http://www.theirinashayk.com/
Innanzitutto chiedo venia perchè non ho potuto recensire prima: avevo le mie cose.
No, non quelle, delle altre. Poi ho avuto l'influenza. Il gatto mi ha pisciato sul tappeto.
Ci sono state le vicissitudini societarie del Bologna Futbol Club ed ero impegnato nelle
pratiche woodoo sul bambolotto di Porcedda.
Poi avevo finito gli spilloni e son dovuto uscire a comprarli. Mi son ricordato pure che
non avevo le uova per fare la maionese. Non trovavo parcheggio. Non avevo monete
per il parchimetro ed ho rapinato un lavavetri. L'ascensore era sempre occupato.
E poi i battibecchi tra mussulmani e copti, davvero, non son riuscito a recensire prima.
Ma eccomi qua con questa rece fresca fresca ed umidiccia, come una cacca appena evacuata.
"Eh ma che schifo" dice....
Non riuscivo davvero a trovare un paragone più consono.
E' la sera dell'ultimo dell'anno.
Cena luculliana concernente ogni genere di nefandezza grassa.
Se la cibaria non possedeva almeno 2547 kcal/g non le era consentito nemmeno l'accesso
tra le mura domestiche.
Per darti un assaggio: antipasto a base di cotechino farcito con ripieno al mascarpone
con ragù di ciccioli in lardo di Colonnata. Primo concernente lasagne di trippa allo zampone
con ragù di mascarpone con sopra una spolveratina di gorgonzola in umido con scaglie di ciccioli.
Secondo. Per il secondo s'è pensato di stendere sul tavolo direttamente un quintale di grasso puro.
Il pane non è abbastanza grasso quindi è assente.
Come pane si utilizzano fette di cotechino.
Ed un pinzimonio non ce lo vogliamo fare?
Peccato che la verdura non sia grassa quindi si sono utilizzate come rimpiazzo budella di Gnù.
Anche l'acqua non è abbastanza grassa.
Come acqua si utilizza olio di fegato di merluzzo d.o.c. proveniente dal Kamchatka.
Dolce. Come dolce s'è pensata per l'occasione una bella crostata di cinghiale abbinata ad uno
stupefacente (provare per credere) tiramisù ove al posto del savoiardo s'è utilizzato
l'onnipresente contechino.
Ed ovviamente fiumi d'alcool.
Ecco, l'alcool. Se non fosse stato per l'alcool, appena scoccata la mezzanotte, non mi sarei
mai appisolato.
Poltrona, tele lobotomizzante.
Il buio....
Mi basta buttar li un paio di scuse tipo "Mi è rimasto un certo languorino.
Faccio un salto alla salumeria 24/24 per comprare un paio d'etti di coppa, giusto per
riempire quel bucanino, nè?" che subito mi ritrovo libero come un augello e svolazzare,
un pò appesantito, ma svolazzare.
"Ma dove cazzo vai svolazzando che ti eri appena mangiato l'equivalente peso in Kcal
della Torre degli Asinelli?" dice.
"No te preocupe. Stammi ad ascoltare..."
Il piano è diabolico.
Il giorno prima navigando tra i siti mi era caduto l'occhio (ed anche un paio di ormoni)
sulle foto di questa modella russa. Davvero figa, devo ammettere.
Noto con disappunto che però sul suo sito non c'è il numero di telefono.
Seccante quando non c'è il numero siccome per mettermi in contatto devo utilizzare
le mia capacità medianiche.
Seccante perchè mi obbliga ad utilizzare parecchie energie (sono piuttosto pigro)
e poi mi viene il sangue al naso, cosa che odio.
Un paio di inspira/espira, qualche secondo d'attesa giacchè le linee a quell'ora sono
sempre un pò intasate e finalmente sono connesso con la modella russa.
Irina, dice che si chiama.
Il cognome, Kykkxyzzykskkywy....
Lasciamo perdere, facciamo Irina nè?
Preferisci patanochka?
Come vuoi....
Però per scrivere (che dopo devo postare rece) è più immediato Irina, anzi facciamo Iri,
oppure meglio I, và, q'est plus facil...
"Ciao I, sono Gomez" le sussurro nel cervello.
"Gomez? Ci conosciamo?" mi risponde.
"Non ancora ma credo che a breve ci conosceremo a fondo"
"Si? Ne sei sicuro?"
