SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Berlino
ZONA: Einemstrasse, 52.501652,13.353247
NOME: Jessie
NAZIONALITA': Tedesca di Potsdam
ETA': 34 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ+RAI1 (smorzacandela)
COMPENSO RICHIESTO: 60
COMPENSO CONCORDATO: 60
DURATA DELL'INCONTRO: 25' circa
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65-1,70, fisico discreto (ma non meglio giudicabile, perché completamente inguainata in un completino fetish), viso abbastanza carino, capelli castani raccolti in piccola coda
ATTITUDINE: ottimo BJ, smorzacandela un po' anomalo ma passabile ; discreto social time, soprattutto alla fine
LA MIA RECENSIONE:
Ancora deluso dall'incontro con l'ungherese Carmen, all'altezza della stazione di Nollendorfplatz intravedo - un centinaio di metri sulla destra - quelle che hanno tutta la parvenza di essere OTR tedesche, di solito assai più affidabili. Indossano infatti il classico abbigliamento fetish che caratterizza la scuderia autoctona di Einemstrasse/Kurfuerstenstrasse: sia l'abitino che i lunghi stivaloni "da puttana" sono di similpelle (o di qualcosa di simile, che ha un aspetto quasi laccato). Devio quindi dal percorso che mi ricondurrebbe, un po' insoddisfatto, al mio albergo e mi indirizzo invece lungo Einemstrasse. La prima delle due, per quanto vestita in modo decisamente provocante, non mi ispira particolarmente; la seconda, che ha un viso abbastanza carino e tiene i suoi capelli castani raccolti in una piccola coda, suscita maggiormente il mio interesse. Per cui, proprio alla confluenza di Ahornstrasse, interrompo la mia breve divagazione e mi affianco a lei, per l'intervista di rito. I rate per ricevere un po' di sollazzo tra le lamiere sono più o meno quelli che mi ricordavo (30 per il solo BJ, 60 per BJ+RAI1), mentre mi sembra essersi ridotto quello in appartamento (80 per BJ+RAI1, senza che però lei si spogli, il che richiede un'integrazione aggiuntiva). Avendo già "bruciato" 20 con Carmen e non percependo questo grande valore aggiunto nel vederla vestita sul suo letto, scelgo l'opzione più economica. Ci presentiamo (lei come Jessie) e mi fa strada verso la sua Audi, che è parcheggiata pochi metri più in là. Il viaggio verso il luogo d'imbosco (lo stesso ove mi aveva condotto Vicky l'anno scorso) è relativamente breve, per cui il social time iniziale è ridotto davvero all'osso.
La parte più difficile è decisamente quella burocratica, dato che non ha il resto di 100 e non accetta né di ridurre il rate a 55 (quanto avrei contato nel portafoglio) né il downgrade al mero BJ (che costerebbe solo 30). Evidentemente, non deve lavorare a ritmi forsennati e ogni Euro è importante per il fatturato, per cui insiste perché ci rechiamo in un posto dove è certa che io possa cambiare il pezzo arancione. Pertanto, dopo che la sua vettura era stata già diligentemente parcheggiata nell'imbosco, ripartiamo e ci concediamo una divagazione di almeno altri 5 minuti, per raggiungere un baretto ove riesco a cambiare il pezzo arancione in tre più piccoli. Mentre torniamo all'imbosco, le spiego - nel mio inglese precario - che il proprietario del locale non ha voluto effettuare il cambio (devo avere la faccia di un terrorista islamico ...) e che solo la cortesia di un cliente ha reso possibile l'operazione. Jessie deve capire Roma per toma, per cui - convinta che il pezzo arancione sia ancora intonso nel mio salvadanaio - chiama anche la sua amica Vicky (che, per inciso, ho anche visto recentemente immortalata su Youtube) e le domanda se possa passare da lei in seguito, per fruire dei suoi servizi di cambiavaluta. "Tutto a posto - mi dice Jessie - alla fine passiamo dalla mia collega e lei ci dà il resto". "No, ma guarda che probabibilmente non ci siamo intesi: il barista non ha voluto cambiarmi i soldi, ma un cliente che era lì è stato così gentile da farlo", le spiego, ponendo così fine all'equivoco.
