DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Lisa
Nazionalità: lei dice russa, io dico moldava
Età apparente: circa 30
Descrizione fisica: ragazza di sana e robusta costituzione, alta 1.65-1.70, viso ordinario e un po' rotondo, capelli neri più o meno sino alla nuca (talvolta lisci e talvolta permanentati), seno che sembra proporzionato alla corporatura
Attitudine: arte nella media, energica e paziente; parla poco italiano, ma se la cava più che bene in inglese
Reperibilità: difficile col coprifuoco, forse ora più agevole
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20+10
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (mission) e HJ finale
Durata dell'incontro: circa 20' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Mariano Comense
Coordinate: stop del Radizzone, c/o ponte delle Badanti
LA MIA RECENSIONE
Le vicende risalgono più o meno a 3-4 settimane fa, ma il racconto è poi rimasto nel cassetto, in attesa che la sezione tornasse a essere più spumeggiante di contributi
Nel disperato tentativo di trovare libera una fra la Katabregyina e Gianna, mi cimento in una 10 km in vasca lunga, compiendo innumerevoli giri di boa fra la Cattabrega e il sottopasso per il campo sportivo di Carugo.
In questo disperato temporeggiare, mi rendo conto che la ragazza di sana e robusta costituzione del Radizzone è pure lei alquanto gettonata, assestandosi dalla mattonella molto a lungo. Non è esattamente il mio tipo, per la corporatura esuberante, ma può starci di immolare un ventello alla causa ...
I più assidui macinatori di asfalto la ricorderanno, coi capelli neri lisci, assieme alla più piccola e minuta Stella Frangetta allo stop di via Riva a Lentate, showroom del team Moldova sul ben più prestigioso Miglio d'oro.
Ultimamente, porta più spesso una chioma un po' riccia (tipo permanente degli ultimi anni 80) ed è riconoscibile per una mise sempre uguale: giacca di jeans rossa (che col caldo appende al cartello stradale), abitino bordo-chiappa, autoreggenti chiare e high heels.
Alla fine, è lei la prima a riapparire al palo dello stop e allora accosto per l'intervista. Non è che parli molto italiano, ma riusciamo a metterci d'accordo per il solito BJ conoscitivo e la invito a farmi compagnia a bordo.
LISA
Il tragitto dà un paio di minuti di tempo per scambiare le solite quattro chiacchiere di circostanza, ma la barriera linguistica sembra insormontabile. Dopo che sono riuscito a farmi confermare solo il nome (Lisa), ci provo in inglese e fortunatamente lo parla più che bene, per cui ho modo di scoprire che è russa (diciamo pure moldava ...), che ha un'età attorno alla trentina e che è rientrata in Italia da questa primavera, dopo essere stata qui lo scorso autunno.
Della russa, ha solo l'interfaccia del cellulare in cirillico ... sia i capelli che gli occhi sono scuri e quindi è di certo nata più vicina al mar Nero che al mar Baltico ...
Il retrobottega è uno di quelli usati anche dalle altre vicine di mattonella, per cui è senz'altro noto a negrii e verzii, ma la zona di Mariano mi sembra più tranquilla del Miglio d'oro.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggiata la macchina, si regolano le formalità burocratiche e ci si può preparare per le danze. Lisa si mette comoda, togliendosi le scarpe coi tacchi e appoggiando sul sedile posteriore la giacca rossa.
Quando è tutto pronto, dà una lindata alla zona pubica con una salvietta umida, incappuccia il compare (non vorrei ricordare male, ma mi pare che lo abbia fatto srotolando il condom con la bocca), si dispone gattoni sul sedile del passeggero e dà inizio alle sue percussioni.
Come si poteva intuire anche dalla sua stazza fisica, l'azione di Lisa è energica e gagliarda e abbastanza velocemente riesce a ringalluzzire il compare. L'abitino elasticizzato che indossa è già corto di suo e quindi ci vuole un attimo a sollevarlo fino alla cintola, per iniziare a massaggiare il suo fondoschiena importante. Come la maggior parte delle "russe", non indossa collant ma autoreggenti e quindi si può toccare con mano la consistenza delle sue giottesche rotondità, che ovviamente non sono quelle piccole e sode di una Nikki
Mentre lei continua a trastullare con ammirevole dedizione il compare, con un'azione più di sostanza che di apparenza (l'arte del dolly surround è sconosciuta, nelle pianure della Moldova), risalgo lungo il lato A, percependo un po' di pancetta all'addome e due seni abbastanza voluminosi. Dato che poi mi racconterà anche qualcosa della sua prole, immagino però che non possano essere sodissimi, avendo allattato.