"Ci puoi scommettere"
"Mhm, mi sembri un tipo che sa cosa vuole e sa come ottenerlo"
"Rego, hai appena stilato il mio identikit"
"Ma dimmi. Esattamente a cosa devo il piacere?"
"Mah. Nulla. Vedo dal tuo sito che sei parecchio figa e con ciò vorrei trombarti un pò,
se non ti secca"
"Mi sono sempre piaciuti i medium che vanno subito al sodo senza perdersi in fronzoli"
"...E a me i soggetti psicolabili che non offrono una particolare resistenza"
"Lo devo prendere come un complimento?"
"Vedi tu..."
"Ah, grazie allora"
"Grazie a te, credimi, e grazie anche a mammà e a papà tuo"
"Quindi Gomez, indove si tromba?"
"Avevo pensato qui a Bologna, domani verso mezzanotte e mezza, ti va bene in macchina
o preferisci un motel?"
"Ma Gomez, io di solito quando vengo a Bologna soggiorno al Baglioni"
"Ah beh, poverina. Mi può anche andare, basta che paghi tu"
"Ovvio. Che discorsi. Ma perchè mezzanotte e mezza?"
"La cena, il grasso, l'alcool, le scuse per sganciarmi, i tempi logistici, mia suocera"
"Viene anche tua suocera?"
"No, la suocera è la variante imprevedibile. Ma non temere, se scassa troppo la minchia
la ipnotizzo e le faccio credere di essere uno zampone con le lenticchie"
"Quindi a domani Gomez, 0.30 am, hotel Baglioni, suite Imperiale"
"Minghia la suite Imperiale? Lo sapevo che a frequentare Cristiano Ronaldo ti montavi
un pò troppo la testa. Ma, paga lui, vero?"
"Rego"
"Mi raccomando I, ti voglio figa. Vedi di farti trovare in abbigliamento sexissimo altrimenti
invece che mia suocera ipnotizzo te. Ricordi la cosa dello zampone?"
"Non temere, sarò sexissima, non ti pentirai di avermi contattata medianicamente".
E' mezzanotte e un quarto e sto cercando parcheggio.
Di mia suocera non c'è ombra, ma neppure del parcheggio.
Questo è uno di quegli spessi momenti nei quali maledico il giorno in cui non ho fatto il corso
di telecinesi. La capacità di sollevare e togliere dai maroni tutte le macchine che vuoi solo
con la forza del pensiero. Lo farò st'altranno. Puoi giurarci.
Finalmente trovo parcheggio: sono praticamente a Castel Maggiore.
Inspira/espira, mi collego con la topa e le metto in dietro di qualche minuto l'orologio biologico.
Già che ci sono la ringiovanisco anche di un paio d'anni e le sistemo quella leggerissima e quasi
impercettibile asimmetria esistente tra le due zinne.
"Evabbè, stai a guardà er capello", dice.
In questo lavoro ci vuole serietà e dovizia.
Non ci si inventa medium da un giorno all'altro.
Non esitono sabati e domeniche, non esiste Natale Pasqua e Ferragosto, e di solito a capodanno
ci si tromba le modelle fighe russe.
Fare il medium è soprattutto una missione.
Ora posso anche prendermela comoda: è mezzanotte e mezza e lei ora crede che siano circa
le ventiquattro. Percepisco che sta festeggiando di nuovo. "Stapp! E auguri...!!!! Buon Annooooo..!!!"
Guardo attraverso i suoi occhi chi c'è li con lei.
E' sola.
Ma come? E Cristiano Ronaldo?
Inspira/espira
"Checcazzo vuoi Gomez? Non vedi che sto trombando"
"Sorri Cristià, è che ti volevo fare gli auguri"
E' rimasto a Madrid è vedo che non ha di certo perso tempo.
"Attento indove spruzzi però che già stai inguaiato ai livelli, nè vero Cristià?"
Vabbè dai. Per non passare proprio da stronzo inspira/espira e le materializzo in stanza
qualche persona, individui qualsiasi, con lingua di Menelik e cappellino buffo, che fanno
finta di festeggiare. Comincio a nutrire seri dubbi sulla sanità mentale della topa.
Ma detto tra noi, chissenefrega?
Sta di fatto che la tipatopa è parecchio figafighissima.
Assai figafighissima, direi.
Quindi sorvolo.
Sempre piuttosto appesantito soprattutto dal dessert, ma sorvolo.
