[RECE] Katia (RUS) - OTR notturna - Oltrona San Mamette

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Oltrona di San Mamette
ZONA: 45.757841,8.966523
NOME: Katia (o Katya?, non so quale sia lo spelling corretto)
NAZIONALITA': Russa
ETA': 30 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 50-30
COMPENSO CONCORDATO: 50-30
DURATA DELL'INCONTRO: 20-25'
DESCRIZIONE FISICA: capelli neri raccolti a coda dietro e con frangetta davanti, occhi azzurri, altezza 1,70+, fisico buono per l'età
ATTITUDINE: prestazione non eccelsa, ma non frettolosa e molto chiacchierona

LA MIA RECENSIONE:

Poiché sull'asse Arosio-Mariano-Lentate-Lomazzo-Lurago-Appiano-Oltrona ci sono almeno una cinquantina di OTR mal contate, mi stupisce che ci siano così poche RECE individuali o nel thread apposito della Novedratese. Quindi, inizio a dare il mio piccolo contributo.

Alla fine di una serata in zona, ormai sul tardi decido di fare un giro nei paraggi di Appiano. Quando sono ormai al giro di boa della mia vasca (di solito non c'è gran movimento dopo Oltrona), intravedo la ragazza della rece alle coordinate indicate, che mi pare una new-entry. Il tempo di fare un secondo passaggio radente per scrutarla meglio e viene caricata da un collega. A questo punto decido di ripiegare verso qualcuna delle romene ancora in postazione ad Appiano, ma vedo che accanto a loro è parcheggiata una vettura grigia un po' datata con targa VA e che le stesse si stanno intrattenendo abbastanza cordialmente con un uomo e una ragazza (più che a eventuali papponi, mi hanno fatto pensare a una di quelle ONLUS anti-sfruttamento che ogni tanto intervistano le OTR) e quindi anche questa opzione sfuma.

Trascorsi ca. 20' (sono ormai le 2:30) decido di concedermi un ultimo tentativo con la new entry e la ritrovo allo showroom, appena rientrata dalla prestazione precedente. Rapida intervista per avere conferma che il rate sia il solito e si procede.

ALCUNE INFO SULLA RAGAZZA

Riporto qualche informazione in più, raccolta mentre stavo distruggendo le sospensioni della macchina per raggiungere la sede operativa e durante il social time successivo alla prestazione vera e propria.

Il nome di battaglia è Katia (o Katya) e dice di essere originaria di Samara, una città a E di Mosca. Dichiara un'età di 30 anni (quando gliel'ho chiesto, mi ha prima domandato quanti gliene attribuissi e ho sparato un 27-28, sperando di non aver fatto overshooting) e di essere in Italia da 8 anni (in effetti parla bene la nostra lingua, anche se con un po' di accento straniero).

Non avendola mai vista prima (la sua postazione, tra l'altro, è quasi sempre sguarnita), le domando se operi da molto in zona. Dice di essere alle coordinate di cui sopra da sole 3 settimane e che precedentemente era in zona-Milano (ha parlato di Paderno Dugnano; ho cercato poi nel forum ma non ho trovato alcuna OTR sua omonima). Poiché Oltrona è almeno a 3/4 d'ora dalla metropoli (con tutti i costi di trasporto connessi, che senz'altro erodono una parte dei sui introiti), le ho chiesto lumi sul perché avesse scelto una location così distante e mi ha spiegato che preferisce lavorare lontano da dove abita, per non essere riconosciuta da eventuali vicini. Personalmente penserei più a un inflazionamento delle postazioni disponibili a MI... In ogni caso, non si è lagnata dello scarso lavoro (ma solo del freddo patito, della noia dell'attesa e di un fastidioso mal di piedi, più che comprensibili visto il lungo stazionamento nello showroom) e non ha cercato di proporre servizi aggiuntivi per arrotondare il rate.

Sulla base di quanto riferitomi, dovrebbe essere nello showroom tra dom e ven, sino alle 2:00 in settimana e sino alle 4:00 nel prefestivo. Non è presente il Sab, perché - sue testuali parole - ci sono in giro solo tossici e ragazzini ubriachi.

LA RECE VERA E PROPRIA

La sede operativa (un ampio spiazzo sterrato tra il fitto bosco e alcuni capannoni industriali) secondo me non è il massimo, tanto è vero che mi è spuntato qualche capello bianco, quando le luci di una macchina sono apparse da dietro nell'oscurità, nel bel mezzo del BJ. Fortunatamente, non si è acceso alcun lampeggiante e l'auto era quella di un collega.

