimette pazientemente all'opera ed è come se le lancette dell'orologio fossero arretrate di qualche minuto, perché la scena si ripete più o meno identica a prima. Dopo un po' di tempo, inizia però a essere stanca della prolungata azione orale (o, forse, consapevole che il tempo concessomi è ormai agli sgoccioli), per cui mi chiede il permesso di "prendere in mano" la situazione. Non appartengo certo alla categoria dei puristi del BJ e, consapevole che il prolungarsi dei tempi è anche colpa mia (dati i due incontri così ravvicinati), le do il placet a cambiare la tecnica di lavoro. Qui non c'è davvero nulla di interessante da raccontare, se non che, con un po' di pazienza, anche Inna riesce a condurmi oltre il traguardo.
STA PER RIENTRARE A CASA
Durante la pulizia, la rivestizione e il viaggio di ritorno, scambiamo ancora quattro chiacchiere. Ho senz'altro conosciuto ragazze molto più ciarliere, che ti sommergerebbero con un profluvio di parole anche al primo incontro: Inna non appartiene sicuramente a questa categoria, perché tende a starsene un po' sulle sue e bisogna pungolarla un po' con le domande (ma magari il suo modo di comportarsi è anche un po' condizionato da quanto riporto poco sotto). Mi conferma che lavora sia in macchina che in motel e che, ormai, i suoi orari sono molto più estesi che in passato, perché si trattiene sino alle 3 nelle serate infrasettimanali e addirittura sino alle 5 nei week-end. Tuttavia, fra un paio di giorni (erano una decina quando l'ho incontrata) rientrerà a casa, dove si concederà una pausa di almeno tre settimane, sino alla Pasqua. Da quando è arrivata a Milano (circa 10 mesi fa), ha sempre lavorato senza sosta e dunque non vedeva l'ora di concedersi una tregua. Anche perché l'erede di famiglia, delle cui cure stanno per il momento occupandosi i nonni, l'aspetta a casa e Inna ne sente la mancanza, nonostante la moderna tecnologia aiuti a ridurre le distanze e ad alleviare la nostalgia. Quindi, contenti o scontenti dell'incontro con lei, ricordatevi che Inna - come tante ragazze che lavorano OTR - è una mamma che ha alle spalle un rapporto coniugale andato gambe all'aria e trattatela meglio che potete
Il tempo delle chiacchiere si esaurisce presto, perché siamo di nuovo al semaforo di Lentate, dove ci congediamo l'uno dall'altra. Lei attraversa la strada, per riprendere possesso della sua mattonella, mentre io mi dirigo verso casa, lasciando così che cali il sipario su un'altra notte OTR.