SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.682596, 9.111925 (via Scultori del Legno)
NOME: Lydia (o Lidia)
NAZIONALITA': sedicente Albanese
ETA': 21 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ (richiesto) + assaggio di RAI1 (offerto da lei spontaneamente, per accelerare la mia capitolazione)
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20' showroom-to-showroom
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, capelli corvini ricci e molto voluminosi, volto discreto, occhi scuri, corporatura nella media, gambe gradevoli alla vista, seno n.v.
ATTITUDINE: pur non mancandole la buona volontà, palesa la sua inesperienza ; padroneggia ancora poco l'italiano, ma si sforza di essere socievole
LA MIA RECENSIONE:
A distanza di qualche settimana dall'incontro, non saprei dire perché alla fine abbia scelto proprio lei, dato che non è certo tra le più appariscenti intrattenitrici della scena lentatese. Dà sicuramente molto nell'occhio per la sua voluminosa chioma riccia e dal colore corvino, ma fisicamente non ha alcun dettaglio (la statura, la dimensione del seno, ...) che la faccia svettare tra le colleghe di reparto. Probabilmente, sono stato prima convinto dalla sua discreta frequenza di carico e dalla relativa tranquillità dell'abboccamento e poi tentato dal suo abitino bordo-chiappa e dagli sguardi languidi che mi lanciava (ma sicuramente non solo a me ) ad ogni mio passaggio dalla via degli Scultori del Legno. Dopo innumerevoli vasche (più che altro perché lì vicino c'era un circo e ho temuto che potesse essere una zingarella truffatrice), mi decido finalmente ad accostare per l'intervista di rito. Il rate per un BJ conoscitivo è il solito e quindi la invito ad accomodarsi.
Appena sale a bordo, appare subito cordiale, seppure alquanto impacciata con la nostra lingua. Prima ancora di presentarci, mi domanda come mai sia passato avanti e indietro così tante volte. Mentre mi rendo conto che devo avere fatto più vasche di un fondista in un 1.500 sl in vasca corta , le spiego che non avrei questo gran piacere a intrattenermi per un buon quarto d'ora con i CC della vicina caserma. Scopro subito che si chiama Lydia (lo scrivo con la y, perché suona più esotico)), che è albanese e che ha 21 anni. Approfondire la discussione è invece assai più arduo, perché compie un sacco di strafalcioni linguistici e servirebbe il correttore ortografico di Word, per dare un senso compiuto alle sue parole. Dopo mille equivoci, capisco che è qui da due mesi (plurale di meso ) e che abita non lontano da Lentate. Pare però che l'appartamento sia condiviso con altre connazionali, che in apparenza non praticherebbero il mestiere più antico del mondo, e che dunque non sia a disposizione per godere di un incontro mercenario tra quattro mura. Come gran parte delle colleghe si lagna degli scarsi introiti e, quando le dico che 100 Euro non mi sembrano così pochi per una manciata di ore di lavoro, si mostra quasi scandalizzata. Per dovere di cronaca, una serata è da lei considerata accettabile se i ricavi sono almeno 3 volte superiori.
Le quattro chiacchiere accompagnano il nostro giro dell'isolato e siamo finalmente all'imbosco, che quasi sicuramente è usato anche da altre colleghe (non vorrei sbagliarmi, ma devo essere finito non lontano da lì quando avevo incontrato Consuela, più o meno un anno fa). Il parcheggio è abbastanza riparato alla vista ma, per contro, non permette di tenere d'occhio le retrovie, per cui minacce aliene potrebbero materializzarsi con ben poco preavviso.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolati gli aspetti burocratici e spogliatici dello stretto necessario (lei solo del giubbotto che indossava), si può dare inizio alle danze. Lydia incappuccia il fratellino e, torcendo il busto, si china immediatamente su di lui, cosicché mi trovo la sua voluminosa chioma riccia proprio davanti a me. L'abitino scuro che non si è sfilata ha comunque il pregio di essere elasticizzato e molto corto, per cui ci sarà comunque modo di saggiare sommariamente il suo tono muscolare. Mentre lei si cimenta in un monotono (e assai poco stimolante) su e giù lungo l'asta, le carezzo la schiena e poi scendo sino ai glutei, che sembrano avere un buon tono muscolare, complice la sua giovane età. Tento anche di allungare i tentacoli lungo le gambe, ma la mia macchina è tutt'altro che spaziosa e, per evitare il famigerato colpo della strega, devo rapidamente desistere.
