SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Novedrate (CO)
ZONA: 45.700337, 9.140072 (alla rotonda del motel Blue, lato nord)
NOME: Katya
NAZIONALITA': sedicente russa di Mosca
ETA': 22 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (smorza + mission), quasi-FK, BJ, HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20 per il BJ
COMPENSO CONCORDATO: 20+30+20 per le varie estensioni
DURATA DELL'INCONTRO: una buona mezz'oretta
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,65, fisico snello, capelli castani abbastanza lunghi, bel visetto i cui lineamenti potrebbero essere effettivamente russi, occhi castani, seno N/V
ATTITUDINE: BJ ad alta frequenza, regolare nella copulazione, abilità baciatoria da approfondire ; ragazza sveglia, forse sin troppo ...
LA MIA RECENSIONE:
Credo di avere scoperto la nuova Klaudia: più le dai, più ottieni ... e dopo un mese sei in bancarotta!
A ora ormai tardissima, rientro verso Lentate dalla mia nuova riserva di caccia di Arosio. Nel transitare dalla rotonda del Blue, vedo una fanciulla dal lungo crine castano scendere dalla vettura di un collega e attraversare la strada, per prendere postazione nella piazzola sulla destra, dove c'era una bottiglietta abbandonata al suo destino.
Giro di boa alla rotonda, inversione al vicino Coil e passaggio radente, per scrutare meglio la signorina, che sembra davvero carina. Sarà alta più o meno 1,65, ha un bel fisico da velina, di viso non è niente male e la sua minigonna poco più che inguinale fa ben poco per nascondere le sue gambe affusolate. Da dietro arriva però una macchina e allora mi tocca un altro breve bordeggio, sinché posso finalmente accostare di fianco a lei.
Data la posizione molto esposta, il conciliabolo è molto breve: la ragazza sembra simpatica, il rate per un BJ conoscitivo è quello di base, millanta un retrobottega tranquillo (che poi si rivelerà essere lo stesso dove mi aveva inizialmente condotto la Elena del Coil ...) e allora non mi resta che invitarla ad accomodarsi a bordo.
GIURA DI ESSERE DI MOSCA
Il tragitto non è lunghissimo, ma c'è il tempo di scambiare i soliti convenevoli. La ragazza di dice di chiamarsi Katia, di avere 22 anni e di essere appena arrivata in Italia, da non più di 1 mese. Mastica già più che bene la nostra lingua, per cui sospetto che sia schipetara e le domando: "Da dove vieni, dall'Albania?". "Macché albanese, io sono russa!", mi risponde la fanciulla, con lo sguardo un po' furbetto di chi ti sta raccontando una balla. Mi sembra sovietica come la Julia di via Cristallo a Lomazzo e allora la pungolo un po': "Russa di Tirana, giusto?"."Ma cosa dici? Guarda che io sono davvero russa!", mi risponde sempre ridendo. Per il momento, mi fido di lei come si potrebbe farlo di uno che fa autostop in manette (cit. caparezza), ma alla prima svolta a sinistra quasi mi convince, perché dice di "girare di luà" con un accento che solo il più cattivo Ivan Drago di Rocky IV avrebbe potuto avere. "Quindi me lo giuri, che sei russa? ", le dico mimando di appoggiare una mano sul cuore e levando verso di lei il palmo sull'altra. Katya (a questo punto la chiamo così) non giura, per cui magari non è esattamente di Mosca e alla peggio potrebbe essere ucraina o moldava ... Quando siamo a destinazione, mi recita persino una frase che termina con la parola "russki" (o qualcosa del genere) e quindi il russo l'ha quantomeno studiato a scuola. Di sicuro non alla finta università dove si era laureato il Trota, ma probabilmente basta un qualunque liceo linguistico di un qualunque Paese dell'Est ...