Strada facendo mi vien voglia di culo.
Inspira/espira.
Su un tavolino della suite le materializzo un dilatatore anale, la istruisco brevemente
in come usarlo e le ordino di iniziare immediatamente a gingillarsi che la prima cosa che
faccio quano entro è impalarla.
"Mhm, Gomez il medium Impaler" dice "non vedo l'ora"
"Io si, esattamente alle 1.00 am mie, corrispondenti alle 0.30 tue, cioè piu preciso di un
dito in culo, appunto"
Ed intanto si lubrifica un pò il buco col suo stesso sputo.
Il palmo della mano, spluah, e via una bella passata tra passera e ano.
Ma lo sputo non è abbastanza e si fa aiutare da un tizio, uno di quei tizi immaginari che avevo
materializzato per la sua festicciola privata. Il tizio ci prova gusto, le lecca il buco e fa per
tirar fuori l'uccello.
"Eccheccazz..."
Inspira/espira e zacchete, evirato.
Anzi no. Cancellato. Polverizzato. Vaporizzato. Tiè.
E già che ci sono per non saper ne leggere ne scrivere vaporizzo anche tutti gli altri invitati maschi.
Che non è mica possibile.
Però lei se ne strafrega e chiede aiuto alle invitate donne, seppure racchie.
Un'orgia lesbo anale.
"Ma quanto cazzo è troia questa qua?"
Un'ecatombe di culi e sputi, di saliva e buchi, buchi e culi, culi e buchi e di sputi.
Sono esterrefatto, ma sinistramente compiaciuto.
Ancora una volta avevo avuto "culo" nella mia scelta.
Ma nel frattempo mi viene pure fame.
Lo so lo so, sono un pozzo senza fondo, ma l'esercizio dell'arte medianica prosciuga le energie.
Inspira/espira.
Mi insinuo nella mente del cuoco del Baglioni, gli faccio preparare un piatto di pasta alle sarde
e glielo faccio portare su, nella suite.
Ma prima lo eviro, per sicurezza.
Arrivo al Baglioni.
Inspira/espira.
Vaporizzo il concierge prima che mi domandi indove mi stia dirigendo.
Inspira/espira.
Vaporizzo tutti coloro si stanno accingendo ad occupare l'ascensore, che così risulta prontamente
libera, e salgo.
"Vabbè" dice "già che c'eri non potevi materializzarti direttamente nella suite?
Ma che cippa di medium sei?"
Odio la troppa teatralità.
Mi chiamo Gomez, non David Copperfield.
Inspira/espira.
Vaporizzo tutte le porte.
E' un corridoio unico e diritto tra il mio cazzo ed il buco del culo di I. che ovviamente mi sta
aspettando in posizione congeniale, cioè a novanta.
E' bellissima.
E' bellissimo.
Il suo buco del culo. E tenero come il burro.
La sua pelle è ambrata ed i suoi occhi sono due topazi. Lei è topazia. Un gran bel pezzo di topazia.
Nella suite mentre la sodomizzo veementemente risuona la melodia dello spot.........
evry day and....evry night....
baby i will always be here in your....ass
L'armoniosa poesia della melodia fa da poetica colonna sonora alla nostra fiabesca e poetica inculata,
che di sto passo procede soave ma incessante, in un crescendo di affondi là ove la melodia si fa più
intensa, ove la poesia si fa più poetica e l'amore lascia spazio al cuore, ed all'amore, ed alla poesia
di questa meravilgiosa e poetica sifonata, quando ad un certo punto...
Ma che è sta puzza di merda.....
"I, non dirmi che non ti sei fatta il clisterino prima...."
"Ehm, io, insomma, veramente..."
Inspira/espira.
Materializzo Mastro Lindo in persona e le faccio sturare il colon, che dopo era talmente pulito
che ci si poteva cenare dentro.
Beh, insomma...
I partecipanti alla festicciola. Non me ne ero accorto. Erano stati testimoni della faccenda.
"Si ma tu Gomez non glielo avevi detto del clistere..."
"Si ma tu Gomez sei un pò troppo pignolino...."
"Si ma tu Gomez sei il solito perfezionista..."
"Si ma tu Gomez c'hi il cuore come un ghiaciolo..."
Inspira/espira.
Vaporizzati tutti.
E se hai qualcosa da ridire, si, tu, tu che stai leggendo, inspira/espira e vaporizzo anche te.
