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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Lorena
Nazionalità: Albanese
Età apparente: 24 (dichiarati)
Descrizione fisica: mora con capelli abbastanza lunghi legati a coda, curvy/chubby (non BBW), seno abbondante e culo anche di più
Attitudine: simpaticissima, quasi travolgente, non mi è sembrata frettolosa (non che io gliene abbia dato motivo)
Reperibilità: credo abbastanza caricata, vista solo una volta ma nel tempo di fare inversione alla rotonda successiva e tornare era già sparita - dopo un giro in Binasca ho riprovato e al mio ritorno alla sua postazione l'ho aspettata meno di 5 minuti
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: BJ 20 - BJ+RAI1 30
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ e RAI1 - mi sembra di aver capito che non fa RAI2 e non ho chiesto per BBJ
Servizi usufruiti: BJ e TJ (scoperto)
Durata dell'incontro: 15'
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: streetview
Coordinate: 45.386220, 9.334687
LA MIA RECENSIONE
La ragazza è stata ‘nominata’ (ma non ancora recensita) nel thread generale sulla Binasca anche se forse il territorio di Colturano sarebbe da identificare più precisamente con la SP39, altrimenti detta Strada Cerca, e nel caso di questa ragazza ancor più specificatamente parliamo della SP159 fra Colturano-Mediglia-Peschiera Borromeo.
Occupa lo spazio che in diurna vedeva fino a qualche mese fa una romulana (Nathalie, se non ricordo male) ora latitante da qualche mese: al link di streetview, che ovviamente è scattata alla luce del sole, si vede la sua sedia. Lorena sta qualche metro prima (venendo da Peschiera) ma sostanzialmente la posizione è la stessa.
Quando mi affianco mi chiede se la stavo aspettando, e alla mia conferma ride e pronuncia il classico “30 bocafiga, 20 soloboca”. Visto il balcone semiesposto non chiedo altro e la faccio salire.
In auto conversa molto volentieri: risponde alle classiche domande (nome, origine, ecc…) sempre sorridendo e in un italiano discreto anche se non perfetto (tanto che qualcosa nella conversazione la perde lei ma la perdo anch’io). Le dico che mi sono fermato perché avevo visto la sua notevole dotazione mammellare e lei mi risponde “Perché non hai visto il culo, amò”
Mi guida lei verso l’imbosco continuando a intercalare le istruzioni con questo semi-romanesco e divertente “Amò, vai ancora avanti… Ora a destra amò…”.
Il posto non è distante e si rivela abbastanza discreto: ci fermiamo vicino a un lampione e la cosa non mi dispiace più di tanto perché consente di poterla vedere meglio. Lei lo dichiara sicuro – “Qui nessuno ci rompe i coglioni” (testuale) – anche se qualche perplessità mi resta. Durante la nostra permanenza non è passato nessuno, ma c’era un discreto numero di auto parcheggiate attorno che potrebbero costituire un potenziale rischio di gente di passaggio.
Una volta fermi le confermo che mi accontento di un pompino: lei tira fuori un palloncino discreto (non il temibilissimo copertone rosso), mi smanetta un po’ per dare consistenza all’augello che peraltro si era già ringalluzzito alla vista e al tatto dei meloni che aveva preventivamente estratto dall’abitino rosso che a stento li conteneva. La misura è fra la terza abbondante e la quarta, la tonicità eccellente, i capezzoli abbastanza pronunciati e reattivi. Non conoscendola la smanetto un po’ anch’io senza rischiare di avventarmici di bocca come un pupo in cerca di latte, e scoprirò che tutto sommato è andata bene così (vedi il finale del racconto). E mentre smanetta si avvicina con la testa e fa partire una slinguazzata al mio orecchio che certamente coadiuva il flusso sanguigno verso le parti basse.
Prima di cominciare l’opera buccale le dico subito che non amo le cose troppo “forti”: lei mi guarda e mi chiede come mi piace, ma senza aspettare una risposta inizia un lavoro lento e molto avvolgente, senza uso di mano (che appoggia sul volante) con eccellenti torsioni, leccate lungo tutta l’asta, ricami sulla cappella e una buonissima profondità. Insomma, non un capolavoro ma certamente un signor pompino!
Io nel frattempo non sto con le mani in mano ma con le mani che viaggiano incontrollabilmente fra le sue tette e il culo. Le chiedo se è navigabile ma risponde a bocca piena e non sono certo di capire perfettamente: mi sembra comunque che abbia detto di non averlo mai fatto.
Andiamo avanti così per 5/6 minuti fin quando le chiedo se invece sia navigabile il davanzale per una bella spagnola: solleva la testa e ridendo mi dice “Certo che sì!” e già lì comincio a non capire più una beata minchia… Dopo millanta rifiuti e richieste di integrazione del conquibus versato, finalmente una che dice semplicemente di sì! Non mi sembra vero!! Mi dice anche che è una specialità della casa molto richiesta e tutti le dicono che è brava. A posteriori non posso che confermare.