Parcheggiata la vettura, si toglie subito il piumino, lo getta sul sedile posteriore, estrae dalla piccola borsetta il necessaire e dispone il tutto sulla plancia. Mentre incassa l'obolo di base, prova subito a rialzare la posta: "Non vuoi scopare?". "Vediamo ...", prendo tempo. "... magari dopo", completa lei la frase in automatico. Nel frattempo si è girata verso di me con le gambe ben divaricate e i miei occhi non possono fare a meno di cadere sulle sue cosce toniche, per cercare di risalire verso la fessura del piacere. Per ora, non c'è granché da guardare, perché ha ancora indosso i collant luccicanti d'ordinanza e le mutandine. Deve però essermi colata un po' di acquolina dalla bocca, perché Katya si mette a ridere e mi dice: "Non te la faccio mica vedere, se non mi dai di più!".
LA RECE VERA E PROPRIA
Come da accordi iniziali, si parte con un BJ, che la signorina svolge china in torsione sul mio basso ventre. La tecnica è già più che discreta, caratterizzata da una frequenza di oscillazione della testa davvero notevole e da un po' di lavoro manuale alla base. La fanciulla non si è spogliata, ma sotto il piumino non indossava granché e dunque i miei tentacoli hanno modo di srotolarsi verso di lei. Inizio a massaggiarle la parte alta della schiena e il collo, cercando comunque di non intralciare i suoi movimenti frenetici. Poi le sollevo la maglia e passo a carezzarle la parte dei lombi e l'addome, che sono levigati e hanno un buon tono muscolare. L'ultima tappa della mia esplorazione richiede si sporgermi un po' più in là e, dopo avere sollevato il gonnellino elasticizzato, carezzo voluttuosamente i suoi glutei e le gambe.
Dopo 3-4 minuti, Katya si risolleva e mi domanda se voglia passare alla sintonia di RAI1. "Ma è già abbastanza duro?", cerco di prendere tempo. "Mmm ...", risponde la fanciulla con fare dubitativo e si rimette così al lavoro. Nuova sessione di immersione di qualche minuto e poi rilancia il passaggio alla seconda fase del nostro incontro erotico.
L'idea non mi dispiace per nulla, ma metto subito le mani avanti, per evitare inutili discussioni a giochi già fatti: "Guarda che non ho i soldi contati ... Ce l'hai il resto?". "Sì, tranquillo", mi risponde Katya. "Ma mi verresti sopra tu?", le chiedo allora lo smorzacandela. "No, dai, vienimi sopra tu ...", fa la gattamorta, la fanciulla.
In attesa di capire cosa mi riserverà il destino, le allungo un foglietto arancione, lei fruga un po' nella borsetta, finge di pensarci un po' sopra, e alla fine mi restituisce 20, l'obolo iniziale. "Dai, così ti vengo anche sopra", mi fa l'occhiolino Katya. "Ok, ma visto che ti sto lasciando 50, tutto fatto con calma, mi raccomando", accetto il suo piccolo ricatto. La fanciulla giura (o meglio, spergiura) che farà tutto con la massima tranquillità e l'affare è fatto.
Si toglie una delle belle scarpette che indossava (non esattamente invernali, quindi chissà come le erano gelati i piedi ...), si sfila una gamba dei collant e le mutandine ed è pronta a varcare il tunnel centrale, per salirmi in groppa. E' un po' meno pronto il mio fratellino, che nel frattempo ha perso un po' di turgore, per cui la fanciulla lo ringalluzzisce di nuovo con un paio di minuti di BJ. Quando tutto sembra OK, passa finalmente dalla mia parte, si umidifica un po' la fessura con la saliva, procede con cautela all'infilamento e la galoppata può avere inizio. Accovacciata su di me, Katya ha un buon ritmo e mi concede un buon minuto di percussioni verticali, prima di riprendere un po' il fiato. Nel mentre, ne approfitto per contemplare il suo bel visetto e per continuare a carezzarle le gambe e il fondoschiena.