Non saprei dire cosa esattamente non funzioni nel BJ di Lydia, ma - per quanto non sembri lesinare l'impegno - non lo trovo proprio stimolante. Forse non ha avuto l'accortezza di scoprire il glande prima di procedere all'incappucciamento, forse non applica abbastanza pressione con le labbra, forse il profilattico è troppo stretto, ma è come se mi avessero anestetizzato il basso ventre. Oltretutto, la fanciulla è raffreddata come tutte quelle che ho incontrato nelle ultime settimane e deve spesso fermarsi per riprendere fiato e, ogni tanto, soffiarsi il naso. Se non altro, quando interrompe l'intrattenimento orale, si cimenta in un discreto lavoro di falegnameria, che aiuta a tenere arzillo il fratellino.
PAROLE DI MIELE DA LYDIA
Rendendosi conto che il mio compare del piano di sotto non sembra così sensibile al suo fascino, inizia a blandirlo a parole. Dapprima si complimenta per le sue mirabili proporzioni, al che quasi mi metto a ridere. Dopo un'altra sessione d'immersione, inizia a elogiarne le dimensioni. Osservo un po' stupito quella sorta di wuerstel inguainato che si leva dal mio basso ventre e devo proprio farle notare che alle sagre di paese ho visto abbrustolire sulla piastra salsicce ben più lunghe. "No, non è lungo, ma è proprio grosso", cerca di spiegarsi Lydia, mimando il calibro con il pollice e l'indice. "Ah, parli del diametro!", le rispondo, replicando lo stesso gesto. "Sì, sì! ... quindi si dice diametro", mi conferma la fanciulla, incamerando una nuova parola nel suo personale vocabolario della lingua italiana. Dopo questa breve digressione nel campo della penologia, Lydia si rimette all'opera e tenta di recare nuovo sollazzo al mio fratellino. Ovviamente senza successo, perché nel frattempo la sua tecnica non è migliorata.
"Ma perché non riesci a venire? Non ti piaccio?", mi domanda un po' allarmata, volgendosi verso di me. Confesso che l'oscurità e la sua folta chioma non mi hanno permesso di scrutarla per bene in volto, per cui ne approfitto, accendendo per un attimo la luce di cortesia. Non è sicuramente una fotomodella, ma ha lineamenti abbastanza gradevoli e due occhi scuri espressivi. Oltretutto, essendo giovane, la sua pelle è ancora levigata e priva di rughe, per cui mi tocca tirarle su il morale, prima che cada in depressione: "Non dire così: sei proprio carina!". Non me la sento invece di mentire sulla sua scarsa abilità nell'arte dell'intrattenimento orale e quindi non mi resta che attribuire la refrattarietà del mio fratellino al timore che minacce aliene possano improvvisamente materializzarsi nel buio della notte. Come prevedibile, Lydia giura e spergiura che tale eventualità non si è mai verificata e si rimette all'opera, di nuovo con mio scarso gaudio.
