SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Bergamo (BG)
ZONA: 45.676028,9.646301 (però le varie ragazze si spostano avanti e indietro, lungo il parcheggio)
NOME: Luana Cristina (che sarebbero anche i suoi nomi di battesimo, a suo dire)
NAZIONALITA': Rumena di Bucarest città
ETA': 28, quasi 29
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20'
DESCRIZIONE FISICA: alta (1,70 o forse anche di più), magra, buon seno (tra 2° e 3°) e buon tono generale (solo un po' di pancino); capelli castani scuri lunghi, occhi scuri, il viso un po' spigoloso è sicuramente il suo punto debole
ATTITUDINE: con la bocca è un aspirapolvere, con la mano è una pialla ; simpatica e socievole
LA MIA RECENSIONE:
UN TRADIMENTO IN PIENA REGOLA
Reduce dall'incontro con Monica/Veronica, mi concedo un ultimo lungo tour lungo la SS 525, non con il reale intento di incontrare qualcuna (anche perché mi restano giusto 30 nel portafoglio), ma solo per monitorare un po' le presenze. Al Paninaro, ad esempio, continua ufficialmente la stagione delle autoreggenti colorate, nonostante non ci siano più di 10°C. Al Bolgia, mi addentro a scrutare la B...Olgettina bionda, che però non mi convince del tutto e quindi depenno dalla mia lista dei desideri. A Dalmine, presenti sia la kebabbara Andreea che le benzinaie Maria e Olla. Giunto a Lallio, la forma del Grana Padano svetta invece nel mezzo di una desolazione quasi surreale. Al primo semaforo di Bergamo, noto un paio di ragazze sulla destra, davanti al parcheggio di quella che sembra essere una tabaccheria. Tutte le postazioni successive (Sara, Corina, etc ...) sono regolarmente presidiate, nonostante la serata infrasettimanale. Giunto al ponte della superstrada, vedo per la prima volta una statuaria Anna (che finalmente può - o ha deciso di - indossare delle scarpe estive) assieme alla sua collega bionda Simona. Il mio budget è però troppo limitato e mi sentirei quasi in colpa a chiedere una prestazione in macchina alla mia attuale "prediletta". Passato il cavalcavia, conto almeno 4 ragazze sul lato sinistro, distribuite in piccoli drappelli lungo tutto il fronte del parcheggio. Non essendoci la "pornosegretaria" (o così mi pare, non vedendo alcuna occhialuta), quella che mi attira di più (non l'ho ancora vista in viso è un castana scura, che è l'unica a indossare una minigonna inguinale (mentre tutte le altre sono più prudentemente in leggings o fuseaux).
Vorrei tenere fede alla mia promessa di raccontare di almeno una di loro, però sono quasi certo che mi porteranno nello stesso parcheggino di Anna/Elena e che quindi dovrò svoltare proprio sotto gli occhi di Anna, rischiando un vero e proprio incidente diplomatico. Faccio il giro di boa convinto di tornare a casa e, inaspettatamente, sia lei che la sua "amica" sono sparite. Lungo periplo per assicurarmi che il campo sia davvero libero e posso finalmente accostare a quella che ho selezionato come il dolce con cui chiudere una cena di cui potrei già essere sazio.
ALLORA, ANDIAMO A FARE L'AMORE?
La fanciulla castana smette di parlare con la sua collega bionda (quella con i begli occhi chiari, come l'ha correttamente definita il collega buko), si avvicina e, senza che io le domandi nulla, si mostra subito molto propositiva: "Allora, andiamo a fare l'amore? Sono 40 boccaf..a". "Magari solo un pompino ", devo subito raffreddare i suoi bollenti spiriti. "In macchina sono 30", rettifica immediatamente il listino. "Non 20?", cerco di mercanteggiare. "Ma dài, che differenza fanno 10! Guarda che sono proprio brava, mi spoglio, ti faccio toccare e poi ti faccio andare a nanna tutto contento!", tesse le proprie lodi. "Il parcheggio è tranquillo?", le chiedo un'ultima rassicurazione, dato che è un po' che non sto consumando in macchina. "Tranquillissimo", ca va sans dire. Un ultimo sguardo lungo la SS 525 e, alla fine, cedo: "Evabbé, andiamo!".