20 E TI DO UN BACIO!
Mentre sta rifiatando un attimo, la fanciulla mi legge nel pensiero e mi butta lì la prossima extension: "Se mi dai altri 20, ti do un bacio". "Come sarebbe a dire un bacio di numero ?!? Quindi se te ne do dieci, devo fare il mutuo? No, dài, devi baciarmi come una fidanzatina! E poi, visto che siamo arrivati a 70, fare tutto ancora più con calma ", le rispondo ridendo. Katya accetta l'ennesimo scambio mercenario e stavolta è lei fidarsi di me come di uno che fa autostop in manette: mi tocca recuperare il portafoglio dal portaoggetti della portiere e riallungarle i due foglietti rossi che mi aveva restituito poc'anzi.
Prima di ripartire con una seconda sessione di smorzacandela, Katya si china verso di me con il busto e iniziamo a baciarci per una trentina di secondi, mordicchiandoci un po' le labbra a vicenda e schioccando qualche bacio a ventosa. "Tutto qui?", le chiedo ridendo, non appena si stacca da me (e giuro di non avere mangiato né cipolla né aglio, a cena ). La brunetta si riavvicina allora alla mia bocca e mi concede una seconda sessione di sbaciucchiamenti (sempre senza la lingua), durante la quale la stringo a me come una fidanzatina e le carezzo anche la schiena, il collo e la nuca. Non è sicuramente amore, perché Katya si stacca di nuovo e parte con l'ennesima proposta indecente: "Se mi dai altri 10, ti bacio anche con la lingua!". "Tu vuoi farmi andare a casa in mutande!", respingo il suo ultimo assalto, per cui il FK è rinviato a una delle prossime puntate della telenovela.
CAMBIO DI MOOD
Non so cosa sia accaduto in questo istante, ma improvvisamente la fanciulla di Mosca cambia il suo mood: forse mi ha visto resistere al suo ennesimo tentativo rialzo o forse ha visto anche lei il famoso biglietto da visita dello studio dentistico (che mi era valso una quasi-proposta di matrimonio da parte dell'Anna/Joana di Bregnano) e ha pensato che potessi essere un pollo da rosolare con più calma, anche in incontri successivi
Katya riprende allora a cavalcarmi e, non appena accenna a perdere un po' di colpi, le impugno più energicamente le chiappette e aiuto con i miei avambracci i suoi sforzi da cavallerizza. In ogni caso, dopo un paio di minuti è di nuovo col fiatone e mi propone di venirle sopra.
"Perché no?", accetto la sua proposta e ci si sposta sul sedile del passeggero, per ripartire alla missionaria. In questa posizione, mi godo soprattutto il suo bel viso e la relativa strettezza della sua vulva, perché lei non è esattamente una tigre del materasso, limitandosi a carezzarmi un po' la schiena e a mugolare un po'. D'altra parte, il sedile della vettura non è il più comodo dei giacigli per copulare e questo è ciò che passa il convento ... Dopo un paio di sessioni di ginnastica pelvica, sono io ad avere il fiatone (e i primi crampi al fondoschiena) e devo risollevarmi per prendere un po' di respiro. "Se vuoi, faccio un po' con la mano", Katia propone di passare al reparto falegnameria.
Accetto la sua ennesima proposta e ritorno sul sedile del conducente. "Con o senza condom?", mi domanda la fanciulla. "Per intanto, lascialo pure su", le rispondo, timoroso di potere fare un disastro sulle sellerie della vettura. Katya comincia a smanacciare il compare del piano di sotto, ma senza l'energia che servirebbe a farmi vedere la bandiera a scacchi. Per questo, dopo poco più di un minuto, mi domanda se mi vada di ripartire con un BJ. "Come no?", accetto entusiasta. Si procede allora al cambio del condom e si riparte con una nuova sessione di immersione, che mi consente di nuovo di carezzare voluttuosamente il suo fisico tonico. Trascorre un altro paio di minuti e la brunetta di Mosca si risolleva sconsolata: "Ma che ti succede, stasera?". "Mah, sarà la stanchezza ...", mi appello al fatto che l'orologio ha ormai ampiamente superato le 3 della notte, per non confessarle che una mezz'oretta prima ero stato con una delle belle di notte di Arosio. La lascio proseguire con un altro paio di minuti di smanacciate e poi le do l'OK a fermarsi, perché non penso proprio che l'artiglieria abbia davvero colpi in canna da poter sparare. "Dai, sarà per la prossima volta ...", la conforto di avere comunque svolto un buon lavoro, perché si è impegnata con vari cambi di posizione.