Prima di tutto si posiziona in maniera perfetta. Abbandona il sedile dove era messa “a ponte” per il succhiaggio, infila la gamba destra fra le mie nello spazio del guidatore tenendo la sinistra dalla parte del passeggero in modo di essere esattamente di fronte a me. E parte con un gioco di struscio e sbatacchiamento superavvolgente, mentre a voce mi incita con un talking non esattamente dirty ma che in quel momento mi piace e mi diverte: “Ti piace? Sta bene qui in mezzo? È contento il bambino?”.
Dopo qualche minuto il coup de theatre: alla domanda “Vorresti venire così?” rispondo quasi con la bava alla bocca che sì, non manca molto e vorrei arrivare fino al culmine in quel modo. Detto fatto, mi sgoldona e a crudo riprende quella che a personale memoria è forse la spagnola top provata in vita mia: continua con gli incitamenti guardando alternativamente il mio uccello fra le sue tette e me direttamente negli occhi sempre sorridendo, finché accade l’inevitabile e la inondo letteralmente.
Qui l’unica, minima, pecca dell’incontro: si stacca mentre sto ancora godendo… Era solo la coda, ma se avesse continuato anche solo quei 30 secondi in più sarei arrivato direttamente in paradiso senza passare dal via.
Mi passa 3-4 salviette bagnate e un paio di fazzoletti asciutti con cui ripulirmi con calma mentre altrettanto fa lei. Poi mi versa un po’ di gel disinfettante sulle mani e se ne versa un po’ anche lei fra le tette dicendo che appena arriverà a casa si farà una doccia calda. Il che mi dà lo spunto, mentre ci riavviamo alla sua postazione di chiederle se ha una casa a disposizione: lei mi dice felice e contenta di sì e che è nelle vicinanze. Le chiedo allora se e quando si può andare da lei, ma scopro che è felice semplicemente di avere una casa, ma che non può usarla “per lavorare”. Un vero peccato, perché ci avrei fatto l’abbonamento. Ma credo proprio che almeno per un po’, quanto meno fino ad eventuale missilizzazione per overbooking o roba del genere, dalle sue parti tornerò ancora abbastanza spesso.
Nome: Lorena
Nazionalità: Albanese
Età apparente: 24 (dichiarati)
Descrizione fisica: mora con capelli abbastanza lunghi legati a coda, curvy/chubby (non BBW), seno abbondante e culo anche di più
Attitudine: simpaticissima, quasi travolgente, non mi è sembrata frettolosa (non che io gliene abbia dato motivo)
Reperibilità: credo abbastanza caricata, vista solo una volta ma nel tempo di fare inversione alla rotonda successiva e tornare era già sparita - dopo un giro in Binasca ho riprovato e al mio ritorno alla sua postazione l'ho aspettata meno di 5 minuti
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: BJ 20 - BJ+RAI1 30
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ e RAI1 - mi sembra di aver capito che non fa RAI2 e non ho chiesto per BBJ
Servizi usufruiti: BJ e TJ (scoperto)
Durata dell'incontro: 15'
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: streetview
Coordinate: 45.386220, 9.334687
LA MIA RECENSIONE
La ragazza è stata ‘nominata’ (ma non ancora recensita) nel thread generale sulla Binasca anche se forse il territorio di Colturano sarebbe da identificare più precisamente con la SP39, altrimenti detta Strada Cerca, e nel caso di questa ragazza ancor più specificatamente parliamo della SP159 fra Colturano-Mediglia-Peschiera Borromeo.
Occupa lo spazio che in diurna vedeva fino a qualche mese fa una romulana (Nathalie, se non ricordo male) ora latitante da qualche mese: al link di streetview, che ovviamente è scattata alla luce del sole, si vede la sua sedia. Lorena sta qualche metro prima (venendo da Peschiera) ma sostanzialmente la posizione è la stessa.
Quando mi affianco mi chiede se la stavo aspettando, e alla mia conferma ride e pronuncia il classico “30 bocafiga, 20 soloboca”. Visto il balcone semiesposto non chiedo altro e la faccio salire.
In auto conversa molto volentieri: risponde alle classiche domande (nome, origine, ecc…) sempre sorridendo e in un italiano discreto anche se non perfetto (tanto che qualcosa nella conversazione la perde lei ma la perdo anch’io). Le dico che mi sono fermato perché avevo visto la sua notevole dotazione mammellare e lei mi risponde “Perché non hai visto il culo, amò”
Mi guida lei verso l’imbosco continuando a intercalare le istruzioni con questo semi-romanesco e divertente “Amò, vai ancora avanti… Ora a destra amò…”.