UN CONIGLIO A SORPRESA DAL SUO CILINDRO
Quando sto solo aspettando che Lydia mi comunichi che il tempo è scaduto, se ne esce con una proposta assolutamente indecente, soprattutto perché non accompagnata da alcuna richiesta di integrazione monetaria: "Facciamo così, ti vengo sopra!". Visto che la cosa mi è già successa con Laura/Lola, le albanesi devono essere abbastanza umorali e, se si ha la fortuna di incrociarne la strada quando sono con la luna giusta, tutto diventa possibile ... Neppure il tempo di titubare e la fanciulla si è già tolta le scarpe e si è sfilati i collant e le mutandine da una delle gambe. Sto ancora invocando il mio santo protettore e si è già puntellata con i piedi sul battitacco della portiera e sul tunnel centrale. Ormai gli eventi stanno precipitando e non mi resta che assecondarli: tengo ritta l'asta mentre cautamente se l'infila nella vagina e poi le lascio carta bianca. La galoppata di Lydia è senz'altro più piacevole del suo BJ, ma non dura molto a lungo. Non dev'essere passato più di un minuto da quando abbiamo cominciato a copulare, quand'ecco che una vettura si materializza alle nostre spalle, fa inversione di marcia a bassa velocità e scompare di nuovo. Poiché non è né blu né azzurra (e neppure quella della Vigilanza Ecologica ), mi verrebbe da pensare che sia semplicemente un nostro collega, che sta cercando dove parcheggiare. Però così non deve essere, perché Lydia comincia a diventare alquanto irrequieta e immediatamente interrompe la sua cavalcata. "Che succede?", le domando. Farfuglia qualcosa di poco intellegibile (e altrettanto poco credibile) riguardo al fatto che ci sarebbero in giro i CC, ma non ci vuole molto a capire che quello che è appena transitato a cercarla è il suo taxi. Più veloce del neutrino, si sfila, valica il tunnel centrale e reindossa gli abiti che si era parzialmente sfilati. Consapevole che ormai l'incontro è finito, mi faccio passare un paio di fazzoletti per le pulizie di rito e procedo anch'io a rassettarmi (per la cronaca, dovrò poi procedere allo smaltimento dei rifiuti).
Il tempo di far disappannare i vetri col condizionatore e dobbiamo proprio ripartire. Il tragitto verso la postazione è davvero breve, per cui con c'è granché di cui chiacchierare, prima di consegnarla al suo taxi. Un rapido saluto e, ancora più trafelata di come si era rivestita, scende dalla macchina e si incammina verso l'entroterra di Lentate, sicuramente diretta alla vettura che la sta aspettando. Guardo l'orologio e segna l'una e un quarto. Un quarto d'ora troppo tardi per lei, ma anche troppo presto perché io possa arrendermi a tornare a casa col colpo ancora in canna, per cui metto la freccia a destra e inizio l'ennesima vasca, alla ricerca di una collega che completi il lavoro lasciato in sospeso da Lydia.
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.682596, 9.111925 (via Scultori del Legno)
NOME: Lydia (o Lidia)
NAZIONALITA': sedicente Albanese
ETA': 21 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ (richiesto) + assaggio di RAI1 (offerto da lei spontaneamente, per accelerare la mia capitolazione)
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20' showroom-to-showroom
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, capelli corvini ricci e molto voluminosi, volto discreto, occhi scuri, corporatura nella media, gambe gradevoli alla vista, seno n.v.
ATTITUDINE: pur non mancandole la buona volontà, palesa la sua inesperienza ; padroneggia ancora poco l'italiano, ma si sforza di essere socievole
LA MIA RECENSIONE:
A distanza di qualche settimana dall'incontro, non saprei dire perché alla fine abbia scelto proprio lei, dato che non è certo tra le più appariscenti intrattenitrici della scena lentatese. Dà sicuramente molto nell'occhio per la sua voluminosa chioma riccia e dal colore corvino, ma fisicamente non ha alcun dettaglio (la statura, la dimensione del seno, ...) che la faccia svettare tra le colleghe di reparto. Probabilmente, sono stato prima convinto dalla sua discreta frequenza di carico e dalla relativa tranquillità dell'abboccamento e poi tentato dal suo abitino bordo-chiappa e dagli sguardi languidi che mi lanciava (ma sicuramente non solo a me ) ad ogni mio passaggio dalla via degli Scultori del Legno. Dopo innumerevoli vasche (più che altro perché lì vicino c'era un circo e ho temuto che potesse essere una zingarella truffatrice), mi decido finalmente ad accostare per l'intervista di rito. Il rate per un BJ conoscitivo è il solito e quindi la invito ad accomodarsi.
