SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Dalmine (BG)
ZONA: 45.648707, 9.618563 (di fronte al Kristall)
NOME: Isabella
NAZIONALITA': sedicente rumena di Bucarest
ETA': 26 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1(mission) + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15-20 minuti, da mattonella a mattonella
DESCRIZIONE FISICA: altezza attorno all'1,60, fisico magro e snello, seno n.v., capelli biondi più o meno a caschetto , viso carino e con lineamenti delicati da bambolina, occhi color nocciola
ATTITUDINE: onesta intrattenitrice erotica ; se la cava con l'italiano e la casalinga di Voghera le fa un baffo, in fatto di pulizie
LA MIA RECENSIONE:
I rate sono i consueti, il retrobottega è tranquillo e allora la invito ad accomodarsi a bordo. La ragazza ha una padronanza più che buona della nostra lingua e dunque si possono scambiare due chiacchiere, nel breve tragitto in macchina: dice di chiamarsi Isabella, di essere rumena di Bucarest, di avere 26 anni (ma non gliene avrei dati più di 23-24) e di essere già in Italia da 3-4 anni. Probabilmente più d'una delle informazioni è falsa, ma di certo lo è il nome, perché esita quasi 5 secondi, prima di ricordarsi come si chiama
Menziona anche di avere un loft non troppo lontano, dove ci si potrebbe appartare per 70, ma nelle ultime settimane ho concesso un po' troppo sollazzo al mio compare del piano di sotto, per cui decido di applicare un rigoroso regime di austerity e mi accontento dello spettacolino riservato ai viaggiatori di 3a classe. Entriamo allora in un posteggio, cerco lo stallo meno in vista e lì viene parcheggiata la macchina.
Quando è il momento di regolare le formalità burocratiche, quasi stento a credere che Isabella abbia il resto. In effetti, esita per qualche secondo (in cui probabilmente pensa se tentare il colpo grosso, incamerando l'intero foglietto arancione), ma poi dai meandri più profondi della sua borsetta appaiono dei foglietti di vari colori e, magicamente, c'è quello giusto. Mentre io mi calo le braghe, lei estrae anche i ferri del mestiere, si sfila le scarpe (che sono già dei sandali con la punta aperta) per stare più comoda e si solleva l'abitino sin sopra la cintola.
LA RECE VERA E PROPRIA
Smanaccia brevemente il fratellino, le do una mano a incappucciarlo e poi si tuffa su di lui, per trastullarlo con la propria bocca. E' già passato qualche giorno dall'incontro e quindi molti dettagli sono già sfumati, ma se fosse accaduto qualcosa di veramente epico, me lo ricorderei di sicuro. Tutto ciò che mi è rimasto impresso nella mente è invece il mio tentacolo che si muove su e giù per la sua schiena, per poi andare ad afferrare le sue chiappette. La fanciulla è davvero molto snella e non ha praticamente grasso nella zona dei fianchi e dei lombi: si distinguono benissimo sia la curva della colonna vertebrale che la struttura del bacino. Quando salgo a carezzarle la nuca e il crine biondo, Isabella sembra rilassarsi e apprezzare, perché interrompe brevemente il suo BJ e mi incita a proseguire: "Continua così, perché mi piace!". Avrei voluto intrufolarmi anche sotto, per saggiare la consistenza dei suoi seni, ma mi tocca a questo punto proseguire nel massaggio shiatsu, che spero mi valga poi un trattamento di favore, quando passerò dall'altra parte della barricata.
Dopo qualche minuto, il fratellino è decisamente pronto e quindi la biondina mi invita a passare dalla sua parte. Reclina, non senza fatica il sedile, umidifica un po' l'orifizio e mi aspetta a gambe divaricate. Con l'eleganza e la leggiadria di un elefante in una cristalleria, scavalco il tunnel centrale e mi dispongo sopra di lei. L'allineamento non presenta particolari difficoltà e dopo un attimo le sono già dentro e posso dare inizio alle mie percussioni pelviche, saldamente appoggiato con gli avambracci sui fianchi dello schienale. Isabella mi solleva un po' la camicia e la maglietta e mi carezza il tronco con le mani, ma magari la sua gentilezza è più un trucchetto per tenermi a distanza di sicurezza ed evitare che mi corichi su di lei o che tenti addirittura un FK
Procedo così per una manciata di minuti, ma non sono del tutto tranquillo, perché ogni 30-40 secondi passa una macchina nelle retrovie e, ogni volta, c'è l'incubo che abbia la banda verde sulla fiancata e che luminarie sgargianti come quelle dell'albero di Natale possano improvvisamente accendersi sul tettuccio. Quando poi una delle vetture entra nel nostro stesso parcheggio, ho un mezzo infarto, ma Isabella mi rassicura, dicendomi che anche un'altra ragazza usa il medesimo retrobottega. Provo a continuare la mia ginnastica tra le lamiere, ma sono rilassato come poteva esserlo la piccola vedetta lombarda. Quando poi compaiono i primi crampi ai polpacci e ai glutei, alzo bandiera bianca e le chiedo di finire le operazioni nel modo meno glorioso, mostrandomi se la falegnameria rumena sia ancora in grado di competere con la produzione di massa svedese.