POLLO ALLO SPIEDO?
Terminato l'intrattenimento erotico, inizia la parte che più mi preoccupa sul mio futuro di pollo allo spiedo, perché Katya inizia a domandarmi che lavoro faccia e quanto guadagni ogni mese, probabilmente per capire se sia davvero io il titolare dello studio dentistico Cerco un po' di svicolare, dicendole che probabilmente io guadagno in un mese quanto lei riesce a racimolare in pochi giorni di lavoro. "Mmm, credo di sì ... Però dipende so ho voglia di lavorare o no!", risponde ridendo la fanciulla. Sorprendentemente, pare che il parentado di Katya a Mosca (o dove diavolo abita) sia in grado di autosostentarsi, per cui la fanciulla non ha bisogno di spedire a casa vagonate di banconote, come invece asserisce di fare la maggior parte delle sue colleghe. Anzi, "I soldi bastano a malapena a me per vivere", puntualizza la brunetta, che quindi deve avere una discreta passione per lo shopping e per la cura del suo corpo.
Cerco di informarmi se disponga di un loft, ma per tutta risposta mi dice che fa solo la "prostitutka". Devo guardarla un po' interdetto, perché mi domanda: "Non hai capito? Come si dice? Prostitutka, prostituta?". "Che facessi la prostituta, l'avevo capito Però volevo capire se lo facevi solo in strada o se avessi anche un appartamento dove si poteva andare", cerco di essere più chiaro. Purtroppo Katya non dispone di un suo loft e l'unica opzione è il vicino motel Blue. "Se vuoi ci andiamo e ti faccio divertire ", mi risponde ammiccante la signorina. "Dài, vediamo ... magari una delle prossime volte", cerco per il momento di evitare il passaggio in banca a chiedere un mutuo.
Mentre siamo sulla strada del rientro, cerco di strapparle di nuovo la confessione che in realtà è di Tirana, dato che parla troppo bene l'italiano per essere nel nostro Paese da solo un mese (anche se il termine prostitutka dovrebbe confermare che è almeno slava, se non proprio di Mosca). "Ooh ... ma sono davvero russa!", giura o spergiura Katya e poi inizia a spiegarmi che è una studentessa universitaria e che parla ben sette lingue. "Albanese, e poi ... ", la pungolo un'ultima volta. "No: russo, inglese, tedesco, francese, spagnolo, rumeno ...", inizia lei. "... e un po' d'italiano", finisco io.
Insomma, Katya sarebbe la segretaria perfetta, per chi viaggia spesso all'estero e vuole evitare di portare con sè un costoso cellulare con il traduttore vocale installato, se non fosse che costa quegli 8-10 mila euri al mese, rendendo l'Iphone 10 quasi un affare! Per questo, quando arriviamo alla sua piazzola, mi limito a farmi dare il suo numero di cellulare (per poterla contattare se non fosse alla mattonella) e rinuncio a proporle l'assunzione immediata come segretaria tuttofare nel mio fantomatico studio dentistico.
Altro che otturazioni e pulizie del tartaro, che magari potrei anche imparare con qualche tutorial su Youtube: per non andare in bancarotta dopo meno di un mese, dovrei imparare a fare pure i ponti e gli impianti dentali e la cosa mi pare un po' difficile! Ci salutiamo, lei riprende posizione (probabilmente rimarrà ancora una mezz'oretta, quando immagino che passerà il suo "boyfriend") e io mi rimetto in marcia verso la branda, che ormai mi aspetta da troppe ore.