Appena sale a bordo, appare subito cordiale, seppure alquanto impacciata con la nostra lingua. Prima ancora di presentarci, mi domanda come mai sia passato avanti e indietro così tante volte. Mentre mi rendo conto che devo avere fatto più vasche di un fondista in un 1.500 sl in vasca corta , le spiego che non avrei questo gran piacere a intrattenermi per un buon quarto d'ora con i CC della vicina caserma. Scopro subito che si chiama Lydia (lo scrivo con la y, perché suona più esotico)), che è albanese e che ha 21 anni. Approfondire la discussione è invece assai più arduo, perché compie un sacco di strafalcioni linguistici e servirebbe il correttore ortografico di Word, per dare un senso compiuto alle sue parole. Dopo mille equivoci, capisco che è qui da due mesi (plurale di meso ) e che abita non lontano da Lentate. Pare però che l'appartamento sia condiviso con altre connazionali, che in apparenza non praticherebbero il mestiere più antico del mondo, e che dunque non sia a disposizione per godere di un incontro mercenario tra quattro mura. Come gran parte delle colleghe si lagna degli scarsi introiti e, quando le dico che 100 Euro non mi sembrano così pochi per una manciata di ore di lavoro, si mostra quasi scandalizzata. Per dovere di cronaca, una serata è da lei considerata accettabile se i ricavi sono almeno 3 volte superiori.
Le quattro chiacchiere accompagnano il nostro giro dell'isolato e siamo finalmente all'imbosco, che quasi sicuramente è usato anche da altre colleghe (non vorrei sbagliarmi, ma devo essere finito non lontano da lì quando avevo incontrato Consuela, più o meno un anno fa). Il parcheggio è abbastanza riparato alla vista ma, per contro, non permette di tenere d'occhio le retrovie, per cui minacce aliene potrebbero materializzarsi con ben poco preavviso.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolati gli aspetti burocratici e spogliatici dello stretto necessario (lei solo del giubbotto che indossava), si può dare inizio alle danze. Lydia incappuccia il fratellino e, torcendo il busto, si china immediatamente su di lui, cosicché mi trovo la sua voluminosa chioma riccia proprio davanti a me. L'abitino scuro che non si è sfilata ha comunque il pregio di essere elasticizzato e molto corto, per cui ci sarà comunque modo di saggiare sommariamente il suo tono muscolare. Mentre lei si cimenta in un monotono (e assai poco stimolante) su e giù lungo l'asta, le carezzo la schiena e poi scendo sino ai glutei, che sembrano avere un buon tono muscolare, complice la sua giovane età. Tento anche di allungare i tentacoli lungo le gambe, ma la mia macchina è tutt'altro che spaziosa e, per evitare il famigerato colpo della strega, devo rapidamente desistere.
Non saprei dire cosa esattamente non funzioni nel BJ di Lydia, ma - per quanto non sembri lesinare l'impegno - non lo trovo proprio stimolante. Forse non ha avuto l'accortezza di scoprire il glande prima di procedere all'incappucciamento, forse non applica abbastanza pressione con le labbra, forse il profilattico è troppo stretto, ma è come se mi avessero anestetizzato il basso ventre. Oltretutto, la fanciulla è raffreddata come tutte quelle che ho incontrato nelle ultime settimane e deve spesso fermarsi per riprendere fiato e, ogni tanto, soffiarsi il naso. Se non altro, quando interrompe l'intrattenimento orale, si cimenta in un discreto lavoro di falegnameria, che aiuta a tenere arzillo il fratellino.
PAROLE DI MIELE DA LYDIA
Rendendosi conto che il mio compare del piano di sotto non sembra così sensibile al suo fascino, inizia a blandirlo a parole. Dapprima si complimenta per le sue mirabili proporzioni, al che quasi mi metto a ridere. Dopo un'altra sessione d'immersione, inizia a elogiarne le dimensioni. Osservo un po' stupito quella sorta di wuerstel inguainato che si leva dal mio basso ventre e devo proprio farle notare che alle sagre di paese ho visto abbrustolire sulla piastra salsicce ben più lunghe. "No, non è lungo, ma è proprio grosso", cerca di spiegarsi Lydia, mimando il calibro con il pollice e l'indice. "Ah, parli del diametro!", le rispondo, replicando lo stesso gesto. "Sì, sì! ... quindi si dice diametro", mi conferma la fanciulla, incamerando una nuova parola nel suo personale vocabolario della lingua italiana. Dopo questa breve digressione nel campo della penologia, Lydia si rimette all'opera e tenta di recare nuovo sollazzo al mio fratellino. Ovviamente senza successo, perché nel frattempo la sua tecnica non è migliorata.