Salita in macchina, si percepisce subito che è molto cordiale e "customer oriented". Dopo esserci presentati a vicenda (lei come Luana), mi racconta di essere originaria di Bucarest e di essere qui in Italia, proprio a quello showroom, già da un anno. "Forse non mi hai riconosciuta perché fino all'altro giorno ero bionda - mi spiega - Adesso mi sono tinta castana, che è il mio colore naturale"
Raggiunto il parcheggio, che è il medesimo ove mi aveva condotto Anna/Elena, Luana cerca subito di rassicurarmi: "Qui è proprio tranquillo: non lo conosce nessuno!". "Diciamo che lo conoscono ma fingono di non conoscerlo ", mi sembra doveroso rettificare. La location, comunque, ha il pregio di non essere in mezzo ad abitazioni, il che spiegherebbe perché sia tollerata (se così è davvero) dalle FFdO.
La sua (parziale) svestizione è abbastanza prolungata, perché indossava più strati di una cipolla. Alla fine, resta con gonnellino (o erano hot pants?), collant e mutandine abbassate sotto le ginocchia e con una sorta di top a coprire il busto, ma con i seni che tracimano da sopra. "Luana, sei troppo vestita per il lavoro che fai!", le dico scherzosamente, mentre finisce di prepararsi per il BJ.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolati gli aspetti burocratici, hanno inizio le danze. Luana arretra completamente il prepuzio, incappuccia il fratellino e si cala su di lui, alternando il classico su e giù lungo tutta l'asta (fatto però con un ritmo cui ho assistito raramente) ad alcune leccatine dedicate specificamente alla punta. Ad un certo punto si ferma e, con mia sorpresa, la lingua scende a prendersi cura anche dei gioielli di famiglia. Con stupore ancora maggiore, mi solleva la camicia con una mano e concede anche una leccata/succhiotto a uno dei miei capezzoli (il che si ripeterà un altro paio di volte, durante l'incontro). Sono così travolto dalla foga di "Turbo Luana", al punto che quasi mi dimentico di approfittare del fatto che si sia abbondantemente denudata per me. Riprendo un attimo il controllo dei miei neuroni e inizio ad accarezzarla sulla schiena e sui glutei, ove percepisco un buon tono e una levigatezza simile a quella della pelle di un bambino. Passo poi all'addome e alle gambe, che sono parimenti lisci ma non altrettanto tonici: sia il pancino che l'interno delle cosce ballano un po', quando li carezzo per saggiarne la consistenza.
Come mi accade spesso (e, a maggior ragione, in questo caso, in cui sono reduce da un rapporto completo con un'altra OTR), dopo diversi minuti Luana deve interrompere per sfinimento il puro BJ e inizia a prendersi cura del fratellino con le sue mani, che hanno sicuramente perfezionato quest'arte in lunghi anni di pratica. Qui, si può davvero parlare di "lavoro di falegnameria", perché l'energia con cui masturba l'asta è la stessa con cui un vigoroso boscaiolo piallerebbe un tronco di legno Come già durante il BJ, anche in questa fase cerca di stimolarmi su più fronti, massaggiandomi la sacca scrotale o carezzandomi il petto con la mano libera. Da parte mia, dato che si è completamente sollevata a gattoni e ha un po' divaricato le gambe, posso dapprima manipolarle i seni (che sono belli sodi e appaiono di una 3° taglia, ma potrebbero essere più piccoli, perché strizzati dal top) e infine addentrarmi nella fessura tra le gambe, per strusciarle un po' la vulva.
Il traguardo viene tagliato un paio di secondi prima che Luana mi sradichi definitivamente il condom dall'asta (e forse anche quest'ultima dal pube . "Ooops, mi sa che abbiamo fatto un disastro!", esclama, notando il cappuccio appena infilato sopra il glande e pieno di miei futuri eredi condannati a precoce martirio. "Passami un fazzoletto, ché forse siamo ancora in tempo ...", la tranquillizzo e, con un'operazione di alta chirurgia, riesco a evitare la pericolosa tracimazione. L'unica nota negativa riguardo alle operazioni di pulizia finale è che Luana mi chiederà poi di smaltire i vari residui, compito di cui la quasi totalità delle OTR si prende normalmente carico. Altra nota dolente (a cui non ero più abituato, avendo diradato i miei incontri en voiture) è che il mattino successivo mi renderò conto di avere le impronte di Luana quasi ovunque: sul sedile, sul bracciolo e persino sul volante!