Io e lei finalmente soli.
Nonostante ora abbia il colon e l'ampolla rettale più puliti e candidi della neve di un ghiacciaio
millenario ora del culo non mi interessa più.
Tipico.
Abbiamo qui Irina Sheyk tutta nuda e tutta calda (esattamente come quel gran prezzo dell'Ubalda,
che magari analizzeremo in altra sede e in altra storia) e non le pratichiamo una bella passerizzazione
di quelle fatte bene come si deve?
Inspira/espira e mi trasformo in una lingua alta un metro e ottanta. E vorticosa. Anzi che dico
vorticosa, vorticosa vertiginosa ed un pò varicosa.
Inspira/espira. Varicosità eliminata. Vorticosità incrementata.
I è un susseguirsi imbarazzante di orgasmi.
In un minuto ne avrò contati perlomeno 60.
"Si dai un orgasmo al secondo. Ma chi vuoi prendere per il culo" dice.
Inspira/espira.
Hasta la vista baby.
I se la gode, nemmeno Cristiano Ronaldo, dice, l'aveva mai fatta godere così.
Non so, dico, se Cristiano Ronaldo può rappresentare, conoscendolo, un attendibile metro di giudizio.
Comunque mi becco il complimento e me lo metto in saccoccia.
Meglio che un calcio nei coglioni.
Sbrodola, si dimena, ansima, si agita, rantola, si aggrappa, urla, si contorce, mi supplica un pò
di continuare un pò di smettere. Dice che non ne può più, dice che ne vuole ancora. Dice che è già sazia.
Dice che ha ancora fame. Insomma, non il prototipo della fanciulla decisa, ma chissenefrega, ripeto,
è davvero fighissima. Dovresti vederla.
Poi, dopo circa due ore di passerizzazione, ove ad un certo punto mi si è materializato di fianco
l'ufficiale del Guinness dei Primati con tanto di cartelletta e cronometro alla mano che incitandomi
e sorreggendomi di faceva "Forza Gomez, Forza Gomez, ancora un pò, ancora un pò, ancora un pò
Evivva, sei entrato nella leggenda. Guinness per la passerizzazione più lunga (quella precedente era
di un centrafricano che aveva datizzato per due ore sua suocera in preda a una macumba praticatagli
dalla stessa) e per il maggior numero di orgasmi clitoridei provocati (60 x 120 = 7200)".
Quindi oltre al coito lanciato pure sti altri due Guinness.Mica pizza e fichi. C'è da andarne fieri.
Dicevo, dopo sta storia dei Guinness, I stremata mi supplica di trombarla ed infine inondarla
di tutte le sigle che fossi stato capace, come degno epilogo di sta trombata epica.
Quand'ecco che...
"Aho, a finocchione, svegliati che c'è il sorbetto di calamari e seppie in salsa di panna acida
con scaglie di ciccioli"
Era mio nipote, il simpaticone, che mi sveglia.
Ma che succede?
"A zio, sei proprio un coglionazzo. Te stai addormì mentre noi che facevamo il bis della crostata
di cinghiale, ismitone"
Probabilmente intontito dai fumi dell'alcool e imbarzottito dallo spot Intimissimi mi ero appisolato
per una decina di minuti.
Dieci minuti che mi erano sembrati ore ottenebrato dagli alcaloidi contenuti nel sugo di tarantola
(si perchè pare che la crostata di cinghiale col sugo di tarantola sia il non plus ultra).
Ma no, ma no, ma no.
Mi ero sognato tutto.
Irina, il Baglioni, i superpoteri, il buco del culo....
Un momento. Fermi tutti.
Il coitus interruptus.
"Niente sorbetto, dammi un pò un'altra porzione di crostata di cinghiale al sugo di tarantola
e un mezzo litro di grappa di rinoceronte, che c'ho in ballo una faccenda....."
Poltrona, tele, spot Intimissimi....
Il buio....
Inspira/espira...
Il trionfo.
"Contattami medianicamente più spesso Gomez, sei il numero uno dei trombatori medianici"
dice Irina alla fine del nostro incontro.
"Il n.1 dei trombatori medianici..." Non so se prenderlo come un complimento ma, ribadisco, sempre meglio
che un calcio nei coglioni.
...E poi sognar non costa nulla.