CITTA DELL'INCONTRO: Novedrate (CO)
ZONA: 45.700337, 9.140072 (alla rotonda del motel Blue, lato nord)
NOME: Katya
NAZIONALITA': sedicente russa di Mosca
ETA': 22 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (smorza + mission), quasi-FK, BJ, HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20 per il BJ
COMPENSO CONCORDATO: 20+30+20 per le varie estensioni
DURATA DELL'INCONTRO: una buona mezz'oretta
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,65, fisico snello, capelli castani abbastanza lunghi, bel visetto i cui lineamenti potrebbero essere effettivamente russi, occhi castani, seno N/V
ATTITUDINE: BJ ad alta frequenza, regolare nella copulazione, abilità baciatoria da approfondire ; ragazza sveglia, forse sin troppo ...
LA MIA RECENSIONE:
Credo di avere scoperto la nuova Klaudia: più le dai, più ottieni ... e dopo un mese sei in bancarotta!
A ora ormai tardissima, rientro verso Lentate dalla mia nuova riserva di caccia di Arosio. Nel transitare dalla rotonda del Blue, vedo una fanciulla dal lungo crine castano scendere dalla vettura di un collega e attraversare la strada, per prendere postazione nella piazzola sulla destra, dove c'era una bottiglietta abbandonata al suo destino.
Giro di boa alla rotonda, inversione al vicino Coil e passaggio radente, per scrutare meglio la signorina, che sembra davvero carina. Sarà alta più o meno 1,65, ha un bel fisico da velina, di viso non è niente male e la sua minigonna poco più che inguinale fa ben poco per nascondere le sue gambe affusolate. Da dietro arriva però una macchina e allora mi tocca un altro breve bordeggio, sinché posso finalmente accostare di fianco a lei.
Data la posizione molto esposta, il conciliabolo è molto breve: la ragazza sembra simpatica, il rate per un BJ conoscitivo è quello di base, millanta un retrobottega tranquillo (che poi si rivelerà essere lo stesso dove mi aveva inizialmente condotto la Elena del Coil ...) e allora non mi resta che invitarla ad accomodarsi a bordo.
GIURA DI ESSERE DI MOSCA
Il tragitto non è lunghissimo, ma c'è il tempo di scambiare i soliti convenevoli. La ragazza di dice di chiamarsi Katia, di avere 22 anni e di essere appena arrivata in Italia, da non più di 1 mese. Mastica già più che bene la nostra lingua, per cui sospetto che sia schipetara e le domando: "Da dove vieni, dall'Albania?". "Macché albanese, io sono russa!", mi risponde la fanciulla, con lo sguardo un po' furbetto di chi ti sta raccontando una balla. Mi sembra sovietica come la Julia di via Cristallo a Lomazzo e allora la pungolo un po': "Russa di Tirana, giusto?"."Ma cosa dici? Guarda che io sono davvero russa!", mi risponde sempre ridendo. Per il momento, mi fido di lei come si potrebbe farlo di uno che fa autostop in manette (cit. caparezza), ma alla prima svolta a sinistra quasi mi convince, perché dice di "girare di luà" con un accento che solo il più cattivo Ivan Drago di Rocky IV avrebbe potuto avere. "Quindi me lo giuri, che sei russa? ", le dico mimando di appoggiare una mano sul cuore e levando verso di lei il palmo sull'altra. Katya (a questo punto la chiamo così) non giura, per cui magari non è esattamente di Mosca e alla peggio potrebbe essere ucraina o moldava ... Quando siamo a destinazione, mi recita persino una frase che termina con la parola "russki" (o qualcosa del genere) e quindi il russo l'ha quantomeno studiato a scuola. Di sicuro non alla finta università dove si era laureato il Trota, ma probabilmente basta un qualunque liceo linguistico di un qualunque Paese dell'Est ...
