SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sotto (BG)
ZONA: 45.620337,9.597131, davanti al "Frutti d'Oro", probabile rivale del Benaglia
NOME: Mada(lina)
NAZIONALITA': Rumena di Pitești
ETA': 24 dichiarati, se non ricordo male
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, capelli biondi mechati e appena oltre le spalle, viso carino con occhi chiari, buon fisico (per quanto si è potuto vedere sotto il giubbotto) e belle gambe
ATTITUDINE: BJ nella media, ma dà l'idea di essere un'OTR con esperienza alle spalle ; attenta al tempo, ma complessivamente simpatica
LA MIA RECENSIONE:
Avevo brevissimamente accennato a questo incontro nel thread generico del BdA:
ma poi non avevo trovato il tempo (e la voglia) di inserire il racconto completo della vicenda, anche perché la ragazza mi aveva raccontato che l'indomani sarebbe tornata in Romania. Poiché tutte le ragazze alla fine ritornano (tranne la cara Katia, sigh ... sigh ...) e queste giornate a guardare fuori dall'oblò dell'arca di Noè sono abbastanza tediose, mi accingo a vergare quest'altra pagina del diario di bordo.
E' una serata di fine marzo e sono in piena saudade per la dipartita della mia prediletta (che poi, fortunatamente, si rivelerà solo temporanea), per cui vago inizialmente senza un obiettivo preciso lungo il BdA. Alla fine, decido di concentrare le mie attività esplorative in quei duecento metri che separano la rotonda "Socaf" di Osio Sotto dal successivo semaforo permanente, ove la densità di OTR ha recentemente raggiunto i livelli di una favela brasiliana. La capofila di quel gruppetto sembra essere la fanciulla che attende a bordo della Mercedes Compact scura, che ormai da diverse settimane è parcheggiata di traverso rispetto alla carreggiata, nello spiazzo della Socaf. Non è però lei quella che mi incuriosisce di più, ma la sua collega bionda che staziona una trentina di metri prima, arrivando da Osio Sotto, poco prima che inizi il guard rail che separa la carreggiata dal parcheggio.
Dopo un paio di vasche per assicurarmi di avere le spalle libere, accosto e abbasso il finestrino, per tentare l'abboccamento. La bionda si affaccia e, da esperta operatrice del settore, mi illustra immediatamente il rate per fruire delle sue arte amatorie in macchina, che è il solito 30. Le domando se disponga di un appartamento, ma mi dice di esserne per il momento sprovvista e caldeggia piuttosto il motel (100), opzione a cui andrebbe oltretutto aggiunto il costo della camera e che dunque scarto immediatamente. Sono un po' perplesso sul da farsi, dato che l'ora non è tardissima e Osio Sotto è nota perché la sua PL ama cimentarsi ogni tanto nella pesca a strascico notturna, attività che la porta a stanare ghiotte prede del valore di 500 Euro l'una. Ma la soubrette e proprio carina e alla fine, mentre il mio occhio balla in continuazione tra lo specchietto retrovisore e il suo viso grazioso, decido di ospitarla a bordo.
ESAME DI ONOMASTICA RUMENA: SUPERATO
Il viaggio verso la sua prima sede operativa è davvero brevissimo, al punto che non c'è neppure il tempo per iniziare a scambiarci quattro chiacchiere. "Ma vuoi davvero fermarti qui? Mi sembra pericolosissimo: non saremo a più di 100 m dallo stradone! Non hai un altro posto?", mi rifiuto di parcheggiare la mia macchina lì. La bionda non oppone molta resistenza, faccio inversione di marcia e mi indirizza verso un altro parcheggio un po' più avanti, dove ero già stato per un BJ conoscitivo con un'altra più matura intrattenitrice osiense, tale Andreea di Ploiesti. Anche questo non è il massimo della tranquillità, ma parcheggio la mia vettura tra un furgoncino e un'altra macchina di taglia più grossa, per cui non siamo immediatamente visibili a chi dovesse essere di passaggio lungo la via retrostante.