Con simpatia, Gomez
0/quantocazzomipare/10 (perchè oltre non si può)
Innanzitutto chiedo venia perchè non ho potuto recensire prima: avevo le mie cose.
No, non quelle, delle altre. Poi ho avuto l'influenza. Il gatto mi ha pisciato sul tappeto.
Ci sono state le vicissitudini societarie del Bologna Futbol Club ed ero impegnato nelle
pratiche woodoo sul bambolotto di Porcedda.
Poi avevo finito gli spilloni e son dovuto uscire a comprarli. Mi son ricordato pure che
non avevo le uova per fare la maionese. Non trovavo parcheggio. Non avevo monete
per il parchimetro ed ho rapinato un lavavetri. L'ascensore era sempre occupato.
E poi i battibecchi tra mussulmani e copti, davvero, non son riuscito a recensire prima.
Ma eccomi qua con questa rece fresca fresca ed umidiccia, come una cacca appena evacuata.
"Eh ma che schifo" dice....
Non riuscivo davvero a trovare un paragone più consono.
E' la sera dell'ultimo dell'anno.
Cena luculliana concernente ogni genere di nefandezza grassa.
Se la cibaria non possedeva almeno 2547 kcal/g non le era consentito nemmeno l'accesso
tra le mura domestiche.
Per darti un assaggio: antipasto a base di cotechino farcito con ripieno al mascarpone
con ragù di ciccioli in lardo di Colonnata. Primo concernente lasagne di trippa allo zampone
con ragù di mascarpone con sopra una spolveratina di gorgonzola in umido con scaglie di ciccioli.
Secondo. Per il secondo s'è pensato di stendere sul tavolo direttamente un quintale di grasso puro.
Il pane non è abbastanza grasso quindi è assente.
Come pane si utilizzano fette di cotechino.
Ed un pinzimonio non ce lo vogliamo fare?
Peccato che la verdura non sia grassa quindi si sono utilizzate come rimpiazzo budella di Gnù.
Anche l'acqua non è abbastanza grassa.
Come acqua si utilizza olio di fegato di merluzzo d.o.c. proveniente dal Kamchatka.
Dolce. Come dolce s'è pensata per l'occasione una bella crostata di cinghiale abbinata ad uno
stupefacente (provare per credere) tiramisù ove al posto del savoiardo s'è utilizzato
l'onnipresente contechino.
Ed ovviamente fiumi d'alcool.
Ecco, l'alcool. Se non fosse stato per l'alcool, appena scoccata la mezzanotte, non mi sarei
mai appisolato.
Poltrona, tele lobotomizzante.
Il buio....
Mi basta buttar li un paio di scuse tipo "Mi è rimasto un certo languorino.
Faccio un salto alla salumeria 24/24 per comprare un paio d'etti di coppa, giusto per
riempire quel bucanino, nè?" che subito mi ritrovo libero come un augello e svolazzare,
un pò appesantito, ma svolazzare.
"Ma dove cazzo vai svolazzando che ti eri appena mangiato l'equivalente peso in Kcal
della Torre degli Asinelli?" dice.
"No te preocupe. Stammi ad ascoltare..."
Il piano è diabolico.
Il giorno prima navigando tra i siti mi era caduto l'occhio (ed anche un paio di ormoni)
sulle foto di questa modella russa. Davvero figa, devo ammettere.
Noto con disappunto che però sul suo sito non c'è il numero di telefono.
Seccante quando non c'è il numero siccome per mettermi in contatto devo utilizzare
le mia capacità medianiche.
Seccante perchè mi obbliga ad utilizzare parecchie energie (sono piuttosto pigro)
e poi mi viene il sangue al naso, cosa che odio.
Un paio di inspira/espira, qualche secondo d'attesa giacchè le linee a quell'ora sono
sempre un pò intasate e finalmente sono connesso con la modella russa.
Irina, dice che si chiama.
Il cognome, Kykkxyzzykskkywy....
Lasciamo perdere, facciamo Irina nè?
Preferisci patanochka?
Come vuoi....
Però per scrivere (che dopo devo postare rece) è più immediato Irina, anzi facciamo Iri,
oppure meglio I, và, q'est plus facil...
"Ciao I, sono Gomez" le sussurro nel cervello.
"Gomez? Ci conosciamo?" mi risponde.
"Non ancora ma credo che a breve ci conosceremo a fondo"
"Si? Ne sei sicuro?"