MEGLIO DELLA CASALINGA DI VOGHERA
Mi sfilo, ritorno al mio posto e affido di nuovo il fratellino alle cure di Isabella, che prima lo smanaccia col condom e poi decide di proseguire le operazioni senza cappuccio. E' superfluo dire che, pure stavolta, il gommino unto di lubrificante casca appena sotto la leva del cambio, lasciando una bella macchia sulla plastica. La buona notizia, però, è che la biondina ha incredibili doti di colf: non appena riesce a portarmi oltre la linea del traguardo con un vigoroso lavoro di pialla, la sua prima preoccupazione è di recuperare alla velocità della luce un'altra salviettina umidificata (la prima era ovviamente servita per evitare che il fratellino combinasse disastri nella sua euforia) e di mettersi a strofinare alacremente la zona dove era caduto il condom. La osservo ammirato e le domando se, prima di calcare i marciapiedi di Dalmine, avesse lavorato come domestica. Non risponde al mio quesito, ma la padronanza con cui sa che l'alcool della salvietta è in grado di sciogliere il grasso del lubrificante mi fa pensare che i suoi migliori amici si chiamino Nelsen Piatti, Mastro Lindo e Chanteclair
Il tempo di rassettarmi e le modanature della mia macchina sono state praticamente tirate a lucido. Con il puntiglio che potrebbe avere solo la casalinga di Voghera, si mette persino a ispezionare il tappetino davanti a lei e gli anfratti tra il sedile e il tunnel centrale, sino a trovare l'angolino della confezione d'alluminio del condom, che mancava ancora all'appello! Sono quasi indeciso se chiederle di sposarmi, inginocchiandomi davanti a lei come Fedez davanti a Chiara Ferragni, o se lasciarle una mancia, ma alla fine la strada verso casa è lunga ed è meglio tenersi un ventello come paracadute d'emergenza, in caso d'imprevisti lungo il tragitto.
Quando anche lei s'è risistemata l'abitino e ha di nuovo calzato le scarpe, si può ripartire. Cerco di capire dove abbia trascorso tutti questi anni in Italia, ma Isabella è decisamente evasiva e allora non insisto con l'interrogatorio, anche perché non siamo nella vicina caserma dei carabinieri Giro di boa alla rotondona, niente Sanculotta all'ENI e allora non mi resta che accostare di nuovo nella penombra, per congedare la biondina e augurarle la buona notte.
CITTA DELL'INCONTRO: Dalmine (BG)
ZONA: 45.648707, 9.618563 (di fronte al Kristall)
NOME: Isabella
NAZIONALITA': sedicente rumena di Bucarest
ETA': 26 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1(mission) + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15-20 minuti, da mattonella a mattonella
DESCRIZIONE FISICA: altezza attorno all'1,60, fisico magro e snello, seno n.v., capelli biondi più o meno a caschetto , viso carino e con lineamenti delicati da bambolina, occhi color nocciola
ATTITUDINE: onesta intrattenitrice erotica ; se la cava con l'italiano e la casalinga di Voghera le fa un baffo, in fatto di pulizie
LA MIA RECENSIONE:
I rate sono i consueti, il retrobottega è tranquillo e allora la invito ad accomodarsi a bordo. La ragazza ha una padronanza più che buona della nostra lingua e dunque si possono scambiare due chiacchiere, nel breve tragitto in macchina: dice di chiamarsi Isabella, di essere rumena di Bucarest, di avere 26 anni (ma non gliene avrei dati più di 23-24) e di essere già in Italia da 3-4 anni. Probabilmente più d'una delle informazioni è falsa, ma di certo lo è il nome, perché esita quasi 5 secondi, prima di ricordarsi come si chiama
Menziona anche di avere un loft non troppo lontano, dove ci si potrebbe appartare per 70, ma nelle ultime settimane ho concesso un po' troppo sollazzo al mio compare del piano di sotto, per cui decido di applicare un rigoroso regime di austerity e mi accontento dello spettacolino riservato ai viaggiatori di 3a classe. Entriamo allora in un posteggio, cerco lo stallo meno in vista e lì viene parcheggiata la macchina.Quando è il momento di regolare le formalità burocratiche, quasi stento a credere che Isabella abbia il resto. In effetti, esita per qualche secondo (in cui probabilmente pensa se tentare il colpo grosso, incamerando l'intero foglietto arancione), ma poi dai meandri più profondi della sua borsetta appaiono dei foglietti di vari colori e, magicamente, c'è quello giusto. Mentre io mi calo le braghe, lei estrae anche i ferri del mestiere, si sfila le scarpe (che sono già dei sandali con la punta aperta) per stare più comoda e si solleva l'abitino sin sopra la cintola.