Dopo che è trascorsa più o meno una decina di minuti, intervallati da qualche breve pausa per rifiatare e da qualche breve trillo del suo cellulare, vedo che il compare è bello turgido ma ben lungi dal traguardo e allora le propongo di passare alla copulazione, estensione che lei accetta per un decino in più.
Non avendo un Hummer, non me la sento di scoprire se le sospensioni della mia macchina resisterebbero a uno smorzacandela di Lisa e dunque si procede con una più tranquilla missionaria.
NON HO PIÙ IL FISICO ...
La morettona reclina il sedile, ci si corica sopra e mi aspetta con le sue gambe aperte a ranocchia. Completato l'infilamento, mi abbasso su di lei, appoggiando gli avambracci accanto alla sua testa, e inizio a darci dentro.
Anche nell'atto sessuale, si apprezza soprattutto la pazienza di Lisa, che lascia fare senza mettere impedimenti. La partecipazione è nella media: non è uno stoccafisso come altre signorine, perchè mi cinge e carezza un po' la schiena, incrocia le gambe sopra le mie chiappe e ansima un po', ma non si può certo definirla un vulcano in eruzione.
Reggo 2-3 minuti coricato su di lei, ma i nostri corpi non impiegano molto a surriscaldarsi e allora mi tocca risollevarmi e continuare per altri 2-3 col busto staccato dal suo.
Cerco di sopportare il caldo e l'affanno dovuto alla mascherina, ma quando sento i primi crampi capisco che l'epilogo è vicino. Provo o strusciarmi pube contro pube per riprendere fiato, tento un ultimo assalto ma rischio di tornare a casa col colpo della strega e alzo bandiera bianca.
IL SOLITO FINALE
Torno sul mio sedile e concordiamo una conclusione di sana falegnameria brianzola. Lisa si mette più comoda che può, rivolgendosi col busto verso di me, e inizia a smanacciare il compare. Le sue gambe sono a portata di mano (le ha disposte più o meno a rombo, la sinistra orizzontale sul sedile e la destra con la pianta del piede appoggiata e il ginocchio in alto) e allora ne approfitto per carezzare le cosce e risalire anche verso la vulva.
Serve un'altra manciata di minuti, più il provvidenziale intervento di Federica (perché anche la pazienza giobbiana di Lisa cominciava a vacillare), e anche stavolta viene varcata la linea del traguardo.
Mi passa una dose industriale di fazzoletti umidi e così ne approfitto anche per asciugarmi il sudore che era sgorgato copioso da ogni dove. Lei viene pronta prima di me e allora dà un'occhiata agli svariati messaggi in russo che le erano arrivati.
AMAZON PRIME
Sempre in inglese, mi dice che la sua amica è rimasta senza profilattici e mi domanda se possiamo fare una tappa intermedia da lei, prima di ricondurre Lisa alla mattonella.
Ho già due mezze idee di chi possa essere la comare (alla fine, o è Gianna o è la Katabregyina), quindi quale occasione potrebbe essere più ghiotta, per riuscire finalmente a vedere dal vivo una delle due?
Al Tamoil passiamo via diritti (Gianna comunque non c'è), per cui la destinazione è per forza la rotonda Cattabrega. A dire il vero, non c'è neppure Katryina (ma neppure questo stupisce ) e quindi Amazon Lisa deve effettuare la consegna senza raccogliere la firma del destinatario: prende 3-4 blister dalla borsetta, scende un attimo dalla macchina, li appoggia sulla staccionata e poi ripartiamo.
Un altro paio di chiacchiere sulla prole che la attende in Moldova... ops, in Russia e siamo di nuovo al Radizzone. Il coprifuoco incombe, neppure con l'intercessione di Lisa sono riuscito a vedrre la Katabregyina dal vivo e allora non mi resta che congedare la mia nuova amichetta e rientrare alla branda.