QUATTRO CHIACCHIERE POST-COITUM
"Ma davvero, con tutto il tempo che duri, ci sono ragazze che ti fanno il pompino per 20?", mi chiede. "Certo che ce ne sono!", le rispondo. "E riesci sempre a venire, solo con la bocca?", mi chiede ancora. "Delle volte sì, altre volte devono aiutarsi con la mano", le spiego. Contrariamente a quanto pensassi, apprendo che ciò che duole maggiormente, quando il BJ si fa molto prolungato, non è tanto la muscolatura della bocca quanto la schiena, che è obbligata a tenere per molto tempo una postura scomoda.
Finita la parte strettamente erotica, mi complimento per la sua pelle davvero levigata e le domando quanti anni abbia. "28, ma fra poco ne compio 29", mi risponde. Devo accendere la luce di cortesia, per vederla meglio in volto, perché stento a crederle. In effetti, il viso è già più segnato e dimostra per intero la sua età, mentre il resto del suo corpo è così liscio che non le avrei attribuito più di 22-23 anni. Per questo, è naturale domandarle quale sia il suo segreto di eterna giovinezza. "Non lo so, penso che sia genetica ...", mi risponde tutta ringalluzzita. Poi, sempre con un filo di orgoglio, mi racconta che non fa uso di creme, tranne un po' di doposole d'estate, quando va ad abbronzarsi in piscina.
Completata la sua rivestizione (che è stata lunga quanto la svestizione), possiamo ripartire e indirizzarci nuovamente al suo showroom. Sono letteralmente terrorizzato di incrociare Anna allo stop che si immette con la SS 525, quindi - con finta generosità - le propongo di fare il giro da dietro, cosicché la lascerei proprio alla sua postazione e non sul lato opposto. "Ma non c'è problema, lasciami pure allo stop e poi rientro a piedi", mi risponde la fanciulla, credendo di usarmi una cortesia ma mettendomi in una condizione che potrebbe essere potenzialmente ancora più imbarazzante ;-)
LUANA HA ANCHE UN SECONDO NOME
"Luana, toglimi una curiosità - le domando - ma come ti sei scelta il tuo nome d'arte?" (che, nella mia testa, fa tanto pornodiva). Lei mi guarda un attimo interdetta, come se mi fossi rivolto a un'altra persona (il che confermerebbe che quello non è il suo vero nome) o non avesse capito il senso di quello che le ho chiesto. Glielo ripeto e, finalmente, mi risponde: "Ma quale nome d'arte! Io mi chiamo davvero Luana!". "Non ci credo ", le replico. "Guarda che quasi tutte le ragazze si fanno chiamare col loro vero nome! Che motivo ci sarebbe di scegliersene un altro?", esclama la fanciulla, stupita del mio stupore. "Mah, giusto per tutelare un minimo la tua privacy ...", accenno senza troppa convinzione. "Ma quale privacy! Tanto sono qua sulla strada tutto il tempo e tutti vedono il lavoro che faccio! Cosa vuoi che cambi se i clienti sanno il mio vero nome? Oltretutto, se dovessero chiamarmi con un nome diverso, non mi verrebbe neanche naturale rispondere ...", è la sentenza che pone fine a questa breve digressione nel campo dell'onomastica.
In realtà, c'è ancora tempo perché mi riveli anche il suo secondo nome di battesimo o d'arte (Cristina) e mi spieghi qual è la prassi con cui i genitori rumeni battezzano i neonati e poi il tempo è davvero scaduto. "Mi raccomando, torna a trovarmi!", si raccomanda Luana, per poi congedarsi definitivamente da me. Fortuna ha voluto che il chiacchiericcio non si sia protratto trenta secondi in più (perché poi mi accoderò diligentemente a una vettura della PS in pattugliamento) e che Anna non sia alla sua postazione 5 metri a sinistra (perché sarei stato letteralmente incenerito dal suo sguardo). Ringraziata anche la Dea Bendata, mi dirigo finalmente verso casa, appagato ma consapevole che l'indomani sarò un cadavere semi-ambulante.