Risolti gli aridi aspetti burocratici, siamo di nuovo all'imbosco. Poiché il rate di base non prevede che la ragazza si spogli, Jessie si limita a togliersi il giubbino che la proteggeva dai primi freddi della tarda estate, mi spiega come fare ad arretrare e reclinare il sedile della sua Audi e finalmente si china su di me, per dare inizio al BJ, che è condotto con grande maestria (credo che sia un po' un marchio di fabbrica di questa scuderia, le cui esponenti non mi hanno mai lasciato deluso). Jessie si mette il profilattico in bocca, solleva il mio pene (ancora alquanto flaccido
con le dita e, abbassandosi su di lui, lo incappuccia solo sulla punta. Inizia quindi a succhiare e, grazie all'"effetto ventosa", percepisco subito una stimolazione molto piacevole, che fa guadagnare quasi istantaneamente almeno un paio di taglie al mio fratellino
. Strotola ancora un po' il condom (spingendolo giù con i denti) e riprende a succhiare, per ripetere il tutto 3-4 volte, sino ad incappucciamento completato. Procede quindi con il lavoretto orale per altri 3-4 minuti, alternando il classico su e giù con altre succhiate "a ventosa" e completando il tutto con un po' di massaggi ai gioielli di famiglia.
Il cambio di posizione per dare inizio alla sintonia di RAI1 risulta estremamente disagevole, perché deve abbassare almeno 4-5 strati di collant(!), oltre alle mutandine, prima di poter passare sul lato del passeggero. Quando finalmente c'è riuscita, mi fa calare completamente le braghe e divaricare le gambe, scavalca il tunnel centrale, per poi sedersi sopra di me, con le sue gambe in mezzo alle mie. La postura non mi convince molto, perché di solito è la ragazza a dover tenere le gambe più o meno allargate, per facilitare la penetrazione del pene nella vagina, ma la lascio fare, fidandomi della sua arte.
Dopo che si è inumidita un po' le labbra con la saliva, Jessie si rialza un attimo, puntellandosi sulle braccia, effettua l'allineamento e quindi si cala sulla mia asta, ritta verso l'alto. Come immaginavo, l'infilamento si rivela alquanto laborioso: per almeno 3-4 volte deve arrestare le operazioni quando il mio pene è penetrato per non più di metà della sua lunghezza, sfilandosi rapidamente con una smorfia di fastidio. In effetti, anch'io percepisco un certo senso di costrizione, mentre sento il fratellino tentare di farsi faticosamente strada in una galleria resa troppo stretta dalle sue gambe serrate. Inizio persino a dubitare che la ragazza - con una certa attitudine missilistica - stia cercando un escamotage per evitare la penetrazione. Finalmente, al 4° o 5° tentativo, Jessie riesce a raggiungere il "fine corsa", appoggiando solidamente i suoi glutei sopra il mio pube. Dopo che fastidiosi fruscii avevano disturbato la visione, il segnale di RAI1 si riceve ora forte e chiaro
A penetrazione finalmente avvenuta, conduce lo smorzacandela con una discreta energia, ma in modo abbastanza anomalo. Forse perché limitata dallo spazio all'interno della vettura, anziché oscillare verticalmente, si muove soprattutto avanti-indietro, come se volesse strusciarsi su di me. Anche se lo scorrimento del pene nella sua vagina è limitato a non più di un paio di cm, l'operazione mi risulta in ogni caso piacevole, perché percepisco una buona frizione attorno all'asta. Ciò che accade deve essere abbastanza gradito anche a lei, perché dopo non molto tempo inizio a percepire distintamente il classico "sciac sciac" causato dalla sua lubrificazione naturale.