Queste operazioni di ricerca del luogo migliore dove appartarci non mi hanno dato neppure il tempo di chiederle come si chiami. "Ma non mi hai ancora detto il tuo nome ...", le domando. "Mada", mi risponde la bionda. "Mada...lina, giusto?", butto lì. La ragazza strabuzza gli occhi e mi guarda come se avessi risolto il cubo di Rubik in dieci mosse: "Ma come fai a sapere che Mada è l'abbreviazione di Madalina? Sei il primo che me l'abbia mai detto! Ma conosci per caso ragazze rumene?". Sono quasi imbarazzato di avere provocato tutto questo stupore e cerco di sminuire le mie (credo ormai centinaia di) conoscenze in terra carpatica: "Sì, ho conosciuto qualche ragazza rumena ... Comunque, non mi sembrava così difficile: Mada ... Madalina. In italiano dovrebbe essere Maddalena, giusto?". "Credo", ma non ne è sicurissima, dal tono con cui mi risponde.
ESAME DI GEOGRAFIA: SUPERATO
Avendo rotto il ghiaccio, approfitto della sua fase di svestizione (vedo che si toglie i pantaloncini, gli stivali e si sfila una gamba dei suoi collant argentati) per raccogliere qualche informazione in più su di lei. Mi dice di avere 24 anni, di essere originaria di Pitesti (che caso ... visto che quasi tutte le ragazze che esercitano a Osio Sotto arrivano da lì) e che non si tratterrà molto a lungo (anzi, praticamente per niente!), dato che già domani ha il volo che la riaccompagnerà a Bucarest e da lì a casa. "Tu, invece, da dove vieni?", mi domanda, mentre inizia a estrarre i ferri del mestiere dalla borsetta, appoggiando la confezione delle salviettine sulla plancia e accingendosi a scartare il profilattico. Le spiego che arrivo da Milano e, incuriosita, mi domanda: "Ma quanto è lontana? Un ragazzo mi ha detto che ci vuole un'ora e un altro che è a 80 km da qui". "Mi pare che abbiano un po' esagerato - devo ridimensionare i racconti dei colleghi - saranno sì e no 40-50 km. E poi è tutta autostrada, per cui non ci vogliono più di 25-30 minuti". "E Vicenza, invece, quanto è lontana da qui?", è il secondo quesito della mia interrogazione in geografia del Nord Italia. "A occhio, direi 170-180 km da Milano. Ma perché me lo domandi? Devi andarci?", stavolta sono io a essere curioso. Al che, Mada(lina) mi racconta di averci lavorato per diverso tempo e che ora sta facendo una breve tappa ad Osio Sotto (evidentemente ospite di qualche sua compaesana), in attesa di prendere il volo per rientrare in Romania.
LA RECE VERA E PROPRIA
Trattandosi di un semplice BJ conoscitivo, non c'è granché da raccontare. Dopo avere incappucciato il mio fratellino, Mada(lina) si china su di lui e inizia il classico su e giù, per risvegliarlo dal suo torpore notturno e portarlo al pieno turgore. Sarà perché sono ormai passate diverse settimane dagli accadimenti, ma non mi ricordo dettagli di particolare rilievo. Mentre lei è intenta a prendersi cura del mio basso ventre, le carezzo un po' i capelli, che non sembrano essere stati sottoposti a uno shampoo recentissimo, e poi scendo a massaggiarle la parte bassa della schiena e i glutei, che sono le uniche parti del suo corpo che ha denudato e che mi sono facilmente accessibili. Sopra, infatti, ha preferito tenere indosso il giubbotto e, come la maggior parte delle sue colleghe, lavora in torsione sul sedile del passeggero, per cui dalla cintola in giù - ove sarebbe del tutto nuda - mi è praticamente inaccessibile. Data la pericolosità del sito, non sono neppure così tranquillo e non riesco a godermi del tutto la sua vicinanza, perché continuo a gettare sguardi a destra e a manca, nel timore che possano materializzarsi minacce aliene.
