DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Luna
Nazionalità: sedicente albanese
Età apparente: 24 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta 1.65, fisico snello, capelli corvini di media lunghezza, viso carino ma con occhiali dalle lenti molto spesse, occhi scuri espressivi, labbra carnose, bei seni di una 3a taglia
Attitudine: notevole perizia nello svolgere l'intrattenimento erotico ; parla um buon italiano, essendo qui da 4 anni
Reperibilità: medio/bassa, è una di quelle che ho visto meno alla mattonella
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 50/15', 100/30' nel suo scannatoio
Compenso concordato: 100/40' effettivi
Servizi offerti: BJ, RAI1 (ma non trattati esplicitamente)
Servizi usufruiti: petting e massaggio reciproco, BJ, RAI1 (smorza e mission, volendo anche pecos), HJ finale
Durata dell'incontro: 40' effettivi nel suo scannatoio
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Torino
Coordinate: IP all'incrocio Cossa / Asinari di Bernezzo, direzione oraria
LA MIA RECENSIONE
Sono appena stato ospite a cena da amici che abitano nell'hinterland di Torino, non è tardissimo, domani non devo lavorare e quindi ci sta di passare a dare un'occhiata alla scena Otr.
Il problema è capire dove andare: qui su PF la sezione torinese è clinicamente morta, su GF ci sono anche sin troppe informazioni e non ho il tempo di leggermele tutte. Per fortuna, tale Ciccio Bariccio ha creato un'incredibile mappa delle OTR su GM e, senza perdere tempo a controllare i dettagli di ogni singolo spillone, è abbastanza chiaro che la massima densità di Otr si trovi su alcuni tratti della lunga circonvallazione, a sud, a ovest e a nord-est.
Quello più vicino a me, oltre che il più denso di spilloni, è il settore ovest, a cavallo di piazzale Massaua e lì mi dirigo. A Milano la sera prima c'erano 7-8 gradi, qui la colonnina non sale oltre i 2-3 e, infatti, vedrò quasi tutte le ragazze in fuseaux o liquid leggings. Forse per la serata infrasettimanale, le presenze lungo De Sanctis e Cossa non sono moltissime, ma alla fine conterò più o meno una decina di ragazze.
Davanti al parchetto di Santa Maria Goretti, due tipe appariscenti in liquid leggings, che tutto sembrano fuorchè sante. Carina pure la biondina di nero vestita, che sta qualche traversa più a sud, in direzione Massaua. La intervisto, è tale
Delia rumena, ma resto abbastanza sorpreso quando scopro che il classico servizio in auto da ventello non sia disponibile. Si può andare solo a casa sua per 50 e allora la congedo.
UNA MINIGONNA!
Qualche altra vasca e, in prossimità di un IP in direzione nord, ecco apparire una mora occhialuta, che sfida il gelo in minigonna e tronchetti. Ha un bel fisichino snello e allora faccio un giro dell'isolato e le arrivo dalle spalle. Un collega mi ha però preceduto e la sta intervistando. La trattativa fallisce ed è quindi il mio turno: incrocio di sguardi, svolto subito a destra nel distributore e abbasso il finestrino.
La moretta impiega qualche secondo a capire, ma infine mi raggiunge. Anche lei mi nega il servizio in auto e mi offre di visitare casa sua per un cinquantone. Ormai è chiaro che qui posso scordarmi il ventello, la tipa sembra carina e gentile e allora la invito ad accomodarsi a bordo.
Si presenta subito come
Luna, albanese di 24 anni, qui a Torino da 4. Incredibilmente, non riuscirò poi a trovarla sulle mappe di Ciccio Bariccio e salterà fuori solo un riferimento a lei nel thread di tale Laura, forse una vicina di mattonella.
I LOVE YOU ... I MISS YOU ...
Non faccio in tempo a uscire dall'IP e la moretta sta già canticchiando, dapprima in inglese ("I love you ... I miss you ...") e poi in albanese. Indago e pare che sia una canzone appena uscita di tale Dhurata Dora, artista a me del tutto sconosciuta, ma che con un altro video ha raggiunto la bellezza di 800 milioni di visualizzazioni! Cerchiamo il video su YT, vedo che il brano è cantato assieme al Don Xhoni di cui sono innamorate tutte le Otr albanesi, e lo mettiamo a palla con le casse dell'auto. Luna deve averlo ascoltato almeno una ventina di volte, perchè lo sa già a memoria e il viaggio sino allo scannatoio è tutto in modalità karaoke
Pensavo già di dovere lasciare la macchina in terza fila e invece la moretta me la fa semplicemente parcheggiare davanti a un passo carraio ("Tanto è quello del mio palazzo e a quest'ora non esce nessuno!"). Spengo la vettura, spero di ritrovarla fra una ventina di minuti e seguo Luna verso lo scannatoio, che è il classico appartamentino al primo ammezzato.