Una piccola nota di colore riguardo alle formalità burocratiche. Poiché non è mio uso consegnare i sesterzi nella mano come se fossi dal fruttivendolo o dal macellaio (non arrivo comunque all'estremo di tenere dei CD di Apicella con sorpresa incorporata in macchina ...), mi ha immediatamente inquadrato come "milanese". Sembra invece che il costume dei foresti e dei newbies sia quello opposto.

Per il BJ non si spoglia né si abbassa i collant, anche se indossa una micro-gonna e un top sufficientemente scollato, che lasciano buon margine di manovra. D'altra parte, essendo più alta della media e non accovacciandosi di traverso sul sedile del passeggero, servirebbero i tentacoli del polpo Paul per insinuarsi tra le pieghe della sua posa da contorsionista e riuscire a raggiungere tutti i punti d'interesse.

Vista l'età e il curriculum dichiarato (8 anni sul campo) mi sarei aspettato che fosse più skilled nel BJ. Parte con un breve HJ per far raggiungere al fratellino il turgore necessario all'incappucciamento e poi inizia il lavoro orale. Si aiuta con un po' di massaggio ai testicoli (ma abbastanza sporadico) e ha un'azione abbastanza meccanica, senza grandi variazioni di colpi nel suo repertorio.

Dato che, dopo un tempo ragionevole (sicuramente non i 5' concessi da altre OTR da me recensite), sono ancora lontano dal traguardo, le do il permesso di alternare HJ (a cui fa ricorso massicciamente e con grande impegno, al punto da rischiare un crampo agli avambracci) e BJ. Alla fine, quando stavano già iniziando ad appannarsi i vetri della macchina, il risultato viene raggiunto.

In conclusione, una prestazione strettamente tecnica non eccelsa ma tanto impegno e un mix di fisico e simpatia che è raro trovare in un'OTR (direi approccio abbastanza nel filone GF).
 
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In effetti, non l'ho mai notata.
Difatti, penso anch'io ad un forte inflazionamento di OTR in tutta l'area milanese. D'altronde, è meglio che le prostitute sulle vie stiano non tutte concentrate in pochi spazi, altrimenti veramente in questi si possono creare condizioni di insicurezza stradale come il traffico intenso ed inesorabili atti osceni sotto la vista pubblica.
Ma questa russa sta in Italia da 8 anni e da quanto tempo svolge il mestiere del meretricio?
Dalle parti di Lomazzo, un anno fa circa ho conosciuto e testato questa ceca di 28 anni, adesso 29 http://community.punterforum.com/[r...turna-vt38959.html?highlight=cristina+lomazzo
che stava nel nostro Stato da più di 8 anni ma da meno di uno praticava la prostituzione. Adesso questa non è più presente nello stesso punto, poiché mi sembra che sia diventata la compagna di un collega del quale si è innamorata.
 
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  • #3
Ma questa russa sta in Italia da 8 anni e da quanto tempo svolge il mestiere del meretricio?

Sinceramente non ho posto la domanda, dando per scontato che fosse giunta nel Bel Paese per esercitare il c.d. "mestiere più antico del mondo".

Un mio ex compagno di studi ha sposato alcuni anni fu una ragazza russa e mi aveva menzionato che, in occasione del matrimonio, era stato estremamente difficile ottenere per sua sorella il visto d'ingresso in Italia, seppure di breve durata, dato che la Questura applicava l'equazione russa = prostituta. Più o meno le stesse difficoltà d'ingresso nel nostro Paese (lungo interrogatorio alla dogana in aeroporto, nonostante il regolare visto d'ingresso) mi erano state menzionate da una ragazza brasiliana (non meretrice, o almeno credo), conosciuta per lavoro.

Dato che l'ingresso (regolare) in Italia da determinati Paesi "black-listed" non è così semplice, immagino che richieda un minimo di "gioco sporco" a monte (magari qualche bustarella al funzionario di turno, non necessariamente in Italia ma magari in altri Paesi ancor più compiacenti dell'area Schengen) e che questo piccolo/grande investimento non venga fatto dalla bellezza di turno (o da chi per lei) giusto per il piacere di conceder(si) un periodo sabbatico nel Bel Paese.