Dopo un po' si rialza e mi domanda: "Come lo facciamo?". "Scusa se mi ero dimenticato di dirtelo, ma in macchina preferisco fare solo un lavoretto di bocca", le do la buona (o cattiva) notizia che non dovrà concedersi per la penetrazione. Mada(lina) sembra percepire più il lato negativo della questione, perché mi sgrida bonariamente: "Potevi dirmelo prima! Mi hai fatto spogliare per niente!". "Se vuoi, puoi anche rivestirti", le concedo, sperando di metterla più a suo agio. "No, no, ormai mi sono spogliata e andiamo pure avanti così", mi replica, rimettendosi immediatamente al lavoro. Riparte con un BJ di media fattura, durante il quale riprendo a carezzarle i glutei, insinuando anche la mia mano nella sua piega anale. E' vero che è l'unica parte di lei che riesco a vedere , ma lì la sua silhouette mi sembra proprio gradevole!
Al termine di un'altra manciata di minuti, Mada(lina) si risolleva di nuovo e mi pone la fatidica domanda: "Ma ti manca ancora molto? Non ce la faccio davvero più! E poi è già passato tanto tempo". Non ho ovviamente nulla in contrario a che completi le operazioni con un BJ, come devono fare quasi tutte le sue colleghe, ma mi permetto di obiettarle la sua seconda osservazione: "Dài, tutto sommato un lavoretto di bocca costerebbe solo 20 e te ne ho dati 10 in più ... Puoi anche trattenerti un po' più del normale ...". Pur cercando di controllarsi, è percepibile che Mada(lina) è parecchio innervosita dal mio commento: "E chi ti ha detto che il BJ costa solo 20?". "E' quanto chiedono tutte le altre ragazze ...", bluffo un po', ben sapendo che in realtà sono ormai poche quelle così generose. "Non lo so cosa fanno le altre ragazze - puntualizza la bionda - io, comunque, non faccio niente per meno di 30!" Messi i puntini sulle i, Mada(lina) si dedica a un'energica masturbazione del fratellino, che fortunatamente mi porta a varcare celermente il traguardo, prima che sia necessario ricorrere a un arbitrato internazionale, per stabilire il giusto compenso per fruire delle sue arti amatorie
Seguono, come di consueto, le attività di pulizia e rivestizione, in cui la vedo un po' in difficoltà, dato che il parcheggio è decisamente oscuro e fatica a ritrovare i vari accessori che aveva sparso in giro. Le accendo la luce di cortesia, per renderle il compito più agevole, e resto ammaliato dai suoi begli occhi chiari. Quando anche lei è pronta, riaccendo la vettura e mi dirigo nuovamente verso il BdA, per riconsegnarla alla sua mattonella. Scambiamo ancora quattro chiacchiere e poi ci congediamo, lei riprendendo posizione vicino al guard rail e io dirigendomi verso nord, dove a breve (re)incontrerò la nuova/vecchia Cheeseleader del Grana Padano, Emma.
Per il momento, Mada(lina) è stata di parola, perché non l'ho ancora vista ricomparire lì alla Socaf. Ma, come scrivevo all'inizio, quasi tutte ritornano e quindi, prima o poi, riapparirà da qualche parte (magari non a Bergamo ma di nuovo a Vicenza ...). Il comune di Osio Sotto, come ha già fatto quello di Caserta, dovrebbe invece gemellarsi con la città di Pitești, ridente cittadina dell'Arges che ha dato i natali a gran parte della sua popolazione notturna Se non fosse per decorare con i tulipani pitestini qualcuna delle rotonde che interrompono qua e là il tracciato del BdA o per intrattenere i cittadini osiensi con la banda del paese e con i balli in costumi tradizionali della campagna rumena, dovrebbe farlo almeno in segno di gratitudine per le fanciulle che vi stazionano di notte e che le permettono tutti gli anni di far quadrare un altrimenti asfittico bilancio delle entrate e delle uscite!
CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sotto (BG)
ZONA: 45.620337,9.597131, davanti al "Frutti d'Oro", probabile rivale del Benaglia
NOME: Mada(lina)
NAZIONALITA': Rumena di Pitești
ETA': 24 dichiarati, se non ricordo male
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, capelli biondi mechati e appena oltre le spalle, viso carino con occhi chiari, buon fisico (per quanto si è potuto vedere sotto il giubbotto) e belle gambe
ATTITUDINE: BJ nella media, ma dà l'idea di essere un'OTR con esperienza alle spalle ; attenta al tempo, ma complessivamente simpatica
LA MIA RECENSIONE:
Avevo brevissimamente accennato a questo incontro nel thread generico del BdA:
Ancora ignaro dei nuovi sviluppi, ho compiuto la mia periodica peregrinazione lungo il BdA, che mi ha portato a (ri)conoscere le seguenti fanciulle:
- Mada(lina) di Osio Sotto: spigliata biondina di Pitesti, proveniente da Vicenza e da un paio di settimane stazionante una cinquantina di metri prima di Corina. Discreta e carina intrattenitrice notturna, che però dovrebbe avere già messo le ali ed essere tornata in Romania ...
ma poi non avevo trovato il tempo (e la voglia) di inserire il racconto completo della vicenda, anche perché la ragazza mi aveva raccontato che l'indomani sarebbe tornata in Romania. Poiché tutte le ragazze alla fine ritornano (tranne la cara Katia, sigh ... sigh ...) e queste giornate a guardare fuori dall'oblò dell'arca di Noè sono abbastanza tediose, mi accingo a vergare quest'altra pagina del diario di bordo.
E' una serata di fine marzo e sono in piena saudade per la dipartita della mia prediletta (che poi, fortunatamente, si rivelerà solo temporanea), per cui vago inizialmente senza un obiettivo preciso lungo il BdA. Alla fine, decido di concentrare le mie attività esplorative in quei duecento metri che separano la rotonda "Socaf" di Osio Sotto dal successivo semaforo permanente, ove la densità di OTR ha recentemente raggiunto i livelli di una favela brasiliana. La capofila di quel gruppetto sembra essere la fanciulla che attende a bordo della Mercedes Compact scura, che ormai da diverse settimane è parcheggiata di traverso rispetto alla carreggiata, nello spiazzo della Socaf. Non è però lei quella che mi incuriosisce di più, ma la sua collega bionda che staziona una trentina di metri prima, arrivando da Osio Sotto, poco prima che inizi il guard rail che separa la carreggiata dal parcheggio.
Dopo un paio di vasche per assicurarmi di avere le spalle libere, accosto e abbasso il finestrino, per tentare l'abboccamento. La bionda si affaccia e, da esperta operatrice del settore, mi illustra immediatamente il rate per fruire delle sue arte amatorie in macchina, che è il solito 30. Le domando se disponga di un appartamento, ma mi dice di esserne per il momento sprovvista e caldeggia piuttosto il motel (100), opzione a cui andrebbe oltretutto aggiunto il costo della camera e che dunque scarto immediatamente. Sono un po' perplesso sul da farsi, dato che l'ora non è tardissima e Osio Sotto è nota perché la sua PL ama cimentarsi ogni tanto nella pesca a strascico notturna, attività che la porta a stanare ghiotte prede del valore di 500 Euro l'una. Ma la soubrette e proprio carina e alla fine, mentre il mio occhio balla in continuazione tra lo specchietto retrovisore e il suo viso grazioso, decido di ospitarla a bordo.
ESAME DI ONOMASTICA RUMENA: SUPERATO
Il viaggio verso la sua prima sede operativa è davvero brevissimo, al punto che non c'è neppure il tempo per iniziare a scambiarci quattro chiacchiere. "Ma vuoi davvero fermarti qui? Mi sembra pericolosissimo: non saremo a più di 100 m dallo stradone! Non hai un altro posto?", mi rifiuto di parcheggiare la mia macchina lì. La bionda non oppone molta resistenza, faccio inversione di marcia e mi indirizza verso un altro parcheggio un po' più avanti, dove ero già stato per un BJ conoscitivo con un'altra più matura intrattenitrice osiense, tale Andreea di Ploiesti. Anche questo non è il massimo della tranquillità, ma parcheggio la mia vettura tra un furgoncino e un'altra macchina di taglia più grossa, per cui non siamo immediatamente visibili a chi dovesse essere di passaggio lungo la via retrostante.