UNO SCANNATOIO IN MULTI-PROPRIETÀ
Appena entrati, a sinistra c'è un microscopico sgabuzzino, a destra il bagno e di fronte un ampio locale unico, che fa da camera da letto, soggiorno, sala da pranzo e cucina. Il tutto è arredato con gusto, è tenuto in ordine e ci sono perfino le caramelline per i clienti, nel vassoio a centro tavola. Come avevo immaginato, il monolocale è solo a uso scannatoio e Luna lo condivide con un altra ragazza, che però lo usa di giorno.
La brunetta è ben più lesta di me a spogliarsi: in un battibaleno, si toglie le scarpe, si sfila pantaloncini, collant e mutandine ed è già completamente nuda dalla cintola in giù. "Per 50 - mi spiega meglio il tariffario - possiamo stare 15 minuti e non mi spoglio sopra. Se però mi dai 100, stiamo mezz'ora e mi spoglio tutta".
Le chiedo di vedere un trailer del film per i clienti ricchi, Luna si alza il maglioncino di lana a fantasie bianco-nere (ottima scelta cromatica

) e scopre un bell'addome piatto e due seni belli polposi e almeno di una terza taglia. L'upgrade sarebbe anche fatto, ma non ho un secondo cinquantone con me. I dollari ruotano negli occhi della moretta e decide di farmi credito: "Si vede che sei bravo ... passiamo dopo al bancomat, quando mi riporti indietro".
Incamerata anche la mia cambiale, Luna si denuda completamente e ha un fisico davvero notevole: sarà alta 1.65, è snella ma non anoressica e ha due seni di tutto rispetto. Anche il viso è carino, con due occhioni scuri e un paio di labbra carnose, accentuate da un rossetto sgargiante. Peccato che non possa togliere gli occhiali: essendo davvero molto miope (5 diottrie), senza di loro non vedrebbe a un palmo dal naso.
Prima di balzare sul lettone, resta da capire come attivare la piccola cassa Bluetooth che c'è sul tavolino, così da risentire Dhurata Dora in loop per un'altra decina di volte. È più lesta lei, a collegare il suo telefono, riparte la nenia dello "I love you ... I miss you ...", Luna accenna pure due passi di danza al ritmo di Lej (questo è il titolo della canzone) e ci trasferiamo infine sul materasso.
LA RECE VERA E PROPRIA
La moretta si corica su un fianco, io mi metto accanto a lei e, visto che continua a canticchiare e non sembra intenzionata a partire a mille all'ora, ne approfitto per allungare il mio tentacolo e inizio a carezzarle la vita e le chiappe, mentre ci guardiamo negli occhi. Lei non si ritrae e anzi ricambia subito le mie attenzioni: mi solletica un po' il petto e poi scende alla ricerca del mio compare. Essendo ancora microscopico, non era facile trovarlo, ma lo individua e comincia a masturbarlo, impugnandolo a ragno. Io mi avvicino di più a lei, la cingo completamente da dietro la schiena e la massaggio ancora più voluttuosamente, inebriandomi del suo profumo (Obelix era caduto nel pentolone della pozione magica, Luna in quello dell'eau de parfum

).
La moretta non ha di certo passato questi 4 anni in Italia a fare la cassiera dell'Esselunga, perchè di nuovo non si ritrae alla mia azione tentacolare, ma anzi intreccia le sue gambe alle mie. Ormai siamo completamente avvinghiati l'uno all'altra, come due serpenti, e ci massaggiamo a vicenda, in un sensuale petting. Mentre le nostre gambe si strusciano fra di loro, il mio tentacolo si concentra sulle chiappette di Luna, che hanno davvero la consistenza perfetta: nè burrose nè marmoree, ma sode e polpose al punto giusto.
