SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.67989,9.113513 (ingresso della Chateau d'Ax) oppure 45.681381, 9.112718 (stop del bar Bisc)
NOME: Maria
NAZIONALITA': Albanese di Valona
ETA': 22 dichiarati, ma a me sono sembrati tra 25-30
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 15-20', da mattonella a mattonella
DESCRIZIONE FISICA: alta al max. 1,65, corporatura brevilinea, capelli castani lisci sino alle spalle, viso anonimo e un po' rotondo, occhi color nocciola, seno di una seconda taglia
ATTITUDINE: buon impegno e pazienza ; ragazza molto aperta nella discussione e di rara intelligenza
LA MIA RECENSIONE:
Dopo l'esperienza un po' insipida con Roxanona, la giunone di via Guicciardini, mi spiacerebbe tornare a casa con l'amaro in bocca e allora vago un po' avanti e indietro per il miglio d'oro di Lentate. Forse per la coda lunga della Pasqua ortodossa, molte ragazze rumene e moldave mancano all'appello. Ad esempio, mancano Alexa e la sua sorella/cugina(?) ed è del tutto deserto il distributore dove stanno la spilungona Anna e le sue allieve Daniela e Liliana.
Il vero colpaccio sarebbe fermarsi da Stefania, l'unica ragazza che è mezza rumena, mezza albanese e pure mezza italiana (ma solo per la macchinetta color aragosta). Però, più che la sua vetturetta non riesco a vedere e, per quanto carina, non esercita su di me lo stesso fascino della conducente coi fiocchetti Una mezz'oretta prima, pure l'Alina di via Battisti mi aveva lasciato a bocca aperta con i suoi fuseaux bianchi a vita bassa e più stretti di almeno un paio di misure, ma di lei resta solo un ricordo ancora più prosaico, ossia il suo sacco dell'immondizia
LA NUOVA(?) CUSTODE DELLA CHATEAU D'AX
Alla fine, tra le new entries mi incuriosisce la nuova custode della Chateau d'Ax, che a un certo punto si sposta allo stop del bar Bisc, come erano solite fare coloro che l'avevano preceduta. E' vestita in modo ben poco appariscente (un abitino elasticizzato rosso e un giubbotto scuro) e pure di volto e di fisico non è una che dia molto nell'occhio, rispetto ad altre passeggiatrici più blasonate. Sembra insomma la ragazza della porta accanto, catapultata non si sa bene come a cercare miglior fortuna sotto un lampione. Visto che la postazione è la stessa, ho persino il dubbio che possa trattarsi della Ayla di Bolzano che avevo incontrato un po' di settimane fa, anche se quest'ultima mi era parsa più slanciata nel fisico.
Studio un po' la situazione e vedo che, seppure non gettonatissima, un po' di turnover ce l'ha, soprattutto dal momento in cui si sposta allo stop del bar Bisc. Quando la vedo riapparire alla mattonella, accosto e le faccio cenno di avvicinarsi per l'intervista di rito. Ha tutto tranne che l'aspetto della vamp, con un viso un po' rotondetto, truccato in modo molto leggero e con i capelli castani divisi da una riga centrale e che le scendono lisci sino alle spalle. Probabilmente è davvero all'inizio della carriera e non ha ancora passato più ore dall'estetista e dalla shampista che sul marciapiede
A dire il vero, vedendola da vicino, le attribuirei un età vicina alla trentina, perché la pelle del volto sembra un po' sciupata, come se avesse trascorso tante ore al sole nelle campagne o al mare. La cosa mi fa titubare un attimo, ma poi ha un sorriso genuino, è gentile nelle risposte e mi faccio convincere a ospitarla a bordo.
MARIA DALL'ALBANIA
Appena accomodatasi accanto a me, ci presentiamo a vicenda (lei come Maria dall'Albania, da Valona per l'esattezza) e poi inizia a farmi strada verso il suo retrobottega, in un italiano da straniera ma più che comprensibile. Durante il tragitto e mentre ci prepariamo ad aprire le danze, resto impressionato dall'apparente sincerità dei suoi discorsi e dalla sua lucidità di pensiero. Mi racconta di essere in Italia da 4 anni e di avere inizialmente lavorato come badante, sino al decesso della persona badata. Poi, per usare le sue parole, "si resta senza lavoro, si finisce in certe compagnie e ci si ritrova qui per strada, a fare quest'altro lavoro ...". Deve però pensare che io sia un poliziotto della buoncostume in borghese o uno di quei personaggi che cercano di redimere le OTR, perché poi puntualizza: "Comunque, non mi ha obbligato nessuno e questo lavoro non è necessariamente peggiore dell'altro: dipende dalle persone che incontri". Per poi chiudere con la chiosa finale: " E poi, si guadagnano molti più soldi che a fare la badante!"