Queste operazioni di ricerca del luogo migliore dove appartarci non mi hanno dato neppure il tempo di chiederle come si chiami. "Ma non mi hai ancora detto il tuo nome ...", le domando. "Mada", mi risponde la bionda. "Mada...lina, giusto?", butto lì. La ragazza strabuzza gli occhi e mi guarda come se avessi risolto il cubo di Rubik in dieci mosse: "Ma come fai a sapere che Mada è l'abbreviazione di Madalina? Sei il primo che me l'abbia mai detto! Ma conosci per caso ragazze rumene?". Sono quasi imbarazzato di avere provocato tutto questo stupore e cerco di sminuire le mie (credo ormai centinaia di) conoscenze in terra carpatica: "Sì, ho conosciuto qualche ragazza rumena ... Comunque, non mi sembrava così difficile: Mada ... Madalina. In italiano dovrebbe essere Maddalena, giusto?". "Credo", ma non ne è sicurissima, dal tono con cui mi risponde.
ESAME DI GEOGRAFIA: SUPERATO
Avendo rotto il ghiaccio, approfitto della sua fase di svestizione (vedo che si toglie i pantaloncini, gli stivali e si sfila una gamba dei suoi collant argentati) per raccogliere qualche informazione in più su di lei. Mi dice di avere 24 anni, di essere originaria di Pitesti (che caso ... visto che quasi tutte le ragazze che esercitano a Osio Sotto arrivano da lì) e che non si tratterrà molto a lungo (anzi, praticamente per niente!), dato che già domani ha il volo che la riaccompagnerà a Bucarest e da lì a casa. "Tu, invece, da dove vieni?", mi domanda, mentre inizia a estrarre i ferri del mestiere dalla borsetta, appoggiando la confezione delle salviettine sulla plancia e accingendosi a scartare il profilattico. Le spiego che arrivo da Milano e, incuriosita, mi domanda: "Ma quanto è lontana? Un ragazzo mi ha detto che ci vuole un'ora e un altro che è a 80 km da qui". "Mi pare che abbiano un po' esagerato - devo ridimensionare i racconti dei colleghi - saranno sì e no 40-50 km. E poi è tutta autostrada, per cui non ci vogliono più di 25-30 minuti". "E Vicenza, invece, quanto è lontana da qui?", è il secondo quesito della mia interrogazione in geografia del Nord Italia. "A occhio, direi 170-180 km da Milano. Ma perché me lo domandi? Devi andarci?", stavolta sono io a essere curioso. Al che, Mada(lina) mi racconta di averci lavorato per diverso tempo e che ora sta facendo una breve tappa ad Osio Sotto (evidentemente ospite di qualche sua compaesana), in attesa di prendere il volo per rientrare in Romania.
LA RECE VERA E PROPRIA
Trattandosi di un semplice BJ conoscitivo, non c'è granché da raccontare. Dopo avere incappucciato il mio fratellino, Mada(lina) si china su di lui e inizia il classico su e giù, per risvegliarlo dal suo torpore notturno e portarlo al pieno turgore. Sarà perché sono ormai passate diverse settimane dagli accadimenti, ma non mi ricordo dettagli di particolare rilievo. Mentre lei è intenta a prendersi cura del mio basso ventre, le carezzo un po' i capelli, che non sembrano essere stati sottoposti a uno shampoo recentissimo, e poi scendo a massaggiarle la parte bassa della schiena e i glutei, che sono le uniche parti del suo corpo che ha denudato e che mi sono facilmente accessibili. Sopra, infatti, ha preferito tenere indosso il giubbotto e, come la maggior parte delle sue colleghe, lavora in torsione sul sedile del passeggero, per cui dalla cintola in giù - ove sarebbe del tutto nuda - mi è praticamente inaccessibile. Data la pericolosità del sito, non sono neppure così tranquillo e non riesco a godermi del tutto la sua vicinanza, perché continuo a gettare sguardi a destra e a manca, nel timore che possano materializzarsi minacce aliene.