NIVEA CORPO
Risalgo lungo la schiena e passo a carezzarle le spalle e la nuca. Complice anche Dhurata Dora, che continua a cantare in loop in sottofondo, la moretta deve rilassarsi e mi domanda se mi vada di farle un massaggino. Le dico che mi fa piacere e lesta va a recuperare dal comodino il flacone formato-famiglia della Nivea corpo. "Poi facciamo comunque cheeky cheeky", mi rassicura, mentre mi allunga la crema. Io ero rimasto al "Fiky fiky" di Gianni Drudi, ma mi immagino che il "cheeky cheeky" sia la versione schipetara
La moretta si corica prona sul materasso, due pompate di Nivea sul palmo delle mani e posso fingermi massaggiatore shiatsu. Parto dalla nuca e per un po' mi concentro lì, per sciogliere le tensioni muscolari. "Sei davvero bravo!", mi mente spudoratamente, ma il rilassamento sembra sincero, perchè vedo che chiude gli occhi e si perde nella nenia albanese di sottofondo. "Ma dove ti piace di più?", le domando. "Dappertutto!", è la sua risposta e allora, due pompate di Nivea alla volta, me la massaggio tutta, scendendo lungo la schiena, concentrandomi poi sulle sue giottesche rotondità posteriori e infine ungendole un po' pure le gambe e i piedi ancora infreddoliti, uniche zone dove troverò la pelle leggermente screpolata.
HAJDE TI! AFROMU PAK!
"Starei così tutta la notte!", mi dice Luna, ma dopo 6-7 minuti di massaggio si ricorda che la sabbia sta comunque correndo nella clessidra e allora propone il passaggio al "cheeky cheeky". Io sarei anche andato avanti sino all'alba a massaggiare un corpo così bello, ma temo che poi ne sarebbe uscita una fattura da dovere vendere la macchina per pagarla

e allora è meglio che la moretta riporti entrambi nei ranghi.
Io mi corico supino, lei si accovaccia accanto a me e inizia a solleticarmi delicatamente con le unghie: parte dal petto, passa per l'addome, scende sino alle cosce e poi chiude il giro sui gioielli di famiglia. Si vede che è una intrattenitrice scafata, perchè nei minuti successivi cambia diverse volte posizione, così da consentirmi il contatto col suo corpo da tutte le angolazioni, mentre mi stuzzica e mi masturba. Si corica di nuovo al mio fianco, per permettermi di allungare il mio tentacolo verso le chiappe, si mette cavalcioni sulle mie gambe (ovviamente senza infilare il compare, ancora scoperto), così che possa massaggiarle i seni, e infine si china verso il mio volto, affinchè possa sbaciucchiarglieli.
Mentre Luna mi solletica e mi carezza, mi traduce in italiano i versi di Dhurata Dora e Don Xhoni, dandomi così il destro per una breve gag: "Hajde ti! Hajde ti! ... Vieni! Vieni!", recita un pezzo del ritornello. "Afromu pak! ... Vieni più vicino!", continua la nenia albanese e così mi alzo di scatto col busto e mi avvicino al volto della moretta, alla ricerca di un FK. "Non tu, devi venire più vicino! Quello della canzone!

", si mette a ridere di gusto Luna e mi rimanda al tappeto.
Dopo questi lunghissimi preliminari, i tempi sono ormai maturi per il BJ: Luna si ridispone gattoni alla mia sinistra, il fratellino viene incappucciato e può avere inizio il trastullamento orale. Di solito, è tutto ciò di cui fruisco nei miei incontri in auto e la fanciulla parte dallo stato di compare semi-defunto, per cui si riesce a valutare più obiettivamente la sua abilità di rianimatrice. In questo caso, il BJ è stato invece preceduto da un quarto d'ora abbondante di massaggi e preliminari reciproci e quindi il lavoro orale di Luna ne risulta decisamente facilitato. Il movimento è prettamente verticale, l'andatura non è forsennata e c'è un po' di sapiente massaggio dei gioielli di famiglia, reso possibile dagli spazi meno angusti che in auto. Non saprei dire se la moretta eccella anche nel Dolby Surround all'albanese, ma in sottofondo c'è Duratha Dora che basta per due
IL MOMENTO DEL 0CHEEKY CHEEKY
Il compare è arzillo e allora è finalmente giunto il momento tanto atteso del Cheeky Cheeky: "Proviamo a infilarlo?", mi domanda Luna. Al mio prevedibile assenso, la moretta si dirige gattoni verso il comodino e recupera un condom. "Vuoi che spengo la musica? Ormai ti sarai stancato di questa canzone

", ha il cuore d'oro la cara Luna. "Ma se ti piace Dhurata Dora, lasciala pure. Magari cambiamo solo canzone, perchè ormai Lej la so anch'io a memoria

", la invito a caricare una playlist della sua cantante preferita, cosa che la moretta prontamente fa, andando sino al tavolino ad armeggiare col cellulare.