Il posto non è distante e si rivela abbastanza discreto: ci fermiamo vicino a un lampione e la cosa non mi dispiace più di tanto perché consente di poterla vedere meglio. Lei lo dichiara sicuro – “Qui nessuno ci rompe i coglioni” (testuale) – anche se qualche perplessità mi resta. Durante la nostra permanenza non è passato nessuno, ma c’era un discreto numero di auto parcheggiate attorno che potrebbero costituire un potenziale rischio di gente di passaggio.
Una volta fermi le confermo che mi accontento di un pompino: lei tira fuori un palloncino discreto (non il temibilissimo copertone rosso), mi smanetta un po’ per dare consistenza all’augello che peraltro si era già ringalluzzito alla vista e al tatto dei meloni che aveva preventivamente estratto dall’abitino rosso che a stento li conteneva. La misura è fra la terza abbondante e la quarta, la tonicità eccellente, i capezzoli abbastanza pronunciati e reattivi. Non conoscendola la smanetto un po’ anch’io senza rischiare di avventarmici di bocca come un pupo in cerca di latte, e scoprirò che tutto sommato è andata bene così (vedi il finale del racconto). E mentre smanetta si avvicina con la testa e fa partire una slinguazzata al mio orecchio che certamente coadiuva il flusso sanguigno verso le parti basse.
Prima di cominciare l’opera buccale le dico subito che non amo le cose troppo “forti”: lei mi guarda e mi chiede come mi piace, ma senza aspettare una risposta inizia un lavoro lento e molto avvolgente, senza uso di mano (che appoggia sul volante) con eccellenti torsioni, leccate lungo tutta l’asta, ricami sulla cappella e una buonissima profondità. Insomma, non un capolavoro ma certamente un signor pompino!
Io nel frattempo non sto con le mani in mano ma con le mani che viaggiano incontrollabilmente fra le sue tette e il culo. Le chiedo se è navigabile ma risponde a bocca piena e non sono certo di capire perfettamente: mi sembra comunque che abbia detto di non averlo mai fatto.
Andiamo avanti così per 5/6 minuti fin quando le chiedo se invece sia navigabile il davanzale per una bella spagnola: solleva la testa e ridendo mi dice “Certo che sì!” e già lì comincio a non capire più una beata minchia… Dopo millanta rifiuti e richieste di integrazione del conquibus versato, finalmente una che dice semplicemente di sì! Non mi sembra vero!! Mi dice anche che è una specialità della casa molto richiesta e tutti le dicono che è brava. A posteriori non posso che confermare.
Prima di tutto si posiziona in maniera perfetta. Abbandona il sedile dove era messa “a ponte” per il succhiaggio, infila la gamba destra fra le mie nello spazio del guidatore tenendo la sinistra dalla parte del passeggero in modo di essere esattamente di fronte a me. E parte con un gioco di struscio e sbatacchiamento superavvolgente, mentre a voce mi incita con un talking non esattamente dirty ma che in quel momento mi piace e mi diverte: “Ti piace? Sta bene qui in mezzo? È contento il bambino?”.
Dopo qualche minuto il coup de theatre: alla domanda “Vorresti venire così?” rispondo quasi con la bava alla bocca che sì, non manca molto e vorrei arrivare fino al culmine in quel modo. Detto fatto, mi sgoldona e a crudo riprende quella che a personale memoria è forse la spagnola top provata in vita mia: continua con gli incitamenti guardando alternativamente il mio uccello fra le sue tette e me direttamente negli occhi sempre sorridendo, finché accade l’inevitabile e la inondo letteralmente.
Qui l’unica, minima, pecca dell’incontro: si stacca mentre sto ancora godendo… Era solo la coda, ma se avesse continuato anche solo quei 30 secondi in più sarei arrivato direttamente in paradiso senza passare dal via.
Mi passa 3-4 salviette bagnate e un paio di fazzoletti asciutti con cui ripulirmi con calma mentre altrettanto fa lei. Poi mi versa un po’ di gel disinfettante sulle mani e se ne versa un po’ anche lei fra le tette dicendo che appena arriverà a casa si farà una doccia calda. Il che mi dà lo spunto, mentre ci riavviamo alla sua postazione di chiederle se ha una casa a disposizione: lei mi dice felice e contenta di sì e che è nelle vicinanze. Le chiedo allora se e quando si può andare da lei, ma scopro che è felice semplicemente di avere una casa, ma che non può usarla “per lavorare”. Un vero peccato, perché ci avrei fatto l’abbonamento. Ma credo proprio che almeno per un po’, quanto meno fino ad eventuale missilizzazione per overbooking o roba del genere, dalle sue parti tornerò ancora abbastanza spesso.