Nome: Lisa
Nazionalità: lei dice russa, io dico moldava
Età apparente: circa 30
Descrizione fisica: ragazza di sana e robusta costituzione, alta 1.65-1.70, viso ordinario e un po' rotondo, capelli neri più o meno sino alla nuca (talvolta lisci e talvolta permanentati), seno che sembra proporzionato alla corporatura
Attitudine: arte nella media, energica e paziente; parla poco italiano, ma se la cava più che bene in inglese
Reperibilità: difficile col coprifuoco, forse ora più agevole
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20+10
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (mission) e HJ finale
Durata dell'incontro: circa 20' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Mariano Comense
Coordinate: stop del Radizzone, c/o ponte delle Badanti
LA MIA RECENSIONE
Le vicende risalgono più o meno a 3-4 settimane fa, ma il racconto è poi rimasto nel cassetto, in attesa che la sezione tornasse a essere più spumeggiante di contributi
Nel disperato tentativo di trovare libera una fra la Katabregyina e Gianna, mi cimento in una 10 km in vasca lunga, compiendo innumerevoli giri di boa fra la Cattabrega e il sottopasso per il campo sportivo di Carugo.
In questo disperato temporeggiare, mi rendo conto che la ragazza di sana e robusta costituzione del Radizzone è pure lei alquanto gettonata, assestandosi dalla mattonella molto a lungo. Non è esattamente il mio tipo, per la corporatura esuberante, ma può starci di immolare un ventello alla causa ...
I più assidui macinatori di asfalto la ricorderanno, coi capelli neri lisci, assieme alla più piccola e minuta Stella Frangetta allo stop di via Riva a Lentate, showroom del team Moldova sul ben più prestigioso Miglio d'oro.
Ultimamente, porta più spesso una chioma un po' riccia (tipo permanente degli ultimi anni 80) ed è riconoscibile per una mise sempre uguale: giacca di jeans rossa (che col caldo appende al cartello stradale), abitino bordo-chiappa, autoreggenti chiare e high heels.
Alla fine, è lei la prima a riapparire al palo dello stop e allora accosto per l'intervista. Non è che parli molto italiano, ma riusciamo a metterci d'accordo per il solito BJ conoscitivo e la invito a farmi compagnia a bordo.
LISA
Il tragitto dà un paio di minuti di tempo per scambiare le solite quattro chiacchiere di circostanza, ma la barriera linguistica sembra insormontabile. Dopo che sono riuscito a farmi confermare solo il nome (Lisa), ci provo in inglese e fortunatamente lo parla più che bene, per cui ho modo di scoprire che è russa (diciamo pure moldava ...), che ha un'età attorno alla trentina e che è rientrata in Italia da questa primavera, dopo essere stata qui lo scorso autunno.
Della russa, ha solo l'interfaccia del cellulare in cirillico ... sia i capelli che gli occhi sono scuri e quindi è di certo nata più vicina al mar Nero che al mar Baltico ...
Il retrobottega è uno di quelli usati anche dalle altre vicine di mattonella, per cui è senz'altro noto a negrii e verzii, ma la zona di Mariano mi sembra più tranquilla del Miglio d'oro.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggiata la macchina, si regolano le formalità burocratiche e ci si può preparare per le danze. Lisa si mette comoda, togliendosi le scarpe coi tacchi e appoggiando sul sedile posteriore la giacca rossa.
Quando è tutto pronto, dà una lindata alla zona pubica con una salvietta umida, incappuccia il compare (non vorrei ricordare male, ma mi pare che lo abbia fatto srotolando il condom con la bocca), si dispone gattoni sul sedile del passeggero e dà inizio alle sue percussioni.
Come si poteva intuire anche dalla sua stazza fisica, l'azione di Lisa è energica e gagliarda e abbastanza velocemente riesce a ringalluzzire il compare. L'abitino elasticizzato che indossa è già corto di suo e quindi ci vuole un attimo a sollevarlo fino alla cintola, per iniziare a massaggiare il suo fondoschiena importante. Come la maggior parte delle "russe", non indossa collant ma autoreggenti e quindi si può toccare con mano la consistenza delle sue giottesche rotondità, che ovviamente non sono quelle piccole e sode di una Nikki
Mentre lei continua a trastullare con ammirevole dedizione il compare, con un'azione più di sostanza che di apparenza (l'arte del dolly surround è sconosciuta, nelle pianure della Moldova), risalgo lungo il lato A, percependo un po' di pancetta all'addome e due seni abbastanza voluminosi. Dato che poi mi racconterà anche qualcosa della sua prole, immagino però che non possano essere sodissimi, avendo allattato.