Quando torna sul lettone, Luna incappuccia il compare con un condom trasparente e si dispone a ranocchia sopra alle mie pelvi. Si risolleva un attimo, si allinea e poi si cala sull'asta con estrema cautela. Effettuato il delicato allineamento astrale, può dare inizio alla sua galoppata, che viene svolta con brevi percussioni verticali, facendo leva sulle gambe accovacciate e sulle braccia tese accanto al mio busto. Da parte mia, comincio a carezzarle le gambe, poi impugno le chiappe con una presa avvolgente e infine salgo a massaggiare i suoi bei seni, di cui titillo anche i capezzoli. L'ultima mossa dà il pretesto a Luna per rallentare l'andatura, che già non era forsennata: quasi si ferma, si china completamente col busto verso di me e siamo contenti in due, lei perché può riprendere fiato, io perchè posso sbaciucchiare le sue bocce.
COME USARE I MUSCOLI VAGINALI
"Mi dai il cambio tu?", mi domanda a questo punto Luna. L'affare è fatto e allora si sfila e si dispone supina sul materasso, non prima di avere recuperato il tubetto del Durex e di essersi unta un po' l'ingresso della vagina.
Mi aspetta con le gambe aperte a ranocchia, io mi avvicino e lei impugna il compare, così da strofinare il glande contro la vulva e ungere pure lui di Durex, prima dell'infilamento vero e proprio. Pian piano, l'asta penetra nel pertugio, mi puntello con gli avambracci tesi, in nodo da tenere il busto più o meno a 45 gradi, e può avere inizio la mia danza pelvica.
Durante la copulazione, Luna mostra discrete doti da contorsionista, perchè alla posizione a ranocchia alterna quella a gambe completamente divaricate, aperte come le lame di una forbice. Se c'era ancora qualche dubbio che nel pertugio non fossero già entrati migliaia di volatili, estrae dal cilindro un altro coniglio di alto livello: ha la rara abilità (o volontà) di sapere controllare la muscolatura vaginale e dunque alterna fasi di rilassamento ad altre in cui la contrae con forza, rendendo ancora più piacevole la penetrazione.
Quando gli avambracci sono cotti, mi chino su di lei, la cingo dietro e continuo le mie percussioni completamente avvinghiato al suo corpo. Anche in questa posizione, la moretta non si ritrae, ma mi carezza la schiena e mi massaggia le chiappe. Così stretti l'uno all'altra, basta un paio di minuti per diventare due tizzoni ardenti e anche Luna inizia a patire il caldo. Prima cerca di spezzare il ritmo, domandandomi se sia sempre così lungo, poi mi propone esplicitamente il cambio di posizione, ossia il passaggio alla pecorina.
Comincio a sfilarmi e a staccarmi da lei, che probabilmente era ciò che la moretta più desiderava da almeno un paio di giri di lancette. Mentre io sono inginocchiato e sto riprendendo a mia volta fiato, Luna si dispone gattoni davanti a me. La sua silhouette a clessidra ma tonica sarebbe anche un bel vedere, ma la pecos non è posizione che mi ingrifi particolarmente: per me è pura meccanica applicata alla copulazione, con le mani che serrano la cintura e il compare che si muove avanti e indietro come un pistone, senza alcuna intimità con la ragazza, e allora le dico che possiamo pure concludere con un HJ.
3 MINUTI DI EXTRA-TIME
Il compare viene di nuovo scoperto e Luna riprende a massaggiarlo al crudo, mentre io ricomincio le mie operazioni tentacolari. Evito di descrivere di nuovo tutto daccapo e passo al finale, in cui il fratellino viene affidato alla sua amica Federica.