Dopo qualche minuto, pare comunque di capire che il tempo a disposizione per la sintonia di RAI1 sia concluso, perché Jessie si sfila. Inizialmente, sembra che voglia solo controllare il corretto posizionamento del profilattico. Poi, però, si risolleva, si gira su se stessa e si inginocchia nell'esiguo spazio di fronte al sedile del passeggero, per riprendere il BJ. Avendola china fra le mie gambe, le carezzo la testa e il collo, mentre è intenta a prendersi cura del mio fratellino. Dopo qualche minuto di intenso lavoro orale, non riesco più a resistere alle piacevoli sensazioni che salgono dal mio basso ventre e capitolo, tagliando l'agognata linea del traguardo.
Effettuate le pulizie di rito (anche con salviettine umidificate) e risistemati il sedile nella posizione originaria, Jessie riavvia la macchina e ci indirizziamo nuovamente verso il suo showroom. Strada facendo, le domando la sua età, dato che la sua pelle davvero molto levigata (e le rughe quasi inesistenti sul viso) mi avevano fatto pensare che non potesse avere più di 27-28 anni. Con mia grande sorpresa, mi dice invece di essere nata nel 1979 e dunque di avere già 34 primavere alle spalle. Con un certo orgoglio, mi spiega che è molto attenta all'alimentazione e che ha ben pochi vizi: "Non fumo, non bevo ...". "E non fai neanche sesso
", completo la frase scherzosamente. "No, quello lo faccio
", mi risponde ridendo. Stupito anche dagli innumerevoli strati di calze che già indossava in una sera di settembre, le domando quindi se in inverno lavori solo loft o anche OTR. Jessie mi spiega che, per adescare i clienti, deve comunque rimanere per strada, per cui l'abbigliamento si fa ancora più pesante (se non ho capito male, le ragazze possono arrivare persino a indossare tuta da sci e Moon Boot!). Prima che raggiungiamo il suo showroom, faccio ancora in tempo a scoprire che è una tedesca doc (ma l'accento con cui ha parlato in inglese con me e nella sua madrelingua con Vicky lasciava pochi dubbi al riguardo ...) e che abita a Potsdam, poco lontano da Berlino.
Parcheggiata la sua vettura all'imbocco della via, ci congediamo cordialmente. Mentre lei si risistema meglio il suo abbigliamento (rassettarsi in macchina non è mai facile ...), io mi indirizzo nuovamente verso il vicino cavalcavia della metropolitana, che - novello Pollicino - dovrò continuare a seguire per non perdere la strada verso l'albergo.
CITTA DELL'INCONTRO: Berlino
ZONA: Einemstrasse, 52.501652,13.353247
NOME: Jessie
NAZIONALITA': Tedesca di Potsdam
ETA': 34 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ+RAI1 (smorzacandela)
COMPENSO RICHIESTO: 60
COMPENSO CONCORDATO: 60
DURATA DELL'INCONTRO: 25' circa
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65-1,70, fisico discreto (ma non meglio giudicabile, perché completamente inguainata in un completino fetish), viso abbastanza carino, capelli castani raccolti in piccola coda
ATTITUDINE: ottimo BJ, smorzacandela un po' anomalo ma passabile ; discreto social time, soprattutto alla fine
LA MIA RECENSIONE:
Ancora deluso dall'incontro con l'ungherese Carmen, all'altezza della stazione di Nollendorfplatz intravedo - un centinaio di metri sulla destra - quelle che hanno tutta la parvenza di essere OTR tedesche, di solito assai più affidabili. Indossano infatti il classico abbigliamento fetish che caratterizza la scuderia autoctona di Einemstrasse/Kurfuerstenstrasse: sia l'abitino che i lunghi stivaloni "da puttana" sono di similpelle (o di qualcosa di simile, che ha un aspetto quasi laccato). Devio quindi dal percorso che mi ricondurrebbe, un po' insoddisfatto, al mio albergo e mi indirizzo invece lungo Einemstrasse. La prima delle due, per quanto vestita in modo decisamente provocante, non mi ispira