LA RECE VERA E PROPRIA
Smanaccia brevemente il fratellino, le do una mano a incappucciarlo e poi si tuffa su di lui, per trastullarlo con la propria bocca. E' già passato qualche giorno dall'incontro e quindi molti dettagli sono già sfumati, ma se fosse accaduto qualcosa di veramente epico, me lo ricorderei di sicuro. Tutto ciò che mi è rimasto impresso nella mente è invece il mio tentacolo che si muove su e giù per la sua schiena, per poi andare ad afferrare le sue chiappette. La fanciulla è davvero molto snella e non ha praticamente grasso nella zona dei fianchi e dei lombi: si distinguono benissimo sia la curva della colonna vertebrale che la struttura del bacino. Quando salgo a carezzarle la nuca e il crine biondo, Isabella sembra rilassarsi e apprezzare, perché interrompe brevemente il suo BJ e mi incita a proseguire: "Continua così, perché mi piace!". Avrei voluto intrufolarmi anche sotto, per saggiare la consistenza dei suoi seni, ma mi tocca a questo punto proseguire nel massaggio shiatsu, che spero mi valga poi un trattamento di favore, quando passerò dall'altra parte della barricata.
Dopo qualche minuto, il fratellino è decisamente pronto e quindi la biondina mi invita a passare dalla sua parte. Reclina, non senza fatica il sedile, umidifica un po' l'orifizio e mi aspetta a gambe divaricate. Con l'eleganza e la leggiadria di un elefante in una cristalleria, scavalco il tunnel centrale e mi dispongo sopra di lei. L'allineamento non presenta particolari difficoltà e dopo un attimo le sono già dentro e posso dare inizio alle mie percussioni pelviche, saldamente appoggiato con gli avambracci sui fianchi dello schienale. Isabella mi solleva un po' la camicia e la maglietta e mi carezza il tronco con le mani, ma magari la sua gentilezza è più un trucchetto per tenermi a distanza di sicurezza ed evitare che mi corichi su di lei o che tenti addirittura un FK
Procedo così per una manciata di minuti, ma non sono del tutto tranquillo, perché ogni 30-40 secondi passa una macchina nelle retrovie e, ogni volta, c'è l'incubo che abbia la banda verde sulla fiancata e che luminarie sgargianti come quelle dell'albero di Natale possano improvvisamente accendersi sul tettuccio. Quando poi una delle vetture entra nel nostro stesso parcheggio, ho un mezzo infarto, ma Isabella mi rassicura, dicendomi che anche un'altra ragazza usa il medesimo retrobottega. Provo a continuare la mia ginnastica tra le lamiere, ma sono rilassato come poteva esserlo la piccola vedetta lombarda. Quando poi compaiono i primi crampi ai polpacci e ai glutei, alzo bandiera bianca e le chiedo di finire le operazioni nel modo meno glorioso, mostrandomi se la falegnameria rumena sia ancora in grado di competere con la produzione di massa svedese.
MEGLIO DELLA CASALINGA DI VOGHERA
Mi sfilo, ritorno al mio posto e affido di nuovo il fratellino alle cure di Isabella, che prima lo smanaccia col condom e poi decide di proseguire le operazioni senza cappuccio. E' superfluo dire che, pure stavolta, il gommino unto di lubrificante casca appena sotto la leva del cambio, lasciando una bella macchia sulla plastica. La buona notizia, però, è che la biondina ha incredibili doti di colf: non appena riesce a portarmi oltre la linea del traguardo con un vigoroso lavoro di pialla, la sua prima preoccupazione è di recuperare alla velocità della luce un'altra salviettina umidificata (la prima era ovviamente servita per evitare che il fratellino combinasse disastri nella sua euforia) e di mettersi a strofinare alacremente la zona dove era caduto il condom. La osservo ammirato e le domando se, prima di calcare i marciapiedi di Dalmine, avesse lavorato come domestica. Non risponde al mio quesito, ma la padronanza con cui sa che l'alcool della salvietta è in grado di sciogliere il grasso del lubrificante mi fa pensare che i suoi migliori amici si chiamino Nelsen Piatti, Mastro Lindo e Chanteclair
Il tempo di rassettarmi e le modanature della mia macchina sono state praticamente tirate a lucido. Con il puntiglio che potrebbe avere solo la casalinga di Voghera, si mette persino a ispezionare il tappetino davanti a lei e gli anfratti tra il sedile e il tunnel centrale, sino a trovare l'angolino della confezione d'alluminio del condom, che mancava ancora all'appello! Sono quasi indeciso se chiederle di sposarmi, inginocchiandomi davanti a lei come Fedez davanti a Chiara Ferragni, o se lasciarle una mancia, ma alla fine la strada verso casa è lunga ed è meglio tenersi un ventello come paracadute d'emergenza, in caso d'imprevisti lungo il tragitto.
Quando anche lei s'è risistemata l'abitino e ha di nuovo calzato le scarpe, si può ripartire. Cerco di capire dove abbia trascorso tutti questi anni in Italia, ma Isabella è decisamente evasiva e allora non insisto con l'interrogatorio, anche perché non siamo nella vicina caserma dei carabinieri
Giro di boa alla rotondona, niente Sanculotta all'ENI e allora non mi resta che accostare di nuovo nella penombra, per congedare la biondina e augurarle la buona notte.
parte di BJ direi piu che sufficiente, non molto profondo, ma non il solito su e giu e uso delle mani nullo