Dando anche per scontato che in 8 anni sia subentrata qualche sanatoria che le abbia permesso di ottenere il permesso di soggiorno (dubito che possa essere rimasta clandestina così a lungo, se mai lo è stata), suppongo che il suo periodico rinnovo richieda di dover dichiarare un lavoro alla luce del sole (e non del lampione). Gli orari di un'OTR notturna mi però sembrano poco compatibili con un lavoro regolare (salvo che sia un lavoretto part-time pomeridiano), per cui propenderei per l'esistenza di qualche "cartiera" che sforni contratti di lavoro ad hoc (ma del tutto fittizi, un po' come la laurea del Trota), ovviamente dietro compenso per il disturbo. Non so assolutamente quanto ciò possa costare, ma credo che il fatturato che una media OTR può realizzare in una serata possa tranquillamente fornire la copertura economica necessaria. Tra l'altro, visti i controlli incrociati preannunciati da questo Governo (anche sui conti correnti), immagino che in futuro tali contratti fittizi dovranno anche prevedere una mansione congrua al reddito delle ragazze (amministratrice delegata? responsabile delle pubbliche relazioni? ...).

Tutto ciò sono ovviamente solo mie congetture, non suffragate da alcuna evidenza specifica. La tua impressione, che è sicuramente basata su una conoscenza degli aspetti legali molto meno approssimativa, è magari diversa dalla mia.
 
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Sinceramente non ho posto la domanda, dando per scontato che fosse giunta nel Bel Paese per esercitare il c.d. "mestiere più antico del mondo".

Un mio ex compagno di studi ha sposato alcuni anni fu una ragazza russa e mi aveva menzionato che, in occasione del matrimonio, era stato estremamente difficile ottenere per sua sorella il visto d'ingresso in Italia, seppure di breve durata, dato che la Questura applicava l'equazione russa = prostituta. Più o meno le stesse difficoltà d'ingresso nel nostro Paese (lungo interrogatorio alla dogana in aeroporto, nonostante il regolare visto d'ingresso) mi erano state menzionate da una ragazza brasiliana (non meretrice, o almeno credo), conosciuta per lavoro.

Dato che l'ingresso (regolare) in Italia da determinati Paesi "black-listed" non è così semplice, immagino che richieda un minimo di "gioco sporco" a monte (magari qualche bustarella al funzionario di turno, non necessariamente in Italia ma magari in altri Paesi ancor più compiacenti dell'area Schengen) e che questo piccolo/grande investimento non venga fatto dalla bellezza di turno (o da chi per lei) giusto per il piacere di conceder(si) un periodo sabbatico nel Bel Paese.

Dando anche per scontato che in 8 anni sia subentrata qualche sanatoria che le abbia permesso di ottenere il permesso di soggiorno (dubito che possa essere rimasta clandestina così a lungo, se mai lo è stata), suppongo che il suo periodico rinnovo richieda di dover dichiarare un lavoro alla luce del sole (e non del lampione). Gli orari di un'OTR notturna mi però sembrano poco compatibili con un lavoro regolare (salvo che sia un lavoretto part-time pomeridiano), per cui propenderei per l'esistenza di qualche "cartiera" che sforni contratti di lavoro ad hoc (ma del tutto fittizi, un po' come la laurea del Trota), ovviamente dietro compenso per il disturbo. Non so assolutamente quanto ciò possa costare, ma credo che il fatturato che una media OTR può realizzare in una serata possa tranquillamente fornire la copertura economica necessaria. Tra l'altro, visti i controlli incrociati preannunciati da questo Governo (anche sui conti correnti), immagino che in futuro tali contratti fittizi dovranno anche prevedere una mansione congrua al reddito delle ragazze (amministratrice delegata? responsabile delle pubbliche relazioni? ...).

Tutto ciò sono ovviamente solo mie congetture, non suffragate da alcuna evidenza specifica. La tua impressione, che è sicuramente basata su una conoscenza degli aspetti legali molto meno approssimativa, è magari diversa dalla mia.
Era solo una mia curiosità in merito.
Posso dire però che per i cittadini extracomunitari per stare in Italia basta anche un permesso di soggiorno di un altro Stato dell'area Schengen. In più, oggi si potrebbe benissimo ottenere un titolo di dimora nel nostro Paese per l'attività di prostituzione, salvo le quote d'ingresso per i lavoratori autonomi non comunitari. Difatti, le meretrici in Italia adesso devono pagare le tasse. http://www.webalice.it/cstfnc73/prostituzionetasse.htm La prostituta che non apre la Partita IVA (Codice relativo "Altre attività d'intrattenimento e di divertimento non comuni altrove 93.29.90) e di conseguenza non emette la ricevuta (magari con il blocchetto calcografico nel caso delle OTR) commette un'evasione e pertanto può essere sanzionata.
 
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