Dopo un po' si rialza e mi domanda: "Come lo facciamo?". "Scusa se mi ero dimenticato di dirtelo, ma in macchina preferisco fare solo un lavoretto di bocca", le do la buona (o cattiva) notizia che non dovrà concedersi per la penetrazione. Mada(lina) sembra percepire più il lato negativo della questione, perché mi sgrida bonariamente: "Potevi dirmelo prima! Mi hai fatto spogliare per niente!". "Se vuoi, puoi anche rivestirti", le concedo, sperando di metterla più a suo agio. "No, no, ormai mi sono spogliata e andiamo pure avanti così", mi replica, rimettendosi immediatamente al lavoro. Riparte con un BJ di media fattura, durante il quale riprendo a carezzarle i glutei, insinuando anche la mia mano nella sua piega anale. E' vero che è l'unica parte di lei che riesco a vedere , ma lì la sua silhouette mi sembra proprio gradevole!
Al termine di un'altra manciata di minuti, Mada(lina) si risolleva di nuovo e mi pone la fatidica domanda: "Ma ti manca ancora molto? Non ce la faccio davvero più! E poi è già passato tanto tempo". Non ho ovviamente nulla in contrario a che completi le operazioni con un BJ, come devono fare quasi tutte le sue colleghe, ma mi permetto di obiettarle la sua seconda osservazione: "Dài, tutto sommato un lavoretto di bocca costerebbe solo 20 e te ne ho dati 10 in più ... Puoi anche trattenerti un po' più del normale ...". Pur cercando di controllarsi, è percepibile che Mada(lina) è parecchio innervosita dal mio commento: "E chi ti ha detto che il BJ costa solo 20?". "E' quanto chiedono tutte le altre ragazze ...", bluffo un po', ben sapendo che in realtà sono ormai poche quelle così generose. "Non lo so cosa fanno le altre ragazze - puntualizza la bionda - io, comunque, non faccio niente per meno di 30!" Messi i puntini sulle i, Mada(lina) si dedica a un'energica masturbazione del fratellino, che fortunatamente mi porta a varcare celermente il traguardo, prima che sia necessario ricorrere a un arbitrato internazionale, per stabilire il giusto compenso per fruire delle sue arti amatorie
Seguono, come di consueto, le attività di pulizia e rivestizione, in cui la vedo un po' in difficoltà, dato che il parcheggio è decisamente oscuro e fatica a ritrovare i vari accessori che aveva sparso in giro. Le accendo la luce di cortesia, per renderle il compito più agevole, e resto ammaliato dai suoi begli occhi chiari. Quando anche lei è pronta, riaccendo la vettura e mi dirigo nuovamente verso il BdA, per riconsegnarla alla sua mattonella. Scambiamo ancora quattro chiacchiere e poi ci congediamo, lei riprendendo posizione vicino al guard rail e io dirigendomi verso nord, dove a breve (re)incontrerò la nuova/vecchia Cheeseleader del Grana Padano, Emma.
Per il momento, Mada(lina) è stata di parola, perché non l'ho ancora vista ricomparire lì alla Socaf. Ma, come scrivevo all'inizio, quasi tutte ritornano e quindi, prima o poi, riapparirà da qualche parte (magari non a Bergamo ma di nuovo a Vicenza ...). Il comune di Osio Sotto, come ha già fatto quello di Caserta, dovrebbe invece gemellarsi con la città di Pitești, ridente cittadina dell'Arges che ha dato i natali a gran parte della sua popolazione notturna Se non fosse per decorare con i tulipani pitestini qualcuna delle rotonde che interrompono qua e là il tracciato del BdA o per intrattenere i cittadini osiensi con la banda del paese e con i balli in costumi tradizionali della campagna rumena, dovrebbe farlo almeno in segno di gratitudine per le fanciulle che vi stazionano di notte e che le permettono tutti gli anni di far quadrare un altrimenti asfittico bilancio delle entrate e delle uscite!