Mentre mi masturbo, Luna gioca tutte le carte che ha nel mazzo, alternando solleticamenti con le unghie, massaggi dei gioielli di famiglia, strusciamenti col corpo e avvicinamenti delle bocce alle mie labbra. A un certo punto, si rende però conto che dobbiamo avere sforato di brutto i tempi e si catapulta verso il cellulare, per vedere che ore siano. "Cavoli! Sono già passati 37 minuti ... te ne do altri tre!", è incredibilmente capace di passare dal ruolo di sensuale geisha a quello di inflessibile capotreno svizzero.
Nel controllare l'ora, chiude accidentalmente You Tube e l'epilogo non sarà più accompagnato dalla vocina mielosa di Dhurata Dora. Mi premeva più di avere Luna accanto a me e, per fortuna, la moretta ci mette poco a tornare sul lettone e ad avvinghiarsi di nuovo al mio corpo.
Prima non avevo capito se eccellesse anche nell'arte albanese del Dolby Surround. Ora che non c'è più la musica di sottofondo, la bocca di Luna è a un centimetro dal mio orecchio destro e mi sussurra incitamenti di ogni sorta, per cui la risposta è un sì convinto. Più o meno in simultanea a un suo "Dai, fammi vedere come sborri!", avviene la capitolazione, con un fiotto di seme che va a depositarsi sul mio ventre.
Oltre che capotreno svizzero, la moretta è pure Mastrolindo e Chanteclair il gallo del pulito in una sola persona: per non rischiare di sporcare il copriletto, mi intima di non fare alcuna mossa e va a recuperare una tonnellata di salviette. Con una impugna il compare e gli dà un'accurata lindata, tutte le altre me le appoggia sull'addome, così che io possa rimuovere ogni residuo dell'eruzione finale. Probabilmente avrei anche potuto fruire del bagno: prima di andare, le chiederò infatti la cortesia di svuotare la vescica e, accanto al bidet, troverò il classico rotolone Regina da scannatoio professionale.
Si torna nell'angolo-salottino del monolocale, viene ridato fiato alle trombe di Dhorata Dora e intanto si procede alle rivestizioni. Di nuovo, Luna mi dà la paga: io mi sono a malapena reinfilato le mutande e i pantaloni, e lei è già pronta a tornare alla mattonella. Mentre io finisco di vestirmi, lei ne approfitta per rimettere tutto in ordine, riappoggiando i vari flaconi e tubetti sul comodino e stendendo per bene il copriletto.
L'ULTIMA INCOMBENZA
Luna mi dice di prendere pure una caramellina, scelgo il gusto limone, la scarto, la metto in bocca ... e sono tuttora con le papille gustative bruciate, da quanto frizzava sulla lingua! La prossima volta, se ci sarà, sceglierò decisamente i chewing gum alla menta.
Quando siamo pronti ad andare, risistema anche il divano, spegne la cassa Bluetooth, Duratha Dora tace per almeno un minuto e abbandoniamo l'appartamento.
L'upgrade alla mezz'ora (poi diventata quaranta minuti) non è stato ovviamente offerto dalla casa a mo' di amaro e limoncello e dunque tocca sbrigare l'ultima incombenza della nottata, passando a prelevare il cinquantone mancante. Non avevo dubbi al riguardo, ma Luna sa dove sia il bancomat più vicino e lì mi conduce. Per inciso, la macchina c'era ancora, nonostante il lungo parcheggio alla garibaldina.
Saldati i miei debiti, ora non resta davvero che ricondurla alla mattonella, dove mi dice che resterà sino alle 4. La tappa intermedia allunga un po' il tragitto, ma riesco quantomeno a far riposare la povera Dhurata Dora per questi dieci minuti. Dal cilindro, esce un nome altrettanto famoso fra le OTR albanesi (Dafina Zequiri, da pronunciarsi Secìri) e uno più da cultori della musica di nicchia (tale Xhensila, o Jensìla), ma solo perchè le ho chiesto una canzone in cui ci fosse anche un duetto in italiano.
Quando la riconsegno alla mattonella, con un baciamano, è trascorsa quasi un'ora dal momento del prelievo. E' l'1.30, imposto le coordinate di casa e l'ora di presunto arrivo (3.15) è una specie di condanna al patibolo. Ma tanto l'indomani non devo lavorare, a parte un po' di nebbia fino a Santhià (che gli amici bresciani derubricherebbero a leggera foschia) non ci saranno imprevisti durante il volo e riuscirò ad atterrare pure con 5 minuti di anticipo!