CITTA DELL'INCONTRO: Bergamo (BG)
ZONA: 45.676028,9.646301 (però le varie ragazze si spostano avanti e indietro, lungo il parcheggio)
NOME: Luana Cristina (che sarebbero anche i suoi nomi di battesimo, a suo dire)
NAZIONALITA': Rumena di Bucarest città
ETA': 28, quasi 29
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20'
DESCRIZIONE FISICA: alta (1,70 o forse anche di più), magra, buon seno (tra 2° e 3°) e buon tono generale (solo un po' di pancino); capelli castani scuri lunghi, occhi scuri, il viso un po' spigoloso è sicuramente il suo punto debole
ATTITUDINE: con la bocca è un aspirapolvere, con la mano è una pialla ; simpatica e socievole
LA MIA RECENSIONE:
UN TRADIMENTO IN PIENA REGOLA
Reduce dall'incontro con Monica/Veronica, mi concedo un ultimo lungo tour lungo la SS 525, non con il reale intento di incontrare qualcuna (anche perché mi restano giusto 30 nel portafoglio), ma solo per monitorare un po' le presenze. Al Paninaro, ad esempio, continua ufficialmente la stagione delle autoreggenti colorate, nonostante non ci siano più di 10°C. Al Bolgia, mi addentro a scrutare la B...Olgettina bionda, che però non mi convince del tutto e quindi depenno dalla mia lista dei desideri. A Dalmine, presenti sia la kebabbara Andreea che le benzinaie Maria e Olla. Giunto a Lallio, la forma del Grana Padano svetta invece nel mezzo di una desolazione quasi surreale. Al primo semaforo di Bergamo, noto un paio di ragazze sulla destra, davanti al parcheggio di quella che sembra essere una tabaccheria. Tutte le postazioni successive (Sara, Corina, etc ...) sono regolarmente presidiate, nonostante la serata infrasettimanale. Giunto al ponte della superstrada, vedo per la prima volta una statuaria Anna (che finalmente può - o ha deciso di - indossare delle scarpe estive) assieme alla sua collega bionda Simona. Il mio budget è però troppo limitato e mi sentirei quasi in colpa a chiedere una prestazione in macchina alla mia attuale "prediletta". Passato il cavalcavia, conto almeno 4 ragazze sul lato sinistro, distribuite in piccoli drappelli lungo tutto il fronte del parcheggio. Non essendoci la "pornosegretaria" (o così mi pare, non vedendo alcuna occhialuta), quella che mi attira di più (non l'ho ancora vista in viso è un castana scura, che è l'unica a indossare una minigonna inguinale (mentre tutte le altre sono più prudentemente in leggings o fuseaux).
Vorrei tenere fede alla mia promessa di raccontare di almeno una di loro, però sono quasi certo che mi porteranno nello stesso parcheggino di Anna/Elena e che quindi dovrò svoltare proprio sotto gli occhi di Anna, rischiando un vero e proprio incidente diplomatico. Faccio il giro di boa convinto di tornare a casa e, inaspettatamente, sia lei che la sua "amica" sono sparite. Lungo periplo per assicurarmi che il campo sia davvero libero e posso finalmente accostare a quella che ho selezionato come il dolce con cui chiudere una cena di cui potrei già essere sazio.
ALLORA, ANDIAMO A FARE L'AMORE?
La fanciulla castana smette di parlare con la sua collega bionda (quella con i begli occhi chiari, come l'ha correttamente definita il collega buko), si avvicina e, senza che io le domandi nulla, si mostra subito molto propositiva: "Allora, andiamo a fare l'amore? Sono 40 boccaf..a". "Magari solo un pompino ", devo subito raffreddare i suoi bollenti spiriti. "In macchina sono 30", rettifica immediatamente il listino. "Non 20?", cerco di mercanteggiare. "Ma dài, che differenza fanno 10! Guarda che sono proprio brava, mi spoglio, ti faccio toccare e poi ti faccio andare a nanna tutto contento!", tesse le proprie lodi. "Il parcheggio è tranquillo?", le chiedo un'ultima rassicurazione, dato che è un po' che non sto consumando in macchina. "Tranquillissimo", ca va sans dire. Un ultimo sguardo lungo la SS 525 e, alla fine, cedo: "Evabbé, andiamo!".