LA RECE VERA E PROPRIA
Su questo non avevo dubbi e dunque è il momento che Maria si guadagni il suo stipendio da amministratore delegato di multinazionale! La fanciulla appende il giubbotto allo schienale del sedile, si sfila le scarpe coi tacchi, si solleva un po' l'abitino e poi si dispone gattoni sul sedile del passeggero. Quando anch'io sono pronto, si china sul mio basso ventre, smanaccia un po' il fratellino per risvegliarlo, lo incappuccia e dà finalmente inizio al BJ.
Come si era intuito vedendola alla mattonella, Maria non ha certo la corporatura slanciata di una Stefania o di un'Alina ma potrebbe più richiamare la finta-bionda Michela, per tipologia di costituzione fisica. Non è una velina e dunque la rotondità del suo lato B è ben visibile ora che è disposta gattoni accanto a me , ma ha ancora un buon tono muscolare, complice l'età dichiarata (22 anni) ben più giovane di quella apparente. Mi diletto allora a sollevarle l'abitino rosso sino alla cintola, a carezzarle la schiena e a manipolare i suoi glutei generosi.
SE VUOI, TOCCA PURE DAVANTI
Il BJ non è impreziosito da finezze tecniche memorabili, ma è effettuato con buona intensità e ritmo, sostenuto da un po' di smanacciamento alla base. Dopo una prima sessione d'immersione abbastanza prolungata, Maria si solleva, mi rifà uno dei suoi sorrisi genuini e fa scivolare verso il basso una delle spalline del suo abitino, per mostrarmi meglio il suo decolleté: "Se vuoi, tocca pure anche davanti ". Anche se non è semplicissimo, dato che nel frattempo si è di nuovo chinata col tronco e devo snodare il braccio come un contorsionista, non me lo faccio ripetere due volte e tocco con mano la consistenza dei suoi seni. Ancora un po' strizzati nell'abitino, mi sembrano più grossi del reale (poi Maria mi dirà di portare una 2°) ma sono senz'altro belli sodi.
Dopo la seconda sessione d'immersione, Maria cambia di posizione e si siede di traverso sul sedile del passeggero, con le gambe aperte a rombo. Mentre lei riprende fiato e smanaccia un po' il fratellino a busto eretto, ne approfitto per carezzarle le gambe, risalendo pian piano dai polpacci sino alla zona del piacere, che però è schermata dalle mutandine. Mi accontento di strofinare un po' il turgore delle labbra che s'intravede sotto il tessuto e poi devo spostarmi altrove, perché Maria si china di nuovo su di me.
Dopo 3-4 sessioni di immersione, è il momento dell'HJ finale, che la fanciulla effettua senza cambiare posizione, lasciandomi così una seconda possibilità di tuffarmi nel suo decolleté. Un po' di smanacciamento col condom, un po' senza e, col fazzolettino pronto a evitare una strage sulle sellerie della mia vettura, viene finalmente varcata la linea del traguardo.
IN ALBANIA NON CI SI SPOSA, MA TI SPOSANO
Durante le pulizie, la rivestizione e il tragitto di ritorno alla sua mattonella (fatto passando per il retroterra di Lentate), scambiamo ancora quattro chiacchiere, in cui la ragazza conferma la sua profondità di pensiero. Dato che mi era sembrata vicina alla trentina, le domando se - come tante sue colleghe - abbia già prole a carico e, quasi offesa, mi risponde: "Oooh! Sono giovane io: ho solo 22 anni!". Per poi completare il pensiero: "Per fortuna, sono scappata via dall'Albania appena maggiorenne, per cui non hanno fatto in tempo a sposarmi!". Perché nel Paese delle aquile, non ci si sposa ma si viene sposati, se non si è abbastanza lesti a levare le tende. D'altra parte, decenni di dittatura comunista hanno isolato gli schipetari dal resto del Mondo e in molte zone la mentalità è rimasta ferma al Medioevo. Mentre ascolto ammirato questa dotta dissertazione di etnografia, il bar Bisc è di nuovo alla nostra sinistra e dunque è il momento di congedarci. Maria raccoglie la pallottola dei rifiuti, ci scambiamo l'augurio della buona notte e le nostre strade si dividono: io alla velocità della luce verso la branda (non prima di avere fatto un ultimo tentativo al semaforo di via Garibaldi ) e lei ad attendere il prossimo cliente (non prima di avere fatto visita al vicino cestino dei rifiuti).