particolarmente; la seconda, che ha un viso abbastanza carino e tiene i suoi capelli castani raccolti in una piccola coda, suscita maggiormente il mio interesse. Per cui, proprio alla confluenza di Ahornstrasse, interrompo la mia breve divagazione e mi affianco a lei, per l'intervista di rito. I rate per ricevere un po' di sollazzo tra le lamiere sono più o meno quelli che mi ricordavo (30 per il solo BJ, 60 per BJ+RAI1), mentre mi sembra essersi ridotto quello in appartamento (80 per BJ+RAI1, senza che però lei si spogli, il che richiede un'integrazione aggiuntiva). Avendo già "bruciato" 20 con Carmen e non percependo questo grande valore aggiunto nel vederla vestita sul suo letto, scelgo l'opzione più economica. Ci presentiamo (lei come Jessie) e mi fa strada verso la sua Audi, che è parcheggiata pochi metri più in là. Il viaggio verso il luogo d'imbosco (lo stesso ove mi aveva condotto Vicky l'anno scorso) è relativamente breve, per cui il social time iniziale è ridotto davvero all'osso.
La parte più difficile è decisamente quella burocratica, dato che non ha il resto di 100 e non accetta né di ridurre il rate a 55 (quanto avrei contato nel portafoglio) né il downgrade al mero BJ (che costerebbe solo 30). Evidentemente, non deve lavorare a ritmi forsennati e ogni Euro è importante per il fatturato, per cui insiste perché ci rechiamo in un posto dove è certa che io possa cambiare il pezzo arancione. Pertanto, dopo che la sua vettura era stata già diligentemente parcheggiata nell'imbosco, ripartiamo e ci concediamo una divagazione di almeno altri 5 minuti, per raggiungere un baretto ove riesco a cambiare il pezzo arancione in tre più piccoli. Mentre torniamo all'imbosco, le spiego - nel mio inglese precario - che il proprietario del locale non ha voluto effettuare il cambio (devo avere la faccia di un terrorista islamico ...) e che solo la cortesia di un cliente ha reso possibile l'operazione. Jessie deve capire Roma per toma, per cui - convinta che il pezzo arancione sia ancora intonso nel mio salvadanaio - chiama anche la sua amica Vicky (che, per inciso, ho anche visto recentemente immortalata su Youtube) e le domanda se possa passare da lei in seguito, per fruire dei suoi servizi di cambiavaluta. "Tutto a posto - mi dice Jessie - alla fine passiamo dalla mia collega e lei ci dà il resto". "No, ma guarda che probabibilmente non ci siamo intesi: il barista non ha voluto cambiarmi i soldi, ma un cliente che era lì è stato così gentile da farlo", le spiego, ponendo così fine all'equivoco.
Risolti gli aridi aspetti burocratici, siamo di nuovo all'imbosco. Poiché il rate di base non prevede che la ragazza si spogli, Jessie si limita a togliersi il giubbino che la proteggeva dai primi freddi della tarda estate, mi spiega come fare ad arretrare e reclinare il sedile della sua Audi e finalmente si china su di me, per dare inizio al BJ, che è condotto con grande maestria (credo che sia un po' un marchio di fabbrica di questa scuderia, le cui esponenti non mi hanno mai lasciato deluso). Jessie si mette il profilattico in bocca, solleva il mio pene (ancora alquanto flaccido


Il cambio di posizione per dare inizio alla sintonia di RAI1 risulta estremamente disagevole, perché deve abbassare almeno 4-5 strati di collant(!), oltre alle mutandine, prima di poter passare sul lato del passeggero. Quando finalmente c'è riuscita, mi fa calare completamente le braghe e divaricare le gambe, scavalca il tunnel centrale, per poi sedersi sopra di me, con le sue gambe in mezzo alle mie. La postura non mi convince molto, perché di solito è la ragazza a dover tenere le gambe più o meno allargate, per facilitare la penetrazione del pene nella vagina, ma la lascio fare, fidandomi della sua arte.