Salita in macchina, si percepisce subito che è molto cordiale e "customer oriented". Dopo esserci presentati a vicenda (lei come Luana), mi racconta di essere originaria di Bucarest e di essere qui in Italia, proprio a quello showroom, già da un anno. "Forse non mi hai riconosciuta perché fino all'altro giorno ero bionda - mi spiega - Adesso mi sono tinta castana, che è il mio colore naturale"
Raggiunto il parcheggio, che è il medesimo ove mi aveva condotto Anna/Elena, Luana cerca subito di rassicurarmi: "Qui è proprio tranquillo: non lo conosce nessuno!". "Diciamo che lo conoscono ma fingono di non conoscerlo ", mi sembra doveroso rettificare. La location, comunque, ha il pregio di non essere in mezzo ad abitazioni, il che spiegherebbe perché sia tollerata (se così è davvero) dalle FFdO.
La sua (parziale) svestizione è abbastanza prolungata, perché indossava più strati di una cipolla. Alla fine, resta con gonnellino (o erano hot pants?), collant e mutandine abbassate sotto le ginocchia e con una sorta di top a coprire il busto, ma con i seni che tracimano da sopra. "Luana, sei troppo vestita per il lavoro che fai!", le dico scherzosamente, mentre finisce di prepararsi per il BJ.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolati gli aspetti burocratici, hanno inizio le danze. Luana arretra completamente il prepuzio, incappuccia il fratellino e si cala su di lui, alternando il classico su e giù lungo tutta l'asta (fatto però con un ritmo cui ho assistito raramente) ad alcune leccatine dedicate specificamente alla punta. Ad un certo punto si ferma e, con mia sorpresa, la lingua scende a prendersi cura anche dei gioielli di famiglia. Con stupore ancora maggiore, mi solleva la camicia con una mano e concede anche una leccata/succhiotto a uno dei miei capezzoli (il che si ripeterà un altro paio di volte, durante l'incontro). Sono così travolto dalla foga di "Turbo Luana", al punto che quasi mi dimentico di approfittare del fatto che si sia abbondantemente denudata per me. Riprendo un attimo il controllo dei miei neuroni e inizio ad accarezzarla sulla schiena e sui glutei, ove percepisco un buon tono e una levigatezza simile a quella della pelle di un bambino. Passo poi all'addome e alle gambe, che sono parimenti lisci ma non altrettanto tonici: sia il pancino che l'interno delle cosce ballano un po', quando li carezzo per saggiarne la consistenza.
Come mi accade spesso (e, a maggior ragione, in questo caso, in cui sono reduce da un rapporto completo con un'altra OTR), dopo diversi minuti Luana deve interrompere per sfinimento il puro BJ e inizia a prendersi cura del fratellino con le sue mani, che hanno sicuramente perfezionato quest'arte in lunghi anni di pratica. Qui, si può davvero parlare di "lavoro di falegnameria", perché l'energia con cui masturba l'asta è la stessa con cui un vigoroso boscaiolo piallerebbe un tronco di legno Come già durante il BJ, anche in questa fase cerca di stimolarmi su più fronti, massaggiandomi la sacca scrotale o carezzandomi il petto con la mano libera. Da parte mia, dato che si è completamente sollevata a gattoni e ha un po' divaricato le gambe, posso dapprima manipolarle i seni (che sono belli sodi e appaiono di una 3° taglia, ma potrebbero essere più piccoli, perché strizzati dal top) e infine addentrarmi nella fessura tra le gambe, per strusciarle un po' la vulva.
Il traguardo viene tagliato un paio di secondi prima che Luana mi sradichi definitivamente il condom dall'asta (e forse anche quest'ultima dal pube . "Ooops, mi sa che abbiamo fatto un disastro!", esclama, notando il cappuccio appena infilato sopra il glande e pieno di miei futuri eredi condannati a precoce martirio. "Passami un fazzoletto, ché forse siamo ancora in tempo ...", la tranquillizzo e, con un'operazione di alta chirurgia, riesco a evitare la pericolosa tracimazione. L'unica nota negativa riguardo alle operazioni di pulizia finale è che Luana mi chiederà poi di smaltire i vari residui, compito di cui la quasi totalità delle OTR si prende normalmente carico. Altra nota dolente (a cui non ero più abituato, avendo diradato i miei incontri en voiture) è che il mattino successivo mi renderò conto di avere le impronte di Luana quasi ovunque: sul sedile, sul bracciolo e persino sul volante!