Parcheggiata la vettura, si toglie subito il piumino, lo getta sul sedile posteriore, estrae dalla piccola borsetta il necessaire e dispone il tutto sulla plancia. Mentre incassa l'obolo di base, prova subito a rialzare la posta: "Non vuoi scopare?". "Vediamo ...", prendo tempo. "... magari dopo", completa lei la frase in automatico. Nel frattempo si è girata verso di me con le gambe ben divaricate e i miei occhi non possono fare a meno di cadere sulle sue cosce toniche, per cercare di risalire verso la fessura del piacere. Per ora, non c'è granché da guardare, perché ha ancora indosso i collant luccicanti d'ordinanza e le mutandine. Deve però essermi colata un po' di acquolina dalla bocca, perché Katya si mette a ridere e mi dice: "Non te la faccio mica vedere, se non mi dai di più!".
LA RECE VERA E PROPRIA
Come da accordi iniziali, si parte con un BJ, che la signorina svolge china in torsione sul mio basso ventre. La tecnica è già più che discreta, caratterizzata da una frequenza di oscillazione della testa davvero notevole e da un po' di lavoro manuale alla base. La fanciulla non si è spogliata, ma sotto il piumino non indossava granché e dunque i miei tentacoli hanno modo di srotolarsi verso di lei. Inizio a massaggiarle la parte alta della schiena e il collo, cercando comunque di non intralciare i suoi movimenti frenetici. Poi le sollevo la maglia e passo a carezzarle la parte dei lombi e l'addome, che sono levigati e hanno un buon tono muscolare. L'ultima tappa della mia esplorazione richiede si sporgermi un po' più in là e, dopo avere sollevato il gonnellino elasticizzato, carezzo voluttuosamente i suoi glutei e le gambe.
Dopo 3-4 minuti, Katya si risolleva e mi domanda se voglia passare alla sintonia di RAI1. "Ma è già abbastanza duro?", cerco di prendere tempo. "Mmm ...", risponde la fanciulla con fare dubitativo e si rimette così al lavoro. Nuova sessione di immersione di qualche minuto e poi rilancia il passaggio alla seconda fase del nostro incontro erotico.
L'idea non mi dispiace per nulla, ma metto subito le mani avanti, per evitare inutili discussioni a giochi già fatti: "Guarda che non ho i soldi contati ... Ce l'hai il resto?". "Sì, tranquillo", mi risponde Katya. "Ma mi verresti sopra tu?", le chiedo allora lo smorzacandela. "No, dai, vienimi sopra tu ...", fa la gattamorta, la fanciulla.
In attesa di capire cosa mi riserverà il destino, le allungo un foglietto arancione, lei fruga un po' nella borsetta, finge di pensarci un po' sopra, e alla fine mi restituisce 20, l'obolo iniziale. "Dai, così ti vengo anche sopra", mi fa l'occhiolino Katya. "Ok, ma visto che ti sto lasciando 50, tutto fatto con calma, mi raccomando", accetto il suo piccolo ricatto. La fanciulla giura (o meglio, spergiura) che farà tutto con la massima tranquillità e l'affare è fatto.
Si toglie una delle belle scarpette che indossava (non esattamente invernali, quindi chissà come le erano gelati i piedi ...), si sfila una gamba dei collant e le mutandine ed è pronta a varcare il tunnel centrale, per salirmi in groppa. E' un po' meno pronto il mio fratellino, che nel frattempo ha perso un po' di turgore, per cui la fanciulla lo ringalluzzisce di nuovo con un paio di minuti di BJ. Quando tutto sembra OK, passa finalmente dalla mia parte, si umidifica un po' la fessura con la saliva, procede con cautela all'infilamento e la galoppata può avere inizio. Accovacciata su di me, Katya ha un buon ritmo e mi concede un buon minuto di percussioni verticali, prima di riprendere un po' il fiato. Nel mentre, ne approfitto per contemplare il suo bel visetto e per continuare a carezzarle le gambe e il fondoschiena.