"Ci puoi scommettere"
"Mhm, mi sembri un tipo che sa cosa vuole e sa come ottenerlo"
"Rego, hai appena stilato il mio identikit"
"Ma dimmi. Esattamente a cosa devo il piacere?"
"Mah. Nulla. Vedo dal tuo sito che sei parecchio figa e con ciò vorrei trombarti un pò,
se non ti secca"
"Mi sono sempre piaciuti i medium che vanno subito al sodo senza perdersi in fronzoli"
"...E a me i soggetti psicolabili che non offrono una particolare resistenza"
"Lo devo prendere come un complimento?"
"Vedi tu..."
"Ah, grazie allora"
"Grazie a te, credimi, e grazie anche a mammà e a papà tuo"
"Quindi Gomez, indove si tromba?"
"Avevo pensato qui a Bologna, domani verso mezzanotte e mezza, ti va bene in macchina
o preferisci un motel?"
"Ma Gomez, io di solito quando vengo a Bologna soggiorno al Baglioni"
"Ah beh, poverina. Mi può anche andare, basta che paghi tu"
"Ovvio. Che discorsi. Ma perchè mezzanotte e mezza?"
"La cena, il grasso, l'alcool, le scuse per sganciarmi, i tempi logistici, mia suocera"
"Viene anche tua suocera?"
"No, la suocera è la variante imprevedibile. Ma non temere, se scassa troppo la minchia
la ipnotizzo e le faccio credere di essere uno zampone con le lenticchie"
"Quindi a domani Gomez, 0.30 am, hotel Baglioni, suite Imperiale"
"Minghia la suite Imperiale? Lo sapevo che a frequentare Cristiano Ronaldo ti montavi
un pò troppo la testa. Ma, paga lui, vero?"
"Rego"
"Mi raccomando I, ti voglio figa. Vedi di farti trovare in abbigliamento sexissimo altrimenti
invece che mia suocera ipnotizzo te. Ricordi la cosa dello zampone?"
"Non temere, sarò sexissima, non ti pentirai di avermi contattata medianicamente".
E' mezzanotte e un quarto e sto cercando parcheggio.
Di mia suocera non c'è ombra, ma neppure del parcheggio.
Questo è uno di quegli spessi momenti nei quali maledico il giorno in cui non ho fatto il corso
di telecinesi. La capacità di sollevare e togliere dai maroni tutte le macchine che vuoi solo
con la forza del pensiero. Lo farò st'altranno. Puoi giurarci.
Finalmente trovo parcheggio: sono praticamente a Castel Maggiore.
Inspira/espira, mi collego con la topa e le metto in dietro di qualche minuto l'orologio biologico.
Già che ci sono la ringiovanisco anche di un paio d'anni e le sistemo quella leggerissima e quasi
impercettibile asimmetria esistente tra le due zinne.
"Evabbè, stai a guardà er capello", dice.
In questo lavoro ci vuole serietà e dovizia.
Non ci si inventa medium da un giorno all'altro.
Non esitono sabati e domeniche, non esiste Natale Pasqua e Ferragosto, e di solito a capodanno
ci si tromba le modelle fighe russe.
Fare il medium è soprattutto una missione.
Ora posso anche prendermela comoda: è mezzanotte e mezza e lei ora crede che siano circa
le ventiquattro. Percepisco che sta festeggiando di nuovo. "Stapp! E auguri...!!!! Buon Annooooo..!!!"
Guardo attraverso i suoi occhi chi c'è li con lei.
E' sola.
Ma come? E Cristiano Ronaldo?
Inspira/espira
"Checcazzo vuoi Gomez? Non vedi che sto trombando"
"Sorri Cristià, è che ti volevo fare gli auguri"
E' rimasto a Madrid è vedo che non ha di certo perso tempo.
"Attento indove spruzzi però che già stai inguaiato ai livelli, nè vero Cristià?"
Vabbè dai. Per non passare proprio da stronzo inspira/espira e le materializzo in stanza
qualche persona, individui qualsiasi, con lingua di Menelik e cappellino buffo, che fanno
finta di festeggiare. Comincio a nutrire seri dubbi sulla sanità mentale della topa.
Ma detto tra noi, chissenefrega?
Sta di fatto che la tipatopa è parecchio figafighissima.
Assai figafighissima, direi.
Quindi sorvolo.
Sempre piuttosto appesantito soprattutto dal dessert, ma sorvolo.