"Ma perché non riesci a venire? Non ti piaccio?", mi domanda un po' allarmata, volgendosi verso di me. Confesso che l'oscurità e la sua folta chioma non mi hanno permesso di scrutarla per bene in volto, per cui ne approfitto, accendendo per un attimo la luce di cortesia. Non è sicuramente una fotomodella, ma ha lineamenti abbastanza gradevoli e due occhi scuri espressivi. Oltretutto, essendo giovane, la sua pelle è ancora levigata e priva di rughe, per cui mi tocca tirarle su il morale, prima che cada in depressione: "Non dire così: sei proprio carina!". Non me la sento invece di mentire sulla sua scarsa abilità nell'arte dell'intrattenimento orale e quindi non mi resta che attribuire la refrattarietà del mio fratellino al timore che minacce aliene possano improvvisamente materializzarsi nel buio della notte. Come prevedibile, Lydia giura e spergiura che tale eventualità non si è mai verificata e si rimette all'opera, di nuovo con mio scarso gaudio.
UN CONIGLIO A SORPRESA DAL SUO CILINDRO
Quando sto solo aspettando che Lydia mi comunichi che il tempo è scaduto, se ne esce con una proposta assolutamente indecente, soprattutto perché non accompagnata da alcuna richiesta di integrazione monetaria: "Facciamo così, ti vengo sopra!". Visto che la cosa mi è già successa con Laura/Lola, le albanesi devono essere abbastanza umorali e, se si ha la fortuna di incrociarne la strada quando sono con la luna giusta, tutto diventa possibile ... Neppure il tempo di titubare e la fanciulla si è già tolta le scarpe e si è sfilati i collant e le mutandine da una delle gambe. Sto ancora invocando il mio santo protettore e si è già puntellata con i piedi sul battitacco della portiera e sul tunnel centrale. Ormai gli eventi stanno precipitando e non mi resta che assecondarli: tengo ritta l'asta mentre cautamente se l'infila nella vagina e poi le lascio carta bianca. La galoppata di Lydia è senz'altro più piacevole del suo BJ, ma non dura molto a lungo. Non dev'essere passato più di un minuto da quando abbiamo cominciato a copulare, quand'ecco che una vettura si materializza alle nostre spalle, fa inversione di marcia a bassa velocità e scompare di nuovo. Poiché non è né blu né azzurra (e neppure quella della Vigilanza Ecologica ), mi verrebbe da pensare che sia semplicemente un nostro collega, che sta cercando dove parcheggiare. Però così non deve essere, perché Lydia comincia a diventare alquanto irrequieta e immediatamente interrompe la sua cavalcata. "Che succede?", le domando. Farfuglia qualcosa di poco intellegibile (e altrettanto poco credibile) riguardo al fatto che ci sarebbero in giro i CC, ma non ci vuole molto a capire che quello che è appena transitato a cercarla è il suo taxi. Più veloce del neutrino, si sfila, valica il tunnel centrale e reindossa gli abiti che si era parzialmente sfilati. Consapevole che ormai l'incontro è finito, mi faccio passare un paio di fazzoletti per le pulizie di rito e procedo anch'io a rassettarmi (per la cronaca, dovrò poi procedere allo smaltimento dei rifiuti).
Il tempo di far disappannare i vetri col condizionatore e dobbiamo proprio ripartire. Il tragitto verso la postazione è davvero breve, per cui con c'è granché di cui chiacchierare, prima di consegnarla al suo taxi. Un rapido saluto e, ancora più trafelata di come si era rivestita, scende dalla macchina e si incammina verso l'entroterra di Lentate, sicuramente diretta alla vettura che la sta aspettando. Guardo l'orologio e segna l'una e un quarto. Un quarto d'ora troppo tardi per lei, ma anche troppo presto perché io possa arrendermi a tornare a casa col colpo ancora in canna, per cui metto la freccia a destra e inizio l'ennesima vasca, alla ricerca di una collega che completi il lavoro lasciato in sospeso da Lydia.