20 E TI DO UN BACIO!
Mentre sta rifiatando un attimo, la fanciulla mi legge nel pensiero e mi butta lì la prossima extension: "Se mi dai altri 20, ti do un bacio". "Come sarebbe a dire un bacio di numero ?!? Quindi se te ne do dieci, devo fare il mutuo? No, dài, devi baciarmi come una fidanzatina! E poi, visto che siamo arrivati a 70, fare tutto ancora più con calma ", le rispondo ridendo. Katya accetta l'ennesimo scambio mercenario e stavolta è lei fidarsi di me come di uno che fa autostop in manette: mi tocca recuperare il portafoglio dal portaoggetti della portiere e riallungarle i due foglietti rossi che mi aveva restituito poc'anzi.
Prima di ripartire con una seconda sessione di smorzacandela, Katya si china verso di me con il busto e iniziamo a baciarci per una trentina di secondi, mordicchiandoci un po' le labbra a vicenda e schioccando qualche bacio a ventosa. "Tutto qui?", le chiedo ridendo, non appena si stacca da me (e giuro di non avere mangiato né cipolla né aglio, a cena ). La brunetta si riavvicina allora alla mia bocca e mi concede una seconda sessione di sbaciucchiamenti (sempre senza la lingua), durante la quale la stringo a me come una fidanzatina e le carezzo anche la schiena, il collo e la nuca. Non è sicuramente amore, perché Katya si stacca di nuovo e parte con l'ennesima proposta indecente: "Se mi dai altri 10, ti bacio anche con la lingua!". "Tu vuoi farmi andare a casa in mutande!", respingo il suo ultimo assalto, per cui il FK è rinviato a una delle prossime puntate della telenovela.
CAMBIO DI MOOD
Non so cosa sia accaduto in questo istante, ma improvvisamente la fanciulla di Mosca cambia il suo mood: forse mi ha visto resistere al suo ennesimo tentativo rialzo o forse ha visto anche lei il famoso biglietto da visita dello studio dentistico (che mi era valso una quasi-proposta di matrimonio da parte dell'Anna/Joana di Bregnano) e ha pensato che potessi essere un pollo da rosolare con più calma, anche in incontri successivi
Katya riprende allora a cavalcarmi e, non appena accenna a perdere un po' di colpi, le impugno più energicamente le chiappette e aiuto con i miei avambracci i suoi sforzi da cavallerizza. In ogni caso, dopo un paio di minuti è di nuovo col fiatone e mi propone di venirle sopra.
"Perché no?", accetto la sua proposta e ci si sposta sul sedile del passeggero, per ripartire alla missionaria. In questa posizione, mi godo soprattutto il suo bel viso e la relativa strettezza della sua vulva, perché lei non è esattamente una tigre del materasso, limitandosi a carezzarmi un po' la schiena e a mugolare un po'. D'altra parte, il sedile della vettura non è il più comodo dei giacigli per copulare e questo è ciò che passa il convento ... Dopo un paio di sessioni di ginnastica pelvica, sono io ad avere il fiatone (e i primi crampi al fondoschiena) e devo risollevarmi per prendere un po' di respiro. "Se vuoi, faccio un po' con la mano", Katia propone di passare al reparto falegnameria.
Accetto la sua ennesima proposta e ritorno sul sedile del conducente. "Con o senza condom?", mi domanda la fanciulla. "Per intanto, lascialo pure su", le rispondo, timoroso di potere fare un disastro sulle sellerie della vettura. Katya comincia a smanacciare il compare del piano di sotto, ma senza l'energia che servirebbe a farmi vedere la bandiera a scacchi. Per questo, dopo poco più di un minuto, mi domanda se mi vada di ripartire con un BJ. "Come no?", accetto entusiasta. Si procede allora al cambio del condom e si riparte con una nuova sessione di immersione, che mi consente di nuovo di carezzare voluttuosamente il suo fisico tonico. Trascorre un altro paio di minuti e la brunetta di Mosca si risolleva sconsolata: "Ma che ti succede, stasera?". "Mah, sarà la stanchezza ...", mi appello al fatto che l'orologio ha ormai ampiamente superato le 3 della notte, per non confessarle che una mezz'oretta prima ero stato con una delle belle di notte di Arosio. La lascio proseguire con un altro paio di minuti di smanacciate e poi le do l'OK a fermarsi, perché non penso proprio che l'artiglieria abbia davvero colpi in canna da poter sparare. "Dai, sarà per la prossima volta ...", la conforto di avere comunque svolto un buon lavoro, perché si è impegnata con vari cambi di posizione.