QUATTRO CHIACCHIERE POST-COITUM
"Ma davvero, con tutto il tempo che duri, ci sono ragazze che ti fanno il pompino per 20?", mi chiede. "Certo che ce ne sono!", le rispondo. "E riesci sempre a venire, solo con la bocca?", mi chiede ancora. "Delle volte sì, altre volte devono aiutarsi con la mano", le spiego. Contrariamente a quanto pensassi, apprendo che ciò che duole maggiormente, quando il BJ si fa molto prolungato, non è tanto la muscolatura della bocca quanto la schiena, che è obbligata a tenere per molto tempo una postura scomoda.
Finita la parte strettamente erotica, mi complimento per la sua pelle davvero levigata e le domando quanti anni abbia. "28, ma fra poco ne compio 29", mi risponde. Devo accendere la luce di cortesia, per vederla meglio in volto, perché stento a crederle. In effetti, il viso è già più segnato e dimostra per intero la sua età, mentre il resto del suo corpo è così liscio che non le avrei attribuito più di 22-23 anni. Per questo, è naturale domandarle quale sia il suo segreto di eterna giovinezza. "Non lo so, penso che sia genetica ...", mi risponde tutta ringalluzzita. Poi, sempre con un filo di orgoglio, mi racconta che non fa uso di creme, tranne un po' di doposole d'estate, quando va ad abbronzarsi in piscina.
Completata la sua rivestizione (che è stata lunga quanto la svestizione), possiamo ripartire e indirizzarci nuovamente al suo showroom. Sono letteralmente terrorizzato di incrociare Anna allo stop che si immette con la SS 525, quindi - con finta generosità - le propongo di fare il giro da dietro, cosicché la lascerei proprio alla sua postazione e non sul lato opposto. "Ma non c'è problema, lasciami pure allo stop e poi rientro a piedi", mi risponde la fanciulla, credendo di usarmi una cortesia ma mettendomi in una condizione che potrebbe essere potenzialmente ancora più imbarazzante ;-)
LUANA HA ANCHE UN SECONDO NOME
"Luana, toglimi una curiosità - le domando - ma come ti sei scelta il tuo nome d'arte?" (che, nella mia testa, fa tanto pornodiva). Lei mi guarda un attimo interdetta, come se mi fossi rivolto a un'altra persona (il che confermerebbe che quello non è il suo vero nome) o non avesse capito il senso di quello che le ho chiesto. Glielo ripeto e, finalmente, mi risponde: "Ma quale nome d'arte! Io mi chiamo davvero Luana!". "Non ci credo ", le replico. "Guarda che quasi tutte le ragazze si fanno chiamare col loro vero nome! Che motivo ci sarebbe di scegliersene un altro?", esclama la fanciulla, stupita del mio stupore. "Mah, giusto per tutelare un minimo la tua privacy ...", accenno senza troppa convinzione. "Ma quale privacy! Tanto sono qua sulla strada tutto il tempo e tutti vedono il lavoro che faccio! Cosa vuoi che cambi se i clienti sanno il mio vero nome? Oltretutto, se dovessero chiamarmi con un nome diverso, non mi verrebbe neanche naturale rispondere ...", è la sentenza che pone fine a questa breve digressione nel campo dell'onomastica.
In realtà, c'è ancora tempo perché mi riveli anche il suo secondo nome di battesimo o d'arte (Cristina) e mi spieghi qual è la prassi con cui i genitori rumeni battezzano i neonati e poi il tempo è davvero scaduto. "Mi raccomando, torna a trovarmi!", si raccomanda Luana, per poi congedarsi definitivamente da me. Fortuna ha voluto che il chiacchiericcio non si sia protratto trenta secondi in più (perché poi mi accoderò diligentemente a una vettura della PS in pattugliamento) e che Anna non sia alla sua postazione 5 metri a sinistra (perché sarei stato letteralmente incenerito dal suo sguardo). Ringraziata anche la Dea Bendata, mi dirigo finalmente verso casa, appagato ma consapevole che l'indomani sarò un cadavere semi-ambulante.