Dopo che è trascorsa più o meno una decina di minuti, intervallati da qualche breve pausa per rifiatare e da qualche breve trillo del suo cellulare, vedo che il compare è bello turgido ma ben lungi dal traguardo e allora le propongo di passare alla copulazione, estensione che lei accetta per un decino in più.
Non avendo un Hummer, non me la sento di scoprire se le sospensioni della mia macchina resisterebbero a uno smorzacandela di Lisa e dunque si procede con una più tranquilla missionaria.
NON HO PIÙ IL FISICO ...
La morettona reclina il sedile, ci si corica sopra e mi aspetta con le sue gambe aperte a ranocchia. Completato l'infilamento, mi abbasso su di lei, appoggiando gli avambracci accanto alla sua testa, e inizio a darci dentro.
Anche nell'atto sessuale, si apprezza soprattutto la pazienza di Lisa, che lascia fare senza mettere impedimenti. La partecipazione è nella media: non è uno stoccafisso come altre signorine, perchè mi cinge e carezza un po' la schiena, incrocia le gambe sopra le mie chiappe e ansima un po', ma non si può certo definirla un vulcano in eruzione.
Reggo 2-3 minuti coricato su di lei, ma i nostri corpi non impiegano molto a surriscaldarsi e allora mi tocca risollevarmi e continuare per altri 2-3 col busto staccato dal suo.
Cerco di sopportare il caldo e l'affanno dovuto alla mascherina, ma quando sento i primi crampi capisco che l'epilogo è vicino. Provo o strusciarmi pube contro pube per riprendere fiato, tento un ultimo assalto ma rischio di tornare a casa col colpo della strega e alzo bandiera bianca.
IL SOLITO FINALE
Torno sul mio sedile e concordiamo una conclusione di sana falegnameria brianzola. Lisa si mette più comoda che può, rivolgendosi col busto verso di me, e inizia a smanacciare il compare. Le sue gambe sono a portata di mano (le ha disposte più o meno a rombo, la sinistra orizzontale sul sedile e la destra con la pianta del piede appoggiata e il ginocchio in alto) e allora ne approfitto per carezzare le cosce e risalire anche verso la vulva.
Serve un'altra manciata di minuti, più il provvidenziale intervento di Federica (perché anche la pazienza giobbiana di Lisa cominciava a vacillare), e anche stavolta viene varcata la linea del traguardo.
Mi passa una dose industriale di fazzoletti umidi e così ne approfitto anche per asciugarmi il sudore che era sgorgato copioso da ogni dove. Lei viene pronta prima di me e allora dà un'occhiata agli svariati messaggi in russo che le erano arrivati.
AMAZON PRIME
Sempre in inglese, mi dice che la sua amica è rimasta senza profilattici e mi domanda se possiamo fare una tappa intermedia da lei, prima di ricondurre Lisa alla mattonella.
Ho già due mezze idee di chi possa essere la comare (alla fine, o è Gianna o è la Katabregyina), quindi quale occasione potrebbe essere più ghiotta, per riuscire finalmente a vedere dal vivo una delle due?
Al Tamoil passiamo via diritti (Gianna comunque non c'è), per cui la destinazione è per forza la rotonda Cattabrega. A dire il vero, non c'è neppure Katryina (ma neppure questo stupisce ) e quindi Amazon Lisa deve effettuare la consegna senza raccogliere la firma del destinatario: prende 3-4 blister dalla borsetta, scende un attimo dalla macchina, li appoggia sulla staccionata e poi ripartiamo.
Un altro paio di chiacchiere sulla prole che la attende in Moldova... ops, in Russia e siamo di nuovo al Radizzone. Il coprifuoco incombe, neppure con l'intercessione di Lisa sono riuscito a vedrre la Katabregyina dal vivo e allora non mi resta che congedare la mia nuova amichetta e rientrare alla branda.