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate sul Seveso (MB)
ZONA: 45.67989,9.113513 (ingresso della Chateau d'Ax) oppure 45.681381, 9.112718 (stop del bar Bisc)
NOME: Maria
NAZIONALITA': Albanese di Valona
ETA': 22 dichiarati, ma a me sono sembrati tra 25-30
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 15-20', da mattonella a mattonella
DESCRIZIONE FISICA: alta al max. 1,65, corporatura brevilinea, capelli castani lisci sino alle spalle, viso anonimo e un po' rotondo, occhi color nocciola, seno di una seconda taglia
ATTITUDINE: buon impegno e pazienza ; ragazza molto aperta nella discussione e di rara intelligenza
LA MIA RECENSIONE:
Dopo l'esperienza un po' insipida con Roxanona, la giunone di via Guicciardini, mi spiacerebbe tornare a casa con l'amaro in bocca e allora vago un po' avanti e indietro per il miglio d'oro di Lentate. Forse per la coda lunga della Pasqua ortodossa, molte ragazze rumene e moldave mancano all'appello. Ad esempio, mancano Alexa e la sua sorella/cugina(?) ed è del tutto deserto il distributore dove stanno la spilungona Anna e le sue allieve Daniela e Liliana.
Il vero colpaccio sarebbe fermarsi da Stefania, l'unica ragazza che è mezza rumena, mezza albanese e pure mezza italiana (ma solo per la macchinetta color aragosta). Però, più che la sua vetturetta non riesco a vedere e, per quanto carina, non esercita su di me lo stesso fascino della conducente coi fiocchetti Una mezz'oretta prima, pure l'Alina di via Battisti mi aveva lasciato a bocca aperta con i suoi fuseaux bianchi a vita bassa e più stretti di almeno un paio di misure, ma di lei resta solo un ricordo ancora più prosaico, ossia il suo sacco dell'immondizia
LA NUOVA(?) CUSTODE DELLA CHATEAU D'AX
Alla fine, tra le new entries mi incuriosisce la nuova custode della Chateau d'Ax, che a un certo punto si sposta allo stop del bar Bisc, come erano solite fare coloro che l'avevano preceduta. E' vestita in modo ben poco appariscente (un abitino elasticizzato rosso e un giubbotto scuro) e pure di volto e di fisico non è una che dia molto nell'occhio, rispetto ad altre passeggiatrici più blasonate. Sembra insomma la ragazza della porta accanto, catapultata non si sa bene come a cercare miglior fortuna sotto un lampione. Visto che la postazione è la stessa, ho persino il dubbio che possa trattarsi della Ayla di Bolzano che avevo incontrato un po' di settimane fa, anche se quest'ultima mi era parsa più slanciata nel fisico.
Studio un po' la situazione e vedo che, seppure non gettonatissima, un po' di turnover ce l'ha, soprattutto dal momento in cui si sposta allo stop del bar Bisc. Quando la vedo riapparire alla mattonella, accosto e le faccio cenno di avvicinarsi per l'intervista di rito. Ha tutto tranne che l'aspetto della vamp, con un viso un po' rotondetto, truccato in modo molto leggero e con i capelli castani divisi da una riga centrale e che le scendono lisci sino alle spalle. Probabilmente è davvero all'inizio della carriera e non ha ancora passato più ore dall'estetista e dalla shampista che sul marciapiede
A dire il vero, vedendola da vicino, le attribuirei un età vicina alla trentina, perché la pelle del volto sembra un po' sciupata, come se avesse trascorso tante ore al sole nelle campagne o al mare. La cosa mi fa titubare un attimo, ma poi ha un sorriso genuino, è gentile nelle risposte e mi faccio convincere a ospitarla a bordo.
MARIA DALL'ALBANIA
Appena accomodatasi accanto a me, ci presentiamo a vicenda (lei come Maria dall'Albania, da Valona per l'esattezza) e poi inizia a farmi strada verso il suo retrobottega, in un italiano da straniera ma più che comprensibile. Durante il tragitto e mentre ci prepariamo ad aprire le danze, resto impressionato dall'apparente sincerità dei suoi discorsi e dalla sua lucidità di pensiero. Mi racconta di essere in Italia da 4 anni e di avere inizialmente lavorato come badante, sino al decesso della persona badata. Poi, per usare le sue parole, "si resta senza lavoro, si finisce in certe compagnie e ci si ritrova qui per strada, a fare quest'altro lavoro ...". Deve però pensare che io sia un poliziotto della buoncostume in borghese o uno di quei personaggi che cercano di redimere le OTR, perché poi puntualizza: "Comunque, non mi ha obbligato nessuno e questo lavoro non è necessariamente peggiore dell'altro: dipende dalle persone che incontri". Per poi chiudere con la chiosa finale: " E poi, si guadagnano molti più soldi che a fare la badante!"