Strada facendo mi vien voglia di culo.
Inspira/espira.
Su un tavolino della suite le materializzo un dilatatore anale, la istruisco brevemente
in come usarlo e le ordino di iniziare immediatamente a gingillarsi che la prima cosa che
faccio quano entro è impalarla.
"Mhm, Gomez il medium Impaler" dice "non vedo l'ora"
"Io si, esattamente alle 1.00 am mie, corrispondenti alle 0.30 tue, cioè piu preciso di un
dito in culo, appunto"
Ed intanto si lubrifica un pò il buco col suo stesso sputo.
Il palmo della mano, spluah, e via una bella passata tra passera e ano.
Ma lo sputo non è abbastanza e si fa aiutare da un tizio, uno di quei tizi immaginari che avevo
materializzato per la sua festicciola privata. Il tizio ci prova gusto, le lecca il buco e fa per
tirar fuori l'uccello.
"Eccheccazz..."
Inspira/espira e zacchete, evirato.
Anzi no. Cancellato. Polverizzato. Vaporizzato. Tiè.
E già che ci sono per non saper ne leggere ne scrivere vaporizzo anche tutti gli altri invitati maschi.
Che non è mica possibile.
Però lei se ne strafrega e chiede aiuto alle invitate donne, seppure racchie.
Un'orgia lesbo anale.
"Ma quanto cazzo è troia questa qua?"
Un'ecatombe di culi e sputi, di saliva e buchi, buchi e culi, culi e buchi e di sputi.
Sono esterrefatto, ma sinistramente compiaciuto.
Ancora una volta avevo avuto "culo" nella mia scelta.
Ma nel frattempo mi viene pure fame.
Lo so lo so, sono un pozzo senza fondo, ma l'esercizio dell'arte medianica prosciuga le energie.
Inspira/espira.
Mi insinuo nella mente del cuoco del Baglioni, gli faccio preparare un piatto di pasta alle sarde
e glielo faccio portare su, nella suite.
Ma prima lo eviro, per sicurezza.
Arrivo al Baglioni.
Inspira/espira.
Vaporizzo il concierge prima che mi domandi indove mi stia dirigendo.
Inspira/espira.
Vaporizzo tutti coloro si stanno accingendo ad occupare l'ascensore, che così risulta prontamente
libera, e salgo.
"Vabbè" dice "già che c'eri non potevi materializzarti direttamente nella suite?
Ma che cippa di medium sei?"
Odio la troppa teatralità.
Mi chiamo Gomez, non David Copperfield.
Inspira/espira.
Vaporizzo tutte le porte.
E' un corridoio unico e diritto tra il mio cazzo ed il buco del culo di I. che ovviamente mi sta
aspettando in posizione congeniale, cioè a novanta.
E' bellissima.
E' bellissimo.
Il suo buco del culo. E tenero come il burro.
La sua pelle è ambrata ed i suoi occhi sono due topazi. Lei è topazia. Un gran bel pezzo di topazia.
Nella suite mentre la sodomizzo veementemente risuona la melodia dello spot.........
evry day and....evry night....
baby i will always be here in your....ass
L'armoniosa poesia della melodia fa da poetica colonna sonora alla nostra fiabesca e poetica inculata,
che di sto passo procede soave ma incessante, in un crescendo di affondi là ove la melodia si fa più
intensa, ove la poesia si fa più poetica e l'amore lascia spazio al cuore, ed all'amore, ed alla poesia
di questa meravilgiosa e poetica sifonata, quando ad un certo punto...
Ma che è sta puzza di merda.....
"I, non dirmi che non ti sei fatta il clisterino prima...."
"Ehm, io, insomma, veramente..."
Inspira/espira.
Materializzo Mastro Lindo in persona e le faccio sturare il colon, che dopo era talmente pulito
che ci si poteva cenare dentro.
Beh, insomma...
I partecipanti alla festicciola. Non me ne ero accorto. Erano stati testimoni della faccenda.
"Si ma tu Gomez non glielo avevi detto del clistere..."
"Si ma tu Gomez sei un pò troppo pignolino...."
"Si ma tu Gomez sei il solito perfezionista..."
"Si ma tu Gomez c'hi il cuore come un ghiaciolo..."
Inspira/espira.
Vaporizzati tutti.
E se hai qualcosa da ridire, si, tu, tu che stai leggendo, inspira/espira e vaporizzo anche te.