POLLO ALLO SPIEDO?
Terminato l'intrattenimento erotico, inizia la parte che più mi preoccupa sul mio futuro di pollo allo spiedo, perché Katya inizia a domandarmi che lavoro faccia e quanto guadagni ogni mese, probabilmente per capire se sia davvero io il titolare dello studio dentistico Cerco un po' di svicolare, dicendole che probabilmente io guadagno in un mese quanto lei riesce a racimolare in pochi giorni di lavoro. "Mmm, credo di sì ... Però dipende so ho voglia di lavorare o no!", risponde ridendo la fanciulla. Sorprendentemente, pare che il parentado di Katya a Mosca (o dove diavolo abita) sia in grado di autosostentarsi, per cui la fanciulla non ha bisogno di spedire a casa vagonate di banconote, come invece asserisce di fare la maggior parte delle sue colleghe. Anzi, "I soldi bastano a malapena a me per vivere", puntualizza la brunetta, che quindi deve avere una discreta passione per lo shopping e per la cura del suo corpo.
Cerco di informarmi se disponga di un loft, ma per tutta risposta mi dice che fa solo la "prostitutka". Devo guardarla un po' interdetto, perché mi domanda: "Non hai capito? Come si dice? Prostitutka, prostituta?". "Che facessi la prostituta, l'avevo capito Però volevo capire se lo facevi solo in strada o se avessi anche un appartamento dove si poteva andare", cerco di essere più chiaro. Purtroppo Katya non dispone di un suo loft e l'unica opzione è il vicino motel Blue. "Se vuoi ci andiamo e ti faccio divertire ", mi risponde ammiccante la signorina. "Dài, vediamo ... magari una delle prossime volte", cerco per il momento di evitare il passaggio in banca a chiedere un mutuo.
Mentre siamo sulla strada del rientro, cerco di strapparle di nuovo la confessione che in realtà è di Tirana, dato che parla troppo bene l'italiano per essere nel nostro Paese da solo un mese (anche se il termine prostitutka dovrebbe confermare che è almeno slava, se non proprio di Mosca). "Ooh ... ma sono davvero russa!", giura o spergiura Katya e poi inizia a spiegarmi che è una studentessa universitaria e che parla ben sette lingue. "Albanese, e poi ... ", la pungolo un'ultima volta. "No: russo, inglese, tedesco, francese, spagnolo, rumeno ...", inizia lei. "... e un po' d'italiano", finisco io.
Insomma, Katya sarebbe la segretaria perfetta, per chi viaggia spesso all'estero e vuole evitare di portare con sè un costoso cellulare con il traduttore vocale installato, se non fosse che costa quegli 8-10 mila euri al mese, rendendo l'Iphone 10 quasi un affare! Per questo, quando arriviamo alla sua piazzola, mi limito a farmi dare il suo numero di cellulare (per poterla contattare se non fosse alla mattonella) e rinuncio a proporle l'assunzione immediata come segretaria tuttofare nel mio fantomatico studio dentistico.
Altro che otturazioni e pulizie del tartaro, che magari potrei anche imparare con qualche tutorial su Youtube: per non andare in bancarotta dopo meno di un mese, dovrei imparare a fare pure i ponti e gli impianti dentali e la cosa mi pare un po' difficile! Ci salutiamo, lei riprende posizione (probabilmente rimarrà ancora una mezz'oretta, quando immagino che passerà il suo "boyfriend") e io mi rimetto in marcia verso la branda, che ormai mi aspetta da troppe ore.