LA RECE VERA E PROPRIA
Su questo non avevo dubbi e dunque è il momento che Maria si guadagni il suo stipendio da amministratore delegato di multinazionale! La fanciulla appende il giubbotto allo schienale del sedile, si sfila le scarpe coi tacchi, si solleva un po' l'abitino e poi si dispone gattoni sul sedile del passeggero. Quando anch'io sono pronto, si china sul mio basso ventre, smanaccia un po' il fratellino per risvegliarlo, lo incappuccia e dà finalmente inizio al BJ.
Come si era intuito vedendola alla mattonella, Maria non ha certo la corporatura slanciata di una Stefania o di un'Alina ma potrebbe più richiamare la finta-bionda Michela, per tipologia di costituzione fisica. Non è una velina e dunque la rotondità del suo lato B è ben visibile ora che è disposta gattoni accanto a me , ma ha ancora un buon tono muscolare, complice l'età dichiarata (22 anni) ben più giovane di quella apparente. Mi diletto allora a sollevarle l'abitino rosso sino alla cintola, a carezzarle la schiena e a manipolare i suoi glutei generosi.
SE VUOI, TOCCA PURE DAVANTI
Il BJ non è impreziosito da finezze tecniche memorabili, ma è effettuato con buona intensità e ritmo, sostenuto da un po' di smanacciamento alla base. Dopo una prima sessione d'immersione abbastanza prolungata, Maria si solleva, mi rifà uno dei suoi sorrisi genuini e fa scivolare verso il basso una delle spalline del suo abitino, per mostrarmi meglio il suo decolleté: "Se vuoi, tocca pure anche davanti ". Anche se non è semplicissimo, dato che nel frattempo si è di nuovo chinata col tronco e devo snodare il braccio come un contorsionista, non me lo faccio ripetere due volte e tocco con mano la consistenza dei suoi seni. Ancora un po' strizzati nell'abitino, mi sembrano più grossi del reale (poi Maria mi dirà di portare una 2°) ma sono senz'altro belli sodi.
Dopo la seconda sessione d'immersione, Maria cambia di posizione e si siede di traverso sul sedile del passeggero, con le gambe aperte a rombo. Mentre lei riprende fiato e smanaccia un po' il fratellino a busto eretto, ne approfitto per carezzarle le gambe, risalendo pian piano dai polpacci sino alla zona del piacere, che però è schermata dalle mutandine. Mi accontento di strofinare un po' il turgore delle labbra che s'intravede sotto il tessuto e poi devo spostarmi altrove, perché Maria si china di nuovo su di me.
Dopo 3-4 sessioni di immersione, è il momento dell'HJ finale, che la fanciulla effettua senza cambiare posizione, lasciandomi così una seconda possibilità di tuffarmi nel suo decolleté. Un po' di smanacciamento col condom, un po' senza e, col fazzolettino pronto a evitare una strage sulle sellerie della mia vettura, viene finalmente varcata la linea del traguardo.
IN ALBANIA NON CI SI SPOSA, MA TI SPOSANO
Durante le pulizie, la rivestizione e il tragitto di ritorno alla sua mattonella (fatto passando per il retroterra di Lentate), scambiamo ancora quattro chiacchiere, in cui la ragazza conferma la sua profondità di pensiero. Dato che mi era sembrata vicina alla trentina, le domando se - come tante sue colleghe - abbia già prole a carico e, quasi offesa, mi risponde: "Oooh! Sono giovane io: ho solo 22 anni!". Per poi completare il pensiero: "Per fortuna, sono scappata via dall'Albania appena maggiorenne, per cui non hanno fatto in tempo a sposarmi!". Perché nel Paese delle aquile, non ci si sposa ma si viene sposati, se non si è abbastanza lesti a levare le tende. D'altra parte, decenni di dittatura comunista hanno isolato gli schipetari dal resto del Mondo e in molte zone la mentalità è rimasta ferma al Medioevo. Mentre ascolto ammirato questa dotta dissertazione di etnografia, il bar Bisc è di nuovo alla nostra sinistra e dunque è il momento di congedarci. Maria raccoglie la pallottola dei rifiuti, ci scambiamo l'augurio della buona notte e le nostre strade si dividono: io alla velocità della luce verso la branda (non prima di avere fatto un ultimo tentativo al semaforo di via Garibaldi ) e lei ad attendere il prossimo cliente (non prima di avere fatto visita al vicino cestino dei rifiuti).