Dopo che si è inumidita un po' le labbra con la saliva, Jessie si rialza un attimo, puntellandosi sulle braccia, effettua l'allineamento e quindi si cala sulla mia asta, ritta verso l'alto. Come immaginavo, l'infilamento si rivela alquanto laborioso: per almeno 3-4 volte deve arrestare le operazioni quando il mio pene è penetrato per non più di metà della sua lunghezza, sfilandosi rapidamente con una smorfia di fastidio. In effetti, anch'io percepisco un certo senso di costrizione, mentre sento il fratellino tentare di farsi faticosamente strada in una galleria resa troppo stretta dalle sue gambe serrate. Inizio persino a dubitare che la ragazza - con una certa attitudine missilistica - stia cercando un escamotage per evitare la penetrazione. Finalmente, al 4° o 5° tentativo, Jessie riesce a raggiungere il "fine corsa", appoggiando solidamente i suoi glutei sopra il mio pube. Dopo che fastidiosi fruscii avevano disturbato la visione, il segnale di RAI1 si riceve ora forte e chiaro

A penetrazione finalmente avvenuta, conduce lo smorzacandela con una discreta energia, ma in modo abbastanza anomalo. Forse perché limitata dallo spazio all'interno della vettura, anziché oscillare verticalmente, si muove soprattutto avanti-indietro, come se volesse strusciarsi su di me. Anche se lo scorrimento del pene nella sua vagina è limitato a non più di un paio di cm, l'operazione mi risulta in ogni caso piacevole, perché percepisco una buona frizione attorno all'asta. Ciò che accade deve essere abbastanza gradito anche a lei, perché dopo non molto tempo inizio a percepire distintamente il classico "sciac sciac" causato dalla sua lubrificazione naturale.
Dopo qualche minuto, pare comunque di capire che il tempo a disposizione per la sintonia di RAI1 sia concluso, perché Jessie si sfila. Inizialmente, sembra che voglia solo controllare il corretto posizionamento del profilattico. Poi, però, si risolleva, si gira su se stessa e si inginocchia nell'esiguo spazio di fronte al sedile del passeggero, per riprendere il BJ. Avendola china fra le mie gambe, le carezzo la testa e il collo, mentre è intenta a prendersi cura del mio fratellino. Dopo qualche minuto di intenso lavoro orale, non riesco più a resistere alle piacevoli sensazioni che salgono dal mio basso ventre e capitolo, tagliando l'agognata linea del traguardo.
Effettuate le pulizie di rito (anche con salviettine umidificate) e risistemati il sedile nella posizione originaria, Jessie riavvia la macchina e ci indirizziamo nuovamente verso il suo showroom. Strada facendo, le domando la sua età, dato che la sua pelle davvero molto levigata (e le rughe quasi inesistenti sul viso) mi avevano fatto pensare che non potesse avere più di 27-28 anni. Con mia grande sorpresa, mi dice invece di essere nata nel 1979 e dunque di avere già 34 primavere alle spalle. Con un certo orgoglio, mi spiega che è molto attenta all'alimentazione e che ha ben pochi vizi: "Non fumo, non bevo ...". "E non fai neanche sesso


Parcheggiata la sua vettura all'imbocco della via, ci congediamo cordialmente. Mentre lei si risistema meglio il suo abbigliamento (rassettarsi in macchina non è mai facile ...), io mi indirizzo nuovamente verso il vicino cavalcavia della metropolitana, che - novello Pollicino - dovrò continuare a seguire per non perdere la strada verso l'albergo.