Io e lei finalmente soli.
Nonostante ora abbia il colon e l'ampolla rettale più puliti e candidi della neve di un ghiacciaio
millenario ora del culo non mi interessa più.
Tipico.
Abbiamo qui Irina Sheyk tutta nuda e tutta calda (esattamente come quel gran prezzo dell'Ubalda,
che magari analizzeremo in altra sede e in altra storia) e non le pratichiamo una bella passerizzazione
di quelle fatte bene come si deve?
Inspira/espira e mi trasformo in una lingua alta un metro e ottanta. E vorticosa. Anzi che dico
vorticosa, vorticosa vertiginosa ed un pò varicosa.
Inspira/espira. Varicosità eliminata. Vorticosità incrementata.
I è un susseguirsi imbarazzante di orgasmi.
In un minuto ne avrò contati perlomeno 60.
"Si dai un orgasmo al secondo. Ma chi vuoi prendere per il culo" dice.
Inspira/espira.
Hasta la vista baby.
I se la gode, nemmeno Cristiano Ronaldo, dice, l'aveva mai fatta godere così.
Non so, dico, se Cristiano Ronaldo può rappresentare, conoscendolo, un attendibile metro di giudizio.
Comunque mi becco il complimento e me lo metto in saccoccia.
Meglio che un calcio nei coglioni.
Sbrodola, si dimena, ansima, si agita, rantola, si aggrappa, urla, si contorce, mi supplica un pò
di continuare un pò di smettere. Dice che non ne può più, dice che ne vuole ancora. Dice che è già sazia.
Dice che ha ancora fame. Insomma, non il prototipo della fanciulla decisa, ma chissenefrega, ripeto,
è davvero fighissima. Dovresti vederla.
Poi, dopo circa due ore di passerizzazione, ove ad un certo punto mi si è materializato di fianco
l'ufficiale del Guinness dei Primati con tanto di cartelletta e cronometro alla mano che incitandomi
e sorreggendomi di faceva "Forza Gomez, Forza Gomez, ancora un pò, ancora un pò, ancora un pò
Evivva, sei entrato nella leggenda. Guinness per la passerizzazione più lunga (quella precedente era
di un centrafricano che aveva datizzato per due ore sua suocera in preda a una macumba praticatagli
dalla stessa) e per il maggior numero di orgasmi clitoridei provocati (60 x 120 = 7200)".
Quindi oltre al coito lanciato pure sti altri due Guinness.Mica pizza e fichi. C'è da andarne fieri.
Dicevo, dopo sta storia dei Guinness, I stremata mi supplica di trombarla ed infine inondarla
di tutte le sigle che fossi stato capace, come degno epilogo di sta trombata epica.
Quand'ecco che...
"Aho, a finocchione, svegliati che c'è il sorbetto di calamari e seppie in salsa di panna acida
con scaglie di ciccioli"
Era mio nipote, il simpaticone, che mi sveglia.
Ma che succede?
"A zio, sei proprio un coglionazzo. Te stai addormì mentre noi che facevamo il bis della crostata
di cinghiale, ismitone"
Probabilmente intontito dai fumi dell'alcool e imbarzottito dallo spot Intimissimi mi ero appisolato
per una decina di minuti.
Dieci minuti che mi erano sembrati ore ottenebrato dagli alcaloidi contenuti nel sugo di tarantola
(si perchè pare che la crostata di cinghiale col sugo di tarantola sia il non plus ultra).
Ma no, ma no, ma no.
Mi ero sognato tutto.
Irina, il Baglioni, i superpoteri, il buco del culo....
Un momento. Fermi tutti.
Il coitus interruptus.
"Niente sorbetto, dammi un pò un'altra porzione di crostata di cinghiale al sugo di tarantola
e un mezzo litro di grappa di rinoceronte, che c'ho in ballo una faccenda....."
Poltrona, tele, spot Intimissimi....
Il buio....
Inspira/espira...
Il trionfo.
"Contattami medianicamente più spesso Gomez, sei il numero uno dei trombatori medianici"
dice Irina alla fine del nostro incontro.
"Il n.1 dei trombatori medianici..." Non so se prenderlo come un complimento ma, ribadisco, sempre meglio
che un calcio nei coglioni.
...E poi sognar non costa nulla.
Con simpatia, Gomez

0/quantocazzomipare/10 (perchè oltre non si può)